1 - renato atzeni

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1.9 - L'APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
L'apparato circolatorio e' quell'insieme di organi che assicurano la distribuzione
del sangue a tutte le cellule dell'organismo.
Il sangue trasporta ossigeno e sostanze nutritive indispensabili per la vita.
L'apparato circolatorio comprende il cuore ed i vasi sanguigni
IL CUORE
Cosa bisogna sapere sul cuore
Che cosa è il cuore?
e' l'organo che "pompa" il sangue all'interno del circolo venoso e arterioso.
A cosa serve il cuore?
Funziona proprio come una pompa che contraendosi ed espandendosi ritmicamente
spinge il sangue nel circolo.
Nella situazione di “riposo”, cioè quando il corpo non è sottoposto a lavoro muscolare,
il cuore pompa circa 60 ml di sangue ad ogni contrazione, per un totale di 5 litri di
sangue al minuto.. Il cuore può arrivare a pompare in condizione di lavoro fisico fino a
100-220 ml per un totale di 20-30 litri di sangue al minuto.
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Dove è posizionato?
E' posizionato al centro del torace, fra i polmoni, e il suo "apice" e' spostato verso
destra.
Quanto è grande?
Il cuore e' grosso circa come un pugno e pesa circa 250-300 grammi.
Come è fatto?
E' un muscolo cavo all'interno, diviso longitudinalmente in due sezioni non comunicanti,
le quali sono ulteriormente divise in due camere.
Abbiamo quindi una divisione anatomica tra cuore destro e un cuore sinistro ed
ognuno è diviso a sua volta in 2 “atrii” destro e sinistro nella parte superiore e 2
“ventricoli” destro e sinistro nella parte inferiore.
La porzine di cuore che separa la parte destra del cuore dalla parete sinistra si
chiama “setto” atriale ( tra gli atri) e setto ventricolare (tra i ventricoli).
Ogni atrio comunica col ventricolo sottostante mediante delle "valvole" che
consentono il passaggio del sangue in un solo senso.
Come funziona?
Il cuore essendo fondamentalmente un muscolo, pompa il sangue attraverso il
meccanismo della “contrazione” cardiaca che alternando il riempimento e lo
svuotamento degli atri e dei ventricoli permette al cuore di:
•
mandare il sangue venoso, ossia proveniente dalla periferia del corpo ricco
di anidride carbonica, ai polmoni per rifornirsi di ossigeno;
•
mandare il sangue ossigenato ai vari tessuti degli organi del corpo.
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Nella sezione sinistra del cuore scorre sangue ossigenato, ossia sangue
arterioso proveniente dai polmoni. Il sangue ossigenato percorre le Vene Polmonari,
raggiungendo l'Atrio Sinistro; da qui passa al Ventricolo Sinistro che, contraendosi, lo
spinge nella Aorta, e da qui in tutto il corpo.
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Nei capillari il sangue cede ossigeno e sostanze nutritive alle cellule, e riceve
scorie e anidride carbonica.
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Risalendo sottoforma di sangue venoso in vene sempre più grosse raggiunge le
Vene Cave e si immette nell'Atrio Destro. Da qui passa al Ventricolo Destro e quindi
nella Arteria Polmonare, raggiungendo i polmoni dove viene riossigenato.
Che cosa è la contrazione cardiaca?
La fase di contrazione, che spinge il sangue fuori dalle camere, si chiama sistole,
mentre la fase di espansione, che permette al cuore di entrare nelle cavita', si chiama
diastole.
Il ritmo di contrazione del cuore e' di 70/80 battiti al minuto negli adulti, e 110/120
battiti al minuto nel bambino.
Come facciamo a sapere se il cuore funziona bene?
I medici utilizzano diversi sistemi per capire se il cuore è in forma, ma i principi
basilari sono tre:
 la frequenza cardiaca
è il numero di contrazioni del cuore in un minuto che varia a seconda dell’intensità
dello sforzo (si misura con l’elettrocardiogramma ECG)
 la gittata sistolica
è la quantità di sangue espulsa ad ogni contrazione ventricolare in uguale quantità a
destra ed a sinistra
 la gittata cardiaca
è la quantità di sangue espulsa dal cuore in un minuto
(risulta dal prodotto della gittata sistolica per la frequenza cardiaca).
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Come è fatto il cuore degli atleti ?
Il lavoro muscolare obbliga tutto l'organismo ad "adattarsi" a questa nuova condizione
di "super lavoro" attraverso lo sviluppo di modificazioni morfologiche e funzionali, che
sono definite adattamenti. Tali adattamenti fanno sì che il cuore degli atleti sia
diverso per forma e capacità da quello di un sedentario.
Infatti, un cuore “allenato” è più “sferico” perché le pareti muscolari sono più grosse
e la loro contrazione è più potente e quindi riesce a pompare più sangue con una sola
sistole.
Ne risulta che i battiti del cuore di una atleta possono scendere da 70 anche a
50/min. e che quando va sottosforzo difficilmente supera i 160 battiti al minuto. Ma i
benefici non finiscono qui, poiché un cuore allenato ha un tempo di “recupero”, ossia di
ritorno allo stato di partenza (ad esempio 55 battiti/min.) in un tempo minore di un
cuore di un individuo sedentario.
Ci sono poi, altre “strutture” che fanno parte del cuore e che bisogna conoscere per
capire bene il suo funzionamento:
Le “membrane” che proteggono il cuore
 Pericardio
Il pericardio è una membrana che protegge il cuore e funge da difesa primaria contro
gli attacchi esterni di germi e batteri e grazie al liquido pericardico, impedisce lo
sfregamento delle fibre miocardiche.
La parte superiore del pericardio è aderente al cuore e prende il nome di epicardio, e
in corrispondenza dei grandi vasi sanguigni che dipartono (o entrano) dal cuore le due
superfici si fondono. Inferiormente invece il pericardio aderisce al diaframma.
 Epicardio
E’ una “tonaca” fibrosa che avvolge il cuore e riveste interamente la superficie
esterna del cuore rendendola traslucida e liscia, al di sotto di esso decorrono i vasi
coronarici.
 Endocardio
L'endocardio è la sottile membrana traslucida e biancastra che riveste internamente
tutte le cavità cardiache e le superfici valvolari.
Le “valvole”che regolano il traffico…
Le valvole cardiache sono quattro e la loro apertura e chiusura è interamente legata
alle variazioni di pressione intracardiache. Non c’è alcun tipo di controllo nervoso o
muscolare sull'attività delle valvole, che sono dunque semplicemente spinte dal flusso
stesso del sangue.
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Il principale compito delle valvole cardiache è quello di impedire, garantendo una
resistenza efficace e passiva, il riflusso del sangue verso gli atri durante la fase
sistolica o "contrazione ventricolare" (valvole tricuspide e bicuspide) o verso i
ventricoli durante la fase diastolica o "rilasciamento ventricolare" (valvole semilunari).
1. La valvola tricuspide
è una valvola di forma ovale che regola il flusso sanguigno tra l'atrio destro ed il
ventricolo destro. Si chiama così perché è composta da tre lembi, chiamate cuspidi.
2. La valvola mitrale
Detta anche valvola bicuspide (perché è formata da solo due lembi), regola il flusso
sanguigno tra l'atrio sinistro ed il ventricolo sinistro. E’ chiamata così per la
somiglianza con il copricapo cerimoniale dei sacerdoti.
3. La valvola semilunare aortica con tre cuspidi semilunari
regola il flusso sanguigno dal cuore verso il sistema circolatorio tramite l’orifizio che
collega l'aorta al ventricolo sinistro, la valvola ha una struttura a nido di rondine.
4. La valvola semilunare polmonare con tre cuspidi semilunari
Detta anche valvola polmonare regola il flusso sanguigno dal cuore verso la
circolazione polmonare.
Le coronarie
Per spingere il sangue ai polmoni e a tutto il corpo, il muscolo cardiaco (miocardio)
consuma energia e per produrre questa energia, il cuore ha bisogno di ossigeno. Anche
se le quattro camere cardiache sono piene di sangue, il miocardio non assorbe
l’ossigeno direttamente, perciò esistono le arterie coronarie che sono dei vasi
“specializzati” che nascono dall’aorta e decorrono sulla superficie esterna del cuore e
portando il sangue ricco di ossigeno al miocardio.
La circolazione coronaria, infatti, è formata dai vasi sanguigni che portano il sangue al
muscolo cardiaco che per funzionare bene ha bisogno di una rete vascolare che lo
nutra penetrando in profondità.
I vasi che portano al miocardio sangue ricco di ossigeno si chiamano arterie coronarie;
i vasi che rimuovono il sangue deossigenato dal muscolo cardiaco si chiamano vene
cardiache.
I nervi del cuore
Il cuore deve contrarsi regolarmente per svolgere la propria attività di pompa e ciò è
possibile per un delicato sistema di autoregolazione del ritmo cardiaco.
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L'attività di pompaggio del miocardio è avviata e controllata da un sistema di
conduzione elettrica dello stimolo, il cuore, infatti, oltre ai collegamenti con il
sistema nervoso centrale ed autonomo è dotato di una sua struttura intrinseca di
conduzione che provvede affinché migliaia di cellule muscolari situate negli atri e nei
ventricoli si contraggano sincronicamente.
Il ritmo per l'attività comune è dato dal nodo sinusale, costituito da un gruppo di
cellule situate nell'atrio destro.
Tramite apposite vie di conduzione dello stimolo, gli impulsi elettrici dati dal nodo
sinusale passano dagli atri fino alla muscolatura dei due ventricoli. Le scariche
elettriche del cuore si possono registrare graficamente nell' elettrocardiogramma
(ECG).
Diversamente dagli altri muscoli del corpo la cui attività dipende dal cervello e dal
midollo spinale (che è chiamata anche muscolatura 'volontaria' perché è controllabile
dalla nostra volontà) il cuore è autosufficiente in quanto possiede dei propri
“stimolatori” che generano l'impulso elettrico che determina la contrazione cardiaca
(battito).
Lo stimolo che genera la contrazione è di natura elettrica e si origina
involontariamente dai centri di controllo posti nei sistema nervoso centrale
nell’encefalo e nel midollo spinale.
Esso viene trasportato dal sistema nervoso centrale al cuore attraverso le vie
efferenti parasimpatiche e simpatiche.
Al cuore arrivano continui segnali dal sistema nervoso che gli permettono di adattare
la sua potenza e il suo lavoro alle richieste variabili dell'organismo che per esempio
deve avere a disposizione maggior ossigeno per far fronte ad uno sforzo.
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Questi “stimolatori” producono una specie di scossa elettrica capace di fare contrarre
la muscolatura del cuore (automatismo).
Questo meccanismo regola la frequenza cardiaca (ritmo sinusale), ed è come un vero e
proprio 'segnapassi' (pacemaker) del cuore.
Nell’immagine si possono vedere i vari stimolatori che fornendosi impulsi l’un l’altro
rendono possibile l’autonomia nervosa del cuore.
Queste piccole centraline elettriche sono:
 nodo senoatriale
È situato nell'atrio destro, vicino allo sbocco della vena cava superiore.
 nodo atrioventricolare
E’ situato nel pavimento dell'atrio destro a sinistra dell’orifizio del seno coronario.
 fascio di His
che è la continuazione del nodo atrioventricolare ed è situato nella porzione
membranosa e prossimale del setto interventricolare.
Esso si suddivide nelle branche destra e sinistra che decorrono sotto l’endocardio (il
pavimento delle cavità ventricolari) lungo le due superfici del setto del cuore.
 fibre di Purkinje
sono una rete subendocardiaca che si estende nelle pareti ventricolari in rapporto
diretto con le fibre della muscolatura ventricolare.
Pertanto, non appena l'impulso elettrico partito dal nodo senoatriale arriva ai
ventricoli, il cuore batte ed il sangue scorre a raggiungere tutte le parti del corpo.
Le domande che ci siamo fatti…


Quali sono le malattie del cuore?
Che effetto ha l’attività motoria sul cuore?
Se hai cercato le riposte a queste domande domani portale a scuola.
Ricorda che la risposta deve essere prodotta in formato testo+immagini, sintetica ed
efficace, comprensibile da parte dei tuoi compagni e corredata dei links di
riferimento dai quali hai preso ed elaborato le informazioni.
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I vasi sanguigni
sono dei "tubi", costituiti da cellule muscolari e non, in cui scorre il sangue.
Hanno la capacità di dilatarsi (vasodilatazione) e di contrarsi (vasocostrizione) in caso
di bisogno, portando a seconda dei casi più o meno sangue ai tessuti.
Si distinguono in:
Arterie
Sono vasi molto flessibili che conducono il sangue carico di ossigeno dal cuore verso la
periferia e si diramano con un diametro sempre più piccolo fino alle arteriose ed ai
capillari arteriosi.
Scorrono in profondità, quasi a contatto con le ossa, quindi molto protetti e resistenti
perché scorre il sangue con una buona pressione fluendo in modo continuo per
raggiungere efficacemente tutte le zone del corpo, anche le più periferiche.
Hanno una parete resistente ed elastica che da loro una connotazione semirigida, ma
abbastanza flessibile al fine di adattarsi alle differenti condizioni di pressione
sanguigna.
Vene
Sono i vasi che conducono il sangue dalla periferia al cuore raccogliendo il sangue
venoso deossigenato e carico di anidride carbonica dai capillari alle venule ed alle vene
che si diramano con un diametro sempre più grosso dalla periferia verso il cuore.
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Rispetto alle arterie sono più superficiali e meno resistenti perché la pressione
sanguigna è meno intensa ed appaiono più morbide ma egualmente elastiche. In più
sono dotate di alcune valvole semilunari che impediscono al sangue di refluire nel
senso opposto alla normale direzione periferia-cuore.
Capillari
Sono vasi molto sottili, situati alla periferia, che mettono in comunicazione vene e
arterie, e costituiscono il luogo dove avviene lo scambio di sostanze nutritizie e di
scorie tra sangue e cellule.
La "trama" di ogni tessuto è percorsa da una fitta rete di sottilissimi vasi sanguigni,
detti capillari per la loro estrema sottigliezza, paragonabile a quella di un capello.
Attraverso la loro parete il sangue cede alle cellule dei tessuti il nutrimento di cui
necessitano per vivere e funzionare, e ne raccoglie i prodotti tossici del ricambio
cellulare (da smaltire poi attraverso i reni, l'apparato respiratorio, il sudore).
La parete capillare è costituita unicamente da uno strato endoteliale e da una
membrana basale. . Grazie al potere di contrattilità e di dilatabilità della loro sottile
parete, i capillari hanno grande importanza nel determinare il valore della pressione
del sangue. Il complesso dei capillari sanguigni di tutti i tessuti del nostro corpo è
stato chiamato non a torto "cuore periferico", in virtù di dette sue funzioni non
trascurabili ai fini della circolazione e della pressione del sangue.
Le domande che ci siamo fatti…


Quali sono le malattie della circolazione?
Che effetto ha l’attività motoria sulla circolazione?
Se hai cercato le riposte a queste domande domani portale a scuola.
Ricorda che la risposta deve essere prodotta in formato testo+immagini, sintetica ed efficace,
comprensibile da parte dei tuoi compagni e corredata dei links di riferimento dai quali hai preso ed
elaborato le informazioni.
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LA CIRCOLAZIONE
il sistema cardiocircolatorio è un sistema di vasi attraverso i quali circola il sangue
pompato dal cuore.
Si distinguono:
•
•
•
•

una piccola circolazione (o circolazione polmonare);
una grande circolazione (o circolazione generale);
una circolazione portale;
una circolazione coronarica.
Grande Circolazione
Inizia dall'atrio sinistro dove il sangue arterioso, proveniente dai polmoni, ricco di
ossigeno, passa nel ventricolo sottostante. Questo, contraendosi, spinge il sangue
nell'aorta, la principale arteria del corpo umano, e da qui alle altre arterie che da
questa si dipartono.
Allontanandosi dal cuore, l'aorta da infatti origine a tanti rami arteriosi che raggiungono le diverse parti dell'organismo. Il diametro di queste arterie si riduce
sempre più fino a quando esse si trasformano in vasi capillari. Qui, nei capillari,
avviene lo scambio metabolico: il sangue cede ai tessuti le sostanze nutritive e l'ossigeno e si carica di anidride carbonica e scorie metaboliche. Ceduto l'ossigeno e
arricchitosi di anidride carbonica, il sangue diventa venoso (dal colore più scuro di
quello arterioso), passa nelle vene e ritorna all'atrio destro percorrendo le vene cave
inferiore e superiore.
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
Piccola Circolazione
Ha inizio nell'atrio destro, da cui il sangue venoso, ricco di anidride carbonica, viene
spinto nel ventricolo destro e da qui attraverso le arterie polmonari nei polmoni; nei
polmoni avviene lo scambio: il sangue cede l'anidride carbonica, espulsa dalla
respirazione, e assume ossigeno, diventando cosi arterioso. Dai polmoni, attraverso le
vene polmonari, il sangue raggiunge l'atrio sinistro.
 Circolazione portale
È un circuito ausiliare della grande circolazione che ha inizio con le arterie che portano agli organi preposti alla digestione (fegato, stomaco, intestino, pancreas). Esse si
ramificano fino a formare la rete dei capillari nei quali circolano le sostanze nutritive
assimilate dall'apparato digerente. I capillari si riuniscono poi a formare la vena
porta, che convoglia il sangue ricco di sostanze nutritive al fegato. Nel fegato si trova
un'altra rete di capillari.
Gran parte delle sostanze viene assimilata, trasformata e immagazzinata nel fegato. I
vasi afferenti del fegato si uniscono formando le vene epatiche, che sboccano nella
vena cava inferiore. Una delle principali funzioni del fegato è quella di filtro: esso
infatti impedisce che, subito dopo la digestione, un eccesso di sostanze nutritive vada
in circolo.
 Circolazione coronarica
Questa circolazione porta sangue ossigenato al tessuto cardiaco attraverso le arterie
coronariche destra e sinistra e dopo il flusso nelle reti capillari riporta il sangue poco
ossigenato nell'atrio destro raccolto nelle vene cardiache.
Riepilogando:
1. in genere i vasi sanguigni che partono dal cuore sono detti arterie', quelli che vi
giungono vene;
2. la circolazione si dice completa perché il sangue arterioso non si mescola mai a
quello venoso;
3. la piccola circolazione ha inizio nell'atrio destro e termine nell'atrio sinistro;
4. la grande circolazione ha inizio nell'atrio sinistro e termine nell'atrio destro;
5. il sangue fluisce dagli atri ai ventricoli e mai al contrario;
6. il cuore nella metà sinistra porta sangue arterioso, in quella destra sangue venoso;
nella grande circolazione le arterie portano sangue arterioso e le vene sangue venoso;
nella piccola circolazione accade il contrario.
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Che cosa è la pressione sanguigna?
La pressione sanguigna o pressione arteriosa è la pressione esercitata dal sangue sulle
pareti delle arterie, generata dal cuore nel momento in cui spinge il sangue nei vasi;
quindi per ogni battito cardiaco si ha un innalzamento della pressione.
Quando ci rechiamo dal medico per farci misurare la pressione ci vengono forniti due
dati:
1. la pressione sistolica, che stima la forza con cui il cuore pompa il sangue e corrisponde alla pressione massima esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie al
termine della contrazione cardiaca (sistole);
2. la pressione diastolica, che stima la pressione nelle arterie fra battito e battito i
il cuore a riposo, e coincide con la pressione minima perché il cuore è rilassa(diastole).
I dati ottimali della pressione si assestano fra 120 e 80 mmHg. Quando i valori la
pressione arteriosa sono costantemente superiori ai livelli medi, si parla di ^tensione.
L'ipertensione è pericolosa perché provoca un precoce deteriorante delle arterie e
può portare gravi complicazioni al cuore.
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Il funzionamento dei principali vasi sanguigni che sono a diretto contatto con il cuore
(guarda la figura nell’immagine successiva ed i numeri corrispondenti)
1 - Arteria Aorta Parte dal ventricolo sinistro e, dividendosi in varie ramificazioni,
porta il sangue ricco di ossigeno alle cellule dell'organismo. (le arterie coronarie si
dipartono proprio dall'Aorta)
3 e 4 - Arterie Polmonari - Partono dal ventricolo destro e portano il sangue ricco di
anidride carbonica ai polmoni.
2 - Vena Cava Superiore e 7 - Vena Cava Inferiore - Portano il sangue ricco di
anidride carbonica dalle cellule al cuore, e sboccano nell'atrio destro.
5 e 6 e Vene Polmonari destre e sinistre - 2 a destra e 2 a sinistra portano il
sangue ricco di ossigeno dai polmoni al cuore, e sboccano nell'atrio sinistro.
Le domande che ci siamo fatti…

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Quali sono le malattie della circolazione?
Che effetto ha l’attività motoria sulla circolazione?
Se hai cercato le riposte a queste domande domani portale a scuola.
Ricorda che la risposta deve essere prodotta in formato testo+immagini, sintetica ed efficace,
comprensibile da parte dei tuoi compagni e corredata dei links di riferimento dai quali hai preso ed
elaborato le informazioni.
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SANGUE
Che cosa è il sangue?
Il sangue è un efficace mezzo di trasporto che, attraverso una «rete viaria» ben organizzata
(i vasi sanguigni) e un altrettanto ben congegnato sistema di propulsione (il cuore),
raggiunge tutti gli angoli, anche i più remoti, dell'organismo, portando ossigeno e
nutrimento alle cellule del corpo, «sostanze» di cui esse hanno bisogno per produrre
l'energia necessaria a svolgere le funzioni vitali.
Il sangue é l’unico tessuto "liquido", passa da un colorito rosso vivo quando è ben
ossigenato ad un colore rosso cupo quando è povero di ossigeno. Se viene in contatto
con una superficie diversa da quella del rivestimento interno dei propri vasi, muta
rapidamente il suo stato fisico coagulandosi in una massa gelatinosa. Il sangue
generalmente corrisponde al 5% del peso corporeo.
Dove si forma il sangue?
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Che compito ha il sangue?
Tutte le reazioni chimiche che avvengono all’interno delle cellule producono sostanze di
rifiuto ed il sangue ha il compito di trasportare queste sostanze fino agli organi incaricati
dell'eliminazione.
Ma come fa il sangue a svolgere il suo compito?
Il “viaggio” del sangue nel corpo prevede diverse tappe: dopo aver «visitato» le cellule e
aver ceduto loro ossigeno, il sangue ritorna al cuore. Da qui viene inviato ai polmoni, dove
cede l'anidride carbonica, un gas di rifiuto che ha raccolto nelle cellule, e poi negli alveoli
polmonari si ricarica di ossigeno. Ritorna poi al cuore con il carico di ossigeno in modo che
questo lo sospinga nuovamente in circolo ed esso possa raggiungere di nuovo le cellule del
corpo.
Le altre sostanze di rifiuto che trasporta vengono eliminate al passaggio attraverso i
reni, mentre il sangue che circola nei vasi sanguigni a contatto con le pareti
intestinali raccoglie sostanze alimentari e acqua che poi trasporta alle cellule.
Inoltre il sangue trasporta verso il fegato sostanze da demolire o combinare in altre
utili all'organismo (come il glicogeno).
Il sangue trasporta dunque alle cellule ossigeno, sostanze nutritive e acqua. Trasporta inoltre ormoni, i quali entrano nel sangue quando esso passa dalle ghiandole
che li producono e viaggiano con lui fino a quando non arrivano a destinazione dove
hanno il compito di regolare l'attività di tessuti e organi. Nell'uomo,, come negli
animali a sangue caldo, il sangue svolge anche il compito di mantenere costante la
temperatura nelle diverse parti del corpo.
Come è composto il sangue?
II sangue si compone di una parte liquida e di una solida (corpuscolata).
La parte liquida, che rappresenta il 54% del totale, si chiama plasma: è costituita
per il 92-93% di acqua e contiene disciolte proteine, zuccheri, sali minerali e altre
sostanze.
Il plasma serve a trasportare i prodotti di scarto, come l'anidride carbonica e l'urea, ed è l'elemento in cui galleggiano i corpuscoli cellulari del sangue.
Nel plasma sono disciolte molte sostanze sia organiche sia inorganiche.
Quelle organiche sono le più abbondanti; tra esse vi sono diversi tipi di proteine che
determinano la pressione osmotica del sangue o che intervengono nella coagulazione.
Nel plasma sono inoltre presenti: gli ormoni ,gli enzimi e gli anticorpi, questi ultimi utili
per la difesa dalle malattie. Nel plasma si ritrovano anche materiali nutritizi, assorbiti
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dall’intestino e diretti ai tessuti dove verranno utilizzati, ed anche i materiali di
rifiuto.
Tra le sostanze inorganiche troviamo numerosi ioni come sodio, potassio, calcio, ferro,
cloruri, ioduri e bicarbonati. Essi svolgono funzioni diverse: il potassio, per esempio, è
necessario per la normale attività dei muscoli, dei nervi e anche per il normale
svolgimento del processo di coagulazione. Va’ infine ricordata l’anidride carbonica, che
il plasma trasporta dai tessuti ai polmoni da dove viene espirata. .
La componente corpuscolata è formata da tre tipi di cellule e costituisce il restante
46% del sangue: i globuli rossi o eritrociti o emazie (45%), i globuli bianchi o
leucociti e le piastrine (1%).
 Globuli rossi o eritrociti o emazie
I globuli rossi hanno la funzione importantissima di trasportare l'ossigeno dai
polmoni agli altri organi; possono svolgere tale funzione grazie ad una sostanza in
essi contenuta, l’emoglobina: questa sostanza, cui si deve il colore rosso del
sangue, è formata da proteine e ha la caratteristica di «catturare» l'ossigeno che
respiriamo nell'aria per poi trasportarlo e cederlo alle cellule.
I globuli rossi maturi sono cellule prive di nucleo con forma di disco biconcavo,
ossia sono schiacciati al centro. La loro forma e l'assenza del nucleo sono legate alla
funzione fondamentale degli eritrociti di trasportare l'ossigeno: l'assenza di nucleo
permette ai globuli rossi di contenere più emoglobina; la superficie maggiore permette all'emoglobina di entrare in contatto con più ossigeno.
Nell'uomo adulto si contano circa 5 milioni di globuli rossi per mm3 (4,5 milioni nella
donna).
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globulo rosso e bianco
 Globuli bianchi o leucociti
I globuli bianchi svolgono soprattutto funzioni di difesa dell'organismo contro agenti
patogeni (virus, batteri e altri agenti infettivi) che penetrano nella circolazione
sanguigna o si insediano nei tessuti: essi hanno la capacità di muoversi attraverso le
pareti dei tessuti e quindi di passare attraverso le pareti dei capillari per spostarsi
nelle zone dove è iniziato un processo infettivo.
Si suddividono in linfociti, monociti e granulociti:
i linfociti sono costituiti di cellule tondeggianti dotate della capacità di produrre
anticorpi;
i monociti e i granulociti hanno il compito di inglobare e digerire e quindi distruggere
(per questo motivo sono detti fagociti) cellule morte e batteri.
I leucociti per «mangiare» formano delle estroflessioni con le quali circondano la
particella di cibo e la inglobano. Grazie al loro potere fagocitario, un solo monocita, è
sufficiente per distruggere in media 100 batteri.
I globuli bianchi hanno l'aspetto di piccole masse gelatinose, del diametro di pochi
micron, dotate di nucleo. I valori normali dei globuli bianchi sono compresi fra i 4500
e gli 8000 per mm3 di sangue.
Piastrine
Le piastrine sono prive di nucleo, hanno forma irregolare e diametro medio di 3,5
micron. Svolgono un ruolo essenziale nella coagulazione del sangue: in loro mancanza il
sangue non potrebbe coagularsi e non sarebbe possibile la cicatrizzazione delle ferite. I
valori normali delle piastrine si aggirano intorno alle 200.000-300.000 per mm3 di
sangue.
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Come avviene la coagulazione del sangue
Il processo della coagulazione si articola in tre fasi principali in successione.
Quando il sangue viene a contato con l’aria, come nel caso di una ferita
superficiale, nell’organismo scatta l’allarme “emorragia” e nella zona in cui la pelle
si è “rotta” le piastrine del sangue insieme ai globuli rossi attivano un sistema di
soccorso e riparazione formando un coagulo che serve a “rattoppare” la pelle
temporaneamente e nel più breve tempo possibile. Questo è l’inizio della guarigione
della ferita che formando col tempo la “crosta” permette alla pelle di
autorigenerarsi.
Le piastrine accorrono nella zona ferita e attivano una catena di reazioni a cui
partecipano ben 13 fattori che inizia con la formazione di tromboplastina che
produce un enzima, il fattore X attivato a cui fa seguito la formazione di un altro
enzima, la trombina, grazie alla quale il fibrinogeno viene trasformato in fibrina
che stende una rete sulla quale poggiare gli elementi riparatori.
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I gruppi sanguigni
Nel Novecento si scoprì che il sangue umano non è sempre uguale e si accertò che
ci doveva essere compatibilità tra il sangue del donatore e quello del ricevente
perché la donazione andasse a buon fine: dall'incompatibilità poteva dipendere il
decesso di chi, in passato, si sottoponeva a una trasfusione.
Infatti, sulla superficie dei globuli rossi esistono alcune molecole note come
agglutinogeni, che possono essere di tipo A, di tipo B, di entrambi i tipi, e quindi
AB, oppure del tutto assenti 0.
La presenza del tipo di agglutinogeno determina quindi il gruppo sanguigno
principale dell'individuo.
 Individui con agglutinogeni A appartengono al gruppo A,
 Individui con agglutinogeni B appartengono al gruppo B,
 Individui che hanno entrambe gli agglutinogeni appartengono al gruppo AB
 Individui che non hanno agglutinogeni appartengono al al gruppo 0.
Che cosa è la incompatibilità ?
La suddivisione in gruppi ha importanza fondamentale perché nel plasma vi sono
anticorpi, noti come agglutinine, in grado di reagire con gli agglutinogeni e determinare l'agglutinazione e quindi la rottura delle pareti delle cellule sanguigne.
Tutto il nostro sistema immunitario funziona in base al principio fondamentale per il
quale ogni individuo ha anticorpi specifici contro ciò che il suo organismo non
possiede, cioè, in questo caso, contro gli agglutinogeni che a lui mancano.
Essendo gli agglutinogeni di tipo A o B, anche le agglutinine saranno di due tipi: anti-A
e anti-B e perciò avremo negli eritrociti le seguenti combinazioni:
1. agglutinogeno A negli eritrociti e nel siero agglutinina ß;
2. agglutinogeno B negli eritrociti e nel siero agglutinina α;
3. nessun agglutinogeno ma entrambe le agglutinine α e ß ;
4. entrambi gli agglutinogeni (A e B) e nessuna agglutinina.
Attenzione alle trasfusioni di sangue!
 Gli individui con il sangue del gruppo O
non è agglutinato da nessun siero;
Sono donatori universali perché i loro eritrociti, privi di agglutinogeni, possono
essere iniettati in qualunque individuo, perché le agglutinine sono inattive, ma
possono ricevere solo dal proprio gruppo (O).
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 Gli individui con il sangue del gruppo AB
Sono ricevitori universali perchè non possedendo agglutinine, possono ricevere
eritrociti da qualsiasi individuo, ma li possono donare solo a quelli del proprio gruppo
(AB) perché possiedono entrambe le agglutinine.
 Gli individui con il sangue del gruppo A
è agglutinato dalla agglutinina ß
perciò possono donare a quelli dello stesso gruppo A e ad AB
e possono ricevere solo da A e da 0;
 Gli individui con il sangue del gruppo B
è agglutinato dalla agglutinina α
perciò possono donare a quelli dello stesso gruppo B e ad AB
e possono ricevere solo da B e da 0;
Il fattore Rhesus (Rh+ / Rh-)
Agli inizi degli anni quaranta venne scoperto nel sangue un altro elemento, il fattore
Rh (o fattore Rhesus, dal nome della scimmia in cui fu individuato), presente nei
globuli rossi dell'80-85% degli esseri umani.
Chi lo possiede è detto Rh positivo (Rh+) e può donare sangue solo agli individui Rh+;
gli individui sprovvisti di questo fattore, detti Rh negativi (Rh-), possono donare il
proprio sangue a tutti gli altri gruppi.
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