COMUNICATO STAMPA Lugano, 18.02.09 - TEC-Lab

 COMUNICATO STAMPA Lugano, 18.02.09 ALTR’ARTI. L’OCEANIA 3, 10, 17, 24, 30 marzo 2009 Auditorium, Università della Svizzera italiana Il ciclo di incontri proposto dalla Società Ticinese di Belle Arti intende offrire uno sguardo sull’arte da un “altro” punto di vista, in un confronto utile per approfondire la comprensione dei linguaggi artistici del XX secolo e dell’arte contemporanea. Il programma è sviluppato con la collaborazione scientifica del Museo delle Culture di Lugano e del Museo Cantonale d’Arte, e viene presentato quest’anno nell’ambito dell’iniziativa C@USI. Incontri culturali all’USI, promossa dal TEC‐Lab, Facoltà di scienze della comunicazione, Università della Svizzera italiana. Sull’arco di 4 anni, la Società Ticinese di Belle Arti esplora le arti delle “altre culture” con un viaggio attraverso le Americhe (2006), l’Africa (2007), l’Asia (2008) e l’Oceania (2009). Si è giunti ora al quarto appuntamento del ciclo che si concentra sull'arte delle culture tradizionali dell'Oceania, senz'altro la più distante dalle forme e dalle decorazioni a noi consuete, al punto da possedere veri e propri «generi» che non trovano alcuna corrispondenza negli universi immaginativi dell'arte occidentale. L'approfondimento proposto dal ciclo di «Altr'Arti» intende fornire alcune chiavi di lettura per introdurre in un universo che coniuga un'apparente istintività espressiva, che ha costituito uno stimolante termine di paragone per l'arte delle Avanguardie del Novecento, con una, per certi versi irrisolvibile, complessità che trova i suoi più intimi significati nel tentativo di armonizzare la dialettica delle culture. Prosegue con questo ciclo l’iniziativa C@USI. Incontri culturali all’USI, promossa dal TEC‐Lab (www.tec‐
lab.ch), Facoltà di scienze della comunicazione, Università della Svizzera italiana, che, attraverso una programmazione variegata ed eterogenea, comprendente anche eventi legati alle arti figurative, alla musica, e alla danza si propone di divenire promotore e contenitore culturale, capace di instaurare rapporti di duratura collaborazione con istituzioni esterne e di sollecitare la partecipazione di un pubblico giovane non solo agli appuntamenti culturali del territorio, ma alla programmazione stessa di C@USI. Gli incontri si tengono presso l’Auditorium, terzo piano, Università della Svizzera italiana, Via Giuseppe Buffi 13, Lugano, ore 18.30. Il ciclo di incontri si conclude con la visita guidata alle collezioni oceaniche del Museo delle Culture il 7 aprile 2009, ore 18.30, presso il Museo delle Culture, Via Cortivo 24‐28, 6976 Lugano Castagnola. La quota di partecipazione è di: fr. 10.– per serata, per soci STBA fr. 12.– per non soci. Gratuito per studenti e disoccupati. Le serate si pagano direttamente sul posto. Per informazioni: tel. 0041 (0)91 923 44 50 fax 0041 (0)91 923 44 51 cell.0041 (0)79 383 80 15 [email protected] Calendario incontri Martedì 3 Marzo 2009, 18:30 Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture, docente di antropologia culturale all'Università degli Studi dell'Insubria, sede di Como. Ha studiato antropologia culturale e antropologia dell'arte a Milano e negli USA e svolto diverse ricerche sul campo, in particolare nel Laos e Nuova Guinea. Prologo. Un viaggio attraverso le arti dell’Oceania Si indaga la particolarità dell’arte nelle culture tradizionale dell’Oceania, in cui emerge come in certe aree ‐ad esempio in Nuova Guinea ‐ persino lo stesso linguaggio espressivo si è configurato sulla base di pulsioni estetiche che trascendono il più delle volte sia le funzioni meramente ornamentali, sia le necessità d'illustrazione della realtà, delle narrazioni storiche e dei miti, configurandosi in primo luogo come proposizioni non‐verbali che manifestano, attraverso l'arte, significati non altrimenti esprimibili. Tali proposizioni fanno parte di un sistema di comunicazione primario e non sono rappresentazioni di qualche altro sistema di comunicazione; sono culturalmente condivise dai creatori e dai fruitori dell'opera d'arte e costituiscono spesso considerazioni consapevoli sulla natura dell'uomo e sulle dinamiche della cultura e delle società. Martedì 10 Marzo 2009, 18:30 Elisabetta Gnecchi Ruscone, docente di Culture del Pacifico Occidentale all'Università degli Studi di Milano‐Bicocca. Si è laureata in psicologia e antropologia sociale presso l'Università di Keele (GB) e ha proseguito i suoi studi a Canberra, specializzandosi in arte, religioni e culture delle popolazioni della Papua Nuova Guinea. L'arte degli aborigeni australiani fra tradizione e modernità Fin dal loro primo incontro con gli occidentali, gli aborigeni australiani sono stati considerati i rappresentanti della cultura “primitiva” per definizione, relegati al ruolo di esempi viventi degli antenati dell'umanità, al primo gradino dell'evoluzione della civiltà. L’etnocentrismo occidentale considera la cultura degli aborigeni come “pura” e “incontaminata”. Molti gruppi aborigeni avevano invece contatti e scambi regolari con popolazioni melanesiane e indonesiane, molto prima dall'arrivo dei primi occidentali. Lungi dall'essere statica, come sosteneva la cultura coloniale, la cultura aborigena è da sempre dinamica, come pure l’arte che esprime tale cultura. Martedì 17 Marzo 2009, 18:30 Annalisa Leo, collaboratrice scientifica del Museo delle Culture, ha recentemente terminato la sua formazione quale etnologa presso l'Università degli studi dell'Insubria, con una tesi sul mercato dell'arte maori. L'arte dei Maori L’arte maori manifesta valori attraverso la ricerca del bello che porta alla produzione artistica intesa come ricchezza capace di esprimere l’universo spirituale proprio della cultura che lo produce. Lo stile di vita dei Maori si fonda su valori quali la cooperazione, la lealtà, l’orgoglio, il rispetto, il coraggio. Per tale cultura l’opera d’arte ha tanto più valore quanto essa è espressione di valori collettivi. L’arte maori è conosciuta per i caratteristici tatuaggi, i moko, che rappresentano la forma d’arte più personale e indelebile. Pregiati sono pure le opere in legno finemente intarsiato e gli oggetti in nefrite, che si caratterizzano per l’estrema bellezza e purezza delle linee e delle forme. Martedì 24 Marzo 2009, 18:30 Barbara Gianinazzi, collaboratrice scientifica del Museo delle Culture, ha recentemente terminato la sua formazione quale etnologa presso l'Università degli studi dell'Insubria, specializzandosi sul tema delle sculture e dei riti funerari malanggan. Malanggan. Arte e rituale della Nuova Irlanda Tra le numerose tradizioni artistiche della Nuova Irlanda, il malanggan risulta essere la più complessa e diffusa. Gli oggetti d’arte malanggan erano in particolare destinati ai riti funerari. I collezionisti europei dell’Ottocento furono affascinati da tali sculture dipinte, forse perché tra le cosiddette arti primitive esse erano le uniche a mostrare una complessità tecnica così elevata, che faceva risaltare il talento artistico proprio a tali oggetti rituali. Non sorprende quindi che le opere d’arte della Nuova Irlanda siano tra quelle che hanno maggiormente influenzato gli artisti occidentali delle avanguardie, in particolare i surrealisti. Martedì 31 Marzo 2009, 18:30 Marco Franciolli & Tiziano Dabbeni Marco Franciolli, direttore‐conservatore del Museo Cantonale d’Arte e Presidente STBA. Studi a Firenze e Londra di storia dell’arte e storia del cinema, dal 2000 è Direttore del Museo Cantonale d’Arte. Tiziano Dabbeni, gallerista e vice presidente STBA. Dopo gli studi in storia dell’arte e filosofia all’Università Statale di Milano, svolge la professione di gallerista d’arte contemporanea. Epilogo. Considerazioni finali sul tema dell’arte dell’Oceania attraverso un rimando e un confronto con l’arte europea Come nelle precedenti edizioni, la serata conclusiva del ciclo di conferenze è volta ad identificare la presenza di elementi delle culture dell’Oceania nella dimensione estetica contemporanea. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle esperienze artistiche nelle quali sono presenti scambi e fusioni di linguaggi fra culture geograficamente tanto lontane eppure in grado di dialogare e di arricchirsi reciprocamente, in particolare fra la cultura autoctona e la cultura anglosassone frutto dell’espansione coloniale occidentale. Martedì 7 Aprile 2009, 18:30, Museo delle Culture Marta Cometti & Günther Giovannoni Visita guidata alle collezioni oceaniche del Museo delle Culture Marta Cometti ricercatrice del Museo delle Culture, laureata in Etnologia all'Università di Friborgo, ha perfezionato i suoi studi al Museo delle Culture di Lugano, per cui ha svolto attività di ricerca sul campo nel Congo nord‐orientale. Günther Giovannoni, ricercatore del Museo delle Culture, laureato in Etnologia all'Università di Zurigo, ha perfezionato i suoi studi presso il Centro de Antropología dell'Avana (Cuba). Contatti: Benedetta Giorgi Pompilio Museo Cantonale d’Arte, Lugano Tel. +41 (0)91.910.47.87 E‐mail: [email protected] Adriana Mazza Responsabile Settore attività di alta formazione Dicastero Attività culturali Città di Lugano Tel +41(0)58 866 72 13 E‐mail: [email protected] Cristina Elia e Giovanni Zavaritt Università della Svizzera italiana Tel +41 (0)58.666.47.92 E‐Mail: [email protected] Con la collaborazione scientifica di