Università di Roma ‐ Sapienza Laurea specialistica in Ingegneria delle costruzioni edili Sede di Rieti Progetti per la Ristrutturazione ed il Risanamento Edilizio Docente: Ing. Edoardo Currà Programma del corso ‐ AA 2008‐2009 L’attivazione di un corso di “Progetti per la ristrutturazione e il risanamento edilizio” è finalizzata alla preparazione degli allievi alla comprensione e alla gestione delle diverse problematiche che caratterizzano il patrimonio edilizio storico. Tali problematiche sono: da un lato quelle legate all’uso e alla manutenzione degli edifici, dall’altro quelle che attengono al recupero e alla ristrutturazione del manufatto in caso di decadimento dell’uso o di degrado fisico avanzato. L’insegnamento è orientato a fornire allo studente metodologie e nozioni tali da permettergli di affrontare il progetto di recupero edilizio con capacità critiche nei confronti delle scelte da effettuarsi nella conservazione/modificazione del patrimonio edilizio esistente. Per far ciò il corso, inserito tra gli insegnamenti dell’ultimo anno, avvalendosi delle basi già acquisite dagli allievi nei corsi precedenti (in particolare i corsi di architettura tecnica, rilievo dell’architettura, storia dell’architettura e tecnica delle costruzioni), guida innanzitutto all’analisi e alla comprensione dell’organismo edilizio storico, con un campo di interesse che va dall’architettura minore che compone il tessuto edilizio diffuso dei centri storici a quella ormai storicizzata degli insediamenti industriali del XIX e XX secolo. La metodologia proposta è quella della ri‐progettazione che si avvale di un procedimento induttivo‐deduttivo; è una linea progettuale, quindi, che procede dal particolare al generale per ridiscendere poi nuovamente al particolare avendo individuato le logiche e regole che governeranno il nuovo assetto dell’organismo edilizio. 1 Le lezioni sono perciò articolate secondo i due ambiti principali: • I materiali e le tecniche della tradizione, il loro degrado e gli interventi di risanamento. • Il progetto di ristrutturazione e il processo di recupero. Le lezioni del primo ciclo mirano a fornire le conoscenze base sui materiali e sulle tecniche costruttive della costruzione tradizionale associando ad essi i relativi fenomeni di degrado e di dissesto. Per questi ultimi saranno trattati con adeguate esemplificazioni gli interventi tradizionali di risanamento e consolidamento insieme a quelli che si avvalgono delle nuove tecnologie. In particolare le lezioni sono organizzate secondo i principali materiali della tradizione: la pietra, il laterizio, la terra cruda, il legno e il metallo. In relazione ad essi viene di volta in volta illustrato il loro impiego nella apparecchiatura costruttiva tradizionale ed i diversi tipi di degrado a cui possono andare soggetti. Le lezioni del secondo ciclo intendono guidare l’allievo alla comprensione degli aspetti principali degli interventi di recupero. Da un lato la comprensione del progetto di recupero nelle sue specificità rispetto al progetto del nuovo, secondo il metodo induttivo/deduttivo proposto, dall’altro il suo studio all’interno dell’intero processo edilizio di ristrutturazione e risanamento. Gli approfondimenti principali riguarderanno la programmazione a monte della progettazione e gli aspetti normativi e procedurali nella loro influenza sulla progettazione. 2 Indice delle lezioni Lezioni introduttive 1. Introduzione alla disciplina e presentazione del corso. 2. Ri‐strutturazione: la ricerca di un nuovo sistema di relazioni tra le parti. 3. Risanamento: analisi del degrado, diagnosi delle patologie e cura degli organismi edilizi: la valutazione dello stato di conservazione di un edificio. Ciclo 1 ‐ I materiali e le tecniche della tradizione, il loro degrado e gli interventi di risanamento. 4. Le fonti: lo studio diretto dei manufatti attraverso il rilievo architettonico, i progetti e i documenti di archivio, la manualistica. 5. Gli strumenti per l’analisi del degrado: l’analisi a vista; il rilievo architettonico: metrico – restituivo – del degrado; l’analisi strumentale. 6. Il risanamento: la conoscenza dell’organismo edilizio: il sistema esigenziale e il sistema tecnologico – prestazionale; il rilievo tecnologico e prestazionale finalizzato all’analisi e alla valutazione del degrado: valutazione del degrado inteso come decremento della capacità prestazionale dell’elemento costruttivo. 7. I materiali lapidei e le costruzioni in pietra. 8. Il laterizio e le costruzioni in muratura di mattoni. 9. la terra cruda nelle costruzioni del Centro Sud d’Italia. 10. Il degrado nelle murature e negli intonaci: caratteristiche del degrado e tipi di umidità. 11. Il degrado nelle murature e negli intonaci: i segni del degrado da umidità: efflorescenza, carbonatazione, solfatazione, attacco biologico. 12. Il degrado nelle murature e negli intonaci: metodi di misura e terapie. 13. Il dissesto nelle murature: note sulle tecniche di intervento storiche e tradizionali e su quelle contemporanee. 14. Il legno: il materiale, gli elementi costruttivi e le costruzioni. 15. Il dissesto nel legno: semiologia, metodi e tecniche di intervento. 16. Il degrado nel legno: umidità e decadimento da attacco Biologico. 17. Cenni sull’uso dei metalli nell’edilizia storica. 18. La trave e l’arco; le modalità di chiusura di una luce nell’edilzia storica. 19. Il degrado nel calcestruzzo armato: la carbonatizione e la corrosione delle armature; le cause tipiche: umidità ed inquinamento; le tecniche ed i metodi di intervento. 3 20. Il dissesto nel calcestruzzo armato: La lettura e l’intepretazione degli stati fessurativi e le tecniche di intervento tradizionali e contemporanee. Ciclo 2 – Progettare il recupero degli edifici 21. Il progetto del nuovo e il progetto di recupero: Il metodo induttivo/deduttivo. 22. I significati del termine “Struttura”. 23. I significati del termine “tipo”. 24. Tradizione e Innovazione in architettura. 25. Il progetto di ristrutturazione nell’ambito dell’intero processo edilizio di recupero. Il contesto tecnologico e la normativa tecnica, il ciclo di vita di un edificio e la sua ri‐progettazione. 26. La programmazione dell’intervento di recupero e della gestione del processo edilizio: i contenuti essenziali di un programma edilizio che scaturisce dall’analisi e dallo studio del manufatto prima/insieme alla stesura degli elaborati grafici preliminari di progetto (concept). 27. Il documento preliminare alla progettazione: esemplificazioni e lettura del DPP di importanti interventi recenti di ristrutturazione. 28. La problematica dei valori in relazione alla necessità di tutela e conservazione e alle istanze di riuso degli edifici storici. Alois Riegl e la definizione di valori del passato e dell’attualità (valore storico, valore di antichità, valore d’uso, valore di novità, valore artistico, valore artistico relativo). Il valore della tecnica. 29. Del progetto di completamento: gli interventi su organismi o complessi edilizi incompiuti o parzialmente compromessi. 30. Il progetto diacronico e la ri‐progettazione dell’edilizia storica. La genesi dei tessuti edilizi storici e l’intervento per il loro recupero. 31. Del sistema di relazioni che nasce dalla definizione dei particolari costruttivi. Il controllo del progetto deve essere completo alle diverse scale. In particolare il disegno del dettaglio costruttivo e la scelta dei materiali hanno un influenza determinante nella nuova definizione dello spazio e dei legami tra le parti. La proposizione del metodo progettuale viene effettuata inoltre con una sequenza di esemplificazioni funzionali all’evidenziazione dei caratteri comuni ad ogni approccio metodologico rigoroso e delle differenti modalità di intendere il progetto di recupero. L’analisi in aula dei progetti‐esempio è finalizzata allo sviluppo della capacità critica ed interpretativa degli allievi alla luce di quanto trattato nelle lezioni precedenti. Si propongono perciò realizzazioni che fanno riferimento a diversi atteggiamenti progettuali, ma che sono accomunati da una più o meno rigorosa consequenzialità tra i risultati dell’interpretazione dell’analisi dell’oggetto e le ipotesi poste a base dello sviluppo progettuale. Inoltre alcuni esempi sono funzionali alla chiarificazione dei concetti di struttra e di tipo in architettura. 4 Esercitazione Progettuale L’esercitazione progettuale consiste nella simulazione dell’iter progettuale di un intervento di ristrutturazione e risanamento edilizio visto nella completezza delle sue fasi di redazione ed elaborazione. Per far questo alcune attività verranno fornite dal docente, in particolare quelle di rilievo e di documentazione dell’organismo edilizio, mentre altre, tutte quelle tese a sviluppare le capacità analitiche, interpretative e progettuali, saranno elaborate direttamente dall’allievo. Perciò a partire da un rilievo degli organismi edilizi presi in oggetto, e avvalendosi delle fotografie e della documentazione messa a disposizione, l’allievo in un percorso articolato secondo due fasi, si cimenterà prima nella comprensione dei caratteri tecnologici e tipologici e poi nella gestione del complesso processo progettuale di recupero. prima fase – analitica, descrittiva ed interpretativa i caratteri tipologico‐spaziali ‐ Individuazione dei caratteri tipologici dell’edificio. Studio delle relazioni che sussistono tra le membrature e tra gli spazi e redazione di schizzi o ideogrammi rappresentativi sia dei sistemi di relazioni che regolano lo stato di fatto che di quelli significativi delle fasi più antiche dell’edificio (parzialmente fornita e completata insieme in aula) i caratteri tecnologici ‐ Scomposizione dell’organismo edilizio nelle sue parti “tecnologicamente funzionali”: gli elementi costruttivi. ‐ Sistematizzazione degli elementi costruttivi tramite individuazione delle esigenze di vario ordine a cui devono soddisfare. Annotazione del livello di prestazione ottimale richiesto. ‐ Analisi del degrado, qualitativa, e valutazione del livello di decremento delle capacità di prestazione in risposta al livello di prestazione ottimale richiesto, analisi quantitativa. seconda fase ‐ progettuale ‐ In relazione alle analisi tipologico‐spaziali e a quelle tecnologiche, redazione di un programma edilizio sintetico composto da: elaborazioni grafiche progettuali (concept di progetto), la definizione delle esigenze principali dal punto di vista distributivo‐ funzionale, del comfort interno e delle strutture portanti legati ai nuovi usi e alle nuove distribuzioni proposte dal concept cronoprogramma delle fasi significative del processo (fornito dal docente) budget e quadro economico (fornito dal docente) ‐ Proposizione degli interventi di risanamento necessari a ripristinare i singoli elementi costruttivi in funzione delle nuove esigenze di comfort e strutturali, partendo dalle valutazioni qualitativa e quantitativa espresse nell’analisi del degrado: Schede tecniche di intervento 5 Bibliografia Le tematiche della conservazione e del riuso sono da sempre al centro della ricerca e del dibattito architettonico. L’approccio verso l’esistente si è evoluto notevolmente nei secoli dando luogo ad atteggiamenti progettuali molto diversi. La diversità di metodo nella progettazione sull’esistente che è possibile riscontrare nel tempo è uno degli aspetti significativi che caratterizza le diverse fasi della evoluzione della cultura architettonica. E’ per questo che nell’ambito di un singolo esame di recupero sembra importante proporre sia una bibliografia essenziale, in cui è possibile riscontrare gli argomenti base del programma e approfondirli in vista dell’esame, sia una bibliografia estesa indicativa di quei contenuti che sono necessari per orientarsi nella cultura del recupero. Durante le lezioni saranno fornite anche le indicazioni per orientarsi in questa biblioteca del corso in modo da potersi costruire un indice ragionato utile alla consultazione e alla comparazione dei testi. Bibliografia essenziale Corso di PRRE Umberto Menicali Maria Rita Pinto Paolo Rocchi Paolo Rocchi Letture e Dispense del corso I materiali dell’edilizia storica, Tecnologia e impiego dei materiali tradizionali, Editore La Nuova Italia Scientifica: Roma 1992 Il riuso edilizio, Procedure, metodi ed esperienze, UTET: Torino, 2004 Manuale del Risanamento, Edizioni Kappa: Roma, 2000. Manuale del Consolidamento, Contributo alla nascente Trattatistica, DEI: Roma, 1991. AA.VV. AA.VV. AA.VV. Normativa UNI 8290‐1:1981 + A122:1983 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Classificazione e terminologia. Normativa UNI 8290‐2: 1983 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi dei requisiti. Normativa UNI 8290‐3: 1987 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi degli agenti. Bibliografia estesa Jean Pierre Adam F. Saverio Brancato L' arte di costruire presso i romani: materiali e tecniche Longanesi: Milano, 2003. La prevenzione del degrado, propedeutica alle tecnologie del recupero edilizio, Mazzone: Palermo‐Sao Paulo: 1991 6 Cesare Brandi Edoardo Benvenuto Giovanni Carbonara Italo Calvino Teoria del Restauro, Einaudi: Torino 1977. La scienza delle costruzioni ed il suo sviluppo storico, Sansoni: Firenze, 1981 ‐ Edizioni di storia e letteratura: Roma, 2006. Trattato di Restauro Architettonico, UTET, Torino, 1996. Six memos for the next millennium ‐ Lezioni americane, Mondari: Milano, 2000. Francesco Giovannetti Manuale del recupero del Comune di Roma, DEI: Roma, 1998. Francesco Giovannetti Manuale del recupero di Città di Castello, DEI: Roma, 1992. Antonino Giuffrè Letture sulle murature storiche, Kappa: Roma, 1991. Paolo Marconi Il restauro e l’architetto. Teoria e pratica in due secoli di restauro, Marsilio: Venezia, 1993. Isabella Mundula Umidità e risanamento negli edifici in muratura, Diagnosi, Norberto Tubi Tecniche di intervento, Prevenzione, Maggioli Editore: San Marino 1999. Alois Riegl Scritti sulla tutela e il restauro (a cura di G. La Monica) Mazzone ; Palermo‐Sao Paulo : ILA Palma, 1982. John Ruskin The seven Lamps of the Architecture, 1849 (in R.M.Pivetti, Le sette lampade dell’architettura, Jaka Book: Milano, 1984) Giuseppe Rocchi Istituzioni di Restauro dei Beni Architettonici e Ambientali, Ulrico Hoepli, Milano1990. Giuseppe Valadier L’architettura pratica dettata nella scuola e cattedra dell’insigne Accademia di San Luca, Roma 1828‐1839, ristampa anastatica, Sapere 2000: Roma, 1992. Eugène E. Viollet Le Duc Dictionnaire raisonné de l’architecture française du XIe au XVIe siècle, voce RESTAURATION ( trad. di M.A. Crippa, L’architettura ragionata, Jaka Book: Milano, 1984). Luca Zevi Il Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu editore: Roma, 2001. 7