giallo Poliziotti e detective di ieri e di oggi... di Giovanni Cavaliere [email protected] Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle più significative serie televisive italiane, indicandone meticolosamente la nazionalità e la data di prima “messa in onda”. I racconti del maresciallo ITALIA, RAI DUE, 1968 Con la regia di Mario Landi e Giovanni Soldati, la serie, direttamente tratta dall’omonima raccolta di racconti, narra le indagini quotidiane del maresciallo Gigi Arnaudi ( interpretato prima da Turi Ferro e poi ripreso da Arnoldo Foà) un uomo dalla profonda umanità, semplice e intuitivo alle prese con delitti e misfatti… Nero Wolfe ITALIA, RAI UNO, RAI DUE 1969 Il trionfo di Nero Wolfe fu quasi esclusivamente letterario. Il cinema americano s’interessò di lui ben poco: due sono infatti i film che lo riguardano. Più fortunata invece è la sua carriera televisiva, almeno in Italia: nella serie diretta da Giuliana Berlinguer, andata in onda sulla Rai per la prima volta nel 1969, Nero Wolfe è interpretato da un magistrale e indimenticabile Tino Buazzelli affiancato da un altrettanto indovinato Paolo Ferrari nel ruolo di Archie Goodwin. Detective corpulento, eccentrico, scorbutico, misogino e forse misantropo, Wolfe è amante delle pareti domestiche, dei piaceri della tavola e delle sue adorate orchidee di cui ne possiede un gran numero di esemplari, di ogni rara varietà, amorevolmente coltivate e custodite in una grande serra al terzo piano della sua lussuosa casa a New York. Nero Wolfe fa della sua obesità e dell’innata indolenza un segno di distinzione: detesta il traffico e la vita frenetica della metropoli, esce di rado, solo se costretto ed è affiancato nelle indagini dal suo inseparabile e dinamico assistente Archie Goodwin (elegante e spiritoso, completamente diverso caratterialmente e fisicamente dal suo illustre datore di lavoro) su cui ricade tutta la “fatica” dell’attività investigativa. E’proprio lui che gli procura di volta in volta i casi da risolvere e corre da un punto all’altro della città alla ricerca di prove, indizi e testimoni. La conclusione delle indagini avviene sempre nello studio di Wolfe, dove l’investigatore riunisce tutti i sospettati e sfodera il suo formidabile e geniale istinto deduttivo sulla base del dettagliato resoconto dì Archie.(Per saperne di più su Nero Wolfe vedi Prove Aperte dicembre 2004) I racconti di Padre Brown ITALIA, RAI UNO, 1970 Padre Brown, il geniale e acuto prete –investigatore, creato dalla fantasia di Gilbert Keith Chesterton (uno dei più grandi scrittori inglesi del '900), fu portato prima sul grande schermo nel 1954 da Alec Guinness e poi nella serie televisiva in sei puntate, “I racconti di Padre Brown” mandata in onda con grande successo dalla Rai nel 1970 - regia di Vittorio Cottafavi- in cui il singolare prete – detective (interpretato magistralmente da Renato Rascel) risolve i casi investigativi che si trova ad affrontare con candida ironia, buonsenso e furbizia coadiuvato dal fido amico, il ladro redento Flambeau (Arnoldo Foà) che, periodicamente, continua però a cadere in tentazione. La coppia, composta da questi due grandi attori, conquistò il pubblico televisivo dell'epoca. Una delle caratteristiche che differenziava enormemente le investigazioni condotte da padre Brown rispetto a quelle degli investigatori più classici, erano le analisi psicologiche basate sul presupposto che la per- sona che aveva commesso il delitto non era altro che una pecorella smarrita da riportare al più presto all'ovile. "I racconti di padre Brown" furono registrati adoperando una doppia modalità: gli interni furono ripresi con la tecnica cosiddetta AMPEX (registrazione video-magnetica o RVM) mentre gli esterni, ambientati quasi esclusivamente in Inghilterra, furono girati con tecnica cinematografica. Dopo l’ottima performance di Renato Rascel, nella metà degli anni settanta, il prete – detective fu interpretato sul piccolo schermo da Kenneth More in un serial inglese e poi nel 1981 il regista Vittorio Sisti propose sei racconti di padre Brown affidandoli all’interpretazione di Emrys James. Entrambi gli interpreti però non riscossero lo stesso successo di Renato Rascel. RENATO RASCEL La carriera di Renato Rascel, all'anagrafe Renato Ranucci, fu costellata da una serie innumerevole di successi: famoso cantante e compositore di canzoni (fra le tante ricordiamo le celeberrime e internazionali "Arrivederci Roma" e "Romantica"). Grande attore sia drammatico (indimenticabile l'interpretazione nel 1952 ne "Il cappotto" di Alberto Lattuada) che comico (numerosi i successi nelle riviste di Garinei e Giovannini). Nel 1970 interpretò in modo memorabile il personaggio di padre Brown nella serie televisiva “I racconti di Padre Brown”:si calò nei panni del piccolo prete inglese riuscendo a portare sul piccolo schermo il candore, l'umanità, ma anche la furbizia e l'ironia di questo originale investigatore. FBI Francesco Bertolazzi Investigatore ITALIA, RAI UNO, 1970 Serie giallorosa che vede Ugo Tognazzi regista e attore nei panni dell’investigatore Francesco Bertolazzi. Alla risoluzione dei casi polizieschi partecipa tutta la sua famiglia, dando vita ad una divertente sit-com familiare. All’ultimo minuto ITALIA, RAI DUE, 1971 La serie (per complessivi undici episodi) è improntata sul modello americano. Le storie poliziesche non riescono tuttavia ad essere totalmente convincenti… Tra gli interpreti: Martine Brochard, Andrea Checchi, Anna Miserocchi, Silvia Dionisio, Massimo Dapporto, Adriana Asti diretti da Ruggero Deodato. Qui squadra mobile ITALIA, RAI UNO, 1973 Una serie italiana di classica ispirazione giallo-giudiziaria con la regia di Anton Giulio Majano. Le storie, create da Massimo Felisatti e Fabio Pittorru, raccontano di traffici e illeciti malavitosi d’ogni genere con i quali si confrontano l’ispettore Carraro (interpretato da Giancarlo Sbragia) e gli uomini della sua squadra. PROPOSTE EDITORIALI Murder Party – crimini divertenti di Remo Chiosso – Edizioni Novecento – 2003 Vi troverete ad essere protagonisti di due storie all’insegna del giallo. La polizia indaga e voi sarete tra i sospettati. Riuscirete a scagionarvi e assicurare il colpevole alla giustizia? In questo libro troverete tutte le istruzioni su come allestire a casa vostra un “Giallo Interattivo”:un gioco d’indagine mozzafiato, come ne organizzavano anche Groucho Marx e Agatha Christie per i loro amici. Non servono capacità interpretative né ambizioni teatrali, ma solo una gran voglia di giocare: i due casi già pronti vi consentiranno di soddisfarla subito! Serial! I telefilm di culto tra cinema e tv - di Alessandra De Luca – Edizione Mondadori (Supplemento alla rivista Ciak n. 9 – settembre 2004) 63