Articolo endocrinologia Ipotiroidismo Alejandro Diaz, MD,*† Elizabeth G. Lipman Diaz, PhD, CPNP‡ Dichiarazione dell’autore I Dottori Diaz e Lipman dichiarano l’assenza di conflitto di interesse relativamente al presente articolo. Il presente commento non contiene discussioni di un impiego non approvato/per uso sperimentale di un prodotto/strumento commerciale. SANITANOVA è accreditata dalla Commissione Nazionale (Albo Provider n°12 del 10/06/2010) a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni. Sanitanova si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM. Spunto formativo L’ipotiroidismo congenito è una delle cause più frequenti di disabilità intellettiva prevenibile. È importante la consapevolezza che non tutti i casi sono identificati mediante lo screening neonatale, soprattutto perché una diagnosi e un trattamento precoci sono fondamentali per preservare le abilità cognitive. Obiettivi Ultimata la lettura della presente monografia di aggiornamento, i lettori dovrebbero essere in grado di: 1. Identificare le cause dell’ipotiroidismo congenito e acquisito nei neonati e nei bambini. 2. Interpretare un risultato anomalo dello screening neonatale e conoscere le indicazioni per ulteriore valutazione e trattamento. 3. Riconoscere i segni e i sintomi clinici dell’ipotiroidismo. 4. Conoscere l’importanza della diagnosi e del trattamento precoci dell’ipotiroidismo congenito. 5. Conoscere la manifestazione, il processo diagnostico, il trattamento e la prognosi della tiroidite di Hashimoto. 6. Differenziare il deficit di globulina legante la tiroxina dall’ipotiroidismo centrale. 7. Diagnosticare la sindrome dell’eutiroideo malato e altre cause di risultati anomali dei test di funzione tiroidea. Premessa La tiroide produce ormoni che svolgono importanti funzioni legate al metabolismo energetico, al controllo della temperatura corporea, alla crescita, allo sviluppo delle ossa e alla maturazione del sistema nervoso centrale, tra gli altri processi metabolici dell’organismo. La tiroide si sviluppa dalla faringe endodermica. La ghiandola diventa visibile all’inizio della terza settimana di gravidanza e comincia a captare iodio e a secernere ormoni tiroidei dopo la decima settimana di gravidanza. Prima di questa fase il passaggio transplacentare degli ormoni tiroidei materni è di vitale importanza per lo sviluppo fetale. Il passaggio transplacentare di tiroxina Abbreviazioni totale (T4) è evidente anche al termine della gravidanza, quando circa un terzo della T4 materna passa al feto. A causa dell’eCH: congenital hypothyroidism = ipotiroidismo mivita di 3,7 giorni della T4 nel neonato, le fonti materne di T4 congenito richiedono da 2 a 3 settimane per essere metabolizzate ed escreFT3: free triiodothyronine = triiodotironina libera FT4: free thyroxine = tiroxina libera te. Al parto, l’esposizione a un ambiente freddo determina un HT: Hashimoto thyroiditis = tiroidite di Hashimoto aumento della tireotropina entro 30 minuti fino a 160 mUI/L, LT4: levotiroxina con un conseguente aumento di T4 e triiodotironina totale (T3). rT3: reverse triiodothyronine = triiodotironina inversa La tireotropina si riduce significativamente entro 48 ore dopo la T1DM: type 1 diabetes mellitus = diabete mellito di nascita, raggiungendo i livelli infantili inferiori a 10 mUI/L tipo 1 entro il quinto giorno di vita. T3: triiodotironina totale T4: tiroxina totale TBG: thyroid-binding globulin = globulina legante la tiroxina TBII: thyrotropin-binding inhibitory immunoglobulin = immunoglobulina inibente il legame con la tireotropina Definizione L’ipotiroidismo è una carenza della produzione di ormone tiroideo da parte della ghiandola tiroidea, con i conseguenti effetti metabolici e neurologici a livello cellulare. Le cause più frequenti di ipotiroidismo nelle regioni del mondo fornite di iodio sono l’ipotiroidismo congenito (congenital hypothyroi- *Miami Children’s Hospital, Miami, FL. † The Herbert Wertheim College of Medicine, Florida International University, Miami, FL. ‡ University of Miami School of Nursing and Health Studies, Miami, FL. Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 381 endocrinologia ipotiroidismo dism = CH) e la tiroidite di Hashimoto (Hashimoto thyroiditis = HT). L’ipotiroidismo presenta un ampio spettro di quadri clinici, da forme transitorie e subcliniche a casi gravi, questi ultimi con implicazioni neurologiche catastrofiche quando presenti nel periodo neonatale in assenza di diagnosi precoce. L’ipotiroidismo subclinico è definito come un livello elevato di tireotropina con valori normali di T4 e tiroxina libera (free thyroxine = FT4) e mancanza di segni o sintomi di ipotiroidismo. Ipotiroidismo nel periodo neonatale Epidemiologia Il CH è la patologia endocrina congenita più frequente e la più comune causa prevenibile di ritardo mentale. Prima dell’attuazione degli screening neonatali l’incidenza del CH era di circa 1 su 7.000 nati vivi. Dopo l’avvento dello screening neonatale, a metà degli anni 70, l’incidenza è salita a 1 su 4.000 nati vivi. L’incidenza sembra aver continuato ad aumentare nel corso degli ultimi decenni, in parte a causa dei cambiamenti demografici nei paesi sviluppati e alla riduzione dei valori limite di tireotropina da parte dei programmi di screening neonatale, che ha aumentato la diagnosi dei casi più lievi. L’incidenza riportata in tempi più recenti di CH nella popolazione generale del Nord America è di circa 1 su 2.500 nati vivi, con un’ampia variazione in base alla sede geografica ed etnica. Nel 2008 un workshop di esperti epidemiologi sulla valutazione dell’incidenza di CH per razza/etnia in California nei bambini nati tra il 2001 e il 2007 ha riportato un’incidenza di 1 su 1.200 nati vivi negli indiani asiatici, 1 su 1.600 nati vivi negli ispanici, 1 su 2.380 nati vivi negli asiatici, 1 su 3.533 nati vivi nei bianchi non ispanici e 1 su 11.000 nati vivi nei neri non ispanici. (1) Recenti indagini sui neonati dello stato di New York e del Massachusetts riportano un’incidenza rispettivamente di 1 su 1.415 e 1 su 1.660 nati vivi. (2) La crescente incidenza di CH è stata documentata anche nelle popolazioni europee e attualmente è la seguente: 1 su 1.077 nei britannici, 1 su 1.749 nei Greci, e 1 su 2.200 negli italiani. (2) Nel CH c’è un rapporto femmine:maschi di 2:1, secondario a disgenesia tiroidea. Il rischio di CH è più elevato nei neonati con peso alla nascita inferiore a 2.000 g e superiore a 4.500 g. Circa il 5% dei neonati nella popolazione generale ha una malformazione congenita; la prevalenza aumenta a circa il 10% nei neonati con CH. Il CH transitorio è più frequente nei neonati prematuri. L’ipotiroidismo materno è stato associato a ipotiroidismo transitorio, e l’ipotiroidismo paterno è stato associato a CH. Eziologia La causa più frequente di CH primitivo è uno sviluppo anomalo della ghiandola tiroide (disgenesia), che corrisponde a circa l’85% dei casi. Il 66% circa di questi casi è secondario a una localizzazione ectopica della ghiandola 382 Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 tiroide, seguita da aplasia o ipoplasia della ghiandola stessa. La maggior parte dei casi di disgenesia o agenesia della tiroide è sporadica e idiopatica. In circa il 2% di questi casi sono state tuttavia riportate alcune mutazioni dei geni che codificano per fattori di trascrizione coinvolti nello sviluppo della ghiandola tiroide. (3) Un deficit della normale produzione di ormoni tiroidei dovuto a difetti di enzimi e trasportatori ionici, denominato disormonogenesi, corrisponde a circa il 10%-15% dei casi di CH. Queste patologie vengono ereditate con modalità autosomica recessiva. Il CH iatrogeno si osserva nei neonati le cui madri hanno ricevuto iodio radioattivo dopo la 10ª settimana di gravidanza. Ogni donna in età fertile dovrebbe essere perciò sottoposta a un test di gravidanza prima di ricevere iodio radioattivo a scopo diagnostico o terapeutico. L’ipotiroidismo centrale o secondario/terziario si verifica in circa 1 su 25.000-1 su 50.000 nati vivi ed è più frequentemente associato ad altri deficit di ormoni ipofisari legati a mutazioni di fattori di trascrizione associati allo sviluppo dell’ipofisi (si veda sotto). Il CH transitorio si osserva nei bambini le cui madri sono state trattate con farmaci antitiroidei durante la gravidanza. Si è riscontrato anche in caso di assunzione di apporto eccessivo o carente di iodio materno, presenza di immunoglobuline materne inibenti il legame con la tireotropina (thyrotropin-binding inhibitory immunoglobulin = TBII) o di mutazioni eterozigoti di THOX2 o DUOXA2. Anche i bambini con voluminosi emangiomi epatici congeniti a causa di un aumento della deiodinasi di tipo 3 possono avere un CH transitorio. (3) Nel neonato pretermine l’incremento di tireotropina, T4 e T3 è attenuato a causa dell’immaturità dell’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide. Rispetto ai neonati a termine, questi neonati hanno livelli più bassi di T4. I livelli di tireotropina, FT4, e T3 sono normali-bassi e i livelli di tireoglobulina sono alti nei neonati prematuri a causa di un aumento della produzione di precursore dell’ormone tiroideo scarsamente iodato. Bassi livelli di globuline leganti la tiroxina (thyroid-binding globulin = TBG) contribuiscono all’ipotiroxinemia fisiologica della prematurità, che peggiora in base al grado della prematurità del neonato. Nei neonati prematuri affetti tale ipotiroxinemia può essere correlata anche alla sindrome dell’eutiroideo malato, nota anche come sindrome da malattia non tiroidea (descritta più avanti). I neonati di sesso maschile con deficit di TBG presentano bassi livelli di T3 e T4 e livelli normali di FT4, triiodotironina libera (free triiodothyronine = FT3) e tireotropina. I neonati con bassi livelli di albumina mostrano reperti di laboratorio simili, ancorché più lievi (illustrati in seguito). Nella Figura viene presentato un diagramma che riassume la patogenesi dell’ipotiroidismo. Le cause più comuni di CH sono riportate nella Tabella 1. Segni e sintomi La maggior parte dei neonati con CH non presenta endocrinologia ipotiroidismo manifestazioni cliniche rilevabili alla nascita a causa del passaggio transplacentare degli ormoni tiroidei materni. Inoltre la maggior parte di questi neonati ha un certo livello di funzione tiroidea, a meno che presenti un’agenesia della tiroide. Anche nei neonati con agenesia tiroidea il passaggio placentare di T4 e la mancanza di segni e sintomi specifici di ipotiroidismo rendono difficile la diagnosi clinica. Quando sono infatti presenti i segni clinici precoci esso si verifica di solito nei neonati con agenesia della tiroide o totale assenza di produzione di ormone tiroideo e ipotiroidismo materno. Quei bambini le cui madri avevano una produzione normale di ormone tiroideo durante il periodo neonatale possono presentare soltanto segni o sintomi lievi che diventano sempre più evidenti in seguito. I segni e i sintomi di CH sono presentati nella Tabella 2. Valutazione diagnostica SCREENING NEONATALE. A livello mondiale il 25% circa dei bambini è nato in paesi muniti di programmi di screening neonatale. In questi paesi quasi tutti i neonati con CH vengono diagnosticati nel periodo neonatale. I campioni per lo screening neonatale della tiroide vengono raccolti dal sangue prelevato dalla puntura del tallone su carta assorbente tra il secondo e il quinto giorno di vita. Alcuni programmi raccolgono un secondo campione tra la seconda e la sesta settimana d’età o al momento della dimissione ospedaliera se il bambino è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva neonatale. Ad alcuni neonati che vengono dimessi dall’ospedale il primo giorno dopo la nascita il campione viene prelevato in quella circostanza. La carta assorbente viene spedita a un laboratorio centralizzato. Ogni programma ha propri parametri di riferimento per i risultati del test. La maggior parte dei programmi negli Stati Uniti valuta i livelli di tireotropina e dosa la T4 soltanto se il livello di tireotropina è superiore al valore limite. Altri programmi valutano la T4 mediante un test della tireotropina riflesso nei neonati con un livello di T4 al di sotto del valore soglia del laboratorio. Alcuni programmi di routine dosano sia la tireotropina sia la T4. In generale, se il livello di T4 è inferiore al 10° percentile e/o il livello di tireotropina è superiore a 30 mUI/L, il medico di riferimento viene immediatamente contattato per organizzare ulteriori valutazioni e il trattamento. Alcuni programmi che utilizzano valori soglia di tireotropina inferiori identificano un maggior numero di casi di ipotiroidismo lieve, ma producono anche più risultati falsi positivi. Se il livello di T4 è basso e il livello di tireotropina è normale oppure se il livello di T4 è normale e il livello di tireotropina è leggermente elevato ma inferiore a 40 mUI/L, alcuni programmi possono raccomandare la ripetizione del prelievo su carta assorbente. Il principale svantaggio dei programmi che utilizzano soltanto la tireotropina è l’incapacità di rilevare casi di ipotiroidismo centrale. Quando un campione viene raccolto entro le prime 48 ore di vita si possono riscontrare incrementi falsamente positivi dei livelli di tireotropina. In questi neonati è raccomandata la ripetizione dello screening neonatale a distanza di 2 settimane dopo la nascita. Si possono osservare risultati falsamente negativi nei neonati gravemente malati o dopo emotrasfusione. Le cause più comuni di ipotiroidismo e i corrispondenti risultati dei test di laboraElevata nell’ipotiroidismo torio sono presentati nella Tabella 3. primitivo Ipofisi Tireotropina Anticorpi anti-TPO e anti-tireoglobulina presenti nella tiroidite di Hashimoto Recettore della tireotropina Bassa, normale o leggermente elevata nell’ipotiroidismo centrale Tiroide FT4 T4 Entrambi sono ridotti nell’ipotiroidismo primitivo o centrale T4 basso con FT4 normale nel deficit di TBG TBII: può stimolare nella malattia di Graves o inibire nell’ipotiroidismo congenito transitorio Figura. Patogenesi dell’ipotiroidismo. FT4, free thyroxine=tiroxina libera; LT4=levotiroxina; T4=tiroxina totale; TBI, thyrotropin-binding inhibitory immunoglobulin=immunoglobulina inibente la tireotropina; TPO, thyroid peroxidase=perossidasi tiroidea. TEST DI CONFERMA. I neonati con risultati anomali del test di screening della tiroide devono essere sottoposti immediatamente a valutazione e test di conferma. Si deve prelevare un campione di sangue per il dosaggio della tireotropina e della FT4. Se si prescrive la T4 al posto della FT4, si dovrebbe valutare la TBG o un test di captazione della T3 su resina per non lasciarsi sfuggire casi di carenza di TBG. In questa condizione (illustrata sotto) il livello di TBG è basso e la captazione della T3 su resina è elevata. La captazione della T3 su resina è una misura indiretta della capacità di legame della TBG. In questo test la resina legante la T3 viene miscelata Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 383 endocrinologia ipotiroidismo Cause di ipotiroidismo congenito Segni e sintomi di ipotiroidismo congenito Tabella 1. Tabella 2. CH primitivo Disgenesia della tiroide Aplasia Ipoplasia Ghiandola ectopica Disormonogenesi tiroidea Deficit di trasportatore sodio-iodio (captazione) Deficit di perossidasi tiroidea Deficit di tireoglobulina Deficit di deiodinasi Resistenza al legame o al segnale della tireotropina Deficit del recettore della tireotropina Deficit di proteina G Iatrogeno Iodio radioattivo somministrato alla gestante dopo 8 settimane di gravidanza Ipotiroidismo secondario (centrale) (si veda Tabella 7) Segni precoci Macrosomia Ridotta vivacità Fontanella anteriore ampia Edema di palpebre, mani e piedi Ittero protratto Ipotonia Tratti facciali grossolani Ipotermia Pallore Gozzo Addome protuberante CH periferico Deficit di trasporto dell’ormone tiroideo (trasportatore monocarbossilato 8) Deficit del metabolismo dell’ormone tiroideo (proteina 2 legante la sequenza di inserimento della selenocisteina) Resistenza all’ormone tiroideo CH transitorio Esposizione eccessiva allo iodio della madre o del neonato Deficit di iodio della madre o del neonato Assunzione di farmaci anti-tiroide da parte della madre Immunoglobulina materna inibente il legame al recettore della tireotropina Mutazioni eterozigoti THOX2 o DUOXA2 Emangiomi epatici congeniti con il siero del paziente e si aggiunge una traccia di T3 marcata con iodio 125. Se il paziente avesse bassi livelli di TBG, la TBG sarebbe satura, per cui una percentuale maggiore di T3 marcata con iodio 125 si lega alla resina. I valori di tireotropina dopo la prima settimana di vita dovrebbero essere inferiori a 10 mUI/L. L’ipotiroidismo primitivo viene confermato se il neonato presenta un livello di tireotropina elevato con un livello di FT4 basso. Alcuni neonati pretermine e/o con basso peso alla nascita hanno livelli bassi di T4 e livelli normali di tireotropina. Il loro livello di T4 solitamente si normalizza entro la sesta settimana di vita. Se il loro valore di T4 e/o di FT4 è molto basso e/o continua a essere basso dopo la sesta settimana di vita è probabile la diagnosi di ipotiroidismo centrale. Alcuni neonati gravemente malati hanno bassi livelli di T4 e FT4 come parte della sindrome dell’eutiroideo malato. Questa diagnosi viene confermata con la rilevazione di un 384 Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 Segni tardivi (dopo il periodo neonatale) Scarsa suzione Ritardo di sviluppo Ridotta vivacità e letargia Scarso accrescimento Ernia ombelicale Cute marezzata, fredda e secca Difficoltà respiratoria Macroglossia Edema generalizzato (mixedema) Pianto debole valore elevato di T3 inverso (reverse T3 = rT3). Alcuni autori suggeriscono il dosaggio di FT4 con il metodo della dialisi all’equilibrio quando il livello di FT4 è al limite della normalità oppure non corrisponde alle manifestazioni cliniche. Nel metodo della dialisi all’equilibrio il siero del paziente viene dializzato contro un tampone per 16-18 ore, separando le molecole di FT4 dalle molecole di T4 legata alle proteine. Le molecole di FT4 sono in grado di attraversare la membrana dialitica perché sono piccole e possono essere dosate senza essere influenzate dalla concentrazione di TBG o di autoanticorpi tiroidei. Tuttavia questo test è lungo e costoso. Circa il 30% dei bambini con un risultato positivo dello screening neonatale ha un CH definitivo (livello elevato di tireotropina con basso livello di FT4). Si può effettuare un’ulteriore valutazione di diagnostica per immagini e di laboratorio per chiarire l’origine della tireopatia. La scintigrafia della tiroide è la migliore indagine per determinare la dimensione e la posizione della ghiandola tiroidea. Può essere effettuata entro i primi giorni di terapia e al momento della scintigrafia si dovrebbe dosare il livello plasmatico di tireotropina. Nei neonati questa indagine deve essere praticata con iodio 123 o sodio pertecnetato Tc 99m. L’assenza di captazione del- endocrinologia ipotiroidismo l’isotopo radioattivo si osserva nell’aplasia della tiroide, nella TBII materna, nelle -mutazioni della tireotropina, nelle mutazioni che inattivano il recettore della tireotropina e nei difetti di captazione dello iodio. Nei casi di assenza di captazione si deve effettuare l’ecografia della tiroide per stabilire se la tiroide sia presente. Una ghiandola ingrossata con una captazione aumentata si osserva nei neonati con disormonogenesi. In questi casi per stabilire la diagnosi sono utili il test al perclorato e/o le indagini genetiche. L’ecografia della tiroide può essere prescritta anche come indagine iniziale; essa, tuttavia, non è così precisa come una scintigrafia per identificare ghiandole ectopiche. Nei neonati con captazione assente alla scintigrafia, una tiroide normale o piccola all’ecografia o una storia materna di malattia autoimmune della tiroide si dovrebbe dosare la TBII. Il CH dovuto alla presenza di anticorpi anti-TBII, che bloccano il recettore della tireotropina, è transitorio, della durata da poche settimane a 6 mesi dopo la nascita. Un’assunzione o un’esposizione insufficiente o eccessiva di iodio possono determinare ipotiroidismo o ipertiroidismo. Nei neonati con CH, nati in aree con carenza di iodio endemica, il dosaggio dello iodio urinario confermerà bassi livelli di iodio. Se c’è una storia di ingestione materna di eccesso di iodio o di esposizione neonatale allo iodio, il dosaggio dello iodio urinario confermerà questa diagnosi. L’intervallo normale di iodio urinario in un neonato è di circa 50-100 g/24 ore (nmol/24 ore). (3) I valori normali dei test di funzionalità tiroidea in rapporto all’età sono riportati nella Tabella 4. Trattamento A causa della nota correlazione tra il quoziente intellettivo (QI) e il momento di inizio della sostituzione dell’ormone tiroideo, il trattamento con levotiroxina (LT4) deve essere intrapreso non appena una valutazione diagnostica conferma la diagnosi di CH. Se il livello di tireotropina è superiore a 40 mUI/L e il livello di T4 è basso, la LT4 deve essere iniziata immediatamente dopo il prelievo di campioni di conferma, senza attendere i risultati. La dose iniziale raccomandata di LT4 per i neonati con CH è di 10-15 g/kg/die. Negli Stati Uniti per il trattamento sono autorizzate soltanto le formulazioni in compressa; la compressa dovrebbe essere frantumata e miscelata con acqua, latte materno o formula. Tireotropina, FT4 e T4 devono essere valutate a 2 e 4 settimane dopo l’inizio del trattamento con LT4. In seguito i livelli di funzione tiroidea devono essere determinati ogni 1-2 mesi nei primi 6 mesi dopo la nascita, ogni 2-3 mesi tra i 6 mesi e i 3 anni d’età e successivamente ogni 6-12 mesi. Si raccomanda inoltre la valutazione della funzione tiroidea 4 settimane dopo una variazione del dosaggio di LT4. L’intervallo target della FT4 dovrebbe essere nella metà superiore dell’intervallo di riferimento del laboratorio per l’età. Cause di ipotiroidismo e risultati di laboratorio Tabella 3. Ipotiroidismo primitivo (per esempio disgenesia, disormonogenesi e tiroidite di Hashimoto) Ipotiroidismo subclinico Deficit di TBG Ipotiroidismo centrale Sindrome dell’eutiroideo malato lieve Sindrome dell’eutiroideo malato moderata Sindrome dell’eutiroideo malato grave Resistenza all’ormone tiroideo Livello elevato di tireotropina con bassi valori di T4 e FT4; positività per anticorpi anti-TPO e/o antitireoglobulina Valore di tireotropina leggermente elevato con livelli normali di T4 e FT4 Valore normale della tireotropina con basso valore di T4, FT4 normale e basso livello di TBG Valore di tireotropina basso, normale o leggermente aumentato con livelli bassi di T4 e/o FT4 Valore di tireotropina normale, T3 basso, rT3 elevato, T4 e FT4 normali Valore di tireotropina normale, T3 basso, rT3 elevato, T4 e FT4 bassi Livello di tireotropina basso, T3 basso, rT3 elevato, T4 e FT4 bassi Valore di tireotropina normale o leggermente elevato con T4, T3, FT4 e FT3 elevati FT3, free triiodothyronine=triiodotironina libera; FT4, free thyroxine =tiroxina libera; rT3, reverse triiodothyronine=triiodotironina inversa; T3=triiodotironina totale; T4=tiroxina totale; TBG, thyroid-binding globulin=globulina legante la tiroxina; TPO, thyroid peroxidase= perossidasi tiroidea. Nei primi 2 anni di vita il livello di T4 dovrebbe essere compreso tra 10 e 16 g/dL (171-273 nmol/L); successivamente i livelli dovrebbero trovarsi nella metà superiore dell’intervallo di riferimento per l’età. È raccomandato il mantenimento dei livelli di TSH al di sotto di 5 mUI/L, idealmente tra 0,5 e 2 mUI/L; tuttavia, alcuni neonati con CH hanno un certo grado di resistenza dell’ormone tiroideo e il loro livello di tireotropina non è facilmente mantenuto entro i valori raccomandati senza aumentare i livelli di T4 e FT4 oltre il limite superiore. In questi casi e nei lattanti con ipotiroidismo centrale, quando il valore di tireotropina non può essere determinato, il monitoraggio si dovrebbe basare sui livelli di T4 e FT4. A causa della mancanza di bioequivalenza tra diverse marche di LT4, non è consigliato sostituire formulazioni diverse di LT4, soprattutto nei casi di CH grave nei primi 3 anni di vita. Se non sono evidenti segni di ipotiroidismo permanente e il bambino ha una tiroide eutopica, dopo i 3 anni d’età si Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 385 endocrinologia ipotiroidismo Valori normali di funzione tiroidea nel periodo neonatale e nell’infanziaa Tabella 4. Età T4, g/dL (nmol/L) Neonati prematuri 26-32 settimane 2,6–14,0 (44–239) (3°-4° giorno) Neonati a termine Neonati 1-3 giorni 4° giorno 1 settimana 1-11 mesi Bambini prepuberi 1-2 anni 3-10 anni Bambini puberi FT4, ng/dL (pmol/L) T3, ng/dL (nmol/L) RT3, ng/dL (nmol/L) TBG, g/mL (nmol/L) 24–132 (0,37–2,03) 0,94–4,4 (12–57)b Tireotropina (mUI/L) 0,8–6,9 8,2–19,9 (140–340) 90–250 (1,39–3,85) 19,2–44,7 (328–764)b 25–160 30 minuti dopo la nascita 89–405 (1,37–6,24) 1,9–17,58b 6,0–15,9 (103–272) 0,95–4,0 (12–51)b 0,65–1,9 (8–24) 0,65–1,9 (8–24) 91–300 (1,40–4,62) 10–50 (0,15–0,77) 85–250 (1,31–3,85) 10–50 (0,15–0,77) 119–218 (1,83–3,36) 10–50 (0,15–0,77) 1,3-16 19,2–44,7 (328–764)b 0,58–5,58b 0,9–7,7 12,7–27,9 (217–477) 0,6–5,5 6,8–13,5 (116–231) 5,5–12,8 (94–219) 4,9–13,0 (84–222) 0,8–1,7 (10–22) 80–185 (1,23–2,85) 10–50 (0,15–0,77) 12,7–27,9 (217–477) 0,5–4,8 FT4, free thyroxine=tiroxina libera; T3=triiodotironina totale; T4=tiroxina totale; TBG, thyroid-bindnig globulin=globulina legante la tiroxina; rT3, reverse triiodothyronine=triiodotironina inversa. a I dati sono intervalli ⫾ 2 SDS dei valori medi. Dati estrapolati dall’Endocrine Sciences Laboratory (2011) e da Lem et al. J Clin Endocrinol Metab. 2012; 97(9):3170–3278. b Dosaggio di FT4 e tireotropina mediante chemioluminescenza. Dosaggio della TBG mediante test immunometrico. consiglia l’interruzione della LT4 per 30 giorni, con successivo dosaggio della tireotropina e della FT4. Se i livelli rientrano nell’intervallo di riferimento si può porre la diagnosi di ipotiroidismo transitorio; in caso contrario il trattamento va ripreso. I bambini con una storia di ipotiroidismo transitorio devono essere attentamente seguiti relativamente ai sintomi clinici e se si sospetta una recidiva si devono eseguire i test di funzione tiroidea. In circa un terzo dei bambini con CH e tiroide eutopica dopo la nuova valutazione sarà necessario proseguire il trattamento con LT4. L’inizio ritardato del trattamento con LT4 e la persistenza di livelli subottimali di T4 durante il primo anno di vita sono stati associati al raggiungimento di un QI inferiore. Un recente studio prospettico di coorte di popolazione ha rilevato che i giovani adulti con diagnosi di CH allo screening neonatale hanno registrato un modesto ma significativo incremento di malattie croniche, problemi visivi, sovrappeso, condizioni socio-economiche inferiori e più bassa occupazione a tempo pieno rispetto ai loro coetanei. Il medesimo studio ha rilevato un aumento di quasi quattro volte della perdita dell’udito nel gruppo affetto da CH. (4) Malgrado la diagnosi precoce i problemi uditivi secondari a CH sono persistenti. Nei pazienti con storia di CH è stata riportata una riduzione della qualità della vita correlata alla salute, soprattutto a causa di una minore fun386 Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 zione cognitiva. A causa del rischio più elevato di malformazioni congenite nei neonati con CH si devono praticare un accurato esame obiettivo e i test uditivi. Una sintesi degli obiettivi del trattamento, del monitoraggio e dei test di funzione tiroidea sono riportati nella Tabella 5. Ipotiroidismo primitivo acquisito: tiroidite (autoimmune) di Hashimoto Epidemiologia La HT è la malattia autoimmune più frequente e la causa più comune di ipotiroidismo nei bambini e negli adulti. In pediatria la maggior parte dei casi di HT vengono diagnosticati durante l’adolescenza; tuttavia essa può presentarsi a qualsiasi età, di solito dopo il primo anno di vita. La prevalenza della HT varia a seconda del sesso, dell’etnia e della sede geografica. La positività degli anticorpi antitiroide nella popolazione generale aumenta con l’età, dal 5% al 10% nei giovani adulti e dal 10% al 20% negli adulti di età più avanzata. Le donne hanno da 2 a 4 volte la prevalenza di anticorpi anti-tiroide rispetto agli uomini. I bianchi sono più colpiti dei messicani americani, mentre gli afro-americani hanno la prevalenza più bassa. Le popolazioni con carenza di iodio sembrano avere una minor incidenza di HT e ipotiroidismo. (5) La HT viene più comunemente riscontrata nei bambini con altre malattie o sindromi autoimmuni, in particolare sindrome di Down, All’interno dell’intervallo di riferimento A metà e ai valori più alti dell’intervallo di riferimento All’interno dell’intervallo di riferimento All’interno dell’intervallo di riferimento Tra 1 e 3 mU/L sindrome di Turner, sindrome di Noonan, diabete mellito tipo 1 (type 1 diabetes mellitus = T1DM) e malattia celiaca. Un elenco delle sindromi autoimmuni che possono includere la HT è presentato nella Tabella 6. Eziologia Nella patogenesi della HT sono coinvolti diversi fattori, quali linfociti infiltranti, espressione cellulare del complesso maggiore di istocompatibilità di classe II, apoptosi Fasmediata e rilascio di citochine. Circa il 70% degli individui con questa patologia ha una predisposizione genetica. Alla HT sono stati associati da 20 a 60 geni di predisposizione immunitaria. La patologia in ultima analisi è quindi innescata da fattori ambientali. (6) La patogenesi della HT è causata da infiltrazione della ghiandola tiroidea da parte dei linfociti TH1 e TH2. I linfociti TH1 regolano le risposte cellulo-mediate, che determinano il danno principale alla ghiandola. I linfociti TH2 regolano i linfociti B, che sono coinvolti nella produzione di anticorpi. Numerose citochine, il complemento e altri mediatori producono danni ai tireociti, che portano alla morte cellulare per apoptosi. Due tipi principali di anticorpi presenti nei pazienti con HT sono diretti contro la perossidasi tiroidea e la tireoglobulina. Questi anticorpi anti-tiroide non sembrano essere importanti nella patogenesi della HT. Gravidanza e fattori ambientali, come infezioni, alcuni farmaci (per esempio litio, amiodarone, interferone alfa e sostituzioni ormonali, compresi gli estrogeni), un’assunzione eccessiva di iodio, lo stress, il fumo e sostanze tossiche sono tutti considerati fattori scatenanti la malattia. La formazione del gozzo consegue all’infiltrazione linfocitaria e alla proliferazione delle cellule follicolari della tiroide secondaria ad aumento della tireotropina in risposta alla riduzione della produzione di ormone tiroideo. Se dosata, la tireotropina dovrebbe essere soppressa; la sua mancata soppressione indica un sottotrattamento Oltre metà dell’intervallo di riferimento 10-16 g/dL Inferiore a 5 mU/mL, idealmente tra 0,5 e 2 mU/L 1-5 anni 4-6 g/kg/die 6-10 anni 3-4 g/kg/die >11 anni 2-3 g/kg/die Come nell’ipotiroidismo congenito se diagnosticato nell’infanzia e come nell’ipotiroidismo primitivo acquisito se diagnosticato successivamente Ipotiroidismo primitivo acquisito Ipotiroidismo centrale Sintomi e segni FT4, free thyroxine=tiroxina libera; LT4=levotiroxina; T4=tiroxina. 10-14 g/kg/die Ipotiroidismo congenito 2–4 settimane dopo l’inizio del trattamento. Ogni 1–2 mesi nei primi 6 mesi di vita Ogni 2-3 mesi tra 6 mesi e 3 anni d’età In seguito ogni 6–12 mesi Ripetere i test di funzionalità tiroidea 6-8 settimane dopo l’inizio del trattamento con LT4 o la modifica del suo dosaggio, poi ogni 6-12 mesi nei bambini d’età superiore a 3 anni Come nell’ipotiroidismo congenito se diagnosticato nell’infanzia e come nell’ipotiroidismo primitivo acquisito se diagnosticato successivamente Valore target di tireotropina Valore target di T4 Frequenza dei test di funzionalità tiroidea Dosaggio di LT4 Condizione Tabella 5. Obiettivi di trattamento, monitoraggio e test di funzionalità tiroidea Valore target di FT4 endocrinologia ipotiroidismo Circa l’80% dei bambini e adolescenti con HT è asintomatico al momento della diagnosi. Il gozzo è presente in circa il 70% dei bambini con HT e spesso è la prima manifestazione della patologia. I bambini con ipotiroidismo moderato o grave sono spesso diagnosticati a fronte del riscontro di scarsa rapidità di accrescimento, calo di vivacità, rendimento scolastico in declino, stipsi e/o cute secca. Alcune ragazze con ipotiroidismo grave possono presentare pubertà precoce e iperprolattinemia, una condizione nota come sindrome di Van Wyk-Grumbach. Alcuni bambini con ipotiroidismo protratto vanno incontro a dislipidemia. Alcuni bambini con HT possono presentare ipertiroidismo clinico o subclinico causato dal rilascio di ormone tiroideo immagazzinato dalla ghiandola tiroidea affetta. L’assenza di reperti oftalmologici all’esame obiettivo e la negatività degli anticorpi stimolanti il recettore della tireotropina e dei risultati del test della TBII contribuiscono a Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 387 endocrinologia ipotiroidismo Sindromi autoimmuni che possono comprendere la tiroidite di Hashimoto Tabella 6. Sindrome polighiandolare autoimmune di tipo 1 Candidiasi Ipoparatiroidismo Malattia di Addison Sindrome polighiandolare autoimmune di tipo 2 Malattia di Addison Tiroidite di Hashimoto Diabete mellito di tipo 1 Ipogonadismo primitivo Miastenia grave Malattia celiaca Sindrome da immunodisregolazione poliendocrinopatia X-linked Diabete mellito di tipo 1 a esordio precoce Colite differenziare questa patologia dalla malattia di Graves, anche se entrambe le condizioni possono coesistere nello stesso paziente e, occasionalmente, segni e sintomi possono alternarsi tra una malattia e l’altra. L’ipertiroidismo secondario alla HT è denominato hashitossicosi. All’esame obiettivo dei pazienti con HT la tiroide risulta diffusamente ingrossata e presenta una consistenza gommosa. La superficie è descritta come sassosa o bozzoluta. Si può palpare un linfonodo sopra l’istmo, denominato nodo di Delfi. Valutazione diagnostica La valutazione di laboratorio iniziale di un bambino con sospetto ipotiroidismo dovrebbe includere il dosaggio plasmatico della tireotropina e dei valori di FT4. Un valore basso di FT4 è diagnostico di ipotiroidismo e un livello elevato di tireotropina è diagnostico di ipotiroidismo primitivo. Se il livello di tireotropina è basso, normale o leggermente elevato in presenza di un valore basso di FT4 la diagnosi probabile è di ipotiroidismo centrale. Il dosaggio della T4 può contribuire a chiarire i casi con livelli borderline bassi o alti di FT4; tuttavia la determinazione della T4 invece della FT4 può essere fuorviante. Il livello di T4 dipende dal valore di TBG e di altre proteine e/o dalla quantità di T4 legata ad essi. Per esempio i bambini con deficit di TBG o quelli che hanno assunto alcuni farmaci (per esempio anticonvulsivanti tra cui fenitoina e carbamazepina) che competono con il T4 per il legame alla TBG, hanno bassi livelli di T4. Le adolescenti trattate con la pillola contraccettiva presentano livelli elevati di T4 a causa di un aumento dei livelli di TBG secondario agli 388 Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 estrogeni. Se i livelli di FT4 sono incompatibili con il quadro clinico del paziente si deve prescrivere il dosaggio della FT4 mediante dialisi. La presenza di anticorpi anti-perossidasi tiroidea e/o anti-tireoglobulina conferma la diagnosi di HT. L’ecografia della tiroide è consigliata quando è palpabile un nodulo tiroideo o quando il bambino presenta un gozzo voluminoso nel quale potrebbe trovarsi un nodulo non facile da palpare. Nei pazienti con HT la tiroide è comunemente riferita come ingrossata, con ecogenicità eterogenea. Alla presentazione, la funzione tiroidea dei bambini con HT è caratterizzata da eutiroidismo nel 35%-50% dei casi, ipotiroidismo subclinico nel 20%-35% dei casi, ipotiroidismo nel 20% dei casi, ipertiroidismo subclinico nel 3%-8% dei casi e ipertiroidismo nel 3%-6% dei casi. Trattamento I bambini ad alto rischio di ipotiroidismo a causa di HT, come quelli con T1DM, sindrome di Down o sindrome di Turner, dovrebbero essere sottoposti a un dosaggio di routine dei livelli di tireotropina quale componente della loro visita annuale. I bambini con HT senza ipotiroidismo dovrebbero essere sottoposti a controllo dei livelli di tireotropina ogni 6-12 mesi. I bambini con HT e ipotiroidismo subclinico senza trattamento con LT4 dovrebbero essere sottoposti a monitoraggio dei valori di tireotropina e FT4 ogni 6 mesi. La LT4 dovrebbe essere il trattamento di prima linea dei bambini con ipotiroidismo. Il dosaggio varia a seconda dell’età e della gravità dell’ipotiroidismo. Nei bambini il dosaggio in base all’età è classicamente: tra 1 e 5 anni, 4-6 g/kg/die; da 6 a 10 anni, 3-4 g/kg/die; e a partire da 11 anni, da 2 a 3 g/kg/die. Ai bambini con ipotiroidismo lieve si può prescrivere un dosaggio inferiore di LT4. Alcuni esperti raccomandano di iniziare un basso dosaggio di LT4 con incrementi progressivi nell’arco di qualche settimana quando un bambino è affetto da ipotiroidismo grave perché alcuni di questi bambini, quando viene somministrata una dose piena, sviluppano effetti collaterali come mal di testa, insonnia, iperattività e deficit di attenzione. Nei bambini con gozzo voluminoso alcuni endocrinologi mirano a mantenere un livello di tireotropina inferiore a 1 mUI/L con lo scopo di ridurre l’effetto gozzigeno della tireotropina. Una volta che un paziente comincia la LT4 o un dosaggio è stato modificato, si dovrebbero dosare i livelli di tireotropina e FT4 6-8 settimane più tardi. Quando nei bambini di età superiore ai 3 anni il livello di tireotropina è all’interno dell’intervallo raccomandato di 1-3 mUI/L si devono controllare i risultati dei test di funzionalità tiroidea ogni 6-12 mesi. Tradizionalmente la LT4 doveva essere assunta a stomaco vuoto almeno 30 minuti prima di colazione; tuttavia questo farmaco può essere assunto con gli alimenti endocrinologia ipotiroidismo che non influenzano il suo assorbimento. I cibi ricchi di fibre, gli alimenti contenenti soia o formule e farmaci come il ferro e il calcio influenzano notoriamente l’assorbimento della LT4. I bambini con malassorbimento intestinale secondario a malattia infiammatoria dell’intestino e a celiachia possono richiedere dosaggi più elevati di LT4. A causa della lunga emivita della LT4 il dosaggio può essere raddoppiato il giorno seguente nel caso di una dose mancante. Il Drug and Therapeutic Committee della Pediatric Endocrine Society raccomanda coerenza nella somministrazione dei farmaci e nel monitoraggio della funzione tiroidea. Anche se l’assorbimento della LT4 a stomaco vuoto può essere migliore rispetto a quello durante o dopo i pasti, il fattore più importante nel trattamento dell’ipotiroidismo è la regolarità nella somministrazione del farmaco e nel dosaggio dell’ormone tiroideo, con conseguente aggiustamento del dosaggio appropriato. Prognosi a lungo termine dei bambini con HT Una percentuale compresa tra il 50% e l’80% dei bambini con HT che sono eutiroidei o hanno ipotiroidismo subclinico alla presentazione rimane eutiroidea a distanza di 5 anni. La presenza di gozzo, sindrome di Down, sindrome di Turner e/o livelli elevati di anticorpi anti-tiroide aumenta il rischio di sviluppare ipotiroidismo in futuro. Alcuni studi su adulti con risultati positivi dei test degli anticorpi anti-tiroide hanno dimostrato che circa il 45% di questi adulti risulta negativo agli anticorpi nel corso del tempo, in particolare quelli con livelli basali inferiori di anticorpi. Negli adulti positivi per gli anticorpi anti-tiroide la probabilità di progressione verso l’ipotiroidismo è tra l’1% e il 6,5% l’anno. Questo si correla positivamente con i livelli basali di tireotropina. (5) La maggior parte dei bambini affetti da HT che presentano ipertiroidismo (hashitossicosi) vedrà risolta questa condizione meno di un anno dopo la diagnosi. Una piccola percentuale di bambini e adolescenti con HT può successivamente sviluppare la malattia di Graves. Anche se alcuni autori hanno riportato un’associazione tra HT e carcinoma papillare della tiroide, alcuni studi di popolazione con agoaspirato non hanno osservato una correlazione statisticamente significativa tra queste condizioni. Gli studi su tiroidectomia che hanno riportato correlazioni positive statisticamente significative sono stati soggetti a errore di selezione. (7) Alcuni autori hanno descritto pazienti con encefalopatia idiopatica e positività degli anticorpi anti-tiroide che rispondono bene alla terapia con corticosteroidi. Questa condizione è stata definita come encefalopatia di Hashimoto o encefalopatia responsiva ai corticosteroidi associata a tiroidite autoimmune. A causa della mancanza di evidenze che questi anticorpi svolgano effetti sul sistema nervoso centrale e poiché non c’è alcuna correlazione tra livello di anticorpi e gravità delle manifestazioni neurologiche, non è possibile stabilire se la HT provochi questo tipo di encefalopatia. Altre cause di ipotiroidismo primitivo acquisito Sindrome dell’eutiroideo malato La sindrome dell’eutiroideo malato, nota anche come malattia non tiroidea, si riferisce alle variazioni dei test di funzionalità tiroidea osservate in una varietà di patologie acute o croniche negli individui senza una storia di tireopatia. La prima alterazione dei test di funzionalità tiroidea osservata in questi pazienti è una diminuzione della T3, con aumento dei livelli di rT3. Nei pazienti con malattie più gravi i livelli di T4 e FT4 sono bassi. I valori di tireotropina possono essere bassi anche nei pazienti con gravi malattie a causa di una disfunzione dell’asse ipotalamoipofisi. Una correlazione diretta tra bassi livelli di T4 e prognosi clinica scarsa è stata segnalata nei pazienti in situazioni critiche. Bassi livelli di tireotropina, T4 e T3 sono associati a elevata mortalità. La sindrome dell’eutiroideo malato viene comunemente osservata nei bambini con chetoacidosi diabetica. La sindrome dell’eutiroideo malato consegue a un’alterazione dell’attività degli enzimi deiodinasi, con una diminuzione dell’enzima di tipo 1 e aumento dei tipi 2 e 3. Uno scarso apporto calorico inibisce la deiodinasi di tipo 1, riducendo i livelli di T3 e aumentando quelli di rT3. Questo sembra essere un meccanismo per conservare le riserve proteiche corporee in condizioni di aumentato catabolismo osservate negli individui affetti. Il trattamento dei pazienti criticamente malati con grave ipotiroxinemia non si è dimostrato utile. La maggior parte degli studi riguardanti il trattamento dei pazienti con sindrome dell’eutiroideo malato, inclusi i neonati prematuri, non ha dimostrato in via definitiva effetti positivi o negativi della terapia sostitutiva con ormone tiroideo. Deficit di iodio La HT è di gran lunga la causa più comune di ipotiroidismo primitivo in bambini e adolescenti in aree con sufficienza di iodio. In tutto il mondo la carenza di iodio colpisce circa 2 miliardi di persone ed è la principale causa evitabile di disabilità intellettiva. Tuttavia essa è rara nel Nord America e in altri paesi con la diffusione del sale iodato. La Food and Drug Administration raccomanda un apporto giornaliero di iodio di 150 g. Ipotiroidismo secondario a farmaci Per il trattamento dell’ipertiroidismo si impiegano le tionamidi, come metimazolo, carbimazolo e propiltiouracile. Il propiltiouracile non è più raccomandato per il trattamento di bambini o adolescenti a causa del rischio di insufficienza epatica. Le tionamidi possono causare ipotiroidismo se usate a dosaggi elevati o per un periodo proPediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 389 endocrinologia ipotiroidismo lungato di tempo senza un attento monitoraggio della funzione tiroidea. Il litio, impiegato per trattare i disturbi dell’umore, può anche determinare ipotiroidismo in alcuni pazienti, che è di solito lieve e non richiede trattamento medico. L’amiodarone è un farmaco antiaritmico che contiene un’elevata concentrazione di iodio. Questo farmaco può causare inibizione dell’organificazione da parte della tiroide, con una riduzione successiva della formazione e del rilascio di T4 e T3 (effetto Wolff-Chaikoff); esso riduce anche la conversione del T4 in T3, con un conseguente aumento dei livelli di tireotropina. L’ipotiroidismo da amiodarone può interessare fino al 15% dei pazienti che assumono il farmaco; tuttavia è spesso transitorio e si risolve subito dopo l’interruzione dell’assunzione. Anche l’utilizzo eccessivo di disinfettanti iodati in neonati e lattanti può causare ipotiroidismo. Radioterapia o chirurgia della tiroide o del collo Alcuni bambini o adolescenti con ipertiroidismo secondario a malattia di Graves o iperfunzione autonoma della ghiandola tiroide, come osservato nella sindrome di McCune-Albright, non sono in grado di tollerare la terapia con tionamidi a causa degli effetti collaterali. Questi bambini e quelli senza aderenza al farmaco possono essere trattati con iodio radioattivo o tiroidectomia. La maggior parte di essi svilupperà in seguito ipotiroidismo permanente. Ipotiroidismo subclinico L’ipotiroidismo subclinico è definito da un livello di tireotropina oltre il limite superiore dell’intervallo di riferimento del laboratorio, con FT4 nell’intervallo di riferimento. Nella popolazione pediatrica la sua prevalenza è leggermente inferiore al 2%. Questa condizione viene diagnosticata alla valutazione di routine dei risultati dei test di funzionalità tiroidea o in seno alla visita dei bambini con gozzo, segni o sintomi di tireopatia, storia familiare di tireopatie o condizioni che comportano un alto rischio di HT. La maggior parte dei bambini con ipotiroidismo subclinico ritorna all’eutiroidismo o rimane con ipotiroidismo subclinico. Soltanto pochi progrediscono verso l’ipotiroidismo conclamato. La presenza di gozzo, anticorpi antitiroidei o aumento dei livelli di tireotropina incrementa il rischio di sviluppare ipotiroidismo manifesto. Il trattamento con LT4 non è raccomandato nei bambini con livelli di tireotropina inferiori a 10 mUI/L, con gozzo e con i risultati dei test degli anticorpi anti-tiroide negativi. Il trattamento con LT4 deve essere preso in considerazione nei bambini con ipotiroidismo subclinico e gozzo voluminoso, ipotiroidismo subclinico associato a patologie croniche come il T1DM, livelli di tireotropina superiori a 10 mUI/L oppure segni o sintomi di ipotiroidismo. (8) I bambini con obesità hanno livelli più elevati di tireo390 Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 tropina e FT3 rispetto ai bambini normopeso. Essi hanno una maggiore prevalenza di ipotiroidismo subclinico, che non è secondario a carenza di iodio o HT. L’aumento della tireotropina negli individui obesi sembra essere mediato da livelli elevati di leptina ed è reversibile dopo una perdita di peso significativa. Tuttavia lo studio 1946 British Cohort aveva osservato che l’obesità infantile aumentava la suscettibilità all’ipotiroidismo e alla HT nella fascia d’età compresa tra 60 e 64 anni, soprattutto nelle donne. (9) Un aumento della prevalenza di ipotiroidismo subclinico è stata segnalata nei bambini alimentati con formule a base di latte di soia e in quelli che assumono alcuni farmaci, tra cui antiretrovirali, interferone e anticonvulsivanti, quali carbamazepina, valproato di sodio e gabapentin. Ipotiroidismo centrale o secondario/terziario L’ipotiroidismo è causato da insufficiente stimolazione da parte della tireotropina di una tiroide normale a causa di un disturbo dell’ipotalamo o della ipofisi. La prevalenza di questa condizione è stata stimata da 1 su 20.000 a 1 su 80.000 nella popolazione generale. (10) Includendo le forme più lievi di questa condizione, la sua incidenza nei neonati è stata riscontrata elevata, nell’ordine di 1 su 16.000. La prevalenza dell’ipotiroidismo centrale non differisce in base al sesso. Le cause più comuni di ipotiroidismo centrale sono deficit combinati degli ormoni ipofisari, che possono essere genetici o secondari a neoplasie o traumi ipotalamici e/o ipofisari. L’ipotiroidismo centrale isolato è raro (si veda Tabella 7 per le cause di ipotiroidismo centrale). La diagnosi viene posta quando i livelli di FT4 sono bassi e i livelli di tireotropina sono normali, bassi o leggermente aumentati. Pertanto i medici o i programmi di screening neonatale che valutano solamente i livelli di tireotropina possono lasciarsi sfuggire la diagnosi di ipotiroidismo centrale. Anomalie della TBG Soltanto lo 0,3% della T3 e lo 0,03% della T4 in circolo sono liberi. Gli ormoni tiroidei nel plasma sono legati alla TBG (70%-80%), alla transtiretina (10%-15%) e all’albumina (10%-15%). Il deficit di TBG è una condizione legata al cromosoma X che colpisce da 1 su 4.000 a 1 su 10.000 neonati maschi e viene spesso confusa con l’ipotiroidismo centrale. I neonati affetti hanno bassi livelli di T4 e T3 e normali livelli di tireotropina. La diagnosi viene confermata dal dosaggio dei livelli di FT4 e FT3 e/o TBG. Alcune femmine portatrici hanno livelli bassi o leggermente ridotti di T4. Livelli ridotti di TBG si osservano anche nei pazienti che sono stati trattati con androgeni o dosaggi elevati di corticosteroidi, nei pazienti con eccesso di produzione di ormone della crescita o in quelli con sindrome nefrosica. I livelli di TBG sono elevati, con con- endocrinologia ipotiroidismo seguente innalzamento dei livelli di T4 e T3, nelle donne in gravidanza, nei neonati e nei bambini piccoli, nei pazienti con porfiria o epatite attiva e nei pazienti trattati con estrogeni. Resistenza all’ormone tiroideo La resistenza all’ormone tiroideo è caratterizzata da ridotta attività degli ormoni tiroidei sui loro recettori. È causata da mutazioni eterozigoti del gene che codificano per il recettore dell’ormone tiroideo  e, come recentemente descritto, per il recettore ␣1 dell’ormone tiroideo. I bambini con resistenza agli ormoni tiroidei presentano elevati livelli circolanti di FT4 e FT3 senza soppressione della tireotropina, che non è l’effetto di ipertiroidismo centrale (adenomi ipofisari). Il loro livello di tireotropina è normale o leggermente aumentato. La resistenza agli ormoni tiroidei può essere più marcata nei tessuti periferici o nell’area ipotalamo-ipofisaria. Nella forma periferica è coinvolta la maggior parte dei tessuti al di fuori dell’ipotalamo e dell’ipofisi. Gli individui affetti hanno di solito un metabolismo normale a causa degli effetti compensatori di alti livelli di ormoni tiroidei. Nella forma ipofisaria sono presenti segni e sintomi di ipertiroidismo. Le manifestazioni cliniche dipendono dalla gravità della resistenza agli ormoni, che può essere molto variabile. La maggior parte delle persone con questa condizione ha il gozzo e un metabolismo normale; alcuni, tuttavia, possono avere segni clinici di deficit e di eccesso di ormone tiroideo in alcuni tessuti. Alcuni bambini possono avere ritardi di crescita e di età ossea, con iperattività e tachicardia. I neonati e i bambini con resistenza agli ormoni tiroidei dovrebbero essere trattati quando il livello di tireotropina è elevato, l’età ossea è in ritardo o presentano deficit di accrescimento. In alcuni individui in cui la resistenza dei tessuti periferici agli ormoni tiroidei è superiore rispetto a quella nell’ipofisi può essere indicato il trattamento con alti dosaggi di LT4. Se i segni o i sintomi principali del paziente sono quelli dell’ipertiroidismo, si raccomanda un trattamento sintomatico con un farmaco -bloccante. Alcuni bambini con resistenza all’ormone tiroideo mostrano un miglioramento di alcuni dei segni o sintomi correlati a tale condizione quando vengono trattati con LT4; tuttavia alcuni possono sviluppare segni e/o sintomi di ipotiroidismo quando vengono trattati con questo farmaco. L’esito di questi individui è molto variabile a seconda della distribuzione e del grado di resistenza agli ormoni tiroidei. I componenti più anziani della famiglia affetti da questa condizione possono servire da guida per il trattamento e per la prognosi dei giovani affetti. Nella maggior parte dei casi la resistenza parziale al tessuto all’ormone tiroideo viene correttamente compensata da un aumento della produzione endogena di ormoni tiroidei, e il trattamento non è necessario. Cause di ipotiroidismo centrale Tabella 7. Lesioni neoplastiche o difetti della regione ipotalamoipofisaria Craniofaringiomi Adenomi ipofisari Cisti della tasca di Rathke Sella vuota Chirurgia o radioterapia del cranio Meningiomi Lesioni Trauma cranico Parto traumatico Malattie genetiche Deficit combinati di ormoni ipofisari (mutazioni di POU1F1, PROP1, HESX1, LHX3, LHX4, LEPR) Isolate: mutazioni della tireotropina  o del recettore della tireotropina Malattie autoimmuni Ipofisite linfocitica Sindromi autoimmuni polighiandolari Patologie infiltrative Sarcoidosi Istiocitosi a cellule di Langerhans Infezioni Tubercolosi Micosi Riassunto • Sulla base di solide evidenze di ricerca, l’ipotiroidismo congenito deve essere identificato e trattato precocemente per evitare deficit cognitivi potenzialmente gravi. (3) • Sulla base di solide evidenze di ricerca, il dosaggio della levotiroxina è più elevato in età precoce e si riduce progressivamente in età adulta. (3) • Sulla base di studi osservazionali e del consenso degli esperti, i bambini con ipotiroidismo congenito e una tiroide eutopica devono interrompere il trattamento con levotiroxina all’età di 3 anni al fine di stabilire se il loro ipotiroidismo fosse transitorio. (3) • Sulla base di studi osservazionali, la maggior parte dei pazienti con tiroidite di Hashimoto presenta gozzo senza ipotiroidismo. (6) • Sulla base di studi osservazionali, l’ipotiroidismo subclinico è più comune nei bambini obesi. (8) • Sulla base di solide evidenze di ricerca, nei bambini con ipotiroidismo centrale si dovrebbero escludere altre carenze di ormoni ipofisari. (10) Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 391 endocrinologia ipotiroidismo Considerazioni sulla realtà italiana Bene lo screening neonatale, ma ancora migliorabile è la precocità del trattamento Nel mondo soltanto un neonato su quattro viene sottoposto a test dell’ipotiroidismo congenito. E anche in Europa, dove pochi mesi fa sono state pubblicate le nuove linee guida (J Clin Endocrinol Metab. 2014; 99: 363–384), ci sono aree, come per esempio la Romania e la Moldavia, in cui non esiste un programma nazionale di screening neonatale. L’Italia è stato uno dei primi paesi del Vecchio continente a praticarlo e vanta anche l’istituzione di un registro nazionale, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, e di un’efficace rete territoriale. Dovrebbe essere però ancora ottimizzato il trattamento precoce: in alcune regioni, infatti, esso viene effettuato entro 15 giorni di vita mentre in altre trova attuazione in ritardo, talvolta anche oltre un mese dopo la nascita. Fondamentale, poi, è il riconoscimento dell’ipotiroidismo centrale (da deficit dell’asse ipotalamo-ipofisario), non diagnosticato dallo screening con solo dosaggio del TSH, la cui incidenza in Italia è di 1 su 50.000 neonati, pari a circa 10 casi ogni anno. Il messaggio cardine per il pediatra è di evitare di perdere tempo prezioso e nel caso prescrivere un accertamento aggiuntivo: in caso di dubbio, in attesa della conferma diagnostica, è sempre preferibile un trattamento, anche in un caso falso positivo, anziché perdere tempo prezioso. L’eventuale successivo riscontro di un incremento significativo della T4 e di una depressione del TSH (i due principali parametri a cui si deve fare riferimento), come si osserva classicamente nell’ipotiroidismo transitorio, non comporterà alcuna conseguenza e giustificherà semplicemente l’interruzione della somministrazione della levotiroxina. Il suo dosaggio corretto deve portare il valore di FT4 al suo target ottimale, corrispondente alla seconda metà dell’intervallo di laboratorio per l’età (70° centile del valore normale per l’età oppure terzo terzile) e il TSH possibilmente a 2 mU/L o in ogni caso a un valore tra 0,5 e 2 e comunque inferiore a 5 mU/L. L’ottimizzazione del follow-up di un bambino con ipotiroidismo congenito è altrettanto importante quanto lo screening, al fine di garantire un normale sviluppo psicomotorio e un buon accrescimento staturo-ponderale. La tiroidite di Hashimoto è la seconda causa più importante di ipotiroidismo ed è più frequente in alcune aree del nostro paese (in particolare Appennini e Prealpi). È importante sospettarla sia a fronte dell’attuale incremento delle malattie autoimmuni sia perché, anche in questo caso, il trattamento tempestivo ottimizza l’outcome. Va tenuto presente che l’80% dei bambini è asintomatico e spesso è l’avvento della pubertà, che comporta un aumento di circa un terzo dell’attività tiroidea, a slatentizzare un ipotiroidismo subclinico. La tiroidite di Hashimoto può essere inoltre presente anche nei bambini molto piccoli e talvolta può portare, anziché a ipoti- 392 Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 roidismo, ad hashitossicosi (cioè ipertiroidismo) o essere perfino associata a una funzione tiroidea apparentemente normale. Quest’ultima dovrebbe essere controllata almeno una volta l’anno nelle categorie di bambini a maggior rischio, come i diabetici, i celiaci e quelli affetti da sindrome di Turner, di Noonan o di Down. In conclusione si può affermare che in Italia, a fronte di un efficace programma di diagnosi neonatale, si impone un miglioramento della tempestività del trattamento, strettamente complementare allo screening e presupposto imprescindibile per garantire al bambino con ipotiroidismo congenito un normale sviluppo psicomotorio e fisico. Consulenza di Francesco Chiarelli, Direttore del Dipartimento Materno-infantile, Università di Chieti Testo a cura di P.C. Salari Bibliografia 1. Hinton CF, Harris KB, Borgfeld L, et al. Trends in incidence rates of congenital hypothyroidism related to select demographic factors: data from the United States, California, Massachusetts, New York, and Texas. Pediatrics. 2010;125(suppl 2):S37–S47 2. Rabbiosi S, Vigone MC, Cortinovis F, et al. Congenital hypothyroidism with eutopic thyroid gland: analysis of clinical and biochemical features at diagnosis and after re-evaluation. J Clin Endocrinol Metab. 2013;98(4):1395–1402 3. LaFranchi SH. Approach to the diagnosis and treatment of neonatal hypothyroidism. J Clin Endocrinol Metab. 2011;96(10): 2959–2967 4. Léger J, Ecosse E, Roussey M, Lanoë JL, Larroque B; French Congenital Hypothyroidism Study Group. Subtle health impairment and socioeducational attainment in young adult patients with congenital hypothyroidism diagnosed by neonatal screening: a longitudinal population-based cohort study. J Clin Endocrinol Metab. 2011;96(6):1771–1782 5. McLeod DSA, Cooper DS. The incidence and prevalence of thyroid autoimmunity. Endocrine. 2012;42(2):252–265 6. Brown RS. Autoimmune thyroiditis in childhood. J Clin Res Pediatr Endocrinol. 2013;5(suppl 1):45–49 7. Jankovic B, Le KT, Hershman JM. Clinical review: Hashimoto’s thyroiditis and papillary thyroid carcinoma: is there a correlation? J Clin Endocrinol Metab. 2013;98(2):474–482 8. Bona G, Prodam F, Monzani A. Subclinical hypothyroidism in children: natural history and when to treat. J Clin Res Pediatr Endocrinol. 2013;5(Suppl 1):23–28 9. Ong KK, Kuh D, Pierce M, Franklyn JA; Medical Research Council National Survey of Health and Development Scientific and Data Collection Teams. Childhood weight gain and thyroid autoimmunity at age 60-64 years: the 1946 British birth cohort study. J Clin Endocrinol Metab. 2013;98(4):1435–1442 10. Persani L. Clinical review: Central hypothyroidism: pathogenic, diagnostic, and therapeutic challenges. J Clin Endocrinol Metab. 2012;97(9):3068–3078 Traduzione a cura di P.C. Salari Gli inserzionisti non hanno controllo sui contenuti editoriali di questa versione tradotta. L’AAP non raccomanda l’inserimento delle inserzioni pubblicitarie in posizione adiacente ai contenuti editoriali. endocrinologia ipotiroidismo PIR Quiz Il questionario delle monografie di aggiornamento è rivisto e integrato da Sanitanova. 116. Il laboratorio dello screening neonatale locale vi informa che un neonato nel secondo giorno di vita ha una concentrazione di tiroxina totale (T4) di 11 g/dL (188 nmol/L) (intervallo di riferimento, 8,2-19,9 g/dL [140-340 nmol/L]) e una concentrazione di tireotropina di 22 mUI/L (intervallo di riferimento, 1,9-17,58 mU/L). Il neonato ha ora 4 giorni e sta bene. Tra le seguenti qual è la decisione più appropriata? A. B. C. D. Iniziare il trattamento con levotiroxina e ripetere subito lo screening Rassicurare la madre sul fatto che non occorrono ulteriori controlli Ripetere il dosaggio della T4 e della tireotropina a 2 settimane di vita Calcolare il rapporto triiodotironina totale/triiodotironina inversa 117. Il laboratorio dello screening neonatale locale vi informa che un neonato nel secondo giorno di vita ha una concentrazione di tiroxina totale di 7,5 g/dL (128 nmol/L) (intervallo di riferimento, 8,2-19,9 g/dL [140-340 nmol/L]) e una concentrazione di TSH di 42 mUI/L (intervallo di riferimento, 1,9-17,58 mUI/L). Il neonato ha ora 4 giorni e sta bene. Tra le seguenti qual è la decisione più appropriata? A. B. C. D. Iniziare il trattamento con levotiroxina e ripetere subito lo screening Rassicurare la madre sul fatto che non occorrono ulteriori controlli Dosare la globulina legante la tiroxina Calcolare il rapporto triiodotironina totale/triiodotironina inversa 118. In una neonata il trattamento dell’ipotiroidismo con levotiroxina (LT4) era stato iniziato a 4 giorni di vita. La diagnosi di ipotiroidismo si era basata su un basso valore di tiroxina totale (T4) e tiroxina libera (FT4) e un livello elevato di tireotropina. La paziente ora ha un anno d’età. Sta crescendo normalmente e non presenta segni clinici di ipotiroidismo. La tiroide è eutopica. Il monitoraggio di laboratorio ha riscontrato i valori elevati di T4, FT4 e tireotropina. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? A. Interrompere il trattamento se il valore di FT4 è normale al dosaggio con il metodo più affidabile della dialisi all’equilibrio B. Interrompere il trattamento se la scintigrafia con sodio pertecnetato Tc 99m risulta normale, escludendo una disormonogenesi C. Poiché è probabile che la bambina sia affetta da ipotiroidismo transitorio, interrompere il trattamento con LT4 per 1 mese e dosare i valori di tireotropina e FT4 a intervalli regolari D. Aspettare fino al compimento del terzo anno di età della bambina e se i risultati degli studi di fuzionalità tiroidea restano normali, sospendere il trattamento con LT4 per 30 giorni e successivamente ottenere misurazioni di tireotropina e FT4. 119. Negli ultimi 9 mesi una tredicenne ha presentato calo di vivacità, peggioramento delle performance scolastiche e stipsi. La revisione delle cartelle cliniche indica che negli ultimi 2 anni il suo peso era aumentato di 9 kg mentre il percentile della sua statura era sceso dal 95° al 50°. Gli accertamenti mostrano segni vitali normali. Nella regione inferiore del collo, anteriormente ai muscoli sternocleidomastoidei, si rileva una prominenza diffusa di consistenza gommosa. Non si riscontrano altre alterazioni. Quale tra le seguenti è la fase successiva per formulare una diagnosi? A. B. C. D. Dosare tireotropina e tiroxina libera Dosare TSH e rapporto triiodotironina totale/triiodotironina inversa Eseguire una scintigrafia del collo con sodio pertecnetato Tc 99m Eseguire l’ecografia del collo Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014 393 endocrinologia ipotiroidismo 120. La madre di un bambino di 1 anno di età con sindrome di Down è preoccupata della funzione tiroidea del figlio, che alle curve di crescita specifiche risulta al 25° percentile per il peso e al di sotto del 3° percentile per la lunghezza. I valori di tiroxina libera e tireotropina sono inferiori alla norma. Quali parametri plasmatici è importante dosare a questo punto? A. B. C. D. Androgeni e ormone di rilascio delle gonadotropine Cortisolo e ormone adrenocorticotropo Ormone della crescita e somatomedina C Insulina e fattore di crescita insulino-simile 1 Risorse dell’AAP per i genitori su HealthyChildren.org • Inglese: http://www.healthychildren.org/English/health-issues/conditions/chronic/Pages/Thyroid-Disorders-Treatment.aspx 394 Pediatrics in Review Anno 24 No.8 Agosto 2014