Francesca
Recensioni teatrali | Teatro.Persinsala.it
Leonetti
ottobre 13, 2015
In un clima di grande entusiasmo e attesa il 3 e 4 ottobre è andato in scena lo spettacolo Queen
at the opera, che ha visto esibirsi sul palco dell’Atlantico Live quattro cantanti, una rock band e
l’orchestra sinfonica diretta dal maestro Aldo Perris.
Una straordinaria esplosione di energia ha caratterizzato sin dalle prime note le performance dei giovani solisti,
che hanno reso omaggio alla storica band in una equilibrata alternanza di rispetto e innovazione, intonando, tra gli
altri, gli immortali We are the champions, We will rock you, Somebody to love, Who wants to live forever,
The show must go on, Innuendo, Bohemian Rhapsody, in versione solistica o in duo e entrando e uscendo di
scena con frequenti cambi di costume.
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Due ore di musica del ricordo per i più nostalgici, di incontro e scoperta per i più giovani, durante le quali il
protagonismo sinfonico-operistico suggerito dal titolo dello spettacolo ha subito a tratti la non perfetta gestione dei
volumi: il suono della rock band, che visivamente accoglieva l’orchestra sinfonica disposta al centro del palco, è
stato spesso tanto invasivo da non permettere di godere degli originali arrangiamenti di Giacomo Vitullo,
arrangiamenti che al contrario lo spettatore riusciva a apprezzare nei piano o nei mezzoforte. Senza dubbio la
citazione di A night at the opera, album del 1975, che rappresenta una delle tante testimonianze dell’interesse
di Freddy Mercury per la musica classica e delle sue originali e sorprendenti esplorazioni, porta con sé la veste
classico-operistica di questa operazione, che vede la sua più coerente espressione in Roberta Orrù, voce solista e
soprano in Barcelona, nell’omaggio dell’inimitabile quanto l’indimenticabile Montserrat Caballé. Dire che il cerchio
del ricordo e del racconto è spezzato da ammiccamenti alla platea, che in un momento dello spettacolo è stata
incitata dagli stessi protagonisti a rivaleggiare in una esibizione di applausi e grida. Tuttavia, si parla già del respiro
internazionale che possiede l’ambizioso progetto, respiro che consentirà al ricco cast di calcare palcoscenici di
Europa e America. Verrà anche realizzato un lungometraggio per documentare l’evoluzione di questo spettacolo,
patrocinato dall’ufficio per la cultura e lo spettacolo della città di Roma, essendo stato ritenuto un evento di grande
rilevanza e innovazione culturale. Noi ne apprezziamo le potenzialità e applaudiamo i grandi professionisti che
abbiamo avuto il piacere di trovare sul palco tra questi, il primo violino Prisca Amori, ma attendiamo di vederlo nel
suo massimo splendore.
Il concerto si è andato in scena
Atlantico Live
Viale dell’Oceano Atlantico 271/D
3 ottobre ore 21:00
4 ottobre ore 18:00
Queen at The Opera
produzione Alessandro Guarnieri & Simone Duncan Scorcelletti
direzione artistica Simone Duncan Scorcelletti & M° Giacomo Vitullo
con Luca Marconi, Roberta Orrù, Federica Buda, Jordan Trey
Band
Giacomo Vitullo, Aleks Ferrara, Giovanni Gregori, Max The Butcher Mangiagli, Giantony Di Caprio, Lorenzo
Milone, Giacomo Anselmi, Eugenio Valente, Enrico Scopa
Orchestra sinfonica
direzione Aldo Perris
primo violino Prisca Amori
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