le Spermatofite Piante vascolari eterosporee GIMNOSPERME ANGIOSPERME Compare una struttura nuova ed esclusiva: il seme deriva dalla trasformazione dell’ ovulo in seguito alla fecondazione microspore megaspora microsporangio sporofilli megasporangio Ipotesi sull’evoluzione dell’ovulo Megasporangio circondato da tegumenti liberi ipotetico ovulo Fusione dei tegumenti Sporangi terminali L’ovulo immaturo è un megasporangio OVULO (MEGASPORANGIO) ovario gimnosperme angiosperme all’interno dell’ovulo la cellula madre delle macrospore forma quattro megaspore delle quattro megaspore una sola rimane funzionale il gametofito femminile si sviluppa all’interno della megaspora funzionale la gamia e lo viluppo dell’embrione avvengono all’interno del megametofito In seguito alla fecondazione l’ovulo si trasforma in seme La propagazione della specie è affidata al seme tegumenti seminali Il seme è un ovulo maturo che contiene un embrione L’embrione è immerso in un tessuto nutritivo: l’endosperma La riproduzione nelle spermatofite sporofito ( pianta adulta) macrosporangio (ovulo) microsporangio (sacca pollinica) meiosi meiosi macrospora microspora macrogametofito macrogamete (oosfera) microgametofito microgameti (nuclei spermatici) zigote Il gametofito è racchiuso nello sporofito sporofito Gimnosperme spermatofite legnose, per lo più arboree talvolta arbustive con semi nudi struttura primaria eustelica legno secondario di tipo omoxilo foglie aghiformi, squamiformi, nastriformi ovuli portati da coni legnosi su squame aperte Angiosperme compare il fiore gli ovuli sono racchiusi nell'ovario che a maturità si trasformerà in frutto sia arboree che erbacee dicotiledoni monocotiledoni semi in germinazione germoglio embrione radichetta Morfologia di una spermatofita fusto o caule cormo rami e foglie radice germoglio Apice del germoglio cellule meristematiche Primordi delle foglie Zona di determinazione si formano i meristemi primari gemma ascellare meristema apicale Sono visibili le appendici laterali del fusto -bozze fogliari -primordi dei rami Meristema apicale È costituito da cellule iniziali o promeristemi cellule più esterne: divisioni anticlinali cellule interne :divisioni periclinali Sono cellule totipotenti tunica corpus meristema apicale Meristemi primari protoderma meristema fondamentale procambio Tessuti primari epidermide tessuti fondamentali (parenchima, collenchima, sclerenchima) xilema e floema primari Zona di determinazione Apice caulinare bozza fogliare Le bozze fogliari sono tanto più grandi quanto più ci si allontana dall’apice giovane fogliolina gemma ascellare o primordio di un ramo I primordi dei rami si formano all’ascella delle bozze fogliari Lo sviluppo dei rami è influenzato dal meristema apicale del fusto Anatomia del germoglio Apice del germoglio Cellule meristematiche Accrescimento per distensione e differenziamento Tessuti adulti (struttura I) % La foglia Appendice laterale del fusto È un organo ad accrescimento definito Dal punto di vista filogenetico deriva dall’appiattimento delle parti terminali di rami Porzioni terminali di rami si appiattiscono Una lamina di tessuto fotosintetico si sviluppa tra i rami appiattiti La varietà delle foglie Nomofilli svolgono la funzione clorofilliana Embriofilli detti anche cotiledoni o foglie embrionali Catafilli: o squame presenti sulle parti ipogee del germoglio Antofilli o foglie fiorali ( sepali, petali, tepali) Sporofilli o foglie fertilii ( nelle angiosperme carpelli e stami ) Ipsofilli o brattee presenti sulla parte aerea del germoglio con funzioni di perule protezione O vessillare infiorescenza sono foglie le spine delle succulente i cirri delle fabaceae foglie trappola per insetti Dionaea ascidio di Nepenthes Morfologia fogliare Nomofilli funzione clorofilliana traspirazione È l’organo dotato della maggiore diversità sia morfologica che anatomica. I fasci vascolari delle foglie sono in continuità con quelli del fusto -forma -tipo di nervature -margine fogliare -modalità di inserzione sul ramo costituiscono importanti strumenti diagnostici nel riconoscimento delle specie parallelinervie nervature longitudinali parallele connesse da nervature trasversali più piccole angolinervie o retinervie eterofillia diversità di forma in base alla funzione differente edera sui rami vegetativi ranuncolo acquatico sui rami riproduttivi varia il substrato