RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

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RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida
identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è
richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8
per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse.
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Diafer 50 mg/ml soluzione iniettabile
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Un millilitro di soluzione contiene 50 mg di ferro come ferro(III) isomaltoside
1000
Una fiala da 2 ml contiene 100 mg di ferro come ferro(III) isomaltoside 1000.
Un ml di soluzione contiene fino a 4,6 mg (0,2 mmol) di sodio, vedere paragrafo
4.4.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3.
FORMA FARMACEUTICA
Soluzione iniettabile.
Soluzione non trasparente di colore marrone scuro con pH 5.0-7.0 e
un’osmolarità approssimativa di 400 mOsm/l.
4.
INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Diafer è indicato negli adulti per il trattamento della carenza di ferro in pazienti
con malattia renale cronica in dialisi quando le preparazioni di ferro per via
+orale non sono efficaci o non possono essere utilizzate.
La diagnosi di carenza di ferro deve essere basata su adeguati esami di
laboratorio (ad es. ferritina sierica, ferro sierico, saturazione di transferrina o
globuli rossi ipocromici).
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Diafer può essere somministrato fino a dosi di 200 mg con una
somministrazione massima settimanale di 1000 mg. Nel caso siano necessarie
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
dosi maggiori di 200 mg, devono essere utilizzati altre specialità medicinali per
uso endovenoso.
La dose di ferro deve essere personalizzata in base alla risposta clinica al
trattamento inclusa una valutazione di emoglobina, ferritina e saturazione di
tranferrina, dei trattamenti concomitanti con un agente stimolatore
dell’eritropoiesi (ESA) e delle dosi del trattamento con ESA. Gli obiettivi
terapeutici possono variare da paziente a paziente e a seconda delle linee
guida locali.
La terapia di mantenimento con il trattamento di ferro per via endovenosa può
essere ottenuta in piccole dosi somministrate ad intervalli regolari per
mantenere stabili gli esami sullo status del ferro entro limiti specifici con
l’intento di evitare lo sviluppo di carenza di ferro o un calo dei parametri di
laboratorio del ferro al di sotto di livelli specifici.
Popolazione pediatrica
L’uso di Diafer non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età
inferiore ai 18 anni a causa di dati insufficienti sulla sicurezza ed efficacia nei
bambini.
Modo di somministrazione
Monitorare attentamente i pazienti per segni e sintomi di reazioni di
ipersensibilità durante e in seguito a ciascuna somministrazione di Diafer.
Diafer deve essere somministrato solo quando sia immediatamente disponibile
personale addestrato alla valutazione e alla gestione di reazioni anafilattiche, in
un contesto che assicuri la disponibilità di attrezzature per la rianimazione. Il
paziente deve essere tenuto in osservazione per l’insorgenza di eventuali
effetti avversi per almeno 30 minuti dopo ciascuna iniezione di Diafer (vedere
paragrafo 4.4).
Adulti e pazienti anziani:
Diafer può essere somministrato per iniezione endovenosa in bolo oppure
durante una seduta di emodialisi direttamente nell’arto venoso del dializzato.
Può essere somministrato senza diluizione o diluito in una quantità di sodio
cloruro sterile 0,9% fino a 20 ml.
Diafer non deve essere somministrato in concomitanza con preparati a base di
ferro per via orale, poiché l’assorbimento del ferro per via orale può essere
ridotto (vedere paragrafo 4.5).
4.3 Controindicazioni
-
Anemia non dovuta a carenza di ferro (ad es. anemia emolitica)
Sovraccarico di ferro o disturbi nell’uso del ferro (ad es. emocromatosi,
emodisderosi)
Ipersensibilità al principio attivo, a Diafer o ad uno qualsiasi dei suoi
eccipienti elencati al paragrafo 6.1
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
-
Grave ipersensibilità nota ad altri prodotti parenterali a base di ferro
Cirrosi decompensata del fegato ed epatite
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Le preparazioni a base di ferro somministrate per via parenterale possono
causare reazioni di ipersensibilità incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi
gravi e potenzialmente fatali. Sono state riferite reazioni di ipersensibilità
anche dopo dosi di complessi del ferro per via parenterale che in precedenza
non avevano avuto conseguenze.
Il rischio è aumentato per i pazienti con allergie note incluse allergie dovute a
farmaci, inclusi i pazienti con anamnesi di asma grave, eczema o altre allergie
atopiche.
C’è inoltre un aumento del rischio di reazioni di ipersensibilità ai complessi del
ferro per via parenterale in pazienti con condizioni infiammatorie o immuni (ad
es. lupus sistemico eritematoso, artrite reumatoide).
Diafer deve essere somministrato solo quando sia immediatamente disponibile
personale addestrato alla valutazione e alla gestione di reazioni anafilattiche, in
un contesto che assicuri la disponibilità di attrezzature per la rianimazione.
Ciascun paziente deve essere tenuto in osservazione per l’insorgenza di
eventuali effetti avversi per almeno 30 minuti dopo ciascuna iniezione di Diafer.
Se le reazioni di ipersensibilità o segni di intolleranza si manifestano durante la
somministrazione, il trattamento deve essere immediatamente interrotto.
Devono essere disponibili attrezzature per la rianimazione cardiorespiratoria e
apparecchiature per la gestione di reazioni anafilattiche/anafilattoidi acute,
inclusa una soluzione di adrenalina iniettabile 1:1000. Deve essere
somministrato un trattamento con antistaminici e/o corticosteroidi secondo le
necessità.
Il ferro per via parenterale deve essere usato con cautela in caso di infezione
acuta o cronica.
Diafer non deve essere usato in pazienti con batteriemia in corso.
Se l’iniezione endovenosa viene somministrata troppo rapidamente possono
verificarsi episodi di ipotensione.
Un ml di Diafer non diluito contiene fino a 4,6 mg (0,2 mmol) di sodio. Ciò deve
essere tenuto in considerazione in pazienti che seguono una dieta per il
controllo del sodio.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Come con tutti i preparati parenterali a base di ferro l’assorbimento di ferro per
via orale viene ridotto in caso di somministrazione concomitante. La terapia
con ferro per via orale non deve essere iniziata prima di 5 giorni dopo l’ultima
iniezione di Diafer.
Il ferro per via parenterale può causare valori falsamente elevati di bilirubina
sierica o falsamente ridotti di calcio sierico.
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
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4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non ci sono studi adeguati e ben controllati con Diafer nelle donne in
gravidanza. È pertanto necessaria un’attenta valutazione del rapporto
rischio/beneficio prima dell’uso durante la gravidanza e Diafer non deve essere
usato durante la gravidanza a meno che non sia evidentemente necessario
(vedere paragrafo 4.4).
L’anemia dovuta a carenza di ferro che si verifica nel primo trimestre di
gravidanza può in molti casi essere trattata con ferro per via orale. Il
trattamento con Diafer deve essere limitato al secondo e terzo trimestre se il
beneficio viene giudicato superiore ai potenziali rischi sia per la madre che per
il feto.
Allattamento
Non ci sono informazioni disponibili sull’escrezione di Diafer nel latte materno.
Fertilità
Non ci sono informazioni disponibili sui possibili effetti di Diafer sulla fertilità
maschile e femminile.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Diafer non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di
usare macchinari
4.8 Effetti indesiderati
A causa di dati clinici limitati su Diafer gli effetti indesiderati menzionati sono
basati principalmente sui dati di sicurezza per altre soluzioni di ferro per via
parenterale.
È atteso che più dell’1% dei pazienti possa sviluppare reazioni avverse.
Con i preparati parenterali a base di ferro possono verificarsi reazioni
anafilattoidi gravi, acute, sebbene non siano comuni. Di solito si verificano
entro i primi minuti di somministrazione e sono generalmente caratterizzati
dall’improvvisa insorgenza di difficoltà respiratoria e/o collasso cardiovascolare;
sono stati riferiti casi fatali. Sono inoltre non comuni altre manifestazioni meno
gravi di immediata ipersensibilità che includono orticaria, eruzioni cutanee,
prurito, nausea e brividi. La somministrazione deve essere immediatamente
interrotta se vengono osservati segni di una reazione anafilattoide.
Con i preparati parenterali a base di ferro possono inoltre verificarsi reazioni
ritardate che possono essere gravi e caratterizzate da artalgia, mialgia e a
volte febbre. L’insorgenza varia da alcune ore fino a 4 giorni dopo la
somministrazione. I sintomi durano solitamente da 2 a 4 giorni e si risolvono
spontaneamente o in seguito all’uso di analgesici semplici. Inoltre, può
verificarsi il peggioramento di dolori articolari nell’artrite reumatoide e reazioni
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
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locali possono causare dolore e infiammazione nel sito di iniezione o in
prossimità del sito di iniezione e una reazione flebitica locale.
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100, <1/10)
Non comune (≥ 1/1.000, <1/100)
Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie cardiache
Raro: aritmia, tachicardia
Molto raro: bradicardia fetale, palpitazioni
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto raro: emolisi
Patologie del sistema nervoso
Non comune: visione offuscata, intorpidimento, disfonia
Raro: perdita di coscienza, convulsioni, capogiro, irrequietezza, tremore,
affaticamento, stato mentale alterato
Molto raro: cefalea, parestesia
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Molto raro: sordità transitoria
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune: dispnea
Raro: dolore al petto
Patologie gastrointestinali
Non comune: nausea, emesi, dolore addominale, stipsi
Raro: diarrea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune:rossore, prurito, eruzione cutanea
Raro: angioedema, sudorazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: crampi
Raro: mialgia, artralgia
Patologie vascolari
Raro: ipotensione
Molto raro: ipertensione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: reazioni anafilattoidi, sensazione di calore, febbre,
indolenzimento, infiammazione intorno al sito di iniezione, reazione flebitica
locale
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Raro: affaticamento
Molto raro: reazioni anafilattiche acute gravi
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo
l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un
monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli
operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta
tramiteil
sistema
nazionale
di
farmacovigilanza
all’indirizzo:
www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
4.9 Sovradosaggio
Il ferro (III) isomaltoside 1000 contenuto in Diafer ha una bassa tossicità. Il
preparato è ben tollerato e presenta un rischio minimo di sovradosaggio
accidentale.
È stato riferito che dosi elevate di ferro per via parenterale (500 mg o più)
portano ad un colore scuro del siero in un campione di sangue prelevato 4 ore
dopo la somministrazione.
Il sovradosaggio può portare ad accumulo di ferro in siti di deposito che alla
fine portano a emosiderosi. Il monitoraggio dei parametri del ferro quali la
ferritina sierica possono contribuire a individuare l’accumulo di ferro. Possono
essere utilizzate misure di supporto quali gli agenti chelanti.
5.
PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: preparati parenterali a base di ferro, codice ATC:
B03AC
Diafer soluzione iniettabile è un colloide con ferro fortemente legato in
particelle sferoidali di ferro-carboidrato. La parte carboidrata del complesso
costituisce l’isomaltoside 1000, che consiste in 3-5 unità di glucosio con un
peso molecolare medio di circa 1000 kDa. Il complesso forma una struttura a
matrice stabile con circa 10 atomi di ferro(III) per una molecola di pentameri di
isomaltoside. L’isomaltoside 1000 non contiene alcun residuo di zuccheri di
riduzione, che possono essere coinvolti nelle reazioni redox del complesso.
Il ferro è disponibile in forma non ionica solubile in acqua, in una soluzione
acquosa con pH tra 5.0 e 7.0.
L’evidenza di una risposta terapeutica può essere osservata entro pochi giorni
dalla somministrazione di Diafer come aumento del numero di reticolociti.
La ferritina sierica raggiunge il picco circa 7-9 giorni dopo una dose di Diafer
per via endovenosa e torna lentamente al basale dopo circa 3 settimane.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Non sono disponibili studi di farmacocinetica per Diafer. Le informazioni fornite
si basano sui dati di letteratura di varie preparazioni a base di ferro per via
parenterale.
La formulazione di Diafer contiene ferro in un complesso fortemente legato che
consente un rilascio controllato e lento di ferro biodisponibile alle proteine che
legano il ferro con basso rischio di ferro libero.
In seguito alla somministrazione per via endovenosa, il ferro isomaltoside 1000
viene rapidamente assorbito dalle cellule nel sistema reticolo endoteliale (RES),
in particolare nel fegato e nella milza da dove il ferro viene lentamente
rilasciato. L’emivita plasmatica è di circa 1 giorno per il ferro totale (legato e in
circolo).
Il ferro in circolo viene eliminato dal plasma dalle cellule del sistema reticolo
endoteliale che divide il complesso nei suoi componenti di ferro e isolmatoside
1000. Il ferro si lega immediatamente all’emosiderina o ferritina disponibili, le
forme fisiologiche di deposito di ferro o, in misura minore, alla molecola di
trasporto transferrina. Questo ferro, che è soggetto a controllo fisiologico,
rifornisce le scorte di emoglobina e di ferro esaurito.
Il ferro non è facilmente eliminato dall’organismo e l’accumulo può essere
tossico. A causa della dimensione del complesso, il ferro isomaltoside 1000 non
viene eliminato tramite i reni. Piccole quantità di ferro vengono eliminate nelle
urine e nelle feci.
L’isomaltoside 1000 viene metabolizzata oppure escreta.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Non sono disponibili studi di farmacocinetica per Diafer. Le informazioni fornite
si basano sui dati di letteratura di varie preparazioni a base di ferro per via
parenterale.
È stato riferito che i complessi di ferro sono teratogeni ed embriocidi in animali
gravidi non anemici a dosi singole elevate al di sopra dei 125 mg di ferro/kg di
peso corporeo. La dose raccomandata più elevata nell’uso clinico è di 20 mg di
ferro/kg di peso corporeo.
Non esistono altri dati preclinici aggiuntivi rilevanti per il medico proscrittore se
non quelli già inclusi negli altri paragrafi dell’RCP.
6.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili
Sodio cloruro
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Sodio idrossido (per aggiustare il pH)
Acido cloridrico (per aggiustare il pH)
6.2 Incompatibilità
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere
miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo
6.6.
6.3 Periodo di validità
30 mesi.
Periodo di validità dopo la prima apertura del contenitore (senza diluizione):
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato
immediatamente.
Periodo di validità dopo diluizione con sodio cloruro 0,9%:
La stabilità chimico-fisica in uso è stata dimostrata per 48 ore a 30°C in
diluizioni con quantità di sodio cloruro 0,9% fino a 20 ml. .
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato
immediatamente, a meno che il metodo di apertura/ricostituzione/diluizione
escluda il rischio di contaminazione microbica.
Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione e le
condizioni in uso sono responsabilità dell’utilizzatore.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Non congelare.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura o dopo la diluizione
del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
6.5
Natura e contenuto del contenitore
Fiala in vetro di tipo 1.
Confezioni: 1 x 2 ml, 5 x 2 ml, 10 x 2 ml, 25 x 2 ml
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Prima dell’uso ispezionare visivamente le fiale per eventuali sedimenti o danni.
Utilizzare solo quelle che contengono una soluzione omogenea e priva di
sedimenti.
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Diafer è esclusivamente monouso e la soluzione non utilizzata ed i rifiuti
derivati devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Diafer deve essere miscelato esclusivamente con sodio cloruro 0,9% sterile.
Non usare altre soluzioni di diluizione per via endovenosa. Non aggiungere altri
agenti terapeutici. Per le istruzioni relative alla diluizione vedere il paragrafo
4.2.
La soluzione diluita deve essere ispezionata visivamente prima dell’uso. Usare
solo le soluzioni chiare e prive di sedimenti.
7.
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pharmacosmos A/S
Roervangsvej 30
DK-4300 Holbaek
Danimarca
8.
AIC
AIC
AIC
AIC
9.
NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
n.
n.
n.
n.
041816012
041816024
041816036
041816048
–
–
–
–
“50MG/ML
“50MG/ML
“50MG/ML
“50MG/ML
SOLUZIONE
SOLUZIONE
SOLUZIONE
SOLUZIONE
DATA
DELLA
PRIMA
AUTORIZZAZIONE
INIETTABILE”
INIETTABILE”
INIETTABILE”
INIETTABILE”
AUTORIZZAZIONE/
1 FIALA DA 2 ML
5 FIALA DA 2 ML
10 FIALA DA 2 ML
25 FIALA DA 2 ML
RINNOVO
DELL’
Data della prima autorizzazione: 14-02-2013
10.
DATA DI REVISIONE DEL TESTO
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
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