LEZIONE 8 8.1. Prodotto scalare. Dati i vettori geometrici ~v = vx~ı + vy~ + vz~k e w ~ = wx~ı + wy~ + wz~k di R3 definiamo prodotto scalare di ~v e w ~ il numero wx h~v , wi ~ = ( vx vy vz ) wy = vx wx + vy wy + vz wz . wz p Ricordando la Formula (7.3.1) otteniamo |~v | = h~v , ~v i. Esempio 8.1.1. Si considerino i vettori ~ı = 1~ı +0~ +0~k , ~ = 0~ı +1~ +0~k , ~k = 0~ı +0~ +1~k . Allora h~ı ,~ı i = h~ , ~ i = h~k , ~k i = 1, h~ı , ~ i = h~ ,~ı i = h~ı , ~k i = h~k ,~ı i = h~ , ~k i = h~k , ~ i = 0. Si considerino poi i due vettori ~v = ~ı + ~ + ~k e w ~ = 3~ı − ~ − ~k . Allora h~v , wi ~ = 1 · 3 + 1 · (−1) + 1 · (−1) = 1. La definizione algebrica di prodotto scalare implica la seguente Proposizione 8.1.2. Valgono le seguenti proprietà: (PS1) per ogni ~v , w ~ ∈ Vn (O) si ha h~v , wi ~ = hw, ~ ~v i (il prodotto scalare è commutativo); (PS2) per ogni ~u, ~v , w ~ ∈ Vn (O) si ha h~u, ~v + wi ~ = h~u, ~v i + h~u, wi ~ (il prodotto scalare è distributivo rispetto alla somma); (PS3) per ogni α ∈ R e ~v , w ~ ∈ Vn (O) si ha αh~v , wi ~ = hα~v , wi; ~ ~ (PS4) per ogni ~v ∈ Vn (O)\{ 0 } si ha h~v , ~v i > 0 (il prodotto scalare è definito positivo). Si noti che le componenti di un vettore rispetto ad un sistema di riferimento possono essere descritte facilmente in termini di prodotti scalari. Infatti se ~v = vx~ı + vy~ + vz~k allora si possono considerare i coefficienti di Fourier di ~v rispetto al sistema di riferimento O~ı~~k vx = h~v ,~ı i, vy = h~v , ~ i, vz = h~v , ~k i: si ha perciò la decomposizione ~v = h~v ,~ı i~ı + h~v , ~ i~ + h~v , ~k i~k . La seguente interpretazione geometrica mostra che il prodotto scalare è indipendente dal sistema di riferimento scelto ma dipende solo dai vettori coinvolti. A tale scopo introduciamo la definizione di angolo fra vettori (si veda la Figura 8.1.4). Typeset by AMS-TEX 1 2 8.1. PRODOTTO SCALARE Definizione 8.1.3. Siano ~v , w ~ ∈ Vn (O) vettori non nulli. i) Se ~v 6k w ~ sia T il triangolo avente vertici in O e negli estremi liberi di ~v e w: ~ definiamo c angolo fra ~v e w ~ la misura in radianti, ~v w, ~ dell’angolo interno inOO del triangolo T . B ii) Se ~v k w ~ sono concordi definiamo ~vc w ~ = 0. iii) Se ~v k w ~ sono discordi definiamo ~vc w ~ =π v^w w v O Figura 8.1.4 Poiché la somma delle misure degli angoli interni di un triangolo è π, segue che ~vc w ~ ∈ [0, π] e ~vc w ~ = 0, π se e solo se ~v kw. ~ Proposizione 8.1.5. Dati ~v , w ~ ∈ V3 (O) o almeno uno dei due vettori è nullo, e si ha h~v , wi ~ = 0, o sono entrambi non nulli e si ha h~v , wi ~ = |~v ||w| ~ cos(~vc w). ~ Dimostrazione. Siano ~v = vx~ı +vy~ +vz~k e w ~ = wx~ı +wy~ +wz~k . SeO i vettori sono paralleli B (in particolare se uno dei due è nullo) è facile verificare la tesi a partire dalla definizione. Supponiamo allora che i vettori ~v , w ~ ∈ V3 (O) non siano paralleli come in Figura 8.1.5.1 y A v v-w v^w O x w B Figura 8.1.5.1 Per il Teorema di Carnot, ricordando il significato geometrico di differenza di vettori LEZIONE 8 3 applicati, si ha che |~v − w| ~ 2 = |~v |2 + |w| ~ 2 − 2|~v ||w| ~ cos(~vc w), ~ quindi (8.1.5.1) 1 |~v ||w| ~ cos(~vc w) ~ = (|~v |2 + |w| ~ 2 − |~v − w| ~ 2 ). 2 Siano ~v = vx~ı + vy~ + vz~k e w ~ = wx~ı + wy~ + wz~k . Ricordando la Formula (7.3.1) 2 2 2 2 2 2 2 2 |~v | = xv + yv + zv , |w| ~ = xw + yw + zw , |~v − w| ~ 2 = (xv − xw )2 + (yv − yw )2 + (zv − zw )2 . Sostituendo le espressioni sopra nella Formula (8.1.5.1) otteniamo |~v ||w| ~ cos(~vc w) ~ = h~v , wi ~ che si estende anche al caso di vettori paralleli o nulli. Alla luce di questa proposizione discende immediatamente che h~ı ,~ı i = h~ , ~ i = h~k , ~k i = 1, h~ı , ~ i = h~ ,~ı i = h~ı , ~k i = h~k ,~ı i = h~ , ~k i = h~k , ~ i = 0 come già verificato nell’Esempio 8.1.1. Facciamo ora alcune osservazioni. Una prima osservazione importantissima è che il prodotto h~v , wi ~ è nullo se e solo se o almeno uno dei due vettori è nullo oppure se cos(~vc w) ~ = c 0, cioè se ~v w ~ = π/2, cioè h~v , wi ~ = 0: per questo motivo introduciamo la seguente Definizione 8.1.6. I vettori ~v , w ~ ∈ V3 (O) si dicono perpendicolari o ortogonali, e scriveremo ~v ⊥ w, ~ se e solo se h~v , wi ~ = 0. Inoltre, se ~v e w ~ non sono nulli, cos(~vc w) ~ = h~v , wi ~ , |~v ||w| ~ quindi il segno di h~v , wi ~ è esattamente il segno di cos(~vc w): ~ in particolare h~v , wi ~ > 0 se e solo se ~vc w ~ ∈ [0, π/2[, cioè se e solo se ~v e w ~ formano un angolo acuto, mentre h~v , wi ~ <0 c se e solo se ~v w ~ ∈]π/2, π], cioè se e solo se ~v e w ~ formano un angolo ottuso. Esempio 8.1.7. Si considerino i vettori ~v e w ~ dell’Esempio 8.1.1.√Poiché h~v ,√wi ~ = 1 i due vettori formano un angolo acuto: precisamente essendo |~v | = 3, |w| ~ = 11 si ha √ c cos(~v w) ~ = 1/ 33. Invece i vettori ~v 0 = 3~ı + ~ − ~k e w ~ 0 = ~ı − ~ + 2~k sono perpendicolari: infatti h~v , wi ~ = 3 · 1 + 1 · (−1) + (−1) · 2 = 0. Poiché la funzione coseno è limitata in modulo da 1 abbiamo anche la disuguaglianza di Cauchy–Schwartz |h~v , wi| ~ ≤ |~v ||w| ~ in cui vale l’uguaglianza se e solo se i vettori ~v e w ~ sono paralleli. Si considerino ora due vettori ~v , w ~ ∈ V3 (O). Allora, applicando le proprietà (PS1) e (PS2) della Proposizione 8.1.2 |~v + w| ~ 2 = h~v + w, ~ ~v + wi ~ = h~v , ~v + wi ~ + hw, ~ ~v + wi ~ = = h~v , ~v i + h~v , wi ~ + hw, ~ ~v i + hw, ~ wi ~ = |~v |2 + 2h~v , wi ~ + |w| ~2≤ ≤ |~v |2 + 2|h~v , wi| ~ + |w| ~ 2 ≤ |~v |2 + 2|~v ||w| ~ + |w| ~ 2 = (|~v | + |w|) ~ 2. 4 8.1. PRODOTTO SCALARE Poiché |~v + w| ~ e |~v | + |w| ~ sono quantità non negative, la catena di diseguaglianze di cui sopra dimostra la disuguaglianza triangolare |~v + w| ~ ≤ |~v | + |w| ~ dove l’uguaglianza vale se e solo se o ~v e w ~ sono paralleli e concordiO o almeno uno di loro B è nullo. Osservazione 8.1.8. Il prodotto scalare è legato alla nozione di proiezione ortogonale. Infatti, come è facile vedere in Figura 8.1.8.1, v H v^w O w P Figura 8.1.8.1 h~v , wi ~ non è altro che il prodotto della lunghezza di ~v per la lunghezza della proiezione di w ~ lungo la direzione di ~v (o viceversa). ~ proiezione di w In particolare se si desidera determinare il vettore w ~ k = OH ~ lungo la direzione di ~v (si veda la Figura 8.1.8.1) è sufficiente applicare la formula h~v , wi ~ ~v h~v , wi ~ h~v , wi ~ |w||~ ~ v | cos(~vc w) ~ ~v = = ~v = ~v . w ~ k = |w| ~ cos(~vc w) ~ vers(~v ) = 2 |~v | |~v | |~v | |~v | |~v | h~v , ~v i Si noti che il triangolo OHP è rettangolo in H, dunque, ricordando il significato geometrico di differenza di vettori, il vettore w ~⊥ = w ~ −w ~ k è perpendicolare a w ~ k : in particolare questo ci dà un metodo per decomporre un vettore lungo due direzioni perpendicolari di cui fissata, poiché w ~ =w ~k + w ~ ⊥. Per esempio si considerino i vettori ~v = ~ı + ~ − ~k e w ~ = ~ı − 2~ + 3~k e determiniamo la proiezione w ~ k di w ~ lungo la direzione di ~v : si ha w ~k = h~ı − 2~ + 3~k ,~ı + ~ − ~k i 4 (~ı + ~ − ~k ) = − (~ı + ~ − ~k ). 3 h~ı + ~ − ~k ,~ı + ~ − ~k i Si noti che w ~ =w ~k + w ~ ⊥ ove w ~⊥ = w ~ −w ~k = 1 (7~ı − 2~ + 5~k ) ⊥ w ~ k. 3 LEZIONE 8 5 8.2. Prodotto vettoriale. Dati i vettori geometrici ~v = vx~ı + vy~ + vz~k e w ~ = wx~ı + wy~ + wz~k di R3 definiamo prodotto vettoriale di ~v e w ~ il vettore di V3 (O) ~v × w ~ = (vy wz − vz wy )~ı − (vx wz − vz wx )~ + (vx wy − vy wx )~k . La formula di cui sopra è un po’ difficile da ricordare. Un artificio utile può essere quello di utilizzare la nozione di determinante scrivendo vx vy vx vz v y vz ~ ~ı − ~v × w ~ = wx wz ~ + wx wy k . wy wz Si noti che i coefficienti possono essere ottenuti considerando i determinanti delle matrici ottenute da v x v y vz wx wy wz cancellando via via le colonne. Spesso, ricordando matrice 3 × 3, si utilizza anche la notazione ~ı ~ ~v × w ~ = vx vy wx wy la definizione di determinante di una ~k vz . wz Esempio 8.2.1. Riprendiamo in considerazione i vettori dell’Esempio 8.1.1. Poiché ~ı = 1~ı + 0~ + 0~k , ~ = 0~ı + 1~ + 0~k , ~k = 0~ı + 0~ + 1~k si ha 0 ~ı ×~ı = 0 0 ~ı × ~ = 1 0 ~ı × ~k = 0 1 0 ~ ı − 1 0 1 0 ~ ı − 0 0 1 0 ~ı − 0 1 0 0 ~ + 0 0 1 0 ~ + 0 0 1 0 ~ + 1 0 1 ~ ~ k = 0, 1 0 ~ k = ~k , 1 0 ~ k = −~ . 0 Si verifichi in modo analogo che ~ × ~ = ~k × ~k = ~0, ~ × ~k = ~ı , ~k × ~ = −~ı , ~ ×~ı = −~k , ~k ×~ı = ~ . Si considerino poi i due vettori ~v = ~ı + ~ + ~k e w ~ = 3~ı − ~ − ~k . Allora 1 1 1 1 1 1 ~ ~ı − ~ ~v × w ~ = 3 −1 ~ + 3 −1 k = 0~ı − 4~ − 4k . −1 −1 Si verifichi per esercizio che w ~ × ~v = 4~ + 4~k = −~v × w. ~ Una conseguenza quasi immediata della definizione algebrica di prodotto vettoriale è la seguente 6 8.2. PRODOTTO VETTORIALE Proposizione 8.2.2. Valgono le seguenti proprietà: (PV1) per ogni ~v , w ~ ∈ Vn (O) si ha ~v × w ~ = −w ~ × ~v (il prodotto vettoriale è anticommutativo); (PV2) per ogni ~u, ~v , w ~ ∈ Vn (O) si ha (~u + ~v ) × w ~ = ~u × w ~ + ~v × w ~ (il prodotto vettoriale è distributivo rispetto alla somma a destra); (PV3) per ogni ~u, ~v , w ~ ∈ Vn (O) si ha ~u × (~v + w) ~ = ~u × ~v + ~u × w ~ (il prodotto vettoriale è distributivo rispetto alla somma a sinistra); (PV4) per ogni α ∈ R e ~v , w ~ ∈ Vn (O) si ha α(~v × w) ~ = (α~v ) × w ~ = ~v × (αw). ~ Si noti che il prodotto non è associativo: infatti, ad esempio, (~ı ×~ı ) × ~ = ~0 6= −~ = ~ı × ~k = ~ı × (~ı × ~ ). Le proprietà del prodotto vettoriale sopra elencate e la tabella di moltiplicazione dei vettori ~ı , ~ , ~k determinata nell’Esempio 8.2.1, ci permette calcolare il prodotto vettoriale di due vettori anche senza ricordarne la definizione Esempio 8.2.3. Siano dai i vettori ~v = 2~ı + ~ − 3~k e w ~ = ~ı + ~ + ~k . Allora ~v × w ~ = (2~ı + ~ − 3~k ) × (~ı + ~ + ~k ) = 2~ı ×~ı + 2~ı × ~ + 2~ı × ~k + + ~ ×~ı + ~ × ~ + ~ × ~k − 3~k ×~ı − 3~k × ~ − 3~k × ~k . Poiché ~ı × ~ı = ~ × ~ = ~k × ~k = ~0 e ~ı × ~ = ~k = −~ × ~ı , ~ı × ~k = −~ = −~k × ~ı , ~ × ~k = ~ı = −~k × ~ , segue che ~v × w ~ = 2~k − 2~ − ~k +~ı − 3~ + 3~ı = 4~ı − 5~ + ~k . Anche in questo caso abbiamo definito la nozione utilizzando le componenti dei vettori in termini di coordinate. In realtà il prodotto scalare è indipendente dal sistema di riferimento scelto ma dipende solo dai vettori coinvolti. Proposizione 8.2.4. Dati ~v , w ~ ∈ V3 (O) o ~v k w, ~ e si ha ~v × w ~ = ~0, o ~v 6k w ~ e ~v × w ~ è definito come segue: i) la sua direzione è perpendicolare al piano contenente i due vettori ~v e w; ~ ii) il suo verso è tale che la terna ordinata (~v , w, ~ ~v × w) ~ sia orientata secondo la regola della mano destra; iii) |~v × w| ~ = |~v ||w| ~ sin(~vc w). ~ Dimostrazione. Siano ~v = vx~ı + vy~ + vz~k e w ~ = wx~ı + wy~ + wz~k Se i vettori sono paralleli allora in base alla definizione è facile verificare la tesi. Supponiamo allora che i vettori siano entrambe non nulli ed iniziamo a dimostrare iii) nell’ipotesi che i vettori non siano nulli. Si ha che |~v × w| ~ 2 = vy2 wz2 − 2vy wz vz wy + vz2 wy2 + vz2 wx2 − 2vz2 wx2 vx2 wz2 + + vx2 wz2 + vx2 wy2 − 2vx wy vy wx + vy2 wx2 . LEZIONE 8 7 Tenendo conto della definizione geometrica del prodotto scalare, si ha |~v |2 |w| ~ 2 sin2 (~vc w) ~ = |~v |2 |w| ~ 2 − |~v |2 |w| ~ 2 cos2 (~vc w) ~ = |~v |2 |w| ~ 2 − h~v , wi ~ 2= = vy2 wz2 − 2vy wz vz wy + vz2 wy2 + vz2 wx2 − 2vz2 wx2 vx2 wz2 + + vx2 wz2 + vx2 wy2 − 2vx wy vy wx + vy2 wx2 . Poiché i quadrati delle quantità non negative |~v × w| ~ e |~v ||w| ~ sin(~vc w) ~ coincidono segue iii). Dimostriamo ii), cioè che ~v × w ~ ⊥ ~v , w. ~ A tale scopo è sufficiente verificare che h~v , ~v × wi ~ = hw, ~ ~v × wi ~ = 0. Risulta, ad esempio, vx vy vx vz vy vz ~k i = ~ + ~ı − h~v , ~v × wi ~ = h~v , wx wy wx wz wy wz vy vz vx vz vx vy − vy = vx wx wz + vz wx wy = 0. wy wz Per esercizio verificare in modo analogo che hw, ~ ~v × wi ~ = 0. La dimostrazione di ii) viene omessa in quanto coinvolge la nozione di “matrice di passaggio fra due basi” che esula dai limiti del corso. La proposizione precedente è bene illustrata dalla seguente figura. vxw w v O Figura 8.2.5 Come per il prodotto scalare, anche nel caso del prodotto vettoriale, alla luce della precedente proposizione, discende immediatamente che ~ı × ~ = ~k = −~ ×~ı , ~ × ~k = ~ı = −~k ×~ , ~k ×~ı = ~ = −~ı × ~k e ~ı ×~ı = ~ = ~ ×~ = ~k × ~k = ~0 come già verificato nell’Esempio 8.2.1. Facciamo alcune osservazioni. Come nel caso del prodotto scalare anche l’annullarsi del prodotto vettoriale ~v × w ~ dà informazioni sulla posizione relativa dei due vettori ~v e w: ~ ~ infatti ~v × w ~ = 0 se e solo se |~v × w| ~ = 0 se e solo se o almeno uno dei due vettori è nullo c c oppure se sin(~v w) ~ = 0, cioè se ~v w ~ = 0, π, cioè se e solo se ~v k w ~ (però utilizzare questo metodo per verificare il parallelismo di vettori è senza dubbio più oneroso che applicare la Proposizione 7.3.9). 8 8.2. PRODOTTO VETTORIALE Più interessante è la seguente Osservazione 8.2.6. Il prodotto vettoriale, o meglio il suo modulo, è legato alla nozione di area. Infatti si considerino tre punti non allineati A, B, C ∈ S3 e si consideri il triangolo avente tali punti come vertici. B y C c A α b B-A C-A O x Figura 8.2.6.1 Allora è noto dalla trigonometria elementare che la sua area è 1 Area(ABC) = (bc sin α) 2 ove b e c sono le lunghezze dei lati opposti ai vertici B e C rispettivamente ed α è l’angolo interno con vertice A. D’altra parte sappiamo che il triangolo ABC è congruente al triangolo avente lati B − A \ e C − A sicché b = |B − A|, c = |C − A| e α = (B − A), (C − A): concludiamo allora che 1 1 \ Area(ABC) = bc sin α = |B − A||C − A| sin (B − A), (C − A) = 2 2 (8.2.6.2) 1 = |(B − A) × (C − A)|. 2 Per esempio se ci restringiamo a triangoli nel piano di vertici A = (xA , yA ), B = (xB , yB ), C = (xC , yC ) otteniamo xB − xA yB − yA ~k = (B − A) × (C − A) = xC − xA yC − yA = ((xB − xA )(yC − yA ) − (xC − xA )(yB − yA ))~k , dunque si ottiene la formula, nota ad alcuni, 1 xB − xA (8.2.6.3) Area(ABC) = 2 xC − xA x yB − yA 1 A = x yC − yA 2 B xC yA yB yC 1 1 . 1 LEZIONE 8 9 La Formula (8.2.6.3) è valida solo nel caso di triangoli nel piano: per triangoli nello spazio non è corretta e si deve applicare la Formula (8.2.6.2) per ottenere il valore corretto dell’area, come mostriamo nel seguente esempio numerico Si considerino i punti A = (1, 1, 1), B = (2, −1, 3), C = (−1, 0, 1). Allora B − A = ~ı − 2~ + 2~k , C − A = −2~ı − ~ : tali vettori non sono proporzionali, quindi i tre punti non sono allineati, dunque definiscono un triangolo. Poiché 1 −2 1 2 −2 2 ~ ~ ~ı − (B − A) × (C − A) = −2 0 ~ + −2 −1 k = 2~ı − 4~ − 5k −1 0 si ha Area(ABC) = 1 3√ 1√ 4 + 16 + 25 = 5. |2~ı − 4~ − 5~k | = 2 2 2