LA MAMMOGRAFIA La mammografia è l'esame radiologico con cui si studia la mammella e che permette di individuare le forme tumorali allo stadio iniziale, proprio nel momento in cui sono più facilmente curabili. E' molto efficace e quindi particolarmente usata nei programmi di screening rivolti alle donne in età compresa tra i 40 e i 70 anni. MAMMOGRAFIA La mammografia impiega basse dosi di raggi X . Utilizza pellicole che garantiscono immagini molto definite e dettagliate. Si consiglia di fare l'esame nella settimana immediatamente successiva alla fine delle mestruazioni. La prima mammografia è indicata intorno ai 35-40 anni d'età; successivamente, va ripetuta una volta ogni 2 anni salvo indicazioni dello specialista radiologo. INDICAZIONI La mammografia ha un ruolo fondamentale nella identificazione precoce del cancro del seno. Può, infatti, evidenziare modificazioni del tessuto mammario fino a due anni prima che siano rilevate dalla paziente o dal medico curante. COSA FARE PRIMA DELL'ESAME Prima dell'indagine è preferibile non utilizzare deodoranti, talco o creme; queste sostanze, infatti possono ingannare creando false immagini. Inoltre, è necessario portare sempre con sé gli esami precedenti. MACCHINE E STRUMENTI Il mammografo è un'apparecchiatura radiologica delicata. E' dotato di un tubo radiogeno e un piano sul quale viene posizionata la mammella. In questo piano è contenuta la cassetta radiografica. Un accessorio, applicato sul piano d'appoggio, esercita una compressione progressiva sulla mammella per ridurne lo spessore. Questo migliora la definizione dell'immagine e aiuta a identificare anche alterazioni di piccole dimensioni (es. microcalcificazioni). I raggi X, penetrati nel tessuto mammario, subiscono attenuazioni che realizzano l'immagine radiografica. La mammella viene radiografata in più proiezioni per ottenere un quadro generale della situazione. BENEFICI La mammografia individua lesioni anche di piccole dimensioni, tumori che la paziente non avverte, asintomatici, e non riesce a palpare. Tutto ciò si traduce in un grande beneficio visto che la diagnosi precoce, come già detto in precedenza, aiuta a sconfiggere il cancro al seno. RISCHI E CONTROINDICAZIONI Il rischio di esposizione ai raggi X è molto basso. La mammografia è controindicata in gravidanza: può essere eseguita solo in caso di reale necessità, quando non sia possibile avere informazioni con altre metodiche che non usano raggi X. LIMITI - Esiste una bassa possibilità di falsi positivi, cioè di vedere il tumore dove non c'è. Nel 5-10 dei casi si procede a ulteriori accertamenti, come citologia o istologia. L'esito negativo di questi ulteriori accertamenti deve, comunque, essere confermato nei successivi controlli mammografici. - Talvolta c'è la possibilità di falsi negativi: il tumore c'è ma non si è visto. Alcuni esempi: - a sfuggire all'occhio mammografico sono soprattutto le lesioni periferiche (in questi casi si procede all'esecuzione di più radiogrammi con diversa proiezioni); - nel caso di mammella molto ricca di componente ghiandolare ad elevata densità radiologica, tipica delle donne giovani. In questi casi si fa un'ecografia; - il carcinoma globulare può sfuggire sia alla mammografia che all'ecografia, poiché non si sviluppa come una vera e propria massa. - Le protesi mammarie possono ostacolare la valutazione mammografia. Due le cause principali: la non radio-trasparenza e l'impossibilità di procedere a compressione della mammella per pericolo di rottura della protesi. In questi casi è bene ricorrere alla risonanza magnetica.