CHIMICA Mara Farotto SIMBOLI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE Pittogrammi attualmente utilizzati Lo saranno fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche prodotte antecedentemente a tale data. Esplosivo (E) Pericolo:Questo simbolo indica prodotti che possono esplodere in determinate condizioni.Precauzioni:Evitare urti, attriti, scintille, calore. Comburente (O) Pericolo:Sostanze ossidanti che possono infiammare materiale combustibile o alimentare incendi già in atto rendendo più difficili le operazioni di spegnimento.Precauzioni:Tenere lontano da materiale combustibile. Estremamente infiammabile (F+) Pericolo:Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 0°C e con punto di ebollizione/punto di inizio dell'ebollizione non superiore a 35°C.Precauzioni:Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Pericolo:Sostanze gassose infiammabili a contatto con l'aria a temperatura ambiente e pressione atmosferica.Precauzioni:Evitare la formazione di miscele aria-gas infiammabili e tenere lontano da fonti di accensione. Facilmente infiammabile (F) Sostanze autoinfiammabili. Prodotti chimici infiammabili all'aria.Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione.Prodotti chimici che a contatto con l'acqua formano rapidamente gas infiammabili.Evitare il contatto con umidità o acqua.Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 21°C.Tenere lontano da fiamme libere, sorgenti di calore e scintille.Sostanze solide che si infiammano facilmente dopo breve contatto con fonti di accensione.Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Molto Tossico (T+) e Tossico (T) Sostanze molto pericolose per la salute per inalazione, ingestione o contatto con la pelle, che possono anche causare morte. Possibilità di effetti irreversibili da esposizioni occasionali, ripetute o prolungate. Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di malessere, consultare il medico. Nocivo (Xn) Nocivo per inalazione, ingestione o contatto con la pelle. Possibilità di effetti irreversibili da esposizioni occasionali, ripetute o prolungate. Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di malessere, consultare il medico. Corrosivo (C) Prodotti chimici che per contatto distruggono sia tessuti viventi che attrezzature. Non respirare i vapori ed evitare il contatto con la pelle, occhi ed indumenti. Irritante (Xi) Questo simbolo indica sostanze che possono avere effetto irritante per pelle, occhi ed apparato respiratorio. Non respirare i vapori ed evitare il contatto con pelle. Pericoloso per l'ambiente (N) Sostanze nocive per l'ambiente acquatico (organismi acquatici, acque) e per l'ambiente terrestre (fauna, flora, atmosfera) o che a lungo termine hanno effetto dannoso. Non disperdere nell'ambiente. Nuovi pittogrammi Saranno obbligatori dal 1 dicembre 2010, data di applicazione del nuovo Regolamento REACH. Esplosivo Infiammabile Comburente Gas sotto pressione Nocivo Irritante Corrosivo Dannoso per l'ambiente Tossico Dannoso a lungo termine Cancerogeno Mutageno Tossico per la riproduzione Le sostanze pericolose Quotidianamente introduciamo nelle nostre case innumerevoli prodotti chimici, più o meno pericolosi, che richiedono cautela e attenzione quando sono utilizzati e conservati. Come possiamo renderci conto della loro pericolosità? Un modo semplice e immediato consiste in un’attenta lettura dell’etichetta esplicativa la quale, per i prodotti classificati come pericolosi, deve essere riportata sulla confezione. Non sempre una tale azione ci permette di comprendere le caratteristiche di un prodotto, sia perché non tutti siamo dei chimici sia perché i contenuti del testo possono non essere espressi con chiarezza. I simboli sopra riportati ,che sono diffusi omogeneamente in tutti i paesi della CEE (Comunità Economica Europea), permettono a chiunque una immediata visualizzazione delle caratteristiche del prodotto. Le sostanze che riportano una tale simbologia vanno usate e conservate osservando le seguenti modalità: 1. Ogni prodotto chimico deve essere oggetto di una specifica attenzione e di completa conoscenza da parte del consumatore. 2. L’acquisto deve essere fatto quando se ne ha effettivamente necessità, evitando così di conservare inutili scorte che comportano notevoli problemi per una loro conservazione sicura. 3. È indispensabile attenersi scrupolosamente alte istruzioni fornite dalla casa produttrice per quanto attiene alle dosi ed alte modalità di impiego. 4. Il luogo di conservazione deve essere assolutamente fuori dalla portata dei bambini e chiuso a chiave. 5. Possibilmente prodotti analoghi devono essere riposti insieme (veleni con veleni, infiammabili con infiammabili, ecc.) in modo da ridurre eventuali errori nel prelievo del prodotto e nel successivo uso corretto. 6. I prodotti devono essere immediatamente riposti negli idonei spazi appena entrano in casa, non lasciandoli incustoditi e fuori posto. 7. Ogni sostanza deve essere conservata nella sua confezione originale. È assolutamente vietato travasare sostanze in altri contenitori, magari non identificabili nel loro pericolo potenziale. 8. Preferire contenitori dotati di tappo di sicurezza a prova di bambino. 9. Deve essere posta un’adeguata attenzione nel loro smaltimento e non vanno gettati nella spazzatura ordinaria. 10. Per le sostanze infiammabili è indicato un armadietto, meglio se realizzato in metallo, posto all’esterno e dotato di un numero adeguato di fori di aerazione. Non dimentichiamo in ultimo che anche i farmaci appartengono a questa categoria di prodotti e, come tali, devono essere trattati con le stesse cautele. Per le medicine ricorda inoltre di controllare sempre le date di scadenza e di buttarle, se scadute, negli appositi contenitori presenti, ad esempio, nelle farmacie. CARATTERISTICHE CHIMICO FISICHE UTILI PER RICONOSCERE LE SOSTANZE STATO FISICO La materia può esistere in tre stati di aggregazione che dipendono dalla temperatura a cui è sottoposta. Stato solido: Le particelle (atomi o molecole) sono molto vicine tra loro e occupano una ben determinata posizione (pur non essendo del tutto immobili, dato che vibrano attorno a tali posizioni). I solidi hanno forma e volume ben definiti. I solidi possono avere struttura cristallina, se le particelle hanno una disposizione ordinata, oppure struttura amorfa, se le particelle non hanno una disposizione ordinata. Gallio Biossido di carbonio CO2 Acqua H2O Stato liquido: Le particelle sono molto vicine tra di loro, ma possono cambiare liberamente le posizioni reciproche, per questo motivo i liquidi non hanno una forma ma assumono quella del recipiente che li contiene, il volume invece è definito, come nei solidi. Stato gassoso o aeriforme: Le particelle sono molto distanti l’una dall’altra e totalmente libere di muoversi, per questo motivo i gas non hanno né forma né volume proprio, ma assumono quelli del recipiente che li contiene e sono facilmente comprimibili. SOLUBILITA’ IN ACQUA Un criterio che si può usare per classificare le sostanze è quello di verificare se sono solubili in acqua oppure no. Le sostanze che non sono solubili in acqua possono avere una densità superiore all’acqua (quindi si depositeranno sul fondo del recipiente) o una densità inferiore (quindi galleggeranno in superficie). COLORE Il colore di una sostanza è una caratteristica fisica che dipende dal suo comportamento alla luce che può contribuire a classificarla. Oltre al colore si può valutare se una sostanza è trasparente (si lascia attraversare dalla luce), traslucida (si lascia attraversare dalla luce ma la trattiene in parte), opaca (non si lascia attraversare dalla luce). DENSITA’ La densità di una sostanza è una proprietà fisica che è data dalla formula: d= m/v m= massa; v= volume ACIDITA’ – NEUTRALITA’ – BASICITA’ (pH) Le sostanze possono formare soluzioni con caratteristiche acide (es. succo di limone, aceto) o basiche (es. ammoniaca, bicarbonato di sodio) o neutre (es. l’acqua distillata) che si possono misurare con vari metodi. Alcuni metodi, definiti colorimetrici, sfruttano la caratteristica di alcuni coloranti naturali di cambiare colore secondo il pH della soluzione. Queste sostanze, dette indicatori, sono utilizzate nella preparazione di striscette di carta imbevute di diversi tipi di questi indicatori. Queste cartine, immerse in una soluzione, possono rivelare il valore del pH per confronto tra una scala cromatica e il colore da loro assunto. La misura non è molto precisa. Se si vuole avere una misura più precisa del pH si può usare uno strumento detto piaccametro, che, immerso nella soluzione, misura la concentrazione di ioni H+ della soluzione. TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE/FUSIONE Le temperature di ebollizione e di fusione sono caratteristiche specifiche di ogni sostanza e sono quindi proprietà fisiche misurabili e utilizzabili per riconoscere e distinguere sostanze apparentemente identiche. (es. l’acqua e l’alcol etilico sono liquidi trasparenti entrambi ma la prima ha temp. ebolliz.=100°C mentre il secondo ha temp. ebolliz.= 78,5°C). SOSTANZE PURE E MISCUGLI Sottoponendo la materia a dei procedimenti fisici quali la distillazione, la filtrazione, l’evaporazione, la centrifugazione e altri si possono ottenere una o più sostanze diverse. Se una sostanza non è più separabile, con procedimenti fisici, allora è una sostanza pura, cioè ha composizione chimica definita. Può essere un elemento chimico, cioè contiene atomi tutti uguali fra loro (ad es. l’oro, il rame, l’ossigeno) oppure può essere un composto chimico, cioè contiene molecole uguali fra loro (ad es. l’acqua, H2O; il sale da cucina – cloruro di sodio, NaCl). Oro Au Cloruro di sodio NaCl Se le sostanze sono perfettamente miscibili fra di loro si tratta di un miscuglio omogeneo, e le sue caratteristiche fisiche (colore,densità,ecc) sono le stesse in qualunque sua parte, si chiama anche soluzione. Se le componenti o fasi di un miscuglio sono distinguibili e le proprietà fisiche non sono uguali in ogni sua parte allora si tratta di un miscuglio eterogeneo. Le diverse fasi dei miscugli omogenei ed eterogenei si possono separare con vari metodi, sfruttando le loro differenti caratteristiche fisiche. FILTRAZIONE Sfrutta la diversa dimensione delle particelle, si usa un filtro con porosità in grado di trattenere le particelle più grandi. DECANTAZIONE Si lascia riposare il miscuglio in un recipiente per un periodo di tempo durante il quale la forza di gravità farà depositare sul fondo le particelle più pesanti CENTRIFUGAZIONE Per rendere più rapido il processo di separazione si utilizza la forza centrifuga che consente di separare in tempi brevi le particelle più pesanti dalla fase liquida ESTRAZIONE Si usa un solvente in grado di sciogliere selettivamente una sostanza da un miscuglio per estrarlo. CROMATOGRAFIA Questo processo sfrutta i diversi pesi molecolari delle sostanze per separarle e la loro diversa colorazione consente di distinguerle. In un primo momento si estrae con un solvente adatto il miscuglio di molecole che si vogliono separare oppure se sono già in fase liquida si usa quest’ultima. DISTILLAZIONE Questo processo sfrutta la diversa temperatura di ebollizione delle sostanze per separarle. Prima si porta la soluzione alla temperatura di ebollizione della sostanza che ha quella più bassa, per farla passare allo stato gassoso e la si condensa facendola passare in un manicotto raffreddato ad acqua.