Rubrica Scienza di Base Paola Salacone S.C. Gastroenterologia A.S.O. San Luigi Gonzaga Orbassano (TO) Regione Gonzole 10, 10043 - Orbassano (TO) [email protected] Mutazioni del gene cars codificante per il calcium-sensing receptor come nuovo fattore predisponente della pancreatite cronica Nel 1992 è stato identificato un gene nel cromosoma 3q21-24 codificante per il calcium-sensing receptor (CaR) (1,2). Le mutazioni a carico di tale gene sono responsabili dell’ipercalcemia ipocalciurica familiare (FHH), malattia rara con prevalenza di 1/78.000 soggetti europei. Il CaR è un recettore associato a G-protein di 1078 aminoacidi, codificato da un gene di 6 esoni, con un largo dominio extracellulare e 7 domini transmembrana (3,4). La proteina gioca un ruolo fondamentale nell’omeostasi del Ca 2+ , nell’escrezione renale del Ca 2+ e nella corretta secrezione di paratormone e calcitonina. Recenti studi hanno dimostrato che la perdita del CaR è implicata nell’anomala differenziazione cellulare e nella progressione del carcinoma del colon (5). L’FHH è una sindrome caratterizzata da iper o ipocalcemia associate a inappropriata calciuria. Il CaR è espresso sia dalle cellule pancreatiche esocrine, sia dalle beta-cellule. In queste ultime l’attivazione del CaR aumenta la concentrazione di Ca 2+ intracitoplasmatico con successiva exocitosi dei granuli secretori (6). Le mutazioni a carico del gene SPINK1 (serine protease inhibitor Kazal type I) sono state associate alla genesi della pancreatite cronica (7). Vi è tuttora discussione in letteratura se tali mutazioni abbiano un ruolo modificante o causale di malattia. Puftzer et al. (8) hanno proposto una trasmissione di malattia autosomica dominante a bassa penetranza. Tuttavia molti autori concordano sul fatto che il gene SPINK1 possa predisporre alla malattia in associazione ad altri fattori genetici non conosciuti (9). 1/4 Rubrica Scienza di Base Nel 2003 è stata studiata una famiglia affetta da FHH in cui due fratelli mostravano attacchi acuti ricorrenti di pancreatite (10). Imputando tale riscontro clinico all’ipercalcemia, tali soggetti sono stati sottoposti a paratiroidectomia. Il provvedimento terapeutico non ha impedito il ripetersi di attacchi acuti di pancreatite (con normocalcemia) e in uno dei due, a distanza di cinque anni dal primo episodio, sono comparse calcificazioni parenchimali e duttali ed insufficienza pancreatica esocrina. Per tale motivo gli autori hanno escluso dapprima altre cause metabolico-ostruttive di pancreatite ed in seguito hanno valutato altre cause genetiche di malattia (analisi gene CFTR, gene del tripsinogeno cationico/PRSS1 e SPINK1). Tali soggetti risultavano portatori in eterozigosi della mutazione N34S sul gene SPINK1. E’ da segnalare che tutti gli altri membri della famiglia affetti da FHH e portatori di mutazioni del gene CaR, ma non portatori della mutazione N34S/SPINK1, non avevano segni clinici, radiologici e biochimici di pancreatite. Recentemente in cinque soggetti di una famiglia affetta da pancreatite cronica idiopatica, sono state rilevate, in eterozigosi composta, una mutazione nel gene CaR (R896H) e nel gene SPINK1 (N34S) (11). I soggetti della famiglia portatori di una singola mutazione a carico di uno dei due geni sovradescritti, risultavano sani. In conclusione mutazioni a carico del gene CaR potrebbero essere implicati nella genesi della pancreatite cronica e potrebbero provocare un’aumentata suscettibilità di malattia in pazienti a rischio. Infatti un’alterata concentrazione intracellulare di Ca 2+ potrebbe costituire il "trigger" per la pancreatite acuta in soggetti con una diminuita inibizione della tripsina attivata da parte dello SPINK1. Bibliografia 1. Chou YH, Brown EM, et al. The gene responsible for familial hypocalciuric hypercalcemia maps to chromosome 3q in four unrelated families. Nat Genet 1992;1:295-300. 2. Pollak MR, Brown EM, et al. Mutations in the human Ca(2+)-sensing receptor gene cause familial hypocalciuric hypercalcemia and neonatal severe hyperparathyroidism. Cell 1993;75:1297-303. 3. 2/4 Rubrica Scienza di Base Brauner-Osborne H, Jensen AA, et al. The agonist-binding domain of the calcium-sensing receptor is located at the amino-terminal domain. J Biol Chem 1999;274:18382-6. 4. Pidasheva S, D’Souza-Li L, et al. CASRdb: calcium-sensing receptor locus-specific database for mutations causino familial (benign) hypocalciuric hypercalcemia, neonatal severe hyperparathyroddism, and autosomal dominant hypocalcemia. Hum Mutat 2004;24(2):107-11. 5. Manning AT, O’Brien N, et al. Roles for the calcium sensing receptor in primary and metastatic cancer. Eur J Surg Oncol 2006;32(7):693-7. 6. Rasschaert J, Malaisse WJ. Expression of the calcium-sensing receptor in pancreatic islet B-cells. Biochem Biophys Res Commun 1999;264(3):615-8. 7. Witt H, Luck W, et al. Mutations in the gene encoding the serine protease inhibitor, Kazal type I are associated with chronic pancreatitis. Nat Genet 2000;25:213-16. 8. Pfutzer RH, Barmada MM, et al. SPINK1/PSTI polymorphisms act as disease modifiers in familial and idiopathic chronic pancreatitis. Gastroenterology 2000;119:615-23. 9. Threadgold J, Greenhalf W, et al. N34S mutation of SPINK1 (PSTI) is associated with a familial pattern of idiopathic chronic pancreatitis but does not cause the disease. GUT 2002;50: 675-81. 10. Felderbauer P, Hoffmann P, et al. A novel mutation of the calcium sensing receptor gene is associated with chronic pancreatitis in a family with heterozygous SPINK1 mutations. BMC Gastroenterology 2003;29:3:34. 11. 3/4 Rubrica Scienza di Base Felderbauer P, Klein W, et al. Mutations in the calcium-sensing receptor: A new genetic risk factor for chronic pancreatitis? Scand J Gastroenterol 2006;41(3):687-92. 4/4