Experimental city

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Experimental city
oltre i confini dell’abitare
un’opportunità di rigenerazione urbana
per l’area orientale di Udine
Gruppo progettazione
arch. Raffaele Shaurli con arch. Bruno Grizzaffi
e dott.ssa Paola Rusich, geom. Francesco Carbone, arch. Emanuela Sgobino
arch. Lorenzo Pevere e arch. Ludovico Pevere
ing. Marco Disnan (RUP)
arch. Barbara Gentilini
Collaborazione e attività di ricerca e progettazione
Università degli Studi di Udine - Gruppo Space Lab-DPIA
Responsabili della ricerca
prof. Giovanni La Varra, prof. ssa Christina Conti, prof. Giovanni Tubaro
Coordinamento
arch. Livio Petriccione
Tirocinanti
Marta Dosso, Giulio Valerio, Maurizia Degano
Con la collaborazione degli Uffici Tecnici dell’ATER Udine
degli Uffici Tecnici e Innovazione dell’AcegasApsAmga S.p.A.
e dello Studio Archest di Palmanova
Grafica
Nicola Barbiera, Bruno Grizzaffi e Diana Calligaro
Finito di stampare nel mese di settembre 2016
presso il Centro Stampa del Comune di Udine
©2016 - Comune di Udine
Experimental city
oltre i confini dell’abitare
un’opportunità di rigenerazione urbana
per l’area orientale di Udine
Progetto presentato dal Comune di Udine al Bando per la predisposizione del Programma straordinario di
intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni
capoluogo di provincia, approvato con D.P.C.M. 25 maggio 2016 in attuazione della Legge 28 dicembre 2015,
n. 208, articolo 1, commi 974, 975, 976, 977 e 978.
Lo stato di fatto: il quadrante est
udinese e la caserma Osoppo
Il quadrante est udinese può essere assunto a manifesto
del Friuli: un crocevia di popoli e di dettagli di una storia
minore, ma caratterizzata, anche, da preziose testimonianze
architettoniche che possono trasformarsi in sperimentale
laboratorio per nuovi modi dell’abitare e della sostenibilità.
Non solo. L’ambito est udinese, è un ambito di confine.
Fino al 1900 confine tra città e campagna (ruralità
testimoniata dalla presenza dei casali e delle cascine).
A partire dai primi anni dello stesso secolo fino al termine
della guerra fredda confine orientale della cortina di ferro:
vengono infatti insediate tre grandi caserme (Osoppo,
Cavarzerani e Spaccamela).
La caserma “Osoppo”, baricentro spaziale di questo
quadrante, è la prima caserma ad essere insediata e risale
alla Grande Guerra. I lavori vennero ultimati dal Genio
militare nel novembre del 1925, tuttavia l’area era già stata
acquisita nel 1911.
Il quadrante di progetto ha subito una crescita repentina a
seguito della decisione di ubicare in questa zona (viste le
caratteristiche di marginalità, assenza di infrastrutture, di
luce, acqua e fognature) gli interventi previsti dalla
L. 167/1962.
A partire dagli anni ‘80, in un arco temporale piuttosto
ristretto, la popolazione del quartiere è aumentata
notevolmente a seguito della realizzazione di alloggi a
carattere economico e popolare.
Il quadrante è, infatti, caratterizzato dalla predominanza di
abitazioni realizzate dal parte dell’ATER (Azienda Territoriale
per l’Edilizia Residenziale), già Istituto Autonomo per le
Case Popolari (IACP).
L’ambito può essere considerato un’unità analitica che
tiene insieme elementi spaziali e sociali, caratterizzato
dalla presenza simultanea di una molteplicità di fattori di
debolezza. Attualmente nell’ambito di progetto risiedono
circa 12.000 abitanti. Negli ultimi anni la popolazione
straniera è aumentata, arrivando a circa, tra comunitari e
Il carattere rurale dell’area est udinese emerge dalla mappa catastale del 1844
Il piano regolatore del 1939 prevedeva l’insediamento delle carceri
circondariali nell’area contigua alla Caserma Osoppo
non, il 18% dei residenti dell’area.
Per i friulani il quartiere, chiamato in diversi modi, ha
avuto una storia difficile e rimane caratterizzato da un
pesante stigma che permane nonostante il cambiamento
delle condizioni (il “Bronx”, come è spesso ricordato nella
memoria collettiva locale). A partire dal 2015 l’ambito di
progetto con la trasformazione dell’ex complesso militare
Cavarzerani in struttura di prima accoglienza vive, con le
difficoltà dell’integrazione, l’impatto dell’immigrazione.
Tipologia e caratteristiche del progetto
Nello stato di fatto la periferia orientale udinese, in sintesi,
è l’esito di un processo di interventi distinti di realizzazione
di aree residenziali, di servizi di prossimità e di infrastrutture
di servizio tra di loro non più integrati soprattutto in seguito
al processo di abbandono delle tre grandi “caserme”
(Spaccamela, Cavarzerani e Osoppo) di cui solo la “caserma
Spaccamela” conserva la destinazione militare. La “ex
caserma Cavarzerani” (ora provvisoriamente utilizzata per
l’accoglienza dei richiedenti asilo) in futuro verrà valorizzata
dal Demanio secondo un accordo, stipulato proprio grazie
alle attività preparatorie del presente Bando, sottoscritto
tra Comune di Udine, Demanio FVG e Prefettura di Udine.
La “ex caserma Osoppo”, l’unica di proprietà comunale,
è in stato di abbandono nonostante il Comune di Udine
da un decennio stia cercando di definirne il processo di
riqualificazione.
Experimental city: obiettivi e strategie
per il recupero, la riqualificazione e la
rigenerazione urbana
In primo luogo, abbiamo collocato l’architettura della
rigenerazione urbana all’interno di un dialogo tra l’esistente
e il nuovo. Il nucleo del progetto risiede nel convogliare
risorse pubbliche e private sull’ex Caserma Osoppo. La
caserma ha una configurazione planimetrica rettangolare
con dimensioni di m 420 x m 270 con una superficie rilevata
di mq. 111.893,50, di proprietà (a seguito del Decreto
Legislativo 2 marzo 2007, n. 35) del Comune di Udine.
Ortofoto dell’ambito interessato dal progetto di rigenerazione
A
D
N
E
G
E
L
Mancanza di percorsi alternativi
Presenza di barriere architettoniche
Carenza di spazi d’aggregazione
Mancanza collegamenti sicuri col Parco
del Torre
Carenza trasporto pubblico locale
Ex Caserma Osoppo
Quartiere Aurora
Ex Caserma Cavarzerani
Centro polifunzionale
Fermata ferroviaria FUC
Linea ferroviaria
Via Cividale
Piste ciclabili realizzate
Collegamenti critici
Corsi d’acqua / Rogge
Limite fascia ambientale
Elettrodotto
Mancanza di una valenza intermodale
Assenza di strutture ai passeggeri
Mancanza di parcheggi adibiti alla
nuova fermata ferroviaria
Mancanza di collegamenti ciclopedonali
diretti con il centro città
Mancanza di collegamenti diretti per
la ferrovia Udine - Cividale (FUC) con il
trasporto locale pubblico (TPL)
COMUNE DI UDINE
Comune dell’UTI
Comuni del P.U.M.
Rete di ricucitura per fermate ferroviarie
Rete di ricucitura a carattere intercomunale
Piste ciclabili esistenti
Piste ciclabili di progetto
Experimental city
PRGC QUADRANTE NORD-EST DI UDINE
DI
Zona interessata da riqualificazione
Densità urbana
RETE CICLABILE ATTUALE E DI PROGETTO
Centro di prima accoglienza per richiedenti asilo
Cattivo stato di manutenzione degli
immobili, agibili ma non abitabili
Zona insufficientemente sorvegliata
Area non permeabile e periferica priva
di servizi
Zona degradata con assenza di elementi di qualità urbana
Mancanza di uno studio di fattibilità
Connessioni insufficienti
Parco esistente in cattivo stato di
manutenzione
Mancanza collegamenti ciclopedonali
con la città
AREA
Spazi semi pubblici in degrado
Difficile integrazione sociale
Vuoti urbani di difficile gestione
Mancanza di sorveglianza
Edifici ad alta dispersione energetica
Insufficienza di zone sportive e ricreative
Carenza di luoghi di aggregazione, di
servizi e di lavoro
Mancanza di valorizzazione degli spazi
verdi, della roggia, degli orti urbani e del
collegamneto col parco del Torre
Insufficienti colleganti col TPL e percorsi
ciclopedonali
PROGETTO
Zona degradata con mancanza di
elementi di qualità urbana e di fruibilità
degli spazi aperti
Mancanza di servizi
Assenza di aree sportive
Monofunzionalità delle unità di vicinato
Edifici da recuperare ed edifici fatiscenti
da demolire
Mancanza di spazi di formazione,
aggregazione e coworking
Vegetazione secolare trascurata
Mancanza di connettori (strade,
illuminazione, percorsi ciclopedonali e
parcheggi)
Aree verdi non curate
INQUADRAMENTO
I T À C R I T I C I T À C R I T I C I T À C R I T I C I T À
A U R O R A E X C A S E R M A O S O P P O FERMATA FERROVIARIA QUADRANTE EST UDINE
C
C R I T I C I T À C R I T I
EX CASERMA CAVARZERANI Q U A R T I E R E
Incroci pericolosi
Scarsa illuminazione dei percorsi
Carenza di percorsi ciclopedonali
Mancanza di manutenzione stradale
Velocità e volume del traffico
B1
B2
B3
Pmil
VU
VB
E5
E6
E7
C
Verde di qu
Attr. collet
Attr. comm
Amb. terr.
Progetto di riqualificazione urbana
e sicurezza periferie urbane
E B U S E SI S T ENT I
COL LE GA ME N TI CIC L AB I L I
INQUADRAMENTO AREE VERDI PROTETTE E ATTREZZATE
uartiere
ttive
merciali
speciali
Aree agricole
Aree verdi
Aree sportive
Orti urbani
Area parco del Torre
Criticità dell’ambito di intervento
Servizi
Linea bus 4
Ciclabile esistente
L’intenzione, supportata anche dalle condizioni
statiche di alcuni fabbricati facilmente riutilizzabili,
è quella di mantenere la struttura “quale memoria
storica”, recuperandoli per fini residenziali e ai servizi
connessi, sia di quartiere che delle zone limitrofe.
L’accesso principale avviene da sud, nella confluenza
tra via Brigata Re e via Adige.
Il comparto ha ampie superfici a verde ma per quasi
il 60% risulta non permeabile. E’ necessario segnalare
da subito che, dato il carattere molto diversificato
dello stato di conservazione dei manufatti, lo
scenario generale di trasformazione è apparso
derivare dall’integrazione tra demolizioni, interventi
di recupero e di rigenerazione. Il principio insediativo
della caserma Osoppo si configura come un
“centro storico” all’interno della più ampia periferia
orientale udinese. E in questo, come in tutti i centri
storici, abbiamo immaginato l’architettura della
rigenerazione urbana come convergenza di interessi
pubblici e privati.
Dal punto di vista pubblico questo dialogo è avvenuto
a partire da due capisaldi. Il primo è relativo all’idea
di costruire un pezzo di città che possa offrire una
centralità di servizi e di spazi pubblici per tutta l’area
orientale di Udine. Il secondo, che è ovviamente uno
sviluppo del primo, è relativo alla necessità di far
convergere nella caserma Osoppo una molteplicità
di forme abitative, come se la “biodiversità” dei
modi di abitare, lavorare, stare insieme nella
dimensione pubblica, fosse, di per sé, il vero antidoto
alla monomatericità e alla monofunzionalità della
periferia. Sappiamo che il progetto che presentiamo
è l’inizio di un processo e che questo processo potrà
subire modifiche e aggiustamenti nel tempo, ma
affinché queste modifiche possano essere assunte
senza traumi, sarà necessario tenere fermo l’obiettivo
strategico generale. Un processo urbano complesso,
al di là della sua scala dimensionale, si svolge nei
tempi medi e lunghi e non solo nell’immediato.
COMUNE DI UDINE
Experimental city
Progetto di riqualificazione urbana
e sicurezza periferie urbane
Un nuovo pezzo di città
Sarà allora chiaro perché il progetto che presentiamo
investe l’insieme dei manufatti liberati dall’Esercito con
una molteplicità di funzioni ampia e articolata. I due spazi
aperti esistenti (la “piazza d’Armi” a nord e il “bosco”
a sud) vengono confermati nel loro carattere di spazi
pubblici comunitari, esaltando le loro differenze che non
sono altro che opportunità diverse di abitare lo spazio
pubblico. La piazza d’Armi sarà il luogo civico per eccellenza
di questo nuovo insediamento, mentre il giardino alberato
sarà il luogo destinato al gioco e al riposo all’ombra degli
alberi di alto fusto presenti. Gli edifici attorno alla piazza
d’Armi vedono una forte caratterizzazione urbana e una
spinta diversificazione funzionale. A nord il manufatto
esistente può essere recuperato con minimi interventi di
miglioramento della statica e della sicurezza.
A sud, sul fronte opposto, il manufatto esistente
(“magazzini e mensa”) è, invece, in condizioni di forte
degrado. La sua sostituzione (conforme al P.R.G.C.)
permetterà di rigenerare questi spazi senza ulteriore
consumo di suolo in un nuovo edificio residenziale
da adibire ad housing sociale con 80 appartamenti di
taglio medio promosso dalla Finanziaria Internazionale
Investments SGR S.p.a. (Conegliano-TV) e il Fondo Housing
Sociale FVG. La tipologia studiata consente di ottimizzare i
fronti verso il verde e la piazza e di prolungare idealmente
la piazza d’Armi all’interno dell’intervento di edilizia sociale.
A est la coppia di edifici esistenti si presenta in buono
stato di conservazione. Per questi manufatti si è ipotizzato
un recupero “leggero” per insediare spazi produttivi
di co-working legati a lavorazioni artigianali di nuova
generazione, orientate alla produzione materiale ma anche
alla produzione virtuale di beni immateriali. Il progetto
potrà vedere una promozione mista pubblico-privata.
Il manufatto parallelo a via Brigata Re sarà destinato
a contenere un progetto di iniziativa pubblica volto a
costituire un insieme di forme residenziali sperimentali. In
modo complementare all’intervento di housing sociale a
sud della piazza d’Armi, l’hub per l’abitare che proponiamo
comprenderà un insieme di forme di co-housing, di
OSOPPO
CASERMA
OSOPPO
EX
CASERMA
-
EX
PROGETTO
FATTO
DI
DI
verde e sup. permeabili
edifici
strade e piazzali
RECUPERARE
Fabbricati
da recuperare
DA
Aree verdi
FABBRICATI
Aree
pavimentate
VE RDI
4,3
FABBRICATI DA RECUPERARE
SCHEMI DI TRASFORMAZIONE
FABBRICATI DA DEMOLIRE
consumo di
suolo in ettari
STATO
2,3
A R EE
STATO
EX
CASERMA
PAVIMENTATE
ANALISI
AREE
4,4
Demo
FABBRICATI DA DEMOLIRE
Progetto di riqualificazione urbana
a
1,3
consumo di
suolo in ettari
NUOVI
PERCORSI
-
Aperture
Nuove
costruzioni
Orti urbani
PARCHEGGI
7,1
NUOVE REALIZZAZIONI - PERMEABILITÀ
olizioni
2,6
verde e sup. permeabili
edifici
strade e piazzali
NUOVE REALIZZAZIONI
Senso di marcia
Parcheggio
Percorso pubblico
residenza per anziani e per studenti, di forme miste di
casa-studio e di casa-bottega, di abitazioni temporanee,
anche con forme di residenzialità assistita e condivisa.
Lo spazio di pertinenza dell’abitare tra il manufatto
esistente e via Brigata Re sarà occupato da orti ”a
correre” comunitari gestiti dagli abitanti (che assieme
agli orti previsti sulla copertura del nuovo fabbricato
destinato a co-housing, integrano e aggiornano
l’esperienza green del progetto udinese “L’orto e la
luna”, riconosciuto leader a livello nazionale). L’idea
è quella di sperimentare diverse visioni e modi di
abitare che non trovano spazio nel mercato libero,
non solo per motivi legati ai prezzi di vendita ma
soprattutto perché rappresentano una domanda
“senza offerta”. Queste forme deboli e “laterali” di
abitare costituiscono però ormai una potenziale massa
critica che le amministrazioni pubbliche non possono
più non considerare e, ulteriormente, rappresentano
un potenziale sperimentale per produrre conoscenza
e sapere sull’abitare contemporaneo. Gli altri edifici,
compreso porzioni del muro lungo via Brigata Re
saranno demoliti eccetto l’edificio ex camerate
interessato dall’hub per l’abitare. Così l’accesso
all’area verde, sia da via Brigata Re, sia da via Adige,
sarà facilitato in massimo grado. La fascia più a est
del recinto della caserma Osoppo, sarà interessata
da un ampio parcheggio (per visitatori e residenti) e
da una serie di attrezzature sportive leggere, sia di
quartiere come alla scala urbana; inoltre grazie ad
interventi di restauro e di adeguamento tecnologicofunzionale l’ex-Cavallerizza, oggi in disuso, sarà destinata
a spazio per rassegne espositive, incontri ed eventi
di varia natura. La rigenerazione dell’Hangar con la
copertura a fotovoltaico completa l’area con nuovi spazi
polifunzionali, sportivi e aggregativi. Le principali strade
di accesso all’area saranno rifunzionalizzate e migliorate.
Una nuova strada pubblica di distribuzione interna
- anche a servizio delle differenti aree di parcheggio
previste - collegherà via delle Acque a nord e via Brigata
Re a sud, passando sul margine sud della piazza d’Armi.
Oltre i confini dell’Osoppo
S
D
P
I
O
I
VIA DELLE ACQUE
Sorge spontanea una domanda: se gli obiettivi posti
dal Bando trovano piena attuazione nell’area dell’ex
caserma “Osoppo”, si può dire altrettanto per l’intero
quadrante di progetto?
Tante le possibili proposte, soluzioni approcci,
progetti e risposte. Certo è che l’approntamento
dei materiali per il Bando, ma ancor di più la fase di
coinvolgimento di portatori di interesse, attraverso
procedure di evidenza pubblica, ha permesso di
allargare a molti soggetti pubblici e privati una
visione di rigenerazione urbana con interventi di
potenziamento delle relazioni reciproche tra aree
residenziali, servizi di prossimità e di carattere
urbano, infrastrutture di trasporto e mobilità lenta.
Il progetto, che trasforma e integra nel tessuto
urbano la ex Caserma Osoppo, infatti riconosce
e persegue la necessità di ridisegnare via
Cividale e i collegamenti con via Cividale (messa
in sicurezza e creazione pista ciclabile al fine
di risolvere le problematiche viabilistiche e dei
cittadini, rifunzionalizzazione rete illuminazione
pubblica ambito est e altri interventi di
accrescimento della sicurezza territoriale,
controllo targhe, videosorveglianza, messa in
sicurezza attraversamenti pedonali, punti ricarica
elettrica ebike) realizzando un polo intermodale di
quartiere presso la fermata ferroviaria della FUC,
connettendo così il parco del Torre con la città e lo
stesso “Quartiere ex PEEP Est, migliorando il decoro
e la prestazione energetica di alcune palazzine
residenziali, potenziando le aree sportive esistenti e
realizzandone nuove e innovative nella ex caserma
Osoppo. Tutti gli interventi del progetto sono
conformi al vigente P.R.G.C. e al Regolamento Edilizio
e, non ultimo, l’esito dell’accordo tra la Prefettura
e Agenzia del Demanio finalizzato allo studio di
fattibilità per la definizione di strategie di sviluppo
dell’ex Caserma Cavarzerani.
Il tutto nel rispetto dei criteri e obiettivi che il
E4
E1
E
I
E5
E6
A
A3
A3
A3
A3
A1
A4
A4
P
O
Q
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F1
P
F2
C
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F
D
B
O
I
O
O
E1
E2
E3
E4
Vasca d’acqua
Getti d’acqua
Aiuola labirinto
Giochi bambini
E5
E6
F
F1
F2
F3
F4
G
Giochi anziani
Aiuole fiori
Riuso e rifunzionalizzazione impianti sportivi
Pallamano
Basket
Pallavolo
Recupero ex campo da tennis
Riuso e rifunzionalizzazione ex palazzina
comandante a Urban Center
O
H
I
I1
L
L1
L2
L3
Riuso e rifunzionalizzazione ex palazzina prigioni
Interventi di messa in sicurezza area ex Caserma Osoppo
Demolizione parziale muro esterno
Ricostruzione edificio uso social housing (int. FININT SGR)
Parcheggi di pertinenza
F4
Portico passante
Locali a disposizione della Comunità per attività sociali,
attività comuni, laboratori e asilo
[M] Palazzo associazioni ex palazzina Comando - già restaurata
N
Parco secolare
O
Pista ciclabile
P
Parcheggi
G
Q
Siepi antismog
R
Bike sharing Udine bike
S
Verde
L3
E3
L2
E2
L
D1
LEGENDA
A
Riuso e rifunzionalizzazione edificio a co-housing e co-working
A1 Filare a frutteto
A2 Filare a viti
P
A3 Fiori
A4 Orti
B Riuso e rifunzionalizzazione edificio ex Cavallerizza
ad uso plurifunzionale: uso mercato coperto e
attività sociali, sportive,culturali e didattiche.
Riuso e rifunzionalizzazione hangar Osoppo per
C
attività sociali, sportive,culturali e didattiche.
Magazzini e centrale impianto teleriscaldamento
C1 Copertura hangar semovente su carroponte
per copertura altri campi da gioco
Viabilità
D
D1 Viabilità limitata
E
Piazza ex Caserma Osoppo (ex piazza d’armi) attrezzata a tempo libero
N
VIA ADIGE
L2
O
P
A2
Q
[M]
L1
O
R
D
O
H
VIA BRIGATA RE
Q
Progetto di riqualificazione urbana
20 m
5
80 unità residenziali
distribuite su quattro
piani fuori terra
edificio di
housing sociale
3 tipologie di alloggi:
miniappartamento
bicamere
tricamere
Piano 3
1.
2.
3.
4.
5.
quasi tutti gli alloggi
saranno dotati almeno
di un “doppio affaccio”
per una migliore esposizione e ventilazione
naturale
copertura con orti / lavanderia
piano terra con alloggi speciali
spazi sociali con affaccio su piazza e parco
testate dell'edificio aperte alla piazza
piazza passante
frutteto
orti a correre
URBANI
Piano 2
parco
1
1.
4
4.
5
3
3.
5.
2
2.
4.
Piano 1
ORTI
ex piazza d'armi
alloggi “speciali con
giardino per portatori di
disabilità e per anziani
al piano terra
TAVOLO PARTECIPATO DELL’ABITARE “OLTRE I CONFINI DELL’ABITARE” ALL’INSEGNA DELLA ECOSOSTENIBILITÀ
-COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI FUTURI RESIDENTI
-COINVOLGIMENTO DEI BENEFICIARI DIRETTI E INDIRETTI I PER PER LA PROMOZIONE DEL SENSO DI
COMUNITÀ E IDENTITÀ
- PERCORSI DI PROGETTAZIONE CONDIVISA
- IDEAZIONE DI NUOVE E MOLTEPLICI SOLUZIONI ABITATIVE: PIU LIBERE, ECONOMICHE, ECOLOGICHE E
SICURE (ANTISISMICHE)
- MODULI ABITATIVI DI QUALITÀ
- PROSECUZIONE DEL PROGETTO UDINESE “ORTI E LA LUNA” (LEADER A LIVELLO NAZIONALE) CON ORTI
URBANI (ORTAGGI-FIORI-FRUTTI) CONDIVISI IN LUOGHI PUBBLICI E PRIVATI DI SOCIALIZZAZIONE PER NUOVI E SANI STILI DI VITA, INSIEME A SPAZI PER CO-WORKING E DI SERVIZI AL QUARTIERE
- DIFFUSIONE DELLE BUONE PRATICHE CON EVENTI, ESPOSIZIONI, WORKSHOP
- ISTITUZIONE DI BANCHE DEL TEMPO
GIÀ SOTTOSCRITTO ACCORDO CON SOC. “MACROSS” PER ATTIVAZIONE DEL TAVOLO ESTENDENDO L’ESPERIENZA EUROPEA POSITIVA NELLA CITTÀ OLANDESE DI UTRECHT – COMPLESSO “DE SAFFIER”
giardini privati
parco
Locali a disposizione della
comunità , spazi “sociali”,
spazi per “attività
comuni” e laboratori con
affaccio sia sul parco che
sulla piazza, asilo
Piano terra
spazi tecnici e di servizio
S O C I A L E
giardini privati
INTERVENTI DI RISTUTTURAZIONE EDILIZIA
CON RICOMPOSIZIONE CONTROLLATA DELLE VOLUMETRIE DEGRADATE SENZA AUMENTO DELLA
SUPERFICIE COPERTA ESISTENTE (SENZA CONSUMO DI SUOLO)
Possibili aggregazioni
COMUNE DI UDINE
La climatizzazione estiva ed invernale di una parte del complesso sarà realizzata con
sistemi a pompe di calore; l’alimentazione è da individuarsi tra sonde geotermiche
ed utilizzo delle acque superficiali di roggia. La scelta, il dimensionamento degli
impianti e la localizzazione dei prelievi sarà conseguenza degli utilizzi finali degli
edifici e della prestazione energetica degli involucri degli stessi
Irrigazione dei giardini, orti e verde
con il recupero delle acque meteoriche
Vasche d’acqua
di derivazione della
roggia
Roggia
Gli edifici saranno coibentati
con isolamento a cappotto
S C H E M A
H O U S I N G
Studio del modulo e del
taglio degli alloggi
Impianto fotovoltaico installato sulla
copertura. La produzione soddisferà
parte consistente dei fabbisogni del
complesso, integrandosi con i sistemi di
climatizzazione a pompa di calore
E N E R G E T I C O
piano terra passante:
connessione fisica e
visiva tra la piazza e
il parco
1. copertura con orti / lavanderia
2. piano terra con alloggi speciali
3. spazi sociali con affaccio su piazza e parco
4. testate dell’edificio aperte sulla piazza
5.piazza passante
Experimental city
Tutte le coperture sono superficie
di raccolta acque meteoriche
Progetto di riqualificazione urbana
e sicurezza periferie urbane
Co-housing e co-working sperimentale
Pianta cellule
8,96
0,80
0,40
0,80
0,10
3,38
0,42
8,96
0,42
3,37
0,10
2,00
0,10
2,00
0,42
0,10
3,38
0,10
3,38
0,42
8,95
3,37
0,10
2,00
0,10
2,00
0,55
0,10
3,38
0,10
3,38
6,35
0,10
2,00
3,38
3,37
0,42
0,80 0,08
2,50
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
0,10
Alcune cellule tipo
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
1,50
3,40
0,60
6,35
3,94
0,28
3,37
1,50
3,40
1,50
3,40
0,60
1,60
2,05
1,08
0,28
0,10
1,62
3,37
4 alloggi per cellula
2 alloggi per cellula
INTERVENTI DI RISTUTTURAZIONE EDILIZIA
CON RECUPERO DEI VOLUMI ALL’INTERNO DELLA SAGOMA DELL’EDIFICIO E MANTENIMENTO DELLE TIPOLOGIA E STRUTTURA EDILIZIA
ESISTENTE (SENZA CONSUMO DI SUOLO)
LA CELLULA “MODULO”.
FLESSIBILE E PERSONABILIZZABILE. SI SVILUPPERÀ NELLE FORME DI
ABITAZIONE SINGOLA, DOPPIA, QUADRUPLA, IN DUPLEX O IN LABORATORIO, LOFT... IN INNUMEREVOLI POSSIBILITÀ.
SPERIMENTALE
Zona giorno
Vista cellula zona giorno
CO-HOUSING
Vista cellula ingresso
Soppalco
Vista cellula zona notte
I modi dell’abitare
progetto udinese si pone “oltre” quelli previsti dal
Bando, ovvero il tentativo integrato di ridurre le
emissioni globali, il consumo di energia, il consumo
di risorse naturali, compreso il consumo di suolo.
In tale ottica si comprendono gli studi di fattibilità
per l’accrescimento del decoro e della sicurezza
della ferrovia Pontebbana, per l’implementazione
delle tecnologie innovative, di riscaldamento e
raffreddamento, per l’attivazione di un tavolo
partecipativo dell’Abitare e di un tavolo partecipativo
dello Sport Educativo.
Il progetto di rigenerazione urbana del quadrante
orientale della città di Udine quindi, non si limita
al riuso edilizio degli edifici dismessi o al recupero
architettonico del patrimonio della ex caserma,
ma, “experimenta” modi di abitare, con uno spirito
nuovo aperto e attento, per dare risposte appropriate
e dinamiche alle esigenze profonde della società
contemporanea.
Oltre i confini dell’abitare.
Trasformare Experimental city in una risorsa per la
riqualificazione del quadrante est.
Una nuova “agenda urbana”.
Come ben precisato nella comunicazione del
19/08/2016 della Soprintendenza Archeologica, Belle
Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, che condivide
i contenuti del progetto: “il piano che prevede il
mantenimento della piazza d’armi e dei principali
edifici del comprensorio, oltre che gli ampi spazi
verdi, appare ampiamente condivisibile e rappresenta
un esempio di come possa essere adeguatamente
recuperato un patrimonio edilizio minore, senza
necessariamente stravolgere un contesto urbano
ormai storicizzato”.
Ecco la sfida del nostro progetto.
Oltre i confini dell’abitare.
Nell’urgenza del tema.
P
Comune - A
Progetto di riqualificazione urbana
Protocollo d’intesa
Ag. Demanio - Prefettura UTG
di Udine
a
Sintesi degli obiettivi del progetto
Experimental City
- Migliorare e qualificare il decoro urbano
- Accrescere la sicurezza territoriale e capacità alla
resilienza urbana
- Rinsaldare il carattere insediativo delle ex caserme
Osoppo e Cavarzerani costruendo un “pezzo di città”
che possa essere una centralità di servizi e spazi
pubblici per tutta l’area orientale di Udine
- Migliorare e (ri)attivare forme di mobilità non
incentrate solamente sul mezzo privato
- Sviluppare una molteplicità di forme abitative,
lavorative e dello “stare insieme” nella dimensione
pubblica
- Ridurre le emissioni globali, il consumo di energia,
il consumo di risorse naturali, incluso il consumo di
suolo
- Migliorare la qualità della vita dei cittadini, in
particolare dell’utenza debole
- Garantire le pari opportunità
- Gestire in maniera razionale e coerente la
sostenibilità
Costo complessivo, piano
finanziario, risorse e risultati attesi
“Experimental City” prevede 18 opere da realizzare
appaltando lavori in modo autonomo per un
totale di € 17.550.000 e un’azione per € 750.000
proposta unitamente a AcegaApsAmga relativa
all’accrescimento della sicurezza (illuminazione
pubblica a bassissimo consumo e telecontrollata,
controllo targhe automezzi, video sorveglianza,
messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali
con nuovi sistemi, ecc.), mediante la convenzione
operante.
Le opere d’intervento nell’ambito sono:
1-Demolizioni, bonifiche messa e in sicurezza
dell’area
2- Realizzazione opere di urbanizzazione
3- Sistemazione piazzale Oberdan
4- Percorso ciclabile da piazzale Oberdan al Centro
intermodale e collegamento telematico
5- Sistemazione intersezione via Cividale,via
Bariglaria,via Tolmino e via San Gottardo
6- Centro intermodale
7- Percorso ciclabile v.le Forze Armate - via Salvo
d’Acquisto
8- Piazza ex Caserma Osoppo
9- Riuso e rifunzionalizzazione aree scoperte ex
Caserma Osoppo a impianti sportivi
10-Sistemazione e decoro urbano ammodernamento siti TPL
11-Orti urbani viale Dino Basaldella - quartiere
Aurora
12- Riuso e rifunzionalizzazione edificio via Brigata Re
a co-housing
13- Riuso e rifunzionalizzazione edificio ex
Cavallerizza a uso plurifunzionale
14-Riuso e rifunzionalizzazione ex palazzina
comandante a Urban Center
15-Riuso e rifunzionalizzazione palazzina ex prigioni
(intervento al grezzo avanzato)
16-Riuso e rifunzionalizzazione hangar Osoppo per
attività sociali, sportive, culturali, didattiche
17-Postazione car-sharing
18-Estensione sistema bike sharing UdineBike
19- Realizzazione sistemi tecnologici smart city e
integrazione a impianti pubblica illuminazione
Opere di urbanizzazioni a scomputo oneri
(non previste a finanziamento ma funzionali al
completamento delle azioni di progetto):
1) Rifunzionalizzazione area sportiva via Barcis;
2) Sistemazione via Cividale dall’intersezione via
Fruch a via Natisone.
Gli interventi sono organizzati prevedendo sia le
azioni del privato che quelle del Comune con i
fondi pubblici ministeriali (con gare di appalto) e
del Comune (mediante interventi da realizzare a
OPERE DA FINANZIARE TOTALE EURO 18.000.000
39,7%
60,3%
U
SISTEMI TECNOLOGICI SMART CITY
€ 240.000 di finanziamento comunale
(convenzione affidamento CONSIP)
€ 60.000 apporto finanziario
€ 450.000 finanziamento richiesto
O
RIVITALIZZAZIONE ECONOMICA INTERVENTO OPERA “A”
Progetto di riqualificazione urbana
4 ML
3 ML
4 ML
Vendita al grezzo avanzato
4 ML
Convolgimento dei privati
1 ML
3 ML
Vendita al grezzo avanzato
3 ML
Convolgimento dei privati
FINANZIAMENTO MINISTERIALE PER INIZIO DEL PROCESSO VALORE PATRIMONIALE COMUNALE APPORTO FINANZIARIO DEI PRIVATI
Accordo di programma
S
Per “n” volte
scomputo di oneri di urbanizzazione con procedure
di evidenza pubblica).
La rigenerazione della ex Caserma, così come
pensata dal progetto Experimental City, è costituita
dal presente intervento funzionale e comprende
la messa in sicurezza di quegli edifici su cui, per
mancanza di risorse, non è possibile intervenire in
questo momento. Come previsto dal calendario del
cronoprogramma tutte le opere finanziate saranno
fruibili entro il terzo anno.
Il costo complessivo del progetto è stimato in €
29.860.000. Al reperimento delle risorse partecipano
i privati che hanno già sottoscritto precisi impegni
e, sono disposti ad intervenire già a partire dal
prossimo anno, per l’importo di € 11.860.000.
Una volta completato saranno necessari ulteriori
stanziamenti (da reperire sia in ambito privato sia
con fondi propri o contributi pubblici) per le opere di
finitura e completamento valutati in circa 5.825.000
euro. Tali somme comprendono anche la messa in
sicurezza degli edifici su cui non si va ad intervenire
e la realizzazione delle opere di urbanizzazione
primarie e secondaria nella ex Caserma Osoppo e
nella vasta area del progetto. Gli interventi di cohousing gestiti dal Comune prevedono il recupero
dell’immobile dotandolo di un sistema a cappotto
(pareti e tetto) e finestrature tali da conformarsi
ai criteri del protocollo “Casaclima classe B” e
l’adeguamento antisismico. Le opere cosi realizzate
al “grezzo” verranno cedute ai singoli “abitanti” a
prezzi contenuti. Il ricavato della vendita consentirà
un effetto moltiplicatore così da rifunzionalizzare
anche gli altri edifici presenti sulla piazza. Partendo
da un valore patrimoniale comunale dell’edificio
di circa € 1.000.000 si assomma il contributo per il
recupero dello stesso pari a circa € 3.000.000 che
una volta venduto permette il ricavo di € 4.000.000
da utilizzare per iniziare un nuovo e ulteriore ciclo di
recupero di un altro ed identico immobile della ex
Caserma.
1. Conformità di P.R.G.C.
2. Protocollo d’intesa per tavolo istituzionale con Prefettura di Udine
PROG ETTO
PR O CED U RE
ASSENZA DI IMPEDIMENTI
FORMALI
STUDI ED INDAGINI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE, ELEMENTI INQUINANT
4. Autorizzazione Soprintendenza ( 19.08.2016)
DEL
DELLE
3. Assenza di vincoli
PROGETTO
1. Accordo di collaborazione
e di ricerca e progettazione
con Dipartimento politecnico
di ingegneria e architettura di
Udine Gruppo Space Lab-DPIA
proff. Giovanni La Varra, Christina Conti, Giovanni Tubaro,
coordinamento arch. Livio
Petriccione.
AVANZAME NT O
2. Esproprio area ( mq. 1.400)
per realizzare Centro intermodale già previsto in P.R.G.C.
PROGETTO DEL CANTIERE
DI
1. Immobili di proprietà comunale.
INDAGINI SULLE STRUTTURE FONDAZIONALI, MURARIE, SOLAI E COPERTURE, S
2. Uffici tecnici comunali
3. Approvazione del “masterplan” ambito ex caserma
Osoppo con Studio Lorenzo
Pevere e Ludovico Pevere
architetti di Udine
4. Collaborazione con Uffici
tecnici dei partner privati
STA T O
STA T O
DI
AVANZAME NT O
DISPONIBILITÀ IMMOBILI
1 Demolizioni e bonifiche
A. Recinzione
B. Deposito materiale
C. Viabilità di cantiere
D. Lotti principali di lavoro
D1. Opere sport, ecc.
D2. Ristrutturazione edilizia pubblica
D3. Ristrutturazione edilizia privata
D4. Rifunzionalizzazione ex Cavallerizza
D5. Urbanizzazioni
D6. Urban Center
D7. Restauro palazzina ex prigioni
Accessi al cantiere
STUDI PREPARATORI (VERSO IL PROGE
A
C
D5
1
B
D1
D4
B
D2
D6
D3
D7
Nella progettazione delle aree verdi e conseguente scelta delle pian
basati sulle seguenti peculiarità:
Siepi
barriera antismog (piante specifiche a trattenere elementi inquinan
barriera rumore (spessore chiome sempreverdi)
effetto visivo (fioritura e colore foglie)
effetto olfattivo (profumazione fiori e foglie)
sostegno faunistico (riparo e nutrimento con bacche invernali per vo
Fioriere alte
effetto visivo (fioritura e colore foglie)
effetto olfattivo (profumazione fiori e foglie)
Fioriere basse
effetto visivo (fioritura e colore foglie)
effetto olfattivo (profumazione fiori e foglie)
Le piante scelte risultano idonee all’utilizzo nella zona climatica di U
e resistenza necessitano di cure limitate presentando una buona re
malattie e parassiti.
Progetto di riqualificazione urbana
TI, ANALISI CHIMICHE DEL TERRENO, SONDAGGI
STUDIO DI PREFATTIBILITÀ STRUTTURALE ANTISISMICA
ETTO DEFINITIVO)
nte da utilizzare ci si è
nti)
olatili)
Udine e per la loro rusticità
esistenza all’attacco di
a
Tempi di attuazione
I tempi di esecuzione sono piuttosto celeri in quanto,
pur essendo un progetto di dimensione molto
importante, gli interventi sono stati suddivisi in modo
organizzato per dare il risultato atteso alla fine dei
lavori. Per la realizzazione del Centro Intermodale
sarà necessario procedere ad acquisire un ulteriore
area di circa 1000 mq.
Partecipazione di soggetti privati e
modalità di coinvolgimento
I privati che verranno coinvolti per l’assegnazione
delle aree, così come quelli che potranno fruire
dei contributi derivanti dai finanziamenti di questo
progetto, saranno selezionati mediante bandi e
gare di evidenza pubblica, così è già stato fatto,
pur nella brevità del tempo assegnato, per la
per individuazione dei soggetti che sono parte
dell’iniziativa, ovvero:
1) Società Ferrovie Udine Cividale s.r.l. - progetto per
la realizzazione del centro intermodale passeggeri
“San Gottardo”;
2) Associazione FIAB Udine / Abicitudine - progetto
per ciclofficina;
3) Associazione Macross - progetto per nuove
strategie di cohousing; progettazione, costituzione e
gestione delle attività artistico culturali;
4) AcegasApsAmga S.p.A. - progetto per la
realizzazione di sistemi tecnologici “Smart City”
ed integrazione con gli impianti di pubblica
illuminazione;
5) Rugby Udine Union FVG s.r.l. - partecipazione al
Tavolo dello Sport Educativo;
6) ATER Udine - progetto per la riqualificazione
urbana e l’accrescimento della sicurezza territoriale
del quartiere “Aurora” per un “nuovo modo di
abitare” nell’edilizia residenziale pubblica;
7) UISP Udine - progetto di gestione per la pratica di
attività sportive agonistiche, amatoriali, scolastiche,
6
4
1
5
3
2
1
2
3
Progetto di riqualificazione urbana
culturali e ludico motorie;
8) FININT SGR S.p.A. - progetto per la realizzazione di 80
alloggi nella ex Caserma Osoppo.
I numeri di Experimental city:
5
4
6
• 2,8 ettari di aree verdi e superficie permeabile recuperati
• 1,7 ettari recuperati e riconvertiti (piazzali e strade)
• 1 ettaro di edifici abbandonati recuperate e riconvertiti
• 5 edifici ristrutturati recuperati dell’ex Caserma Osoppo
• 80 nuovi alloggi a social housing
• 40 nuovi alloggi a co-housing e co-working
• 2,1 ettari di nuove aree per l’aggregazione (ex piazza d’armi)
• 3 ettari di aree verdi recuperate
• 60 nuovi orti urbani (sia a terra che sul tetto dell’edificio)
• 5 nuovi campi per attività sportive
• 600 nuovi posti auto
• 2,5 km di nuovi percorsi pedonali
• 6,2 km di nuove piste ciclabili
• 0,7 Km di strade interne di connessione
• rifunzionalizzazione di strade comunali
• 4 km di nuovo collegamento telematico con ex Caserma
Cavarzerani
• 5 nuove messe in sicurezza di incroci semaforici
• 1000 nuovi punti luce a bassissimo consumo (led) e
telecontrollati
• 12 telecamere di sicurezza
• 1 postazione controllo targhe automezzi
• 20 attraversamenti pedonali con illuminazione di sicurezza
• 130 nuovi alberi oltre a quelli esistenti conservati
• studio di fattibilità per l’implementazione di tecnologie
innovative di riscaldamento e raffreddamento
• protocollo con l’Agenzia del Demanio e il Ministero degli
Interni e Prefettura UTG di Udine per la rigenerazione della
periferia est
• istituzione del “Tavolo per l’abitare” e dello “Sport Educativo”
Il progetto di rigenerazione urbana del quadrante orientale della città di Udine non si limita al riuso
edilizio di edifici dismessi, o al recupero architettonico del patrimonio della ex caserma Osoppo, ma
“experimenta” modi di abitare per dare risposte appropriate e dinamiche alle esigenze profonde della
società contemporanea. Experimental city come risorsa per la riqualificazione del quadrante est. Una nuova
“agenda urbana”, come precisato nella comunicazione del 19/08/2016 della Soprintendenza Archeologica,
Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, che condivide i contenuti del progetto: “il piano, che prevede
il mantenimento della piazza d’armi e dei principali edifici del comprensorio, oltre che gli ampi spazi verdi,
appare ampiamente condivisibile e rappresenta un esempio di come possa essere adeguatamente recuperato
un patrimonio edilizio minore, senza necessariamente stravolgere un contesto urbano ormai storicizzato”.
Ecco la sfida del nostro progetto. Oltre i confini dell’abitare.
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