Giornata diocesana del Seminario 2017 ALZATI! VA’, NON TEMERE Adorazione eucaristica ADORAZIONE E … CANTO D’ESPOSIZIONE: Davanti al Re (o altro canto adatto) Davanti al Re, ci inchiniamo insiem per adorarlo con tutto il cuor. Verso di Lui eleviamo insiem canti di gloria al nostro Re dei Re. Dopo aver esposto il Santissimo e averlo incensato, il sacerdote può pregare con queste parole: Sacerdote: Signore Gesù, siamo qui ai tuoi piedi per pregarti per il nostro Seminario, i nostri seminaristi e i loro formatori, perché dal Seminario possano venire alle nostre Comunità pastori santi, secondo il tuo cuore. In questo tempo di adorazione, vogliamo chiedere a Te, che provvedi alla Chiesa gli operai del Vangelo, di effondere, in una rinnovata Pentecoste, il tuo Spirito di pietà e di fortezza, perché susciti nel tuo popolo degni ministri dell’altare, annunziatori forti e miti della parola che salva. Tu sei Dio e vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Amen. Fatta l’esposizione per un congruo tempo si adora in silenzio il SS. Sacramento. Quindi si può fare un CANTO: Sono qui a lodarti (o altro canto adatto) Luce del mondo nel buio del cuore vieni ed illuminami, tu mia sola speranza di vita resta per sempre con me. Sono qui a lodarti, qui per adorarti, qui per dirti che tu sei il mio Dio e solo tu sei Santo, sei meraviglioso, degno e glorioso sei per me. Re della storia e Re della gloria sei sceso in terra fra noi, con umiltà il tuo trono hai lasciato per dimostrarci il tuo amor. Sono qui a lodarti, qui per adorarti, … Io mai saprò quanto ti costò lì sulla croce morir per me. Io mai saprò quanto ti costò lì sulla croce morir per me. Io mai saprò quanto ti costò lì sulla croce morir per me. Io mai saprò quanto ti costò lì sulla croce morir per me. Sono qui a lodarti, qui per adorarti, … 1 ASCOLTO Guida: Lo slogan della Giornata del Seminario, “Alzati! Và, non temere”, è lo stesso della 54a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni che celebreremo quest’anno. Ci mette di fronte all’invito del Signore ad uscire da noi, a vivere la missione che il Dio ci affida e a non temere. Ciò che ora ascolteremo ci aiuterà ad approfondire il tema e ad alimentare la nostra preghiera. 1. LETTURA: DAL LIBRO DI GIOSUÈ 1, 1 Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè , figlio di Nun, servo di Mosè: 2 Mosè mio servo è morto; orsù, attraversa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io dò loro, agli Israeliti. 3 Ogni luogo che calcherà la pianta dei vostri piedi, ve l`ho assegnato, come ho promesso a Mosè. 4 Dal deserto e dal Libano fino al fiume grande, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittiti, fino al Mar Mediterraneo, dove tramonta il sole: tali saranno i vostri confini. 5 Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè , così sarò con te; non ti lascerò nè ti abbandonerò. 6 Sii coraggioso e forte, poichè tu dovrai mettere questo popolo in possesso della terra che ho giurato ai loro padri di dare loro. 7 Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire secondo tutta la legge che ti ha prescritta Mosè, mio servo. Non deviare da essa nè a destra nè a sinistra, perché tu abbia successo in qualunque tua impresa. 8 Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma meditalo giorno e notte, perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo. 9 Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada". Parola di Dio R. Rendiamo Grazia a Dio Silenzio di adorazione e meditazione CANTO: Il Signore è il mio Pastore (o altro canto adatto) Il Signore è il mio Pastore nulla manca ad ogni attesa, in verdissimi prati mi pasce, mi disseta a placide acque. È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida, per amore del Santo suo Nome dietro Lui mi sento sicuro. Pur se andassi per valle oscura, non avrò a temere alcun male, perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro. Quale mensa per me Tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici, e di olio mi ungi il capo, il mio calice è colmo di ebbrezza. Bontà e grazia mi sono compagne, quanto dura il mio cammino, io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni. 2 LETTURA: DAL LIBRO DEL PROFETA EZECHIELE 2, 1 In quel tempo, una Voce mi disse: "Figlio dell'uomo, àlzati, ti voglio parlare". 2A queste parole, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava. 3Mi disse: "Figlio dell'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. 4Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: "Dice il Signore Dio". 5Ascoltino o non ascoltino - dal momento che sono una genìa di ribelli -, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro. 2 6 Ma tu, figlio dell'uomo, non li temere, non avere paura delle loro parole. Essi saranno per te come cardi e spine e tra loro ti troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non t'impressionino le loro facce: sono una genìa di ribelli. 7Ascoltino o no - dal momento che sono una genìa di ribelli -, tu riferirai loro le mie parole. 8 Figlio dell'uomo, ascolta ciò che ti dico e non essere ribelle come questa genìa di ribelli: apri la bocca e mangia ciò che io ti do". 9Io guardai, ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. 10Lo spiegò davanti a me; era scritto da una parte e dall'altra e conteneva lamenti, pianti e guai. 3, 1 Mi disse: "Figlio dell'uomo, mangia ciò che ti sta davanti, mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele". 2Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, 3dicendomi: "Figlio dell'uomo, nutri il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti porgo". Io lo mangiai: fu per la mia bocca dolce come il miele. 4Poi egli mi disse: "Figlio dell'uomo, va', rècati alla casa d'Israele e riferisci loro le mie parole”. Parola di Dio R. Rendiamo Grazia a Dio Silenzio di adorazione e meditazione CANTO: Come Tu mi vuoi (o altro canto adatto) Eccomi Signor, vengo a Te mio Re, che si compia in me la Tua volontà. Eccomi Signore, vengo a Te mio Dio, plasma il cuore mio e di Te vivrò. Se Tu lo vuoi Signore manda me e il Tuo nome annuncerò. Come Tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò. Questa vita io voglio donarla a Te per dar gloria al Tuo nome mio re. Come Tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò, se mi guida il Tuo amore paura non ho per sempre io sarò, come Tu mi vuoi. Eccomi Signor, vengo a Te mio Re, che si compia in me la Tua volontà. Eccomi Signore, vengo a Te mio Dio, plasma il cuore mio e di Te vivrò. Tra le tue mani mai più vacillerò e strumento tuo sarò. Come Tu mi vuoi io sarò, … 3 LETTURA: DAL VANGELO SECONDO LUCA 5,1 Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret 2 e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. 4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le reti per la pesca". 5 Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". 6 E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. 7 Allora fecero cenno ai compagni dell`altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. 8 Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore". 9Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; 10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d`ora in poi sarai pescatore di uomini". 11 Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Silenzio di adorazione e meditazione CANTO: Pietro và (o altro canto adatto) Signore, ho pescato tutto il giorno le reti son rimaste sempre vuote s'è fatto tardi, a casa ora ritorno, Signore son deluso e me ne vado. La vita con me è sempre stata dura e niente mai mi dà soddisfazione. La strada in cui mi guidi è insicura son stanco e ora non aspetto più "Pietro vai, fidati di me getta ancora in acqua le tue reti prendi ancora il largo sulla mia parola con la mia potenza io ti farò pescatore di uomini 3 Maestro dimmi cosa devo fare, insegnami, Signore dove andare Gesù dammi la forza di partire la forza di lasciare le mie cose. Questa famiglia che mi son creato le barche che a fatica ho conquistato la casa, la mia terra, la mia gente, Signore, dammi Tu una fede forte. "Pietro vai, fidati di me la mia Chiesa su di te io fonderò manderò lo Spirito, ti darò coraggio donerà la forza dell'amore per il Regno di Dio. 3 LETTURA: DALLA EVANGELII GAUDIUM DI PAPA FRANCESCO (NN. 265.273) A volte perdiamo l’entusiasmo per la missione dimenticando che il Vangelo risponde alle necessità più profonde delle persone, perché tutti siamo stati creati per quello che il Vangelo ci propone: l’amicizia con Gesù e l’amore fraterno. Quando si riesce ad esprimere adeguatamente e con bellezza il contenuto essenziale del Vangelo, sicuramente quel messaggio risponderà alle domande più profonde dei cuori: «Il missionario è convinto che esiste già nei singoli e nei popoli, per l’azione dello Spirito, un’attesa anche se inconscia di conoscere la verità su Dio, sull’uomo, sulla via che porta alla liberazione dal peccato e dalla morte. L’entusiasmo nell’annunziare il Cristo deriva dalla convinzione di rispondere a tale attesa». L’entusiasmo nell’evangelizzazione si fonda su questa convinzione. Abbiamo a disposizione un tesoro di vita e di amore che non può ingannare, il messaggio che non può manipolare né illudere. È una risposta che scende nel più profondo dell’essere umano e che può sostenerlo ed elevarlo. È la verità che non passa di moda perché è in grado di penetrare là dove nient’altro può arrivare. La nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore. La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare. Silenzio di adorazione e meditazione Quindi il Sacerdote tiene l’ OMELIA SUPPLICA Sacerdote: E ora, con fiducia rivolgiamoci, al Padre, dicendo insieme: Tutti: Donaci sacerdoti secondo il tuo cuore S. Padre nostro che sei nei cieli T. Donaci sacerdoti secondo il tuo cuore S. Perché sia santificato il tuo nome T. Donaci sacerdoti secondo il tuo cuore S. Perché la tua volontà si compia in cielo come in terra T. Donaci sacerdoti secondo il tuo cuore S. Per donarci il Pane della vita T. Donaci sacerdoti secondo il tuo cuore S. Per perdonare le nostre colpe T. Donaci sacerdoti secondo il tuo cuore S. Perché ci aiutino a superare le tentazioni T. Donaci sacerdoti secondo il tuo cuore S. e libera loro e noi da ogni male. Amen. 4 Sacerdote: Prima di concludere questo tempo di adorazione con la benedizione eucaristica, preghiamo per i nostri seminaristi con la preghiera composta da San Giovanni Paolo II (la si trova nell’immaginetta della Giornata per il Seminario): Tutti: O Cristo, sommo ed eterno sacerdote, ti preghiamo per il Seminario della nostra Diocesi, e per i Seminaristi che in esso maturano la propria vocazione. Tante sono le esigenze della nostra comunità diocesana, come anche della Chiesa intera. Fai crescere il numero dei Seminaristi e suscita in loro un animo generoso, un desiderio ardente di dedicarsi al servizio di Dio e dei fratelli. Maria, tua Madre, interceda presso di te e ci ottenga il dono di numerose e sante vocazioni. Amen Benedizione Il sacerdote si accosta all'altare, genuflette e s'inginocchia. Poi incensa il Santissimo Sacramento. Frattanto si canta: Adoriamo il Sacramento che Dio Padre ci donò, nuovo patto, nuovo rito nella fede si compì. Al mistero è fondamento la Parola di Gesù . Gloria al Padre Onnipotente, gloria al Figlio Redentor, Iode grande, sommo onore all'eterna carità . Gloria immensa, eterno amore, alla santa Trinità . Amen. Poi il ministro si alza e dice: Preghiamo. Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. ACCLAMAZIONI Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo. Benedetto il nome di Gesù. Benedetto il suo sacratissimo Cuore. Benedetto il suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima. Benedetta la sua santa e immacolata Concezione. 5 Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi. Canto a Maria Salve Regina mater misericórdiae, vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus, éxsules filii Evae. Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle. Eia ergo, advocáta nostra, illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte. Et Iesum, benedíctum fructum ventris tui, nobis, post hoc exsílium, osténde. O clemens, o pia, o dulcis Virgo María! o altro canto adatto. 6