LAVORO (meccanico) • Lavoro di una forza lungo un certo spostamento: è una quantità scalare data dal prodotto del modulo dello spostamento per il modulo della proiezione della forza lungo la direzione dello spostamento L = F’s F s F’ Ne consegue che se la forza è perpendicolare allo spostamento, essa non compie alcun lavoro per favorirlo o contrastarlo. ENERGIA • L’ENERGIA è rappresentabile come la capacità di compiere un lavoro • L’energia, a seconda del tipo di fenomeni in cui si riferisce, può essere classificata in – Energia meccanica • Energia cinetica • Energia potenziale – – – – – – Energia gravitazionale Energia termica Energia elettrica (elettromagnetica) Energia nucleare Energia chimica … In realtà tutti i tipi di energia si riferiscono a una delle interazioni fondamentali della natura (gravitazionale, elettromagnetica-debole, nucleare forte). ENERGIA meccanica • L’ENERGIA MECCANICA può essere classificata sotto due forme: – Energia cinetica – Energia potenziale • L’ENERGIA CINETICA è quella posseduta da un corpo a causo del suo stato di moto, ed è legata sia alla sua massa che alla sua velocità: Ec= ½ mv2 • L’ENERGIA POTENZIALE è l’energia posseduta da un corpo per il fatto di trovarsi in un campo di forze a cui esso è sottoposto. Nel caso del campo gravitazionale, lenergia potenziale è espressa dalla formula Ep = mgh in cui m è la massa del corpo, g è l’accelerazione di gravità (per la Terra g=9,8 m/s2) e h è la quota da cui il corpo può cadere. Conservazione dell’energia • Un sistema è un insieme di corpi interagenti tra loro • Un sistema si dice chiuso se non scambia energia con l’esterno del sistema stesso • Per un sistema chiuso vale il PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA: l’energia totale di un sistema chiuso si conserva (cioè è costante, tenedo conto nell’accezione di energia di tutte le sue possibili forme, meccanica, termica, ecc.) • Se l’unica forma di energia posseduta da un sistema è di tipo meccanico e il sistema è chiuso, vale il TEOREMA DI CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA MECCANICA: la somma di energia cinetica ed energia potenziale di tutto il sistema rimane costante, pur trasformandosi da un tipo all’altro e viceversa (es.: un corpo che cade in assenza di attrito vede la sua energia meccanica totale cambiare forma – da potenziale a cinetica – ma rimanere costante nella somma dei due tipi) Fenomeni periodici • Un fenomeno si dice periodico se si ripete identicamente a se stesso nel tempo con una certa periodicità • Il tempo trascorso dall’inizio di un evento periodico all’inizio della successivo si dice PERIODO T (si misura in secondi) • Il numero di eventi per unità di tempo si dice FREQUENZA f (si misura in cicli/s o eventi/s, detti “hertz”, simbolo: Hz) • Il periodo e la frequenza sono, di conseguenza, legati dalla relazione: f = 1/T T tempo f, T T’ tempo f’>f, T’<T Fenomeni ondulatori • Un fenomeno periodico, come l’oscillazione periodica del valore di una certa grandezza, se si propaga nello spazio si dice ONDA • Un’onda è caratterizzata dagli stessi parametri di ogni fenomeno periodico, ma necessita – in aggiunta – di altre due grandezze caratterizzanti: – La lunghezza d’onda λ (lettera greca “lambda”) pari alla distanza tra due picchi dell’onda in metri) – La velocita di propagazione dell’onda v (in m/s) T • La lunghezza d’onda, la frequenza e la velocità di un’onda sono legate dalla relazione: λ · f = v λ spazio Ampiezza e intensità • Si dice ampiezza di un’onda il valore massimo A (in valore assoluto) che assume la grandezza oscillante, che varia quindi periodicamente da –A a +A, passando per il valore zero • L’intensità I del fenomeno associato alla propagazione ondulatoria (es.: l’intensità luminosa o il “volume” del suono) sono proporzionali al quadrato dell’ampiezza dell’onda stessa: Ι ∼ Α2 A spazio