Studio di farmaci ad attività anti-ipertensiva Ipertensione • E’ una condizione di aumentata pressione sanguigna associata ad un maggior rischio di altre patologie. • Si definisce iperteso un soggetto in cui la pressione diastolica (minima) si mantiene superiore a 90 mmHg. • Nella norma: 70-120 mmHg (min-max) Eziologia • L’ipertensione è una condizione patologica ad eziologia ancora sconosciuta in più del 90% dei casi, si parla di Ipertensione Essenziale o Ipertensione primaria. • L’ Ipertensione secondaria (<10% casi) è dovuta a patologie quali il feocromocitoma (tumore delle ghiandole surrenali), cancro rene, malattie endocrine. Principali fattori che influenzano la pressione sanguigna Pressione arteriosa = gittata cardiaca x resistenze periferiche Frequenza, contrattilità, pressione di riempimento Volume sanguigno Tono venoso Diametro arteriolare Sia la gittata cardiaca che le resistenze periferiche sono finemente controllate ,al fine di mantenere la pressione arteriosa nella norma, : •Sistema nervoso (centrale e periferico) •Sistema ormonale • Sistema renina-angiotensina •Fattori locali a partire dall’endotelio Risposta mediata dal sistema nervoso simpatico attività simpatica attivazione recettori b1adrenergici cardiaci Gittata cardiaca attivazione recettori a1adrenergici della muscolatura liscia Resistenze periferiche Diminuzione della Pressione sanguigna flusso sanguigno renale Aumento della Pressione sanguigna renina Angiotensina II aldosterone Velocità filtrazione Ritenzione Na+ e acqua Volume sanguigno Risposta mediata dal sistema renina-angiotensina-aldosterone Bersagli tissutali per i farmaci anti-ipertensivi sono: • I nervi simpatici che secernono noradrenalina vasocostrittrice; • Il rene che regola il volume sanguigno; • Il cuore; • Le arteriole che determinano le resistenze periferiche; • Le cellule endoteliali che regolano l’omeostasi vascolare; Cura dell’ipertensione: • Non farmacologica: – Stile di vita adeguato • • • • Controllo peso Attività fisica No fumo Limitare sale nella dieta Classificazione degli anti-ipertensivi • • • • • Diuretici Simpaticolitici Calcio-antagonisti Vasodilatatori ad azione diretta Inibitori della cascata renina-angiotensina – ACE-inibitori; – Antagonista del recettore per Ang II. Diuretici • Inibitori dell’anidrasi carbonica (acetazolamide) • Diuretici dell’ansa (furosemide, ac. etacrinico, bumetanide) • Tiazidi (isoclortiazide, clortalidone, metolazone) • Risparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone, triamterene) • Osmotici (mannitolo, urea) diminuiscono il riassorbimento di acqua e Na+ aumentando il volume di fluido. Utilizzo clinico dei diuretici: • • • • Ipertensione Insufficienza cardiaca congestizia Sindrome nefrotica Edema pre-mestruale F. simpaticolitici (diminuiscono l’attività simpatica) • • • • Agonisti a2 Bloccanti a1 Bloccanti b1 Bloccanti gangliari (nelle crisi ipertensive) Agonisti a2 farmaci di seconda o terza scelta, agiscono centralmente (clonidina, a-metildopa) Neurone simpatico noradrenalina a2 Feedback negativo a1 vasocostrizione Cellula muscolare liscia Bloccanti a1 agiscono sul recettoe post-sinaptico simpatico periferico antagonizzando l’effetto vasocostrittore del neurotrasmettitore (prazosin) noradrenalina a2 antagonista a1 X vasocostrizione Azioni dei beta-bloccanti La renina è prodotta dalle cellule iuxta-glomerulari renali che posseggono recettori b1 Calcio-antagonisti • Agiscono bloccando i canali del calcio tipo L (voltaggio sensibili) sia a livello della cellula muscolare liscia vasale che coronorica – Difenilalchilamine: verapamil – Benzotiazepine: diltiazem – 1,4 Diidropiridine: nifedipina Vasodilatatori ad azione diretta • Agiscono a livello della cellula muscolare liscia vasale causando vasodilatazione e quindi calo pressorio: – Minoxidil – Nitroprussiato sodico – Diazossido • Non sono di prima scelta ma associati a beta-bloccanti o altri farmaci. Inibitori della cascata renina-angiotensina Captopril Alacepril Cilazapril quinapril L'angiotensinogeno è una glicopreoteina prodotta principalmente dal fegato appartenente alla classe grazie all'azione dell‘enzima renina, vengono prodotte l’Ang 1 e, quindi, grazie all‘enzima convertitore dell’Ag 1 (ACE) espresso maggiormente a livello polmonare si forma Ang2 Angina pectoris • L’Angina è un forte dolore toracico costrittivo che da retrosternale di dirama al braccio sinistro. • L' Angina può essere causata da: » ostruzione ateromatosa delle coronarie (Angina classica o aterosclerotica) » spasmo transitorio delle coronarie che può causare ischemia del miocardio (Angina variante) • L'Angina insorge quando il flusso coronarico è insufficiente a fornire al cuore il giusto apporto di O2 • L'Angina compare durante uno sforzo o esercizio fisico pochè la richiesta di O2 da parte del cuore è maggiore ma non può essere soddisfatta a causa del danno coronarico. Trattamento farmacologico dell'Angina: • lo squilibrio tra richiesta/disponibilità di O2 da parte del cuore può essere corretto in due modi: – aumentando la disponibilità di O2 (aumentando il flusso coronarico) con VASODILATATORI – diminuendo la domanda di O2 (riducendo il lavoro cardiaco) con BETA-BLOCCANTI Il sangue giunge nell’atrio destro (2) dalle vene cave (3), povero di ossigeno; poi passa al ventricolo destro (1), quindi viene immesso nell’arteriapolmonare (4); il sangue si arricchisce di ossigeno, e ritorna attraverso le vene polmonari (6) nell’atrio sinistro (7), poi passa nel ventricolo sinistro (8) che lo immette nell’aorta (9)……cede ossigeno e ritorna nelle vene cave MODELLI SPERIMENTALI in vitro : 1. • • • Anelli e strisce di vasi arteria: mesenterica, carotide, femorale, caudale, dell'orecchio; vena: giugulare; mesenterica… etc aorta 2. Mesentere isolato e perfuso 3. Modello a cascata (polmone /vaso) 2. Ileo di cavia Farmaci da testare in vitro • Nitroderivati • Attivatori eNOS (contributo NO endogeno) • b2 agonisti • Inibitori delle fosfodiesterasi • a1antagonisti Formule di struttura di alcuni farmaci donatori di NO. Formula di struttura del sodio nitroprussiato. Meccanismo di azione dei nitrovasodilatatori. +/- Endotelio Hb Blu di Metilene L-NAME Inibitore fosfodiesterasi Meccanismi di attivazione dell’isoforma di NO sintasi endoteliale (eNOS) Formula di struttura dei principali attivatori dei canali del potassio disponibili per l’uso pre-clinico e clinico. • Mesentere isolato e perfuso Valutazione di farmaci che mediano il rilascio di EDHF ACE INIBITORI Modello a cascata polmone/ vaso Ileo di cavia Alpha 1 antagonisti Anelli di aorta Misurazione della pressione arteriosa: Modo cruento (trasduttore di pressione) Misurazione della pressione arteriosa: Modo incruento (sfigmomanometro) Modelli sperimentali in vivo: 1. Ceppi selezionati: SHR 2. Ipertensione renale acuta (clamping arteria renale per 4h) 3. Modello alla Goldblatt 4. Coartazione dell'aorta (morsetto tra la mesenterica e le renali) con conseguente aumento della pressione nella parte superiore (i barocettori riducono in rilascio di catecolammine) così diminuisce ancora di più la pressione a livello renale (diminuisce la pressione di perfusione) che causa rilascio di renina. 5. Doca-salt sensibili [trattati con deossicorticosterone (minaralcorticoide che riduce l'escrezione di sodio) e viene fatta bere una soluzione fisiologica allo 0.9% di sodio). 6. Ipersecrezione surrenalica (si impiantano nell'addome le ghiandole surrenaliche prelevate da un altro ratto) le ghiandole impiantate a seguito di stimolazione angiogenetica vengono inglobate nel nuovo individuo, ciò causa un aumento nel rilascio di catecolammine circolanti. SCELTA DEL MODELLO SPERIMENTALE Diuretici tipo clortiazide è preferibile effettuare studi in vivo, Docasalt, Goldblatt, Nitroderivati tutti i modelli in vitro ed in vivo. a1 bloccanti anelli e strisce di diverse arterie in vitro; in vivo ratti con ipersecrezione surrenalica. b2 agonisti in vitro anelli di diversi vasi, l'isoprenalina (b2 stimolante) determina vasodilatazione mentre in presenza di propranololo la vasodilatazione viene bloccata; in vivo Goldblatt, coartazione dell'aorta. b1 antagonisti in vitro cuore isolato e perfuso, atrio isolato; in vivo in particolare i modelli che prevedono un incremento nel rilascio di renina. ACE-inibitori in vitro cascata. L'ACE è una endopeptidasi che trasforma anche la BK in peptide inattivo, per cui bloccare l'ACE significa avere una duplice azione; in vivo modelli che prevedono un incremento nel rilascio di renina, ma anche SHR