MICROECONOMIA Il mercato Enrico Saltari Università di Roma “La Sapienza” 1 Il mercato • Singolo mercato in isolamento, assumendo come dato ciò che accade sugli altri mercati. Studieremo come vengono coordinate le decisioni individuali a livello parziale dell’analisi: il mercato considerato è influenzato dagli altri mercati ma non è influenzato. Livello parziale Singolo mercato ⇐= Altri mercati • In equilibrio generale i mercati si inflenzano reciprocamente. Livello generale Singolo mercato ⇐⇒ Altri mercati 2 • Modello: economia in cui esistono solo tre attività: pesce, carne, vestiti. • Funzionamento del mercato del pesce. Bene omogeneo (un solo tipo di pesce per ipotesi) e deperibile. • Mercato composto da acquirenti e venditori. • Gli acquirenti-consumatori dispongono di un reddito monetario che ha varie fonti: il ricavato della vendita del bestiame, i salari e i profitti dell’impresa che produce vestiti. Reddito per ipotesi dato. • I venditori sono le imprese che esercitano la pesca. 3 La domanda • La quantità che i consumatori intendono acquistare dipende: 1. dal prezzo del bene (quanto più alto il prezzo del pesce tanto minori gli acquisti che si intendono fare, e viceversa) 2. dal prezzo dei beni alternativi o surrogati (quanto più alto il prezzo della carne tanto maggiori i consumi di pesce) 3. dal prezzo dei beni complementari (quanto più alto il prezzo dei limoni tanto minore il consumo di pesce) 4. dal reddito monetario (quanto maggiore il reddito tanto maggiori gli acquisti di pesce) 4 • Assumendo come dati i gusti dei consumatori possiamo scrivere ⎛ ⎞ ⎠ Qd = D ⎝P, P , P , R a c | {z } ESOGENE • Il mercato in questione è “piccolo”: è influenzato da quello che avviene sugli altri mercati ma non li influenza. • Curva di domanda Qd = D (P ) • Elasticità rispetto al prezzo E= ∆Qd ∆P ÷ Qd P 5 • Misurazione geometrica dell’elasticità • Spostamenti della curva di domanda: — Aumento del prezzo dei beni alternativi — Aumento del reddito — Aumento del prezzo dei beni complementari • Altre elasticità: l’elasticità incrociata ∆Qd ∆Pc Ec = ÷ Qd Pc l’elasticità rispetto al reddito ER = ∆Qd ∆R ÷ Qd R 6 • Beni necessari, beni voluttuari e beni inferiori. 7 Esempio: Una curva di domanda lineare La curva di domanda abbia la seguente forma Qd = 10 − P + 5Pa − 2Pc + 4R Supponiamo che le variabili esogene, determinate cioè sugli altri mercati, abbiano i seguenti valori: Pa = 4, Pc = 10, R = 10. Poiché questi valori sono dati, possiamo sostituirli nella funzione di domanda Qd = 10 − P + 5 · 4 − 2 · 10 + 4 · 10 = 50 − P Misuriamo l’elasticità rispetto al prezzo nel punto in cui il prezzo passa da P0 = 5 a P1 = 6. La quantità passa perciò da Q0 = 45 a Q1 = 44. Le variazioni in valore assoluto sono perciò entrambe uguali a 1, ∆P = ∆Q = 1. L’elasticità è perciò ∆Q P 5 1 E= =1· = ∆P Q 45 9 8 Esercizio Il ricavo totale rappresenta il valore delle vendite ed è quindi dato dal prodotto di prezzo per quantità, cioè RT = P × Q. Calcolate di quanto varia il ricavo totale nella situazione appena descritta in cui il prezzo passa da P0 = 5 a P1 = 6 e la quantità passa perciò da Q0 = 45 a Q1 = 44. Come potreste spiegare intuitivamente il risultato ottenuto collegandolo al valore dell’elasticità prima calcolato? Esercizio Calcolate l’elasticità della domanda rispetto al reddito nell’ipotesi che P0 = 5 e che il reddito sia come prima R = 10. Dato questo valore dell’elasticità, siamo in presenza di un bene di lusso, normale o inferiore? 9 Esercizio Rappresentate graficamente la curva di domanda Qd = 50 − P e calcolate — sempre utilizzando il metodo grafico — l’elasticità prima lungo l’asse del prezzo e poi lungo l’asse delle quantità. 10 L’offerta • La quantità che le imprese intendono vendere dipende: 1. dal prezzo del bene (quanto più alto il prezzo del pesce tanto maggiore la quantità che le imprese sono disposte a produrre) 2. dal prezzo degli altri beni (quanto più redditizia la produzione di carne tanto minore quella di pesce) 3. dal salario monetario (quanto maggiore il salario — il costo di produzione — tanto meno redditizio pescare) • Assumendo come dati i gusti dei consumatori possiamo scrivere ⎛ QS = S ⎝P, P ,W | a{z } ESOGENE ⎞ ⎠ 11 • La curva di offerta di breve periodo QS = S (P ) e di brevissimo periodo QS = Q0 • Elasticità dell’offerta ES = ∆QS ∆P ÷ QS P ES è tanto maggiore quanto minore l’inclinazione • Spostamenti della curva di offerta — Diminuzione del salario — Shock tecnologico 12 Esempio: Una curva di offerta lineare La curva di offerta abbia la seguente forma Qs = 30 + 0.5P − 4Pa − 3W Supponiamo che le variabili esogene, determinate cioè sugli altri mercati, abbiano i seguenti valori: Pa = 4, W = 8. Poiché questi valori sono dati, possiamo sostituirli nella funzione di offerta Qs = 30 + 0.5P − 4 · 4 − 3 · 8 = 0.5P − 10 Calcoliamo anche qui l’elasticità (dell’offerta in questo caso). Supponiamo che il prezzo passi da P0 = 30 a P1 = 32, sicché la quantità varia da Q0 = 5 a Q1 = 6 mentre le variazioni sono ∆P = 2 e ∆Q = 1. L’elasticità è perciò ∆Q P 1 30 ES = = =3 ∆P Q 25 13 Esercizio Intuitivamente, la curva di offerta misura la quantità che le imprese sono disposte a produrre in corrispondenza di ciascun prezzo. Prendendo a riferimento l’esempio appena visto, qual è il prezzo minimo che le imprese sono disposte ad accettare per produrre una quantità positiva? 14 L’equilibrio • L’equilibrio come situazione in cui sono coordinate (compatibili) le decisioni individuali: tutti coloro che intendono acquistare vi riescono, e tutti coloro che intendono vendere vi riescono. • Due modi di descrivere l’equilibrio di breve periodo 1. Il metodo grafico 2. Il metodo analitico ⎧ ⎪ ⎨ Qd = D (P ) QS = S (P ) ⎪ ⎩ Q =Q S d 15 • L’esistenza dell’equilibrio. Due casi di inesistenza: il prezzo di offerta eccede quello di domanda anche per quantità molto piccole, non è conveniente produrre il bene; se la quantità offerta eccede la quantità domandata anche ad un prezzo nullo, il bene non è scarso (ce n’è troppo rispetto ai bisogni) • L’unicità dell’equilibrio. Assicurata con funzioni lineari • La stabilità dell’equilibrio • Il processo di convergenza nel brevissimo e nel breve periodo. Meccanismo d’asta. • La deperibilità e il processo di convergenza in presenza di scorte. Fissazione del prezzo in listini. • Il ruolo delle variabili esogene. La statica comparata 16 Esempio: l’equilibrio Riprendiamo gli esempi precedenti di curve di domanda e offerta, aggiungendovi la condizione di equilibrio Qd = Qs Qd = 50 − P Qs = 0.5P − 10 Qd = Qs Uguagliando domanda e offerta otteniamo 50 − P = 0.5P − 10 sicché il prezzo di equilibrio è 3 P = 60 → P ∗ = 40 2 e la quantità scambiata Q∗ = 10 17 Supponiamo che il salario aumenti passando a W 0 = 9. In conseguenza la curva di offerta diviene e il prezzo di equilibrio Qs = 30 + 0.5P − 4 · 4 − 3 · 9 = 0.5P − 13 50 − P = 0.5P − 13 → P ∗ = 42 e la quantità Q∗ = 8 Esercizio Utilizzando la situazione d’equilibrio iniziale prima che il salario vari e in cui il prezzo di equilibrio è P ∗ = 40 mentre la quantità è Q∗ = 10, calcolate l’elasticità della domanda e dell’offerta. 18 Che cosa bisogna ricordare: i concetti importanti 1. Mercato: Si ha un mercato ogniqualvolta si verificano degli scambi di beni e servizi (ma non solo: anche di titoli finanziari). 2. Prezzi: Ciò che si paga o si riceve dallo scambio. È la somma di denaro che occorre sborsare, o che si incassa, per scambiare una unità del bene. 3. Beni alternativi o sostituti: Sono beni che possono essere impiegati per soddisfare lo stesso bisogno (carne e pesce per il bisogno alimentare). 4. Beni complementari: Sono beni che vengono impiegati insieme ad altri per soddisfare un bisogno (pesce e limone). 5. Quantità domandata: La quantità che si è disposti ad acquistare ad un dato prezzo. 19 6. Curva di domanda: L’elenco delle quantità che si è disposti ad acquistare ai diversi prezzi. 7. Quantità offerta: La quantità che si è disposti a vendere ad un dato prezzo. 8. Curva di offerta: L’elenco delle quantità che si è disposti a vendere ai diversi prezzi. 9. Elasticità: Esprime la sensibilità della quantità (domandata o offerta) al mutare del prezzo. 10. Equilibrio: La situazione in cui vi è uguaglianza tra quantità domandata e offerta, e in cui perciò le decisioni individuali di acquistare e vendere risultano perfettamente coordinate. È definito da una quantità scambiata e dal prezzo corrispondente. 11. Esistenza, unicità, stabilità: Tre caratteristiche importanti dell’equilibrio. 20 12. Statica comparata: Il confronto tra due situazioni di equilibrio. Sintesi Abbiamo visto il funzionamento del mercato attraverso il coordinamento di domanda e offerta. ⇒ L’attenzione viene prima centrata sulla domanda. La quantità che si intende acquistare dipende in primo luogo dal prezzo del bene esaminato: quando questo aumenta, la quantità domandata diminuisce. ⇒ L’attenzione cade poi sulla quantità offerta. Anche la quantità che le imprese vogliono vendere dipende soprattutto dal prezzo: se questo aumenta, la quantità offerta aumenta. 21 ⇒ Il concetto cruciale è l’equilibrio. Quando il mercato è in equilibrio, le decisioni di imprese e consumatori sono perfettamente coordinate nel senso che le loro intenzioni di acquistare e vendere risultano realizzate. ⇒ L’altro concetto importante è quello di statica comparata. Confrontando due situazioni di equilibrio, possiamo prevedere quali effetti produce il mutamento di una variabile esogena, come l’aumento del salario o l’introduzione di un’imposta. 22 Esercizi 1. La tabella seguente riporta la quantità domandata, Qd, e il corrispondente prezzo di un bene, P. P 2 4 6 8 Qd 8 7 6 5 (a) Supponendo che la curva di domanda sia lineare, abbia cioè equazione Qd = a−bP , ricavate i parametri a e b che la caratterizzano. (b) Determinate l’elasticità della domanda rispetto al prezzo quando la quantità domandata è uguale a 6. (c) Supponendo che l’elasticità della domanda rispetto al reddito sia pari a 1.5, determinate di quanto variano le quantità domandate ai vari prezzi se il reddito si riduce del 20%. 23 2. La curva di domanda di un dato bene ha equazione Qd = k/P, con k positivo e costante. (a) Determinate l’elasticità della domanda rispetto al prezzo (b) Attribuite un significato economico a k. 3. Il bene X e il Y sono considerati sostituti nel senso che soddisfano lo stesso bisogno. Un aumento di prezzo del bene X comporta: a) un aumento della domanda del bene X; b) un aumento della domanda del bene Y ; c) una diminuzione della domanda del bene Y ; d) nessun effetto. Motivate la vostra risposta. 4. Sia Qd = 50 − 2P la funzione di domanda di un dato bene e Qs = −30 + 6P la funzione di offerta. (a) Determinate la quantità e il prezzo di equilibrio. 24 (b) Supponete che la curva di offerta divenga Qs = −38 + 6P. Fornite una giustificazione economica allo spostamento della curva di offerta e determinate prezzo e quantità nella nuova situazione di equilibrio 5. Sia Qd = 50−2P la funzione di domanda di un dato bene e Qs = 60+6P la funzione di offerta. Determinate prezzo e quantità di equilibrio. 6. Scrivete l’espressione della elasticità della domanda rispetto al prezzo. In un dato mercato si hanno le seguenti funzioni di domanda e offerta: Qd = 286 − 20P Qs = 88 + 40P Determinate l’elasticità della domanda rispetto al prezzo nella situazione di equilibrio. 7. Rappresentate graficamente due curve di offerta, una con elasticità nulla e l’altra infinitamente elastica. 25 8. Scrivete l’espressione della elasticità della domanda rispetto al reddito e rispetto al prezzo. Supponete che ci sia un bene talmente importante per un individuo da assorbire sempre tutto il suo reddito. Qual è in questo caso l’elasticità della domanda rispetto al reddito? E quella rispetto al prezzo? Risposte 1.a Poiché per ipotesi la curva di domanda è una retta sono sufficienti due punti per stimare i parametri a e b. Prendendo i primi due valori di prezzo e quantità della tabella, otteniamo 8 = a − 2b 7 = a − 4b da cui, sottraendo la seconda equazione dalla prima, si ricava 1 = 2b, ovvero b = 1/2. Sostituendo il valore di b nella prima equazione, si ha a = 9. La curva di domanda ha perciò equazione Qd = 9 − (1/2) P. 26 d 1.b La curva di domanda appena determinata ha pendenza dQ dP = −1/2. Inoltre, quando la quantità domandata è pari a 6, il prezzo è 6. Sostituendo nella definizione di elasticità della domanda al prezzo, si ha E=− dQd P −1 6 1 =− = dP Q 2 6 2 d / ∆R , si 1.c Dall’espressione dell’elasticità della domanda rispetto al reddito, ER = ∆Q Qd R ottiene ∆Qd ∆R = ER = 1.5 × (−20%) = −30% Qd R Le quantità domandate si riducono cioè del 30%. d = −k/P 2 . Dalla definizione di 2.a La curva di domanda Qd = k/P, ha pendenza dQ dP elasticità della domanda al prezzo, si ha perciò E=− dQd P −k P =− 2 =1 dP Q P k/P 27 2.b Se riscriviamo la curva di domanda come P Qd = k, ci accorgiamo che k può essere interpretato come il ricavo totale che deriva dalla vendita di Qd unità al prezzo P. 3. Poiché il bene Y è un sostituto del bene X, un aumento di prezzo di X incoraggerà la domanda di Y. La risposta esatta è perciò la b). 4.a Uguagliando domanda e offerta si ha 50 − 2P = −30 + 6P da cui si ricava che il prezzo di equilibrio è pari a 10. Sostituendo nella curva di domanda (o in quella di offerta), si ha che la quantità di equilibrio è 30. 4.b A parità di quantità, un intercetta minore della curva di offerta comporta che il prezzo debba essere più elevato. Per esempio, se la quantità offerta rimane come prima a 30 ma la curva di offerta è Qs = −38 + 6P, il prezzo ora dovrà essere maggiore di 10 28 perché 30 = −38 + 6P dà appunto P = 68/6 > 10. Lo spostamento della curva di offerta può essere perciò dovuto a qualunque causa che comporti un aumento dei costi e quindi del prezzo di offerta, come un aumento dei salari. Ripetendo il procedimento prima indicato si ottiene che nel nuovo equilibrio il prezzo dovrà essere P = 11 e la quantità Q = 28. 5. Se uguagliamo domanda e offerta 50 − 2P = 60 + 6P ricaviamo per il prezzo di equilibrio un valore negativo. Questo risultato ovviamente non ha significato economico. Esso deriva dal fatto che, anche a un prezzo nullo, l’offerta eccede la domanda. In effetti, quando P = 0, Qs = 60 mentre Qd = 50. In altre parole, il bene in questione non è un bene economico perché è sovrabbondante. In equilibrio, perciò, il prezzo sarà nullo mentre la quantità corrisponderà alla quantità domandata quando P = 0, cioè Q = 50. 29 6. Determiniamo prima di tutto prezzo e quantità di equilibrio. Uguagliando domanda e offerta, otteniamo 286 − 20P = 88 + 40P, sicché il prezzo di equilibrio è P ∗ = 286−88 = 3. 3 e la quantità Q∗ = 286 − 20P ∗ = 286 − 20 ∗ 3. 3 = 220. Utilizzando 40+20 questi valori nella formula dell’elasticità, otteniamo dQ P ∗ 3.3 E=− = 20 = 0.3 ∗ dP Q 220 7. Una curva di offerta ha elasticità nulla quando è parallela all’asse dei prezzi. Ha invece elasticità infinita quando è parallela all’asse delle quantità. 8. Se l’individuo spende tutto il suo reddito nell’acquisto di un bene, deve essere P Q = R. Se il reddito aumenta di ∆R e i prezzi non cambiano, dovrà essere P ∆Q = ∆R. ∆R . Sostituendo, si ha / L’elasticità della domanda rispetto al reddito è ER = ∆Q Q R P ∆Q / ER = ∆Q Q P Q = 1. Se il prezzo aumenta di ∆P e il reddito non cambia, neppure ∆P . Sostituendo, = la spesa dovrà variare e quindi P ∆Q + Q∆P = 0. Perciò, − ∆Q Q P ∆P = 1. / anche in questo caso l’elasticità è E = − ∆Q Q P 30