Corso di Massaggio Ayurvedico classico
Scopo del corso
Lo scopo del corso è la formazione di un terapista ayurvedico con la caratteristica definita dalla tradizione ayurvedica di
“Upastata”, ovvero colui che è in grado di stare accanto alla persona che massaggia.
Le qualità che deve esprimere, secondo questa definizione, l’operatore ayurvedico, sono: compassione, conoscenza,
sapienza, empatia, eccellenza nella manualità e profonda esperienza nel massaggio.
Per acquisire queste capacità gli allievi saranno immersi nella cultura medico-filosofica indiana, per entrare nello stato
mentale adeguato ad apprendere e praticare.
Insegniamo la teoria dell’ayurveda e ne facciamo fare esperienza tramite la pratica, l’osservazione e la condivisione
all’interno del gruppo. A tutto questo si aggiunge un accenno di anatomia e fisiologia convenzionale. L’insegnamento
così strutturato permetterà di creare terapisti consapevoli.
Le sessioni pratiche d’insegnamento del massaggio, parte essenziale di ogni lezione, permettono di acquisire
padronanza della tecnica, sensibilità e professionalità.
Al termine del corso, l’allievo acquisirà:
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la padronanza del massaggio ayurvedico classico costituito dall’insieme delle tecniche che saranno
esposte qui di seguito.
la conoscenza dei principi fondamentali dell’ayurveda in modo tale da poter essere autonomo
nell’effettuare ragionamenti adatti a sceglie le tecniche che possono portare il massimo beneficio al
paziente evitando qualunque possibile effetto collaterale.
Conoscenza e capacità di selezionare il supporto al massaggio più idoneo al paziente (olii, impacchi,
polveri)
La capacità di ascolto e osservazione nei confronti del paziente
La capacità di redarre una scheda riportante la caratteristiche dei dosha e dei guna ( costituzione
fisica e mentale secondo l’ayurveda)
La capacità di redarre una scheda di anamnesi convenzionale.
La consapevolezza della necessità di un comportamento etico.
Nell’insegnamento è garantita la fedeltà all’antica tradizione indiana, l’insegnamento è basato sui testi
classici (caraka samhita, sushruta samhita); i trattamenti stessi sono insegnati secondo l’antica tradizione.
Dettaglio dei contenuti
Il corso di “Massaggio ayurvedico classico” si articola in 160 ore frontali. L’insegnamento prevede 41 ore di teoria e
119 ore di pratica ( da 60 minuti). La pratica si svolge nel modo seguente:
L’insegnante spiega lo scopo e il campo di applicazione della tecnica proposta e gli effetti che ci si attende; fornisce
indicazioni e controindicazioni relative alla tecnica stessa. Osservando e applicando le indicazioni e controindicazioni,
gli allievi possono lavorare in sicurezza all’interno del gruppo e accogliere un’importantissima esperienza per il loro
futuro professionale.
L’insegnante dimostra la tecnica di massaggio oggetto dello studio su una/un allievo/a. Durante la dimostrazione
l’insegnante evidenzia le specificità legate alla tecnica dimostrata facendo notare agli allievi gli effetti che si osservano
sul soggetto ricevente il trattamento. Il soggetto stesso collabora condividendo l’esperienza in modo verbale.
A seguire, gli allievi si alternano nella pratica scambiandosi il trattamento. L’insegnante, coadiuvata da un assistente
esperto, segue ogni singolo allievo e interviene con correzioni e, se necessario, ulteriori spiegazioni.
Al termine, ovvero quando tutti gli allievi hanno dato e ricevuto il trattamento, si effettua una condivisione allo scopo di
rendere fruibili all’intero gruppo le esperienze di ciascun allievo.
L’insegnamento della teoria concernente le tecniche proposte, precede la dimostrazione della tecnica stessa e si avvale
dei testi riportati in bibliografia. L’insegnamento dei principi fondamentali dell’Ayurveda, delle basi filosofiche alle
quali l’ayurveda fa riferimento e la parte concernente l’anatomia e fisiologia della pelle e all’omuncolo sensorio,
avviene con classi di insegnamento tradizionali.
Qui di seguito una sintesi dei trattamenti di massaggio oggetto dell’insegnamento.
Abhyangam – per Vata, Pitta, Kapha
E’ una oleazione completa di tutto il corpo. E’ un trattamento adatto ad ogni costituzione (tridoshico), si può praticare in
tutte le stagioni e ad ogni orario del giorno e ricevere a tutte le età. E’ il trattamento per eccellenza adatto al
mantenimento della salute (preventivo) e per questo motivo lo si può ricevere tutti i giorni. Parti singole del corpo
possono essere trattate allo scopo di alleviare disturbi locali anche con l’ausilio di oli specifici.
Sarira Abhyangam (massaggio nelle 7 posizioni)
Attenua gli squilibri delle tre energie fondamentali (Vata, Pitta e Kapha) che governano ogni organismo. Scioglie le
tensioni muscolari e allevia lo stress accumulato.
Indicato per dolori articolari, ansia e stati di stress prolungato; migliora la qualità del sonno ed il sistema immunitario.
E’ un trattamento completo di tutto il corpo . Questo massaggio adotta manualità secondo la costituzione e le necessità
individuali. Le manipolazioni posso essere eseguite in modo fluido ed armonioso donando alla pelle del viso e del corpo
nutrimento distensione e luminosità, sono movimenti lineari e circolari a secondo le parti del corpo. Viene eseguito
nella posizione seduto, supino, posizione prono, fianco sinistro, supino, fianco destro, seduto).
Allevia la tensione di corpo e mente, pacifica i sensi, riduce la rigidità muscolare ed articolare. Migliora la flessibilità di
tutto il corpo, il tono muscolare, dà luminosità alla pelle, stimola il sistema immunitario, disintossica l’organismo.
Diminuisce lo stress ed allevia i segni dell’invecchiamento precoce. Viene praticato a 2 o a 4 mani.
Samvhanam – per Vata, Pitta e Kapha
Massaggio rilassante; per riequilibrare il corpo e la mente; lavora principalmente sul sistema linfatico e a seguire sul
sistema muscolare e circolatorio. Questa tecnica disintossica il corpo e la mente, allevia lo stress e purifica il corpo
dalle tossine attraverso il sistema linfatico. E’ efficace nell’azione dimagrante e rimodella le forme del corpo. Conduce
a un profondo rilassamento e benessere psicofisico.
Potali – Per Kapha e Vata
“aiutare il corpo a sudare e traspirare”.
Il trattamento completo consiste in diverse fasi; nella prima si esegue un massaggio preparatorio e rilassante con olio
medicato(Abyangam) di circa 20 minuti. Segue l’applicazione dei fagottini di cotone (chiamati anche potali o potli
riempiti con spezie naturali, ed erbe tridoshiche) che vengono riscaldati in olio, in modo da diffondere, sul ricevente,gli
effetti del trattamento termico.
Si utilizzano sia manovre di massaggio, che di picchettamento e di semplice posizionamento in punti specifici del
corpo. Vengono comunque effettuati numerosi passaggi.
Possono essere utilizzati per massaggiare settori specifici come la schiena, il collo, le spalle, le mani e le articolazioni
oppure il corpo intero. In totale il trattamento dura circa 60/90 minuti.
Il trattamento è particolarmente adatto in caso di dolori articolari e muscolari.
Pichu – Per Vata
Impacco di compresse imbibite di olio caldo.
E’ adatto per eliminare insonnia, stress, astenia, ansia, paure. Se applicato sulla fronte sostituisce il trattamento
Shirodhara ( percolazione dell’olio sulla fronte). Pichu può essere applicato su parti del corpo dolenti per alleviarne la
tensione, il dolore ed aumentare la mobilità ( ad esempio: addome, spalle, lombare)
Udvartana – Per Kapha
è il trattamento ayurvedico per riequilibrare il dosha Kapha. Ha effetti positivi per i seguenti
problemi: cattivo odore corporeo, sensazione di pesantezza corporea, senso di stanchezza ed apatia,
prurito, sudorazione irregolare, ristagno di tossine, ritenzione idrica.
Udvartana controlla il peso e il grasso (tessuto adiposo), stabilizza l’attività degli organi, aumenta le difese
immunitarie e la resistenza della pelle.
Udvartana è una tecnica particolare di massaggio nella quale la pelle di tutto il corpo viene strofinata con
polveri di erbe diverse. Lo sfregamento produce il calore e l’energia che pacifica Kapha. Il calore aumenta la
circolazione del sangue e mobilita i grassi. E’ un trattamento depurativo che grazie all’impiego di polveri di
vegetali come triphala, zenzero e curcuma elimina le tossine in eccesso.
Vartula – Per Pitta
E’ il trattamento che disperde la congestione e il calore in eccesso nel corpo. Si pratica con movimenti che partono dal
centro del corpo e raggiungo, contemporaneamente, le estremità superiori e inferiori. La pressione prodotta dalle mani
dell’operatore si deve imprimere in modo eguale nelle diverse direzioni.
Il trattamento risulta essere molto rilassante per il ricevente. La durata tipica è di max 45 min.
Bibliografia di riferimento:
Caraka samhita - Sushruta samhita, - A.Comba, La medicina indiana, Promolibri – C.G.Thakkur, Introduzione
all’ayurveda, Ubaldini – Vasant Lad, Ayurveda, Il Punto d’Incontro – F.J. Ninivaggi, Ayurveda, Ubaldini – S.V.
Govindan, Massaggio Ayurvedico, Mediterranee – Alida Dal Degan, Nel cuore del Massaggio Ayurvedico, Il Punto
D’Incontro
Piano di studi dettagliato per argomento e tempi.
ARGOMENTO TRATTATO
Ayurveda: significato del termine Sanscrito
Preparazione dell’ambente e dell’operatore
La pelle e il contatto
Utilizzo degli oli semplici (sesamo, cocco,oliva, ricino, mandorla,girasole) e le loro proprietà specifiche –
polveri, acqua e cataplasmi
Introduzione all’anamnesi e presentazione scheda
Manovre principali di massaggio e loro impiego.
Pratica delle manovre principali
Introduzione, indicazioni e controindicazioni del massaggio Abhyangam
Pratica del massaggio Abihyangam
Significato dei termini oleazione: Snehana e Abihyangam
Le tre fasi del trattamento (prima, durante, dopo)
* Le basi filosofiche dell’ayurveda e del pensiero indiano
Introduzione, indicazioni e controindicazioni del massaggio Sarira Abhyangam (massaggio nelle 7 posizioni) a
quattro mani
Pratica del massaggio Sarira Abhyangam
Le 9 qualità di Snehana
Spiegazione dei concetti relativi a Prakriti e Vrikriti
Presentazione test Prakriti
Introduzione, indicazioni e controindicazioni del massaggio Samvhanam
* La Pelle: anatomia, fisiologia e psicologia ( omuncolo sensorio)
Pratica del massaggio Samvhanam
Introduzione, indicazioni e controindicazioni del massaggio eseguito con i Potali
Preparazione dei Potali con erbe tridoschiche
Pratica del massaggio con i Potali
Introduzione, indicazioni e controindicazioni del trattamento Pichu
Preparazione impacco Pichu
Pratica del trattamento Pichu
Introduzione, indicazioni e controindicazioni del massaggio con polveri Udvarthanam
Pratica del massaggio Udvarthanam
Introduzione, indicazioni e controindicazioni del massaggio Vartula
Pratica del massaggio Vartula
ORE
2
2
1
2
1
2
4
5
34
1
1
4
2
26
4
3
1
3
4
19
2
2
13
1
1
8
1
5
1
5
Regole d’esame e criteri di valutazione
L’allievo che intende ottenere un attestato di formazione in “Massaggio Ayurvedico Classico” deve
sostenere un esame composto da una prova pratica ed una teorica.
Gli esami si svolgono durante due giornate non comprese nelle 160 ore frontali d’insegnamento.
Allo scopo di sostenere la prova pratica, all’allievo è assegnato un “paziente” ( solitamente ma non
esclusivamente un collega di studi). L’allievo è tenuto a intervistare il paziente allo scopo di eseguire
un’anamnesi sulla quale basare la scelta del trattamento idoneo da praticare.
L’allievo pratica il trattamento alla presenza dell’insegnante che giudica la proprietà, la qualità della pratica e
l’atteggiamento dell’allievo coerentemente con la definizione di “Upashtata” alla quale è ispirata la scuola.
L’esame teorico consiste nell’esposizione di una tesina il cui argomento è stato concordato con l’insegnante
durante l’anno e che deve contenere l’approfondimento di un aspetto teorico dell’ayurveda. La tesina deve
anche contenere una sezione dedicata al riporto delle esperienze pratiche di massaggio che l’allievo ha fatto
su persone non appartenenti all’ambito scolastico, ad esempio familiari ed amici.
La valutazione dell’esame pratico è esclusiva dell’insegnante secondo i correnti criteri di valutazione.
( 0 – 6). La valutazione dell’esame teorico si avvale di un voto espresso (in segreto) dai compagni di corso e
da un voto espresso dagli insegnanti, da qui si ricava un valore medio.
La media delle due valutazioni di cui sopra costituisce il voto finale d’esame.