Temperatura e Calore (parte 1) 07/05/15 Temperatura e Calore 1 Introduzione al Problema PROBLEMA: studiare un sistema composto da un numero molto grande di particelle (atomi o molecole) , come ad esempio le particelle contenute in una mole di gas (N ~ 6 ·1023). In questi casi è impossibile utilizzare solo le grandezze fisiche introdotte con lo studio della meccanica: v, a, F, m. In questi casi si rinuncia ad una descrizione di ogni singola particella e si introducono nuove grandezze fisiche che forniscono una descrizione complessiva del sistema di particelle. 07/05/15 Temperatura e Calore 2 Concetto di Temperatura o Quando spostiamo un corpo (acqua) da un ambiente “freddo” (frigorifero) ad un ambiente “caldo” (pentola su un fornello acceso) avvengono delle variazione di alcune sue caratteristiche e proprietà fisiche, ad esempio evapora. o In altre situazioni può: n solidificarsi; n espandersi; n comprimersi, ecc o Analoghe variazioni si possono avere considerando altri sistemi fisici (gas, solidi, ecc) ed altre proprietà (pressione, resistenza elettrica, ecc) 07/05/15 Temperatura e Calore 3 Concetto di Temperatura o Possiamo utilizzare le variazioni di queste proprietà per definire in modo preciso il concetto di TEMPERATURA. o Ad esempio consideriamo come sistema fisico una sbarra di metallo (A). o Come fenomeno fisico la “dilatazione termica” di A. o Se lo strumento che rivela le variazioni di temperatura non è tarato si chiama TERMOSCOPIO (T) o Cosa vuol dire che A e T sono in equilibrio termico tra loro? o Vuol dire che: messi A e T in CONTATTO, nessuno dei due modifica le sue caratteristiche (quindi non si dilata, non evapora, non solidifica, ecc) 07/05/15 Temperatura e Calore 4 Principio ZERO della Termodinamica o Se il termoscopio T è in equilibrio termico sia con il corpo A sia con il corpo B, allora A e B sono in equilibrio termico tra loro. o In altri termini: ogni corpo possiede una temperatura, se due corpi sono in equilibrio termico tra loro, possiedono la stessa temperatura. 07/05/15 Temperatura e Calore 5 Misura della Temperatura o Bisogna scegliere FENOMENI FISICI RIPRODUCIBILI per fissare una scala standard delle temperature. o Si sceglie il cosiddetto punto triplo dell’acqua, cioè lo stato in cui coesistono le tre fasi (solida, liquida e gassosa) dell’H2O (ghiaccio, acqua e vapore) e gli si assegna la temperatura di T3 = 273,16 Kelvin. 07/05/15 Temperatura e Calore 6 Termometro a gas a volume costante o Si calcola la temperatura di un corpo, avendo fissato la temperatura del punto triplo dell’acqua, attraverso misure di pressione, già studiate in meccanica dei fluidi. 07/05/15 Temperatura e Calore 7 Misuratori di Pressione 07/05/15 Temperatura e Calore 8 Termometro a gas a volume costante 07/05/15 Temperatura e Calore 9 Termometro a gas a volume costante o o o Si misura la pressione esercita da un gas isolato a volume costante. Per gas rarefatti (approssimazione di gas perfetto) la temperatura che si vuole misurare è proporzionale alla pressione: T = Cp Il bulbo contenente il gas a volume costante viene posto in equilibrio con: n n o Si ottiene: n n o T3 = Cp3 Tx = Cpx Le misure di pressione si effettuano con il manometro a gas a volume costante e quindi si ricava: n o H2O al punto triplo il sistema di cui si vuole misurare la temperatura incognita. Tx = T3(px/p3) Se il gas è rarefatto la misura di Tx non dipende dal tipo di gas. 07/05/15 Temperatura e Calore 10 Termometro a gas a volume costante o Il termometro a gas a volume constante viene utilizzato in laboratorio per stabilire alcune temperature di riferimento (punti fissi), ad esempio: n Punto triplo dell’idrogeno TH=13.81 K n Ebollizione dell’acqua Tebol=373,12 K Tx = T3(px/p3) o Altre scale termometriche: n Scala Celsius TC = TK - 273,15 n Scala Farenheit TF =(9/5)TC+32 o Importante: una differenza di temperature in scala Celsius e scala Kelvin ha lo stesso valore numerico n Ovvero ΔT = 20°C = 20 K 07/05/15 Temperatura e Calore 11 TEMPERATURA °C 41 40 39 38 37 36 Le variazioni di lunghezza della colonna di mercurio (o di galinstano) sono tradotte nella misura della temperatura. Nella pratica clinica si usa il termometro a massima che registra la massima temperatura, perché una strozzatura fra bulbo e capillare impedisce al liquido di rientrare nel bulbo. 12 Scala Fahrenheit 07/05/15 Temperatura e Calore 13 Dilatazione Termica o Supponiamo di avere una sbarra metallica molto sottile (sezione molto più piccola della lunghezza). o Supponiamo cha alla temperatura T0=0°C abbia lunghezza L0. o Alla temperatura T la sbarra avrà lunghezza: L=L0(1+αΔT) o Il coefficiente α è detto di dilatazione termica ed è caratteristico del materiale. o Nel caso di un solido aumenta il volume V=V0(1+βΔT), con β ~ 3α. (buon divertimento!) 07/05/15 Temperatura e Calore 14 Alcuni Coefficienti di Dilatazione Termica o o o o o αFERRO αALLUM αORO αPIOMBO αVETRO 07/05/15 =11· 10-6 C-1 =25· 10-6 C-1 =14· 10-6 C-1 =29· 10-6 C-1 = 3· 10-6 C-1 SOSTANZA β (oC−1) Alcool etilico 1.1⋅10−4 Glicerina 5.1⋅10−4 Mercurio 1.8⋅10−4 Acciaio 3.1⋅10−5 Vetro 2.4⋅10−5 Quarzo 1.5⋅10−6 Temperatura e Calore 15 Esempio Numerico sulla Dilatazione Termica Dati numerici o αFERRO=11· 10-6 C-1 o I binari delle ferrovie sono lunghi 12 metri. o Determinare lo spazio necessario tra un binario ed il successivo in modo che il treno non deragli tra le temperature 0°C --> 42°C. Soluzione o Calcoliamo il valore della dilatazione ΔL = L - L0 nell’intervallo considerato ΔT. o ΔL = L0αΔT = 12·11·10-6·42 = 0,55 cm!! 07/05/15 Temperatura e Calore 16 Esempio Dilatazione Termica Giunto di espansione di un ponte 07/05/15 Temperatura e Calore 17 COMPORTAMENTO ANOMALO DELL’ACQUA Il comportamento anomalo si verifica al di sotto di 4°C. 18 Calore o Le variazioni di temperatura del sistema TD e dell’ambiente avvengono per mezzo di trasferimento di ENERGIA tra sistema TD ed ambiente. o Questa ENERGIA è detta TERMICA. o E’ associata alle energie cinetiche e potenziali degli atomi/moecole che compongono il sistema TD e l’ambiente. o A questa energia trasferita si dà il nome di CALORE. o Il CALORE è l’energia che viene trasferita tra un sistema termodinamico ed il suo ambiente a causa della loro differenza di temperatura. 07/05/15 Temperatura e Calore 19 Calore 07/05/15 Temperatura e Calore 20 Unità di misura del Calore o Unità di misura del Calore è il JOULE [J]. o La vecchia unità di misura del calore è la caloria = quantità di calore necessaria a far passare 1 grammo di acqua da 14.5 °C a 15.5°C o Fattore di Conversione: n 1 caloria = 4.186 Joule o Importante:in Scienze dell’Alimentazione si utilizza la Caloria = 1000 calorie = 4186 J 07/05/15 Temperatura e Calore 21 ENERGIA E CALORE Esperienza di Joule Osservazione sperimentale: una perdita di energia meccanica corrisponde sempre ad una produzione di calore. L =J Q J : equivalente meccanico della caloria joule joule J = 4180 = 4.18 kcal cal 22 Trasferimento di Calore o E’ possibile cedere CALORE ad un sistema n e la sua temperatura cresce o oppure assorbire CALORE da un sistema n e in tal caso la sua temperature decresce. o La variazione di temperatura del sistema dipende da: n Quanto calore si cede o si assorbe al/dal sistema; n La sostanza di cui è composto il sistema; n La massa del sistema. 07/05/15 Temperatura e Calore 23 Trasferimento del Calore Sia Q il calore assorbito o ceduto: o Q = cm(TF-TI) con c = calore specifico o Q = C(TF-TI) con C = capacità termica o Q = cnn(TF-TI) con cn = calore specifico molare n m = massa, n TF = temperatura finale n TI = temperatura iniziale o Queste equazioni valgono se il sistema NON subisce una trasformazione di fase (da liquido a solido o viceversa, oppure da liquido a vapore o viceversa, ecc) 07/05/15 Temperatura e Calore 24 Calore Specifico 07/05/15 Temperatura e Calore 25 Calore Specifico 07/05/15 Temperatura e Calore 26 Trasformazioni di stato o Come possiamo descrivere una trasformazione di stato di un sistema termodinamico? o Esempio: n un blocco di ghiaccio a temperatura iniziale TI = -40°C che assorbe calore trasformandosi in acqua a temperatura finale TF = +20°C ? 07/05/15 Temperatura e Calore 27 Trasformazioni di stato o Sperimentalmente si osserva: n Fase 1: il ghiaccio assorbe calore sino a raggiungere la temperatura di 0°C. n Fase 2: il ghiaccio comincia a liquefarsi, alla temperatura costante TF = 0°C n Fase 3: dopo essersi liquefatto completamente e trasformato in acqua, aumenta la temperatura sino a +20°C. 07/05/15 Temperatura e Calore 28 Trasformazioni di stato Temperatura [°C] +20 3 0 2 1 -40 Q1 07/05/15 Q2 Temperatura e Calore Q3 calore assorbito 29 Trasformazioni di stato 07/05/15 Temperatura e Calore 30 Trasformazioni di stato o Fase 1: il ghiaccio assorbe calore Q1 o Fase 2: la mistura ghiaccio-acqua assorbe calore Q2 o Fase 3: l’acqua assorbe calore Q3 07/05/15 Temperatura e Calore 31 Calore Latente o Fase 2: la mistura ghiaccio-acqua assorbe calore Q2 o Quanto vale Q2 ? o Q2 = LFm, con m = massa ed LF = calore latente di fusione 07/05/15 Temperatura e Calore 32 Calore Latente o Q2 = LFm, con m = massa ed LF = calore latente di fusione Per l’acqua, a pressione atmosferica: LF = 79.7 kcal/kg = 333 kJ/kg calore di fusione LV = 539 kcal/kg = 2260 kJ/kg calore di evaporazione 07/05/15 Temperatura e Calore 33 Ricapitolazione o Quanto calore è necessario ad un blocco di ghiaccio a temperatura iniziale Tiniziale = -40°C per trasformarsi in acqua a temperatura finale Tfusione = +20°C ? o QTOT = Q1 + Q2 + Q3 = = cGm(Tfusione-Tiniziale)+ LFm+ cAm(Tfinale-Tfusione) 07/05/15 Temperatura e Calore 34 La convenzione dei segni sul calore e l’energia o o o Abbiamo visto che il calore assorbito o ceduto da un sistema termodinamica corrisponde ad un scambio di energia tra il sistema stesso e l’ambiente. L’unità di misura è il Joule [J]. Esaminiamo in dettaglio come un sistema TD può assorbire o cedere calore. Il sistema può n n n n Assorbire calore Cedere calore Compiere lavoro Subire lavoro o Stabiliamo le seguenti convenzioni sui segni: n n n n 07/05/15 Assorbe calore: Q>0 Cede calore: Q<0 Compie lavoro: L>0 Subisce lavoro: L<0 Temperatura e Calore 35 Espressione del lavoro in termodinamica 07/05/15 Temperatura e Calore 36 Espressione del lavoro in termodinamica o o o Come possiamo schematizzare gli scambi di calore Q e lavoro L del Sistema Termodinamico con l’Ambiente? Consideriamo come sistema fisico termodinamico in GAS, contenuto in un recipiente cilindrico dotato di un PISTONE MOBILE. Supponiamo che il gas si espanda nel cilindro, sollevando il pistone di una altezza Δx. Δx stato iniziale 07/05/15 stato finale Temperatura e Calore 37 Espressione del lavoro in termodinamica o o o La forza esercitata dal GAS sul pistone sia F = cost. La sezione del cilindro (= area del pistone) sia A. Il lavoro L = FΔx=pAΔx=pΔV, con ΔV = variazione di volume del gas Α Α stato iniziale 07/05/15 Δx Α stato finale Temperatura e Calore 38 Lavoro in termodinamica con F non costante o Diagramma di CLAPEYRON p pINIZ pFIN V VINIZ 07/05/15 VFIN Temperatura e Calore 39 Lavoro in termodinamica con F non costante L = ∑ Fi • Δx i = ∑ FiΔx i = ∑ p i AΔx i = ∑ p iΔVi ⇒ L = ∑ p iΔVi p i i i i pi i Stato iniziale del Sistema TD: PINIZ, VINIZ, TINIZ. Stato finale del Sistema TD: PFIN, VFIN, TFIN. pINIZ pFIN Se VFIN > VINZ si haL>0 V VINIZ 07/05/15 VFIN ΔVi Temperatura e Calore 40 Trasformazioni a pressione costante: isobare L = ∑ p iΔVi = p(VFIN −VINIZ ) p i pi= pINIZ= pFIN=p € V VINIZ ΔV i 07/05/15 VFIN Temperatura e Calore 41 Trasformazioni a volume costante: isocore p L = ∑ p iΔVi = 0 Vi= VINIZ= VFIN i V € VINIZ= VFIN 07/05/15 Temperatura e Calore 42 Trasformazioni a temperatura costante: isoterme p Ti=TINIZ= TFIN V 07/05/15 Temperatura e Calore 43 Trasformazioni generica p V 07/05/15 Temperatura e Calore 44 Primo Principio della Termodinamica o Sperimentalmente si osserva che, sebbene Q ed L dipendono dalla particolare trasformazione del sistema termodinamico, la quantità Q-L dipende SOLO dallo stato iniziale e dallo stato finale del sistema termodinamico. o La quantità Q-L rappresenta un cambiamento di una proprietà intrinseca del Sistema Termodinamico che chiamiamo ENERGIA INTERNA EINT. o ΔEINT =Q-L 07/05/15 Temperatura e Calore 45 Trasformazione Adiabatica o Una trasformazione si dice adiabiatica se non vi sono scambi di calore tra il ST e l’ambiente. o Si realizza sperimentalmente ponendo una lastra isolante tra il ST e la sorgente di calore, oppure effettuando una trasformazione termodinamica molto velocemente. o Se Q= 0 --> ΔEINT =-L o Se L>0 il gas si sta espandendo o Dal PPdT L>0 implica ΔEINT <0, ovvero l’Energia Interna FINALE è MINORE dell’ l’Energia Interna INIZIALE o Sperimentalmente si osserva che il gas si raffredda! 07/05/15 Temperatura e Calore 46 Trasformazione Isocore o Se VINIZ= VFIN si ha ΔV =0 e quindi L = 0 e ΔEINT = Q. o Se il ST assorbe calore (Q>0) si ha ΔEINT > 0. o Sperimentalmente si osserva che il ST si riscalda. 07/05/15 Temperatura e Calore 47 Trasformazione Cicliche o Se Stato Iniziale = Stato Finale si ha: p n ΔEINT = 0 e quindi Q = L. V 07/05/15 Temperatura e Calore 48 Lavoro nelle Trasformazione Cicliche o Se la Trasformazione ciclica è percorsa in senso ORARIO, si ha L > 0, perché il lavoro nella fase di espansione è maggiore, in valore assoluto, di quello nella fase di compressione. p L>0 V 07/05/15 Temperatura e Calore 49 Lavoro nelle Trasformazione Cicliche o Se la Trasformazione ciclica è percorsa in senso ANTIORARIO, si ha L < 0. p L<0 V 07/05/15 Temperatura e Calore 50 PROPAGAZIONE DEL CALORE Il calore si propaga per: v Conduzione: senza trasporto di materia (solidi); v Convezione: con trasporto di materia (fluidi); v Irraggiamento: per onde elettromagnetiche (anche nel vuoto). 51 CONDUZIONE Legge di Fourier per la conduzione ΔQ T1 − T2 H= =k⋅A⋅ Δt ℓ H : flusso di calore nell’unità di tempo attraverso una lastra di spessore ℓ e superfici di area A fra le quali esiste una differenza di temperatura (T1−T2). 52 CONDUZIONE k: coefficiente di conducibilità termica [kcal/m·s·K] Argento 0.10 Vetro 2.0·10−4 Rame 0.095 Acqua 1.4·10−4 Alluminio 0.057 Legno 2.0·10−5 Acciaio 0.019 Aria 5.7·10−6 53 Definizioni dei meccanismi di trasmissione del Calore o Convezione: un liquido, a contatto con una sorgente di calore si espande e, per il principio di Archimede, si muove verso l’altro. Analogamente le parti fredde scendono, e così via (meccanismo di trasmissione di calore in una pentola piena d’acqua su un fornello). 07/05/15 Temperatura e Calore 54 CONVEZIONE La temperatura del fluido in contatto con una sorgente di calore aumenta diminuisce la densità del fluido ed il fluido riscaldato si muove verso l’alto, richiamando verso il basso gli stati più freddi (moti convettivi). 55 CONVEZIONE ΔQ H= = q ⋅ A ⋅ (T1 − T2 ) Δt H: flusso di calore attraverso una superficie di area A, quando la differenza di temperatura fra corpo ed ambiente circostante è (T1−T2). q: coefficiente di convezione 56 Definizioni dei meccanismi di trasmissione del Calore o Irraggiamento: trasmissione del calore per mezzo di onde elettromagnetiche (Sole, Fuoco, forno a micro-onde, ecc) 07/05/15 Temperatura e Calore 57 IRRAGGIAMENTO Energia scambiata sotto forma di onde elettromagnetiche, costituite essenzialmente da raggi infrarossi (lunghezza d’onda: 0.7 µm ÷ 100 µm). °F Fotografia nel visibile Fotografia nell’infrarosso 58 IRRAGGIAMENTO Dalla legge di Stefan-Boltzmann, l’energia scambiata per irraggiamento fra due corpi a temperature T1 e T2 vale: ΔQ 4 4 = e ⋅ σ ⋅ S ⋅ T1 − T2 Δt ( ) S : area della superficie irraggiante; e : emissività (0 ≤ e ≤ 1); σ = 5.67×10−8 W/m2⋅K4 costante di Stefan-Boltzmann 59 IRRAGGIAMENTO Il calore emesso da un corpo per irraggiamento dipende sensibilmente dalla temperatura del corpo. Questa legge è la base della termografia, in grado di rivelare variazioni di 0.1°C e porre in evidenza patologie circolatorie o cellulari presenti sulla superficie del corpo umano. Termogrammi di braccia e mani di una persona sana (a) prima di fumare e (b) dopo aver fumato una sigaretta. Falsi colori: blu (freddo) → bianco (caldo). 60 TERMOREGOLAZIONE L’energia necessaria alle funzioni vitali degli esseri viventi proviene dalla combustione degli alimenti (metabolismo). La temperatura del corpo è rilevata da alcuni neuroni dell’ipotalamo, che sono sensibili alla temperatura del sangue circostante ed attivano dei meccanismi al fine di mantenere la temperatura a 37.0±0.2°C. Un uomo di 70 kg in condizioni di riposo produce circa 70 kcal/h; durante un esercizio fisico la produzione di calore può essere anche 20 volte maggiore. 61 TERMOREGOLAZIONE Equazione energetica del sistema corporeo: M - LP - LG - U - ED - ES - ER = R + C M = energia prodotta dal metabolismo. LP = energia prodotta dal metabolismo utilizzato per attività polmonare. LG = energia per svolgere il lavoro contro la forza di gravità. U = termine di accumulo di energia, rappresenta la capacità dell’organismo di perdere o erogare temporaneamente una quantità di calore in eccesso o in difetto, rispettivamente. ED = energia dispersa per evaporazione attraverso la pelle asciutta per diffusione. ES = energia dispersa per l’evaporazione del sudore sulla superficie della pelle. ER = energia dispersa per respirazione. R = potenza termica scambiata per irraggiamento dalla superficie esterna del corpo vestito. C = potenza termica scambiata per convezione dalla superficie esterna del corpo vestito. 62