angelo mai altrove viale delle terme di caracalla, 55a (roma)

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ANGELO MAI ALTROVE
VIALE DELLE TERME DI CARACALLA, 55A (ROMA)
giovedì 1 dicembre
h 19.00
C COME CINEMA
con Claudio Cupellini
h 19.30 proiezione del film LA VITA TRANQUILLA [Ita, Fra, Ger, 2010, col, 105’]
a seguire incontro con l’autore
e proiezione del film BADLANDS [Usa, 1973, col, 94’] di Terrence Malick
venerdì 2 dicembre
h. 22.00
Angelo Mai +ScuderieMArtelive presentano
SELTON LIVE
+ BEATLES PARTY
soundscape and technicolor by Dellera & D’Incà
sabato 3 dicembre
h 21.00
MAGNETICA PARTY
Edwige goes to the Jet Set
dj Luzy L, Silver Boy, Bob Corsi
[exxxotica, screaming gorillas, surfing beat, soundtracks a go go, shake senora, wild samba]
immagini La Colonna Infame
live performance Gli Illuminati
domenica 4 dicembre
h. 21.00
FIVE OR SIX BONES LIVE
omaggio a Steve Lacy
mercoledì 7 dicembre
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
NEL BOSCO
secondo studio
di CapoTrave
ideazione e drammaturgia Lucia Franchi e Luca Ricci
h 23.00
ROCK'N'PUNK SAGITTARIUS PARTY
a cura di Bluemotion
Forni the Cowboy
[electro, rock, pop e tutto il resto del PUNK]
vs
Margot & Silver Boy from Edwige & Fujikolor
[modernist ye ye, electro melodies, sex tapes and b-sides surprise]
giovedì 8 dicembre
h. 21.00
NEL BOSCO
secondo studio
di CapoTrave
venerdì 9 dicembre
h. 21.00
NEL BOSCO
secondo studio
di CapoTrave
h 23.00
SAY IT LOUD DJ SET
l'elettronica dell'angelo
Cobram [afro-minimal]
Silvestre [deep-tech, acid-house]
Mauro Meddi [deep-tech]
Daniele Spanò Visuals
sabato 10 dicembre
AFRODISIA - L’AFRIQUE À ROME
in collaborazione con Lifegate Radio
h. 22.30
Pape Kanoute & Mande Quartet [afro-mande-jazz, Senegal] LIVE
a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab & Sekou Diabate
[afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé]
Koreman Visuals
mercoledì 14 dicembre
h. 21.30
Ausgang & Angelo Mai presentano
GIORGIO CANALI E ROSSOFUOCO LIVE
giovedì 15 dicembre
h. 21.30
DISCOVERLAND [Roberto Angelini + Pier Cortese] LIVE
presentazione del disco
+ Ilaria Graziano & Francesco Forni "From Bedlam to Lenane" LIVE
scatola visiva a cura di Bluemotion
venerdì 16 dicembre
Tony Clifton Circus e Angelo Mai presentano
XMAS FOREVER NIGHTS
h. 21.30 LA MORTE DI BABBO NATALE
eutanasia di un mito sovrappeso
di Tony Clifton Circus
h 22.45 ALEK ET LES JAPONAISES [electropical, Belgio/Giappone] LIVE
h 23.30 ROYAL & RAMBO Magnification live set [minimal techno, Italia] DJ E VJ SET
sabato 17 dicembre
Tony Clifton Circus e Angelo Mai presentano
XMAS FOREVER NIGHTS
h. 21.30 LA MORTE DI BABBO NATALE
eutanasia di un mito sovrappeso
di Tony Clifton Circus
h 22.45 BOOGERS [indie rock, Francia] LIVE
h 24.00 BLUEMOTION [electro, rock, pop e tutto il resto del PUNK, Repubblica dei Desideri] DJ
SET
giovedì 22 dicembre
h 21.30
GNUT + guests LIVE
presentazione del disco “Il rumore della luce”
venerdì 23 dicembre
h 22.30
Bluemotion & Caracallas Total Show Crew
presentano
MIDNIGHT CREATURE PARTY
sabato 31 dicembre
TOTAL CARACALLAS 2012 PARTY LIVE
[tomorrow never knows]
a seguire DJ SET a cura di Bluemotion
giovedì 1 dicembre
h 19.00
C COME CINEMA
con Claudio Cupellini
h 19.30 proiezione del film LA VITA TRANQUILLA [Ita, Fra, Ger, 2010, col, 105’]
a seguire incontro con l’autore
e proiezione del film BADLANDS [Usa, 1973, col, 94’] di Terrence Malick
ingresso libero
C come Cinema è un momento d’incontro.
Tra noi che il cinema lo amiamo.
Tra noi e un/una regista che ha voglia di incontrare i nostri sguardi e le nostre domande.
Tra un film che l’artista presente ha creato e un film che per un motivo segreto ha semplicemente
amato.
E poi quello che succede lo capiremo di volta in volta davanti allo schermo.
Le serate di C come Cinema saranno allietate anche dai piatti prelibati della Cucina della
Repubblica dei Desideri.
Rosario Russo ha poco più di cinquanta anni. Da dodici vive in Germania dove gestisce, insieme
alla moglie Renate, un albergo ristorante. La sua vita scorre serena: ha un bambino (Mathias), un
aiuto cuoco (Claudio) che è anche un amico, e molti progetti per il futuro. Un giorno di febbraio,
però, tutto cambia. Nel ristorante di Rosario arrivano due ragazzi italiani. Il primo si chiama
Edoardo ed è il figlio di Mario Fiore, capo di una delle più potenti famiglie di camorra. L'altro si
chiama Diego, e Rosario lo riconosce subito perché Diego è suo figlio. Non si vedono da quindici
anni, da quando Rosario si chiamava Antonio De Martino ed era uno dei più feroci e potenti
camorristi del casertano. Allora si era fatto credere morto e si era ricostruito una seconda vita in
Germania. Diego all'epoca aveva dieci anni, ora è cresciuto e si è affiliato al clan dei Fiore. Diego è
in Germania proprio su mandato della camorra: deve uccidere il presidente della società tedesca
che smaltisce le ecoballe provenienti dalla Campania e dare con questo il segnale che la camorra
intende riappropriarsi del mercato dei rifiuti. Ma il giorno dell'attentato qualcosa va storto. E la vita
tranquilla di Rosario Russo prende una piega imprevedibile e drammatica.
Claudio Cupellini nasce a Camposampiero, in provincia di Padova, il 18 febbraio 1973. Studia
Storia e Critica del Cinema presso l’università di Padova e si trasferisce a Roma nel 2000, dove
frequenta il corso di regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, diplomandosi nel 2003.
“Una vita tranquilla” è il suo ultimo lungometraggio, di cui firma la sceneggiatura e la regia. In
concorso al Festa del Cinema di Roma nel 2010, riceve il premio Marco Aurelio per il migliore
attore grazie allo straordinario Toni Servillo. Nominato per miglior film, migliore regia e migliore
sceneggiatura ai David di Donatello 2011.
Tra gli altri film ricordiamo “Lezioni di Cioccolato” nel 2007, vincitore del “Festival de la Comédie”
di Montecarlo, del “N.I.C.E Film Festival”, del “Magna Graecia Film Festival” e dell’“Annecy
Cinéma Italien” (Premio del pubblico).
venerdì 2 dicembre
h. 22.00
Angelo Mai +ScuderieMArtelive presentano
SELTON LIVE
+ BEATLES PARTY
soundscape and technicolor by Dellera & D’Incà
Un gruppo beat che sbarca in prima serata nel varietà del sabato sera, pronto a provare gli
ingranaggi del pop italiano e ad affrontarne la metrica linguistica. Una cartolina in elegante bianco
e nero, proveniente magari dagli anni sessanta del boom economico.
Dopo aver fatto la cosiddetta gavetta a Barcellona, ed essere stati scoperti da Fabio Volo (che li
scelse come band di studio del suo “Italo Spagnolo” su MTV), si aprì per questi quattro ragazzi la
prospettiva di trovare nuovi stimoli. Sbarcati in Italia per scommessa, e senza timori reverenziali
nell’affrontare il repertorio musicale italiano con la spregiudicatezza dei loro anni e con indiscutibile
talento musicale, arrivò il folgorante debutto discografico di BANANA A MILANESA (edito da
Barlumen Records, alla cui registrazione parteciparono Enzo Jannacci e Cochi e Renato, quasi a
consacrarli come propri cosmopoliti eredi) e oltre 200 concerti, diventando un piccolo fenomeno di
culto e partecipando così ai più noti show radiofonici e televisivi delle reti nazionali (RAI,
MEDIASET, LA7, MTV) e riempiendo le pagine di riviste e quotidiani.
Ora i nostri si concedono il salto, in lungo. Registrato da Tommaso Colliva (il quinto uomo dei
Calibro 35, nonché produttore di fama internazionale che ha curato dischi per Franz Ferdinand e
Muse, tra gli altri) e Massimo Martellotta (chitarrista di Calibro 35), il nuovo disco è la logica
evoluzione di un gruppo che ha compiuto la metamorfosi ultima, abbracciando infine l'italiano
come lingua madre. Uno dei nostri migliori cantautori – Dente – li ha assistiti nell'adattamento dei
testi in italiano (concepiti nell'idioma originale portoghese), dando così un impatto superlativo agli
incastri vocali che hanno fatto ad oggi la fortuna della band. Ci sono i colori del sixties sound, la
coralità tipica della west coast americana e le ovvie reminiscenze samba e tropicaliste nella
musica dei Selton.
È una musica affascinante nella sua leggerezza, sofisticata nella scrittura, puntuale nel mettere in
circolo le più disparate influenze. È un'estate perenne, sottile, che si sprigiona nelle performance
coinvolgenti e divertenti della band. Chi li ha visti sul palco di certo non li dimentica.
www.seltonmusic.com
www.martelive.it
sabato 3 dicembre
h 21.00
MAGNETICA PARTY
Edwige goes to the Jet Set
dj Luzy L, Silver Boy, Bob Corsi
[exxxotica, screaming gorillas, surfing beat, soundtracks a go go, shake senora, wild samba]
immagini La Colonna Infame
Fratelli e sorelle, l'ultimo mese dell'anno, puntuale, ci porta in dono, e senza possibilità di scampo,
il Santo Natale. Nel genetliaco di nostro Signore Gesù Cristo vi siamo perciò vicini più del bue e
dell’asinello: sabato tre dicembre al Sant’Angelo Mai di Caracalla, tutto è scritto per condurvi nel
migliore dei modi a celebrare l’imprescindibile sacra ricorrenza. Riavvicinandoci alla fede tutti
insieme, liberandoci dai peccati per riconquistare la giubilante purezza, stringendoci in un fraterno
e consolatorio abbraccio, lungo un’intera notte: nell’attesa della sua venuta, amen.
Ad aiutarci in questa impresa catartica, un gruppo di fratelli caritatevoli e colmi di devozione:
gli ILLUMINATI. Quattro giovani che professano una miscellanea di ritmo, armonia e messaggio
evangelico, nel solco tracciato dal Concilio Vaticano II. Band unica in Italia che fa delle messe
“beat” una ragione di vita, cantando al Signore in letizia e dando una voce moderna alla preghiera
del mondo contemporaneo. Hanno portato il loro verbo in giro per tutta l’Italia con più di 100 liturgie
all’attivo, e il disco d’esordio “Prendi la chitarra e prega” è stato tra i migliori in Italia nel 2008.
Approfittate dunque, o voi fortunati, di tale grazia ‘per molti ma non per tutti’: aprite il vostro cuore e
lasciatevi trasportare dal Live Set che i misericordiosi vi offrono con grande spirito di fratellanza!
Prima dello show degli Illuminati, il Signore del cielo e della terra ci dona il consueto Aperitivo in
Technicolor: Martini cocktail, Manhattan, Cosmopolitan, White Russian e diverse portate
cinematiche. Atto ad accompagnare la cascata di irresistibili sonorità danzanti proposte dai dj Don
Luzy L, Padre Bob Corsi e Fratello Silver Boy (colonne sonore ‘50/’70, Surfing Beat, Shake
Senora, Wild Samba, e tanto altro) indissolubilmente legate alle immagini su schermo gigante
montate in diretta e proiettate dal reverendo La Colonna Infame.
Che la gioia e la grazia possano invadere completamente i vostri cuori...e i vostri corpi.
Magnetica è il risultato dell’incontro tra la lunga esperienza di The Jet Set (ideato nel ‘95 da Luzy
L e Bob Corsi, è stato il primo evento romano visivo-danzante dedicato all’immaginario della
Cocktail Generation con dj e vj-set, proiezioni in super8, itinerante tra terrazze e luoghi inusuali) e
il duo La Colonna Infame (resident e ideatori di EDWIGE, da circa due anni portano in giro il loro
speciale set composto da selezioni musicali cinematiche e ricercatissime videoproiezioni legato ai
decenni ’60 e ‘70). Il nuovo happening musicale e visivo della capitale: ispirato alla luna, allo
SpaceAgeLook, alle icone mondano-divistiche di Brigitte Bardot, Marisa Mell, Anna Karina, alla
fantascienza con theremin anni '50, agli eurospy-movie leggendari ricalcati sulle avventure di
James Bond, alla grafica e al design più cool che siano mai esistiti. Con l'obiettivo di catapultarvi in
un immaginario traboccante di suoni e colori, evocativo di mode e stili che hanno segnato e
dominato il periodo tra i '50 e i '70, e che influenzano massicciamente ancora il gusto e l’estetica di
oggi.
Partner: Andrea Rossi (fotografo)
domenica 4 dicembre
h. 21.00
FIVE OR SIX BONES LIVE
omaggio a Steve Lacy
Giancarlo nino Locatelli clarinetto bb, clarinetto basso
Sebi Tramontana trombone
Luca Tilli violoncello
Luca Venitucci fisarmonica e pianoforte
Roberto Bellatalla contrabbasso
Fabrizio Spera batteria e percussioni
Quintetto/sestetto che si confronta con le composizioni di Steve Lacy cercando di scoprire nuovi
percorsi per attraversare, vivere e far rivivere questa musica. Formazione dall’organico
strumentale molto particolare, il gruppo riunisce forti personalità del jazz di ricerca e della musica
improvvisata e si caratterizza per un uso lucido e trasparente dell’improvvisazione collettiva.
“Music speaks for itself, and needs no explanation or justification, either it is alive, or it is not”
(Steve Lacy)
Steve Lacy (1934–2004) ha attraversato un arco di storia del jazz che va dal dixieland di Henry
“Red” Allen al Kansas City di Buck Clayton passando poi per l’avanguardia di Cecil Taylor.
Profondo debitore di Duke Ellington, ha scavato ininterrottamente nella musica di Thelonius Monk
per l’intera carriera. Oltre che con un numero sterminato di musicisti, ha collaborato anche con
ballerini, poeti, scrittori, scultori e attori, tra i quali Gil Evans, Misha Mengelberg, Masahiko
Togashi, Shiro Daimon e Brion Gysin. Ha fornito un contributo imprescindibile alla storia del
sassofono soprano e ha caratterizzato la propria produzione come compositore nel campo da lui
stesso definito lit-jazz, la trasformazione in jazz-song di testi di alto spessore letterario.
mercoledì 7, giovedì 8 e venerdì 9 dicembre
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
h. 21.00
NEL BOSCO
secondo studio
di CapoTrave
ideazione e drammaturgia Lucia Franchi e Luca Ricci
collaborazione alla scrittura scenica e azione Roberto Gudese e Alessia Pellegrino
scena Katia Titolo
ambiente sonoro Fabrizio Spera
luci Gianni Staropoli
regia Luca Ricci
organizzazione Laura Caruso
produzione CapoTrave
con il sostegno di Regione Toscana e Kilowatt Festival
residenze presso Centrale Preneste (Roma), Kollatino Underground (Roma), Angelo Mai (Roma),
Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Ar)
Lui scappa nel bosco inseguito da una minaccia concreta e mortale, lei vi entra in cerca di una
propria indipendenza. Per entrambi il bosco è un “invorticarsi” nell’oscuro, è andare dietro il
paesaggio, sotto il paesaggio, è nascondersi. Per guardare la vita all’altezza dei fili d’erba.
Nella fiaba classica, entrare nella dimensione selvatica e misteriosa del bosco è fare
un’esperienza della morte, per poi tornare alla vita. È l’attraversamento di una soglia, di solito
segna un rito di passaggio.
I protagonisti sono un ragazzo e una ragazza, giovanissimi. Nel bosco si incontrano, si avvicinano
l’uno all’altro, oltrepassano la linea d’ombra che separa l’adolescenza dall’età adulta.
Le parole che hanno ispirato questo spettacolo sono tratte da “Il Galateo in bosco” (1978), poema
di Andrea Zanzotto, uno dei più grandi scrittori viventi. Di quest’opera Eugenio Montale scrisse: “È
tanta la sfiducia di Zanzotto nella parola che la sua poesia si risolve in un tuffo in quella preespressione che precede il discorso articolato. È un poema percussivo, questo, ma non rumoroso:
il suo metronomo è forse il batticuore”.
CapoTrave è una compagnia residente a Sansepolcro (Ar), che opera tra la Toscana e Roma.
A Sansepolcro, CapoTrave ha ideato e organizza Kilowatt, l’energia della scena contemporanea
(Premio Ubu 2010), un importante festival nazionale dedicato alle giovani realtà della scena
contemporanea .
I più recenti spettacoli della compagnia sono: Robinsonade (2008), il site specific Messaggi in
bottiglia (2009) e Virus (2010).
www.capotrave.it
Biglietto: 9 euro, Ridotto per under 25: 7 euro
Per prenotazioni scrivere a [email protected]
mercoledì 7 dicembre
h 23.00
ROCK'N'PUNK SAGITTARIUS PARTY
a cura di Bluemotion
Forni the Cowboy
[electro, rock, pop e tutto il resto del PUNK]
vs
Margot & Silver Boy from Edwige & Fujikolor
[modernist ye ye, electro melodies, sex tapes and b-sides surprise]
venerdì 9 dicembre
h 23.00
SAY IT LOUD DJ SET
l'elettronica dell'angelo
Cobram [afro-minimal]
Silvestre [deep-tech, acid-house]
Mauro Meddi [deep-tech]
Daniele Spanò Visuals
Torna Say it loud, un entusiasmante viaggio nelle produzioni di musica elettronica di livello con
l’obiettivo di arricchire il panorama musicale romano con i più freschi fermenti musicali che offre la
scena: dalle tendenze minimali più affermate alle ultime sonorità del clubbing europeo.
Il party del 9 dicembre vedrà come protagonista il giovanissimo dj producer romano Mauro Meddi
che proporrà al pubblico le sue nuove produzioni musicali: un set tech house dal ritmo
coinvolgente e incalzante. Un gradito ritorno è quello di Mr Spanò ai visual, che dopo la recente
partecipazione alla mostra internazionale Digital Life 2, stupirà tutti con veri e propri effetti speciali.
I Cobram sono un dj duo romano formato da Alessandro Omodeo e Marco Della Chiara in
circostanze abbastanza casuali: è infatti da una session “back to back” (una sorta di sfida all’ultimo
disco) che nasce la voglia di salire in consolle con un progetto condiviso. Il suono dei Cobram
trova radici nell’estesa collezione di vinili che i due collezionano da anni, che spazia tra il funk e le
sonorità che l’Africa e l’America Latina hanno saputo esprimere dagli anni ‘70 ad oggi. Da quegli
stessi vinili vengono estratti i campioni (percussioni e jingle afro-cumbia) che i Cobram suonano
live durante le loro selezioni minimal-tech.
Mauro Meddi nasce a Roma nel 1990. Viene affascinato subito dall'attività del producer e intorno
ai 14 anni comincia a muovere i primi passi nel mondo della musica digitale. Decide di affinare la
sua tecnica prima di pubblicare le sue tracce. La sua prima consolle risale ai suoi 16 anni, e da
allora comincia a farsi le ossa suonando ai primi party.
Daniele Spanò partecipa con la DDG crew a importanti progetti come il live con Martux al Sonar
(BCN) nel 2004, la video istallazione per l'edizione del 2005 di Dissonanze e il video live set per il
party di chiusura degli MTV Awards a Roma nel 2004. Nello stesso anno da vita alla Cliché Video,
progetto autonomo che al vjing affianca l'attività di pre e post produzione cinematografica e
televisiva. Dal 2004 al 2008 è vj resident nei club Brancaleone di Roma e Il dc10 di Ibiza. Nel 2004
firma la regia del documentario “Gary Hill, Resounding Arches” e la realizzazione delle animazioni
per il documentario “Io non sono un moderato” di Andrea Nobile con Dario Fo. Nel 2005 e 2006
firma la regia video delle due edizioni della rassegna di video-letture “La Città Fuori le Mura
Esplorazioni urbane con gli scrittori de La Repubblica” a cura di Lorenzo Pavolini, teatro Palladium.
Nel 2010 Espone al Mlac di Roma, al festival Teatri di vetro di Roma e al festival d’
Contemporaneamente Arte di Altomonte (CS). Tra gli ultimi lavori lo slide del reportage “Fisnik” di
Guido Gazzilli e le video scenografie per lo spettacolo di danza contemporanea Uk=0 della
compagnia Varitmes con le musiche di Fabrizio Nocci. Nel 2011 insieme a Valeria Crociata da vita
a DAI Design, un progetto che propone un idea di design indipendente e interdisciplinare. Nello
stesso anno viene selezionato da Takeshi Kitano per raccontare il proprio lavoro nella
trasmissione televisiva Tackeshi Art Beat in onda sull'emittente televisiva giapponese NHK.
Attualmente collabora con lo studio di motion design Centounopercento e con NUfactory ed è
consulente video per il tour internazionale dell’Orchestra di Piazza Vittorio.
Mr. Silvestre, giovane dj-producer della scena romana ama le sonorità minimal, electro & deep
dalle influenze e strutture jazzistiche.
Media Partner: www.nufactory.it
www.cobrampartyboys.com
http://soundcloud.com/sylvestre
http://soundcloud.com/mauro-meddi
sabato 10 dicembre
AFRODISIA - L’AFRIQUE À ROME
in collaborazione con Lifegate Radio
h. 22.30
Pape Kanoute & Mande Quartet [afro-mande-jazz, Senegal] LIVE
a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab & Sekou Diabate
[afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé]
Koreman Visual
Sabato 10 dicembre, Afrodisia è orgogliosa di annunciare un evento del tutto eccezionale,
atteso per anni dai tanti appassionati italiani di musica africana: la ricostituzione del mitico Mande
Quartet di Pape Kanoute! Discendente di un'importante e antica famiglia di griot manding,
Kanoute ha fatto parte per dieci anni dell'Orchestra nazionale del Senegal e successivamente
della prima incarnazione della leggenda della salsa africana, Africando. Di passaggio in Italia per
una tournée, decide di stabilirsi a Roma per diffondere la cultura, la tradizione africana e la
bellissima musica della Kora. Fonda, quindi, il gruppo dei Mande, assieme ad altri fuoriclasse della
musica africana in Italia: il chitarrista Abu Diougo e il percussionista Matar M'Baye. Il loro
repertorio si compone di brani della tradizione orale dei Griot, i leggendari cantastorie che da
sempre rappresentano la memoria vivente dei popoli africani, declinati secondo i canoni della
musica latina e dell’improvvisazione jazz. E il griot può rappresentare in un certo senso l’archetipo
del jazzista: egli ricorda, ricordando racconta e raccontando improvvisa.
www.myspace.com/papekanoute
www.afrodisia.it
mercoledì 14 dicembre
h. 21.30
Ausgang & Angelo Mai presentano
GIORGIO CANALI E ROSSOFUOCO LIVE
A due anni di distanza da "Nostra Signora della dinamite”, Giorgio Canali torna in scena con un
nuovo disco, “Rojo”, che vede anche Angela Baraldi tra i guest.
Ce lo presenta proprio lui, a modo suo:
Eccolo, dopo una bella dose di panico da pagina bianca, il mio cervello ha ricominciato a
funzionare... come era già successo per “Tutti contro tutti”, Rossofuoco aveva già fatto tutto ciò
che c'era da fare per regalarmi il materiale musicale su cui stendere i miei deliri verbali che, da
mesi, erano fermi solo a qualche bestemmia in qua e in là; la frase ricorrente per giustificare la mia
incapacità di scrivere di nuovo testi all'altezza dei precedenti era: "che posso farci se mi guardo
intorno e l'unica cosa che mi viene da scrivere è porcodìo?"
Lo so di essere stato in buona compagnia... di questi tempi c'è un bel po' di gente che ha questa
stessa reazione di resa.
Poi una mattina mi sono svegliato con la carmagnole in testa, il canto dei sanculotti incazzati che
si preparavano ad appendere la classe dirigente dell'epoca ai lampioni di Paris: “dansons la
carmagnole et vive le son du canon”... folgorato sulla via di Versailles... ho cominciato ad ascoltare
“ça ira” e altri canti, di tutte le rivolte popolari, confusi in un unico calderone mentale senza
geografia che ha cominciato a bollire con una parola chiave “rivoluzione”.
Ecco, poi è venuto il resto, parole che parlavano anche di me... “Rojo” è meno intimista di “Nostra
signora della dinamite” ma resta comunque un bel ritratto delle mie confusioni cerebrali, senza
dimenticare quelle del mondo che ci ospita...
Dal punto di vista della musica, è diverso dai precedenti lavori, non può non esserlo: nel gruppo
sono entrati in pianta stabile due nuovi elementi che fanno la differenza...
Nanni Fanelli dei Nolatzco che ha preso il posto di Claude Saut, la nostra bassista storica che ha
preferito prendersi un po' di pausa e ritornare dall'altra parte delle Alpi a occuparsi un po' di sé e
Stewie Dal Col chitarra dei Frigidaire Tango e di Radiofiera. Va da sé che il rinnovamento di due
quinti dell'organico porta novità, dal punto di vista delle sonorità e della scrittura musicale... solo il
metodo non è cambiato, via, tutti insieme nella stessa sala di presa a improvvisare e creare
strutture-canzone senza sapere che parole ci saranno sopra alla fine.
A seguire il tutto c'era anche stavolta Francesco Felcini, l'immancabile sesto membro del gruppo
che, dal vivo e in studio, si occupa del nostro suono da oramai quattro anni.
Eccolo... l'album era quasi pronto... 10 canzoni che rimbalzano a caso fra sonorità disparate, tutte
in odore di elettricità... mi mancava ancora qualcosa.
L'ultimo tassello del puzzle è una ballata registrata in zona Cesarini e cantata in duetto con Angela
Baraldi, sorella acquisita e compagna di strada nell'ultimo anno per un omaggio ai Joy Division
che, assieme a Stewie stiamo portando in giro per i palchi italiani. Così era perfetto...
Poi mi sono messo in testa di fare uscire l'album in un periodo inusuale: fine estate, nessuno lo
farebbe... io sì... Tra l'altro in concomitanza uscirà anche una mia biografia (http://www.lunatikftp.it/dati/PDF/Fatevi_fottere_scheda.pdf) a cura di Samuele Zamuner e Irene Zanetti... ci piace
mescolare le carte in maniera personale...
Il titolo originariamente doveva essere “L'album rosso” con il sottotitolo di “risoluzione strategica
#6”... si è trasformato in “Rojo” quasi spontaneamente... ultimamente la vita mi porta spesso dalle
parti di Madrid... gli affetti sono il primo stimolo per imparare le lingue... e come si dice “rosso” in
spagnolo, lo so...".
Giorgio Canali nasce a Predappio nel 1958. Inizia a cantare in diversi gruppi punk della scena
romagnola (fra cui i Potemkin), poi si interessa alle sonorità elettroniche e, con i Politrio, pubblica
nel 1968 l’album “Effetto Eisenhower”. Lavora come tecnico del suono con PFM e Litfiba, poi viene
in contatto con i CCCP entrando poi nel gruppo.
Dopo lo scioglimento dei CCCP si trasferisce in Francia, dove lavora come produttore e chitarrista.
Nel 1992 fonda il Consorzio Suonatori Indipendenti (CSI), e parallelamente lavora all’esordio da
solista, che esce nel 1998: “Che fine ha fatto Lazlotòz”. Nel 1999 realizza la colonna sonora per il
film “Guardami” di Davide Ferrario e produce l’album di debutto dei Verdena.
Dopo la fine dei C.S.I., pur militando nei PGR costituisce un ensemble di musicisti stabile, i
Rossofuoco, con il quale realizza nel 2002 “Rossofuoco”, nel 2004 “Giorgio Canali e Rossofuoco”
e nel 2006 “Tutti contro tutti”, e compie frequenti esibizioni dal vivo (anche in versione acustica,
“Rossotiepido”). Continuando frequenti collaborazioni, come musicista e produttore, con diversi
gruppi della scena italiana, nel 2008 produce l’esordio discografico di Le Luci della Centrale
Elettrica. Nell’aprile del 2009 pubblica “Nostra signora della dinamite”, seguito due anni dopo da
“Rojo”.
www.myspace.com/giorgiocanali
giovedì 15 dicembre
h. 22.30
DISCOVERLAND [Roberto Angelini + Pier Cortese] LIVE
presentazione del disco
+ Ilaria Graziano & Francesco Forni "From Bedlam to Lenane" LIVE
scatola visiva a cura di Bluemotion
Il 15 dicembre all’Angelo Mai Roberto Angelini e Pier Cortese presenteranno in anteprima il disco
Discoverland che uscirà ufficialmente i primi di febbraio. Sarà l’unica occasione per acquistare il
disco prima dell’uscita nei negozi.
La serata vedrà inoltre il concerto di Ilaria Graziano e Francesco Forni, con il loro “From Bedlam to
Lenane”.
Discoverland nasce da liberi incontri musico-amicali tra Pier Cortese e Roberto Angelini, due
cantautori con all’attivo diversi dischi, tour e collaborazioni. L’idea è quella di riscoprire e vedere da
un’altra prospettiva pezzi importanti della storia della musica italiana e straniera, riutilizzati come
materia prima di nuovi esperimenti musicali.
Il concerto è un mash up di canzoni nel quale voci, chitarre, steelguitar, iphone ed elettronica si
intrecciano dando origine a un colore musicale completamente nuovo. Senza mai togliere spazio
all’improvvisazione, l’esibizione si arricchisce di momenti acustici emozionanti.
"From Bedlam to Lenane" è un viaggio inaspettato attraverso la musica. Senza un itinerario
preciso, Ilaria Graziano e Francesco Forni ci fanno ascoltare una musica che ha senso, che
costruisce o disvela un'emozione precisa e ci mette in contatto con l’umano. Ci mettono l'anima,
non si risparmiano, reinterpretano canzoni già conosciute come se fosse la prima volta,
costringendo anche noi a riscoprirle, mischiano vecchi classici messicani e blues con creazioni
originali senza farsi apparentemente nessun problema di coerenza storica o filologica. Attraverso
le 11 tracce raccontano la loro vita, conducendoci nell'intimo paesaggio del loro gusto e della loro
sensibilità e questo si apprezza chiaramente dall'incredibile tecnica e maturità compositiva. Il vero
dono di questo disco è il loro modo di sentire la musica: ci portano per mano attraverso i ritmi, i
generi, i suoni, i timbri, gli accordi e i colori che hanno contribuito a formare la loro irripetibile
personalità artistica: ed è come se ci cedessero una parte della loro vita.
"Love Sails" è un piccolo gioiello di composizione, "Cancion Mixteca" un classico della tradizione
messicana mariachi (il ritornello ti rimane in testa per almeno una giornata), "La strada" e "Rosso
che manca di sera" sono due piccoli capolavori che danno i brividi per la bellezza della voce e la
sensibilità dell'interpretazione di Ilaria, "On y va" di Francesco è un geniale divertissement che
attraverso visioni e scenari onirici ci esorta alla fuga dal mondo reale che in effetti è un incubo, il
dolcissimo duetto di “Crying” è la dimostrazione che, se si è disposti a rischiare, bastano due voci
e una chitarra per toccare nel profondo.
From Bedlam to Lenane è un incontro tra due sensibilità straordinarie ed è sopratutto un'incontro
con noi. Ilaria e Francesco sono quella parte pregiata e ancora troppo sconosciuta della musica
italiana che continua a cantare e suonare nonostante tutto, nonostante un mercato chiuso e
spesso miope. Fanno parte di quel folto gruppo di musicisti e poeti che si autoproducono e trovano
pubblico nei circuiti alternativi; sono parte di quella musica che abbiamo qui sotto casa, quella
musica a chilometri zero che, come tutte le cose più preziose, è solo per coloro che si trovano ad
incrociare quasi casualmente la sua strada.
Luca Franco, 1 settembre 2011
www.myspace.com/robertoangelini
www.myspace.com/piercortese
http://it-it.facebook.com/pages/Ilaria-Graziano-Francesco-Forni-From-Bedlam-toLenane/119073721528165?sk=app_2405167945
venerdì 16 e sabato 17 dicembre
Tony Clifton Circus e Angelo Mai presentano
XMAS FOREVER NIGHTS
venerdì 16 dicembre
h. 21.30 LA MORTE DI BABBO NATALE
eutanasia di un mito sovrappeso
di Tony Clifton Circus
h 22.45 ALEK ET LES JAPONAISES [electropical, Belgio/Giappone] LIVE
h 23.30 ROYAL & RAMBO Magnification live set [minimal techno, Italia] DJ E VJ SET
sabato 17 dicembre
h. 21.30 LA MORTE DI BABBO NATALE
eutanasia di un mito sovrappeso
di Tony Clifton Circus
h 22.45 BOOGERS [indie rock, Francia] LIVE
h 24.00 BLUEMOTION [electro, rock, pop e tutto il resto del PUNK, Repubblica dei Desideri] DJ
SET
Due serate a forte connotazione natalizia, per chi crede ancora a Babbo Natale, per chi non ci
crede più, ma soprattutto per chi ci ha sempre creduto.
Perché se è vero che un altro mondo è possibile, certamente sarà migliore di questo. E cosa c’è di
meglio di un mondo di gioia, abbondanza e festa?
Quindi accorrete “bambini”! Venite a prendere la vostra dose annuale di Natale!
Vi sembra una proposta pacco? Attenti…. il pacco potrebbe essere esplosivo.
Tony Clifton Circus
Due serate, 16 e 17 dicembre, con Tony Clifton Circus e il loro spettacolo “La morte di Babbo
Natale. Eutanasia di un mito sovrappeso”. Ma Babbo Natale non viene solo, porta con se sulla sua
slitta graditi ospiti: dal Belgio/Giappone il duo Alek e les Japonaises, dalla Francia Boogers,
dall’Italia i dj Royal & Rambo e il collettivo Bluemotion per regalarvi note strane suonate da gente
strana per strane serate natalizie, dove tutto avrà lo strano gusto dei canditi nel panettone – o si
amano o si detestano.
La morte di Babbo Natale - eutanasia di un mito sovrappeso
di Tony Clifton Circus
con Nicola Danesi de Luca, Iacopo Fulgi, Enzo Palazzoni, Werner Waas
musiche originali Enzo Palazzoni
soluzioni sceniche Rocco Berlingeri
organizzazione Francesca Corona - PAV
una produzione Tony Clifton Circus 09
in coproduzione con ZTL pro, AREA06 (Roma), Armunia Festival Costa degli Etruschi
(Castiglioncello), Lieux Publics (Marsiglia), Arti vive Festival (Soliera),
Les Ateliers Frappaz (Villeurbanne), Le Fourneau (Brest), Le lieu noir (Sète), Animakt (Saulx les
Charteux)
LA MORTE DI BABBO NATALE
eutanasia di un mito sovrappeso
di Tony Clifton Circus
con Nicola Danesi de Luca, Iacopo Fulgi, Enzo Palazzoni, Werner Waas
musiche originali Enzo Palazzoni
soluzioni sceniche Rocco Berlingeri
organizzazione Francesca Corona - PAV
una produzione Tony Clifton Circus 09
in coproduzione con ZTL pro, AREA06 (Roma), Armunia Festival Costa degli Etruschi
(Castiglioncello), Lieux Publics (Marsiglia), Arti vive Festival (Soliera), Les Ateliers Frappaz
(Villeurbanne), Le Fourneau (Brest), Le lieu noir (Sète), Animakt (Saulx les Charteux)
è un santo.
è un vecchio.
è simile a Dio.
è saggio.
è un supereroe.
è una pubblicità.
è il simbolo assoluto del consumismo.
è una delle divinità dell’Olimpo dell’Immaginario Collettivo.
Ma, allo stesso tempo, è un sogno d’infanzia preconfezionato deprimente e volgarmente sfruttato.
Deprimente come il mondo di oggi, non a causa della guerra, del terrorismo, della povertà o
dell’arroganza del potere, ma per la scomparsa della magia, del sogno, dell’infanzia, della favola e
della voglia di crescere.
Per ogni bambino scoprire che Babbo Natale non esiste significa capire che si sta diventando
grandi e che la cosa non è poi così bella. È senza dubbio una delle prime delusioni della vita, uno
dei primi miti a crollare, la fine della poesia, la morte della favola, una tappa fondamentale per
l'ingresso in una società fondata sul niente.
Ma Babbo Natale, lui come si sente?
cosa pensa veramente del suo lavoro, della sua missione? crede a se stesso? al suo operato? ed
il controverso rapporto con le renne? cosa fa Babbo Natale quando non è Natale? si deprime?
esulta per il non lavoro su una spiaggia caraibica?
Probabilmente nessuno lo riconosce fuori stagione...
probabilmente una vita come tante altre.
Babbo Natale esiste quindi...ma ha deciso di suicidarsi.
Noi lo aiuteremo regalandogli una bella morte.
Nato nel 2001, il Tony Clifton Circus vuole essere un’insegna luminosa, con lampadine colorate
e ad intermittenza, utile a segnalare la presenza di qualcosa di inatteso. La formazione di questo
“Circo dell’anomalia” è responsabilità di Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi.
Trovare una poetica, una linea di ricerca costante al lavoro del T.C.C. non è facile, quello che
cercano di mettere in scena è la stranezza, l’anomalia; amano far ridere ma ancor più amano far
strozzare la risata in gola allo spettatore. Da queste premesse nascono i loro spettacoli, veri e
propri esperimenti di comicità estrema o meglio di estremismo comico, nei quali amano mischiare
la più elementare demenzialità alla sottile eleganza poetica.
Ma alla base c’è sempre l’irrazionale godimento che nasce dal mettere in scena tutto questo... da lì
nasce tutto, dal piacere di giocare come bambini e come bambini non chiedersi perché né tanto
meno cosa significa... fare quello che pare e piace per loro è la cosa più importante e vederglielo
fare, state certi, non è per nulla rassicurante.
I loro spettacoli, oltre che in molti dei più importanti teatri e festival italiani, sono presenti da anni
nei programmi di festival internazionali in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Israele,
Repubblica Ceca, Belgio, Svizzera, Croazia.
Con Amore e anche un po’ di Odio
TONY CLIFTON CIRCUS
www.tonycliftoncircus.com
ALEK ET LES JAPONAISES [electropical, Belgio/Giappone]
Dal 2008 questo duo belga-giapponese sta scuotendo il Belgio. In un surreale gioco di rimandi,
Alek et Les Japonaises trascinano in un ironico viaggio in francese, spagnolo, giapponese e
tedesco. Il suono pop è un mix di electro beats e chitarra brasiliana condito con specie provenienti
direttamente da Bollywood. I costumi che indossano fanno pensare ai grandi pattinatori sul
ghiaccio. Nel 2009 esce il loro primo album Cuillère, grazie al premio che hanno vinto al concorso
Musique à la française del 2008, mentre nel 2010 esce il secondo cd OJAMASHIMASU. Alek et
Les Japonaises si esibiscono prevalentemente in Svizzera, Francia, Belgio e Giappone.
www.myspace.com/aleketlesjaponaises
ROYAL & RAMBO [minimal techno, Italia]
Royal & Rambo questo siamo! Lavoriamo da anni nell'ambito delle arti visive e delle performance
live, questa è la nostra sfida: un dj (Royal) ed un vj (Rambo) che ribaltano il concetto di disco con
una sessione sempre diversa; ci nutriamo di giornali, flash televisivi e facce da politici prestati
all'imprenditoria! Noi non ci mettiamo la faccia ma ...il corpo, celebriamo il brand, facciamo cool e
siamo hypnotic. Noi siamo profondi! Mai il dj farà il dj e mai il vj farà solo il vj qui si celebra la lotta
continua fra Royal che terrà la gente in movimento e Rambo che farà di tutto per tenerla ferma a
fissare la proiezione in una pista talmente affollata da ricordare il ring del wresling!
www.myspace.com/royal_rambo
BOOGERS [indie rock, Francia]
È cresciuto a Tours tra montagne di dischi disordinati e maltrattati, giocattoli rotti, chitarre,
magliette spiegazzate e strumenti di cui nessuno conosce l’esistenza. Hipster ispido (spesso) e
divertente (a volte), batterista di Rubin Steiner, DJ che incanta la pista con set caratterizzati da un
eclettismo assoluto.
Boogers è un obiettore della buona educazione, un filibustiere della musica che saccheggia i
dischi d’oro dominando l’arte sottile del collage strumentale con chitarra e campionatori. Un Beck
alla francese ma anche molto di più: hip-hop stile Beastie Boys, garage-rock, pop sintetico, ludico
e ultra elegante. Uno show di Boogers è un melange di rock ad alto contenuto energetico, hip hop,
suoni campionati e saccheggiati senza vergogna dallo ska e dall’elettronica.
BLUEMOTION [electro, rock, pop e tutto il resto del PUNK, Repubblica dei Desideri]
Bluemotion è una formazione nata nel 2008 all’interno dell’esperienza dell’Angelo Mai. Performer,
attori e musicisti si uniscono per creare a partire dalle proprie suggestioni, scambiando i propri
sguardi sul presente e sull’arte. I dj set di Bluemotion sono degli happening che mescolano suoni,
performance e suggestioni visive. Da una parte l’electro, il rock, il pop e il punk, dall’altra il sogno, il
gioco e il desiderio creano delle serate imprevedibili e irripetibili in cui si celebra la nostra voglia di
fare festa.
giovedì 22 dicembre
h 21.30
GNUT + guests LIVE
presentazione del disco “Il rumore della luce”
Claudio Domestico, in arte Gnut, presenta il nuovo disco “Il rumore della luce”, uscito l'8
novembre per Metatron/Audioglobe e prodotto da Piers Faccini, cantautore italo-britannico (e
francese d’adozione) che nel corso della sua carriera artistica ha collaborato con Ben Harper e
Jack Johnson e che ha duettato e suonato con Gnut anche in questo disco. Il disco era stato
annunciato lo scorso aprile dal singolo “Controvento” e si presenta come un percorso in solitaria
raccontato attraverso melodie che descrivono atmosfere notturne, finestre da cui osservare un
mondo lontano. Arrangiamenti sperimentali e influenze che vanno dal blues al folk inglese e
americano, dalla canzone napoletana fino ad arrivare alla musica africana del Mali percorrono
interamente il disco che Piers Faccini ha voluto registrare in Francia dopo una serie di concerti –
tutti sold out – che Gnut ha eseguito in apertura allo stesso Faccini a La Maroquinerie di Parigi. Al
disco hanno collaborato anche Mauro Pagani, Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Marco Sica
(Guappecartò), Alessandro Sicardi e la EdoDea Ensamble (Capossela e Muse). Il primo singolo in
promozione radiofonica è “Credevo Male”, una riflessione sul fatto che tutte le certezze che ti
aiutano a crescere, anche se crollano inevitabilmente col passare del tempo, continuano a
resistere dentro di noi. L’arrangiamento del brano è stato affidato a Piers Faccini, che duetta con
Gnut nel brano.
Claudio Domestico, nato a Napoli, classe 1981, è voce, chitarra e autore del progetto Gnut.
Realizza il promo disco "DiVento" (Blend’r/Venus) nel 2008, dopo aver ricevuto apprezzamenti e
riconoscimenti sui palchi dei principali festival indie italiani (Mei fest 2003, Arezzo Wave 2004). Il
consenso da parte della critica e del pubblico si riflette sull'uscita del video del primo singolo
"Esistere" che in poche settimane raggiunge migliaia di visualizzazioni su YouTube e ottiene
numerosi passaggi tv, tanto che All Music sceglie di dedicare uno speciale all’intero disco e il tour
promozionale non si esaurisce sui palchi più importanti d’Italia, ma si spinge fino a Le boule noir di
Parigi.
Claudio Domestico non è solo Gnut, ma anche Arm On Stage, progetto nato insieme a Folco
Orselli (Bluesman di Milano), Stefano Piro (premio della critica Sanremo 2000 con i Lithium) e
Alessandro Sicardi (arrangiatore, compositore e chitarrista jazz degli Ottavo Richter) con i quali ha
realizzato “Sunglasess Under Allstars" (Ragoo prod./Edel), uscito a febbraio 2010 in Italia e a
novembre 2010 in Inghilterra con presentazione al Monto Water Rats di Londra.
www.gnut.it
venerdì 23 dicembre
h 22.30
Bluemotion & Caracallas Total Show Crew
presentano
MIDNIGHT CREATURE PARTY
sabato 31 dicembre
TOTAL CARACALLAS 2012 PARTY LIVE
[tomorrow never knows]
a cura di Francesco Forni e Armando Pirozzi
testi di Armando Pirozzi
immagini luci e video organici a cura di Bluemotion
[Giorgina Pi, Davood Kheradmand, Simone Bucri]
supervisione costumi a cura di Armando Pirozzi
grafica a cura di Lau Chourmo
suoni a cura de Il Mafio
direttore di palco Gian Marco di Lecce
a seguire DJ SET a cura di Bluemotion
Il Caracallas Total Show serra le fila per la notte che ci trasporterà nella nuova era, urlando a tutta
forza la sua dichiarazione di indipendenza e di ostilità agli striscianti eserciti del vecchio e del
marcio. E mentre un drappello di fidati opliti del rock'n'roll dirigerà il coro e la festa, scegliendo con
cura le armi più allegre e trascinanti, a partire dal mantra di Lennon, Tomorrow Never Knows,
uno strampalato condottiero svelerà i programmi per ribaltare le solite noiose regole del gioco, e
per spiegare che se la profezia Maya riguarda la fine del mondo come lo conosciamo adesso,
allora I feel fine. Chiaro? Allora, declare indipendence!
Caracallas Total Show è un concerto-spettacolo dove musica, canzoni, testi e azione, immagini e
scena sono legati da un unico tema. Una band resident, composta da musicisti e attori, ha il
compito di raccontare, in musica e/o parole, il suo punto di vista sul tema proposto. A loro si
affiancano di volta in volta ospiti diversi, per qualche motivo legati a questo tema. La band e gli
attori sono inseriti nella scena come parte di essa, come se i musicisti fossero attori di uno
spettacolo e gli attori membri della band. Il tema delle serate funziona come quello di un concept
album, un'idea guida che tenga insieme le diverse tracce, ma che possa essere letto, approfondito,
e restituito su piani diversi.
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ANGELO MAI ALTROVE
VIALE DELLE TERME DI CARACALLA, 55/A (ROMA)
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tel. 329.4481358
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