COSTRUZIONE DI R INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO LUCA ROSSI A. A. 2009/2010 Costruiremo l’insieme R dei numeri reali per mezzo di successioni di numeri razionali. Ricordiamo che Definizione 1. Una successione razionale {qn } è detta (1) crescente [risp. decrescente] (in senso largo) se ∀ n ∈ N, qn+1 ≥ qn [risp. qn+1 ≤ qn ]; (2) infinitesima se per ogni ε ∈ Q positivo esiste n0 ∈ N (dipendente da ε) tale che ∀ n ≥ n0 , |qn | < ε; Introduciamo la seguente nozione: Definizione 2. Una coppia di successioni razionali ({an }, {bn }) è detta intrappolante se (1) ∀ n ∈ N, an ≤ bn ; (2) {an } è crescente e {bn } è decrescente (3) {bn − an } è infinitesima. Diremo che due coppie intrappolanti ({an }, {bn }) e ({pn }, {qn }) sono in relazione tra loro, e scriveremo ({an }, {bn }) ∼ ({pn }, {qn }), se la successione {an − pn } è infinitesima. Definiamo allora la classe di equivalenza h i di una data coppia intrappolante ({an }, {bn }) come l’insieme delle coppie intrappolanti in relazione con ({an }, {bn }). Cioè: h{an }, {bn }i := {({pn }, {qn }) : ({pn }, {qn }) ∼ ({an }, {bn })}. La coppia ({an }, {bn }) è detta rappresentante della classe h{an }, {bn }i. Ex 1. h{an }, {bn }i = h{cn }, {dn }i ⇔ ({an }, {bn }) ∼ ({cn }, {dn }). Siamo ora in grado di definire i numeri reali R. Definizione 3 (Numeri reali). R := {h{an }, {bn }i : ({an }, {bn }) è una coppia intrappolante}. Proposizione 4. |Q| ≤ |R|. Dimostrazione. Basta mostrare che esiste un’applicazione iniettiva Φ : Q → R. Definiamo ∀ q ∈ Q, Φ(q) := h{q}, {q}i, cioè la classe di equivalenza della coppia di successioni che valgono costantemente q. Si verifica immediatamente che ({q}, {q}) è una coppia intrappolante. Per vedere che Φ è iniettiva supponiamo che Φ(p) = Φ(q) per qualche p, q ∈ Q. Cioè h{p}, {p}i = h{q}, {q}i e quindi l’Ex 1 implica ({p}, {p}) ∼ ({q}, {q}). In altre parole la successione (costante) {p − q} è infinitesima e ciò è possibile se e solo se p = q. D’ora in avanti useremo la convenzione di identificare Q con la sua immagine tramite l’applicazione iniettiva Φ. Perciò possiamo dire che Q ⊂ R. Gli elementi di R saranno indicati semplicemente con lettere quali x, y, . . . e saranno detti numeri reali oppure punti. Possiamo estendere ad R la nozione di segno: 1 Definizione 5. Sia x = h{an }, {bn }i un numero reale. Diremo che x ≥ 0 se ∀ n ∈ N, bn ≥ 0, x ≤ 0 se ∀ n ∈ N, an ≤ 0, e quindi che x > 0 se x ≥ 0 ∧ x 6= 0, x < 0 se x ≤ 0 ∧ x 6= 0. Ex 2. Dimostrare che ogni x ∈ R verifica una e una sola delle seguenti condizioni: x > 0, x < 0, x = 0. Le operazioni di Q sono ereditate in maniera naturale da R: Definizione 6. Siano x = h{an }, {bn }i e y = h{cn }, {bn }i due numeri reali. Definiamo x + y := h{an + cn }, {bn + dn }i, x · y := h{αn }, {βn }i, dove αn := min(an · cn , an · dn , bn · cn , bn · dn ), βn := max(an · cn , an · dn , bn · cn , bn · dn ). Ex 3. Verificare che la Definizione 6 è ben posta. Cioè che ({an + cn }, {bn + dn }) e ({αn }, {βn }) sono coppie intrappolanti (ci si può limitare al caso an , cn > 0) e che x + y, x · y non dipendono dalla scelta del rappresentante delle classi x e y. Ex 4. Verificare che 0 e 1 sono gli elementi neutri della somma e della moltiplicazione in R. Dimostrare inoltre ∀ x ∈ R l’esistenza dell’opposto −x e, per x 6= 0, dell’inverso x−1 . Si verifica facilmente che tutte le proprietà (associativa, distributiva, ecc...) valide per la somma e la moltiplicazione in Q continuano a valere in R. Grazie alla Definizione 6 e all’Ex 4 possiamo definire le operazioni di differenza e divisione: x := x · y −1 . ∀ x, y ∈ R, x − y := x + (−y), y 6= 0, y Inoltre, la Definizione 5 permette di dotare R di un ordinamento: x ≥ y ⇔ x − y ≥ 0. L’insieme dei numeri reali così definito gode della seguente proprietà cruciale: Teorema 7 (Principio di incastro). Siano {xn } e {yn } due successione di numeri reali, {xn } crescente e {yn } decrescente (cioè xn+1 ≥ xn e yn+1 ≤ yn ), tali che xn ≤ yn . Allora esiste un numero reale ξ che verifica: ∀ n ∈ N, x n ≤ ξ ≤ yn .