Corsi di laurea in Ingegneria Civile e Industriale, Università del Salento Esame di Meccanica Razionale del 18 settembre 2014 Nel sistema di figura, sito nel piano verticale con l’asse i diretto come la verticale discendente, un disco omogeneo di raggio R e massa M , è incernierato nel punto O posto sulla sua circonferenza. Un punto materiale P di massa m è saldato sul bordo del disco in maniera tale che le congiungenti CO e CP formino un angolo orario retto. Si considerino tutti i vincoli ideali e si scelga come coordinata libera l’angolo antiorario θ che la verticale forma con OC. √ √ 1. Determinare il rapporto M/m tale per cui il sistema è in equilibrio con xP = R( 3 + 1)/2 e yP = R( 3 − 1)/2. 2. Mostrare che tale configurazione di equilibrio è stabile. 3. Determinare la frequenza delle piccole oscillazioni. 4. Si fissi M = m. Supposto che all’istante t0 il sistema si trovi nella configurazione in cui xP (t0 ) = 0 e yP (t0 ) > 0 con θ̇(t0 ) = 0, determinare la velocità angolare del sistema all’istante tf in cui xP (tf ) > 0 e yP (tf ) = 0. 5. Nelle ipotesi del punto precedente, calcolare le reazioni vincolari all’istante t0 . 6. Calcolare la forza che applicata in P , tangenzialmente al disco, fa ruotare il sistema con velocità angolare costante ω = Ωo k. O j P, m θ R, M i C Soluzione 1. Scriviamo le coordinate di P in funzione di θ: xP = R(cos θ − sin θ), yP = R(sin θ + cos θ). Nella configurazione desiderata si avrà il sistema di equazioni √ √ R(cos θ − sin θ) = R( 3 + 1)/2, R(sin θ + cos θ) = R( 3 − 1)/2 che, per θ ∈ [0, 2π), ammette l’unica soluzione θ = −π/6. D’altra parte, detta U la funzione potenziale, si ha U (θ) = M gxC + mgxP = (M + m)gR cos θ − mgR sin θ. Applicando il teorema di stazionarietà U ′ (θ = −π/6) = 0 ⇔ √ 1 3 −(M + m)gR − mgR =0 2 2 che dà √ M = 3−1 m 2. La derivata seconda del potenziale è U ′′ (θ) = −(M + m)gR cos θ + mgR sin θ √ e dunque, sostituendo M = m( 3 − 1) e θ = −π/6 U ′′ (θ = −π/6) = −2mgR < 0. 3. Esprimiamo l’energia cinetica in funzione della coordinata libera: √ 2 1 D 2 1 1 3 1 1 3 2 2 2 T = IO 2 θ̇) = θ̇ + θ̇ + mv = M R m(R M + 2m R2 θ̇2 , P 2 z 2 2 2 2 2 2 quindi la matrice di massa è la funzione constante a(θ) = 3 M + 2m R2 . 2 √ Si può subito concludere che la frequenza delle piccole oscillazioni è (con la sostituzione M = m( 3 − 1) ) s 4g √ ω= (3 3 + 1)R 4. L’energia meccanica è un integrale primo del moto. La sua espressione in funzione della coordinata libera è 1 3 E(θ, θ̇) = T − U = M + 2m R2 θ̇2 − (M + m)gR cos θ + mgR sin θ. 2 2 D’altra parte si deduce che all’istante t0 si ha θ0 := θ(t0 ) = π/4 e θ̇0 := θ̇(t0 ) = 0, mentre all’istante tf si ha θf := θ(tf ) = −π/4. Poniamo inoltre θ̇f := θ̇(tf ). Scriviamo la conservazione dell’energia tra la configurazione iniziale e quella finale (con M = m) √ √ 2 2 7 2 2 −mgR = mR θ̇f − 3mgR , 2 4 2 dalla quale otteniamo s √ 2g . θf = ±2 7R 5. Nella configurazione all’istante t0 il sistema non è all’equilibrio. Detta Φ = VO i + HO j la reazione vincolare in O, la prima equazione cardinale della dinamica si scrive Q̇x (t0 ) = VO (t0 ) + 2mg, D’altra parte 3 Q̇x (t0 ) = − √ mRθ̈(t0 ), 2 Q̇y (t0 ) = HO (t0 ). 1 Q̇y (t0 ) = √ mRθ̈(t0 ). 2 Dove θ̈ soddisfa l’equazione pura del moto (Ṫ = U̇ ): 7 mR2 θ̈ = −2mgR sin θ − mgR cos θ, 2 dalla quale si ottiene √ 3 2g . θ̈(t0 ) = − 7R Le reazioni vincolari cercate saranno quindi 5 V0 = − mg, 7 3 H0 = − mg 7 (1) 6. Posto F = F cos θi + F sin θj, la usa potenza sarà ΠF = F · vP = −F Rθ̇. L’equazione pura del moto (1) acquista un termine aggiuntivo: 7 mR2 θ̈ = −2mgR sin θ − mgR cos θ − F R. 2 Nell’ipotesi del punto 6, si ha θ(t) = Ω0 t e quindi F (t) = −2mg sin(Ω0 t) − mg cos(Ω0 t).