TEATRO RAGAZZI.indd - Il Centro Servizi Culturali Santa Chiara

TEAT R O
R AG AZ ZI
TEATRO RAGAZZI
Comune di Trento
Provincia autonoma di Trento
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo
TEATRO RAGAZZI
ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA
E PAPÀ
• SCAPPO A TEATRO
• SCAPPO A DANZA
•
ANCH’IO A TEATRO
CON MAMMA E PAPÀ
«Il teatro è come un sogno: stare lì mi piace molto»
Matteo, 7 anni. Da “Nella bocca dell’immaginazione. La scena teatrale e lo spettatore bambino”, di
Mafra Gagliardi - ed. Titivillus
Quante volte abbiamo visto un bambino fermarsi all’improvviso davanti al movimento d’un animale,
alle figure di un bel libro, ad un suono o una canzone, o più semplicemente davanti ad uno schermo
televisivo? Questa capacità di fermare il mondo e “ incantarsi “ è una magia tipica dell’infanzia e che in
teatro accade in modo particolare al muoversi di un personaggio in scena, all’apparire di un burattino
dietro il sipario, all’improvviso cambio di una luce e all’entrata di un oggetto o di una semplice ombra o
alla smorfia di un clown.
Portare un bambino a teatro significa prima di tutto scoprire insieme a lui quest’arte dell’incantamento,
fermare per pochi attimi il tempo e tornare a casa anche con una sola immagine, un suono o un’unica
parola che rimarrà però per sempre nella mente e nel cuore dello spettatore.
Gli spettacoli della rassegna “Anch’io a teatro con mamma e papà” cercheranno anche in questa stagione
di lasciare tracce, attimi d’incantamento a bambini e adulti che verranno a conoscere e incontrare attori,
burattini e musicisti degli spettacoli e delle Compagnie in cartellone.
La musica, in particolare, avrà un ruolo fondamentale in molti spettacoli, sia che si tratti delle filastrocche
cantate di Gianni Rodari che di un’opera musicale come “Pierino e il lupo”, o di burattini animati a suon
di rock.
Anche le fiabe più note come “Peter Pan”, “Cappuccetto rosso”, “Il brutto anatroccolo” ed altri racconti
di animali come “Dal pollaio alle stelle” o “Le avventure di Pulcino” vedranno gli attori, i loro pupazzi e i
burattini animati raccontare la storia in un continuo intreccio di brani musicali accuratamente scelti.
Non mancheranno di stupire, anche musicalmente, due spettacoli che parlano più direttamente di relazione tra adulti e bambini: “Strip”, ovvero la storia di un adulto che racconta di quando era bambino, e “Moon
Amour”, la storia di due bambini alle prese con la separazione dei genitori.
Infine l’appuntamento con il Natale, racconti per stare insieme con il calore delle storie narrate e cantate
in “Racconti di Natale”.
TEATRO SAN MARCO
Sabato
23 ottobre
Domenica 24 ottobre
2010
2010
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
UN TRENO CARICO DI FILASTROCCHE
testo ispirato alle filastrocche di Gianni Rodari
con Massimo Lazzeri, Filippo Garlanda, Flora Sarubbo e Irene Fioravante
luci
Stefano Mazzanti
scene
Guglielmo Avesani e Andrea Coppi
costumi sartoria creativa
Tiziana Mosna
aiuto regia
Irene Fioravante
drammaturgia, canzoni e regia
Massimo Lazzeri
tecnici audio e luci
Riccardo Carbone, Matteo Pozzobon, Claudio Modugno
Fondazione Aida e Il Teatro delle Quisquilie
Coproduzione Provincia autonoma di Trento
UN TRENO CARICO
DI FILASTROCCHE
dai
6 anni
Cos’hanno da dire ancora, dopo cinquant’anni che sono state pubblicate per la
prima volta, le filastrocche di Gianni Rodari?
Forse, semplicemente, ai bambini piacciono. Perché lo stile di Rodari è immediato, concreto, divertente.
Irene, che è in viaggio per andare al mare, si ritrova, contro la sua volontà, a dover fare alcune tappe “alternative”. La accompagna un capotreno che è per lei
come una guida e che la conduce nei luoghi più diversi, dal pianeta degli alberi
di Natale al Polo Nord, dal paese dei bugiardi, al paese delle favole a rovescio…
Alcune filastrocche sono state musicate e verranno cantate dal vivo, alcune
anche suonate. Il treno si trasforma: i sedili diventano letti e poltrone, i finestrini
davanzali, vetrate, vetrine e teatrini di burattini. Avventure fantasticamente reali, musica, colori, tristezza e, soprattutto, speranza, per ricordare sempre che
«dopo la pioggia viene il sereno, brilla nel cielo l’arcobaleno».
Spettacolo d’attore e canzoni dal vivo
foto: Marco Comuzzi
TEATRO SAN MARCO
Sabato
6 novembre
Domenica 7 novembre
Teatro per Caso
2010
2010
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
DAL POLLAIO ALLE STELLE
con Barbara Frizzi e Giovanna Palmieri
testo e regia
Paola Ruffo
luci
Marco Comuzzi
esecuzione luci
Mirko Bonelli
DAL POLLAIO
ALLE STELLE
dai
3 anni
Flossy e Bessy sono due gallinelle nate in una angusta gabbietta, abituate a
veder scorrere un giorno uguale all’altro, inconsapevoli ed ingenue.
Ma un giorno, a seguito di una rovinosa caduta, la gazza Rebecca piomba nel
capannone che le ospita e, in men che non si dica, si trovano catapultate all’aria
aperta…
Ha così inizio un viaggio comico e avventuroso, denso di situazioni grottesche
che, divertendo i più piccoli, offrono spunti di riflessione ai più grandi.
“Dal pollaio alle stelle” ci interroga sui profondi bisogni di vita degli uomini e
degli animali a loro assoggettati. Una storia quindi sulla riscoperta della natura
e sul bisogno di libertà e di contatto con essa.
Spettacolo di animazione di pupazzi, ombre e musica
TEATRO SAN MARCO
Sabato
13 novembre
Domenica 14 novembre
L’Allegra Brigata – Sinetema – Associazione Culturale
2010
2010
FANFURLA ON THE ROCK
soggetto e animazione
Elis Ferracini
burattini, scenografia e struttura
Rimes Ferracini, Sandra Pagliarani
consulenza musicale
Andrea Fantozzi, Davide Gabba
costumi
Carmela Gagliano
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
FANFURLA
ON THE ROCK
dai
5 anni
Girolamino, il nipotino di Fanfurla, è agitato da suoni che provengono dal castello della Regina Susanna. Strano... perché di solito da lì proviene una musica
che diverte e fa compagnia. Fanfurla si reca alla corte e scopre la trama di Farloc, il Primo Ministro, e Screccius il suo “assistente”: hanno fatto sparire Bass,
Bat e Kit i consiglieri-musichieri e avvelenato Susanna con un mix terrificante
fatto dai suoni della “macchina sonora” e dalla pozione di sua invenzione: il
Dipenden. Il suo scopo è piegare a sé la volontà di tutto il popolo con questa
miscela micidiale....toccherà a Fanfurla, aiutato dal nipotino, rimettere le cose
a posto...
Spettacolo di burattini e musica rock suonata dal vivo
TEATRO SAN MARCO
Sabato
20 novembre
Domenica 21 novembre
Compagnia teatrale Coltelleria Einstein
2010
2010
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
CAPPUCCETTO ROSSO E IL LUPO SOLITARIO
liberamente ispirato alla fiaba dei F.lli Grimm e di C. Perrault
di Giorgio Boccassi
con Donata Boggio Sola e Giorgio Boccassi
regia
Fabio Comana e Giorgio Boccassi
costumi
Emanuela Pischedda
scene
Props & Decors
tecnico luci, suoni e immagini
Massimo Rigo
spettacolo presentato al Festival Avignon Off 2010
nomination Premio Tournesol 2010 – Francia
un ringraziamento al Comune di Valenza – Assessorato alla Cultura
dai
5 anni
CAPPUCCETTO ROSSO
E IL LUPO SOLITARIO
Cappuccetto Rosso, diventata adulta, ha aperto un atelier di moda, specializzato
in cappelli rossi. Un giornalista televisivo, del programma “Natura selvaggia”,
deve realizzare una puntata sulla vita dei lupi e intervista Cappuccetto Rosso
per conoscere la sua storia. Così la bambina torna indietro nel tempo e ricorda
la sua avventura.
La particolarità dello spettacolo è che alla vicenda della bambina dal cappellino
rosso si alternano le informazioni sulla vita e sul comportamento del lupo: la vita
nel branco, le tecniche di caccia, l’amore per i cuccioli, le gerarchie di gruppo.
Alle componenti classiche della fiaba, si aggiunge anche un lupo sensibile, che
diventa amico di Cappuccetto Rosso, gioca e scherza con la bambina, da un
lato per ingannarla, dall’altro per colmare una solitudine a cui è stato costretto
dopo essere stato cacciato dal suo branco. E quando deve mangiarla, non sa
che fare.
Spettacolo d’attore, oggetti e videoproiezioni
TEATRO SAN MARCO
Sabato
27 novembre
Domenica 28 novembre
TIB Teatro
2010
2010
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
LA STORIA DI PIERINO E IL LUPO
drammaturgia e regia
Daniela Nicosia
con Clara Libertini Solimano Pontarollo
musica
Sergej Prokofiev
elementi scenici
Gianni Volpe
tecnico luci e suono
Paolo Pellicciari
dai
4 anni
LA STORIA
DI PIERINO E IL LUPO
Il fascino della composizione di Prokofiev sta nella felice intuizione di far raccontare la storia con la musica, di fare di ogni strumento dell’orchestra un
personaggio. Per questo noi, da attori, vi raccontiamo questa storia con i nostri
strumenti: la parola e il corpo, la danza e le immagini. Mentre la partitura musicale corre libera, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, mentre ad
ogni replica ci abbandoniamo assieme a voi al piacere dell’ascolto, nelle zone
di racconto già insite nell’opera, interveniamo con il nostro modo di raccontare,
che assomiglia a quello antico dei cantastorie o “cuntastorie”, e che risiede
soprattutto nella voglia di “cuntare”, di donare, di rendervi partecipi e persino
protagonisti… insieme a Pierino, l’oca, il gatto, il nonno, l’uccellino… E i cacciatori? Beh quello spetta proprio a voi.
Spettacolo di racconto, danza, immagini e musica
TEATRO SAN MARCO
Sabato
4 dicembre
Domenica 5 dicembre
Teatro del Canguro
2010
2010
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
PETER PAN
di Lino Terra e Renato Patarca
tratto da
J.M. Barrie
regia
Lino Terra
con Umberto Rozzi, Mauro Vitali, Natascia Zanni
scene e grafica
Fabrizio Valentini
figure e animazioni
Nicoletta Briganti, Renato Patarca
musiche
Gustavo Capitò
PETER PAN
dai
3 anni
C’è una stanza: quella di Wendy e degli altri bambini dove a volte c’è anche
una mamma che racconta storie. Lì tutto è caldo, protetto, rassicurante... forse
un po’ monotono. Di fuori, al contrario, c’è il mondo di Peter: senza obblighi,
senza regole pesanti, pieno di cose e di esseri strani ed inafferrabili, un paese
che esiste solo perché lo si vuole raccontare e perché si ha voglia di vederlo, un
paese che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è poi così «ampio ed
esteso, con seccanti distanze tra un’avventura e l’altra». C’è infine una finestra
dove Peter vola per “predare” storie. Una finestra attraverso la quale entrano
fate, bambini, sorrisi strappati, baci non dati, sogni, paure e tutti quei pensieri
così leggeri che ti sollevano nell’aria e ti fanno volare.
Spettacolo di teatro di figura e d’attore
FOAYER TEATRO AUDITORIUM
Lunedì
27 dicembre 2010
Martedì
28 dicembre 2010
Mercoledì 29 dicembre 2010
Natale a Teatro
Compagnie Teatrali Unite
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
RACCONTI DI NATALE
con Camilla da Vico e Giovanna Palmieri
musiche e canzoni
Camilla da Vico
oggetti di scena
Giovanna Palmieri
RACCONTI
DI NATALE
dai
4 anni
Una narratrice ed una musicista accolgono e conducono il pubblico con musiche e canti nel luogo del racconto.
Proprio lì però accade un imprevisto che soltanto Babbo Natale, essendo un
vecchio saggio, riuscirà a risolvere. Finalmente, grazie a lui, si potranno raccontare storie che parlano del Natale.
Tra musica, canti, filastrocche, scherzi e un po’ di magia, le storie narrate raccontano di animali, giocattoli, alberi ma soprattutto parlano di amicizia, condivisione ed affetto. I regali che forse tutti vorremmo trovare sotto l’albero.
Piccolo spettacolo di narrazione per ritrovare la magia del Natale insieme, in
cerchio, con occhi e orecchie aperti per ascoltare e sentirsi un po’ più vicini,
come accadeva un tempo.
Spettacolo di racconto, lettura, canto e musica dal vivo
Il pubblico è limitato ad un massimo di 70 persone per spettacolo.
Si consiglia l’acquisto anticipato del biglietto.
TEATRO SAN MARCO
Sabato
8 gennaio
Domenica 9 gennaio
Compagnia Unoteatro Stilema
2011
2011
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
STRIP - RICORDI DI BAMBINI
di e con Silvano Antonelli
aiuto fuori scena
Alessandra Guarnero
vincitore del premio NAZIONALE ETI - STREGAGATTO 2004
come miglior spettacolo di repertorio
STRIP
Ricordi di bambini
dai
3 anni
La scena è costituita da reti. Entra uno strano personaggio vestito in modo
spropositato, quasi rigonfio di abiti. È trafelato, come al solito in ritardo. Deve
fare una fotografia al pubblico, scatta.
Mentre attende che la foto si sviluppi, annota i nomi dei presenti. L’impacciata
ricerca di una penna stilografica, la sua non scrive, comporta la rovinosa caduta
di un mucchio di fotografie, fatte nel passato, che iniziano a interloquire con
lui.
Ne scaturisce così uno spettacolo che è un improbabile show sull’idea di memoria e il suo rapporto con l’infanzia, dai ricordi quotidiani più condivisi (la
scuola) a quelli più intimi (il sonno), visto con gli occhi di un “immaginario”
proprio del bambino.
La comica spoliazione prosegue, costringendo il nostro personaggio a ritrovare
poco alla volta se stesso. E i segni di questo percorso resteranno aggrappati
alle reti sparsi per la scena: è il mondo conquistato.
Spettacolo d’attore e oggetti
TEATRO SAN MARCO
Sabato
15 gennaio
Domenica 16 gennaio
Compagnia Ferruccio Filipazzi
2011
2011
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
IL BRUTTO ANATROCCOLO
liberamente ispirato ad H. C. Andersen e
C. Pinkola Estés
voce (narrazione), testo e regia
Ferruccio Filipazzi
voce (canto)
Serena Bandoli
musica
Fabrizio Tarroni
collaborazione alla regia
Daniela Piccari
scene e costumi
Giulia Bonaldi e Anusc Castiglioni
IL BRUTTO
ANATROCCOLO
dai
6 anni
… e se l’uovo è diverso? Se nasce una grossa creatura sgraziata, la pelle
segnata da sinuose vene rosse e blu, i piedi di un porpora chiaro e la pelle di
un rosa trasparente? È facile dirgli «Come sei brutto! Fila via!». Scappa lontano
il brutto anatroccolo e noi proviamo a stargli vicino, a fargli coraggio; come
Andersen, strenuo difensore del bambino perduto e del suo diritto a cercare e
trovare i suoi simili.
Di Pinkola Estés ci è piaciuta la capacità poetica di inserire la storia dell’anatroccolo nella più grande storia del cerchio della vita, attraverso le diverse stagioni dell’uomo e della natura.
Spettacolo d’attore, canto e musica dal vivo
fotografie: Maria Enrica Medici
TEATRO SAN MARCO
Sabato
29 gennaio
Domenica 30 gennaio
Teatro Pirata
2011
2011
LE AVVENTURE DI PULCINO
regia
Francesco Mattioni
con Lucia Palozzi
scene e costumi
Marina Montelli
musiche originali
Simone Guerro e Nicola Paccagnani
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
LE AVVENTURE
DI PULCINO
dai
3 anni
Tutto inizia in una bottega dove vive Gelsomina, un po’ barbona e un po’ bambina, che di mestiere fa l’aggiusta cose. Tutti i giorni, alla stessa ora del mattino,
in compagnia della sua fidata radio, apre la sua bottega.
Un bel giorno arriva una vecchia valigia con dentro un pulcino di stoffa che,
appena riparato, inizia a vivere una nuova vita.
Qui iniziano le avventure di Pulcino in cerca di una mamma, perché si sa che la
prima cosa che cerca un cucciolo è la mamma! Ad aiutarlo in questa ricerca, insieme a Gelsomina, da un’astronave fatta di un’accozzaglia di oggetti da cucina
arriva anche “3x2” uno strampalato anatroccolo proveniente dallo spazio che si
metterà a capo della spedizione “Cerca una mamma per Pulcino”.
Un viaggio che li porterà in una città puzzolente fatta di cartoni, poi in un bosco
di ombrelli e ventagli ed infine in un enorme mare blu. Tra scoperte, avventure
ed incontri con improbabili mamme, seguiremo la storia di Pulcino, fino all’epilogo finale dove, sotto un cielo stellato, finalmente troverà affetto e serenità.
Spettacolo di narrazione per attore e pupazzi
foto: Marco Caselli Nirmal
TEATRO SAN MARCO
Sabato
12 febbraio
Domenica 13 febbraio
I Teatri Soffiati
2011
2011
ore 15.30 e 17.30
ore 15.30 e 17.30
MOON AMOUR - L’OMBRA DEL CUORE
regia
Alessio Kogoj
con Soledad Rivas e Klaus Saccardo
testi e forme poetiche
Alessio Kogoj, Soledad Rivas, Klaus Saccardo
disegno luci
Mariano De Tassis
costumi
Chiara Defant e Stefania Casagranda
consulenze scientifiche
Mariangela Simoncini e Giuliana Franchini
progetto grafico
Vanessa Saccardo
Finalista Premio SCENARIOinfanzia 2008
Vincitore del XXVIII Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova 2009
con il sostegno di Fondazione Insieme Onlus, Compagnie Teatrali Unite,
Provincia autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura
MOON
AMOUR
L’OMBRA DEL CUORE
dai
6 anni
Lo spettacolo racconta, con leggerezza, la nascita dell’amore attraverso lo
sguardo di due bambini, con un linguaggio divertente e ironico e attraverso un
uso poetico del corpo che spazia dal mimo al clown.
In un mondo di genitori separati, fra figli strattonati di qua e di là, Marco e Lisa
vanno alla scoperta delle ragioni del cuore, che ragioni non ha. Fra inseguimenti
e fughe, curiosità e paura, i due piccoli protagonisti si trovano alle prese con i
primi batticuori.
Nello spettacolo i dialoghi si alternano a quadri di puro movimento, in cui l’immaginario dei bambini va a creare personaggi degni di un moderno Peynet.
Ma quando l’amore finisce e si affronta la separazione, ecco che dallo stesso
immaginario nascono scherzi crudeli, capaci di scatenare liti furibonde e appassionate.
Uno spettacolo romantico dove genitori e figli si passano il testimone delle
emozioni, nell’eterno e instancabile gioco del rincorrersi e sfuggirsi, cercarsi
e lasciarsi.
Spettacolo d’attore e mimo
foto: Dario Lasagni
SCAPPO A TEATRO
«Io credo di essere un po’ lo specchio di questo spettacolo.
I personaggi erano la parte concreta e io ero la loro ombra»
Maria, 13 anni. Da “Nella bocca dell’immaginazione. La scena teatrale e lo spettatore bambino”,
di Mafra Gagliardi - ed. Titivillus
Nella rassegna dedicata al pubblico di adolescenti, quest’anno l’attenzione si sofferma sulla capacità e la
consuetudine da parte delle nuove generazioni di cercare e proporre l’intreccio e la mescolanza di tutti i
linguaggi e le forme dell’arte in generale, anche nel fare spettacolo. Il teatro deve considerarsi e farsi partecipe come luogo di proposta di nuovi modi di percepire e intrecciare generi e forme artistiche: musica,
danza, poesia, letteratura, pittura, video arte. Ecco perché, come sempre ma con particolare attenzione
nella stagione 2010-11, la rassegna propone spettacoli che spaziano, sia per tematiche che per linguaggi
appunto, tra la danza, la musica, le arti visive e la letteratura e che quindi non si basano prevalentemente
sul testo o i dialoghi e sulla loro semplice messa in scena.
Le Compagnie ospiti porteranno al pubblico degli adolescenti spettacoli in grado di affrontare tematiche
sociali molto pregnanti come la Shoah e la discriminazione razziale in “E per questo resisto”, ma anche
l’origine magica dell’arte come “Nella magia delle immagini”. Saranno trattate tematiche più intime e personali come la diversità, la ricerca della bellezza in “Chiamatemi Cirano”, ma anche l’amicizia, l’incontrarsi
e il perdersi in ”Compagni di Banco”.
Grazie alla competenza e alla professionalità delle compagnie gli spettacoli riescono a sviscerare gli
argomenti proposti in forme pensate e ricercate per incontrare l’interesse e le modalità di percezione
del ragazzo adolescente, rispondendo alla sua sete multimediale ma stimolandone al contempo lo spirito
critico.
Una novità, a chiusura del cartellone, caratterizza la rassegna di quest’anno: la proposta di uno spettacolo
musicale a cura dell’orchestra Haydn dal titolo “L’Histoire du Soldat”.
TEATRO CUMINETTI
Lunedì
13 dicembre
Teatro Città Murata
2010
ore 14.30
CHIAMATEMI CIRANO!
liberamente ispirato al Cyrano de Bergerac
di Edmond Rostand
testo, regia, musiche
Stefano Andreoli
Cirano
Marco Continanza
Rossana
Elisa Carnelli
Cristiano Davide Marranchelli
scenografie
Raffaele Continanza
Spettacolo sostenuto nell’ambito del Progetto Next della Regione Lombardia
CHIAMATEMI
CIRANO!
Il personaggio di Cirano è estremamente affascinante in quanto rappresenta il
riscatto della bellezza dell’intelletto su quella del corpo, della visuale morale e
poetica dell’esistenza su quella pragmatica e materialista, del valore della libertà su quello della convenienza. Cirano, non riuscendo a guardarsi allo specchio
con serenità, volge il suo sguardo altrove, dentro di sé. Qui scopre un mondo
poetico, libero e ricco di valori morali. E decide di portare questo mondo anche
fuori da sé.
Quante volte, da ragazzi, ci siamo chiesti o ci hanno chiesto: «Cosa farai da
grande?». Per Tommaso, il protagonista di questa storia, ragazzo sveglio e intelligente ma con un naso assai pronunciato, avendo conosciuto un’antica e
appassionata storia scritta molto tempo fa, la risposta è invece sempre pronta
ed immediata: «Chiamatemi Cirano!».
Tommaso fugge la realtà insicura di ogni giorno, fatta di continui scherzi ed
allusioni, proiettandosi in un futuro composto non da piccole ma inutili vendette,
ma dalla certezza che alla fine vincano le sue grandi qualità e che la poesia sia
un efficace baluardo contro la stupidità e l’omologazione della bellezza.
APPROFONDIMENTO
L’idea di costruire uno spettacolo sul personaggio di Cirano rivolto ai più giovani, nasce dalla convinzione che le nuove generazioni abbiano sempre più
bisogno di stimoli e di riferimenti che facciano scoprire e tengano vivo in loro lo
stesso mondo interiore scoperto da Cirano. Per fare questo è inevitabile parlare
ai giovani spettatori muovendo il racconto in un ambito più riconoscibile rispetto
a quello della vicenda originaria del Cyrano de Bergerac e con un linguaggio a
loro più familiare. La narrazione si svolgerà quindi prima in una normale classe
di scuola media, poi nella redazione di un piccolo giornale di provincia, “La
Gazzetta di Bergerac” (in riferimento anche al finale del dramma in cui Cirano,
in punto di morte, espone la sua orale gazzetta a Rossana).
La Compagnia Città Murata ha tratto spunto per questo spettacolo dai temi
della diversità e della fondamentale importanza della poesia legata al concetto
di bellezza, concetti questi ultimi messi in forte disagio nella società contemporanea votata all’omologazione e al conformismo.
TEATRO CUMINETTI
Martedì
25 gennaio
2011
ore 14.30
Per il Giorno della Memoria
Equilibri - La Compagnia del Serraglio - Caotica Musique
E PER QUESTO
RESISTO
voci e musiche per ricordare la Shoah
E PER QUESTO RESISTO
voci e musiche per ricordare la Shoah
voce recitante
Alessia Canducci
Flexus:
basso, tastiere
Daniele Brignone
voce, chitarre
Gianluca Magnani
batteria, percussioni
Enrico Sartori
«…ogni cosa fiorisce e senza fine sorride.
Vorrei volare, ma come, ma dove?
Se tutto è in fiore, oggi mi dico,
perché io non dovrei? E per questo resisto!»
Un bambino del campo di Terezin
“E per questo resisto” è il titolo dell’antologia pubblicata da “Equilibri” nel 2005,
che raccoglie testimonianze di bambini e ragazzi in tempo di guerra, tratte da
alcune delle più significative proposte dell’editoria contemporanea per ragazzi.
Nel 2006 nasce lo spettacolo omonimo di letture, musiche e canzoni interpretate da Alessia Canducci de “La Compagnia del Serraglio” e dal gruppo musicale
“Flexus”.
Partendo dalla Shoah si dipanano storie che hanno come protagonisti ragazzi e
ragazze vittime della persecuzione razziale.
Le loro voci giungono a noi attraverso testimonianze scritte: diari, memorie,
poesie. Il filo che le unisce è il desiderio di resistere con ogni mezzo all’annientamento fisico e psicologico.
APPROFONDIMENTO
Lo spettacolo racconta la Shoah attraverso testimonianze di ragazzi e ragazze
di diverse età vissuti in luoghi diversi del nord Europa, dando, nella molteplicità
delle storie, una traccia cronologica che aiuta a ricostruire gli eventi storici
dall’ascesa di Hitler alla liberazione. Ai brani letti, suonati e cantati si alternano
momenti di interazione con il pubblico in cui l’attrice-narratrice racconta, si
sofferma, pone interrogativi ai ragazzi.
La domanda ricorrente riguarda il “come” sia potuto accadere che la gente
comune in Germania e nei paesi occupati sia rimasta indifferente alle discriminazioni razziali senza opporvisi; e come i mezzi mediatici utilizzati dal regime
nazista abbiano avuto un ruolo rilevante nell’appiattimento delle coscienze. Nel
susseguirsi di storie, musiche ed interrogativi si creano inevitabilmente paralleli con la realtà che viviamo oggi, le difficoltà che abbiamo ad accettare lo
straniero, il diverso. Quello che lo spettacolo si impegna a dare è uno stimolo
ad interrogarsi, insieme, sul passato ed il presente, per trovare altre domande
preziose che ci siano d’aiuto a non commettere gli stessi errori nel futuro.
Verrà fornita agli insegnanti la bibliografia dei brani trattati.
TEATRO CUMINETTI
Giovedì
3 febbraio
Teatrodistinto
2011
ore 14.30
COMPAGNI DI BANCO
scritto e diretto da
Daniel Gol, Laura Marchegiani, Alessandro Nosotti
con Daniel Gol e Alessandro Nosotti
musiche
Balogh Kalman
Selezionato al Festival Giocateatro 2010, Torino
Selezionato al Festival Ré-génération 2011, Lyon
Selezionato al Festival Zona Franca 2010, Parma
COMPAGNI
DI BANCO
Un adulto entra in scena, osserva una vecchia aula di scuola, ricorda, indossa
un polveroso grembiule, un paio di occhiali. Ritrova il suo banco. Inizia il viaggio
nei ricordi di un anno particolare. Un altro adulto entra in scena, compie lo stesso percorso, si unisce al primo. Insieme ripercorrono le tappe del loro legame,
attraverso dispetti, contrasti e complicità, passando da intervalli fantastici, in
cui l’autunno entra dalla finestra e inonda la classe con le sue foglie secche.
Un gioco che continua fino alla rivelazione di un segreto: «I miei genitori dicono
che quando arriva l’inverno devo cambiare scuola, casa, città». Il gioco diventa
corsa contro il tempo: i due compagni accolgono l’arrivo della neve con la
paura della separazione. Un compagno resta solo, si adegua ad uno spazio in
cui manca il suo rivale/complice di giochi. I protagonisti si ritrovano nell’epilogo,
adulti, cambiati, irriconoscibili, probabilmente memori della loro vicenda e del
valore delle follie d’infanzia.
APPROFONDIMENTO
“Compagni di banco” affronta il tema dell’amicizia che nasce gradualmente
tra i banchi di scuola dopo un’iniziale conflittualità. In particolare, questo lavoro
pone accento sulle difficoltà relazionali tra giovani che condividono le ore di
scuola insieme. I due protagonisti sono costretti a separarsi per una decisione
esterna, dettata dagli adulti, e tuttavia riescono ad affrontare con ironia e leggerezza il momento della loro separazione.
La vicenda è narrata attraverso un espressivo ed attento lavoro corporeo, affiancato all’utilizzo di elementi (gessi, foglie secche, cacao, farina, acqua) che
diventano simbolo di luoghi (il giardino fuori dalla classe che si trasforma con le
stagioni) e immagini della memoria (l’autunno, la neve…). Le poche parole utilizzate suggeriscono momenti di confronto e confidenza tra i due protagonisti.
L’idea nasce dai numerosi racconti svolti dai giovani coinvolti in laboratori teatrali sul tema della paura di perdere gli amici, sulla separazione e sulle difficoltà
di affrontare un cambiamento.
TEATRO CUMINETTI
Mercoledì 2 marzo
Compagnia teatrale Piccoli Principi
2011
ore 14.30
LA MAGIA DELLE IMMAGINI
la storia dell’arte raccontata ai ragazzi
scritto ed interpretato da
Alessandro Libertini
regia
Alessandro Libertini e Véronique Nah
collaborazione alla drammaturgia
Christian Carrignon Le Théâtre de Cuisine
consulenza storico artistica
D.ssa Annarita Caputo
ideazione suono
Véronique Nah
montaggio musiche
Il Cele
ideazione luci
Claudio Coloberti
scenografia e costumi
Alessandro Libertini
tecnico luci e audio
David Batignani
produzione
Compagnia Piccoli Principi, Scandicci Cultura Istituzione Servizi Culturali Comune di
Scandicci, Ville de Saint-Etienne: Esplanade Jeunes Publics et Musée d’Art Moderne,
Massalia Théâtre de Marionnettes / Système Friche Théâtre
con il sostegno della Regione Toscana “Sistema Regionale dello Spettacolo”.
LA MAGIA
DELLE
IMMAGINI
la storia dell’arte raccontata ai ragazzi
Lontano dal voler esaurire in poco più di sessanta minuti un argomento vasto
come la storia dell’arte occidentale dalle origini ai nostri giorni, lo spettacolo si
propone ad un pubblico di ragazzi ed adulti come un possibile “inizio”: un’introduzione al complesso mondo dell’arte, alla sua storia ma soprattutto ai suoi
processi formativi. Ne “La magia delle immagini: la storia dell’arte raccontata ai
ragazzi” un attore, nel ruolo del conferenziere, racconta la storia delle immagini
dal tatuaggio preistorico alla Body Art, cercando di dare risposte semplici a tanti
possibili quesiti: «Perché gli egizi dipingevano in quel modo? Cos’è la prospettiva scientifica? Cosa rappresenta la pittura astratta?». Nel suo discorrere, però,
il protagonista, oltre ad impartire nozioni, si preoccupa di suscitare emozioni,
dando vita ad una trattazione ricca di sensazioni, leggera, a tratti ironica, altre
volte densa di atmosfere sospese, persino inquietanti. A suggerire quanto alla
radice del processo di formazione dell’opera d’arte, ci siano questioni che non
si possono spiegare, misteriose, “magiche”.
APPROFONDIMENTO
Molte possono essere le affinità fra arte e didattica: la radice sostanzialmente
educativa, ad esempio, che porta gli insegnanti come gli artisti a concentrarsi
sugli effetti del loro agire nella società; la centralità del rapporto con l’interlocutore che spinge gli insegnanti ad interrogarsi sulle aspettative dei propri alunni
e gli artisti su quelle del pubblico, sui loro bisogni di sapere e di esprimersi.
Malgrado ciò oggi, forse ancora più che nel passato, la didattica continua ad
essere considerata “ancella” dell’arte. E questo nonostante che un maestro di
scuola come Gianni Rodari sia divenuto un grande artista grazie anche ai suoi
numerosi anni d’insegnamento o uno dei più grandi geni del Novecento, Paul
Klee, si sia servito del proprio talento pittorico per alimentare un’attività didattica ricchissima, ancora oggi fertile oggetto di studio per molti insegnanti.
Dice Alessandro Libertini: «Il termine “didattico” accostato a “spettacolo” suona
negativo. Penso, al contrario, che non possa che definirsi didattico il teatro
che più amo: il teatro che, pur proponendosi come esperienza sensibile, invita
il pubblico a riflettere su di un problema, che mira ad “istruire”, a dividere e
condividere col pubblico gli elementi costitutivi della propria cultura».
TEATRO AUDITORIUM
Venerdì
15 aprile
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
2011
ore 10.45
L’HISTOIRE DU SOLDAT
testo
C.F. Ramuz
musica
Igor Stravinskij
musicattore© e regista
Luigi Maio
versione italiana e adattamento a cura di
Luigi Maio
direttore
Caterina Centofante
I Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Prezzo: Euro 5.00
Per informazioni e prenotazioni sullo spettacolo
entro il 15 ottobre 2010 contattare la professoressa Annely Zeni
via fax 0461.932369 - mail [email protected] oppure telefonicamente 348.8635978
L’HISTOIRE
DU SOLDAT
Cavallo di battaglia del poliedrico Musicattore© Luigi Maio, con cui ha vinto il
prestigioso Premio dei Critici di Teatro 2004/2005, “L’Histoire du Soldat” vedrà
il celebre mattatore genovese interpretare in scena tutti i personaggi - Diavolo,
Soldato, Narratore, Vecchina e Principessa - in un avvincente gioco trasformistico che coinvolgerà attoralmente persino i virtuosi solisti dell’Orchestra Haydn.
Una concertazione tra note e parole in un’edizione italiana divenuta, grazie a
Maio, testo UNICEF vicina ai bambini di tutte le età!
Luigi Maio è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni: Musicattore
per sua scherzosa definizione (divenuta ora marchio registrato) è attore, compositore, autore, regista e scenografo.
SCAPPO A DANZA
«In teatro è l’immaginazione a riempire lo spazio, laddove
nel cinema lo schermo rappresenta il tutto»
da “La porta aperta” di Peter Brook - ed. Einaudi
La micro rassegna di danza dedicata agli adolescenti quest’anno percorre la strada sperimentata con
successo nella sua prima edizione: proporre degli incontri con il vasto mondo della danza nei suoi vari
e poliedrici aspetti con la presenza di tre spettacoli molto diversi tra loro ma che hanno come comune
denominatore l’incontro ed il confronto, in alcuni casi anche pratico, con danzatori coreografi e registi che
da anni si confrontano con i ragazzi ed il loro punto di vista.
Con “L’Ospite” del Teatro la Ribalta, ispirandosi a “Pinocchio”, si parlerà di Teatro-Danza in uno spettacolo
teatrale dove lo studio sul movimento e la sua forza caratterizzano l’intera narrazione.
Con “Balocco” sarà Giorgio Rossi dell’Associazione Sosta Palmizi che presenterà in una pièce e un dialogo
diretto con gli spettatori la sua ricerca poetica del gesto.
A caratterizzare la rassegna quest’anno una terza proposta della Compagnia olandese Meekers con lo
spettacolo “Keihard Kijken”: un incontro-laboratorio con la danza in quanto i tre danzatori, molto giovani,
proporranno inizialmente una coreografia molto ironica sul tema della danza e sull’energia esplosiva dei
loro corpi adolescenti che cercano di danzare non riuscendo a rispettare le regole, a volte rigide, della
danza. In seguito dialogheranno con i giovani spettatori coinvolgendoli anche con alcuni esempi e cercando di confrontarsi anche praticamente con essi.
TEATRO CUMINETTI
Martedì
9 novembre
Teatro La Ribalta
2010
ore 14.30
L’OSPITE
liberamente ispirato a “Le avventure di Pinocchio”
di Antonio Viganò e Remo Rostagno
regia
Antonio Viganò
con Michele Fiocchi e Sofia Franchini
progetto luci
Enrico Peco
una produzione
Teatro La Ribalta in collaborazione con Casa degli Alfieri di Asti
L’OSPITE
Nella stanza c’è un uomo che si sente vecchio e solo. Un momento di silenzio
e poi la domanda: «Chi mi dice ti amo?». Nessuno risponde. E allora via, basta
con la solitudine: «Mi compro un burattino». Vuole un burattino meraviglioso che
sappia ballare e fare i salti mortali. Con lui girerà il mondo e si guadagnerà il
pane. Lo vuole così, lo vuole cosà, lo vuole un po’ così e un po’ cosà. Ma, alla
fine, cos’è che vuole quell’uomo? Vuole un bambino. Lo vuole di legno perché
non scappi e lo vuole di carne per poterlo accarezzare. Un bambino buono,
ubbidiente, educato. E poi vuole anche un’altra cosa, un sogno segreto che
non confessa neppure a se stesso: vuole un bambino da mostrare in società
per fare bella figura con le persone importanti. Un po’ come se il suo Pinocchio
fosse la bella principessa da offrire in sposa al figlio del re. Infine, un’ultima
cosa, un segreto che si svelerà solo vedendo lo spettacolo.
APPROFONDIMENTO
Pinocchio è un pretesto per indagare le relazioni complesse e difficili tra un
adulto e un bambino. Due poli contrapposti: da un lato il mondo dei ragazzi, che
chiedono libertà, ma anche protezione; dall’altro quello degli adulti, che approfittano del loro potere per piegare le esigenze fantastiche dei piccoli ai dettami
di un pedagogismo che sembra un addestramento veloce per renderli adulti
precocemente. L’incontro con la giovane danzatrice Sofia Franchini è avvenuto
qualche anno fa in occasione della creazione, fatta presso il Centro Santa Chiara di Trento, dal titolo “Le Radeau de la Meduse”, uno spettacolo frutto di un
lungo laboratorio teatrale con attori e giovani delle scuole medie. Nasce in quel
momento l’attenzione del Teatro La Ribalta alla danza hip-hop. Non per creare
uno spettacolo di danza hip-hop ma piuttosto per trovare un’occasione, per la
compagnia, che da sempre usa il linguaggio del corpo, della danza contemporanea o semplicemente del movimento, per inserire un personaggio capace di
danzare in teatro. Lo spunto è arrivato con la necessità di lavorare su Pinocchio, personaggio ribelle che da burattino diventerà bambino. L’hip-hop nasce,
proprio come Pinocchio, nella strada, come forma di ribellione ai tentativi di
ingessare, codificare, regolare il desiderio di espressione corporea.
Spettacolo di Teatro-Danza
TEATRO CUMINETTI
Mercoledì 24 novembre
Associazione Sosta Palmizi
2010
ore 14.30
BALOCCO
assolo, coreografia, costumi
Giorgio Rossi
luci
Mara Cugusi
musiche
Maurice Ravel, Antonio de Curtis, Milva, Preizner
testi
Giuseppe Ungaretti e Isadora Duncan
BALOCCO
Un uomo solo entra in scena, si siede in fondo, lo sguardo perso nel vuoto,
curioso e sognante, preoccupato del tempo che passa, incantato dai suoi stessi
ricordi. È un bambino e un clown. È l’infanzia il suo momento, il suo ricordo
d’amore, le donne della sua vita, sua madre.
Sulla scena quest’uomo si evolve, diventa animale libero e vola sulle parole
di Isadora Duncan senza per questo separarsi dalla “gravità”. L’infanzia suo
momento meraviglioso, ricordi di colori, profumi e balocchi… Come esprimi la
“meraviglia” del fanciullo? Come esprimi la danza del fanciullo meravigliato?
La sua anima «si fa senza più peso» e il corpo esplora lo spazio, leggero salta
e gioisce divertito dalle note di M. Ravel. Ad un tratto il pubblico sospeso vede
solo le mani: le mani di un clown che non si mostra tale, mani nude che fuggono l’aria o che la attraversano, una magia, un incantesimo, un gioco di ombre e
solletico… le dita fanno il solletico alla luce che taglia la scena.
Il movimento parla di un uomo-fanciullo che gioca sulla scena con il suo pianoforte invisibile.
APPROFONDIMENTO
Giorgio Rossi, danzatore, co-fondatore di Sosta Palmizi, tra le più longeve compagnie di sperimentazione in Italia, da anni tiene laboratori in scuole elementari
e teatri all’estero e in Italia, crea e porta in scena affascinanti spettacoli per
ragazzi.
«La danza è tutto ciò che riguarda l’uomo, ivi compresa la voce», diceva il
coreografo Rudolf von Laban. Giorgio Rossi parte da quest’idea, cerca di sollecitare la memoria uditiva, olfattiva, visiva dei ragazzi, li interroga sul ricordo
dei sapori, sui loro primissimi ricordi. Fa loro domande più che affermare, poi li
invita all’ascolto. Crede che la cosa più importante da insegnare ai bambini e
ragazzi che abitano le città di oggi, spesso senza spazi e tempi per imparare a
muoversi, sia la capacità di improvvisare nell’ascolto profondo di quel che sta
attorno. La mimesi è uno strumento importante nel suo modo di insegnare, ma
quando invita un ragazzo a farsi foglia, fiume o farfalla, lo invita a confrontarsi
con il suo ricordo, a riprodurre energia e ritmo sentiti nel contatto con quel che
sta cercando di imitare.
foto: Konrad Szymanski
TEATRO CUMINETTI
Giovedì
10 marzo
MEEKERS
2011
ore 14.30
KEIHARD KIJKEN
spettacolo di Tabea Martin
danza
Miguel do Vale, Marek Lihotan, Lars Wettmann
drammaturgia
Peggy Olislaegers
consulenza musicale
Jelte van Andel
ringraziamenti
Amy Gale, Dansateliers Rotterdam,
Arthur Rosenfeld, Matthias Mooij, Pol Bierhoff, Peter Fazekas
Il pezzo è una coproduzione tra
Dansateliers Rotterdam e MEEKERS
KEIHARD KIJKEN
La prima parte dello spettacolo è una vera e propria coreografia dove tre uomini vogliono fortemente costruire qualcosa. Qualcosa di grande. Insieme. Ora.
Qualcosa che potrebbe cambiare tutti. O niente. Tutto quello che hanno è un
brano musicale. Questo li aiuta a capire quello che sono e quello che potrebbero fare. Una pièce ironica sul movimento e la danza ed insieme un approccio
all’udire quello che vediamo e vedere quello che udiamo.
Nella seconda parte i tre danzatori dialogheranno con i ragazzi sul loro lavoro
facendoli partecipare attivamente sul palco. Quindi uno spettacolo – laboratorio
dove energia e vitalità dei danzatori si intrecceranno con l’energia e la vitalità
dei ragazzi.
APPROFONDIMENTO
La musica è il punto di partenza della performance di danza: «Cosa vediamo
quando ascoltiamo? Cosa immaginiamo? Cos’è l’immaginazione e come ci
cattura?».
Il pezzo musicale è composto da Giovanni Bottesini. E’ la terza parte (Allegro)
del concerto nr. 2 in B minore per contrabbasso e Orchestra, suonata da Edgar
Meyer e la Saint Paul Chamber Orchestra. La musica di Bottesini è virtuosa e
melodica. Il concerto nr. 2 è sorprendentemente ottimista e in soli cinque minuti
mostra una grande varietà di dinamiche differenti. Il dubbio e l’euforia, il tutto
e il niente.
Quando capiamo che ci sono così tante vie per ascoltare e vedere qualcosa,
come possiamo spiegare quello che vediamo o udiamo noi stessi? Come possiamo tradurre quello che udiamo o vediamo in pensieri?
Spettacolo Laboratorio
Da 14 anni il Centro S. Chiara mette in campo progetti pensati per facilitare l’accesso al teatro di nuovi utenti, dai piccolissimi agli adulti. L’area formazione è oggi uno
dei fiori all’occhiello del Centro, con un rapporto con l’utenza consolidato e caratterizzato da elevata fidelizzazione. Nel mare di proposte che sommerge ogni giorno il
pubblico e la scuola, i progetti di formazione del Centro S. Chiara si distinguono per
l’esperienza, la professionalità, la passione, la qualità.
Abbiamo pensato quindi di ideare un marchio, che renda maggiormente riconoscibili le proposte formative attorno ai vari linguaggi dello spettacolo (parola, musica,
danza, video). Nasce così “Io c’entro”: un logo semplice, composto con un font
moderno e accattivante e da un fumetto, che sottolinea la gioia nel coinvolgimento
e nella crescita personale. Un logo, tanti progetti e servizi per la scuola, per i giovani
e giovanissimi. per la famiglia, per tutti coloro che si avvicinano al mondo dello
spettacolo dal vivo.
www.iocentro.net
www.centrosantachiara.it/formazione
TEATRO SOCIALE
Da lunedì 14 marzo a venerdì 18 marzo 2011
Recite riservate alle scuole
progetto il teatro dei suoni 2010\2011
LA BALLATA DEL RE SILENZIOSO
con Camilla da Vico e Giovanna Palmieri,
Rivolto a bambini ed insegnanti della scuola d’infanzia della provincia di Trento,
il progetto ha come scopo principale l’avvicinamento al mondo della musica e
in generale al mondo dei suoni.
Lo spettacolo è composto da una prima parte in cui i bambini vengono accompagnati ad un ascolto sottile del mondo che li circonda, assieme al piccolo re
silenzioso, solitario abitante di un castello di cui è assieme sovrano e prigioniero
e con il quale è in relazione solo attraverso i suoni che giungono fino alla sala
del trono.
Nella seconda parte dello spettacolo, i bambini aiuteranno il piccolo re a far
sentire la propria voce, scoprendo nel contempo la propria e riappropriandosi
del proprio personale castello. Il castello infatti è nel racconto anche una metafora delle varie parti del corpo, messe in vibrazione dal suono.
regia
Cristina Pietrantonio
Nuova produzione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento
Progetto per le scuole d’infanzia
primo anno
LA BALLATA
DEL RE SILENZIOSO
TEATRO SOCIALE
Martedì
17 maggio
2011
Mercoledì 18 maggio
2011
Recite riservate alle scuole
Progetto Opera Domani 2010\2011
NABUCCO
LES JEUX
D’ENFANTS
NABUCCO
di Giuseppe Verdi
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la nuova edizione di “Opera Domani” sarà dedicata a “Nabucco” di Giuseppe Verdi, l’opera esemplare di
un autore che sentiva profondamente l’anelito alla libertà e all’indipendenza
dei popoli.
La produzione di Nabucco offrirà ai ragazzi una nuova opportunità non solo di
conoscere la musica di Verdi ma anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto: il Risorgimento italiano rivisitato alla luce della antica diaspora
ebraica.
Per poter al meglio immergersi nell’atmosfera risorgimentale, nel 2011 sarà
previsto anche lo studio del nostro inno nazionale (“Il canto degli italiani”, di
Michele Novaro su testo di Goffredo Mameli), composto nel 1847 e diventato rapidamente il simbolo stesso del Risorgimento. Lo studio sarà inserito
all’interno del percorso didattico, così da poter essere cantato prima di ogni
rappresentazione.
Il laboratorio prende il nome dal quadro di Bruegel dipinto nel 1560. Forse il
pittore voleva illustrare le varie fasi della vita dell’uomo, mettendone in luce
la difficoltà esistenziale, o forse voleva rappresentare il buio di quel periodo
storico. Un mondo chiuso, apparentemente immutabile, dove non c’è relazione. Forse un’incomunicabilità tra le differenti tappe della vita dell’uomo?
Ma certo dipingendo i bambini come piccoli e seri uomini lascia a noi uno
spazio di lettura che ci invita ad alcune riflessioni cogliendo le contraddizioni
che sono la base per chi fa teatro. Nel laboratorio si riprenderanno i giochi
rappresentati nel quadro ed i ragazzi - guidati in scena dagli attori - si faranno interpreti di loro stessi, dei propri disagi, delle proprie aspettative di vita.
Il laboratorio produrrà uno spettacolo - vero teatro danza – dove si parlerà
di desideri, quelli indotti e quelli no, di frustrazioni, di gioie e di tristezze che
appartengono ad un’età speciale. Il laboratorio/spettacolo prevede la partecipazione di minimo dieci ragazze/i e bambine/i in età dai 6-10 anni, e di un
gruppo di adulti (genitori e/o insegnanti) che vogliono mettersi in gioco in un
continuo confronto tra il mondo adulto ed il mondo dell’infanzia.
nuova produzione AsLiCo Como
Progetto per le scuole primarie e secondarie di primo grado
dodicesimo anno
Laboratorio teatrale
Laboratorio teatrale con spettacolo come esito performativo
Sono previsti 10 incontri in orario pomeridiano post-scolastico a partire da
dicembre 2010 e in conclusione alcuni incontri intensivi ad aprile 2011.
Termine d’iscrizione 6 dicembre 2010
È prevista una quota d’iscrizione
TEATRO SAN MARCO
Via San Bernardino, 8 38122 Trento
TEATRO CUMINETTI
Via S. Croce, 67 38122 Trento
BIGLIETTI - CARD
INFO
CARD
Card Anch’io* 5 spettacoli
€ 19
Card Anch’io*15 ingressi
€ 55
*le card non possono essere acquistate alla cassa prima dello spettacolo
BIGLIETTI
Posto unico ragazzi non numerato
Posto unico adulti non numerato
€4
€6
Fino a fine ottobre le casse del Teatro Auditorium e del Teatro Sociale saranno
aperte da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 19.00.
Eventuali modifiche e comunicazioni saranno tempestivamente segnalate sul
nostro sito www.centrosantachiara.it, tramite il giornale “Le Muse” ed i mezzi
di comunicazione.
Per informazioni ricordiamo che il nostro Punto Informativo è aperto in concomitanza con le Casse dei Teatri e risponde al numero verde 800.013952
oppure 0461.213834.
NOTIZIE UTILI
PREVENDITE presso
• La cassa del Teatro Auditorium, in via S. Croce 67
(da lunedì a sabato ore 10.00-19.00)
• La cassa del Teatro Sociale, in via Oss Mazzurana 19
(da lunedì a sabato in campagna abbonamenti ore 10.00-19.00;
successivamente ore 16.00-19.00)
• Le Casse Rurali convenzionate in orario di sportello
• Nelle giornate di spettacolo nel teatro che ospita lo stesso a partire da un’ora
prima dell’inizio
INFORMAZIONI E CHIARIMENTI
Presentando la Carta In Cooperazione si ha diritto ad una riduzione pari circa al
10% sul prezzo della card e/o del biglietto.
AGEVOLAZIONI TRASPORTO PER SCAPPO A TEATRO E DANZA
Per facilitare l’accesso a teatro delle scolaresche del territorio provinciale, il
Centro Servizi Culturali S. Chiara organizza un servizio pullman per il viaggio
dalla sede dell’Istituto scolastico di appartenenza fino a teatro e ritorno (minimo
25 studenti). La quota per il servizio di trasporto è di Euro 3,00 in più rispetto al
prezzo del biglietto d’ingresso a teatro.
Per informazioni tel. 0461. 213815
PRENOTAZIONI SCUOLE PER SCAPPO A TEATRO E DANZA
Per le scuole è attiva la prenotazione diretta inviando un fax allo 0461.213817
specificando data e titolo dello spettacolo, il numero dei ragazzi e degli insegnanti partecipanti. L’ufficio prenotazioni vi confermerà l’avvenuta prenotazione,
le modalità di pagamento e di ritiro biglietti. Per gli insegnanti accompagnatori è
previsto il biglietto omaggio (1 omaggio ogni 15 allievi).
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SULLO SPETTACOLO “L’HISTOIRE DU SOLDAT”
Prezzo: € 5.00
Prenotazioni entro il 15 ottobre 2010
contattare la prof.ssa Annely Zeni
via fax 0461.932369 - mail: [email protected]
oppure telefonicamente 348.8635978
• al Punto Informativo del Teatro Auditorium
(da lunedì a sabato ore 10.00-19.00), e del
Teatro Sociale (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00, dopo la campagna
abbonamenti ore 16.00-19.00)
• tel. 0461.213834
• N. verde 800.013952
• www.centrosantachiara.it
• [email protected]
Centro Servizi Culturali S. Chiara
Via S. Croce 67, Trento
Tel. 0461 213834
N. verde 800 013952
www.centrosantachiara.it
[email protected]
Finito di stampare il 5 ottobre 2010
I programmi qui presentati potranno subire
eventuali variazioni per cause di forza maggiore.