ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO DEL SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO CORSO DI AGGIORNAMENTO: APPLICAZIONI E LIMITI DELLO STUDIO DELLA VARIABILITÀ DELLA FREQUENZA CARDIACA APPLICAZIONI CLINICHE E DI RICERCA DELLA VARIABILITÀ DELLA FREQUENZA CARDIACA Simona Maule Ambulatorio Ipotensione Ortostatica e Disautonomie Centro Ipertensione Arteriosa SCDU Medicina 4 – AOU S.Giovanni Battista di Torino Bologna, 21 gennaio 2012 martedì 24 gennaio 12 HRV DEFINIZIONE Oscillazione dell’intervallo tra frequenze cardiache (intervallo RR) istantanee successive Dipende dalla funzione autonomica È un indice di controllo autonomico della circolazione martedì 24 gennaio 12 SISTEMA NERVOSO AUTONOMO: RUOLO Controllo cardiovascolare Funzione endocrina Termoregolazione Omeostasi Motilità gastroenterica Escrezione urinaria e intestinale martedì 24 gennaio 12 Metabolismo Riproduzione SISTEMA NERVOSO AUTONOMO: RUOLO martedì 24 gennaio 12 reazione difesa-attacco 1944 martedì 24 gennaio 12 Darwin C, 1872 Hess WR, reazione difesa-attacco - modificazioni posturali - modificazioni autonomiche tachicardia vasodilatazione muscolare vasocostrizione cutanea, splancnica, renale ↑ pressione arteriosa (inibizione baroriflesso) 1944 martedì 24 gennaio 12 Darwin C, 1872 Hess WR, TONO AUTONOMICO Attivazione simpatica: risposta allo stress fisico e psichico Eventi gravi: shock cardiocircolatorio, ipotensione, broncocostrizione… Eventi minori: congestione nasale, stanchezza, “rush adrenalinico”… Quando e come diventa un fattore di rischio? martedì 24 gennaio 12 TONO AUTONOMICO Quando? Iperstimolazione simpatica cronica (e ridotto tono vagale) Curtis, O’Keefe 2002 martedì 24 gennaio 12 TONO AUTONOMICO Come? Iperstimolazione simpatica cronica Aumento lavoro cardiaco Disfunzione endoteliale Spasmo vascolare (es. coronarico) Alterazione tono vascolare ed emodinamica (turbolenza) Proliferazione cellule muscolari lisce Ipertrofia ventricolare sinistra Attivazione metabolismo lipoproteico (ateromi) Stato pro-infiammatorio Attivazione RAAS Iperinsulinemia Aritmie indotte da ischemia Mortalità cardiaca e aritmica martedì 24 gennaio 12 HRV HRV = indice di controllo autonomico della circolazione Studi su animali: blocco o amplificazione del SNA e misura delle modifiche di HRV Studi sull’uomo: manipolazione farmacologica del SNA Studi su pazienti con neuropatia autonomica o con disfunzione autonomica: diabete, scompenso cardiaco, IMA, ipertensione, PAF, lesioni spinali, … POTENTE PREDITTORE INDIPENDENTE DI PROGNOSI CARDIOVASCOLARE martedì 24 gennaio 12 HRV: STUDI Taylor, Studinger 2006 martedì 24 gennaio 12 HRV: STUDI POPOLAZIONE GENERALE DIABETE E S. METABOLICA IMA-CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA SCOMPENSO CARDIACO IRC IPERTENSIONE E PRE-IPERTENSIONE OSAS martedì 24 gennaio 12 HRV: STUDI POPOLAZIONE GENERALE DIABETE E S. METABOLICA IMA-CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA SCOMPENSO CARDIACO IRC IPERTENSIONE E PRE-IPERTENSIONE OSAS NEUROPATIA AUTONOMICA PRIMITIVA LESIONI SPINALI SINCOPI NEUROMEDIATE DEPRESSIONE E ALTRE MALATTIE PSICHIATRICHE FIBROMIALGIA REUMATICA DOLORE CRONICO MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI DISORDINI ALIMENTARI CACHESSIA TUMORALE EPILESSIA ICTUS CIRROSI EPATICA GRAVIDANZA E PATOLOGIE CORRELATE …. martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE Circulation 1994 martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE Circulation 1994 martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE Am J Epidemiol 1999 martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE Europace 2006 martedì 24 gennaio 12 HRV E POPOLAZIONE GENERALE Eur J Epidemiol 2009 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Diabete e sindrome metabolica Iperinsulinemia Iperstimolazione simpatica Ridotta HRV (Liao 1998, Laitinen 1999, Singh 2000) Aumento rischio eventi CV martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE La riduzione di HRV (disfunzione autonomica) precede l’alterazione dei test autonomici cardiovascolari (neuropatia autonomica) Spallone 2011 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Diabetici senza neuropatia autonomica presentano: normale HRV a riposo mancate variazioni fisiologiche HRV durante test ortostatico Diabetici con neuropatia autonomica presentano: ridotta HRV a riposo (Bernardi 1986, Pagani 1988, Bellavere 1992) martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Associazione tra NA e mortalità nei diabetici (Maser 2003) TEST CV martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Associazione tra ridotta HRV e mortalità nei diabetici: risultati non univoci HOORN Study (Gerritsen 2001) n=605 soggetti popolazione generale stratificati con OGTT Età 50-75 Follow-up 9 anni Ridotta HRV predice mortalità nella sola popolazione diabetica (non significatività per tutti i parametri) martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Associazione tra ridotta HRV e mortalità nei diabetici: risultati non univoci ARIC Study (Liao 2002) n=11654 soggetti, diabetici n=1275 Età 45-65 Folow-up 8 anni Ridotta HRV predice sviluppo CAD, non predice mortalità coronarica e generale martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Associazione tra ridotta HRV e mortalità nei diabetici: risultati non univoci MONICA/KORA Study (Ziegler 2008) n=160 diabetici e n=1560 non diabetici Età 55-74 Follow-up 9 anni Ridotta HRV tende ad essere associata a mortalità nella sola popolazione diabetica martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Associazione tra ridotta HRV e mortalità nei diabetici: risultati non univoci ACCORD Study (Pop-Busui 2010) n=8135 diabetici tipo 2 Età media 60.3, 40% donne Follow-up 3.5 anni Ridotta HRV associata a mortalità CV e generale martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Marked abnormalities in heart rate variability are associated with progressive deterioration of renal function in type I diabetic patients with overt nephropathy Burger AJ, D’Elia JA, Weinrauch LA, Lerman I, Gaur A Int J Cardiol. 2002 Background: Cardiac autonomic neuropathy is a common complication of long-standing, type 1 diabetes and is associated with increased morbidity and mortality. Impaired heart rate variability is a sensitive and reproducible marker of cardiac autonomic neuropathy. We sought to examine the relationship between cardiac autonomic neuropathy as assessed by heart rate variability and overt nephropathy, with emphasis on the progression of renal dysfunction over 1 year. Method: Baseline and 12 month clinical and biochemical characteristics, as well as autonomic function tests, were analyzed in 23, type 1 diabetic patients (mean age 37±10 years, 65% males), who were prospectively enrolled as a part of a multi-center investigation. In addition, ambulatory, 24-h, 3channel electrocardiograms were recorded, and heart rate variability indices were assessed in the time and frequency domains over the same period. Results: All heart rate variability indices were markedly decreased in our study population. On univariate analysis, heart rate variability was associated with creatinine clearance, and to a lesser extent, mean 24-h blood pressures and cholesterol. On multivariate analysis, only heart rate variability was a significant and independent predictor of abnormalities in creatinine clearance. Severe reduction in heart rate variability at baseline was also significantly associated with the further deterioration in renal function at 1 year. Conclusion: Heart rate variability is significantly reduced in long-standing, type 1 diabetics with proteinuria or overt nephropathy. Marked abnormalities in heart rate variability are significantly associated with and predictive of progressive renal deterioration at 1 year. These findings may have implications for aggressive medical intervention to improve prognosis and survival in this population. martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Diabetes Prevention Program Study n=2980 soggetti ad alto rischio di sviluppare diabete Follow-up 3.2 anni prevenzione diabete nel braccio in terapia con le modificazione di stile di vita coincide con miglioramento dei parametri HRV (Carnethon 2006) martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Altri studi di intervento nei diabetici Effetto favorevole su HRV di: -Acido alfa-lipoico -ACE-inibitori -Antagonisti recettori ATII -Beta-bloccanti cardioselettivi (metoprololo, nebivololo, bisoprololo) -Verapamil -Digossina Spallone 2011 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Aronson 1997 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Spallone 2009 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Rev Endocr Metab Disord 2010 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Rev Endocr Metab Disord 2010 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Rev Endocr Metab Disord 2010 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE RUOLO HRV NEL DIABETE -RICERCA -DIAGNOSI PRECOCE DI DISFUNZIONE E NEUROPATIA AUTONOMICA -POSSIBILITA’ DI INTERVENTI TERAPEUTICI -STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA - Mortalità - Complicanze del diabete - Morte improvvisa ? mod. da Spallone 2011 martedì 24 gennaio 12 HRV E DIABETE Cardiovascular autonomic neuropathy in diabetes: clinical impact, assessment, diagnosis, and management martedì 24 gennaio 12 Spallone 2011 HRV E IMA Riduzione HRV dopo IMA meccanismi: (1) modifica geometria cardiaca (ipocontrattilità segmentaria, segmenti necrotici) distorsione meccanica terminali sensitivi firing simpatico abnorme (2) ridotta risposta delle cellule del nodo del seno alla modulazione nervosa martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA Am J Cardiol. 1987 Heart rate variability as an index of sympathovagal interaction after acute myocardial infarction. Lombardi F, Sandrone G, Pempruner S, Sala R, Garimoldi M, Cerutti S, Baselli G, Pagani M, Malliani A. Abstract By analysis of spectral components of heart rate variability, sympathovagal interaction was assessed in patients after acute myocardial infarction (AMI). At 2 weeks after AMI (n = 70), the low-frequency component was significantly greater (69 +/- 2 vs 53 +/- 3 normalized units [NU], p less than 0.05) and the high-frequency component was significantly smaller (17 +/- 1 vs 35 +/- 3 NU) than in 26 age-matched control subjects. This difference was likely to reflect an alteration of sympathovagal regulatory outflows with a predominance of sympathetic activity. At 6 (n = 33) and 12 (n = 29) months after AMI, a progressive decrease in the low- (62 +/- 2 and 54 +/- 3 NU) and an increase in the highfrequency (23 +/- 2 and 30 +/- 2 NU) spectral components was observed, which suggested a normalization of sympathovagal interaction. An increase in sympathetic efferent activity induced by tilt did not further modify the low-frequency spectral component (78 +/- 3 vs 74 +/- 3 NU) in a subgroup of 24 patients at 2 weeks after AMI. Instead, 1 year after AMI, this maneuver was accompanied by an increase in the low-frequency component (77 +/- 3 vs 53 +/- 3 NU, p less than 0.05) of a magnitude similar to the one observed in control subjects (78 +/- 3 vs 53 +/- 3 NU). These data indicate that the sympathetic predominance that is detectable 2 weeks after AMI is followed by recovery of vagal tone and a normalization of sympathovagal interaction, not only during resting conditions, but also in response to a sympathetic stimulus. martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA Pattern bifasico dell’HRV durante IMA in trattamento con angioplastica primaria (Hamaad 2004) PTCA primaria trombolisi sistemica martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA La riduzione dell’HRV predice la mortalità post-IMA (Kleiger 1987, Bigger 1992, Hartikainen 1996, …) Correlazione con morte improvvisa (Cripps 1991, Odemuyiwa 1994, Bigger 1993) e aritmie ventricolari (Farrel 1991, Perkiomaki 1997) Valore predittivo mantenuto anche dalle analisi su misurazioni brevi, a confronto di quelle sulle 24h (Fei 1996, Bigger 1993) Valore predittivo indipendente da funzione VS e sede infartuata (Vaishnav 1994) e superiore alla frazione d’eiezione (Copie 1996) Valore prognostico mantenuto anche dopo fibrinolisi (Zuanetti 1996) Il timing di misurazione dell’HRV dopo IMA ha un’influenza diretta sul significato prognostico a causa del remodeling elettrico e meccanico (Exner 2007, Huikuri 2009) Il valore prognostico dell’HRV dipende anche dalla funzione VS e la gravità dell’insufficienza cardiaca (Makikallio 2001, 2005) martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA Frequency domain measures of heart period variability and mortality after myocardial infarction Bigger 1992 martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA La Rovere 1998 martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA La Rovere 1998 martedì 24 gennaio 12 HRV E CAD Pazienti con CAD presentano un’alterazione del ritmo circadiano dell’HRV (Huikuri 1994) L’evento ischemico è preceduto da un aumento del tono simpatico (Bernardi 1988) Relazione temporale tra HRV e episodi ischemici ricorrenti: “vagal withdrawal” può essere identificato fino a 10 min prima della modificazione ischemica dell’ECG e può durare fino a 20 min dopo l’evento (Kop 2001) I parametri HRV predicono la progressione delle lesioni coronariche (Huikuri 1999) e la severità angiografica delle stesse (Hayano 1990) martedì 24 gennaio 12 HRV E CAD Studi angiografici su stenosi coronariche: Progressione stenosi più marcata in pz con ridotta HRV, dopo correzione per i comuni fattori di rischio e la gravità dell’ischemia, e soprattutto delle porzioni coronariche prossimali (Huikuri 1999) Lesione coronarica: riduzione HRV solo nei pz con concomitante disfunzione segmentaria Vsin (Bonaduce 1994) Meccanismi di interazione tra HRV e lesione coronarica? (sperimentali) -Perdita del flusso pulsatile con formazione di turbolenza endovascolare -Proliferazione di cellule muscolari lisce vascolari indotta da ipertono simpatico -Effetto pro-aterogeno dell’ipertono simpatico martedì 24 gennaio 12 HRV E CAD Associazione tra ridotta HRV e infiammazione Evidenziata in numerosi studi su pazienti coronaropatici (Lanza 2006, Janszky 2004) e popolazione generale (Araujo 2006, Sajadieh 2004, Sien 2008, Lampert 2008) Meccanismi: fumo, obesità, inattività, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, depressione… alterazione autonomica (HRV) stato infiammatorio progressione CAD e mortalità martedì 24 gennaio 12 HRV E MOF Prognostic impact of autonomic information flow in multiple organ dysfunction syndrome patients Hoyer 2005 Autonomic dysfunction predicts mortality in patients with multiple organ dysfunction syndrome of different age groups Schmidt 2005 Studio prospettico 90 pz Follow-up 28 giorni HRV ha ruolo prognostico lnVLF >3.9 lnms lnVLF ≤3.9 lnms martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA Am J Cardiol 1994 Effects of beta blockers (atenolol or metoprolol) on heart rate variability after acute myocardial infarction. Sandrone G, Mortara A, Torzillo D, La Rovere MT, Malliani A, Lombardi E. Abstract This study analyzed, with spectral techniques, the effects of atenolol or metoprolol on RR interval variability in 20 patients 4 weeks after the first uncomplicated myocardial infarction. Beta blocker-induced bradycardia was associated with a significant increase in the average 24-hour values of RR variance (from 13,886 +/1,479 to 16,728 +/- 1,891 ms2) and of the normalized power of the high-frequency component (from 22 +/- 1 to 28 +/- 2 normalized units), whereas the low-frequency component was greatly reduced (from 60 +/- 3 to 50 +/- 3 normalized units). When considering day and nighttime separately, the effects of both drugs were more pronounced in the daytime. In addition, a marked attenuation was observed in the circadian variation of the low-frequency component after beta blockade. As a result, the early morning increase of the spectral index of sympathetic modulation was no longer detectable. These results indicate that beta-blocker administration has important effects on RR interval variability and on its spectral components. The observed reduction in signs of sympathetic activation and the increase in vagal tone after beta blockade help to explain the beneficial effects of these drugs after myocardial infarction. However, the potential clinical relevance of the increase in RR variance remains to be established. martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA Curtis, O’Keefe 2002 martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA MORTE IMPROVVISA Liew 2011 martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA MORTE IMPROVVISA Liew 2011 martedì 24 gennaio 12 HRV E IMA RUOLO HRV NELL’IMA -RICERCA -DIAGNOSI PRECOCE DI DISFUNZIONE AUTONOMICA -POSSIBILITA’ DI INTERVENTI TERAPEUTICI -STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA - Mortalità - Complicanze aritmiche - Morte improvvisa ? Impianto ICD ? Guidelines 1996 martedì 24 gennaio 12 HRV E SCOMPENSO CARDIACO CAD, ipertensione, alcoolismo, miocardite virale… Stimolazione simpatica Attivazione RAAS Vasocostrizione Aritmie Apoptosi Progressiva disfunzione Vsin Scompenso cardiaco Terapia con beta-bloccanti ha rivoluzionato la prognosi (Packer 1996, Dargie 2001 ) martedì 24 gennaio 12 HRV E SCOMPENSO CARDIACO Classe NYHA II-III riduzione HRV totale con aumento relativo componente LF Classe NYHA IV riduzione HRV con residua componente HF Malliani 1991, Fleisher 1996 martedì 24 gennaio 12 HRV E SCOMPENSO CARDIACO Guidelines 1996 martedì 24 gennaio 12 HRV E SCOMPENSO CARDIACO Prospective Study of Heart Rate Variability and Mortality in Chronic Heart Failure : Results of the United Kingdom Heart Failure Evaluation and Assessment of Risk Trial (UK-Heart) Nolan martedì 24 gennaio 12 Circulation 1998 HRV E SCOMPENSO CARDIACO Prospective Study of Heart Rate Variability and Mortality in Chronic Heart Failure : Results of the United Kingdom Heart Failure Evaluation and Assessment of Risk Trial (UK-Heart) Nolan martedì 24 gennaio 12 Circulation 1998 HRV E SCOMPENSO CARDIACO La Rovere martedì 24 gennaio 12 Circulation 2003 HRV E SCOMPENSO CARDIACO Adamson martedì 24 gennaio 12 Circulation 2004 HRV E CARDIOMIOPATIE J Am Coll Cardiol 1999 martedì 24 gennaio 12 HRV E SCOMPENSO CARDIACO RUOLO HRV NELLO SCOMPENSO CARDIACO -RICERCA -DIAGNOSI PRECOCE DI DISFUNZIONE AUTONOMICA -POSSIBILITA’ DI INTERVENTI TERAPEUTICI -STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA - Mortalità - Complicanze aritmiche - Morte improvvisa - Impianto ICD ? (indicazioni ICD basate su FE Vsin) martedì 24 gennaio 12 HRV E IPERTENSIONE Grassi 2009 martedì 24 gennaio 12 HRV E IPERTENSIONE Aumento componente LF e riduzione HF in ipertesi Correlazione significativa con il grado di ipertensione Miglioramento LF con i beta-bloccanti Guzzetti 1988 Riduzione componenti LF e HF in ipertrofia Vsin Petretta 1995 Correlazione inversa tra HRV e massa Vsin Mandawat 1994 Petretta 1995 Riduzione componente parasimpatico in ipertesi Supporta uso terapeutico esercizio fisico Langewitz 1994 Ca-antagonisti a breve durata d’azione (nifedipina) aumentano il tono simpatico e favoriscono gli eventi CV avversi Studio ALLHAT: gli alfalitici attivano il SNS centrale e aumentano il rischio di scompenso e stroke Fuberg 1995 ALLHAT 2000 I beta-bloccanti e gli ACE-inibitori riducono il tono simpatico e riducono il rischio CV HOPE 2000 Heidenreich 1997 martedì 24 gennaio 12 HRV E IPERTENSIONE RUOLO HRV NELL’IPERTENSIONE -RICERCA -DIAGNOSI PRECOCE DI DISFUNZIONE AUTONOMICA -POSSIBILITA’ DI INTERVENTI TERAPEUTICI -STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA ? - Mortalità ? - Complicanze aritmiche ? - Morte improvvisa ? martedì 24 gennaio 12 HRV E IRC Rampuria 2008 martedì 24 gennaio 12 HRV E IRC Evidenziata in numerosi studi una ridotta HRV in pz con IRC (Axelrod 1987, Vita 1999) I parametri HRV sono peggiori se concomita diabete (Rampuria 2008) I parametri HRV, durante dialisi, dimostrano modificazioni non univoche (Rubinger 2004, Tong e Hou 2007, Giordano 2001) A lungo termine, la dialisi, se adeguata, migliora i parametri HRV (Laaksonen 2000, Demirciouglu 2002) La riduzione di HRV predice il rischio di eventi CV (Chandra 2001) e la mortalità (Hayano 1999, Fukuta 2003, Oikawa 2009, Chandra 2011) Non vi sono studi mirati di intervento con farmaci che modificano l’HRV (Rampuria 2008) Dati incerti sulla morte improvvisa (Rampuria 2008) martedì 24 gennaio 12 HRV E IRC Possibili meccanismi fisiopatologici di danno renale da ridotta HRV: -Effetto diretto del SNS renale -Azione sul RAAS -Alterazioni tono vascolare ed emodinamica renale -Stato infiammatorio Brotman 2010 martedì 24 gennaio 12 HRV E IRC Chi precede cosa? IRC disfunzione autonomica IRC Brotman, ARIC Study J Am Soc Nephrol 2010 13241 soggetti (45-65 anni) Follow-up 16 anni Ridotta HRV è associata a sviluppo di IRC Per rMSSD, HR 4.84 (IC95% 1.61-14.60) HRV predice ospedalizzazione dovuta a IRC e IRC terminale martedì 24 gennaio 12 HRV E IRC Brotman 2010 martedì 24 gennaio 12 HRV E IRC RUOLO HRV NELL’IRC -RICERCA -DIAGNOSI PRECOCE DI DISFUNZIONE E NEUROPATIA AUTONOMICA -POSSIBILITA’ DI INTERVENTI TERAPEUTICI ? -STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA - Mortalità - Complicanze ? - Morte improvvisa ? Rampuria 2008 martedì 24 gennaio 12 HRV E NEUROPATIA AUTONOMICA PRIMITIVA PAF Pure Autonomic Failure: Complex abnormalities in the neural mechanisms regulating the cardiovascular system Furlan martedì 24 gennaio 12 J Auton Nerv System 1995 HRV E NEUROPATIA AUTONOMICA PRIMITIVA PAF Pure Autonomic Failure: Complex abnormalities in the neural mechanisms regulating the cardiovascular system Furlan martedì 24 gennaio 12 J Auton Nerv System 1995 HRV E NEUROPATIA AUTONOMICA PRIMITIVA MSA martedì 24 gennaio 12 HRV E NEUROPATIA AUTONOMICA PRIMITIVA PD martedì 24 gennaio 12 HRV E NEUROPATIA AUTONOMICA PRIMITIVA PD Early Abnormalities of Vascular and Cardiac Autonomic Control in Parkinson's Disease Without Orthostatic Hypotension Barbic martedì 24 gennaio 12 Hypertension 2007 HRV E NEUROPATIA AUTONOMICA PRIMITIVA RUOLO HRV NELLA NA PRIMITIVA -RICERCA -DIAGNOSI PRECOCE DI NEUROPATIA AUTONOMICA ? -UTILIZZO IN PZ NON IN GRADO DI COLLABORARE AI TEST CARDIOVASCOLARI TRADIZIONALI -POSSIBILITA’ DI INTERVENTI TERAPEUTICI ? -STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA ? - Mortalità ? - Complicanze ? - Morte improvvisa ? martedì 24 gennaio 12 HRV: RIASSUNTO Ricerc a Diagno si Interve disfunz nti ione Stratifi terape autono cazion utici mica Mortali e tà progno Compli stica canze Morte improv martedì 24 gennaio 12 visa Diab ete ✔ IMA ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ? ? ✔ ✔ ✔ ? ✔ ? ✔ ✔ ✔ ? ✔ ? ✔ ✔ ✔ ? ? ? ? ? ✔ ? ? ? ✔ Scom Iperte penso nsion ✔ ✔ cardia e ✔ ✔ co IRC ✔ ✔ NA primit ✔ iva ? HRV Indice di controllo autonomico della circolazione Potente predittore indipendente di prognosi cardiovascolare Pattern di risposta talora complessi da interpretare (es.il timing nel post IMA) Fattori interferenti la misurazione da tenere in conto martedì 24 gennaio 12 HRV Elevata variabilità intra- e inter-individuale Fattori: -Ritmi circadiani -Postura -Modificazioni ambientali -Esercizio fisico / movimento -Temperatura -Respirazione -Fumo -Iperinsulinemia -Farmaci (es. β-bloccanti) -… martedì 24 gennaio 12 influenzano molto le misurazioni effettuate sulle 24h misurazioni short-term (2-20 min) mantengono valore predittivo e riproducibilità accurati, a condizioni ambientali costanti HRV Methods of investigation for cardiac autonomic dysfunction in human research studies Bernardi 2011 To avoid important bias in the interpretation of HRV it is recommended to perform spectral analysis with control for respiration; to include adequate beat editing capability to avoid the influence of artefacts and ectopic beats; to understand the different significance of absolute and relative components of HRV, to have clear indications as regards to the different methodological approaches and mathematical algorithms. Failing this, spectral analysis cannot provide additional information as compared with the simpler indices of global variability (standard deviation of R-R intervals, variance, total power) and results may be incorrect. martedì 24 gennaio 12 HRV Ampio utilizzo nella ricerca, scarso nella pratica clinica. Perché? •misurazione in condizioni stabili con controllo della respirazione per garantire l’accuratezza •risultati estrapolabili alle condizioni quotidiane? •analisi short-time possono avere significato prognostico diverso da analisi su registrazioni sulle 24h •valore predittivo diverso a seconda dell’end-point selezionato •diversa accuratezza di specifiche misure HRV in patologie diverse per diversi end-points e nella stessa patologia a seconda della gravità (es. grado di disfunzione ventricolare)? •sufficienti i metodi di misura lineari? •carenza di studi di intervento terapeutico (es. ICD) con preselezione dei pz sulla base dell’HRV •le terapie che migliorano l’HRV migliorano l’outcome CV anche indipendentemente dall’azione su altri fattori di rischio? martedì 24 gennaio 12 GRAZIE PER L’ATTENZIONE! martedì 24 gennaio 12