1° premio – sezione narrativa Categoria scuola secondaria di primo grado Enrico Regondi Istituto Scolastico “Suore Sacramentine” – classe 3 B Cesano Maderno MB Caro diario, le stelle stasera hanno una luce speciale e sarebbe davvero un peccato non starle a guardare per un po' prima di andare a dormire. Anche questo lunedì sta per finire e mi dispiace, ma sono anche felice di averlo sfruttato al meglio facendo ciò che più mi piace: suonare la chitarra elettrica. Il lunedì per me è un giorno molto pesante ma sono sempre di buon umore perché, organizzandomi in modo da non tralasciare i compiti, vado prima a lezione di chitarra dal maestro e dopo cena al laboratorio musicale di teoria e solfeggio o a quello di musica di gruppo. Tre ore fantastiche! La musica mi arricchisce, tira fuori il lato migliore di me e mi fa brillare come quella stella lassù: la più luminosa, con e nella musica mi sento davvero speciale; mi sento forte, mi sento libero di esprimermi e di mostrare il mio talento, la mia passione, chi sono e chi vorrò essere in futuro. Ho provato a comporre piccoli pezzi e a scrivere alcune canzoni: mi piace moltissimo. È molto divertente "sperimentare" nuovi metodi per suonare. Stasera il maestro mi ha chiesto di fare un'improvvisazione sulla base di una canzone utilizzando anche la pedaliera per gli effetti ... mi sono sentito un vero musicista e i complimenti ricevuti mi hanno fatto pensare che forse ho davvero "un talento naturale da coltivare", come dicono i miei genitori. Mamma e papà sono contenti del fatto che suonare uno strumento mi diverta e io ho dimostrato loro che imparo in fretta perché sono contento di occupare il tempo libero con questa passione. Quando sento che dal mio strumento esce una melodia e che sono le mie mani a crearla, chiudo gli occhi e sento il pubblico che batte le mani a tempo e che grida il mio nome, che si emoziona e che mi sostiene, sento sul viso il calore del riflettore puntato su di me, non sono più nella mia stanza, ma sul palcoscenico del mio sogno. Può farmi male sognare? lo credo di no. Credo che sia uno stimolo per affrontare giorno dopo giorno le difficoltà e rialzarsi sapendo che la vita ha in serbo tante imprevedibili sorprese: alcune belle, altre meno, ma tutte che rendono la vita degna di essere vissuta fino in fondo. Sarebbe davvero triste la vita senza qualcosa da desiderare, senza un sogno da realizzare. Quando avevo sette anni, ho letto un libro che parlava di uno scrigno dei desideri e mia madre mi ha regalato una scatola sulla quale ha scritto "il mio scrigno dei desideri". Ancora la conservo e da allora ci ho messo tanti bigliettini con scritto i miei desideri; è bello rileggerli ogni tanto e scoprire che qualcuno di essi si è realizzato, qualcuno lo ha realizzato per me chi mi vuole bene, qualcuno non si realizzerà mai (mi piacerebbe che i Pokèmon esistessero davvero) ma è stato ugualmente fantastico crederci! Tutte queste stelle, infinite, impossibili da contare, forse sono tutti i sogni di ragazzi come me. Forse resteranno sempre dei sogni ma è meraviglioso che stasera servano a rendere il cielo così bello da togliere il fiato. Motivazione La commissione ha apprezzato la capacità di comunicare in maniera molto efficace i desideri, così come di associare alla forte passione per la musica riflessioni più estese, il tutto all’interno di una costruzione testuale coerente.