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Qualità dell'integrazione scolastica e
sociale - 8, 9 e 10 novembre 2013
Comune di Asti
Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi
Educativi
Servizio Handicap e Disagio Adulti
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Servizio Handicap e Disagio
Adulti
• Il Servizio Handicap e Disagio Adulti
del Settore Politiche Sociali si occupa
della presa in carico di persone
invalide, di età compresa tra 0 – 65
anni. Le prestazioni che garantisce
sono di diversa natura, e
comprendono:
.
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SERVIZIO HANDICAP
• assistenza domiciliare; inserimento in
strutture semi-residenziali (Centri
diurni) o residenziali; monitoraggio
costante dell’utenza assistita in
strutture convenzionate; sviluppo del
lavoro di rete tra il Servizio, le
istituzioni e le risorse presenti sul
territorio, collaborazione con le
agenzie educative.
SERVIZIO HANDICAP
• interventi educativi individuali e di
gruppo; progettazione di interventi
con finalità risocializzanti e di
inserimento nelle attività lavorative;
progetti individualizzati di sostegno
al singolo e/o al nucleo familiare;
monitoraggio delle situazioni dove
sono presenti autonomie sufficienti
alla gestione della quotidianità;
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• Una buona percentuale di adulti e
bambini seguiti dagli operatori, sia al
proprio domicilio che nei Centri diurni,
presenta disturbi del linguaggio e della
comunicazione per cui si è pensato, in
accordo con i terapisti della
riabilitazione della NPI, di venire
incontro alle loro esigenze con l’utilizzo
della Comunicazione Aumentativa e
Alternativa (CAA).
• La CAA rappresenta un’area della
pratica clinica e educativa che cerca di
compensare menomazioni e disabilità di
individui con grave disturbo della
comunicazione espressiva attraverso il
potenziamento delle abilità e delle
modalità naturali e tramite l’impiego di
modalità speciali (Lloyd, Fuller e
Arvidson, 1977)
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• Lo strumento di CAA che si decide di utilizzare
sono i libri modificati con il PECS
• Il PECS è un sistema sviluppato per insegnare ai
bambini con limitate abilità linguistiche a
comunicare in maniera funzionale attraverso lo
scambio di immagini.
• Il PECS è un sistema di insegnamento strutturato
in modo tale da assomigliare il più possibile a un
approccio naturalistico, nel quale la
comunicazione viene avviata dal bambino
piuttosto che dagli indizi verbali dell’adulto
• Il PECS è stato sviluppato per assolvere
a due finalità principali:
• Fornire un sistema di comunicazione
alternativa a coloro che non possiedono
un linguaggio verbale;
• Fornire un modello comunicativo che
aiuti ad interagire con gli altri
attraverso un sistema basato su
scambi di immagini (Kravits et al., 2002)
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• Pur nella consapevolezza della validità
dello strumento ci si è subito resi conto
che c’era un problema.
• Costruire o anche tradurre un libro
modificato richiedeva molto tempo; che
noi non avevamo
• Alla nostra funzionaria, la
Dottoressa Agnese Bianco,
viene l’idea di presentare
un progetto di
Servizio Civile
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•
Nella stesura del progetto, dopo aver
raccontato
chi siamo
Abbiamo spiegato l’importanza della
comunicazione
Partendo dall’elencarne
i
•
•
diritti
Ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto
fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni
della sua vita. Oltre a questo diritto di base, devono essere garantiti i
seguenti diritti specifici:
1
Il diritto di chiedere oggetti, azioni, persone e di esprimere preferenze
e sentimenti
2
• Il diritto di scegliere tra alternative diverse
3
• Il diritto di rifiutare oggetti,situazioni,azioni non desiderate e
di non accettare tutte le scelte proposte
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4
•Il diritto di chiedere e ottenere attenzione e di avere scambi con altre
persone.
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•Il diritto di richiedere informazioni riguardo oggetti, persone, situazioni o
fatti che interessano.
6
• Il diritto di attivare tutti gli interventi che rendano loro
possibile comunicare messaggi in qualsiasi modo e nella maniera
più efficace indipendentemente dal grado di disabilità.
•
•
•
7
Il diritto di avere riconosciuto comunque il proprio atto comunicativo e
di ottenere una risposta anche nel caso in cui non sia possibile
soddisfare la richiesta.
8
Il diritto di avere accesso in qualsiasi momento ad ogni necessario
ausilio di comunicazione aumentativa-alternativa, che faciliti e migliori la
comunicazione e il diritto di averlo sempre aggiornato e in buone
condizioni di funzionamento.
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I
l diritto a partecipare come partner comunicativo, con gli stessi
diritti di ogni altra persona, ai contesti, interazioni e opportunità
della vita di ogni giorno.
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•Il diritto di essere informato riguardo a persone, cose e fatti relativi al
proprio ambiente di vita.
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•Il diritto di ricevere informazioni per poter partecipare ai discorsi che
avvengono nell’ambiente di vita, nel rispetto della dignità della persona
disabile.
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•Il diritto di ricevere messaggi in modo comprensibile e appropriato dal
punto di vista culturale e linguistico
• National Commitee for the Communication Needs of Persons with Severe
Disabilities, 1992
• Abbiamo anche spiegato:
• Quali sono i problemi che deve affrontare
chi presenta disturbi del linguaggio e
della comunicazione e che:
• Molte persone con disabilità nella
comunicazione hanno sperimentato
infinite volte che comunicare non serve,
sviluppando una "mancanza di iniziativa
appresa".
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• Abbiamo descritto come
funzione la CAA
• A cosa servono i libri modificati
• E che cosa è il PECS
• Predisporre una biblioteca fruibile
dall’educativa territoriale e dai centri
diurni gestiti dal Comune di Asti
• Sensibilizzazione del territorio alle
problematiche inerenti alle difficoltà di
linguaggio e di comunicazione
Estendere il progetto alle scuole
secondarie di secondo grado
interessate alla linea progettuale
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• Il progetto viene approvato
dalla commissione.
• Parte il bando
• Iniziamo la selezione
• Vengono scelte 2 candidate
Erika Passaniti
Laureanda in Beni Culturali,
archivistici, librari
Giulia Masoero
Laureanda in Lettere moderne
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• Le volontarie vengono formate sul
funzionamento del Servizio Civile e sulle
finalità del progetto specifico
• Partecipazione alla formazione
sull’utilizzo della CAA e sulla modifica
dei libri
•Partecipano a colloqui con
i terapisti per acquisire le
indicazioni per la
produzione dei libri utili ai
singoli individui
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• Erika e Giulia incontrano i bambini e i
ragazzi a cui è diretto il progetto e
iniziano a raccogliere il materiale da
utilizzare per il confezionamento dei
libri
• Fotografano i famigliari e gli oggetti
significativi e…
• Iniziano a inventare le storie da
raccontare
• Utilizzando i software
Boardemaker e SymWriter
inizia la traduzione dei testi
• Laddove necessario, si procede alla
riquadratura dei simboli con
apposito programma
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• Vengono cercate le illustrazioni, alcune
scannerizzate, altre, laddove non
sufficientemente chiare per i destinatari,
realizzate a mano
• Si procede con l’ impaginazione,
separando le illustrazioni e
disponendole sempre a sinistra del
testo
Si plastificano e rilegano i libri
per renderli più maneggevoli dai
bambini con disturbi motori, e
anche per garantire una veste
grafica meno artigianale e più
accattivante
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• Quelli prodotti per i bambini provenienti
da famiglie di origine marocchina, sono
stati tradotti, con l’aiuto della
mediatrice culturale, in lingua araba.
Questo ha fatto si che potessero
essere utilizzate anche da quelle
mamme che, costrette a casa dalla
necessità di assistenza dei figli,
non hanno potuto apprendere la
nostra lingua
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• Hanno potuto godere di una modalità di
stare con i loro bambini diversa da quella
puramente assistenzialistica, creando
uno spazio di gioco
ITALIANO/ARABO
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• Dal momento che i ragazzi imparano
l’inglese fin dalla scuola dell’infanzia,
alcuni libri sono stati
tradotti in questa lingua
CAILLOU E IL CASTELLO
DISTRUTTO
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• Le educatrici di riferimento hanno seguito
le operazioni dando indicazioni sul testo,
sul numero di simboli da inserire in ogni
pagina e sulla loro collocazione.
Sul numero di non parole da utilizzare nel
testo a seconda dell’età e del grado di
handicap del destinatario.
•Prima della stampa la
bozza è stata visionata
dai terapisti della
riabilitazione per
l’approvazione
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• Sono stati tradotti libri di ogni genere e
per ogni ordine d’età.
• Sono state inventate anche storie
originali, prestando particolare
attenzione agli interessi e alla
personalità di ciascun destinatario
Alcuni argomenti sono stati
suggeriti dai terapisti a
seconda delle esigenze
specifiche ad esempio la
gestione delle emozioni
(rabbia, gelosia, solitudine)
Altri su richiesta stessa dei
destinatari (testi delle
canzoni preferite)
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LIBRI “SU MISURA”
• Alcuni testi hanno raccontato
esperienze vissute:
• Una gita al parco,
• la preparazione dei mercatini di
Natale,
•Una giornata in piscina
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• In occasione della gita scolastica al
Museo Egizio di Torino di un ragazzino
con disturbo pervasivo dello sviluppo, è
stato realizzato per lui un libro sulla
storia degli Egizi, attingendo e
rielaborando fonti diverse, tra cui il
libro Storia facile della Erickson
•Per lo stesso ragazzino
sono state tradotte le
letture del libro di testo,
permettendogli di
partecipare alla lettura
collettiva, aumentando il
tempo di permanenza con il
gruppo classe
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ALLA SCOPERTA DEGLI
EGIZI
• Abbiamo sentito anche la necessità di
uno strumento valido per iniziare o
approfondire un discorso sull’educazione
alla relazione e alla sessualità.
• Ne sono nati TRE OPUSCOLI, divisi per
fasce di età
• Infanzia
• Preadolescenza
• Adolescenza e età adulta
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L’ educazione alla
sessualità
– È stato presentato un nuovo progetto
di Servizio Civile «Libri per Pensare»
dedicato agli utenti adulti del
servizio.
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• Tradurre opuscoli divulgativi che
trattano il tema della salvaguardia
dell’ambiente in collaborazione con
l’Ufficio Ambiente del Comune di
Asti.
Costruzione di stringhe e
tabelle comunicative per
fornire il Centro Alzheimer e
la SOC di Fisiatria di
strumenti per istruire e per
abituare le persone, con
sopraggiunte problematiche
comunicative, all’uso degli
strumenti elettronici
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• Per Permettere il mantenimento
dell’identità personale e delle
capacità mnestiche per adulti
colpiti da morbo di Alzheimer e da
patologie che compromettono le
possibilità comunicative
• Per non disperdere l’esperienza
acquisita dalle volontarie si è presentato
nuovamente il progetto
« Libri per Parlare» alla fondazione di un
Istituto di credito cittadino,
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finalizzando
l’intervento alla
traduzione della
guida della città di
Asti, dei suoi servizi
e delle guide museali
per le persone con
disabilità seguite
dal nostro servizio
• Giulia e Erika, anche se ormai il loro
progetto è terminato, continuano a
produrre libri.
• Giulia ha deciso di raccontare nella tesi
di laurea l’esperienza fatta ,
descrivendo l’utilizzo della CAA nei
bambini con disturbo dello sviluppo
• Erika continua a collaborare con la
biblioteca cittadina
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•
•
•
•
•
Ringraziamo le famiglie e i bambini
I terapisti della riabilitazione
Le insegnanti
La mediatrice culturale
Il nostro funzionario e le colleghe tutte
– Le volontarie Giulia e Erika
Tutti voi per l’attenzione !
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