Performance Analysis Fondi Lussemberghesi

PERFORMANCE
ANALYSIS
Pioneer Fondi Lux
2017
MARZO
PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI
LO SCENARIO
In Usa, la riunione di politica monetaria del 15 marzo si è conclusa con
l’aumento di 25 punti base dell’intervallo obiettivo per il tasso di
riferimento, portato a 0,75%-1%. Dalle proiezioni sul livello dei tassi di
riferimento dei banchieri centrali si confermano i tre rialzi per il 2017 e il
2018. Ciò è coerente con la conferma delle previsioni di crescita e
inflazione sull’orizzonte temporale indicato, in attesa di azioni effettive
> USA: la riunione di politica monetaria del 15 marzo si è
conclusa con l’aumento di 25 punti base dell’intervallo obiettivo
per il tasso di riferimento, portato a 0,75%-1%. Alla base di tale
decisione, adottata con la posizione contraria di un solo
banchiere centrale, l’ulteriore rafforzamento dell’occupazione e
la prosecuzione della crescita ad un ritmo moderato, sostenuta
dai consumi e dal miglioramento degli investimenti.
L’orientamento di politica monetaria resta tuttavia accomodante
al fine di supportare l’ulteriore miglioramento delle condizioni
del mercato del lavoro e la stabilizzazione dell’inflazione a circa il
2% nel medio termine (l’indicatore di riferimento della Fed, il
deflatore dei consumi personali, è risultato pari all’1,8% a
febbraio). Nel Comunicato si evidenzia altresì che l’obiettivo
dell’inflazione è simmetrico, un apparente implicito riferimento
al fatto che un eventuale movimento dell’indicatore al di sopra
dell’obiettivo del 2% per un certo periodo di tempo non
dovrebbe tradursi automaticamente in una accelerazione
nell’azione della banca centrale. Dalle proiezioni sul livello dei
tassi di riferimento dei banchieri centrali si confermano i tre
rialzi per il 2017 e il 2018: il valore mediano del tasso di
riferimento è all’1,35% per la fine del 2017, al 2,125% per la fine
del 2018 e al 3% per la fine del 2019. Ciò è coerente con la
conferma delle previsioni di crescita e inflazione sull’orizzonte
temporale indicato, in attesa di azioni effettive sul fronte della
politica fiscale.
> Area Euro: la riunione di politica monetaria della BCE del 9
marzo si è conclusa con i tassi di riferimento invariati e senza
modifiche al programma di allentamento quantitativo. Nel
Comunicato è stato inoltre riportato che i tassi di interesse
rimarranno agli attuali livelli o su livelli più bassi per un esteso
periodo di tempo e al di là della scadenza fissata per il QE e che
quest’ultimo potrebbe essere ampliato in termini di
dimensione/durata se il contesto di riferimento dovesse
deteriorarsi. Nel corso della conferenza stampa, il Presidente
Draghi ha altresì enfatizzato che non è evidente una convincente
tendenza al rialzo ell’inflazione generale e che ciò ha indotto il
Consiglio a mantenere l’espressione «più basso» riferito al livello
dei tassi di riferimento. Alla domanda sull’eventualità di una
modifica del tasso sui depositi prima della fine del QE Draghi ha
tuttavia aggiunto che le indicazioni sul futuro livello dei tassi
ufficiali sono da intendersi come una previsione coerente con
l’attuale scenario e che la BCE continuerà a monitorare
l’evoluzione del contesto di riferimento per analizzarne eventuali
cambiamenti. Tale dichiarazione ha alimentato speculazioni su
un eventuale avvio del processo di normalizzazione della politica
monetaria prima di quanto precedentemente atteso. Tali
speculazioni si sono poi smorzate nella parte finale del mese. Sul
fronte delle proiezioni, la revisione al rialzo delle previsioni di
sul fronte della politica fiscale. In area Euro, la riunione della BCE si è
conclusa con i tassi di riferimento invariati e senza modifiche al
programma di QE. La riunione della BoE del 16 marzo si è conclusa con
un nulla di fatto su tassi e QE ma con una sorpresa: contrariamente alle
attese, un membro del Comitato di politica monetaria ha votato a favore
di un rialzo del tasso ufficiale di 25 punti base, a 0,50%.
inflazione per il 2017 appare un riconoscimento dell’impatto dei
recenti rialzi sul valore medio della statistica del 2017 (previsione
rivista da 1,3% a 1,7%), con effetto contenuto sul 2018
(previsione rivista da 1,5% a 1,6%) e nullo sul 2019 (stima
confermata all’1,7%). Sul fronte della crescita, marginale la
revisione al rialzo delle previsioni per il 2017 (da 1,7% a 1,8%) e
per il 2018 (da 1,6% a 1,7%) a fronte di una conferma della
previsione per il 2019 (all’1,6%), pur riconoscendo che i rischi
sono sbilanciati verso l’alto.
> Regno Unito: il Governo ha formalmente avviato l’art. 50 del
Trattato di Lisbona che apre il processo di uscita del paese
dall’Unione Europea. Il passaggio successivo è l’approvazione
delle linee guida del processo da parte del Consiglio Europeo del
29 aprile, funzionale all’avvio delle negoziazioni a partire da
maggio. Il processo dovrebbe concludersi entro due anni, salvo
rinvio con decisione adottata all’unanimità. Nel frattempo, il
Parlamento inglese dovrebbe iniziare la discussione del
cosiddetto Great Repeal Bill, ovvero l’insieme di provvedimenti
per convertire leggi e regole dell’UE e se necessario inserirle
direttamente nell’ordinamento britannico. Sul fronte della
politica monetaria, la riunione della BoE del 16 marzo si è
conclusa con un nulla di fatto su tassi e QE ma con una sorpresa:
contrariamente alle attese, un membro del Comitato di politica
monetaria ha votato a favore di un rialzo del tasso ufficiale di 25
punti base, a 0,50%.
> Giappone: il report sui prezzi al consumo di febbraio ha
evidenziato una inflazione ancora debole (0,3% da 0,4%
precedente e vs 0,2% atteso). Andamento simile della
componente core (0,2% da 0,1% precedente e vs 0,2% atteso).
> Paesi Emergenti: in Cina, i dati economici restano positivi. Il
report sulle vendite al dettaglio del mese di febbraio ha
evidenziato un incremento del 9,5% a/a, da 10,4% precedente e
vs 10,6% atteso. Migliori il dato sulla produzione industriale
(6,3% a/a, da 6% precedente e vs 6,2% atteso) e sugli investimenti
fissi (8,9% a/a da 8,1% precedente e vs 8,3% atteso) relativi allo
stesso mese.
USA: Proiezioni della Fed
Fonte: Bloomberg; dati al 31 marzo 2017.
2
Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche
parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte.
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OBBLIGAZIONARI
OBBLIGAZIONARI
MERCATI OBBLIGAZIONARI
> Europa: deciso rialzo per i rendimenti europei nella prima metà
del mese, frutto delle aspettative di imminente aumento dei tassi
negli USA e di riduzione degli stimoli da parte della BCE ma
anche di un’accelerazione dell’inflazione. Una volta confermato
il ritmo di rialzi futuri negli USA e la volontà di mantenere in
piedi il programma europeo di stimoli, le pressioni sui tassi si
sono un poco allentate, soprattutto sulle scadenze medio lunghe.
Mentre il rendimento del titolo tedesco a due anni ha chiuso a 0,74% (+16 pb), conservando gran parte del rialzo su attese di
revisione del tasso ufficiale sui depositi, quello del Bund a 10
anni è tornato a +0,33% (+12 pb) dopo aver toccato un massimo
a 0,49%. Stessa direzionalità per i rendimenti dei titoli periferici,
ma la fase di discesa nella seconda metà del mese è stata ampia
grazie al restringimento dello spread, dopo che il risultato
favorevole delle elezioni olandesi e la risalita del candidato
moderato nei sondaggi sulle elezioni francesi, ha ridotto la
percezione di rischio politico (il balzo del differenziale BTPBund negli ultimi giorni del mese è dovuto ad un fattore tecnico,
legato al cambio del titolo di riferimento per il confronto con il
decennale tedesco). Il rialzo dei tassi core ha pesato sul mercato
del credito, che però ha contenuto le perdite soprattutto nel
segmento più speculativo, grazie al supporto di spread più stretti
in virtù del miglioramento atteso del ciclo europeo.
> USA: il mercato USA ha iniziato il mese scontando il
raggiungimento degli obiettivi macro di occupazione e inflazione
e un rialzo dei tassi da parte della Fed. La banca centrale non ha
deluso le attese e a metà marzo ha incrementato il costo del
denaro nella forbice compresa tra lo 0,75% e l’1%. Tuttavia ha
ribadito la linea di incrementi graduali, risultando meno
aggressiva nelle intenzioni di quanto pronosticato. Dopo aver
toccato un massimo a 2,63%, il rendimento dei Treasury a dieci
anni ha iniziato a ripiegare, con una spinta finale al ribasso dopo
il fallimento della proposta di revisione dell’Obamacare, che ha
diffuso dubbi sulla capacità dell’amministrazione di realizzare le
riforme economiche promesse, compresa la riforma fiscale.
Rimangiatosi tutto il rialzo, ha chiuso invariato rispetto al mese
scorso a 2,39%. Analogo andamento per il titolo a due anni, che,
muovendosi in un intervallo più stretto, è salito fino a 1,38%, il
massimo degli ultimi 7 anni, per poi chiudere a 1,25% (-1 pb).
Impattato anche il dollaro, che ha perso terreno contro euro da
1,057 a 1,086 prima di assestarsi a 1,067.
> DEBITO EMERGENTE: la ricerca di extra rendimento e gli spunti
positivi dal fronte macro continuano a supportare i flussi in
acquisto sul debito emergente. Il debito esterno ha chiuso a
+0,4% in dollari (-0,5% in euro) con spread sostanzialmente
invariato a 310 (-2 pb). Molto più robusta la performance del
debito interno: +2,3 % in dollari (+1,7% in euro). In evidenza il
Messico, soprattutto grazie al rialzo della valuta: il peso ha
recuperato il livello pre-elezioni USA, ridimensionando le
minacce di Trump e grazie alla Banca centrale che non ha esitato
ad alzare il costo del denaro per la quarta volta consecutiva da
novembre, portandolo a 6,5%. Si è comportato bene anche il
debito russo: la banca centrale ha tagliato a sorpresa i tassi di 25
pb a 9,75% visto il recupero dell’economia e la discesa
dell’inflazione entrambi superiori al previsto.
3
Indici governativi
Governativi Italia
Governativi EMU
-0,28%
-2,03%
-0,56%
-1,48%
Governativi USA
-0,69%
Governativi Globali
-0,55%
-0,69%
0,04%
Indici corporate
Corporate EMU - Large Cap
-0,33%
Corporate EMU - finanziari
-0,03%
Euro High Yield
-0,03%
0,27%
0,57%
1,69%
Corporate US
-0,71%
Corporate US High Yield
-0,86%
Corporate globali HY e emerg.
0,02%
1,29%
-0,41%
1,77%
Indici del debito emergente
Governativi emergenti in valuta
forte
-0,46%
Corporate emergenti in valuta
forte
-0,52%
2,41%
1,53%
Obbligazioni emergenti in valuta
locale
1,68%
4,53%
0,75%
Monetario in valuta locale
-10%
da inizio mese
3,71%
0%
10%
da inizio anno
Elaborazione dati: Pioneer Investments. Dati al 31/3/2017. Performance in euro.
Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche
parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte.
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OBBLIGAZIONARI
OBBLIGAZIONARI
Andamento fondi
Euro Aggregate Bond 
Classe E
vs Benchmark
marzo
-0,53%
-0,04%
Diversified Short Term Bond
da inizio anno
-1,55%
-0,63%
Performance assoluta negativa per il fondo, sostanzialmente
in linea con quella del benchmark. Contributi positivi, in
termini relativi: strategie relative value (e.g. lungo
cartolarizzazioni danesi / corto Germania), strategie
sull’inflazione (corto tassi reali europei), corto di duration sui
tassi scandinavi (10 anni svedese). Impattano negativamente:
posizioni corte nel Dollar Bloc (Australia, Canada, Nuova
Zelanda), tassi inglesi e giapponesi, strategia quantitativa
Itrend e posizione corta di credit spread duration (corto
credito Usa e Europa).
Assetto di portafoglio. Chiuso nel mese il posizionamento
corto all’interno del Dollar Bloc (su Australia, Canada e
Nuova Zelanda). Aumentato il posizionamento corto di
duration sui tassi tedeschi, mantenuto il corto sul 5 anni
americano. Sui tassi inglesi confermato il posizionamento
volto ad anticipare una curva dei rendimenti più ripida.
Mantenuta la duration negativa sui tassi reali europei nella
parte lunga della curva. La strategia quantitativa Itrend, dopo
essere passata da lunga a neutrale, si è posizionata corta sul 5
anni tedesco. Duration negativa sui tassi giapponesi e svedesi.
Chiuso il corto, via opzioni, sul credito Usa e Europa.
A fine mese, la duration è in calo da 5,4 a 5,0 anni (6,5 il
benchmark).
Euro Strategic Bond 
Classe E
vs Benchmark
marzo
0,08%
-
da inizio anno
1,29%
-
Performance assoluta leggermente positiva, grazie
all’esposizione a emittenti industriali messicani e peruviani e a
finanziari italiani e spagnoli. Contribuiscono positivamente,
inoltre, le protezioni sui tassi e sul cambio euro-dollaro.
Negativi i corporate argentini (settore energetico e bancario)
e brasiliani (materiali e consumi primari).
Allocazione. Il portafoglio mantiene la preferenza per
obbligazioni high yield (pari al 21,6%) ed emergenti (46,7%,
denominate in dollari con cambio coperto). In termini di
rating, preferenza per qualità creditizia BB (24,0%) e B
(19,6%); rating medio BB. A livello geografico, le maggiori
posizioni nel mondo emergenti sono su Brasile, Russia,
Turchia, Argentina e Cina. Liquidità e strumenti monetari
pari al 12,1%, per mitigare la volatilità. Mantenute protezioni
sul debito emergente principalmente mediante CDX EM;
presenti coperture su singoli Stati come Colombia, Corea,
Messico, Turchia. Lato paesi sviluppati, confermate coperture
sul credito euro IG (via Itraxx Main) e HY (Itraxx Crossover).
A fine mese duration pari a 0,6 anni (negativa sui Treasury
Usa e Bund tedesco), spread duration pari a 2,1 anni,
derivante principalmente da Brasile, Russia e Argentina, tra i
paesi emergenti, ed Italia, Francia e UK tra i paesi sviluppati.
4
Classe E
vs Benchmark
marzo
0,04%
-
da inizio anno
0,44%
-
Performance assoluta positiva per il comparto nel mese.
Contributi positivi dal debito finanziario subordinato
europeo (emissioni LT2) e dalle emissioni ibride dei settori
utility e auto. Lato protezioni, positivo l’apporto delle
strutture di protezione sul rischio tassi in Europa e sul rischio
credito in Europa e Usa.
Principali scelte di allocazione. In termini di rating,
esposizione prevalente al debito investment grade mentre il
peso delle emissioni high yield si attesta intorno al 17%.
Tipologia di emissioni: debito senior in aumento al 50,0%,
debito subordinato in lieve riduzione al 33,9% (di cui 27,2%
finanziari, prevalentemente emissioni LT2) per parziale presa
di profitto sulle emissioni Lower Tier 2. Esposizione
settoriale: finanziari 49,2% (in prevalenza banche, in misura
minore assicurazioni e real estate), industriali 29,9% (in testa
consumi ciclici e non ciclici, poi telecomunicazioni, materie
prime), servizi di pubblica utilità 4,9%.
A livello di paese (parte titoli): 72,4% Europa, 10,9% Usa, 1%
tra Pacifico ed Emergenti. Liquidità in aumento al 15%.
Duration a fine mese 0,1 anni, spread duration 1,6 anni.
Optimal Yield Short-Term
Classe E
vs Benchmark
marzo
0,14%
-
da inizio anno
-
Performance assoluta leggermente positiva, grazie
all’esposizione a industriali messicani e a banche nigeriane,
tra i paesi emergenti, e a finanziari italiani e spagnoli, tra i
paesi sviluppati. Contribuiscono positivamente, inoltre, le
protezioni sui tassi e sul cambio euro-dollaro. Negativi i titoli
corporate argentini (settore energetico e bancario) e
brasiliani (materiali e consumi primari).
Allocazione. Il portafoglio mantiene la preferenza per
obbligazioni high yield (pari al 23,2%) ed emergenti (36,1%,
denominate in dollari con il rischio cambio coperto). In
termini di rating, preferenza per qualità creditizia BB (23,8%)
e B (19,7%); rating medio BB. A livello geografico, le
maggiori posizioni nel mondo emergenti sono su Brasile,
Russia, Cina, Turchia e Messico. E’ presente un livello di
liquidità ancora elevato (34,1% a fine marzo, dal 46,1% di fine
febbraio).
A fine mese duration pari a 1,6 anni, spread duration pari a
1,8 anni, derivante principalmente da Brasile, Messico e
Russia, tra i paesi emergenti, e USA, UK e Francia tra i paesi
sviluppati.
Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche
parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte.
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OBBLIGAZIONARI
OBBLIGAZIONARI
Andamento fondi
Emerging Market Bond Short-Term
Global Subordinated Bond
Classe E
vs Benchmark
marzo
0,42%
-0,06%
da inizio anno
2,82%
-0,74%
Performance assoluta positiva per il fondo, sostanzialmente in
linea con quella del benchmark. In termini assoluti,
contributo positivo dal debito subordinato finanziario (in
particolare emissioni AT1 e, in misura minore, LT2 di banche
irlandesi e del Nord Europa) e dalle emissioni ibride non
finanziarie (telecomunicazioni di Francia e Germania e
settore auto tedesco). Deboli i settori real estate e utility.
Operativamente è stato preso parziale profitto sul settore
assicurativo dopo il rally delle ultime settimane; aumentato il
peso delle emissioni AT1 finanziarie, che offrono carry
attraente e maggior beta, e ridotta l’esposizione agli ibridi non
finanziari, dalla natura relativamente più difensiva.
Assetto di portafoglio. Subordinati non finanziari: 25,6%, con
preferenza per utility, telecomunicazioni, consumi, energia.
Subordinati finanziari: peso 66% (in prevalenza banche, circa
il 50%, seguite da REITS, assicurativi e finanziari diversificati).
Contenuta esposizione al settore bancario dei paesi periferici,
preferenza per le banche del Nord Europa. Esposizione
marginale alle azioni privilegiate Usa.
Liquidità intorno al 5%.
Duration a fine mese: 4,3 anni (4,4 anni il benchmark); spread
duration: 4,8 anni.
Classe E
Classe EH
Classe E
vs Benchmark
da inizio anno
0,10%
0,41%
Performance assoluta negativa (penalizzata dalla piena
esposizione della strategia al Dollaro Usa, in calo dello -0,74%
contro Euro), leggermente superiore a quella del benchmark.
Contribuiscono positivamente la sovraesposizione al debito
emergente in dollari e alle cartolarizzazioni. Negativi i
corporate High Yield.
Allocazione. Portafoglio composto da circa mille titoli
contraddistinti da alta qualità creditizia degli emittenti (rating
medio A-; AA- il benchmark), posizionato per un contesto di
rialzo tassi: titoli a tasso variabile e titoli con duration
inferiore all’anno pari a circa il 19% (vs 0,7% il benchmark).
Netto sottopeso sui titoli di Stato (6,5% vs 30,5% del
benchmark), cui corrisponde il sovrappeso su
cartolarizzazioni (37,2% vs 26,0% del benchmark) e corporate
High Yield (24,1% vs 6,0% del benchmark). Sovrappeso sul
debito emergente (8,3% vs 7,0%), in particolare su Messico,
Brasile, Perù e Argentina.
Duration pari a 4,8 anni vs 5,6 anni del benchmark.
5
da inizio anno
0,40%
1,42%
Performance assoluta sostanzialmente invariata per la classe
Euro Hedged; negativa per quella pienamente esposta al
dollaro Usa. Contributi positivi principalmente dal credito
High Yield (finanziari ed energetici); a livello geografico da
Argentina, Messico, Brasile e Russia. Negativa l’esposizione
alla Croazia.
Principali scelte di allocazione. L’approccio del team di
gestione rimane conservativo, privilegiando la ricerca di
valore e la diversificazione. Il portafoglio mantiene la
preferenza per il credito (circa 78% di cui 60% circa high
yield). A livello geografico preferenza per Brasile, Cina,
Russia e Messico. La componente societaria a livello settoriale
si conferma esposta principalmente ai titoli bancari,
energetici e utility. Liquidità in leggero calo (8,1%).
Duration a fine mese pari a 2,1 anni.
Strategic Income 
marzo
-0,62%
0,06%
marzo
-0,56%
-0,06%
Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche
parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
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OBBLIGAZIONARI
AZIONARI
MERCATI AZIONARI
> EUROPA: performance positiva per i mercati azionari europei,
che hanno beneficiato della distensione del rischio politico dopo
l’esito delle elezioni olandesi e il rafforzamento del candidato
centrista alle elezioni francesi, che hanno allontanato i timori
anti-europeisti. Questi sviluppi positivi hanno prevalso sui dubbi
sulla realizzabilità delle politiche di Trump e sulle preoccupazioni
per l’avvio di Brexit. Tutti in rialzo gli indici nazionali, in
particolare quelli dei paesi periferici e semiperiferici: Francia,
Italia e Spagna. A livello settoriale, premiati i servizi regolati
(+5,1%, sostenuti da dividendi attraenti) e i finanziari (+4,9%,
tornati sui massimi sul recedere dei rischi di tenuta dell’euro).
Meno brillanti gli energetici (-0,3% in conseguenza alla flessione
del prezzo del petrolio) e i farmaceutici (-0,3%).
> USA: mercato americano in consolidamento sui livelli del mese
scorso. Se la Fed ancora accomodante e i dati macroeconomici
solidi hanno, da una parte, continuato a garantire sostegno al
mercato, dall’altra lo scetticismo sulla effettiva attuazione
dell’agenda politica della nuova amministrazione ha trovato
terreno fertile nel ritiro forzato della riforma sanitaria, favorendo
la correzione. L’indice ha chiuso pressoché invariato in dollari,
+0,1%, ma in ribasso di -0,8% in euro, incorporando il
ritracciamento della valuta americana. A livello settoriale, le prese
di profitto si sono concentrate soprattutto sui finanziari (-2,8% in
dollari, -3,6%, penalizzati dal ribasso dei tassi governativi e dai
dubbi sulla prossima deregolamentazione del settore bancario).
Robusti i ritorni del settore della tecnologia (+2,6%, +1,7% in scia
a buoni risultati aziendali con stime in crescita anche per i
prossimi trimestri).
> GIAPPONE: performance mensile negativa per il mercato
giapponese dopo cinque mesi consecutivi di rialzo: -0,8% in yen,
-1% in euro. Dopo un inizio positivo in scia all’indebolimento
dello yen, il mercato ha corretto spinto da fattori interni (accuse
al premier Abe di aver fatto una donazione a una struttura
educativa, nota per i suoi valori nazionalisti) ed esterni (difficoltà
politiche di Trump e rafforzamento della valuta locale). La
prossimità della chiusura dell’anno fiscale ha accelerato le prese
di profitto.
> PAESI EMERGENTI: ancora in rialzo i mercati azionari
emergenti, con gli investitori rincuorati dalle dichiarazioni della
Fed, più morbide delle attese, e dal continuo flusso di dati
macroeconomici incoraggianti. Miglior area quella asiatica.
L’interesse è rimasto alto soprattutto in India (+3,2% in valuta
locale, +5,1% in euro; buona possibilità di un prosieguo delle
riforme dopo la vittoria del partito attualmente al governo nelle
elezioni in cinque stati) e in Corea (+4,1%, 4,4%; speranza di un
nuovo governo più stabile e intraprendente dopo l’impeachment
del presidente Park). In ritardo l’area emergente latino
americana, su cui ha pesato l’andamento negativo del Brasile (2,5%, -5,3%; revisione al ribasso della crescita economica che
mette a rischio le riforme per risanare le finanze pubbliche) che
ha più che compensato il recupero del Messico (+3,4%,+8,9%;
minor credibilità delle minacce di Trump riguardanti la
rinegoziazione degli accordi commerciali e l’imposizione della
tassa di frontiera).
Indici azionari europei
3,34%
5,96%
Europa (MSCI)
2,66%
Europa - Small Cap (MSCI)
6,96%
EMU (MSCI)
5,41%
7,11%
Germania (DAX)
4,04%
7,25%
Francia (CAC 40)
5,62%
5,58%
2,38%
Svizzera (SMI)
7,32%
1,28%
3,82%
Gran Bretagna (FTSE 100)
8,36%
6,81%
Italia (FTSE MIB)
9,55%
12,54%
Spagna (IBEX)
Indici azionari americani
S&P 500
-0,76%
Russell 2000
-0,52%
4,42%
1,05%
0,72%
Nasdaq Composite
8,58%
Indici azionari emergenti
1,86%
Mercati Emergenti
9,90%
2,67%
EM Asia
11,81%
-0,10%
EM America Latina
10,51%
1,01%
EM Europa e Medio Oriente
-0,02%
0,86%
Azioni Asia Pacifico (AC)
7,88%
-1,02%
Giappone
3,05%
-10%
da inizio mese
0%
10%
da inizio anno
Elaborazione dati: Pioneer Investments. Indici Total Return in €, con reinvestimento dividendi.
Dati al 31/3/2017.
6
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parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte.
20%
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OBBLIGAZIONARI
AZIONARI
Andamento fondi
European Equity Target Income 
Top European Players 
marzo
da inizio anno
Classe E
4,00%
5,33%
vs Benchmark
0,66%
-0,62%
Performance positiva nel mese, superiore a quella del
benchmark. Contributi positivi, in termini relativi, da
finanziari (BBVA, BNP Paribas, Prudential), materie prime
(la società cementifera francese Vicat, assenza di esposizione a
Glencore e Rio Tinto) e industriali (la società francese di
costruzioni Vinci, ancora premiata per il buon quadro del
business emerso nei risultati comunicati a febbraio, la
francese Schneider Electric e Legrand, azienda di
componentistica elettronica). Debole la selezione tra i
consumi ciclici (la società inglese di scommesse Paddy Power
Betfair e la società di pubblicità WPP, che ha risentito della
delusione degli investitori per le previsioni più caute sulla
crescita dei ricavi nel 2017) e le telecomunicazioni (Deutsche
Telekom).
Allocazione: sovrappeso consumi ciclici, industriali,
farmaceutici; sottopeso su consumi non ciclici, materie prime,
real estate.
Classe E
vs Benchmark
marzo
3,37%
-
da inizio anno
4,02%
-
Performance positiva nel mese per il comparto, in linea con il
buon andamento delle borse europee. Maggiori contributi
positivi dal posizionamento su finanziari (Axa, Ing Groep,
Intesa SanPaolo), industriali (Atlanta, Schneider Electric,
Vinci), utility ((Engie, Iberdrola, Enel); debole la selezione tra
le materie prime (Rio Tinto) e i farmaceutici (Novartis,
Astrazeneca).
Operativamente, acquistate nel mese Admiral Group (UK,
assicurazioni), BMW, Skandinaviska Enskilda Banken
(Svezia, banca), SES SA (Francia, telecomunicazioni), Telia
(Svezia, telecomunicazioni), chiuse le posizioni su Munich Re
(Germania, riassicurazioni) e Nordea Bank. A livello
settoriale, aumentato il peso dei consumi ciclici e delle
materie prime e ridotta l’esposizione ai farmaceutici e agli
energetici.
In termini di struttura opzionale, mese di intensa attività in
lato vendita di opzioni call ai fini della generazione di reddito.
Principali settori: finanziario, farmaceutici, industriali,
consumi ciclici.
European Potential 
Classe E
vs Benchmark
marzo
3,35%
0,69%
da inizio anno
7,14%
0,19%
Performance assoluta positiva per il comparto, superiore a
quella del benchmark. Contributo positivo maggiore dalle
scelte tra gli industriali tra i quali si sono distinti la tedesca
RheinMetall, l’inglese FLSmitdh, la tedesca Jungheinrich, la
spagnola Gamesa. Premiante anche la selezione tra i
finanziari (BPM, Fineco, Banca Generali) e i consumi ciclici
(la società francese di componentistica auto Faurecia,
Brunello Cucinelli, la danese Stroeer Se&co, l’inglese GVC).
Negativo l’apporto del posizionamento sulle materie prime
(RPC Group, la società mineraria Boliden, l’azienda cartaria
finlandese Smurfit Kappa).
Allocazione: sovrappeso industriali, materie prime,
telecomunicazioni, finanziari, energia; sottopeso farmaceutici,
consumi, real estate, tecnologici, utility.
7
Absolute Return European Equity
Classe E
vs Benchmark
marzo
-0,06%
-
da inizio anno
-0,75%
-
Performance assoluta marginalmente negativa. Contributi
positivi dai settori finanziario (posizioni lunghe su Banca
Mediolanum, Prudential, Munich Re) e farmaceutico
(posizione lunga su Amplifon) e telecomunicazioni (lungo
KPN); negativo l’apporto delle scelte tra le risorse di base
(posizione corta su una società cartaria finlandese) e i
tecnologici (posizione corta su una società di software
tedesca e una società francese specializzata nei sistemi di
pagamento elettronico).
Esposizione lorda a fine mese: 142% (di cui 36% in pair
trade), esposizione netta 0,9%.
Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche
parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte.
PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI
OBBLIGAZIONARI
AZIONARI
Andamento fondi
Global Equity Target Income
U.S. Fundamental Growth 
Classe E
vs Benchmark
marzo
0,76%
0,26%
da inizio anno
6,41%
-0,99%
Performance mensile positiva per il comparto, superiore a
quella del benchmark.
Contributi positivi maggiori, in termini relativi, dalla
selezione tra i finanziari (Intercontinental Exchange), i
tecnologici (Adobe Systems, Broadcom, Mastercard) e gli
industriali (in particolare, l’assenza di esposizione al
comparto dei trasporti); deboli le scelte tra i consumi ciclici
(Ross Stores, Lowe’s Companies, Time Warner).
Allocazione: sovrappeso su consumi primari e ciclici,
farmaceutico, finanziari, energia; sottopeso su real estate,
telecomunicazioni, tecnologia, industriali.
8
marzo
da inizio anno
Classe E
0,74%
3,11%
vs Benchmark
Performance assoluta positiva per il comparto, che ha
sovraperformato le borse globali. Contributo maggiore dagli
investimenti in Europa , in particolare nei settori finanziario
(BBVA, BNP Paribas, Axa), industriali (Siemens, Atlantia,
Philips) e utility (Enel, Iberdrola, Red Electrica). Positivo
anche l’apporto delle scelte nei paesi Emergenti (nel settore
tecnologico). Più contrastati gli Usa, ove la brillantezza del
settore IT è stata compensata dalla debolezza di finanziari,
farmaceutici e energetici e il Giappone (la forza dello yen ha
penalizzato le società del settore auto; in calo anche le
telecomunicazioni).
Operativamente, è stato aumentato il peso dell’Europa a
scapito degli Usa. Acquistati BP (UK, energia), Elisa
(Finlandia, telecomunicazioni), Swisscom (Svizzera,
telecomunicazioni), Fortum (Finlandia, utility), SEB e
Swedbank (Svezia, banche), Starbucks (US, ristorazione, per
beneficiare del maggior ottimismo dei consumatori a livello
globale), United Parcel Service (Usa, logistica), Subaru
(Giappone, auto, con forte presenza nel mercato chiave degli
Usa); chiuse le posizioni su EasyJet (UK, trasporto aereo), Eli
Lilly (Usa, farmaceutico, preso profitto), Macys e Target
(Usa, distribuzione al dettaglio), Wells Fargo (Usa, banca,
presa di profitto).
Mese attivo lato strategia opzioni.
Allocazione (principali aree): Europa 22,7% (di cui 6,6% UK),
Usa 50%, Giappone 11,2%, Emergenti 3,7%.
Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche
parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte.
PERFORMANCE ANALYSIS | PIONEER FONDI LUSSEMBURGHESI
MULTI - ASSET
FONDI MULTI - ASSET
Global Multi-Asset Target Income 
Classe E
Classe EH
marzo
-0,05%
0,43%
Absolute Return Multi-Strategy
da inizio anno
0,09%
1,09%
Performance assoluta positiva per la classe a cambio coperto,
leggermente negativa per quella pienamente esposta al
dollaro, in calo nel mese.
Contributo positivo maggiore dagli investimenti azionari su
paesi sviluppati (Europa ed Emergenti); premiante anche la
sovraesposizione al credito HY (in particolare in Usa) e al
debito Emergente. Negativi il posizionamento sulla duration,
le strutture di protezione, la preferenza per i settori azionari
ciclici rispetto ai difensivi, le scelte valutarie (lungo dollaro
contro yen e dollaro australiano).
Operatività: esposizione azionaria sostanzialmente stabile al
39% (da 40,6%). A livello geografico è stato aumentato il peso
dell’Europa, sia per il miglioramento del quadro macro sia
per l’approssimarsi della stagione dei dividendi, a scapito
degli Usa, le cui valutazioni appaiono meno attraenti. Data la
presenza dei rischi politici, parte dell’esposizione all’Europa è
realizzata attraverso strutture opzionali. Nelle strategie
satellite non direzionali si mantiene la relative value in
Europa e Usa lungo settori ciclici (consumi ciclici, finanziari)
/ corto difensivi (utility, consumi non ciclici). Altre strategie:
lungo settore infrastrutture energia Usa (via Us Energy
Infrastructure MLP index ETF) / corto S&P 500 e posizione
lunga su un fondo orientato all’income con un focus
reflazionistico esposto a infrastrutture, agricoltura, REIT,
MLP. Presenti coperture sugli indici azionari Usa.
Allocazione: Europa 15,3%, Usa 9,3%, Pacifico 9,6%, EM
4,8% (con preferenza per l’Asia). Allocazione settoriale
ancora ciclica con maggiore esposizione a finanziari,
industriali, consumi ciclici, energia; esposizione di rilievo
anche sul settore farmaceutico; presente basket di REITS.
Obbligazionario. Duration stabile intorno a 2,1 anni (da 1,9).
Presenti protezioni sui tassi Usa ed europei e posizione corta
sul due anni tedesco. Posizione lunga sull’inflazione in Usa,
Giappone e Eurozona (via inflation swap).
Spread duration in riduzione a 1,7 anni (da 2 anni);
l’esposizione al credito dei paesi sviluppati è intorno al 21%
con preferenza per l’Europa rispetto agli Usa e per emittenti
di maggior qualità. Focus su ibridi industriali e finanziari
LT2. Strategia relative value: lungo debito senior finanziario
vs indice generale europeo (via CDS su indici Itraxx).
Presenti protezioni su credito IG Usa e HY europeo.
Diminuita l’esposizione al debito emergente al 12,4% (da
15,8%), in prevalenza debito sovrano in valuta forte di paesi
con solide posizioni fiscali e meno vulnerabili ad azioni
protezionistiche dell’amministrazione Trump.
Valute: posizionamento lungo di dollaro Usa contro Yen
giapponese, dollaro canadese e corona norvegese; presente
esposizione ad un basket di divise dei paesi Emergenti
(Russia, India, Brasile) contro dollaro Usa per sfruttarne il
più elevato carry.
9
Classe E
vs Benchmark
giugno
marzo
1,22%
-0,37%
-
da inizio anno
0,81%
0,55%
-
Performance assoluta negativa per il comparto nel mese.
Contributo negativo maggiore dalle strategie satellite su
spread, materie prime, azioni (basket europei e Usa); perdite
anche dalle protezioni. Positiva la strategia Macro grazie alle
strategie azionarie: esposizione all’Europa e investimenti
tematici (Internet of Things, Energy Revolution, Asian
Gaming); premianti anche le strategie a spread (high yield
globali) e la selezione corporate (non finanziari e senior
finanziari).
Posizionamento. Obbligazioni: duration stabile a 1,2 anni.
Confermate le posizioni lunghe sull’inflazione, le protezioni
sul Bund e le strategie lunghe di volatilità su tassi tedeschi e
Usa. Presente steepening su curve forward Usa e su
Eurozona, UK, Giappone; lungo Treasury vs Bund; lungo
tassi reali USA vs UK. Aggiunto flattening 10-50 anni sulla
curva francese (tra le più ripide); spread OAT-Bund: venduto
call su OAT (volatilità elevata) per finanziare acquisto di call
su Bund (volatilità bassa) e put spread; confermati lungo
BTP/corto Bund a 30 anni e flattening sull’Italia lungo 50-30
anni/corto 10 anni (future).
Credito: spread duration a 1,5 anni (da 1,2). Preso profitto sui
titoli HY, acquistata protezione su HY USA e ridotti
corporate IG. Esposizione agli HY coperta totalmente con
derivati, cui si aggiungono i CDS su iTraxx Main. Presente
basket globale di convertibili.
Emergenti: aumentata marginalmente l’esposizione a nomi
finanziari russi, turchi e africani; tra gli emittenti sovrani,
preso profitto su Nigeria vs. Costa d’Avorio e Senegal.
Confermate protezioni sul Cile e posizioni su Israele,
Messico, Polonia, Singapore, Colombia.
Azioni: lieve incremento da 20,9% a 21,5%. A livello
geografico, principale scelta gli Usa, poi l’Europa; confermati
i lunghi Emergenti e Giappone (società sane con
fondamentali solidi); posizione corta su UK. A livello
settoriale, acquistate call sul settore energia e put sul settore
industriale vendendo put su bancari; preso profitto su
industriali e auto, aumentato IT e comprato infrastrutture
(ferrovie). Si conferma la preferenza per i ciclici e, tra i
difensivi, per i farmaceutici (acquistati future in USA e
Europa). Temi di lungo termine: aumentato il peso di
Internet of Things (società software, cybersecurity).
Valute: ridotto dollaro (da 9,3% a 8,4%); incrementati i
lunghi sterlina e yen. Aperto lungo valute di paesi più esposti
alle materie prime e meno sensibili al protezionismo di
Trump/che hanno già prezzato un maggiore impatto (Russia,
Messico, India, Indonesia, Brasile) vs. divise più legate alla
manifattura globale (Taiwan, Corea).
Materie prime: in calo a 2,4% (da 3,4%). Diminuite derrate
agricole e metalli preziosi, aumentati metalli industriali.
Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche
parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere
puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano
raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte.
Performance Pioneer Funds - marzo 2017
Il confronto avviene fra il benchmark indicato nel Prospetto Informativo (Benchmark Lordo) e la performance del fondo
ULTIMO MESE
FONDO
AUM
DA INIZIO ANNO
ULTIMO ANNO
ULTIMI 3 ANNI *
ULTIMI 5 ANNI *
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs
Bmk Lordo
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs
Bmk Lordo
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs
Bmk Lordo
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs
Bmk Lordo
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs
Bmk Lordo
Morningstar
Rating
OBBLIGAZIONARI BREVE TERMINE
Pioneer Funds Euro ShortTerm
1028
-0,13
89
-0,05
-0,08
-0,64
96
-0,35
-0,56
-1,34
96
-0,90
-1,20
-1,22
96
-1,20
-1,36
-0,51
96
-1,37
-1,15
**
Pioneer Funds Euro Liquidity Plus
150
-0,06
-
-0,01
-0,03
-0,30
-
-0,12
-0,21
-0,74
-
-0,22
-0,40
-0,52
-
-0,21
-0,37
-0,28
-
-0,50
-0,24
NR
Pioneer Funds Euro Cash Plus
381
-0,12
41
-0,34
-0,09
-0,38
94
-1,14
-0,29
-0,22
82
-2,86
0,09
-0,12
94
-1,66
-0,05
0,60
88
-2,34
0,53
**
Pioneer Funds U.S. Dollar ShortTerm
341
-0,52
1
-
0,05
-0,99
43
-
0,17
8,21
15
-
0,88
9,41
29
-
0,13
5,78
8
-
0,64
****
Global Inflation-Linked Short-Term
273
-0,22
-
-
-0,09
-0,40
-
-
-0,52
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
Pioneer Funds Diversified Short-Term Bond
635
0,04
-
-
0,07
0,44
-
-
0,53
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
Pioneer Funds Euro Corporate Short term
1053
-0,22
76
-
-0,19
-0,72
100
-
-0,63
-0,53
100
-
-0,23
-0,68
100
-
-0,62
0,69
82
-
0,55
**
Pioneer Funds Euro Bond
1568
-0,70
82
-0,30
-0,14
-2,38
98
-1,20
-0,90
-3,36
98
-1,88
-1,62
2,09
67
0,10
-2,00
3,82
54
0,62
-1,43
***
Pioneer Funds Euro Corporate Bond
2625
-0,30
63
-0,04
0,02
-0,33
95
-0,58
-0,58
2,04
59
-0,25
-0,37
2,27
76
0,12
-0,96
4,15
50
0,53
-0,08
***
Pioneer Funds US Dollar Aggregate Bond
1212
-0,72
47
-0,72
-0,02
-0,56
40
-0,56
0,02
9,88
3
9,88
2,86
11,17
25
7,29
-0,56
7,41
3
5,77
0,49
*****
Pioneer Funds Strategic Income
3519
-0,62
57
-0,84
0,06
0,10
57
-0,66
0,41
13,15
85
10,15
4,56
11,17
71
10,21
-0,89
8,05
67
7,50
0,62
****
Pioneer Funds Euro Aggregate Bond
2639
-0,53
74
-0,35
-0,04
-1,55
96
-1,60
-0,63
-1,60
85
-3,66
-1,05
2,12
57
0,07
-1,52
3,66
42
0,55
-0,98
***
Pioneer Funds Global Aggregate Bond
949
-0,69
79
-0,51
-0,19
-0,83
93
-0,88
-1,18
2,11
67
-0,03
-2,40
5,64
71
3,52
-2,74
3,40
63
0,30
-1,47
***
Pioneer Funds Global GDP-Weighted Gov Bond
148
-0,12
-
-
0,01
0,08
-
-
-0,49
2,26
-
-
-2,03
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
Pioneer Funds Global Subordinated Bond
1156
0,42
-
-
-0,06
2,82
-
-
-0,74
7,82
-
-
-2,85
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
Pioneer Funds Euro Strategic Bond
3415
0,08
-
-
-
1,29
-
-
-
7,49
-
-
-
3,29
-
-
-
4,54
-
-
-
****
Pioneer S.F. Euro Curve 1-3 Years
1275
-0,19
-
-0,11
-0,06
-0,60
-
-0,31
-0,29
-0,99
-
-0,54
-0,92
-0,55
-
-0,53
-1,18
0,35
-
-0,52
-1,11
**
Pioneer S.F. Euro Curve 3-5 Years
392
-0,36
-
0,04
-0,10
-0,89
-
0,31
-0,41
-1,17
-
0,35
-1,27
0,55
-
-1,40
-1,46
1,90
-
-1,24
-1,36
**
Pioneer S.F. Euro Curve 5-7 Years
21
-0,47
-
-
-0,10
-1,14
-
-
-0,26
-1,79
-
-
-1,06
2,16
-
-
-1,24
3,91
-
-
-1,28
***
Pioneer S.F. Euro Curve 7-10 Years
234
-0,51
-
-0,11
-0,06
-1,63
-
-0,45
-0,37
-2,27
-
-0,77
-0,95
3,72
-
1,71
-1,33
5,29
-
2,05
-1,26
****
Pioneer S.F. Euro Curve 10+ Years
173
-1,29
-
-
-0,11
-3,71
-
-
-0,40
-5,94
-
-
-1,33
6,46
-
-
-1,67
7,65
-
-
-1,47
***
Pioneer Funds Commodities Alpha
76
-3,21
-
-
0,09
-3,24
-
-
0,44
9,28
-
-
-6,55
-7,86
-
-
-1,55
-7,83
-
-
-2,35
NR
Pioneer S.F. Eur Commodities
104
-2,05
-
-
0,74
-2,81
-
-
-0,09
6,80
-
-
-0,31
-14,77
-
-
0,39
-10,62
-
-
-0,06
NR
Pioneer Funds Emerging Markets Bond
3604
-0,74
98
-0,81
-0,47
2,09
66
-0,63
-0,21
17,29
29
8,48
2,10
13,59
29
7,78
-1,19
10,04
11
5,38
0,01
***
Pioneer Funds Emerging Mkts Bond Loc Cur
212
1,55
51
-
-0,10
5,29
46
-
0,26
13,92
21
-
1,55
5,66
31
-
-1,41
2,15
35
-
-1,55
***
Pioneer Funds Emerging Mkts Corporate Bond
303
-0,41
54
-
-0,07
1,68
50
-
0,14
16,25
50
-
0,45
-
65
-
-
-
-
-
-
NR
Pioneer Funds Emerging Mkts Corporate High Yield Bond108
-0,57
84
-
-0,31
2,06
27
-
-0,37
21,37
20
-
-1,18
13,58
52
-
-2,01
-
-
-
-
***
Pioneer Funds Euro High Yield
1587
-0,12
46
0,59
-0,08
1,10
73
1,69
-0,58
8,06
46
0,98
-0,93
3,62
53
1,91
-0,93
6,59
54
5,54
-1,34
***
Pioneer Funds US High Yield
3335
-0,78
30
-
0,08
1,16
12
-
-0,12
21,84
41
-
-2,69
11,88
41
-
-1,95
10,36
25
-
-1,27
***
Pioneer Funds Emerging Market Bond Short Term
1294
-0,56
-
-
-
0,40
-
-
-
11,93
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
OBBLIGAZIONARI MEDIO - LUNGO TERMINE
OBBLIGAZIONARI EMERGENTI - HIGH YIELD
Pioneer Funds Optimal Yield Short-Term
180
0,14
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
Pioneer Funds Global High Yield
1899
-0,34
16
-
0,25
1,41
21
-
-0,34
20,79
42
-
0,13
9,99
89
-
-2,89
8,54
93
-
-2,54
**
Pioneer Fund Solutions Conservative
192
0,04
51
-
0,04
1,34
39
-
0,46
4,07
44
-
3,19
3,41
13
-
-1,17
4,69
8
-
-1,41
****
Pioneer Fund Solutions Balanced
137
0,09
65
-
0,09
2,61
38
-
0,41
9,63
24
-
7,43
5,88
8
-
-1,07
6,48
10
-
-1,43
****
Pioneer Solutions Diversified Growth
66
-0,16
-
-
-0,16
3,19
-
-
0,35
14,44
-
-
11,59
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
Pioneer Funds Global Multi Asset
232
0,90
17
-
-
1,99
61
-
-
10,52
18
-
-
6,74
15
-
-
6,09
28
-
-
****
Pioneer Funds Multi Asset Conservative
280
0,37
24
-
-
0,37
80
-
-
5,02
29
-
-
4,69
11
-
-
-
-
-
-
****
Pioneer Funds Real Assets Target Income
358
-0,27
-
-
-
0,98
-
-
-
13,93
-
-
-
10,12
-
-
-
-
-
-
-
**
Pioneer Funds Flexible Opportunities
50
1,40
-
-
-
2,55
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
NR
1194
-0,05
-
-
-
0,09
-
-
-
13,22
-
-
-
11,09
-
-
-
-
-
-
-
***
Pioneer Funds Absolute Return Currencies
693
-0,18
-
-
-
-1,65
-
-
-
0,81
-
-
-
2,14
-
-
-
1,33
-
-
-
NR
Pioneer Funds Absolute Return Bond
223
-0,29
-
-
-
-2,01
-
-
-
-2,81
-
-
-
-2,96
-
-
-
-1,60
-
-
-
NR
Pioneer Funds Absolute Return Multi Strategy
1111
-0,37
-
-
-
0,55
-
-
-
3,62
-
-
-
1,89
-
-
-
2,71
-
-
-
NR
Pioneer Funds Absolute Return Multi Strategy Growth
429
-0,46
-
-
-
0,86
-
-
-
6,33
-
-
-
3,90
-
-
-
4,92
-
-
-
NR
Pioneer Funds Absolute Return Asian Equity
25
-0,14
-
-
-
0,98
-
-
-
-0,53
-
-
-
3,05
-
-
-
2,55
-
-
-
NR
Pioneer Funds Absolute Return European Equity
339
-0,06
-
-
-
-0,75
-
-
-
-4,28
-
-
-
-0,23
-
-
-
-0,01
-
-
-
NR
MULTI ASSET - FONDI di FONDI
MULTI ASSET in TITOLI
Pioneer Funds Global Multi Asset Target Income
TOTAL RETURN
Totale
41.216
La performance "DA INIZIO ANNO" utilizza come data di partenza il 30 dicembre 2016. Le over/underperformance sono aritmetiche. I benchmark utilizzano indici Total Return. * Rendimenti annui composti
Percentile: posizionamento occupato dal fondo all'interno della relativa categoria fatto 100 il totale dei fondi che la compongono.
1° Quartile
2° Quartile
1: Il confronto con gli indici Fideuram non e' pienamente indicativo della qualita' della gestione in quanto influenzato da una non perfetta omogeneita' di benchmark con i fondi appartenenti alla stessa categoria Assogestioni.
2: Per alcune categorie, visto il numero troppo limitato di fondi che le compongono, gli indici Fideuram non vengono calcolati.
3° Quartile
4° Quartile
Performance Pioneer Funds - marzo 2017
Il confronto avviene fra il benchmark indicato nel Prospetto Informativo (Benchmark Lordo) e la performance del fondo
ULTIMO MESE
FONDO
AUM
DA INIZIO ANNO
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
ULTIMO ANNO
Fondo Vs Bmk
Lordo
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs Bmk
Lordo
ULTIMI 3 ANNI *
ULTIMI 5 ANNI *
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs Bmk
Lordo
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs Bmk
Lordo
Perf.
Percentile
Fondo Vs
Indice Fid.
Fondo Vs Bmk
Lordo
Morningstar
Rating
AZIONARI EUROPA
Pioneer Funds Italian Equities
57
8,58
58
0,12
0,32
7,06
61
-1,05
-1,07
8,08
77
-6,65
-9,55
-1,18
82
-3,64
-4,31
7,56
76
-2,26
-2,51
**
Pioneer Funds European Value
674
3,46
49
-
-0,40
5,70
29
-
1,20
21,27
20
-
-0,33
7,95
22
-
2,79
11,98
18
-
2,27
****
Pioneer Funds Euroland Equity
****
1.802
5,52
30
1,01
0,11
5,66
65
-0,21
-1,45
17,34
47
1,26
-2,43
6,91
43
1,04
-0,69
11,98
25
2,12
0,57
Pioneer Funds European Research
638
3,48
42
0,14
0,14
3,85
88
-1,19
-2,10
12,59
50
-0,38
-4,36
5,52
61
0,22
-1,65
9,11
59
0,25
-1,24
***
Pioneer Funds European Potential
1.012
3,35
46
-
0,69
7,14
54
-
0,19
5,40
74
-
-9,00
6,98
72
-
-3,16
13,77
48
-
-1,96
****
Pioneer Funds Top European Players
1.275
4,00
15
0,64
0,66
5,33
52
0,22
-0,62
11,48
64
-1,36
-5,47
6,54
46
1,19
-0,62
9,50
50
0,60
-0,86
***
Pioneer Funds European Equity Target Income
2.639
3,37
-
-
0,03
4,02
-
-
-1,94
11,20
-
-
-5,75
4,13
-
-
-3,04
8,75
-
-
-1,60
***
Pioneer Funds US Pioneer Fund
1.476
-1,00
71
-0,56
-0,47
4,30
41
0,28
-0,30
20,82
65
-0,68
-4,02
16,04
60
0,70
-4,05
14,87
47
0,90
-3,49
***
Pioneer Funds U.S. Research
1.078
-0,59
39
-0,15
-0,06
4,86
23
0,83
0,26
22,99
43
1,10
-1,86
15,25
68
0,02
-4,83
13,99
74
0,13
-4,37
***
Pioneer Funds U.S. Fundamental Growth
2.381
0,76
42
-
0,26
6,41
58
-
-0,99
17,76
81
-
-5,58
19,21
37
-
-1,85
16,39
43
-
-1,99
****
Pioneer Funds U.S. Research Value
206
-1,47
41
-
0,19
3,54
11
-
1,70
26,39
20
-
-0,64
15,06
33
-
-3,18
13,98
58
-
-4,20
**
Pioneer Funds US Mid Cap Value
480
-2,61
70
-2,17
-1,23
1,95
48
-1,97
-0,38
25,24
34
2,95
-2,42
15,10
41
-0,11
-3,43
14,67
50
0,72
-4,49
**
Pioneer Funds North American Basic
680
-2,11
78
-1,68
-0,45
1,62
65
-2,29
-0,22
22,95
63
1,07
-4,07
13,79
81
-1,25
-4,45
13,83
75
-0,01
-4,21
***
1.927
0,74
-
-
0,34
3,11
-
-
-1,79
13,17
-
-
-9,10
9,26
-
-
-5,55
10,07
-
-
-4,18
**
917
1,04
34
0,58
0,63
5,26
41
1,20
0,35
20,03
34
-0,73
-2,25
12,60
33
0,53
-2,21
12,62
27
0,54
-1,63
***
1.067
2,09
23
-
1,68
6,68
43
-
1,78
16,73
45
-
-5,54
6,27
66
-
-8,54
11,68
49
-
-2,57
***
AZIONARI AMERICA
AZIONARI INTERNAZIONALI
0
Pioneer Funds Global Equity Target Income
Pioneer Funds Global Select
Pioneer Funds Global Ecology
AZIONARI FAR EAST
Pioneer Funds China Equity
272
1,79
46
1,24
0,65
11,29
34
4,55
0,31
24,57
50
3,45
-2,18
14,03
46
3,00
-1,47
10,17
46
2,47
-0,04
****
Pioneer Funds Japanese Equity
366
-1,94
80
-2,47
-0,92
2,38
77
-3,82
-0,67
18,10
67
-1,92
-3,82
14,64
56
3,55
-0,72
9,80
68
2,13
-1,79
***
Pioneer Funds Asia (ex Japan) Equity
78
1,94
74
1,39
-0,66
10,38
60
3,69
-1,44
21,97
54
1,30
-3,18
13,74
39
2,74
-0,15
8,26
60
0,70
-1,19
***
Pioneer Emerging Europe and Mediterranean Equity
199
1,28
20
-
0,65
-0,35
58
-
-0,45
18,80
60
-
1,31
4,09
46
-
2,92
-0,11
46
-
0,85
****
Pioneer Funds Latin America Equity
21
0,67
48
-
0,78
13,51
14
-
3,00
33,93
14
-
2,61
3,82
31
-
-0,66
-3,68
62
-
-1,89
**
Pioneer Funds Indian Equity
61
5,11
74
-
-0,18
15,35
70
-
-0,15
21,47
88
-
-4,68
18,43
74
-
1,50
10,05
83
-
-0,96
**
Pioneer Funds Russian Equity
50
1,60
36
-
0,61
-1,81
43
-
2,67
44,61
50
-
8,38
15,34
11
-
3,87
4,67
12
-
3,47
*****
440
0,95
63
-0,72
-0,90
9,22
46
-0,32
-0,68
22,50
29
0,17
-2,39
7,32
63
-0,38
-2,77
2,51
62
-0,56
-2,80
*
AZIONARI PAESI EMERGENTI
Pioneer Funds Emerging Market Equity
Totale
19.794
La performance "DA INIZIO ANNO" utilizza come data di partenza il 30 dicembre 2016. Le over/underperformance sono aritmetiche. I benchmark utilizzano indici Total Return. * Rendimenti annui composti
Percentile: posizionamento occupato dal fondo all'interno della relativa categoria fatto 100 il totale dei fondi che la compongono.
1° Quartile
2° Quartile
1: Il confronto con gli indici Fideuram non e' pienamente indicativo della qualita' della gestione in quanto influenzato da una non perfetta omogeneita' di benchmark con i fondi appartenenti alla stessa categoria Assogestioni.
2: Per alcune categorie, visto il numero troppo limitato di fondi che le compongono, gli indici Fideuram non vengono calcolati.
3° Quartile
4° Quartile