Guida alla rete domestica parte 1 / Networking

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GUIDA ALLA RETE DOMESTICA:
NETWORKING!
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Premessa:!
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Questa guida è volutamente semplificata al fine di rendere più comprensibili e pratici molti concetti
di networking. Molti particolari sono stati omessi, altri semplificati. Non me ne vorranno i puristi,
dettagliare di più avrebbe reso la guida troppo complessa per le finalità pratiche che ha. Nella
configurazione IP, ad esempio, ho volutamente trattato solo dell’IPv4, sorvolando sull’esistenza del
v6 che a nostro avviso entrerà difficilmente nelle case a breve. Per chi avesse necessità di
approfondire l’argomento in maniera più tecnica e puntuale, consiglio l’ottimo articolo presente su
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Indirizzo_IP .!
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Fino a pochi anni fa creare una rete domestica, intesa come rete dati, era appannaggio di
smanettoni, esperti o di persone molto avanti sotto il profilo delle competenze tecniche. Oggi la
situazione è cambiata e purtroppo (o per fortuna), l’esigenza di creare una vera rete dati domestica
è comune a chiunque abbia in casa un computer, un tablet, uno smartphone, un decoder
satellitare, una TV (una Smart-TV) o una console da gioco. Sono tutti dispositivi che già oggi
accedono a internet. Nel futuro, con lo sviluppo dell’ “Internet delle cose” (Internet of Things), quasi
ogni elettrodomestico avrà la necessità di accedere a internet, ovvero di entrare a far parte della
nostra rete dati domestica. !
Tutto questo ha creato un problema per chi non ha competenze specifiche o semplicemente non
ha voglia di dover mettere le mani nella configurazione di un network. Il tecnico informatico,
l’abbiamo capito da tempo, rischia di diventare una figura importante tanto quanto l’idraulico,
l’elettricista o il falegname. Un guasto alla rete dati può compromettere la serenità domestica tanto
quanto la rottura di un tubo dell’acqua!!
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Affidarsi a un tecnico di fiducia è sempre la scelta più opportuna. Essendo diventato il computer (e
surrogati) il centro nevralgico del nostro intrattenimento e il contenitore preferenziale dei nostri dati
personali, è sempre bene affidarsi a una persona capace quando si hanno problemi o dubbi, ne va
della nostra sicurezza. Per tutta una serie di configurazioni iniziali però si può far benissimo da sé,
andando a realizzare una rete dati domestica efficiente e funzionale. Per questo ho deciso di
scrivere questa guida, per venire incontro, con pochi e fondamentali rudimenti di networking, a chi
ha solo necessità di poter utilizzare senza problemi i più comuni strumenti di intrattenimento.!
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Cominciamo col dire che useremo almeno queste brutte parole: !
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IP!
SUBNET!
GATEWAY!
DHCP!
DNS!
ROUTER!
MODEM!
ETHERNET!
ADSL!
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Li avrete già sentiti nominare, ne sono certo. In particolare quell’ ”indirizzo IP” che avrà turbato
molte delle vostre notti. Cominciamo col dare poche nozioni su come dev’essere fatta una rete
domestica: !
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Essenzialmente una rete domestica ha come struttura una stella, con un centro e con dei rami.
Tutti i dispositivi, pensateli alle estremità dei rami, si collegano al centro stella per mettersi in
comunicazione con gli altri. !
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http://thumbs.dreamstime.com/x/topologia-di-rete-della-stella-con-i-computer-portatili-17238537.jpg!
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Nell’immagine n.1, i vari computer sono in grado di comunicare tra di loro grazie al centro stella.
Questo centro stella ha anche un’altra funzione, ovvero quella di snodo verso internet. In altre
parole è in grado di connettersi ad internet e contemporaneamente fornisce la stessa connessione
a tutti i dispositivi a lui connessi. Questo dispositivo, l’avrete già capito, è il famoso ROUTER. !
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Il ROUTER è quel dispositivo, normalmente fornito dall’operatore di telefonia o di connettività, che
è in grado di gestire la comunicazione tra i vari dispositivi nella stessa rete e in più fornisce a tutti
la connettività internet. Com’è fatto? Prendiamone uno a caso (sono tutti molto simili tra loro).!
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http://www.icefoxgold.it/wp-content/uploads/2011/09/gate2pluswifiretro.jpg!
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Dimenticate per un attimo le porte USB come pure il fatto che ci siano due antenne WIFI. Sono
tutte funzionalità accessorie che i produttori aggiungono di anno in anno ai ROUTER per renderli
più appetibili e funzionali. Quello che ci interessa sono le quattro porte denominate ETHERNET,
più quella leggermente più piccolina con scritto ADSL. !
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Le porte ETHERNET non sono altro che le porte di rete attraverso le quali collegherete i vostri
dispositivi. Cosa succede se i vostri dispositivi sono WIFI? Beh, l’avrete intuito da soli e ne farò
solo un breve cenno, perché all’argomento WIFI abbiamo dedicato l’intera seconda parte della
guida. Il WIFI non è nient’altro che un’altra porta di rete (o meglio tante porte di rete) che al posto
di usare un cavo usa l’etere come mezzo trasmissivo. In altre parole, un dispositivo collegato
tramite WIFI al ROUTER, è trattato esattamente allo stesso modo di uno collegato col cavo.
L’unica differenza sta nel fatto che invece che entrare con un cavo all’interno del dispositivo, ci
entra tramite “onde radio”. !
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Tutti questi dispositivi, ovvero pc, stampanti, tablet, smartphone, tv, console e decoder, sono
collegati al ROUTER tramite cavo ETHERNET e/o WIFI. Il ROUTER mette in comunicazione tra di
loro questi dispositivi permettendo, ad esempio, di vedere sulla tv foto immagazzinate sul vostro
pc. !
In più, come abbiamo già detto, il ROUTER fornisce la connessione internet a tutti i dispositivi a lui
collegati. Come fa? Ci riesce tramite un’altra funzionalità (non propria del ROUTER, ma aggiunta
dai produttori) che è quella del MODEM. Solo il MODEM infatti riesce a stabilire una connessione
ADSL. Il MODEM è quel dispositivo che stabilisce una connessione attraverso il doppino
telefonico. I più grandi ricorderanno un affarino da collegare direttamente al computer, con cui
stabilivamo emozionanti connessioni a 56k. Ecco, la tecnologia è cambiata, oggi in casa quasi tutti
abbiamo un ADSL (una tecnologia che permette di andare molto più veloci usando lo stesso
mezzo, ovvero il cavetto telefonico). Fino a poco tempo fa il MODEM era separato dal ROUTER,
erano due dispositivi distinti e separati collegati tra loro da un cavo di rete. Poi i produttori hanno
cominciato a integrare il tutto in un solo dispositivo, così da creare gli odierni ROUTER/MODEM. E’
importante fare questa distinzione per non dimenticare quelli che tra voi utilizzano connessioni
alternative, come quelle di NGI ad esempio (il famoso Eolo). Queste connessioni, quasi sempre
radio, prevedono un’antenna posizionata sul balcone o sul tetto che fa anche da MODEM. In
questo caso il ROUTER non dovrà avere il MODEM integrato, ma dovrà essere un semplice
ROUTER (distinguibile da quello visto in Figura n.2 per la presenza di una quinta porta di rete,
uguale alle altre quattro, denominata WAN).!
Quindi, riprendendo la Figura n.2, avremo la porta ADSL (o WAN in alcuni router) dove andrà
collegato il doppino telefonico e le quattro porte ETHERNET dove andranno collegati i dispositivi
cablati (normalmente la TV o il decoder satellitare). Per tutti gli altri c’è il WIFI. !
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Ok, fino ad ora abbiamo descritto il ROUTER, ovvero il centro stella. Il dispositivo che permette la
comunicazione tra tutti gli apparecchi di casa e li connette ad internet. Ma come si configura tutto
ciò? E’ molto semplice: tramite un protocollo che stabilisce come i dispositivi devono parlare tra di
loro. Si chiama TCP/IP ed è alla base di tutte le reti, internet compresa. Cosa prevede? Prevede
che i dispositivi siano configurati tutti con tre semplici parametri: IP, SUBNET e GATEWAY.!
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Nella maggior parte dei casi non sarà necessario nemmeno questo passaggio, perché la totalità
dei ROUTER sono già impostati di fabbrica per fornirli in automatico a tutti i dispositivi a lui
connessi. Questa funzionalità, cioè quella di fornire i parametri corretti in automatico, si chiama
DHCP. Se questa funzione è abilitata nel ROUTER (colui che “serve” il DHCP, ovvero il SERVER
DHCP) e nei dispositivi pronti a riceverli (i CLIENT DHCP), la connessione in rete è assolutamente
automatica. Tenete presente che tutti i dispositivi oggi in commercio sono già impostati per ricevere
automaticamente i parametri forniti dal ROUTER. !
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Per chi ha la necessità di configurare comunque i parametri manualmente, ecco la spiegazione dei
tre brutti termini suddetti:!
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Tutti e tre questi parametri sono composti da quattro gruppi di numeri che vanno da 0 a 255,
separati da un punto. Facciamo un esempio molto classico:!
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192.168.0.1!
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Probabilmente è un insieme di numeri per niente nuovi, vero? Molti di voi si saranno chiesti più
volte come mai tornino sempre questi specifici numeri “192” e “168”. La spiegazione non è
complicata, ma è un po’ distante dallo scopo di questa guida, quindi sappiate che dei quattro
gruppi ci interessa soltanto l’ultimo, perché è quello che identifica il dispositivo che stiamo
configurando. In altre parole, tutti i dispositivi di casa nostra avranno i primi tre gruppi uguali e solo
l’ultimo diverso. E’ come dire che il nome della via identifica il posto e il numero civico ogni singola
abitazione. Facciamo un esempio pratico di una situazione domestica tipica:!
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Router!!
casi)!
PC!
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Smartphone!
TV!
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Console!
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192.168.0.1 (Questo è praticamente un dogma, i router hanno “1” finale nel 99% dei
192.168.0.2!
192.168.0.3!
192.168.0.4!
192.168.0.5!
Capito? Ogni dispositivo ha il suo numero personale! Bene, questo è l’indirizzo IP. Perché cambia
soltanto l’ultimo numero e non anche gli altri? Beh, in alcuni casi, per esempio nelle grandi reti
aziendali, cambiano anche gli altri gruppi, ma nelle nostre case direi che è molto difficile che si
presenti l’esigenza. Detto che i quattro gruppi vanno da 0 a 255, significa che in casa dovremmo
avere l’esigenza di connettere più di 256 dispositivi! Un po’ difficile no? Beh, però sappiate che il
secondo parametro, la SUBNET MASK, serve proprio a bloccare i primi tre gruppi e a lasciare
libero di essere modificato soltanto l’ultimo. Una vera e proprio “maschera”, come dice il termine.
Nella quasi totalità dei casi infatti, questo parametro è:!
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255.255.255.0!
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Cosa significa? Che i primi tre gruppi dell’indirizzo IP sono bloccati, non modificabili e solo l’ultimo
(quello che corrisponde allo “0”) è modificabile. Semplice vero? E’ un po’ come se aveste un
tabellone da tombola con tutti i numeri e ci andaste a mettere sopra un altro tabellone, di pari
misura, con dei buchi in corrispondenza di alcuni numeri. Vedreste solo quelli sotto i buchi, giusto?
Ecco, allora proviamo a pensare come potrebbe essere la SUBNET MASK se volessimo aver liberi
non solo i numeri dell’ultimo gruppo, ma anche quelli del penultimo. Facile:!
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255.255.0.0!
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Dove è presente lo “‘0” sul terzo e il quarto gruppo posso modificare il gruppo corrispondente
nell’indirizzo IP. Molto semplice vero?!
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Bene, manca soltanto l’ultimo parametro: il GATEWAY. Niente di più semplice, il GATEWAY è
l’indirizzo IP del dispositivo che ci dà l’uscita su internet, ovvero di colui il quale distribuisce internet
alla rete. Vi ricordate chi assolveva questo compito? Già.. proprio lui, il ROUTER. Che significa
questo? Che, riprendendo l’esempio di prima, l’indirizzo del ROUTER è 192.168.0.1, quindi il
nostro GATEWAY sarà proprio quello. !
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Come sarebbe allora la configurazione manuale del nostro TV, seguendo l’esempio di prima?
Eccola qui:!
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IP: !
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192.168.0.4!
SUBNET: !
255.255.255.0!
GATEWAY: ! 192.168.0.1!
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In molti casi troverete anche un altro parametro: il DNS (In realtà spesso viene chiesto un doppio
DNS, primario e secondario). Il mio consiglio è di lasciarlo automatico. Sarà ancora una volta il
ROUTER a fornirlo automaticamente al dispositivo. !
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In molti casi potreste aver bisogno di utilizzare tre cifre per ogni gruppo, quindi l’indirizzo potrebbe
anche apparire come:!
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IP: ! !
192.168.000.004!
SUBNET: !
255.255.255.000!
GATEWAY: ! 192.168.000.001!
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Ma è solo una questione di visualizzazione. Bene, fino a qui mi sembra tutto abbastanza semplice.
Si mette un ROUTER al centro della rete e vi si connettono, tramite cavo o wifi, tutti i dispositivi
della nostra rete. Per farlo possiamo sfruttare sia la funzionalità automatica denominata DHCP, che
le impostazioni manuali di IP, SUBNET e GATEWAY. Ma c’è un altro argomento che spesso ci crea
difficoltà e genera mal comprensioni o equivoci: il WIFI. E’ una sistema di trasmissione
praticamente obbligatorio ormai, ma spesso configurarlo in casa non è proprio cosa banale.
Passiamo quindi alla seconda parte della guida.!
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