TEAT R O R AG AZ ZI TEATRO RAGAZZI Comune di Trento Provincia autonoma di Trento Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo TEATRO RAGAZZI ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ • SCAPPO A TEATRO • SCAPPO A DANZA • ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ «Il teatro è come un sogno: stare lì mi piace molto» Matteo, 7 anni. Da “Nella bocca dell’immaginazione. La scena teatrale e lo spettatore bambino”, di Mafra Gagliardi - ed. Titivillus Quante volte abbiamo visto un bambino fermarsi all’improvviso davanti al movimento d’un animale, alle figure di un bel libro, ad un suono o una canzone, o più semplicemente davanti ad uno schermo televisivo? Questa capacità di fermare il mondo e “ incantarsi “ è una magia tipica dell’infanzia e che in teatro accade in modo particolare al muoversi di un personaggio in scena, all’apparire di un burattino dietro il sipario, all’improvviso cambio di una luce e all’entrata di un oggetto o di una semplice ombra o alla smorfia di un clown. Portare un bambino a teatro significa prima di tutto scoprire insieme a lui quest’arte dell’incantamento, fermare per pochi attimi il tempo e tornare a casa anche con una sola immagine, un suono o un’unica parola che rimarrà però per sempre nella mente e nel cuore dello spettatore. Gli spettacoli della rassegna “Anch’io a teatro con mamma e papà” cercheranno anche in questa stagione di lasciare tracce, attimi d’incantamento a bambini e adulti che verranno a conoscere e incontrare attori, burattini e musicisti degli spettacoli e delle Compagnie in cartellone. La musica, in particolare, avrà un ruolo fondamentale in molti spettacoli, sia che si tratti delle filastrocche cantate di Gianni Rodari che di un’opera musicale come “Pierino e il lupo”, o di burattini animati a suon di rock. Anche le fiabe più note come “Peter Pan”, “Cappuccetto rosso”, “Il brutto anatroccolo” ed altri racconti di animali come “Dal pollaio alle stelle” o “Le avventure di Pulcino” vedranno gli attori, i loro pupazzi e i burattini animati raccontare la storia in un continuo intreccio di brani musicali accuratamente scelti. Non mancheranno di stupire, anche musicalmente, due spettacoli che parlano più direttamente di relazione tra adulti e bambini: “Strip”, ovvero la storia di un adulto che racconta di quando era bambino, e “Moon Amour”, la storia di due bambini alle prese con la separazione dei genitori. Infine l’appuntamento con il Natale, racconti per stare insieme con il calore delle storie narrate e cantate in “Racconti di Natale”. TEATRO SAN MARCO Sabato 23 ottobre Domenica 24 ottobre 2010 2010 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 UN TRENO CARICO DI FILASTROCCHE testo ispirato alle filastrocche di Gianni Rodari con Massimo Lazzeri, Filippo Garlanda, Flora Sarubbo e Irene Fioravante luci Stefano Mazzanti scene Guglielmo Avesani e Andrea Coppi costumi sartoria creativa Tiziana Mosna aiuto regia Irene Fioravante drammaturgia, canzoni e regia Massimo Lazzeri tecnici audio e luci Riccardo Carbone, Matteo Pozzobon, Claudio Modugno Fondazione Aida e Il Teatro delle Quisquilie Coproduzione Provincia autonoma di Trento UN TRENO CARICO DI FILASTROCCHE dai 6 anni Cos’hanno da dire ancora, dopo cinquant’anni che sono state pubblicate per la prima volta, le filastrocche di Gianni Rodari? Forse, semplicemente, ai bambini piacciono. Perché lo stile di Rodari è immediato, concreto, divertente. Irene, che è in viaggio per andare al mare, si ritrova, contro la sua volontà, a dover fare alcune tappe “alternative”. La accompagna un capotreno che è per lei come una guida e che la conduce nei luoghi più diversi, dal pianeta degli alberi di Natale al Polo Nord, dal paese dei bugiardi, al paese delle favole a rovescio… Alcune filastrocche sono state musicate e verranno cantate dal vivo, alcune anche suonate. Il treno si trasforma: i sedili diventano letti e poltrone, i finestrini davanzali, vetrate, vetrine e teatrini di burattini. Avventure fantasticamente reali, musica, colori, tristezza e, soprattutto, speranza, per ricordare sempre che «dopo la pioggia viene il sereno, brilla nel cielo l’arcobaleno». Spettacolo d’attore e canzoni dal vivo foto: Marco Comuzzi TEATRO SAN MARCO Sabato 6 novembre Domenica 7 novembre Teatro per Caso 2010 2010 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 DAL POLLAIO ALLE STELLE con Barbara Frizzi e Giovanna Palmieri testo e regia Paola Ruffo luci Marco Comuzzi esecuzione luci Mirko Bonelli DAL POLLAIO ALLE STELLE dai 3 anni Flossy e Bessy sono due gallinelle nate in una angusta gabbietta, abituate a veder scorrere un giorno uguale all’altro, inconsapevoli ed ingenue. Ma un giorno, a seguito di una rovinosa caduta, la gazza Rebecca piomba nel capannone che le ospita e, in men che non si dica, si trovano catapultate all’aria aperta… Ha così inizio un viaggio comico e avventuroso, denso di situazioni grottesche che, divertendo i più piccoli, offrono spunti di riflessione ai più grandi. “Dal pollaio alle stelle” ci interroga sui profondi bisogni di vita degli uomini e degli animali a loro assoggettati. Una storia quindi sulla riscoperta della natura e sul bisogno di libertà e di contatto con essa. Spettacolo di animazione di pupazzi, ombre e musica TEATRO SAN MARCO Sabato 13 novembre Domenica 14 novembre L’Allegra Brigata – Sinetema – Associazione Culturale 2010 2010 FANFURLA ON THE ROCK soggetto e animazione Elis Ferracini burattini, scenografia e struttura Rimes Ferracini, Sandra Pagliarani consulenza musicale Andrea Fantozzi, Davide Gabba costumi Carmela Gagliano ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 FANFURLA ON THE ROCK dai 5 anni Girolamino, il nipotino di Fanfurla, è agitato da suoni che provengono dal castello della Regina Susanna. Strano... perché di solito da lì proviene una musica che diverte e fa compagnia. Fanfurla si reca alla corte e scopre la trama di Farloc, il Primo Ministro, e Screccius il suo “assistente”: hanno fatto sparire Bass, Bat e Kit i consiglieri-musichieri e avvelenato Susanna con un mix terrificante fatto dai suoni della “macchina sonora” e dalla pozione di sua invenzione: il Dipenden. Il suo scopo è piegare a sé la volontà di tutto il popolo con questa miscela micidiale....toccherà a Fanfurla, aiutato dal nipotino, rimettere le cose a posto... Spettacolo di burattini e musica rock suonata dal vivo TEATRO SAN MARCO Sabato 20 novembre Domenica 21 novembre Compagnia teatrale Coltelleria Einstein 2010 2010 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 CAPPUCCETTO ROSSO E IL LUPO SOLITARIO liberamente ispirato alla fiaba dei F.lli Grimm e di C. Perrault di Giorgio Boccassi con Donata Boggio Sola e Giorgio Boccassi regia Fabio Comana e Giorgio Boccassi costumi Emanuela Pischedda scene Props & Decors tecnico luci, suoni e immagini Massimo Rigo spettacolo presentato al Festival Avignon Off 2010 nomination Premio Tournesol 2010 – Francia un ringraziamento al Comune di Valenza – Assessorato alla Cultura dai 5 anni CAPPUCCETTO ROSSO E IL LUPO SOLITARIO Cappuccetto Rosso, diventata adulta, ha aperto un atelier di moda, specializzato in cappelli rossi. Un giornalista televisivo, del programma “Natura selvaggia”, deve realizzare una puntata sulla vita dei lupi e intervista Cappuccetto Rosso per conoscere la sua storia. Così la bambina torna indietro nel tempo e ricorda la sua avventura. La particolarità dello spettacolo è che alla vicenda della bambina dal cappellino rosso si alternano le informazioni sulla vita e sul comportamento del lupo: la vita nel branco, le tecniche di caccia, l’amore per i cuccioli, le gerarchie di gruppo. Alle componenti classiche della fiaba, si aggiunge anche un lupo sensibile, che diventa amico di Cappuccetto Rosso, gioca e scherza con la bambina, da un lato per ingannarla, dall’altro per colmare una solitudine a cui è stato costretto dopo essere stato cacciato dal suo branco. E quando deve mangiarla, non sa che fare. Spettacolo d’attore, oggetti e videoproiezioni TEATRO SAN MARCO Sabato 27 novembre Domenica 28 novembre TIB Teatro 2010 2010 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 LA STORIA DI PIERINO E IL LUPO drammaturgia e regia Daniela Nicosia con Clara Libertini Solimano Pontarollo musica Sergej Prokofiev elementi scenici Gianni Volpe tecnico luci e suono Paolo Pellicciari dai 4 anni LA STORIA DI PIERINO E IL LUPO Il fascino della composizione di Prokofiev sta nella felice intuizione di far raccontare la storia con la musica, di fare di ogni strumento dell’orchestra un personaggio. Per questo noi, da attori, vi raccontiamo questa storia con i nostri strumenti: la parola e il corpo, la danza e le immagini. Mentre la partitura musicale corre libera, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, mentre ad ogni replica ci abbandoniamo assieme a voi al piacere dell’ascolto, nelle zone di racconto già insite nell’opera, interveniamo con il nostro modo di raccontare, che assomiglia a quello antico dei cantastorie o “cuntastorie”, e che risiede soprattutto nella voglia di “cuntare”, di donare, di rendervi partecipi e persino protagonisti… insieme a Pierino, l’oca, il gatto, il nonno, l’uccellino… E i cacciatori? Beh quello spetta proprio a voi. Spettacolo di racconto, danza, immagini e musica TEATRO SAN MARCO Sabato 4 dicembre Domenica 5 dicembre Teatro del Canguro 2010 2010 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 PETER PAN di Lino Terra e Renato Patarca tratto da J.M. Barrie regia Lino Terra con Umberto Rozzi, Mauro Vitali, Natascia Zanni scene e grafica Fabrizio Valentini figure e animazioni Nicoletta Briganti, Renato Patarca musiche Gustavo Capitò PETER PAN dai 3 anni C’è una stanza: quella di Wendy e degli altri bambini dove a volte c’è anche una mamma che racconta storie. Lì tutto è caldo, protetto, rassicurante... forse un po’ monotono. Di fuori, al contrario, c’è il mondo di Peter: senza obblighi, senza regole pesanti, pieno di cose e di esseri strani ed inafferrabili, un paese che esiste solo perché lo si vuole raccontare e perché si ha voglia di vederlo, un paese che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è poi così «ampio ed esteso, con seccanti distanze tra un’avventura e l’altra». C’è infine una finestra dove Peter vola per “predare” storie. Una finestra attraverso la quale entrano fate, bambini, sorrisi strappati, baci non dati, sogni, paure e tutti quei pensieri così leggeri che ti sollevano nell’aria e ti fanno volare. Spettacolo di teatro di figura e d’attore FOAYER TEATRO AUDITORIUM Lunedì 27 dicembre 2010 Martedì 28 dicembre 2010 Mercoledì 29 dicembre 2010 Natale a Teatro Compagnie Teatrali Unite ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 RACCONTI DI NATALE con Camilla da Vico e Giovanna Palmieri musiche e canzoni Camilla da Vico oggetti di scena Giovanna Palmieri RACCONTI DI NATALE dai 4 anni Una narratrice ed una musicista accolgono e conducono il pubblico con musiche e canti nel luogo del racconto. Proprio lì però accade un imprevisto che soltanto Babbo Natale, essendo un vecchio saggio, riuscirà a risolvere. Finalmente, grazie a lui, si potranno raccontare storie che parlano del Natale. Tra musica, canti, filastrocche, scherzi e un po’ di magia, le storie narrate raccontano di animali, giocattoli, alberi ma soprattutto parlano di amicizia, condivisione ed affetto. I regali che forse tutti vorremmo trovare sotto l’albero. Piccolo spettacolo di narrazione per ritrovare la magia del Natale insieme, in cerchio, con occhi e orecchie aperti per ascoltare e sentirsi un po’ più vicini, come accadeva un tempo. Spettacolo di racconto, lettura, canto e musica dal vivo Il pubblico è limitato ad un massimo di 70 persone per spettacolo. Si consiglia l’acquisto anticipato del biglietto. TEATRO SAN MARCO Sabato 8 gennaio Domenica 9 gennaio Compagnia Unoteatro Stilema 2011 2011 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 STRIP - RICORDI DI BAMBINI di e con Silvano Antonelli aiuto fuori scena Alessandra Guarnero vincitore del premio NAZIONALE ETI - STREGAGATTO 2004 come miglior spettacolo di repertorio STRIP Ricordi di bambini dai 3 anni La scena è costituita da reti. Entra uno strano personaggio vestito in modo spropositato, quasi rigonfio di abiti. È trafelato, come al solito in ritardo. Deve fare una fotografia al pubblico, scatta. Mentre attende che la foto si sviluppi, annota i nomi dei presenti. L’impacciata ricerca di una penna stilografica, la sua non scrive, comporta la rovinosa caduta di un mucchio di fotografie, fatte nel passato, che iniziano a interloquire con lui. Ne scaturisce così uno spettacolo che è un improbabile show sull’idea di memoria e il suo rapporto con l’infanzia, dai ricordi quotidiani più condivisi (la scuola) a quelli più intimi (il sonno), visto con gli occhi di un “immaginario” proprio del bambino. La comica spoliazione prosegue, costringendo il nostro personaggio a ritrovare poco alla volta se stesso. E i segni di questo percorso resteranno aggrappati alle reti sparsi per la scena: è il mondo conquistato. Spettacolo d’attore e oggetti TEATRO SAN MARCO Sabato 15 gennaio Domenica 16 gennaio Compagnia Ferruccio Filipazzi 2011 2011 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 IL BRUTTO ANATROCCOLO liberamente ispirato ad H. C. Andersen e C. Pinkola Estés voce (narrazione), testo e regia Ferruccio Filipazzi voce (canto) Serena Bandoli musica Fabrizio Tarroni collaborazione alla regia Daniela Piccari scene e costumi Giulia Bonaldi e Anusc Castiglioni IL BRUTTO ANATROCCOLO dai 6 anni … e se l’uovo è diverso? Se nasce una grossa creatura sgraziata, la pelle segnata da sinuose vene rosse e blu, i piedi di un porpora chiaro e la pelle di un rosa trasparente? È facile dirgli «Come sei brutto! Fila via!». Scappa lontano il brutto anatroccolo e noi proviamo a stargli vicino, a fargli coraggio; come Andersen, strenuo difensore del bambino perduto e del suo diritto a cercare e trovare i suoi simili. Di Pinkola Estés ci è piaciuta la capacità poetica di inserire la storia dell’anatroccolo nella più grande storia del cerchio della vita, attraverso le diverse stagioni dell’uomo e della natura. Spettacolo d’attore, canto e musica dal vivo fotografie: Maria Enrica Medici TEATRO SAN MARCO Sabato 29 gennaio Domenica 30 gennaio Teatro Pirata 2011 2011 LE AVVENTURE DI PULCINO regia Francesco Mattioni con Lucia Palozzi scene e costumi Marina Montelli musiche originali Simone Guerro e Nicola Paccagnani ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 LE AVVENTURE DI PULCINO dai 3 anni Tutto inizia in una bottega dove vive Gelsomina, un po’ barbona e un po’ bambina, che di mestiere fa l’aggiusta cose. Tutti i giorni, alla stessa ora del mattino, in compagnia della sua fidata radio, apre la sua bottega. Un bel giorno arriva una vecchia valigia con dentro un pulcino di stoffa che, appena riparato, inizia a vivere una nuova vita. Qui iniziano le avventure di Pulcino in cerca di una mamma, perché si sa che la prima cosa che cerca un cucciolo è la mamma! Ad aiutarlo in questa ricerca, insieme a Gelsomina, da un’astronave fatta di un’accozzaglia di oggetti da cucina arriva anche “3x2” uno strampalato anatroccolo proveniente dallo spazio che si metterà a capo della spedizione “Cerca una mamma per Pulcino”. Un viaggio che li porterà in una città puzzolente fatta di cartoni, poi in un bosco di ombrelli e ventagli ed infine in un enorme mare blu. Tra scoperte, avventure ed incontri con improbabili mamme, seguiremo la storia di Pulcino, fino all’epilogo finale dove, sotto un cielo stellato, finalmente troverà affetto e serenità. Spettacolo di narrazione per attore e pupazzi foto: Marco Caselli Nirmal TEATRO SAN MARCO Sabato 12 febbraio Domenica 13 febbraio I Teatri Soffiati 2011 2011 ore 15.30 e 17.30 ore 15.30 e 17.30 MOON AMOUR - L’OMBRA DEL CUORE regia Alessio Kogoj con Soledad Rivas e Klaus Saccardo testi e forme poetiche Alessio Kogoj, Soledad Rivas, Klaus Saccardo disegno luci Mariano De Tassis costumi Chiara Defant e Stefania Casagranda consulenze scientifiche Mariangela Simoncini e Giuliana Franchini progetto grafico Vanessa Saccardo Finalista Premio SCENARIOinfanzia 2008 Vincitore del XXVIII Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova 2009 con il sostegno di Fondazione Insieme Onlus, Compagnie Teatrali Unite, Provincia autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura MOON AMOUR L’OMBRA DEL CUORE dai 6 anni Lo spettacolo racconta, con leggerezza, la nascita dell’amore attraverso lo sguardo di due bambini, con un linguaggio divertente e ironico e attraverso un uso poetico del corpo che spazia dal mimo al clown. In un mondo di genitori separati, fra figli strattonati di qua e di là, Marco e Lisa vanno alla scoperta delle ragioni del cuore, che ragioni non ha. Fra inseguimenti e fughe, curiosità e paura, i due piccoli protagonisti si trovano alle prese con i primi batticuori. Nello spettacolo i dialoghi si alternano a quadri di puro movimento, in cui l’immaginario dei bambini va a creare personaggi degni di un moderno Peynet. Ma quando l’amore finisce e si affronta la separazione, ecco che dallo stesso immaginario nascono scherzi crudeli, capaci di scatenare liti furibonde e appassionate. Uno spettacolo romantico dove genitori e figli si passano il testimone delle emozioni, nell’eterno e instancabile gioco del rincorrersi e sfuggirsi, cercarsi e lasciarsi. Spettacolo d’attore e mimo foto: Dario Lasagni SCAPPO A TEATRO «Io credo di essere un po’ lo specchio di questo spettacolo. I personaggi erano la parte concreta e io ero la loro ombra» Maria, 13 anni. Da “Nella bocca dell’immaginazione. La scena teatrale e lo spettatore bambino”, di Mafra Gagliardi - ed. Titivillus Nella rassegna dedicata al pubblico di adolescenti, quest’anno l’attenzione si sofferma sulla capacità e la consuetudine da parte delle nuove generazioni di cercare e proporre l’intreccio e la mescolanza di tutti i linguaggi e le forme dell’arte in generale, anche nel fare spettacolo. Il teatro deve considerarsi e farsi partecipe come luogo di proposta di nuovi modi di percepire e intrecciare generi e forme artistiche: musica, danza, poesia, letteratura, pittura, video arte. Ecco perché, come sempre ma con particolare attenzione nella stagione 2010-11, la rassegna propone spettacoli che spaziano, sia per tematiche che per linguaggi appunto, tra la danza, la musica, le arti visive e la letteratura e che quindi non si basano prevalentemente sul testo o i dialoghi e sulla loro semplice messa in scena. Le Compagnie ospiti porteranno al pubblico degli adolescenti spettacoli in grado di affrontare tematiche sociali molto pregnanti come la Shoah e la discriminazione razziale in “E per questo resisto”, ma anche l’origine magica dell’arte come “Nella magia delle immagini”. Saranno trattate tematiche più intime e personali come la diversità, la ricerca della bellezza in “Chiamatemi Cirano”, ma anche l’amicizia, l’incontrarsi e il perdersi in ”Compagni di Banco”. Grazie alla competenza e alla professionalità delle compagnie gli spettacoli riescono a sviscerare gli argomenti proposti in forme pensate e ricercate per incontrare l’interesse e le modalità di percezione del ragazzo adolescente, rispondendo alla sua sete multimediale ma stimolandone al contempo lo spirito critico. Una novità, a chiusura del cartellone, caratterizza la rassegna di quest’anno: la proposta di uno spettacolo musicale a cura dell’orchestra Haydn dal titolo “L’Histoire du Soldat”. TEATRO CUMINETTI Lunedì 13 dicembre Teatro Città Murata 2010 ore 14.30 CHIAMATEMI CIRANO! liberamente ispirato al Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand testo, regia, musiche Stefano Andreoli Cirano Marco Continanza Rossana Elisa Carnelli Cristiano Davide Marranchelli scenografie Raffaele Continanza Spettacolo sostenuto nell’ambito del Progetto Next della Regione Lombardia CHIAMATEMI CIRANO! Il personaggio di Cirano è estremamente affascinante in quanto rappresenta il riscatto della bellezza dell’intelletto su quella del corpo, della visuale morale e poetica dell’esistenza su quella pragmatica e materialista, del valore della libertà su quello della convenienza. Cirano, non riuscendo a guardarsi allo specchio con serenità, volge il suo sguardo altrove, dentro di sé. Qui scopre un mondo poetico, libero e ricco di valori morali. E decide di portare questo mondo anche fuori da sé. Quante volte, da ragazzi, ci siamo chiesti o ci hanno chiesto: «Cosa farai da grande?». Per Tommaso, il protagonista di questa storia, ragazzo sveglio e intelligente ma con un naso assai pronunciato, avendo conosciuto un’antica e appassionata storia scritta molto tempo fa, la risposta è invece sempre pronta ed immediata: «Chiamatemi Cirano!». Tommaso fugge la realtà insicura di ogni giorno, fatta di continui scherzi ed allusioni, proiettandosi in un futuro composto non da piccole ma inutili vendette, ma dalla certezza che alla fine vincano le sue grandi qualità e che la poesia sia un efficace baluardo contro la stupidità e l’omologazione della bellezza. APPROFONDIMENTO L’idea di costruire uno spettacolo sul personaggio di Cirano rivolto ai più giovani, nasce dalla convinzione che le nuove generazioni abbiano sempre più bisogno di stimoli e di riferimenti che facciano scoprire e tengano vivo in loro lo stesso mondo interiore scoperto da Cirano. Per fare questo è inevitabile parlare ai giovani spettatori muovendo il racconto in un ambito più riconoscibile rispetto a quello della vicenda originaria del Cyrano de Bergerac e con un linguaggio a loro più familiare. La narrazione si svolgerà quindi prima in una normale classe di scuola media, poi nella redazione di un piccolo giornale di provincia, “La Gazzetta di Bergerac” (in riferimento anche al finale del dramma in cui Cirano, in punto di morte, espone la sua orale gazzetta a Rossana). La Compagnia Città Murata ha tratto spunto per questo spettacolo dai temi della diversità e della fondamentale importanza della poesia legata al concetto di bellezza, concetti questi ultimi messi in forte disagio nella società contemporanea votata all’omologazione e al conformismo. TEATRO CUMINETTI Martedì 25 gennaio 2011 ore 14.30 Per il Giorno della Memoria Equilibri - La Compagnia del Serraglio - Caotica Musique E PER QUESTO RESISTO voci e musiche per ricordare la Shoah E PER QUESTO RESISTO voci e musiche per ricordare la Shoah voce recitante Alessia Canducci Flexus: basso, tastiere Daniele Brignone voce, chitarre Gianluca Magnani batteria, percussioni Enrico Sartori «…ogni cosa fiorisce e senza fine sorride. Vorrei volare, ma come, ma dove? Se tutto è in fiore, oggi mi dico, perché io non dovrei? E per questo resisto!» Un bambino del campo di Terezin “E per questo resisto” è il titolo dell’antologia pubblicata da “Equilibri” nel 2005, che raccoglie testimonianze di bambini e ragazzi in tempo di guerra, tratte da alcune delle più significative proposte dell’editoria contemporanea per ragazzi. Nel 2006 nasce lo spettacolo omonimo di letture, musiche e canzoni interpretate da Alessia Canducci de “La Compagnia del Serraglio” e dal gruppo musicale “Flexus”. Partendo dalla Shoah si dipanano storie che hanno come protagonisti ragazzi e ragazze vittime della persecuzione razziale. Le loro voci giungono a noi attraverso testimonianze scritte: diari, memorie, poesie. Il filo che le unisce è il desiderio di resistere con ogni mezzo all’annientamento fisico e psicologico. APPROFONDIMENTO Lo spettacolo racconta la Shoah attraverso testimonianze di ragazzi e ragazze di diverse età vissuti in luoghi diversi del nord Europa, dando, nella molteplicità delle storie, una traccia cronologica che aiuta a ricostruire gli eventi storici dall’ascesa di Hitler alla liberazione. Ai brani letti, suonati e cantati si alternano momenti di interazione con il pubblico in cui l’attrice-narratrice racconta, si sofferma, pone interrogativi ai ragazzi. La domanda ricorrente riguarda il “come” sia potuto accadere che la gente comune in Germania e nei paesi occupati sia rimasta indifferente alle discriminazioni razziali senza opporvisi; e come i mezzi mediatici utilizzati dal regime nazista abbiano avuto un ruolo rilevante nell’appiattimento delle coscienze. Nel susseguirsi di storie, musiche ed interrogativi si creano inevitabilmente paralleli con la realtà che viviamo oggi, le difficoltà che abbiamo ad accettare lo straniero, il diverso. Quello che lo spettacolo si impegna a dare è uno stimolo ad interrogarsi, insieme, sul passato ed il presente, per trovare altre domande preziose che ci siano d’aiuto a non commettere gli stessi errori nel futuro. Verrà fornita agli insegnanti la bibliografia dei brani trattati. TEATRO CUMINETTI Giovedì 3 febbraio Teatrodistinto 2011 ore 14.30 COMPAGNI DI BANCO scritto e diretto da Daniel Gol, Laura Marchegiani, Alessandro Nosotti con Daniel Gol e Alessandro Nosotti musiche Balogh Kalman Selezionato al Festival Giocateatro 2010, Torino Selezionato al Festival Ré-génération 2011, Lyon Selezionato al Festival Zona Franca 2010, Parma COMPAGNI DI BANCO Un adulto entra in scena, osserva una vecchia aula di scuola, ricorda, indossa un polveroso grembiule, un paio di occhiali. Ritrova il suo banco. Inizia il viaggio nei ricordi di un anno particolare. Un altro adulto entra in scena, compie lo stesso percorso, si unisce al primo. Insieme ripercorrono le tappe del loro legame, attraverso dispetti, contrasti e complicità, passando da intervalli fantastici, in cui l’autunno entra dalla finestra e inonda la classe con le sue foglie secche. Un gioco che continua fino alla rivelazione di un segreto: «I miei genitori dicono che quando arriva l’inverno devo cambiare scuola, casa, città». Il gioco diventa corsa contro il tempo: i due compagni accolgono l’arrivo della neve con la paura della separazione. Un compagno resta solo, si adegua ad uno spazio in cui manca il suo rivale/complice di giochi. I protagonisti si ritrovano nell’epilogo, adulti, cambiati, irriconoscibili, probabilmente memori della loro vicenda e del valore delle follie d’infanzia. APPROFONDIMENTO “Compagni di banco” affronta il tema dell’amicizia che nasce gradualmente tra i banchi di scuola dopo un’iniziale conflittualità. In particolare, questo lavoro pone accento sulle difficoltà relazionali tra giovani che condividono le ore di scuola insieme. I due protagonisti sono costretti a separarsi per una decisione esterna, dettata dagli adulti, e tuttavia riescono ad affrontare con ironia e leggerezza il momento della loro separazione. La vicenda è narrata attraverso un espressivo ed attento lavoro corporeo, affiancato all’utilizzo di elementi (gessi, foglie secche, cacao, farina, acqua) che diventano simbolo di luoghi (il giardino fuori dalla classe che si trasforma con le stagioni) e immagini della memoria (l’autunno, la neve…). Le poche parole utilizzate suggeriscono momenti di confronto e confidenza tra i due protagonisti. L’idea nasce dai numerosi racconti svolti dai giovani coinvolti in laboratori teatrali sul tema della paura di perdere gli amici, sulla separazione e sulle difficoltà di affrontare un cambiamento. TEATRO CUMINETTI Mercoledì 2 marzo Compagnia teatrale Piccoli Principi 2011 ore 14.30 LA MAGIA DELLE IMMAGINI la storia dell’arte raccontata ai ragazzi scritto ed interpretato da Alessandro Libertini regia Alessandro Libertini e Véronique Nah collaborazione alla drammaturgia Christian Carrignon Le Théâtre de Cuisine consulenza storico artistica D.ssa Annarita Caputo ideazione suono Véronique Nah montaggio musiche Il Cele ideazione luci Claudio Coloberti scenografia e costumi Alessandro Libertini tecnico luci e audio David Batignani produzione Compagnia Piccoli Principi, Scandicci Cultura Istituzione Servizi Culturali Comune di Scandicci, Ville de Saint-Etienne: Esplanade Jeunes Publics et Musée d’Art Moderne, Massalia Théâtre de Marionnettes / Système Friche Théâtre con il sostegno della Regione Toscana “Sistema Regionale dello Spettacolo”. LA MAGIA DELLE IMMAGINI la storia dell’arte raccontata ai ragazzi Lontano dal voler esaurire in poco più di sessanta minuti un argomento vasto come la storia dell’arte occidentale dalle origini ai nostri giorni, lo spettacolo si propone ad un pubblico di ragazzi ed adulti come un possibile “inizio”: un’introduzione al complesso mondo dell’arte, alla sua storia ma soprattutto ai suoi processi formativi. Ne “La magia delle immagini: la storia dell’arte raccontata ai ragazzi” un attore, nel ruolo del conferenziere, racconta la storia delle immagini dal tatuaggio preistorico alla Body Art, cercando di dare risposte semplici a tanti possibili quesiti: «Perché gli egizi dipingevano in quel modo? Cos’è la prospettiva scientifica? Cosa rappresenta la pittura astratta?». Nel suo discorrere, però, il protagonista, oltre ad impartire nozioni, si preoccupa di suscitare emozioni, dando vita ad una trattazione ricca di sensazioni, leggera, a tratti ironica, altre volte densa di atmosfere sospese, persino inquietanti. A suggerire quanto alla radice del processo di formazione dell’opera d’arte, ci siano questioni che non si possono spiegare, misteriose, “magiche”. APPROFONDIMENTO Molte possono essere le affinità fra arte e didattica: la radice sostanzialmente educativa, ad esempio, che porta gli insegnanti come gli artisti a concentrarsi sugli effetti del loro agire nella società; la centralità del rapporto con l’interlocutore che spinge gli insegnanti ad interrogarsi sulle aspettative dei propri alunni e gli artisti su quelle del pubblico, sui loro bisogni di sapere e di esprimersi. Malgrado ciò oggi, forse ancora più che nel passato, la didattica continua ad essere considerata “ancella” dell’arte. E questo nonostante che un maestro di scuola come Gianni Rodari sia divenuto un grande artista grazie anche ai suoi numerosi anni d’insegnamento o uno dei più grandi geni del Novecento, Paul Klee, si sia servito del proprio talento pittorico per alimentare un’attività didattica ricchissima, ancora oggi fertile oggetto di studio per molti insegnanti. Dice Alessandro Libertini: «Il termine “didattico” accostato a “spettacolo” suona negativo. Penso, al contrario, che non possa che definirsi didattico il teatro che più amo: il teatro che, pur proponendosi come esperienza sensibile, invita il pubblico a riflettere su di un problema, che mira ad “istruire”, a dividere e condividere col pubblico gli elementi costitutivi della propria cultura». TEATRO AUDITORIUM Venerdì 15 aprile Orchestra Haydn di Bolzano e Trento 2011 ore 10.45 L’HISTOIRE DU SOLDAT testo C.F. Ramuz musica Igor Stravinskij musicattore© e regista Luigi Maio versione italiana e adattamento a cura di Luigi Maio direttore Caterina Centofante I Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Prezzo: Euro 5.00 Per informazioni e prenotazioni sullo spettacolo entro il 15 ottobre 2010 contattare la professoressa Annely Zeni via fax 0461.932369 - mail [email protected] oppure telefonicamente 348.8635978 L’HISTOIRE DU SOLDAT Cavallo di battaglia del poliedrico Musicattore© Luigi Maio, con cui ha vinto il prestigioso Premio dei Critici di Teatro 2004/2005, “L’Histoire du Soldat” vedrà il celebre mattatore genovese interpretare in scena tutti i personaggi - Diavolo, Soldato, Narratore, Vecchina e Principessa - in un avvincente gioco trasformistico che coinvolgerà attoralmente persino i virtuosi solisti dell’Orchestra Haydn. Una concertazione tra note e parole in un’edizione italiana divenuta, grazie a Maio, testo UNICEF vicina ai bambini di tutte le età! Luigi Maio è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni: Musicattore per sua scherzosa definizione (divenuta ora marchio registrato) è attore, compositore, autore, regista e scenografo. SCAPPO A DANZA «In teatro è l’immaginazione a riempire lo spazio, laddove nel cinema lo schermo rappresenta il tutto» da “La porta aperta” di Peter Brook - ed. Einaudi La micro rassegna di danza dedicata agli adolescenti quest’anno percorre la strada sperimentata con successo nella sua prima edizione: proporre degli incontri con il vasto mondo della danza nei suoi vari e poliedrici aspetti con la presenza di tre spettacoli molto diversi tra loro ma che hanno come comune denominatore l’incontro ed il confronto, in alcuni casi anche pratico, con danzatori coreografi e registi che da anni si confrontano con i ragazzi ed il loro punto di vista. Con “L’Ospite” del Teatro la Ribalta, ispirandosi a “Pinocchio”, si parlerà di Teatro-Danza in uno spettacolo teatrale dove lo studio sul movimento e la sua forza caratterizzano l’intera narrazione. Con “Balocco” sarà Giorgio Rossi dell’Associazione Sosta Palmizi che presenterà in una pièce e un dialogo diretto con gli spettatori la sua ricerca poetica del gesto. A caratterizzare la rassegna quest’anno una terza proposta della Compagnia olandese Meekers con lo spettacolo “Keihard Kijken”: un incontro-laboratorio con la danza in quanto i tre danzatori, molto giovani, proporranno inizialmente una coreografia molto ironica sul tema della danza e sull’energia esplosiva dei loro corpi adolescenti che cercano di danzare non riuscendo a rispettare le regole, a volte rigide, della danza. In seguito dialogheranno con i giovani spettatori coinvolgendoli anche con alcuni esempi e cercando di confrontarsi anche praticamente con essi. TEATRO CUMINETTI Martedì 9 novembre Teatro La Ribalta 2010 ore 14.30 L’OSPITE liberamente ispirato a “Le avventure di Pinocchio” di Antonio Viganò e Remo Rostagno regia Antonio Viganò con Michele Fiocchi e Sofia Franchini progetto luci Enrico Peco una produzione Teatro La Ribalta in collaborazione con Casa degli Alfieri di Asti L’OSPITE Nella stanza c’è un uomo che si sente vecchio e solo. Un momento di silenzio e poi la domanda: «Chi mi dice ti amo?». Nessuno risponde. E allora via, basta con la solitudine: «Mi compro un burattino». Vuole un burattino meraviglioso che sappia ballare e fare i salti mortali. Con lui girerà il mondo e si guadagnerà il pane. Lo vuole così, lo vuole cosà, lo vuole un po’ così e un po’ cosà. Ma, alla fine, cos’è che vuole quell’uomo? Vuole un bambino. Lo vuole di legno perché non scappi e lo vuole di carne per poterlo accarezzare. Un bambino buono, ubbidiente, educato. E poi vuole anche un’altra cosa, un sogno segreto che non confessa neppure a se stesso: vuole un bambino da mostrare in società per fare bella figura con le persone importanti. Un po’ come se il suo Pinocchio fosse la bella principessa da offrire in sposa al figlio del re. Infine, un’ultima cosa, un segreto che si svelerà solo vedendo lo spettacolo. APPROFONDIMENTO Pinocchio è un pretesto per indagare le relazioni complesse e difficili tra un adulto e un bambino. Due poli contrapposti: da un lato il mondo dei ragazzi, che chiedono libertà, ma anche protezione; dall’altro quello degli adulti, che approfittano del loro potere per piegare le esigenze fantastiche dei piccoli ai dettami di un pedagogismo che sembra un addestramento veloce per renderli adulti precocemente. L’incontro con la giovane danzatrice Sofia Franchini è avvenuto qualche anno fa in occasione della creazione, fatta presso il Centro Santa Chiara di Trento, dal titolo “Le Radeau de la Meduse”, uno spettacolo frutto di un lungo laboratorio teatrale con attori e giovani delle scuole medie. Nasce in quel momento l’attenzione del Teatro La Ribalta alla danza hip-hop. Non per creare uno spettacolo di danza hip-hop ma piuttosto per trovare un’occasione, per la compagnia, che da sempre usa il linguaggio del corpo, della danza contemporanea o semplicemente del movimento, per inserire un personaggio capace di danzare in teatro. Lo spunto è arrivato con la necessità di lavorare su Pinocchio, personaggio ribelle che da burattino diventerà bambino. L’hip-hop nasce, proprio come Pinocchio, nella strada, come forma di ribellione ai tentativi di ingessare, codificare, regolare il desiderio di espressione corporea. Spettacolo di Teatro-Danza TEATRO CUMINETTI Mercoledì 24 novembre Associazione Sosta Palmizi 2010 ore 14.30 BALOCCO assolo, coreografia, costumi Giorgio Rossi luci Mara Cugusi musiche Maurice Ravel, Antonio de Curtis, Milva, Preizner testi Giuseppe Ungaretti e Isadora Duncan BALOCCO Un uomo solo entra in scena, si siede in fondo, lo sguardo perso nel vuoto, curioso e sognante, preoccupato del tempo che passa, incantato dai suoi stessi ricordi. È un bambino e un clown. È l’infanzia il suo momento, il suo ricordo d’amore, le donne della sua vita, sua madre. Sulla scena quest’uomo si evolve, diventa animale libero e vola sulle parole di Isadora Duncan senza per questo separarsi dalla “gravità”. L’infanzia suo momento meraviglioso, ricordi di colori, profumi e balocchi… Come esprimi la “meraviglia” del fanciullo? Come esprimi la danza del fanciullo meravigliato? La sua anima «si fa senza più peso» e il corpo esplora lo spazio, leggero salta e gioisce divertito dalle note di M. Ravel. Ad un tratto il pubblico sospeso vede solo le mani: le mani di un clown che non si mostra tale, mani nude che fuggono l’aria o che la attraversano, una magia, un incantesimo, un gioco di ombre e solletico… le dita fanno il solletico alla luce che taglia la scena. Il movimento parla di un uomo-fanciullo che gioca sulla scena con il suo pianoforte invisibile. APPROFONDIMENTO Giorgio Rossi, danzatore, co-fondatore di Sosta Palmizi, tra le più longeve compagnie di sperimentazione in Italia, da anni tiene laboratori in scuole elementari e teatri all’estero e in Italia, crea e porta in scena affascinanti spettacoli per ragazzi. «La danza è tutto ciò che riguarda l’uomo, ivi compresa la voce», diceva il coreografo Rudolf von Laban. Giorgio Rossi parte da quest’idea, cerca di sollecitare la memoria uditiva, olfattiva, visiva dei ragazzi, li interroga sul ricordo dei sapori, sui loro primissimi ricordi. Fa loro domande più che affermare, poi li invita all’ascolto. Crede che la cosa più importante da insegnare ai bambini e ragazzi che abitano le città di oggi, spesso senza spazi e tempi per imparare a muoversi, sia la capacità di improvvisare nell’ascolto profondo di quel che sta attorno. La mimesi è uno strumento importante nel suo modo di insegnare, ma quando invita un ragazzo a farsi foglia, fiume o farfalla, lo invita a confrontarsi con il suo ricordo, a riprodurre energia e ritmo sentiti nel contatto con quel che sta cercando di imitare. foto: Konrad Szymanski TEATRO CUMINETTI Giovedì 10 marzo MEEKERS 2011 ore 14.30 KEIHARD KIJKEN spettacolo di Tabea Martin danza Miguel do Vale, Marek Lihotan, Lars Wettmann drammaturgia Peggy Olislaegers consulenza musicale Jelte van Andel ringraziamenti Amy Gale, Dansateliers Rotterdam, Arthur Rosenfeld, Matthias Mooij, Pol Bierhoff, Peter Fazekas Il pezzo è una coproduzione tra Dansateliers Rotterdam e MEEKERS KEIHARD KIJKEN La prima parte dello spettacolo è una vera e propria coreografia dove tre uomini vogliono fortemente costruire qualcosa. Qualcosa di grande. Insieme. Ora. Qualcosa che potrebbe cambiare tutti. O niente. Tutto quello che hanno è un brano musicale. Questo li aiuta a capire quello che sono e quello che potrebbero fare. Una pièce ironica sul movimento e la danza ed insieme un approccio all’udire quello che vediamo e vedere quello che udiamo. Nella seconda parte i tre danzatori dialogheranno con i ragazzi sul loro lavoro facendoli partecipare attivamente sul palco. Quindi uno spettacolo – laboratorio dove energia e vitalità dei danzatori si intrecceranno con l’energia e la vitalità dei ragazzi. APPROFONDIMENTO La musica è il punto di partenza della performance di danza: «Cosa vediamo quando ascoltiamo? Cosa immaginiamo? Cos’è l’immaginazione e come ci cattura?». Il pezzo musicale è composto da Giovanni Bottesini. E’ la terza parte (Allegro) del concerto nr. 2 in B minore per contrabbasso e Orchestra, suonata da Edgar Meyer e la Saint Paul Chamber Orchestra. La musica di Bottesini è virtuosa e melodica. Il concerto nr. 2 è sorprendentemente ottimista e in soli cinque minuti mostra una grande varietà di dinamiche differenti. Il dubbio e l’euforia, il tutto e il niente. Quando capiamo che ci sono così tante vie per ascoltare e vedere qualcosa, come possiamo spiegare quello che vediamo o udiamo noi stessi? Come possiamo tradurre quello che udiamo o vediamo in pensieri? Spettacolo Laboratorio Da 14 anni il Centro S. Chiara mette in campo progetti pensati per facilitare l’accesso al teatro di nuovi utenti, dai piccolissimi agli adulti. L’area formazione è oggi uno dei fiori all’occhiello del Centro, con un rapporto con l’utenza consolidato e caratterizzato da elevata fidelizzazione. Nel mare di proposte che sommerge ogni giorno il pubblico e la scuola, i progetti di formazione del Centro S. Chiara si distinguono per l’esperienza, la professionalità, la passione, la qualità. Abbiamo pensato quindi di ideare un marchio, che renda maggiormente riconoscibili le proposte formative attorno ai vari linguaggi dello spettacolo (parola, musica, danza, video). Nasce così “Io c’entro”: un logo semplice, composto con un font moderno e accattivante e da un fumetto, che sottolinea la gioia nel coinvolgimento e nella crescita personale. Un logo, tanti progetti e servizi per la scuola, per i giovani e giovanissimi. per la famiglia, per tutti coloro che si avvicinano al mondo dello spettacolo dal vivo. www.iocentro.net www.centrosantachiara.it/formazione TEATRO SOCIALE Da lunedì 14 marzo a venerdì 18 marzo 2011 Recite riservate alle scuole progetto il teatro dei suoni 2010\2011 LA BALLATA DEL RE SILENZIOSO con Camilla da Vico e Giovanna Palmieri, Rivolto a bambini ed insegnanti della scuola d’infanzia della provincia di Trento, il progetto ha come scopo principale l’avvicinamento al mondo della musica e in generale al mondo dei suoni. Lo spettacolo è composto da una prima parte in cui i bambini vengono accompagnati ad un ascolto sottile del mondo che li circonda, assieme al piccolo re silenzioso, solitario abitante di un castello di cui è assieme sovrano e prigioniero e con il quale è in relazione solo attraverso i suoni che giungono fino alla sala del trono. Nella seconda parte dello spettacolo, i bambini aiuteranno il piccolo re a far sentire la propria voce, scoprendo nel contempo la propria e riappropriandosi del proprio personale castello. Il castello infatti è nel racconto anche una metafora delle varie parti del corpo, messe in vibrazione dal suono. regia Cristina Pietrantonio Nuova produzione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento Progetto per le scuole d’infanzia primo anno LA BALLATA DEL RE SILENZIOSO TEATRO SOCIALE Martedì 17 maggio 2011 Mercoledì 18 maggio 2011 Recite riservate alle scuole Progetto Opera Domani 2010\2011 NABUCCO LES JEUX D’ENFANTS NABUCCO di Giuseppe Verdi In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la nuova edizione di “Opera Domani” sarà dedicata a “Nabucco” di Giuseppe Verdi, l’opera esemplare di un autore che sentiva profondamente l’anelito alla libertà e all’indipendenza dei popoli. La produzione di Nabucco offrirà ai ragazzi una nuova opportunità non solo di conoscere la musica di Verdi ma anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto: il Risorgimento italiano rivisitato alla luce della antica diaspora ebraica. Per poter al meglio immergersi nell’atmosfera risorgimentale, nel 2011 sarà previsto anche lo studio del nostro inno nazionale (“Il canto degli italiani”, di Michele Novaro su testo di Goffredo Mameli), composto nel 1847 e diventato rapidamente il simbolo stesso del Risorgimento. Lo studio sarà inserito all’interno del percorso didattico, così da poter essere cantato prima di ogni rappresentazione. Il laboratorio prende il nome dal quadro di Bruegel dipinto nel 1560. Forse il pittore voleva illustrare le varie fasi della vita dell’uomo, mettendone in luce la difficoltà esistenziale, o forse voleva rappresentare il buio di quel periodo storico. Un mondo chiuso, apparentemente immutabile, dove non c’è relazione. Forse un’incomunicabilità tra le differenti tappe della vita dell’uomo? Ma certo dipingendo i bambini come piccoli e seri uomini lascia a noi uno spazio di lettura che ci invita ad alcune riflessioni cogliendo le contraddizioni che sono la base per chi fa teatro. Nel laboratorio si riprenderanno i giochi rappresentati nel quadro ed i ragazzi - guidati in scena dagli attori - si faranno interpreti di loro stessi, dei propri disagi, delle proprie aspettative di vita. Il laboratorio produrrà uno spettacolo - vero teatro danza – dove si parlerà di desideri, quelli indotti e quelli no, di frustrazioni, di gioie e di tristezze che appartengono ad un’età speciale. Il laboratorio/spettacolo prevede la partecipazione di minimo dieci ragazze/i e bambine/i in età dai 6-10 anni, e di un gruppo di adulti (genitori e/o insegnanti) che vogliono mettersi in gioco in un continuo confronto tra il mondo adulto ed il mondo dell’infanzia. nuova produzione AsLiCo Como Progetto per le scuole primarie e secondarie di primo grado dodicesimo anno Laboratorio teatrale Laboratorio teatrale con spettacolo come esito performativo Sono previsti 10 incontri in orario pomeridiano post-scolastico a partire da dicembre 2010 e in conclusione alcuni incontri intensivi ad aprile 2011. Termine d’iscrizione 6 dicembre 2010 È prevista una quota d’iscrizione TEATRO SAN MARCO Via San Bernardino, 8 38122 Trento TEATRO CUMINETTI Via S. Croce, 67 38122 Trento BIGLIETTI - CARD INFO CARD Card Anch’io* 5 spettacoli € 19 Card Anch’io*15 ingressi € 55 *le card non possono essere acquistate alla cassa prima dello spettacolo BIGLIETTI Posto unico ragazzi non numerato Posto unico adulti non numerato €4 €6 Fino a fine ottobre le casse del Teatro Auditorium e del Teatro Sociale saranno aperte da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 19.00. Eventuali modifiche e comunicazioni saranno tempestivamente segnalate sul nostro sito www.centrosantachiara.it, tramite il giornale “Le Muse” ed i mezzi di comunicazione. Per informazioni ricordiamo che il nostro Punto Informativo è aperto in concomitanza con le Casse dei Teatri e risponde al numero verde 800.013952 oppure 0461.213834. NOTIZIE UTILI PREVENDITE presso • La cassa del Teatro Auditorium, in via S. Croce 67 (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00) • La cassa del Teatro Sociale, in via Oss Mazzurana 19 (da lunedì a sabato in campagna abbonamenti ore 10.00-19.00; successivamente ore 16.00-19.00) • Le Casse Rurali convenzionate in orario di sportello • Nelle giornate di spettacolo nel teatro che ospita lo stesso a partire da un’ora prima dell’inizio INFORMAZIONI E CHIARIMENTI Presentando la Carta In Cooperazione si ha diritto ad una riduzione pari circa al 10% sul prezzo della card e/o del biglietto. AGEVOLAZIONI TRASPORTO PER SCAPPO A TEATRO E DANZA Per facilitare l’accesso a teatro delle scolaresche del territorio provinciale, il Centro Servizi Culturali S. Chiara organizza un servizio pullman per il viaggio dalla sede dell’Istituto scolastico di appartenenza fino a teatro e ritorno (minimo 25 studenti). La quota per il servizio di trasporto è di Euro 3,00 in più rispetto al prezzo del biglietto d’ingresso a teatro. Per informazioni tel. 0461. 213815 PRENOTAZIONI SCUOLE PER SCAPPO A TEATRO E DANZA Per le scuole è attiva la prenotazione diretta inviando un fax allo 0461.213817 specificando data e titolo dello spettacolo, il numero dei ragazzi e degli insegnanti partecipanti. L’ufficio prenotazioni vi confermerà l’avvenuta prenotazione, le modalità di pagamento e di ritiro biglietti. Per gli insegnanti accompagnatori è previsto il biglietto omaggio (1 omaggio ogni 15 allievi). INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SULLO SPETTACOLO “L’HISTOIRE DU SOLDAT” Prezzo: € 5.00 Prenotazioni entro il 15 ottobre 2010 contattare la prof.ssa Annely Zeni via fax 0461.932369 - mail: [email protected] oppure telefonicamente 348.8635978 • al Punto Informativo del Teatro Auditorium (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00), e del Teatro Sociale (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00, dopo la campagna abbonamenti ore 16.00-19.00) • tel. 0461.213834 • N. verde 800.013952 • www.centrosantachiara.it • [email protected] Centro Servizi Culturali S. Chiara Via S. Croce 67, Trento Tel. 0461 213834 N. verde 800 013952 www.centrosantachiara.it [email protected] Finito di stampare il 5 ottobre 2010 I programmi qui presentati potranno subire eventuali variazioni per cause di forza maggiore.