PERFORMANCE ANALYSIS Pioneer Fondi Lux 2017 MARZO PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI LO SCENARIO In Usa, la riunione di politica monetaria del 15 marzo si è conclusa con l’aumento di 25 punti base dell’intervallo obiettivo per il tasso di riferimento, portato a 0,75%-1%. Dalle proiezioni sul livello dei tassi di riferimento dei banchieri centrali si confermano i tre rialzi per il 2017 e il 2018. Ciò è coerente con la conferma delle previsioni di crescita e inflazione sull’orizzonte temporale indicato, in attesa di azioni effettive > USA: la riunione di politica monetaria del 15 marzo si è conclusa con l’aumento di 25 punti base dell’intervallo obiettivo per il tasso di riferimento, portato a 0,75%-1%. Alla base di tale decisione, adottata con la posizione contraria di un solo banchiere centrale, l’ulteriore rafforzamento dell’occupazione e la prosecuzione della crescita ad un ritmo moderato, sostenuta dai consumi e dal miglioramento degli investimenti. L’orientamento di politica monetaria resta tuttavia accomodante al fine di supportare l’ulteriore miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e la stabilizzazione dell’inflazione a circa il 2% nel medio termine (l’indicatore di riferimento della Fed, il deflatore dei consumi personali, è risultato pari all’1,8% a febbraio). Nel Comunicato si evidenzia altresì che l’obiettivo dell’inflazione è simmetrico, un apparente implicito riferimento al fatto che un eventuale movimento dell’indicatore al di sopra dell’obiettivo del 2% per un certo periodo di tempo non dovrebbe tradursi automaticamente in una accelerazione nell’azione della banca centrale. Dalle proiezioni sul livello dei tassi di riferimento dei banchieri centrali si confermano i tre rialzi per il 2017 e il 2018: il valore mediano del tasso di riferimento è all’1,35% per la fine del 2017, al 2,125% per la fine del 2018 e al 3% per la fine del 2019. Ciò è coerente con la conferma delle previsioni di crescita e inflazione sull’orizzonte temporale indicato, in attesa di azioni effettive sul fronte della politica fiscale. > Area Euro: la riunione di politica monetaria della BCE del 9 marzo si è conclusa con i tassi di riferimento invariati e senza modifiche al programma di allentamento quantitativo. Nel Comunicato è stato inoltre riportato che i tassi di interesse rimarranno agli attuali livelli o su livelli più bassi per un esteso periodo di tempo e al di là della scadenza fissata per il QE e che quest’ultimo potrebbe essere ampliato in termini di dimensione/durata se il contesto di riferimento dovesse deteriorarsi. Nel corso della conferenza stampa, il Presidente Draghi ha altresì enfatizzato che non è evidente una convincente tendenza al rialzo ell’inflazione generale e che ciò ha indotto il Consiglio a mantenere l’espressione «più basso» riferito al livello dei tassi di riferimento. Alla domanda sull’eventualità di una modifica del tasso sui depositi prima della fine del QE Draghi ha tuttavia aggiunto che le indicazioni sul futuro livello dei tassi ufficiali sono da intendersi come una previsione coerente con l’attuale scenario e che la BCE continuerà a monitorare l’evoluzione del contesto di riferimento per analizzarne eventuali cambiamenti. Tale dichiarazione ha alimentato speculazioni su un eventuale avvio del processo di normalizzazione della politica monetaria prima di quanto precedentemente atteso. Tali speculazioni si sono poi smorzate nella parte finale del mese. Sul fronte delle proiezioni, la revisione al rialzo delle previsioni di sul fronte della politica fiscale. In area Euro, la riunione della BCE si è conclusa con i tassi di riferimento invariati e senza modifiche al programma di QE. La riunione della BoE del 16 marzo si è conclusa con un nulla di fatto su tassi e QE ma con una sorpresa: contrariamente alle attese, un membro del Comitato di politica monetaria ha votato a favore di un rialzo del tasso ufficiale di 25 punti base, a 0,50%. inflazione per il 2017 appare un riconoscimento dell’impatto dei recenti rialzi sul valore medio della statistica del 2017 (previsione rivista da 1,3% a 1,7%), con effetto contenuto sul 2018 (previsione rivista da 1,5% a 1,6%) e nullo sul 2019 (stima confermata all’1,7%). Sul fronte della crescita, marginale la revisione al rialzo delle previsioni per il 2017 (da 1,7% a 1,8%) e per il 2018 (da 1,6% a 1,7%) a fronte di una conferma della previsione per il 2019 (all’1,6%), pur riconoscendo che i rischi sono sbilanciati verso l’alto. > Regno Unito: il Governo ha formalmente avviato l’art. 50 del Trattato di Lisbona che apre il processo di uscita del paese dall’Unione Europea. Il passaggio successivo è l’approvazione delle linee guida del processo da parte del Consiglio Europeo del 29 aprile, funzionale all’avvio delle negoziazioni a partire da maggio. Il processo dovrebbe concludersi entro due anni, salvo rinvio con decisione adottata all’unanimità. Nel frattempo, il Parlamento inglese dovrebbe iniziare la discussione del cosiddetto Great Repeal Bill, ovvero l’insieme di provvedimenti per convertire leggi e regole dell’UE e se necessario inserirle direttamente nell’ordinamento britannico. Sul fronte della politica monetaria, la riunione della BoE del 16 marzo si è conclusa con un nulla di fatto su tassi e QE ma con una sorpresa: contrariamente alle attese, un membro del Comitato di politica monetaria ha votato a favore di un rialzo del tasso ufficiale di 25 punti base, a 0,50%. > Giappone: il report sui prezzi al consumo di febbraio ha evidenziato una inflazione ancora debole (0,3% da 0,4% precedente e vs 0,2% atteso). Andamento simile della componente core (0,2% da 0,1% precedente e vs 0,2% atteso). > Paesi Emergenti: in Cina, i dati economici restano positivi. Il report sulle vendite al dettaglio del mese di febbraio ha evidenziato un incremento del 9,5% a/a, da 10,4% precedente e vs 10,6% atteso. Migliori il dato sulla produzione industriale (6,3% a/a, da 6% precedente e vs 6,2% atteso) e sugli investimenti fissi (8,9% a/a da 8,1% precedente e vs 8,3% atteso) relativi allo stesso mese. USA: Proiezioni della Fed Fonte: Bloomberg; dati al 31 marzo 2017. 2 Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI OBBLIGAZIONARI OBBLIGAZIONARI MERCATI OBBLIGAZIONARI > Europa: deciso rialzo per i rendimenti europei nella prima metà del mese, frutto delle aspettative di imminente aumento dei tassi negli USA e di riduzione degli stimoli da parte della BCE ma anche di un’accelerazione dell’inflazione. Una volta confermato il ritmo di rialzi futuri negli USA e la volontà di mantenere in piedi il programma europeo di stimoli, le pressioni sui tassi si sono un poco allentate, soprattutto sulle scadenze medio lunghe. Mentre il rendimento del titolo tedesco a due anni ha chiuso a 0,74% (+16 pb), conservando gran parte del rialzo su attese di revisione del tasso ufficiale sui depositi, quello del Bund a 10 anni è tornato a +0,33% (+12 pb) dopo aver toccato un massimo a 0,49%. Stessa direzionalità per i rendimenti dei titoli periferici, ma la fase di discesa nella seconda metà del mese è stata ampia grazie al restringimento dello spread, dopo che il risultato favorevole delle elezioni olandesi e la risalita del candidato moderato nei sondaggi sulle elezioni francesi, ha ridotto la percezione di rischio politico (il balzo del differenziale BTPBund negli ultimi giorni del mese è dovuto ad un fattore tecnico, legato al cambio del titolo di riferimento per il confronto con il decennale tedesco). Il rialzo dei tassi core ha pesato sul mercato del credito, che però ha contenuto le perdite soprattutto nel segmento più speculativo, grazie al supporto di spread più stretti in virtù del miglioramento atteso del ciclo europeo. > USA: il mercato USA ha iniziato il mese scontando il raggiungimento degli obiettivi macro di occupazione e inflazione e un rialzo dei tassi da parte della Fed. La banca centrale non ha deluso le attese e a metà marzo ha incrementato il costo del denaro nella forbice compresa tra lo 0,75% e l’1%. Tuttavia ha ribadito la linea di incrementi graduali, risultando meno aggressiva nelle intenzioni di quanto pronosticato. Dopo aver toccato un massimo a 2,63%, il rendimento dei Treasury a dieci anni ha iniziato a ripiegare, con una spinta finale al ribasso dopo il fallimento della proposta di revisione dell’Obamacare, che ha diffuso dubbi sulla capacità dell’amministrazione di realizzare le riforme economiche promesse, compresa la riforma fiscale. Rimangiatosi tutto il rialzo, ha chiuso invariato rispetto al mese scorso a 2,39%. Analogo andamento per il titolo a due anni, che, muovendosi in un intervallo più stretto, è salito fino a 1,38%, il massimo degli ultimi 7 anni, per poi chiudere a 1,25% (-1 pb). Impattato anche il dollaro, che ha perso terreno contro euro da 1,057 a 1,086 prima di assestarsi a 1,067. > DEBITO EMERGENTE: la ricerca di extra rendimento e gli spunti positivi dal fronte macro continuano a supportare i flussi in acquisto sul debito emergente. Il debito esterno ha chiuso a +0,4% in dollari (-0,5% in euro) con spread sostanzialmente invariato a 310 (-2 pb). Molto più robusta la performance del debito interno: +2,3 % in dollari (+1,7% in euro). In evidenza il Messico, soprattutto grazie al rialzo della valuta: il peso ha recuperato il livello pre-elezioni USA, ridimensionando le minacce di Trump e grazie alla Banca centrale che non ha esitato ad alzare il costo del denaro per la quarta volta consecutiva da novembre, portandolo a 6,5%. Si è comportato bene anche il debito russo: la banca centrale ha tagliato a sorpresa i tassi di 25 pb a 9,75% visto il recupero dell’economia e la discesa dell’inflazione entrambi superiori al previsto. 3 Indici governativi Governativi Italia Governativi EMU -0,28% -2,03% -0,56% -1,48% Governativi USA -0,69% Governativi Globali -0,55% -0,69% 0,04% Indici corporate Corporate EMU - Large Cap -0,33% Corporate EMU - finanziari -0,03% Euro High Yield -0,03% 0,27% 0,57% 1,69% Corporate US -0,71% Corporate US High Yield -0,86% Corporate globali HY e emerg. 0,02% 1,29% -0,41% 1,77% Indici del debito emergente Governativi emergenti in valuta forte -0,46% Corporate emergenti in valuta forte -0,52% 2,41% 1,53% Obbligazioni emergenti in valuta locale 1,68% 4,53% 0,75% Monetario in valuta locale -10% da inizio mese 3,71% 0% 10% da inizio anno Elaborazione dati: Pioneer Investments. Dati al 31/3/2017. Performance in euro. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI OBBLIGAZIONARI OBBLIGAZIONARI Andamento fondi Euro Aggregate Bond Classe E vs Benchmark marzo -0,53% -0,04% Diversified Short Term Bond da inizio anno -1,55% -0,63% Performance assoluta negativa per il fondo, sostanzialmente in linea con quella del benchmark. Contributi positivi, in termini relativi: strategie relative value (e.g. lungo cartolarizzazioni danesi / corto Germania), strategie sull’inflazione (corto tassi reali europei), corto di duration sui tassi scandinavi (10 anni svedese). Impattano negativamente: posizioni corte nel Dollar Bloc (Australia, Canada, Nuova Zelanda), tassi inglesi e giapponesi, strategia quantitativa Itrend e posizione corta di credit spread duration (corto credito Usa e Europa). Assetto di portafoglio. Chiuso nel mese il posizionamento corto all’interno del Dollar Bloc (su Australia, Canada e Nuova Zelanda). Aumentato il posizionamento corto di duration sui tassi tedeschi, mantenuto il corto sul 5 anni americano. Sui tassi inglesi confermato il posizionamento volto ad anticipare una curva dei rendimenti più ripida. Mantenuta la duration negativa sui tassi reali europei nella parte lunga della curva. La strategia quantitativa Itrend, dopo essere passata da lunga a neutrale, si è posizionata corta sul 5 anni tedesco. Duration negativa sui tassi giapponesi e svedesi. Chiuso il corto, via opzioni, sul credito Usa e Europa. A fine mese, la duration è in calo da 5,4 a 5,0 anni (6,5 il benchmark). Euro Strategic Bond Classe E vs Benchmark marzo 0,08% - da inizio anno 1,29% - Performance assoluta leggermente positiva, grazie all’esposizione a emittenti industriali messicani e peruviani e a finanziari italiani e spagnoli. Contribuiscono positivamente, inoltre, le protezioni sui tassi e sul cambio euro-dollaro. Negativi i corporate argentini (settore energetico e bancario) e brasiliani (materiali e consumi primari). Allocazione. Il portafoglio mantiene la preferenza per obbligazioni high yield (pari al 21,6%) ed emergenti (46,7%, denominate in dollari con cambio coperto). In termini di rating, preferenza per qualità creditizia BB (24,0%) e B (19,6%); rating medio BB. A livello geografico, le maggiori posizioni nel mondo emergenti sono su Brasile, Russia, Turchia, Argentina e Cina. Liquidità e strumenti monetari pari al 12,1%, per mitigare la volatilità. Mantenute protezioni sul debito emergente principalmente mediante CDX EM; presenti coperture su singoli Stati come Colombia, Corea, Messico, Turchia. Lato paesi sviluppati, confermate coperture sul credito euro IG (via Itraxx Main) e HY (Itraxx Crossover). A fine mese duration pari a 0,6 anni (negativa sui Treasury Usa e Bund tedesco), spread duration pari a 2,1 anni, derivante principalmente da Brasile, Russia e Argentina, tra i paesi emergenti, ed Italia, Francia e UK tra i paesi sviluppati. 4 Classe E vs Benchmark marzo 0,04% - da inizio anno 0,44% - Performance assoluta positiva per il comparto nel mese. Contributi positivi dal debito finanziario subordinato europeo (emissioni LT2) e dalle emissioni ibride dei settori utility e auto. Lato protezioni, positivo l’apporto delle strutture di protezione sul rischio tassi in Europa e sul rischio credito in Europa e Usa. Principali scelte di allocazione. In termini di rating, esposizione prevalente al debito investment grade mentre il peso delle emissioni high yield si attesta intorno al 17%. Tipologia di emissioni: debito senior in aumento al 50,0%, debito subordinato in lieve riduzione al 33,9% (di cui 27,2% finanziari, prevalentemente emissioni LT2) per parziale presa di profitto sulle emissioni Lower Tier 2. Esposizione settoriale: finanziari 49,2% (in prevalenza banche, in misura minore assicurazioni e real estate), industriali 29,9% (in testa consumi ciclici e non ciclici, poi telecomunicazioni, materie prime), servizi di pubblica utilità 4,9%. A livello di paese (parte titoli): 72,4% Europa, 10,9% Usa, 1% tra Pacifico ed Emergenti. Liquidità in aumento al 15%. Duration a fine mese 0,1 anni, spread duration 1,6 anni. Optimal Yield Short-Term Classe E vs Benchmark marzo 0,14% - da inizio anno - Performance assoluta leggermente positiva, grazie all’esposizione a industriali messicani e a banche nigeriane, tra i paesi emergenti, e a finanziari italiani e spagnoli, tra i paesi sviluppati. Contribuiscono positivamente, inoltre, le protezioni sui tassi e sul cambio euro-dollaro. Negativi i titoli corporate argentini (settore energetico e bancario) e brasiliani (materiali e consumi primari). Allocazione. Il portafoglio mantiene la preferenza per obbligazioni high yield (pari al 23,2%) ed emergenti (36,1%, denominate in dollari con il rischio cambio coperto). In termini di rating, preferenza per qualità creditizia BB (23,8%) e B (19,7%); rating medio BB. A livello geografico, le maggiori posizioni nel mondo emergenti sono su Brasile, Russia, Cina, Turchia e Messico. E’ presente un livello di liquidità ancora elevato (34,1% a fine marzo, dal 46,1% di fine febbraio). A fine mese duration pari a 1,6 anni, spread duration pari a 1,8 anni, derivante principalmente da Brasile, Messico e Russia, tra i paesi emergenti, e USA, UK e Francia tra i paesi sviluppati. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI OBBLIGAZIONARI OBBLIGAZIONARI Andamento fondi Emerging Market Bond Short-Term Global Subordinated Bond Classe E vs Benchmark marzo 0,42% -0,06% da inizio anno 2,82% -0,74% Performance assoluta positiva per il fondo, sostanzialmente in linea con quella del benchmark. In termini assoluti, contributo positivo dal debito subordinato finanziario (in particolare emissioni AT1 e, in misura minore, LT2 di banche irlandesi e del Nord Europa) e dalle emissioni ibride non finanziarie (telecomunicazioni di Francia e Germania e settore auto tedesco). Deboli i settori real estate e utility. Operativamente è stato preso parziale profitto sul settore assicurativo dopo il rally delle ultime settimane; aumentato il peso delle emissioni AT1 finanziarie, che offrono carry attraente e maggior beta, e ridotta l’esposizione agli ibridi non finanziari, dalla natura relativamente più difensiva. Assetto di portafoglio. Subordinati non finanziari: 25,6%, con preferenza per utility, telecomunicazioni, consumi, energia. Subordinati finanziari: peso 66% (in prevalenza banche, circa il 50%, seguite da REITS, assicurativi e finanziari diversificati). Contenuta esposizione al settore bancario dei paesi periferici, preferenza per le banche del Nord Europa. Esposizione marginale alle azioni privilegiate Usa. Liquidità intorno al 5%. Duration a fine mese: 4,3 anni (4,4 anni il benchmark); spread duration: 4,8 anni. Classe E Classe EH Classe E vs Benchmark da inizio anno 0,10% 0,41% Performance assoluta negativa (penalizzata dalla piena esposizione della strategia al Dollaro Usa, in calo dello -0,74% contro Euro), leggermente superiore a quella del benchmark. Contribuiscono positivamente la sovraesposizione al debito emergente in dollari e alle cartolarizzazioni. Negativi i corporate High Yield. Allocazione. Portafoglio composto da circa mille titoli contraddistinti da alta qualità creditizia degli emittenti (rating medio A-; AA- il benchmark), posizionato per un contesto di rialzo tassi: titoli a tasso variabile e titoli con duration inferiore all’anno pari a circa il 19% (vs 0,7% il benchmark). Netto sottopeso sui titoli di Stato (6,5% vs 30,5% del benchmark), cui corrisponde il sovrappeso su cartolarizzazioni (37,2% vs 26,0% del benchmark) e corporate High Yield (24,1% vs 6,0% del benchmark). Sovrappeso sul debito emergente (8,3% vs 7,0%), in particolare su Messico, Brasile, Perù e Argentina. Duration pari a 4,8 anni vs 5,6 anni del benchmark. 5 da inizio anno 0,40% 1,42% Performance assoluta sostanzialmente invariata per la classe Euro Hedged; negativa per quella pienamente esposta al dollaro Usa. Contributi positivi principalmente dal credito High Yield (finanziari ed energetici); a livello geografico da Argentina, Messico, Brasile e Russia. Negativa l’esposizione alla Croazia. Principali scelte di allocazione. L’approccio del team di gestione rimane conservativo, privilegiando la ricerca di valore e la diversificazione. Il portafoglio mantiene la preferenza per il credito (circa 78% di cui 60% circa high yield). A livello geografico preferenza per Brasile, Cina, Russia e Messico. La componente societaria a livello settoriale si conferma esposta principalmente ai titoli bancari, energetici e utility. Liquidità in leggero calo (8,1%). Duration a fine mese pari a 2,1 anni. Strategic Income marzo -0,62% 0,06% marzo -0,56% -0,06% Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI OBBLIGAZIONARI AZIONARI MERCATI AZIONARI > EUROPA: performance positiva per i mercati azionari europei, che hanno beneficiato della distensione del rischio politico dopo l’esito delle elezioni olandesi e il rafforzamento del candidato centrista alle elezioni francesi, che hanno allontanato i timori anti-europeisti. Questi sviluppi positivi hanno prevalso sui dubbi sulla realizzabilità delle politiche di Trump e sulle preoccupazioni per l’avvio di Brexit. Tutti in rialzo gli indici nazionali, in particolare quelli dei paesi periferici e semiperiferici: Francia, Italia e Spagna. A livello settoriale, premiati i servizi regolati (+5,1%, sostenuti da dividendi attraenti) e i finanziari (+4,9%, tornati sui massimi sul recedere dei rischi di tenuta dell’euro). Meno brillanti gli energetici (-0,3% in conseguenza alla flessione del prezzo del petrolio) e i farmaceutici (-0,3%). > USA: mercato americano in consolidamento sui livelli del mese scorso. Se la Fed ancora accomodante e i dati macroeconomici solidi hanno, da una parte, continuato a garantire sostegno al mercato, dall’altra lo scetticismo sulla effettiva attuazione dell’agenda politica della nuova amministrazione ha trovato terreno fertile nel ritiro forzato della riforma sanitaria, favorendo la correzione. L’indice ha chiuso pressoché invariato in dollari, +0,1%, ma in ribasso di -0,8% in euro, incorporando il ritracciamento della valuta americana. A livello settoriale, le prese di profitto si sono concentrate soprattutto sui finanziari (-2,8% in dollari, -3,6%, penalizzati dal ribasso dei tassi governativi e dai dubbi sulla prossima deregolamentazione del settore bancario). Robusti i ritorni del settore della tecnologia (+2,6%, +1,7% in scia a buoni risultati aziendali con stime in crescita anche per i prossimi trimestri). > GIAPPONE: performance mensile negativa per il mercato giapponese dopo cinque mesi consecutivi di rialzo: -0,8% in yen, -1% in euro. Dopo un inizio positivo in scia all’indebolimento dello yen, il mercato ha corretto spinto da fattori interni (accuse al premier Abe di aver fatto una donazione a una struttura educativa, nota per i suoi valori nazionalisti) ed esterni (difficoltà politiche di Trump e rafforzamento della valuta locale). La prossimità della chiusura dell’anno fiscale ha accelerato le prese di profitto. > PAESI EMERGENTI: ancora in rialzo i mercati azionari emergenti, con gli investitori rincuorati dalle dichiarazioni della Fed, più morbide delle attese, e dal continuo flusso di dati macroeconomici incoraggianti. Miglior area quella asiatica. L’interesse è rimasto alto soprattutto in India (+3,2% in valuta locale, +5,1% in euro; buona possibilità di un prosieguo delle riforme dopo la vittoria del partito attualmente al governo nelle elezioni in cinque stati) e in Corea (+4,1%, 4,4%; speranza di un nuovo governo più stabile e intraprendente dopo l’impeachment del presidente Park). In ritardo l’area emergente latino americana, su cui ha pesato l’andamento negativo del Brasile (2,5%, -5,3%; revisione al ribasso della crescita economica che mette a rischio le riforme per risanare le finanze pubbliche) che ha più che compensato il recupero del Messico (+3,4%,+8,9%; minor credibilità delle minacce di Trump riguardanti la rinegoziazione degli accordi commerciali e l’imposizione della tassa di frontiera). Indici azionari europei 3,34% 5,96% Europa (MSCI) 2,66% Europa - Small Cap (MSCI) 6,96% EMU (MSCI) 5,41% 7,11% Germania (DAX) 4,04% 7,25% Francia (CAC 40) 5,62% 5,58% 2,38% Svizzera (SMI) 7,32% 1,28% 3,82% Gran Bretagna (FTSE 100) 8,36% 6,81% Italia (FTSE MIB) 9,55% 12,54% Spagna (IBEX) Indici azionari americani S&P 500 -0,76% Russell 2000 -0,52% 4,42% 1,05% 0,72% Nasdaq Composite 8,58% Indici azionari emergenti 1,86% Mercati Emergenti 9,90% 2,67% EM Asia 11,81% -0,10% EM America Latina 10,51% 1,01% EM Europa e Medio Oriente -0,02% 0,86% Azioni Asia Pacifico (AC) 7,88% -1,02% Giappone 3,05% -10% da inizio mese 0% 10% da inizio anno Elaborazione dati: Pioneer Investments. Indici Total Return in €, con reinvestimento dividendi. Dati al 31/3/2017. 6 Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. 20% PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI OBBLIGAZIONARI AZIONARI Andamento fondi European Equity Target Income Top European Players marzo da inizio anno Classe E 4,00% 5,33% vs Benchmark 0,66% -0,62% Performance positiva nel mese, superiore a quella del benchmark. Contributi positivi, in termini relativi, da finanziari (BBVA, BNP Paribas, Prudential), materie prime (la società cementifera francese Vicat, assenza di esposizione a Glencore e Rio Tinto) e industriali (la società francese di costruzioni Vinci, ancora premiata per il buon quadro del business emerso nei risultati comunicati a febbraio, la francese Schneider Electric e Legrand, azienda di componentistica elettronica). Debole la selezione tra i consumi ciclici (la società inglese di scommesse Paddy Power Betfair e la società di pubblicità WPP, che ha risentito della delusione degli investitori per le previsioni più caute sulla crescita dei ricavi nel 2017) e le telecomunicazioni (Deutsche Telekom). Allocazione: sovrappeso consumi ciclici, industriali, farmaceutici; sottopeso su consumi non ciclici, materie prime, real estate. Classe E vs Benchmark marzo 3,37% - da inizio anno 4,02% - Performance positiva nel mese per il comparto, in linea con il buon andamento delle borse europee. Maggiori contributi positivi dal posizionamento su finanziari (Axa, Ing Groep, Intesa SanPaolo), industriali (Atlanta, Schneider Electric, Vinci), utility ((Engie, Iberdrola, Enel); debole la selezione tra le materie prime (Rio Tinto) e i farmaceutici (Novartis, Astrazeneca). Operativamente, acquistate nel mese Admiral Group (UK, assicurazioni), BMW, Skandinaviska Enskilda Banken (Svezia, banca), SES SA (Francia, telecomunicazioni), Telia (Svezia, telecomunicazioni), chiuse le posizioni su Munich Re (Germania, riassicurazioni) e Nordea Bank. A livello settoriale, aumentato il peso dei consumi ciclici e delle materie prime e ridotta l’esposizione ai farmaceutici e agli energetici. In termini di struttura opzionale, mese di intensa attività in lato vendita di opzioni call ai fini della generazione di reddito. Principali settori: finanziario, farmaceutici, industriali, consumi ciclici. European Potential Classe E vs Benchmark marzo 3,35% 0,69% da inizio anno 7,14% 0,19% Performance assoluta positiva per il comparto, superiore a quella del benchmark. Contributo positivo maggiore dalle scelte tra gli industriali tra i quali si sono distinti la tedesca RheinMetall, l’inglese FLSmitdh, la tedesca Jungheinrich, la spagnola Gamesa. Premiante anche la selezione tra i finanziari (BPM, Fineco, Banca Generali) e i consumi ciclici (la società francese di componentistica auto Faurecia, Brunello Cucinelli, la danese Stroeer Se&co, l’inglese GVC). Negativo l’apporto del posizionamento sulle materie prime (RPC Group, la società mineraria Boliden, l’azienda cartaria finlandese Smurfit Kappa). Allocazione: sovrappeso industriali, materie prime, telecomunicazioni, finanziari, energia; sottopeso farmaceutici, consumi, real estate, tecnologici, utility. 7 Absolute Return European Equity Classe E vs Benchmark marzo -0,06% - da inizio anno -0,75% - Performance assoluta marginalmente negativa. Contributi positivi dai settori finanziario (posizioni lunghe su Banca Mediolanum, Prudential, Munich Re) e farmaceutico (posizione lunga su Amplifon) e telecomunicazioni (lungo KPN); negativo l’apporto delle scelte tra le risorse di base (posizione corta su una società cartaria finlandese) e i tecnologici (posizione corta su una società di software tedesca e una società francese specializzata nei sistemi di pagamento elettronico). Esposizione lorda a fine mese: 142% (di cui 36% in pair trade), esposizione netta 0,9%. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI OBBLIGAZIONARI AZIONARI Andamento fondi Global Equity Target Income U.S. Fundamental Growth Classe E vs Benchmark marzo 0,76% 0,26% da inizio anno 6,41% -0,99% Performance mensile positiva per il comparto, superiore a quella del benchmark. Contributi positivi maggiori, in termini relativi, dalla selezione tra i finanziari (Intercontinental Exchange), i tecnologici (Adobe Systems, Broadcom, Mastercard) e gli industriali (in particolare, l’assenza di esposizione al comparto dei trasporti); deboli le scelte tra i consumi ciclici (Ross Stores, Lowe’s Companies, Time Warner). Allocazione: sovrappeso su consumi primari e ciclici, farmaceutico, finanziari, energia; sottopeso su real estate, telecomunicazioni, tecnologia, industriali. 8 marzo da inizio anno Classe E 0,74% 3,11% vs Benchmark Performance assoluta positiva per il comparto, che ha sovraperformato le borse globali. Contributo maggiore dagli investimenti in Europa , in particolare nei settori finanziario (BBVA, BNP Paribas, Axa), industriali (Siemens, Atlantia, Philips) e utility (Enel, Iberdrola, Red Electrica). Positivo anche l’apporto delle scelte nei paesi Emergenti (nel settore tecnologico). Più contrastati gli Usa, ove la brillantezza del settore IT è stata compensata dalla debolezza di finanziari, farmaceutici e energetici e il Giappone (la forza dello yen ha penalizzato le società del settore auto; in calo anche le telecomunicazioni). Operativamente, è stato aumentato il peso dell’Europa a scapito degli Usa. Acquistati BP (UK, energia), Elisa (Finlandia, telecomunicazioni), Swisscom (Svizzera, telecomunicazioni), Fortum (Finlandia, utility), SEB e Swedbank (Svezia, banche), Starbucks (US, ristorazione, per beneficiare del maggior ottimismo dei consumatori a livello globale), United Parcel Service (Usa, logistica), Subaru (Giappone, auto, con forte presenza nel mercato chiave degli Usa); chiuse le posizioni su EasyJet (UK, trasporto aereo), Eli Lilly (Usa, farmaceutico, preso profitto), Macys e Target (Usa, distribuzione al dettaglio), Wells Fargo (Usa, banca, presa di profitto). Mese attivo lato strategia opzioni. Allocazione (principali aree): Europa 22,7% (di cui 6,6% UK), Usa 50%, Giappone 11,2%, Emergenti 3,7%. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI MULTI - ASSET FONDI MULTI - ASSET Global Multi-Asset Target Income Classe E Classe EH marzo -0,05% 0,43% Absolute Return Multi-Strategy da inizio anno 0,09% 1,09% Performance assoluta positiva per la classe a cambio coperto, leggermente negativa per quella pienamente esposta al dollaro, in calo nel mese. Contributo positivo maggiore dagli investimenti azionari su paesi sviluppati (Europa ed Emergenti); premiante anche la sovraesposizione al credito HY (in particolare in Usa) e al debito Emergente. Negativi il posizionamento sulla duration, le strutture di protezione, la preferenza per i settori azionari ciclici rispetto ai difensivi, le scelte valutarie (lungo dollaro contro yen e dollaro australiano). Operatività: esposizione azionaria sostanzialmente stabile al 39% (da 40,6%). A livello geografico è stato aumentato il peso dell’Europa, sia per il miglioramento del quadro macro sia per l’approssimarsi della stagione dei dividendi, a scapito degli Usa, le cui valutazioni appaiono meno attraenti. Data la presenza dei rischi politici, parte dell’esposizione all’Europa è realizzata attraverso strutture opzionali. Nelle strategie satellite non direzionali si mantiene la relative value in Europa e Usa lungo settori ciclici (consumi ciclici, finanziari) / corto difensivi (utility, consumi non ciclici). Altre strategie: lungo settore infrastrutture energia Usa (via Us Energy Infrastructure MLP index ETF) / corto S&P 500 e posizione lunga su un fondo orientato all’income con un focus reflazionistico esposto a infrastrutture, agricoltura, REIT, MLP. Presenti coperture sugli indici azionari Usa. Allocazione: Europa 15,3%, Usa 9,3%, Pacifico 9,6%, EM 4,8% (con preferenza per l’Asia). Allocazione settoriale ancora ciclica con maggiore esposizione a finanziari, industriali, consumi ciclici, energia; esposizione di rilievo anche sul settore farmaceutico; presente basket di REITS. Obbligazionario. Duration stabile intorno a 2,1 anni (da 1,9). Presenti protezioni sui tassi Usa ed europei e posizione corta sul due anni tedesco. Posizione lunga sull’inflazione in Usa, Giappone e Eurozona (via inflation swap). Spread duration in riduzione a 1,7 anni (da 2 anni); l’esposizione al credito dei paesi sviluppati è intorno al 21% con preferenza per l’Europa rispetto agli Usa e per emittenti di maggior qualità. Focus su ibridi industriali e finanziari LT2. Strategia relative value: lungo debito senior finanziario vs indice generale europeo (via CDS su indici Itraxx). Presenti protezioni su credito IG Usa e HY europeo. Diminuita l’esposizione al debito emergente al 12,4% (da 15,8%), in prevalenza debito sovrano in valuta forte di paesi con solide posizioni fiscali e meno vulnerabili ad azioni protezionistiche dell’amministrazione Trump. Valute: posizionamento lungo di dollaro Usa contro Yen giapponese, dollaro canadese e corona norvegese; presente esposizione ad un basket di divise dei paesi Emergenti (Russia, India, Brasile) contro dollaro Usa per sfruttarne il più elevato carry. 9 Classe E vs Benchmark giugno marzo 1,22% -0,37% - da inizio anno 0,81% 0,55% - Performance assoluta negativa per il comparto nel mese. Contributo negativo maggiore dalle strategie satellite su spread, materie prime, azioni (basket europei e Usa); perdite anche dalle protezioni. Positiva la strategia Macro grazie alle strategie azionarie: esposizione all’Europa e investimenti tematici (Internet of Things, Energy Revolution, Asian Gaming); premianti anche le strategie a spread (high yield globali) e la selezione corporate (non finanziari e senior finanziari). Posizionamento. Obbligazioni: duration stabile a 1,2 anni. Confermate le posizioni lunghe sull’inflazione, le protezioni sul Bund e le strategie lunghe di volatilità su tassi tedeschi e Usa. Presente steepening su curve forward Usa e su Eurozona, UK, Giappone; lungo Treasury vs Bund; lungo tassi reali USA vs UK. Aggiunto flattening 10-50 anni sulla curva francese (tra le più ripide); spread OAT-Bund: venduto call su OAT (volatilità elevata) per finanziare acquisto di call su Bund (volatilità bassa) e put spread; confermati lungo BTP/corto Bund a 30 anni e flattening sull’Italia lungo 50-30 anni/corto 10 anni (future). Credito: spread duration a 1,5 anni (da 1,2). Preso profitto sui titoli HY, acquistata protezione su HY USA e ridotti corporate IG. Esposizione agli HY coperta totalmente con derivati, cui si aggiungono i CDS su iTraxx Main. Presente basket globale di convertibili. Emergenti: aumentata marginalmente l’esposizione a nomi finanziari russi, turchi e africani; tra gli emittenti sovrani, preso profitto su Nigeria vs. Costa d’Avorio e Senegal. Confermate protezioni sul Cile e posizioni su Israele, Messico, Polonia, Singapore, Colombia. Azioni: lieve incremento da 20,9% a 21,5%. A livello geografico, principale scelta gli Usa, poi l’Europa; confermati i lunghi Emergenti e Giappone (società sane con fondamentali solidi); posizione corta su UK. A livello settoriale, acquistate call sul settore energia e put sul settore industriale vendendo put su bancari; preso profitto su industriali e auto, aumentato IT e comprato infrastrutture (ferrovie). Si conferma la preferenza per i ciclici e, tra i difensivi, per i farmaceutici (acquistati future in USA e Europa). Temi di lungo termine: aumentato il peso di Internet of Things (società software, cybersecurity). Valute: ridotto dollaro (da 9,3% a 8,4%); incrementati i lunghi sterlina e yen. Aperto lungo valute di paesi più esposti alle materie prime e meno sensibili al protezionismo di Trump/che hanno già prezzato un maggiore impatto (Russia, Messico, India, Indonesia, Brasile) vs. divise più legate alla manifattura globale (Taiwan, Corea). Materie prime: in calo a 2,4% (da 3,4%). Diminuite derrate agricole e metalli preziosi, aumentati metalli industriali. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. Performance Pioneer Funds - marzo 2017 Il confronto avviene fra il benchmark indicato nel Prospetto Informativo (Benchmark Lordo) e la performance del fondo ULTIMO MESE FONDO AUM DA INIZIO ANNO ULTIMO ANNO ULTIMI 3 ANNI * ULTIMI 5 ANNI * Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Morningstar Rating OBBLIGAZIONARI BREVE TERMINE Pioneer Funds Euro ShortTerm 1028 -0,13 89 -0,05 -0,08 -0,64 96 -0,35 -0,56 -1,34 96 -0,90 -1,20 -1,22 96 -1,20 -1,36 -0,51 96 -1,37 -1,15 ** Pioneer Funds Euro Liquidity Plus 150 -0,06 - -0,01 -0,03 -0,30 - -0,12 -0,21 -0,74 - -0,22 -0,40 -0,52 - -0,21 -0,37 -0,28 - -0,50 -0,24 NR Pioneer Funds Euro Cash Plus 381 -0,12 41 -0,34 -0,09 -0,38 94 -1,14 -0,29 -0,22 82 -2,86 0,09 -0,12 94 -1,66 -0,05 0,60 88 -2,34 0,53 ** Pioneer Funds U.S. Dollar ShortTerm 341 -0,52 1 - 0,05 -0,99 43 - 0,17 8,21 15 - 0,88 9,41 29 - 0,13 5,78 8 - 0,64 **** Global Inflation-Linked Short-Term 273 -0,22 - - -0,09 -0,40 - - -0,52 - - - - - - - - - - - - NR Pioneer Funds Diversified Short-Term Bond 635 0,04 - - 0,07 0,44 - - 0,53 - - - - - - - - - - - - NR Pioneer Funds Euro Corporate Short term 1053 -0,22 76 - -0,19 -0,72 100 - -0,63 -0,53 100 - -0,23 -0,68 100 - -0,62 0,69 82 - 0,55 ** Pioneer Funds Euro Bond 1568 -0,70 82 -0,30 -0,14 -2,38 98 -1,20 -0,90 -3,36 98 -1,88 -1,62 2,09 67 0,10 -2,00 3,82 54 0,62 -1,43 *** Pioneer Funds Euro Corporate Bond 2625 -0,30 63 -0,04 0,02 -0,33 95 -0,58 -0,58 2,04 59 -0,25 -0,37 2,27 76 0,12 -0,96 4,15 50 0,53 -0,08 *** Pioneer Funds US Dollar Aggregate Bond 1212 -0,72 47 -0,72 -0,02 -0,56 40 -0,56 0,02 9,88 3 9,88 2,86 11,17 25 7,29 -0,56 7,41 3 5,77 0,49 ***** Pioneer Funds Strategic Income 3519 -0,62 57 -0,84 0,06 0,10 57 -0,66 0,41 13,15 85 10,15 4,56 11,17 71 10,21 -0,89 8,05 67 7,50 0,62 **** Pioneer Funds Euro Aggregate Bond 2639 -0,53 74 -0,35 -0,04 -1,55 96 -1,60 -0,63 -1,60 85 -3,66 -1,05 2,12 57 0,07 -1,52 3,66 42 0,55 -0,98 *** Pioneer Funds Global Aggregate Bond 949 -0,69 79 -0,51 -0,19 -0,83 93 -0,88 -1,18 2,11 67 -0,03 -2,40 5,64 71 3,52 -2,74 3,40 63 0,30 -1,47 *** Pioneer Funds Global GDP-Weighted Gov Bond 148 -0,12 - - 0,01 0,08 - - -0,49 2,26 - - -2,03 - - - - - - - - NR Pioneer Funds Global Subordinated Bond 1156 0,42 - - -0,06 2,82 - - -0,74 7,82 - - -2,85 - - - - - - - - NR Pioneer Funds Euro Strategic Bond 3415 0,08 - - - 1,29 - - - 7,49 - - - 3,29 - - - 4,54 - - - **** Pioneer S.F. Euro Curve 1-3 Years 1275 -0,19 - -0,11 -0,06 -0,60 - -0,31 -0,29 -0,99 - -0,54 -0,92 -0,55 - -0,53 -1,18 0,35 - -0,52 -1,11 ** Pioneer S.F. Euro Curve 3-5 Years 392 -0,36 - 0,04 -0,10 -0,89 - 0,31 -0,41 -1,17 - 0,35 -1,27 0,55 - -1,40 -1,46 1,90 - -1,24 -1,36 ** Pioneer S.F. Euro Curve 5-7 Years 21 -0,47 - - -0,10 -1,14 - - -0,26 -1,79 - - -1,06 2,16 - - -1,24 3,91 - - -1,28 *** Pioneer S.F. Euro Curve 7-10 Years 234 -0,51 - -0,11 -0,06 -1,63 - -0,45 -0,37 -2,27 - -0,77 -0,95 3,72 - 1,71 -1,33 5,29 - 2,05 -1,26 **** Pioneer S.F. Euro Curve 10+ Years 173 -1,29 - - -0,11 -3,71 - - -0,40 -5,94 - - -1,33 6,46 - - -1,67 7,65 - - -1,47 *** Pioneer Funds Commodities Alpha 76 -3,21 - - 0,09 -3,24 - - 0,44 9,28 - - -6,55 -7,86 - - -1,55 -7,83 - - -2,35 NR Pioneer S.F. Eur Commodities 104 -2,05 - - 0,74 -2,81 - - -0,09 6,80 - - -0,31 -14,77 - - 0,39 -10,62 - - -0,06 NR Pioneer Funds Emerging Markets Bond 3604 -0,74 98 -0,81 -0,47 2,09 66 -0,63 -0,21 17,29 29 8,48 2,10 13,59 29 7,78 -1,19 10,04 11 5,38 0,01 *** Pioneer Funds Emerging Mkts Bond Loc Cur 212 1,55 51 - -0,10 5,29 46 - 0,26 13,92 21 - 1,55 5,66 31 - -1,41 2,15 35 - -1,55 *** Pioneer Funds Emerging Mkts Corporate Bond 303 -0,41 54 - -0,07 1,68 50 - 0,14 16,25 50 - 0,45 - 65 - - - - - - NR Pioneer Funds Emerging Mkts Corporate High Yield Bond108 -0,57 84 - -0,31 2,06 27 - -0,37 21,37 20 - -1,18 13,58 52 - -2,01 - - - - *** Pioneer Funds Euro High Yield 1587 -0,12 46 0,59 -0,08 1,10 73 1,69 -0,58 8,06 46 0,98 -0,93 3,62 53 1,91 -0,93 6,59 54 5,54 -1,34 *** Pioneer Funds US High Yield 3335 -0,78 30 - 0,08 1,16 12 - -0,12 21,84 41 - -2,69 11,88 41 - -1,95 10,36 25 - -1,27 *** Pioneer Funds Emerging Market Bond Short Term 1294 -0,56 - - - 0,40 - - - 11,93 - - - - - - - - - - - NR OBBLIGAZIONARI MEDIO - LUNGO TERMINE OBBLIGAZIONARI EMERGENTI - HIGH YIELD Pioneer Funds Optimal Yield Short-Term 180 0,14 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - NR Pioneer Funds Global High Yield 1899 -0,34 16 - 0,25 1,41 21 - -0,34 20,79 42 - 0,13 9,99 89 - -2,89 8,54 93 - -2,54 ** Pioneer Fund Solutions Conservative 192 0,04 51 - 0,04 1,34 39 - 0,46 4,07 44 - 3,19 3,41 13 - -1,17 4,69 8 - -1,41 **** Pioneer Fund Solutions Balanced 137 0,09 65 - 0,09 2,61 38 - 0,41 9,63 24 - 7,43 5,88 8 - -1,07 6,48 10 - -1,43 **** Pioneer Solutions Diversified Growth 66 -0,16 - - -0,16 3,19 - - 0,35 14,44 - - 11,59 - - - - - - - - NR Pioneer Funds Global Multi Asset 232 0,90 17 - - 1,99 61 - - 10,52 18 - - 6,74 15 - - 6,09 28 - - **** Pioneer Funds Multi Asset Conservative 280 0,37 24 - - 0,37 80 - - 5,02 29 - - 4,69 11 - - - - - - **** Pioneer Funds Real Assets Target Income 358 -0,27 - - - 0,98 - - - 13,93 - - - 10,12 - - - - - - - ** Pioneer Funds Flexible Opportunities 50 1,40 - - - 2,55 - - - - - - - - - - - - - - - NR 1194 -0,05 - - - 0,09 - - - 13,22 - - - 11,09 - - - - - - - *** Pioneer Funds Absolute Return Currencies 693 -0,18 - - - -1,65 - - - 0,81 - - - 2,14 - - - 1,33 - - - NR Pioneer Funds Absolute Return Bond 223 -0,29 - - - -2,01 - - - -2,81 - - - -2,96 - - - -1,60 - - - NR Pioneer Funds Absolute Return Multi Strategy 1111 -0,37 - - - 0,55 - - - 3,62 - - - 1,89 - - - 2,71 - - - NR Pioneer Funds Absolute Return Multi Strategy Growth 429 -0,46 - - - 0,86 - - - 6,33 - - - 3,90 - - - 4,92 - - - NR Pioneer Funds Absolute Return Asian Equity 25 -0,14 - - - 0,98 - - - -0,53 - - - 3,05 - - - 2,55 - - - NR Pioneer Funds Absolute Return European Equity 339 -0,06 - - - -0,75 - - - -4,28 - - - -0,23 - - - -0,01 - - - NR MULTI ASSET - FONDI di FONDI MULTI ASSET in TITOLI Pioneer Funds Global Multi Asset Target Income TOTAL RETURN Totale 41.216 La performance "DA INIZIO ANNO" utilizza come data di partenza il 30 dicembre 2016. Le over/underperformance sono aritmetiche. I benchmark utilizzano indici Total Return. * Rendimenti annui composti Percentile: posizionamento occupato dal fondo all'interno della relativa categoria fatto 100 il totale dei fondi che la compongono. 1° Quartile 2° Quartile 1: Il confronto con gli indici Fideuram non e' pienamente indicativo della qualita' della gestione in quanto influenzato da una non perfetta omogeneita' di benchmark con i fondi appartenenti alla stessa categoria Assogestioni. 2: Per alcune categorie, visto il numero troppo limitato di fondi che le compongono, gli indici Fideuram non vengono calcolati. 3° Quartile 4° Quartile Performance Pioneer Funds - marzo 2017 Il confronto avviene fra il benchmark indicato nel Prospetto Informativo (Benchmark Lordo) e la performance del fondo ULTIMO MESE FONDO AUM DA INIZIO ANNO Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. ULTIMO ANNO Fondo Vs Bmk Lordo Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo ULTIMI 3 ANNI * ULTIMI 5 ANNI * Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Perf. Percentile Fondo Vs Indice Fid. Fondo Vs Bmk Lordo Morningstar Rating AZIONARI EUROPA Pioneer Funds Italian Equities 57 8,58 58 0,12 0,32 7,06 61 -1,05 -1,07 8,08 77 -6,65 -9,55 -1,18 82 -3,64 -4,31 7,56 76 -2,26 -2,51 ** Pioneer Funds European Value 674 3,46 49 - -0,40 5,70 29 - 1,20 21,27 20 - -0,33 7,95 22 - 2,79 11,98 18 - 2,27 **** Pioneer Funds Euroland Equity **** 1.802 5,52 30 1,01 0,11 5,66 65 -0,21 -1,45 17,34 47 1,26 -2,43 6,91 43 1,04 -0,69 11,98 25 2,12 0,57 Pioneer Funds European Research 638 3,48 42 0,14 0,14 3,85 88 -1,19 -2,10 12,59 50 -0,38 -4,36 5,52 61 0,22 -1,65 9,11 59 0,25 -1,24 *** Pioneer Funds European Potential 1.012 3,35 46 - 0,69 7,14 54 - 0,19 5,40 74 - -9,00 6,98 72 - -3,16 13,77 48 - -1,96 **** Pioneer Funds Top European Players 1.275 4,00 15 0,64 0,66 5,33 52 0,22 -0,62 11,48 64 -1,36 -5,47 6,54 46 1,19 -0,62 9,50 50 0,60 -0,86 *** Pioneer Funds European Equity Target Income 2.639 3,37 - - 0,03 4,02 - - -1,94 11,20 - - -5,75 4,13 - - -3,04 8,75 - - -1,60 *** Pioneer Funds US Pioneer Fund 1.476 -1,00 71 -0,56 -0,47 4,30 41 0,28 -0,30 20,82 65 -0,68 -4,02 16,04 60 0,70 -4,05 14,87 47 0,90 -3,49 *** Pioneer Funds U.S. Research 1.078 -0,59 39 -0,15 -0,06 4,86 23 0,83 0,26 22,99 43 1,10 -1,86 15,25 68 0,02 -4,83 13,99 74 0,13 -4,37 *** Pioneer Funds U.S. Fundamental Growth 2.381 0,76 42 - 0,26 6,41 58 - -0,99 17,76 81 - -5,58 19,21 37 - -1,85 16,39 43 - -1,99 **** Pioneer Funds U.S. Research Value 206 -1,47 41 - 0,19 3,54 11 - 1,70 26,39 20 - -0,64 15,06 33 - -3,18 13,98 58 - -4,20 ** Pioneer Funds US Mid Cap Value 480 -2,61 70 -2,17 -1,23 1,95 48 -1,97 -0,38 25,24 34 2,95 -2,42 15,10 41 -0,11 -3,43 14,67 50 0,72 -4,49 ** Pioneer Funds North American Basic 680 -2,11 78 -1,68 -0,45 1,62 65 -2,29 -0,22 22,95 63 1,07 -4,07 13,79 81 -1,25 -4,45 13,83 75 -0,01 -4,21 *** 1.927 0,74 - - 0,34 3,11 - - -1,79 13,17 - - -9,10 9,26 - - -5,55 10,07 - - -4,18 ** 917 1,04 34 0,58 0,63 5,26 41 1,20 0,35 20,03 34 -0,73 -2,25 12,60 33 0,53 -2,21 12,62 27 0,54 -1,63 *** 1.067 2,09 23 - 1,68 6,68 43 - 1,78 16,73 45 - -5,54 6,27 66 - -8,54 11,68 49 - -2,57 *** AZIONARI AMERICA AZIONARI INTERNAZIONALI 0 Pioneer Funds Global Equity Target Income Pioneer Funds Global Select Pioneer Funds Global Ecology AZIONARI FAR EAST Pioneer Funds China Equity 272 1,79 46 1,24 0,65 11,29 34 4,55 0,31 24,57 50 3,45 -2,18 14,03 46 3,00 -1,47 10,17 46 2,47 -0,04 **** Pioneer Funds Japanese Equity 366 -1,94 80 -2,47 -0,92 2,38 77 -3,82 -0,67 18,10 67 -1,92 -3,82 14,64 56 3,55 -0,72 9,80 68 2,13 -1,79 *** Pioneer Funds Asia (ex Japan) Equity 78 1,94 74 1,39 -0,66 10,38 60 3,69 -1,44 21,97 54 1,30 -3,18 13,74 39 2,74 -0,15 8,26 60 0,70 -1,19 *** Pioneer Emerging Europe and Mediterranean Equity 199 1,28 20 - 0,65 -0,35 58 - -0,45 18,80 60 - 1,31 4,09 46 - 2,92 -0,11 46 - 0,85 **** Pioneer Funds Latin America Equity 21 0,67 48 - 0,78 13,51 14 - 3,00 33,93 14 - 2,61 3,82 31 - -0,66 -3,68 62 - -1,89 ** Pioneer Funds Indian Equity 61 5,11 74 - -0,18 15,35 70 - -0,15 21,47 88 - -4,68 18,43 74 - 1,50 10,05 83 - -0,96 ** Pioneer Funds Russian Equity 50 1,60 36 - 0,61 -1,81 43 - 2,67 44,61 50 - 8,38 15,34 11 - 3,87 4,67 12 - 3,47 ***** 440 0,95 63 -0,72 -0,90 9,22 46 -0,32 -0,68 22,50 29 0,17 -2,39 7,32 63 -0,38 -2,77 2,51 62 -0,56 -2,80 * AZIONARI PAESI EMERGENTI Pioneer Funds Emerging Market Equity Totale 19.794 La performance "DA INIZIO ANNO" utilizza come data di partenza il 30 dicembre 2016. Le over/underperformance sono aritmetiche. I benchmark utilizzano indici Total Return. * Rendimenti annui composti Percentile: posizionamento occupato dal fondo all'interno della relativa categoria fatto 100 il totale dei fondi che la compongono. 1° Quartile 2° Quartile 1: Il confronto con gli indici Fideuram non e' pienamente indicativo della qualita' della gestione in quanto influenzato da una non perfetta omogeneita' di benchmark con i fondi appartenenti alla stessa categoria Assogestioni. 2: Per alcune categorie, visto il numero troppo limitato di fondi che le compongono, gli indici Fideuram non vengono calcolati. 3° Quartile 4° Quartile