IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI CARATTERISTICHE GENERALI Le opere in oggetto si riferiscono al rifacimento dell’impianto elettrico dell’edificio adibito a locale bar con i servizi connessi. Sarà cura dell’installatore verificarne le condizioni di sicurezza e di messa a norma ed eventualmente segnalare le criticità alla D.L. Al termine dei lavori tutti i quadri elettrici di nuova realizzazione dovranno essere predisposti con targhette e certificazione di collaudo come previsto dalla normativa vigente. L’attività non è soggetta a prevenzione incendi, in tutti i locali della struttura verranno applicate le prescrizioni specifiche. All’interno dell’area l’impianto sarà a tenuta, con grado di protezione minimo secondo le indicazioni progettuali riportate sugli elaborati. L’illuminazione di sicurezza è prevista a mezzo di idonei apparecchi autoalimentati con dispositivo di installati ad indicazione delle uscite di sicurezza e dei percorsi di esodo. La protezione dai contatti diretti sarà realizzata mediante isolamento delle parti attive (cavi) o mediante protezione delle parti attive con involucri e barriere (apparecchi di comando, protezione, manovra, morsettiere, etc..) La fornitura dell’energia è in Bassa Tensione 230/400V da parte dell’ente esercente la rete pubblica pertanto la protezione dai contatti indiretti sarà realizzata con interruzione automatica del circuito, con riferimento al disposto della norma CEI 64-8 per i sistemi TT. Dovranno essere previsti interruttori differenziali su tutte le linee, coordinati con l’impianto di terra. COMANDI DI EMERGENZA All’interno del quadro elettrico generale di bassa tensione verrà installato idoneo interruttore generale di bassa tensione. RIRERIMENTI NORMATIVI Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati nel rispetto delle Leggi, Norme e disposizioni vigenti. In particolare si fa riferimento a: - Legge sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro; D.P.R. n. 547 del 27.4.1955 ed integrazioni, aggiornamenti e circolari successive DM 37/08 – Norme per la sicurezza degli impianti Legge n. 186 del 01.03.1968 – Gli impianti costruiti a Norme CEI sono considerati installati secondo la regola d'arte D.M. del 08.03.1985 – Direttive prevenzione incendi Norma C.E.I. 64-8 – Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c. Norma CEI 11-8 – Esecuzione degli Impianti di terra Norma C.E.I. 17-13/1 – Quadri elettrici per tensione non superiore a 1000V c.a. e 1200 V c.c. costruiti in fabbrica Norma C.E.I. 20-22II – Cavi non propaganti l’incendio Prescrizioni e raccomandazioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco Prescrizioni e raccomandazioni della competente USSL/PMIP Norme UNI e UNEL per i materiali unificati. Il rispetto della normativa sopra specificata deve essere inteso nel modo più restrittivo. Nel caso in cui il progetto preveda dimensionamenti eccedenti i limiti indicati dalle Norme, occorre considerare quanto indicato dal progettista. Con preciso riferimento a quanto prescritto dalle Norme d'installazione degli impianti elettrici, saranno scelti materiali provvisti di Marchio Italiano di Qualità (IMQ) per tutti i prodotti per i quali il Marchio è ammesso e marchi CE. In caso contrario si dovranno scegliere materiali fra quanto di meglio il mercato sia in grado di fornire; campionatura dello stesso dovrà essere sottoposta all'approvazione della Direzione Lavori. In caso di emissione di nuove Norme C.E.I. in variante o sostituzione a quelle in vigore alla stesura del progetto o durante il corso dei lavori, gli impianti dovranno essere costruiti secondo le nuove disposizioni. QUADRI ELETTRICI I quadri elettrici di cui all'oggetto dovranno essere forniti, posati, messi in opera e collaudati in officina dopo il montaggio a cura della Ditta installatrice, secondo le Norme CEI vigenti ed in particolare: - Legge sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro; D.P.R. n. 547 del 27.4.1955 ed integrazioni, aggiornamenti e circolari successive - Legge n.46 del 05.03.1990 - Norme per la sicurezza degli impianti - Le Norme CEI Legge n.168 del 1968 - CEI 17-13/1 - Le Norme UNI e UNEL per i materiali unificati Faranno parte integrante della fornitura la documentazione tecnica che dovrà essere composta da: - disegni costruttivi (unifilari, funzionali, fronte quadro), tabelle calcolo dissipazione termica; - certificati delle prove di collaudo; - manuali d'uso e manutenzione; La struttura dei quadri elettrici sarà del tipo componibile a centralino in PVC ad incasso nella muratura o a parete, con grado di protezione IP44. Il pannello frontale con cristallo o materiale adatto non propagante l’incendio sarà equipaggiato di serratura. Il senso normale di apertura della portina sarà antiorario. La disposizione delle apparecchiature dovrà essere ordinata, con la possibilità di un immediato riferimento dei vari comandi, tenendo conto delle necessità di manutenzione ed esercizio. Dovrà esserci un comodo e facile accesso a tutte le apparecchiature montate all'interno dei quadri con particolare cura per i fusibili e i relè. Occorrerà predisporre le opportune barriere per evitare il contatto con parti sotto tensione da parte del personale preposto alla manutenzione, quindi l'accesso alle parti sotto tensione dovrà avvenire solo con la rimozione delle barriere di protezione per mezzo di attrezzi. Tutte le derivazioni dovranno essere eseguite con conduttori flessibili di rame, con guaine (tipo N07V-K), saldamente ancorati alla struttura dei quadri, il dimensionamento dovrà essere fatto tenendo conto delle correnti in gioco e facendo riferimento alle tabelle UNEL 35024-770 con una sezione non inferiore a 1.5 mm2, in canaline di materiale isolante autoestinguente. I circuiti dovranno essere provati con tensione di isolamento secondo quanto stabilito dalle Norme. Tutti i conduttori entranti e/o uscenti dal quadro si attesteranno ad apposite morsettiere numerate che faciliteranno l'identificazione delle utenze. Le morsettiere saranno del tipo componibile e posizionate preferibilmente in basso; le morsettiere dei cavi in partenza dovranno essere fisicamente separate da quelle dei cavi ausiliari in entrata o in uscita. In ogni caso i conduttori dovranno attestarsi alla morsettiera con una buona ricchezza ed ordinatamente. Le morsettiere non devono sostenere il peso dei conduttori, ma gli stessi devono essere ancorati ove necessario a dei profilati di fissaggio. La struttura dei quadri dovrà essere dimensionata in modo da consentire lo smaltimento del calore prodotto dalle apparecchiature e permettere di avere una scorta di spazio uguale o superiore al 30%. L'altezza degli interruttori di manovra non sarà mai superiore a 2m. Su tutta la lunghezza del quadro sarà installata una sbarra di rame nudo per la messa a terra del quadro stesso con una sezione minima di 30x3mm e comunque dimensionata per il massimo valore di corrente di guasto a terra secondo i dati di progetto. I conduttori di terra in rame isolato in PVC avranno sempre come colore distintivo il Giallo / Verde. Eventuali operazioni sulla carpenteria del quadro, dovranno essere fatte in modo tale da non degradare il grado di protezione del quadro stesso. RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 2 SCELTA DEI TUBI E CANALI PORTACONDUTTORI Per la realizzazione degli impianti saranno impiegati i seguenti tipi di tubi, a seconda delle prescrizioni indicate nei disegni. In materiale plastico flessibile di tipo pesante C.E.I. 23-14 con contrassegno del Marchio Italiano di Qualità - - i tubi protettivi in materiale isolante flessibili possono essere di tipo leggero o di tipo pesante i tubi di tipo leggero possono essere utilizzati sottotraccia, a parete o a soffitto. I tubi di tipo pesante devono essere utilizzati per la posa a vista fino a 2.5m di altezza e per la posa sottopavimento, senza sconfinare in altre unità immobiliari i tubi protettivi installati nella parete devono avere percorso orizzontale, verticale o parallelo allo spigolo della parete. Le curve delle tubazioni saranno eseguite con largo raggio, in relazione anche alla flessibilità delle condutture contenute. Il raggio di curvatura deve essere pari a circa tre volte il diametro esterno dei tubi. Sarà previsto un giunto o scatola d'infilaggio ogni 13-15m; in ogni caso, quando tra due punti d'infilaggio ci siano più di due curve, si provvederà una scatola indipendentemente dalla lunghezza della tratta. Per tratti di tubazione particolarmente lunghi saranno previste opportune scatole rompitratta. Le condutture elettriche non devono essere installate in prossimità di tubazioni che producano calore, fumi e vapori, a meno che non siano protette da eventuali effetti dannosi. Ogni servizio e ogni impianto, anche se a pari tensione, usufruirà di una rete di tubazioni completamente indipendente e con proprie cassette di derivazione. Il diametro interno dei tubi, mai inferiore a 16 mm sarà scelto in modo che il coefficiente di riempimento (rapporto tra sezione complessiva dei cavi e sezione interna del tubo) sia sempre maggiore o uguale a 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto dei cavi contenuti. Nei tubi vuoti saranno sempre infilati opportuni fili pilota in materiale non soggetto a ossidazione. In materiale plastico rigido di tipo pesante UNEL 37118 C.E.I. 23-8 con contrassegno del Marchio Italiano di Qualità I tubi protettivi in materiale isolante devono essere utilizzati per la posa in vista e fissati a parete con opportuni supporti a collare posati con interdistanza massima di 40 volte il diametro esterno del tubo, con un massimo, in ogni caso, di 1.5 m. I sostegni saranno fissati con tasselli ad espansione in metallo, con viteria metallica; saranno esclusi i tasselli a sparo. Le tubazioni devono essere installate per tratti rettilinei, le curve delle tubazioni saranno eseguite con largo raggio e mediante l'impiego di apposite macchine piegatubi o curve prestampate a 90°. Il raggio di curvatura deve essere pari a circa tre volte il diametro esterno del tubo. Sono ammesse derivazioni a "T" o curve ispezionabili solo per impianti con grado di protezione IP40. La giunzione delle tubazioni dovrà essere eseguita: - con manicotti in polimero antiurto per impianto con grado di protezione IP40 con raccordi lineari in materiale termoplastico per impianti con grado di protezione minimo IP44 fino ad impianti con grado di protezione IP65 con raccordi filettati per impianti con grado di protezione minimo IP65 Sarà previsto un giunto o scatola d'infilaggio ogni 13-15m; in ogni caso, quando tra due punti d'infilaggio ci siano più di due curve, si prevederà una scatola indipendentemente dalla lunghezza della tratta. Per tratti di tubazione particolarmente lunghi saranno previste opportune scatole rompitratta. Le condutture elettriche non devono essere installate in prossimità di tubazioni che producano calore, fumi e vapori, a meno che non siano protette da eventuali effetti dannosi. RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 3 Ogni servizio ed ogni impianto, anche se a pari tensione, usufruirà di una rete di tubazioni completamente indipendente e con proprie cassette di derivazione. Il diametro interno dei tubi, mai inferiore a 16 mm sarà scelto in modo che il coefficiente di riempimento (rapporto tra sezione complessiva dei cavi e sezione interna del tubo) sia sempre maggiore o uguale a 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto dei cavi contenuti. Le guaine posate all’esterno, anche se sotto pavimento dovranno avere doppia guaina di rinforzo. Le conduttore senza guaina non possono essere utilizzate nella posa diretta in intercapedini o nei controsoffitti. SCATOLE DI DERIVAZIONE Le scatole di giunzione e di derivazione saranno installate in relazione alla classificazione degli ambienti: Cassette e contenitori da esterno in policarbonato Le cassette di derivazione saranno utilizzate per impianti a vista dove è richiesto un grado di protezione IP65. Le cassette dovranno essere in policarbonato autoestinguente con coperchio fissato con viti e dovranno essere fissate a muro o su staffe. I cavi e le giunzioni posti all'interno delle cassette non dovranno occupare più del 50% del volume interno della cassetta stessa; inoltre il numero massimo dei tubi attestabili dovrà essere in relazione alla grandezza dei tubi stesse e della cassetta. In relazione al grado di protezione richiesto, l'intestatura del tubo alla cassetta deve essere realizzato come segue: impianti dove è richiesto grado di protezione IP40 - IP44 devono essere utilizzati raccordi tubo/cassetta in polimero flessibile IP44 impianti dove è richiesto grado di protezione IP55 devono essere utilizzati raccordi tubo/cassetta in polimero antiurto IP66 o pressacavi con alloggiamento per tubo rigido IP66 impianti dove è richiesto un grado di protezione minimo IP44 e non vi sia pericolo di vibrazioni, le giunzioni e le derivazioni devono essere eseguite all'interno delle cassette utilizzando appositi morsetti a cappuccio, non sono ammesse nei tubi, nelle scatole porta apparecchi e nelle canaline I morsetti devono essere in ottone con vite e cappuccio in resina termoindurente con grado di protezione IPXXB, quindi le parti in tensione, neutro incluso, non devono essere accessibili al dito di prova. All’interno delle scatole di derivazione dovranno essere apposti idonei collari con etichette per identificare i circuiti principali. Cassette e contenitori da incasso L’impianto dovrà essere del tipo radiale e ogni servizio dovrà avere un sistema indipendente di tubazioni e cassette. All’interno delle scatole di derivazione dovranno essere apposti idonei collari con etichette per identificare i circuiti principali. Corpi illuminanti di emergenza e uscite di sicurezza L’illuminazione di emergenza e sicurezza è stata prevista in modo tale da garantire un minimo di 2 lux su tutta la superficie e di 5 lux sulle vie di esodo. Gli apparecchi utilizzati saranno autoalimentati materiale plastico autoestinguente, grado di protezione IP65, alimentazione 220-230V/50Hz – tempo massimo di ricarica batteria 12 ore, tempo di autonomia maggiore di 60 minuti, vita media della batteria oltre 4 anni come normale utilizzo, SS sempre spenta come richiesto dai disegni di progetto o dalla D.L. Gli apparecchi ubicati sulle uscite di sicurezza dovranno essere corredate di idoneo pittogramma installato possibilmente al di sotto dell’apparecchio. RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 4 Illuminanti normale o di serivzio L’impianto di illuminazione è previsto con idonei punti luce a parte o a soffitto da cui dovranno essere derivati ed alimentati idonei corpi illuminanti scelti dalla Committenza. Per i locali adibiti a servizi igienici, cucina occorrerà prevedere idonei corpi illuminanti con grado di protezione IP 65. Impianto di forza motrice L’impianto di forza motrice è costituito da punti di forza motrice tipo presa civile e da alcuni punti con prese tipo CEE per la zona cucina e laboratorio. Sono previste anche le alimentazioni dei vari estrattori previsti nei locali privi di aperture dirette verso l’esterno. I punti di forza motrice previste all’interno del locale dovranno essere tutti del tipo ad alveoli protetti . Le prolunghe alimentate da prese dovranno rispettare le lunghezze massime riportate nella tabella sottostante: CAVI E CONDUTTORI Materiali Tutti i cavi ed i conduttori impiegati nell'impianto in oggetto dovranno essere di costruzione di primaria Casa, rispondere alle norme costruttive stabilite dal C.E.I., alle norme dimensionali stabilite dalla UNEL ed essere dotati di Marchio Italiano di Qualità. Indipendentemente da quanto indicato nei disegni e specificato negli elenchi materiali, la Ditta installatrice dovrà segnalare tempestivamente alla Direzione Lavori modifiche sopravvenute per aumento dei carichi installati od anche per errore nell'elaborazione del progetto, nel caso in cui si riscontrasse una caduta di tensione non conforme a quanto di seguito specificato, o un cavo si trovasse a convogliare una corrente superiore a quella della portata consentita nelle condizioni di posa previste. In relazione alla classificazione degli ambienti, alle condizioni di posa ed al servizio svolto, i conduttori saranno: Cavi flessibili unipolari tipo N07V-K - conduttore: a corda flessibile di rame rosso ricotto tensione nominale: 450/750V temperatura di esercizio max: 70°C temperatura di corto circuito max: 250°C isolamento: in PVC speciale a doppio strato non propagante l'incendio (Norma CEI 20-22-II) non propagante la fiamma (Norma CEI 20-35) modalità di impiego: edilizia residenziale, industriale e cablaggio di quadri RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 5 - posa: entro tubazioni in PVC flessibile annegati nella muratura o nel sottofondo del pavimento servizi: impianti energia sino a 380V, impianti di segnalazione e impianti di terra Cavi unipolari e multipolari tipo FG7(O)R 0,6/1kV o conduttore: flessibile di rame ricotto stagnato o tensione nominale: 0,6/1kV o temperatura di esercizio max: 90°C o temperatura di corto circuito max: 250°C o isolamento: gomma EPR ad alto modulo o guaina: PVC speciale di qualità R2 con mescola antiabrasiva con elevate caratteristiche elettriche, meccaniche e termiche o non propagante l'incendio (Norma CEI 20-22-II) o non propagante la fiamma (Norma CEI 20-35) o modalità di impiego: impianti di B.T. e trasporto comandi, segnali, indicato per edilizia civile, terziario, industriale e ambienti con maggior rischio in caso di incendio o posa: entro tubazioni metalliche o PVC, canaline, passerelle, luoghi con presenza di acqua, posa interrata e in ambienti con temperatura minima 0°C o servizi: energia o segnalamento sino a 500V La caduta di tensione tra l’utilizzatore più lontano ed il quadro generale di B.T. non dovrà superare il 4% per i circuiti luce e per i circuiti di forza motrice. La sezione risultante dei cavi non dovrà comunque essere inferiore a: 1 mm2 per i servizi segnalazioni 1.5 mm2 per i servizi luce 1,5 mm2 per utenze F.M. (motori – prese) indipendentemente dalla potenza di questi e per i servizi luce di sicurezza. POSA DEI CONDUTTORI La posa dei conduttori sarà effettuata: − entro tubazioni in vista, incassate o interrate; Nella posa entro tubazioni, le dimensioni e le conformazioni dei passaggi consentiranno un comodo infilaggio e sfilaggio dei cavi contenuti. Non è ammessa la posa di conduttori senza guaina all’interno dei conduttori metallici e sopra le controsoffittature; i suddetti dovranno essere previsti e montati a perfetta regola d’arte, utilizzando componenti allo scopo previsti (curve tee, raccordi, etc) Le superfici interne saranno sufficientemente lisce e prive di spigoli perché‚ l'infilaggio e lo sfilaggio non danneggino le guaine isolanti. L'esecuzione della posa dei cavi risulterà tale da garantire il corretto funzionamento ed un gradevole aspetto estetico degli impianti. Sarà evitata ogni giunzione diritta sui cavi che saranno tagliati nella lunghezza adatta ad ogni singola applicazione. Saranno eseguite giunzioni diritte solamente nei cavi le cui tratte superino la pezzatura commerciale allestita dai fabbricanti. Le giunzioni e le deviazioni saranno eseguite solamente entro scatole con morsetti di sezione adeguata alla sezione dei cavi ed alle correnti in transito. I morsetti saranno di tipo componibile e saranno adeguati alla sezione dei conduttori derivati e saranno di tipo antivibrante. Inoltre dovranno avere targhette indicatrici delle funzioni. Nelle giunzioni si eviterà il contatto di materiali tra loro distanti nella scala galvanica dei metalli o si useranno morsetti adatti per l'interconnessione dei metalli con diverso potenziale intrinseco. I conduttori saranno disposti ordinatamente nelle cassette con un minimo di ricchezza. RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 6 L'ingresso dei cavi intubati nelle scatole di derivazione o di transito sarà sempre eseguito a mezzo di appositi raccordi con pressacavo e con raccordo guaina o tubo rigido, grado di protezione IP65. CONTRASSEGNI GUAINE CONDUTTORI (C.E.I. 16-1 / 16-4) I cavi saranno contrassegnati in modo da individuare prontamente il servizio a cui appartengono; inoltre i singoli conduttori saranno contrassegnati in modo da individuare la funzione; l'individuazione potrà essere effettuata con codice alfanumerico o con colori. L'individuazione dei conduttori con simbolo alfanumerico sarà effettuata secondo il seguente codice: - alimentazione fase 1 = F " neutro = N - negativo corrente continua = L- positivo corrente continua = L+ - mediano corrente continua = M - conduttore di protezione = PE - terra = E - terre logiche = LE L'individuazione dei conduttori con colore sarà effettuata secondo il seguente codice: - fase 1 = bianco - marrone - rosso - grigio - nero - neutro = azzurro - blu chiaro - conduttore protezione = giallo rigato di verde - terra = giallo rigato di verde - terre logiche = giallo rigato di verde con banda supplementare gialla Per i conduttori facenti parte dei cavi multipolari, le fasi potranno avere colore a scelta, ma saranno identificate con simboli alfanumerici in corrispondenza delle morsettiere. Il conduttore giallo/verde non sarà mai utilizzato per il trasporto energia, ma esclusivamente come conduttore di protezione o di terra. Quando il conduttore di terra fa parte di cavi, questo avrà la guaina giallo/verde; non si utilizzerà il conduttore azzurro-blu chiaro, anche se contrassegnato con una banda di nastro adesivo giallo/verde. In ogni caso, la colorazione eseguita dal costruttore delle guaine dei conduttori di cavi multipolari sarà in accordo con la tabella UNEL 00722. Nelle cassette di derivazione dove transiteranno più di un circuito, verranno indicati i vari circuiti tramite targhette. Secondo l’art.752.55.3 i cavi di alimentazione dei corpi illuminanti non devono essere sottoposti a sollecitazioni meccaniche. IMPIANTO DI TERRA La funzione dell’impianto di terra è quelle di convogliare verso terra le correnti dovuti a guasti, provocando così l’intervento dell’interruttore differenziale. Rimangono comunque da verificare: - i collegamenti equipotenziali: evitano che in caso di guasto si possano manifestare differenze di potenziale pericolose tra le parti metalliche che possono essere toccate simultaneamente da una persona. - i conduttori equipotenziali avranno sezione coordinata con la sezione dei conduttori di protezione, saranno isolati di colore giallo-verde; collegheranno le masse estranee al collettore principale, ove saranno identificati con idonea targhetta identificativa. - il collegamento alle tubazioni avverrà tramite appositi morsetti a collare prestando particolare cura a non creare coppie galvaniche tra i diversi metalli per evitare il crearsi di fenomeni corrosivi. - i conduttori di protezione: collegano le apparecchiature elettriche al collettore di terra, di colore rigorosamente giallo-verde, avranno sezione in relazione a quella di fase, confluiranno nei quadri o nei nodi equipotenziali locali e saranno collegati al collettore principale con cavo di RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 7 sezione almeno pari alla sezione di fase più elevata dei conduttori collegati al nodo; il conduttore di protezione deve avere il capocorda ed il morsetto di fissaggio non soggetti a sollecitazioni meccaniche. - In tutti i locali da bagno dovrà essere realizzato l’equipotenzializzazione supplementare di terra tra tutte le masse estrane entranti o passanti nei locali; - Occorrerà equipotenzializzare le condutture metalliche provenienti dall’esterno e costituenti massa estranea (rete antincendio, rete acquedotto, etc..) PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE DAI SOVRACCARICHI E CORTO CIRCUITI Tutte le condutture saranno protette dai sovraccarichi, comprese quelle che alimentano eventuali utilizzatori termici o apparecchi di illuminazione, con la sola esclusione dei circuiti la cui interruzione potrebbe dar luogo a pericolo per le persone. Le protezioni dai sovraccarichi saranno realizzate esclusivamente con interruttori automatici, rispondenti alle norme C.E.I. 17-5 e C.E.I. 23-3, aventi corrente nominale In e corrente convenzionale di funzionamento (intervento) If, tali che soddisfino le seguenti caratteristiche: Ib < In < Iz If < 1,45 Iz Ciascun dispositivo di protezione dovrà essere in grado di proteggere il circuito dal corto circuito per tutta la lunghezza della linea, ed avere potere d'interruzione uguale o superiore alla corrente di corto circuito Icc presunta nel punto d'installazione. RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 8 PROTEZIONE DALLE TENSIONI DI CONTATTO INDIRETTO Tutti gli alveoli delle prese a spina, tutte le custodie e parti metalliche dei quadri se masse elettriche e delle apparecchiature elettriche (motori, corpi illuminanti, ecc.), tutte le grandi masse metalliche e tutte le reti di tubazioni e canali metallici, saranno collegati con conduttori di protezione di sufficiente sezione all'impianto di terra. Si realizzerà, quindi, il coordinamento con gli interruttori differenziali, come di seguito riportato. Ovvero, così come eventuali corto circuiti o sovraccarichi causano l’apertura del solo interruttore immediatamente a monte del circuito interessato dal guasto, senza provocare l’apertura degli interruttori principali dei quadri di distribuzione, analogamente guasti a terra dovranno fare intervenire la protezione differenziale del solo interruttore immediatamente a monte del circuito interessato al guasto. Per rispettare quanto sopra, gli interruttori generali, gli interruttori principali dei quadri e gli interruttori che proteggono i vari circuiti in partenza dai quadri stessi saranno equipaggiati con protezioni differenziali con correnti a tempi di intervento decrescenti lungo le radiali del sistema di distribuzione (in altre parole, con correnti e tempi decrescenti rispetto all’elemento di protezione installato a monte). Coordinamento delle protezioni per guasti a terra Il valore della corrente Ia che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione dai contatti indiretti, di valore più elevato, risulta essere in questo caso pari a: Ia=Idn=0.3 A Il valore della tensione totale di terra più elevato accettabile è stabilito dalle norme ed è pari a: UL = 50V Con questi dati il valore limite di resistenza di terra accettabile risulta essere pari a 160 ohm. L’impianto di terra in oggetto è presente rimane necessaria la verifica onde garantire l’efficacia protezione e coordinamento; in caso contrario dovra’ essere fatta opportuna segnalazione alla direzione dei lavori ed alla Committenza. Il titolare dell’attività con lavoratori dipendenti o con soci è tenuto a presentare richiesta di omologazione dell’impianto di terra e dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche agli organi competenti per il territorio. Per presa visione RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 9 RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione SOMMARIO 1. 2. 3. 4. CONTENUTO DEL DOCUMENTO NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura 4.3 Dati relativi alle linee esterne 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1 di perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R1 6.1.2 Analisi del rischio R1 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE 8. CONCLUSIONI 9. APPENDICI 10. ALLEGATI Disegno della struttura Grafico area di raccolta AD Grafico area di raccolta AM 1.CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene: - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie. 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme: - CEI EN 62305-1"Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali" Febbraio 2013; - CEI EN 62305-2 "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Febbraio 2013; - CEI EN 62305-3"Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Febbraio 2013; RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 10 - CEI EN 62305-4"Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Febbraio 2013; - CEI 81-3 "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico." Maggio 1999. 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di PONTECHIANALE in cui è ubicata la struttura vale: Nt = 4,0 fulmini/km² anno 4.2 Dati relativi alla struttura La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura). La destinazione d'uso prevalente della struttura è: commerciale In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a: - perdita di vite umane - perdita economica In accordo con la norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato: - rischio R1; Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente. 4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: LINEA ENEL - Linea di segnale: LINEA TELECOM Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 11 - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: Struttura Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone. 5.CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AD). L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AM). Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.4 e A.5. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1: perdita di vite umane 6.1.1 Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: Struttura RA: 1,00E-07 RB: 4,02E-08 RU(IMPIANTI ENEL): 1,01E-08 RV(IMPIANTI ENEL): 4,06E-09 RU(IMPIANTI TELECOM): 8,22E-07 RV(IMPIANTI TELECOM): 3,30E-07 Totale: 1,31E-06 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,31E-06 6.1.2 Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 1,31E-06 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Poiché il rischio complessivo R1 = 1,31E-06 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 , non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo. RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 12 8. CONCLUSIONI Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. Data Aprile 2015 Timbro e firma NOTA BENE: La conclusione del punto 8 proviene dalle considerazioni riportate nel seguito, qualora dovessero riscontrarsi difformità tra quanto indicato e quanto realizzato occorerà rieseguire la valutazione. 9. APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: vedi disegno Coefficiente di posizione: isolata in cima ad un collina (CD = 2) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 4 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: LINEA ENEL La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: energia - aerea con trasformatore MT/BT Lunghezza (m) L = 5 Coefficiente ambientale (CE): rurale Dimensioni della struttura da cui proviene la linea: A (m): 4 B (m): 9 H (m): 5 Coefficiente di posizione della struttura da cui proviene la linea (Cd): isolata in cima ad una collina Caratteristiche della linea: LINEA TELECOM La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: segnale - aerea Lunghezza (m) L = 1000 Coefficiente ambientale (CE): rurale APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: Struttura Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: ceramica (rt = 0,001) Rischio di incendio: ridotto (rf = 0,001) Pericoli particolari: ridotto rischio di panico (h = 2) RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 13 Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Impianto interno: IMPIANTI ENEL Alimentato dalla linea LINEA ENEL Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,0 kV Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Impianto interno: IMPIANTI TELECOM Alimentato dalla linea LINEA TELECOM Tipo di circuito: Cavo schermato o canale metallico (Ks3 = 0,0001) Tensione di tenuta: 1,0 kV Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Valori medi delle perdite per la zona: Struttura Rischio 1 Tempo per il quale le persone sono presenti nella struttura (ore all'anno): 4500 Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 5,14E-06 Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 2,06E-06 Rischio 4 Valore dei muri (€): 150000 Valore del contenuto (€): 30000 Valore degli impianti interni inclusa l'attività (€): 15000 Valore totale della struttura (€): 195000 Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) LC = LM = LW = LZ = 7,69E-04 Perdita per danno fisico (relativa a R4) LB = LV = 2,00E-04 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura Rischio 1: Ra Rb Ru Rv Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 2,44E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,01E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 1,95E-02 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 1,60E+00 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee: LINEA ENEL AL = 0,000200 km² AI = 0,020000 km² LINEA TELECOM AL = 0,040000 km² AI = 4,000000 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee: RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 14 LINEA ENEL NL = 0,000160 NI = 0,016000 LINEA TELECOM NL = 0,160000 NI = 16,000000 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: Struttura PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC (IMPIANTI ENEL) = 1,00E+00 PC (IMPIANTI TELECOM) = 1,00E+00 PC = 1,00E+00 PM (IMPIANTI ENEL) = 4,00E-02 PM (IMPIANTI TELECOM) = 1,00E-08 PM = 4,00E-02 PU (IMPIANTI ENEL) = 1,00E+00 PV (IMPIANTI ENEL) = 1,00E+00 PW (IMPIANTI ENEL) = 1,00E+00 PZ (IMPIANTI ENEL) = 1,00E+00 PU (IMPIANTI TELECOM) = 1,00E+00 PV (IMPIANTI TELECOM) = 1,00E+00 PW (IMPIANTI TELECOM) = 1,00E+00 PZ (IMPIANTI TELECOM) = 1,00E+00 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 15 Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta AD Area di raccolta AD (km²) = 2,44E-03 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 16 Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta AM Area di raccolta AM (km²) = 4,01E-01 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 17 Allegato - Disegno della struttura RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI - 18