VIRUS DELL` EBOLA È un virus è estremamente aggressivo

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VIRUS DELL’ EBOLA
È un virus è estremamente aggressivo, appartenente alla famiglia dei Filoviridae, come il virus Marburg, che
causa problemi simili. Ebola provoca una serie complessa e rapidissima di sintomi, dalle febbri emorragiche
al dolore ai muscoli e agli arti e numerosi problemi al sistema nervoso centrale.
Sintomi
Nello specifico i sintomi di Ebola sono: febbre, forte mal di testa, dolore muscolare, diarrea, vomito, dolori
addominali ed emorragie inspiegabili.
Il periodo di incubazione (dal momento del contagio all'insorgenza dei primi sintomi) va da 2 a 21 giorni. La
morte è fulminante e sopraggiunge nello stesso periodo (2-21 giorni).
Il materiale genetico è RNA, che va incontro a mutazioni non particolarmente rapide e contiene solo sette
geni. Sono stati isolati finora cinque ceppi diversi del virus, di cui quattro sono letali per l'uomo.
Propagazione
La trasmissione del virus è molto rapida, attraverso i fluidi corporei, come muco o sangue, ma anche
attraverso le lacrime o la saliva, il vomito o le feci e il contatto con aghi o coltelli usati dall'ammalato. Anche
se di solito questi virus non si trasmettono attraverso l'aria, è stata dimostrata nelle scimmie la
trasmissione in goccioline contenenti il virus. È probabile che la trasmissione possa avvenire anche
attraverso i rapporti sessuali. Nei villaggi o nelle zone più remote i contatti frequenti tra gli ammalati e i
parenti aiuta la trasmissione del virus.
Esempi di come si può contrarre il virus Ebola:
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Baciare una persona malata;
Toccare qualcosa su cui è caduto del fluido corporeo di una persona malata, per esempio un
cellulare, la maniglia di una porta o la tastiera di un bancomat.
VIRUS DELL HIV
Il virus da immunodeficienza umana, conosciuto come HIV, causa l’AIDS infettando e danneggiando parte
delle difese del corpo contro le aggresioni esterne, i linfociti, in particolare, che sono un particolare tipo di \
Propagazione
L’HIV può essere trasmesso attraverso il diretto contatto con il sangue o con i liquidi del corpo di qualcuno
che è stato infettato dall’HIV, il contatto di solito avviene scambiandosi aghi o avendo rapporti sessuali non
protetti con una persona infetta. Un neonato può contrarre l’HIV dalla madre che è infetta. Sebbene esistano
delle cure per l’HIV e l’AIDS, non esistono vaccini o medicine risolutive; esistono dei comportamenti che,
se assunti, permettono di prevenire il contagio .Il virus HIV attacca specifici linfociti, chiamati cellule Thelper (conosciute anche come cellule T), prende il sopravvento su di esse e si moltiplica. Questo processo
continuo distrugge altre cellule T, compromettendo cosi la capacità del corpo di reagire ad insulti esterni
attraverso il sistema immunitario.
Sintomi
L’infezione da HIV passa essenzialmente attraverso 4 stadi principali:
1.
2.
3.
4.
incubazione,
infezione acuta,
periodo di latenza,
AIDS.
L’iniziale periodo di incubazione, totalmente asintomatico (privo cioè di sintomi) dura mediamente da 2 a 4
settimane dal momento del contagio.
Il secondo stadio, l’infezione acuta, dura in media 28 giorni (ma in genere meno) e si manifesta in alcuni casi
attraverso sintomi di tipo influenzale:
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Febbre
linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi),
faringite (mal di gola),
rash (manifestazioni cutanee),
mialgia (dolore muscolare),
malessere,
piccole piaghe in bocca e nell’esofageo.
Più raramente compaiono anche:
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mal di testa,
nausea e vomito,
ingrossamento del fegato/milza,
perdita di peso,
mughetto,
sintomi neurologici.
Pochissimi casi al mondo sono stati connessi con lo sviluppo di una paralisi facciale.
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