Vai alla scheda - La Parola del Parroco

Luigi IX e Bianca di Castiglia: una santità d’altri tempi?
San Luigi IX di Francia nasce a Poissy 800 anni fa’, il 25 Aprile del 1214, quarto dei dodici figli
di Luigi VIII re di Francia e Bianca di Castiglia. I fratelli maggiori muoiono tutti in tenerà età e
Luigi viene quindi incoronato re di Francia a soli 12 anni, alla morte del padre nel 1226. Regnerà
fino al 25 Agosto 1270, data della sua morte. Verrà in seguito canonizzato da papa Bonifacio VIII
nel 1297. Bianca nasce nel 1188 dal re di Castiglia Alfonso VIII e da Eleonora Plantageneta, sorella
di Riccardo Cuor di Leone. Viene incoronata regina di Francia nel 1223 insieme al marito, muore
nel 1252, qualche anno prima si era fatta monaca cistercense. Anche se Bianca è venerata come
santa e la sua festa cade il 2 Dicembre in realtà non è mai stata ufficialmente canonizzata.
Gli anni iniziali del regno sono i più difficili per l’ostilità dei nobili verso la reggenza di Bianca
(Spagnola e quindi straniera). Tramite campagne militari ed accordi dinastici Luigi e Bianca
consolidano il proprio regno, e nel 1234 Luigi sposa Margherita di Provenza da cui avrà 11 figli.
Successivamente il re si dedica al rafforzamento dell’apparato statale, tramite un opera ventennale
di consolidamento e razionalizzazione amministrativa di grande portata, proseguendo nel solco già
tracciato da Filippo Augusto che aveva aumentato di 4 volte l’estensione del demanio reale.
Messo ‘ordine in casa’, in seguito ad un voto fatto per la guarigione da una febbre quasi fatale, nel
1244 Luigi prende la croce: il re guida di persona due crociate, partite entrambe da Aigues-Mortes,
il cui porto fà appositamente costruire: la VII dal 1248 al 1254 combattuta contro l’emirato
Egiziano, durante la quale muore il fratello Roberto d’Artois e lo stesso Luigi viene catturato per
poi essere riscattato, e la VIII condotta contro l’emirato di Tunisi, durante la quale muore di peste
tifoidea (o per dissenteria secondo altre fonti).
Le fonti biografiche ed agiografiche e i dipinti ci rappresentano un Luigi alto, magro e bello, anche
se di una bellezza severa e riservata.L’intera sua fisionomia è regale nel pieno senso della parola, ed
ispira timore e soggezione. E’ dotato di naturale carisma che unisce alla legittimità proveniente da
una discendenza pluricentenaria (i Capetingi, re di Francia dal 987).
San Luigi in famiglia
Poco ci viene tramandato dei suoi rapporti con il padre Lugi VIII, che regna comunque soli tre anni,
meglio documentata invece l’ammirazione per il nonno Filippo Augusto (e Luigi è il primo re di
Francia a conoscere il nonno...) vincitore della grande battaglia di Bouvines. Ciò che più importa, i
biografi documentano unanimemente la forte influenza della madre Bianca, alla quale Luigi sarebbe
debitore di gran parte della propria virtu’. La lezione fondamentale impartita da Bianca al figlio fu
la capacità di non separare mai il servizio di Dio dal governo del regno. Per molti anni madre e
figlio costituiscono un ‘dream team’ di governo, la cui saldezza si incrina soltanto a causa della
decisione di Luigi di partire per la crociata, decisione non condivisa da Bianca. Insolitamente buoni
(per il tempo) i rapporti con i fratelli, di mutuo supporto, tanto che Alfonso e Carlo svolgeranno
funzione di reggenti al ritorno della VII crociata, mentre Luigi si trattiene in Terrasanta.
Contrariamente al costume del tempo Luigi si fidanza tardi, nel 1233 quindi già a diciannove anni,
forse a causa del timore di Bianca di perdere ascendente sul figlio. Viene scelta Margherita, figlia
del potente conte di Provenza Raimondo e sorella di Eleonora regina di Inghilterra, anello della
politica Luigina di alleanze dinastiche. Il matrimonio avviene l’anno successivo. Nei primi anni è
documentato quanto Margherita soffra la presenza invadente della suocera, e Luigi è probabilmente
richiesto di mediare spesso tra le due. Quando Bianca muore Margherita viene trovata in lacrime dai
propri domestici, ma spiega che le sue lacrime sono dovute al pensiero di quanto dolore questa
morte reca al re (non tanto a lei evidentemente...).
In generale vi sono indizi di un rapporto in parte freddo di Luigi verso Margherita, la quale in un
occasione si lamenta del re definendolo ‘bizarre’ (imprevedibile) nei suoi confronti. Parimenti
distratto appare verso i propri figli durante la loro infanzia mentre in seguito si mostra assai
premuroso della loro educazione e ‘carriera’. Le Goff ipotizza una ragione di lignaggio per questa
freddezza: molto del calore familiare di Luigi viene speso all’interno della propria famiglia di
origine (madre, fratelli, sorella), che costituisce l’ambiente di formazione e di riferimento del re.
Vediamo ora sinteticamente i pricipali ambiti in cui si è manifestata la religiosità Luigina:
L’ascetismo: l’aspetto forse più noto ed ‘estremo’ della devozione di Luigi, si esplica in due forme:
la penitenza di rinuncia (digiuno ed astinenza) e la punizione corporale (la flagellazione a seguito
della confessione e l’utilizzo del cilicio in Avvento, Quaresima e tutti i Venerdì)
La pratica sacramentale: la confessione è la grande preoccupazione di San Luigi, che è
ossessionato dal peccato originale, d’altra parte il Duecento è stato il secolo della confessione: nel
1215 il Quarto Concilio Lateranense istituì la confessione annua obbligatoria per tutti i cristiani.
Luigi si confessa settimanalmente, ma per coprire eventuali ‘urgenze’ richiede la presenza costante
nelle sue vicinanze di un padre confessore ad ogni ora del giorno e della notte. Più rara e un po’ in
secondo piano sembra essere la pratica della comunione, riservata ad occasioni speciali.
La preghiera: Luigi ascolta quasi sempre due messe al giorno, a volte anche 3 o 4, si alza a
mezzanotte per cantare il mattutino con i suoi cappellani, partecipa a tutte le liturgie delle ore
cantate, non ammette distrazioni, nemmeno da urgenti affari di stato
La carità, perseguita tenacemente e costantemente, in modo regale e noi diremmo ‘plateale’,
tramite l’istituzione di mense per i poveri ed i viaggi caritativi (vere e proprie ‘chevauchee’ della
carità, a contrapporsi a quelle di saccheggio e rapina...) durante i quali ad ogni tappa vengono fatte
elargizioni di massa. Teniamo presente che in tutte le azioni di Luigi vi è un intento pedagogico: il
re educa il suo popolo nelle pratiche religiose e quindi deve manifestarle esteriormente
L’attrazione per le reliquie: esempio più conosciuto il riscatto della corona di spine da Venezia, a
cui era stata data in pegno da Baldovino di Bisanzio, per custodire la quale Luigi fece erigere la
Sainte Chapelle.
La ‘giustizia’ intesa come la qualità del giusto. Luigi non è solo giudice in virtù della propria
regalità, è riconosciuto in tutta Europa come un uomo giusto ed equilibrato, tanto che gli viene
richiesto di risolvere via arbitrato complesse questioni dinastiche anche al di fuori del regno
I rapporti con la Chiesa: malgrado la propria straordinaria religiosità Luigi non è affatto
subordinato alla Chiesa di Roma, ed è uno dei monarchi francesi più attivi nel sostenere
l’autonomia del proprio operato nella sfera temporale e quindi l’indipendena del clero francese da
Roma . Anche in politica internazionale segue una linea di equilibrio ed indipendenza come nella
disputa tra Papa Innocenzo III e l’imperatore Federico II
I rapporti con gli ordini monastici: Luigi è terziario francescano, ha quindi rapporti molto stretti
con gli ordini mendicanti, ma è anche re di Francia e come tale ospita presso la prorpia corte
numerosi benedettini di Saint Denis, in qualità di confessori e a volte consiglieri. I due ordini dopo
la sua morte proclamano entrambi grande familiarità con il re/santo.
Per ultimo l’aspetto forse più distintivo della religiosità Luigina: la santità ‘militante’ovvero la
crociata. Altre forme devozionali sono alla portata di tutti, guidare una crociata, anzi due, è alla
portata forse solo del monarca del principale regno cristiano. Fondamentali per Luigi sono entrambe
le dimensioni della crociata: il pellegrinaggio e la guerra santa. L’assolvimento del voto crociato
rappresenta per Luigi il compimento della missione reale. Benchè nelle modalità siamo distanti da
un San Francesco, suo quasi contemporaneo (1182-1226), anch’egli recatosi in Terrasanta, tuttavia
Luigi non è mosso da sentimenti di razzismo religioso, non odia i musulmani e non mira a
sterminarli nè a soggiogarli, ma ritiene dovere di ogni fedele adoperarsi per la liberazione del santo
Sepolcro e la sua restituzione ad un regno cristiano, facendo ricorso alle armi se necessario.
Chiudiamo le note biografiche con la benedizione che Luigi rivolge al figlio Filippo, il secondo
genito, che gli succederà al trono: ‘figlio carissimo, ti do infine tutte quelle benedizioni che un buon
padre può dare al figlio. La Trinità e tutti i Santi ti custodiscano da ogni male. Il Signore ti dia la
grazia di fare la sua volontà, perchè Egli riceva onore e gloria per mezzo tuo, e dopo questa vita,
conceda a tutti noi di giungere insieme a vederlo e lodarlo senza fine’.
Luigi IX: El Greco olio su tela 1590 Louvre
Bianca di Castiglia stampa Ottocentesca
Spunti per la riflessione:
I primi santi che incontriamo nel nostro cammino di riflessione sono certamente “spiazzanti” : così
lontani nel tempo e dal nostro modo di pensare del 2014, così diversi nella condizione di vita (loro
re, regina, noi sempre più “sudditi” in un sistema sempre più ingiusto). La loro vita però offre
contatti con la vita di oggi che a prima vista potrebbero sembrare inattesi e sono invece stimolanti
perché ci interpellano e possono spingerci ad agire.
LA VITA DI FEDE
1. COME STIAMO NEL “POSTO” IN CUI SIAMO?
San Luigi di Francia “ebbe la coscienza di avere ricevuto da Dio l’incarico di esercitare in
terra il mestiere di re”
Domanda: credo di essere stato posto da Dio nella mia condizione di vita?
Quando tutto va secondo i nostri progetti forse c’è la tentazione di sentirsi fatti da noi. Ma se
qualcosa va storto? Mi aiuta il pensiero che non è un caso quello che ci capita?
2. QUAL È IL “DESIDERIO” PER I NOSTRI FIGLI?
San Luigi scrive al figlio ”tieniti lontano da tutto ciò che può’ dispiacere a Dio, , cioè’ dal
peccato mortale. E’ preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio piuttosto che
commettere un peccato mortale…”
Domanda: è questo il nostro primo desiderio pensando alla vita dei figli? Questo nostro
desiderio può scontrarsi spesso con la libertà dei figli e questo ci causa molto dolore. Allora
rimane la preghiera, sull’esempio di Santa Monica, madre di S.Agostino.
LA VITA PUBBLICA
1. L’USO DEI BENI
San Luigi dice ”preferisco che le mie spese eccessive siano costituite da elemosine per l’amore di
dio , che da lussi per la vana gloria del mondo”
San Francesco inizia il proprio percorso verso la santità rifiutando il suo destino di ricco mercante,
San Luigi persegue la propria intensa religiosità accettando il suo destino di re, qundi scelte
diametralmente opposte, come le valutiamo? San Luigi è stato un re santo o un santo re?
2. LA GIUSTIZIA
San Luigi scrive al figlio “sta piuttosto sempre dalla parte del povero anziché’ del ricco, fino a
quando non sei certo della verità’ “
3. I RAPPORTI CON LE ALTRE RELIGIONI/ CULTURE
San Luigi scrive al sovrano maomettano di Tunisi “vorrei passare tutta la vita nelle prigioni dei
saraceni senza rivedere la luce, affinché’ ella e il suo popolo possano farsi cristiani”
Esistono ancora le crociate? Cosa significa al giorno d’oggi prendere la croce? E come si ‘prende’
la croce in famiglia?
Questi spunti ci interpellano, ma non sempre riusciamo a trovare risposte.
Domande:
• riusciamo a sentire in noi vera sofferenza per ogni ingiustizia soprattutto quella fatta ai
poveri ( migranti morti in mare, …)? Facciamo nostra la domanda di Papa Francesco : ma tu
hai pianto per loro?
• Come possiamo farci un giudizio cristiano di fronte ai fatti sempre più sconvolgenti che
arrivano dal vicino oriente?
Noi siamo impotenti di fronte a quello che succede nel mondo, ma questa non deve è una scusa
per far finta di niente. Può essere già moltissimo informarsi nella maniera corretta alla luce della
parola della Chiesa , anche per conformare la nostra mentalità all’annuncio cristiano
POSSIAMO AIUTARE NOI E GLI ALTRI A NON FARE FINTA DI NIENTE IN
PARROCCHIA?
− Preghiere comunitarie speciali
− Modalità di informazione e approfondimento….