Genetica: il “micro Dna” esterno al nucleo cellulare Una scoperta che potrebbe mettere in discussione alcune “certezze storiche” della genetica: in un articolo apparso su Science, si annuncia che un team di studiosi della Scuola di Medicina della University of Virginia ha identificato una decina di migliaia di Dna di nuova composizione, esterni al nucleo della cellula. Questi Dna extra-cromosomici sono stati rintracciati sia nelle cellule dei topi che degli esseri umani e sarebbero comuni a tutti gli organismi pluricellulari. Gli studiosi del team, guidato da Yoshiyuki Shibata, hanno ribattezzato tale forma “micro Dna”. Il piccolo anello di questo micro Dna è formato da un numero di bp (coppie di basi) ridotto, compreso tra 200 e 400; tali serie sono derivate da sequenze uniche non ripetitive, e si trovano in regioni associate a geni specifici. L’origine di tale forma potrebbe essere collegata alle unità chiamate nucleosomi, che hanno il compito di “impacchettare” il Dna nel nucleo, assicurandone così il funzionamento corretto. Viene in questo modo smentito quanto si riteneva a proposito dell’uguaglianza del Dna delle cellule all’interno dello stesso individuo. Erano già note forme di Dna esterno alla cellula: la più ricorrente è il Dna mitocondriale, che si trova nelle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri, e che viene ereditato esclusivamente per via materna. Altre forme di Dna esterno sono rintracciabili nelle piante e in alcuni batteri. Il microDna si differenzia dalle altre forme di Dna esterno perché ha origine in corrispondenza di geni. Nel momento in cui viene separato dai cromosomi, esso assume forma circolare, generando porzioni escisse dal cromosoma, che si ritrovano come piccoli Dna circolari. V.R. Copyright © - Riproduzione riservata