19/10/16 Primalezione 11/10/2016 Ilmotouniformementeaccelerato Ilmotocircolareuniformementeacceleratoèquelloincuil’accelerazioneangolareè costanteα=α0=ctesiritrovanolerelazioniformalmenteanalogheaquelledelmoto reAlineo: 1 19/10/16 Motocurvilineosutraie2oriadefinita GeneralizziamoalcasodiunmotoincuiènotalatraieDoria;èpossibiledescrivereil puntotramiteunasolacoordinatas(t),l’ascissacurvilinea,cherappresentaladistanzacon segnopercorsalungolacurvadaun’originearbitraria.Questadescrizioneèmoltocomoda perchéèunidimensionaleesiadaDabeneaicasiconvincolichefissanolatraieDoria. GeometricamentepossiamodefinireinognipuntodellatraieDoriaunaternaformatacol versoretangenteut,quellonormaleunedilterzoubchecompletalaternaortonormale. Inquestabasevariabile,deDadiFrenet,lavelocitàsiscrivecome: Perl’accelerazionepossiamoripetereilragionamentodelmotocircolareimmaginando cometraieDoriaunacurvaregolare(comesuccedesempreinFisica)chelocalmentesipuò approssimareconunacirconferenzatangente(cerchioosculatore)diraggioρdeDodi curvatura;escriveremo: atrifleDelavariazionedelmodulodella velocità;mentrean,direDanelverso dellaconcavitàdellacurva,èlegataalla variazionedidirezione. Integrazionedelmoto Possiamo scrivere anche per il moto mulTdimensionale le relazioni integrali che ci permeDono di risalire dall’accelerazione, come vedremo ricavabile dalla dinamica, alle caraDerisTchedelmoto: el’usodellegrandezzeveDorialilerendeindipendenTdallabaseeffeAvamenteusataper esplicitare le coordinate: le coordinate cartesiane, quelle cilindriche o sferiche, o anche unabasevariabilecomelaternadiFrenet. Èfondamentaleprecisare,perevitareconfusioni,ladifferenzafrasistemadiriferimentoe base di scomposizione dei veDori. Il sistema di riferimento è cosTtuito da un sistema di assi legaT ad un osservatore ed in esso sono definite le grandezze cinemaTche; faDo questo possiamo di volta in volta, al limite istante per istante, cambiare la base su cui scomporre i veDori nel modo più opportuno. La situazione è completamente diversa, comevedremoinseguito,sel’osservatoresimuoveinsiemeallabasevariabile.IlveDore velocitàdiunpuntoP,definitoinundatosistemadiriferimento,siscrivev.utnellabase diFrenetmentrenelsistemadiriferimentodiFrenetsarebbenullo! 2 19/10/16 IntroMotorela8vi v =v +v PA PB BA SeIduesistemisimuovonoavBA=cost aPA=aPB SevBAvaria: aPA=aPB+aBA SeilsistemadiriferimentodadoveBosservailmotodel puntoPsimuovedimotoqualunquerispeDoalsistema dell’osservatoreA,alloralerelazioni: vPA=vPB+vBA aPA=aPB+aBA+aC DoveaCèdeDaaccelerazionedicoriolisocomplementaree dipendedallavelocitàangolaredelsistemainBrispeDoadA, ωBAedallavelocitàdiPrispeDoaB: aC=ωxvPB Imo8rela8vi Desideriamo trovare come si formula la meccanica in un sistema R’(O’,x’,y’,z’,t) in moto rispeDo al sistema inerziale R(O,x,y,z,t) (per convenzione). Istante per istante il nuovo sistemaavràsial’origineO’cheledirezionidegliassicartesiani(x’,y’,z’)diverserispeDoa (x,y,z) di R. Mentre, nell’ambito della meccanica classica e molto ben verificato sperimentalmente per velocità molto più piccole della luce, il tempo è lo stesso t=t’. L’aspeDocrucialeèche,solidaleconR’,esisteunnuovoosservatorediversodaR;questo cosTtuiscelaveradifferenzafracambiamentodiriferimentoediversasceltadelsistemadi assidescrivibileconletrasformazionidellecoordinatedeiveDori. 3 19/10/16 Imo8rela8vi LadescrizionedelpuntoPneiduesistemidiriferimentoèschemaTzzatanellafigura.Il puntomobilePèindividuatorispeAvamenteinReR’daiveDori: erisultaistanteperistante: chepuòessereresaesplicitataconlecoordinate: Erappresentalaleggeditrasformazione dellecoordinatenelpassaggiodaun riferimentoall’altro. Trasformazionidellevelocità PerdescriverelatrasformazionedellevelocitàeffeDuiamoladerivatarispeDoaltempo dellarelazioneprecedente: Ilsecondoterminedellatodestrodell’uguaglianzanonèbanalmentelavelocitàv’nel nuovoriferimentoperchéiversoridiR’variano: Unversorechecambianeltemporuota convelocitàangolareω: esioAenedunquelaleggeditrasformazione dellevelocità: IlprimotermineèlavelocitàinR’glialtrisonolavelocitàditrascinamento. 4 19/10/16 Trasformazionidelleaccelerazioni PerricavarelaleggeditrasformazionedelleaccelerazionidobbiamoderivarerispeDoal tempolaprecedenterelazioneperlevelocità: L’operazioneèabbastanzacomplicataperchè,oltreallederivatedellecoordinatex’,y’,z’, sidevonoeffeDuareanchequelledeiversoridiR’;esioAene Supponiamolavelocitàangolarecostanteeraggruppiamoivariterminiperscriverela leggeditrasformazionedelleaccelerazionicome: Ilprimotermineèl’accelerazioneinR‘,iduesuccessivisonodeAditrascinamentoe l’ulTmoèl’accelerazionecomplementareodiCoriolis.. Trasformazionidelleaccelerazioni L’accelerazioneditrascinamentocorrispondeaquellacheavrebbeinRunpuntoPfermo inR’: • a0’corrispondealmotoacceleratoditraslazionedelriferimento(gliassideiduesistemi restanoparalleli); • ilsecondotermineèdovutoalmotorotatoriodiR’esiscrivecome dovecompareilveDoredistanzadelpuntoPall’assedirotazione(siriconoscela formaTpicadell’accelerazionecentripeta). • L’ulTmoterminedellatrasformazioneèl’accelerazionecomplementareodiCoriolis: èquellomenointuiTvoanchesecomevedremoèall’originedifenomeniparTcolarmente rilevanT(circolazioneatmosferica,ecc…).Danotarecheessoèpresentesoltantoseil puntosimuoveinR’()echerisultaperpendicolareaconconseguenze,moltoimportanT dalpuntodivistaenergeTco. 5 19/10/16 Iprincipidelladinamicadelpunto materiale-Introduzione Iniziamolostudiodelladinamica,cioèdelmotodeicorpiedellesuecause.Peraffrontare ilproblemadovremoprimainquadrarelogicamenteidueconceAfondamentalidimassa ediforza,chesebbenemoltointuiTvi,celanomoltefonTdiconfusione.Grazieailavori, principalmentediGalileoeNewton,ilproblemasirisolvecompletamente,almenoinlinea teorica,contreLeggioPrincipichepermeDonodidescriverequalsiasimoto. Il termine Principio in Fisica significa una legge di validità universale; e rappresenta l’analogodell’assiomanelleteoriematemaTcheconladifferenzafondamentalechelasua validitàsifondasullaverificasperimentale. Come per ogni teoria in Fisica, la dinamica di Newton (meccanica classica) possiede un dominiodiapplicabilità: • levelocitàv<<cdiquelladellaluce,altrimenTalcuniconceAfondamentali(comeper esempioiltempononpiùassoluto)vannorivisitaTnell’ambitodellaRelaTvitàRistreDa; • le distanze devono essere ben superiori alla scala atomica (~10-10m) per potere trascurare gli effeA quanTsTci (quanTzzazione delle grandezze, principio d’indeterminazione,ecc…). LameccanicaclassicasiapplicageneralmenteaisistemimacroscopicipermeDendoanche ditrascurarelefluDuazionitermodinamiche. Massaeforza La massa di un corpo è una misura della sua resistenza alle variazionidellavelocità.UncarreAnoèpiùdifficiledafermare quandoècaricodimaDoni,rispeDoaquandoèvuoto. LamassaèunagrandezzascalareedèaddiTva. 6 19/10/16 Misuradellaforza IlconceDodiforzaècollegatoall’ideadispingereodi4rare,chepuòavereuneffeDo dinamico(moto)ostaTco(deformazione). PerquanTficareunaforza(intensità)possiamousareildinamometroadeformazione, una molla che si allunga soDo l’azione della forza. Scegliendo una forza campione si puòeffeDuareunataraturafraallungamenTevaloridell’intensitàdellaforza,anchese vedremo che sarà più vantaggioso definire l’unità della forza dalle sue caraDerisTche dinamiche. Misuradellaforza Oltre l’intensità, nella forza, è ben presente l’idea di direzione e verso; per questo possiamo pensare che sia una grandezza veDoriale, tuDavia questa proprietà va verificata sperimentalmente. In effeA usando fili leggeri e pulegge ben lubrificate si puòvariareladirezionedellaforzaapplicata.Inquestomodosiverificacheapplicare due forze corrisponde ad applicarne una sola corrispondente alla loro somma (risultante) oDenuta con la regola del parallelogramma: la forza è una grandezza veDoriale. 7 19/10/16 Ve2oreforza IlprimoprincipiooPrincipiod’inerzia Il primo principio della dinamica rappresenta l’esempio più bello del metodo sperimentale introdoDo da Galileo che sconvolge il pensiero comune, riTene che per avereunmotocideveessereunaforza. Galileofeceunesperimento,inparteideale,incuifacevascendereunapallinasuun piano inclinato. Per un angolo θ, come vedremo, la pallina subisce una forza neDa dovuta alla proiezione del peso lungo il piano (Peff= g sinθ); e si misura un moto con accelerazioneaθ=cost.Riducendol’inclinazionesiha: Pertantosulpianoorizzontale,inassenzadiforzaneDa,lapallinaèinmotoreAlineo uniformeenonperforzainequilibrio! 8