RIFLESSIONE “Qual è il significato della santa

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RIFLESSIONE
“Qual è il significato della santa Messa e come si partecipa con dignità, verità,
giustizia, intelligenza, coscienza pura e santa?”
San Pietro Lametino - 22.03.2014
Cosa è la Santa Messa? Non voglio darne una definizione, per questo c’è un illustre teologo che ogni
giorno si consuma senza alcuna remora che largamente ne dà spiegazione. Cos’è la santa Messa,
pertanto, in parte, in questi anni l’ho capito. Alcuni concetti sono nella mente e nel mio cuore.
Tuttavia stasera, almeno per quel che mi riguarda, vorrei invece soffermarmi un po’ con voi su ciò
che è per me la Messa, su come la vivo, su come vorrei viverla e su come è giusto che pian piano o al
più presto io lo impari.
La Messa è per me un incontro. Un incontro importante, anzi, L’incontro. Il momento in cui il mio
cuore e la mia anima si avvicinano a Dio, parlano, dialogano, si ascoltano e, soprattutto si
ritrovano.
Mi reco a Messa spesso, in particolare non manco a quella domenicale, e attendo questo momento
con gioia. Ne ho bisogno. Per ristorarmi, per rigenerarmi, per ritrovarmi e soprattutto per attingere
forza e grazia per poter tornare alle cose del quotidiano con più amore.
La Messa è l’incontro dell’anima col suo Diletto, con lo Sposo, con lo Spirito Santo. Tutta la Beata
Trinità mi attende e, non ultima, la Madre Celeste, la Vergine Maria, la Madre della Redenzione,
che mi porge larghe le sue braccia e mi dice: “Figlia, torna, sono qui.”
La Messa è il momento centrale della mia vita cristiana. È l’occasione in cui assisto al ripetersi del
sacrificio di Cristo sull’altare. Ne contemplo da vicino la sofferenza, il dolore, la passione. Sono
anch’io ai piedi della croce su quel piccolo monte del Calvario.
Osservo tutto. Sono vicina. Il sangue che si versa, il corpo che si spezza. E sono lì, che ascolto e
prego.
Chiedo perdono e medito in silenzio.
Un mistero troppo grande. L’avrò compreso? L’avrò capito?
Qualcosa. Qualcosina. Troppo poco o forse ancora nulla.
Rifletto e penso spesso. Ai piedi del Calvario. Sì, io sono lì e mi interrogo sulla salita. Mi chiedo se
appesa a quella croce potrò un giorno andare. Mi chiedo se avrò forza di Amare e ancora Amare.
Riguardo e penso a Cristo, lo vedo lì sereno, e vedo che si dona con pieno e immenso Amore.
Arriva dritto al cuore lo sguardo suo celeste. Ti squarcia, ti conquista, ti dona più vigore e ti apre al
vero Amore.
Lamezia Terme, 19 marzo 2014
Simona Barberio
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