OLTRE LA SOGLIA LE PRATICHE CURATORIALI E MUSEOGRAFICHE OGGI TRA ARTE E ANTROPOLOGIA Siamo entrati nell’era delle mostre: mai così tanti visitatori e investimenti per l’apertura di nuovi musei, il riallestimento di quelli esistenti e la produzione di mostre temporanee. Mostre e musei sembrano acquisire una centralità sociale sempre maggiore, sulla base dell’importanza crescente della cultura (e in particolare la diversità culturale) in termini politici, sociali ed economici. Si tratta di un processo di trasformazione che non è privo di ombre e non è esente da critiche: la rigidità dei musei disciplinari è sostituita dalla piacevolezza distratta dei parchi tematici, la ricerca e la formazione lasciano il passo all’intrattenimento, le finalità sociali e culturali rischiano di essere sacrificate in nome dell’efficienza manageriale e della redditività economica. Senza dimenticare gli interessi ideologici delle istituzioni, celati sotto il velo di una presunta neutralità della cultura. Se il museo diventa sempre più vivo (o semplicemente piacevole) la realtà che sta al di fuori diviene, per certi versi, sempre più musealizzata e mercificata, attraverso la patrimonializzazione della cultura, il turismo e il consumo culturale. Nell’epoca in cui il “mettersi in mostra” (cioè dare una rappresentazione pubblica di sé e degli altri) diventa una pratica sociale diffusa, il museo cessa di essere un’autorità indiscussa e più difficile diventa capire chi possa esercitare potere e diritti su opere, oggetti, collezioni e quale sia il buon uso che si possa fare delle mostre. Nell’ambito del progetto espositivo Biografia plurale. Virginia Ryan 2000 -2016, il seminario interdisciplinare che si terrà a Palazzo Lucarini il 6 aprile 2017 – co-curato da Ivan Bargna (antropologo dell’arte) e Maurizio Coccia (storico dell’arte contemporanea) – sarà un’occasione per discutere sui cambiamenti in corso nel mondo delle mostre e dei musei, a partire da una riflessione interdisciplinare su quello che è oggi lavoro curatoriale, dentro e fuori gli spazi espositivi. Storici e curatori d’arte contemporanea si confronteranno con antropologi museali e dell’arte, a partire dal piano concreto delle loro esperienze professionali nell’ambito di mostre, progetti artistici e culturali. La scelta di focalizzare l’attenzione sul binomio arte contemporanea / antropologia, che è alla base anche della mostra in corso a Palazzo Lucarini, non è accidentale: si tratta di mondi che sempre più si cercano e si parlano, ma che possono anche entrare in competizione, nel tentativo di accreditarsi come mediatori o produttori culturali legittimi e riconosciuti. Tra i due campi si producono molte intersezioni e scambi di ruolo (con antropologi che curano mostre d’arte contemporanea e curatori che fanno gli etnografi), ma restano probabilmente anche profonde differenze, a partire dalle quali si può essere avviare un promettente confronto. Per chi ne facesse richiesta, al termine del seminario sarà consegnato un attestato di frequenza utile alla richiesta dei Crediti Formativi. INFO Titolo Oltre la soglia. Pratiche curatoriali e museografiche di oggi, tra arte e antropologia A cura di Ivan Bargna e Maurizio Coccia Genere Arte contemporanea e antropologia dell’arte. Seminario didattico aperto al pubblico Data Giovedì 6 aprile, dalle ore 10:00 Sede Trevi (PG), Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary Relatori Ivan Bargna Cecilia Canziani Maurizio Coccia Silvano Manganaro Vincenzo Padiglione Segreteria e logistica Associazione Culturale Palazzo Lucarini Contemporary (Presidente Giovanni Curti) Ente patrocinatore Comune di Trevi (Sindaco Bernardino Sperandio) In collaborazione con Università degli Studi di Perugia, Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno PROFILO DEI RELATORI Ivan Bargna Professore associato di Antropologia estetica e di Antropologia dei media all’Università di Milano Bicocca e professore di Antropologia culturale all’Università Bocconi. Membro del comitato di progettazione scientifica del MUDEC – Museo delle Culture di Milano e di quello del Padiglione Zero di Expo Milano 2015. Svolge le sue ricerche etnografiche nei Grassfields camerunesi dove studia le produzioni artistiche, la cultura visuale e le pratiche alimentari. Fra i suoi argomenti di studio, le relazioni fra etnografia antropologica e pratiche artistiche contemporanee (con collaborazioni con gli artisti Stefano Arienti, Steve Piccolo, Adrian Paci, Emilio Fantin, Maria Papadimitriou, Alterazioni Video, Paola Anziché). E’ stato curatore di mostre, tra cui L’Africa delle meraviglie. Arti africane nelle collezioni italiane, Palazzo Ducale e Castello d’Alberti, Genova, 2011) E’ autore di numerose pubblicazioni fra cui Arte africana (Milano 1998 , St. Léger Vauban 1998; New York and Londra, 2000; Madrid 2000) e Africa (Milano 2007, Berlino 2008, Los Angeles, 2009). Nel 2015, con l’artista Paola Anziché ha realizzato il video Il faut donner à manager aux gens. Pratiche culturali dell’alimentazione in Camerun prodotto dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Cecilia Canziani Storica dell’arte e curatrice indipendente. Il suo lavoro si concentra sulla pratica artistica contemporanea e sulla didattica della cultura visiva contemporanea. Insegna Fenomenologia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti de l’Aquila e l’Istituto Europeo del Design (IED) di Roma. E' Adjunct Professor presso la American University in Rome. E’ co-fondatrice del progetto editoriale di libri d’artista per l’infanzia les cerises. Dal febbraio 2009 al febbraio 2016 è stata co-direttrice di Nomas Foundation, centro per la ricerca e la produzione di arte contemporanea con sede a Roma, dove ha realizzato mostre personali di artisti internazionali e mostre collettive su idee e concetti che attraversano la contemporaneità, spesso adottando un’ottica di collaborazione e condivisione tra istituzioni. Dal 2011 al 2014 insieme a Simone Menegoi e Andrea Zegna ha ideato e curato il programma di arte pubblica ZegnArt per il gruppo Ermenegildo Zegna. Nel 2006 al 2010 ha co-curato la programmazione della piattaforma indipendente per l’arte contemporanea 1:1projects, di cui è stata uno dei membri fondatori. Maurizio Coccia Docente di Storia dell’Arte Contemporanea e Storia e Metodologia della Critica d’Arte all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. All’Accademia di Belle Arti di Perugia insegna Storia e Metodologia della Critica d’Arte. Dal 2003 al 2006 è stato Direttore Artistico del Trevi Flash Art Museum of International Contemporary Art. Attualmente ricopre lo stesso ruolo presso il Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini di Trevi. È direttore artistico e presidente di Z.one Cultural Crossing – Agenzia per la Cultura Contemporanea. Parallelamente svolge attività di critico e curatore indipendente, in Italia e all’estero. È consulente di numerose istituzioni, pubbliche e private, sui temi dell’arte pubblica, dell’architettura e della didattica museale. Nel 2016 ha fatto parte del Comitato d’Indirizzo per il Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia. È membro del Comitato Direttivo della rivista Parol - Quaderni d’arte e di epistemologia. Per Aracne Editrice ha pubblicato i volumi Una rivoluzione non richiesta e Cesare Cesariano. 1475-1543. Ricomposizione di un problema critico. Altri suoi scritti sono stati ospitati presso riviste di settore e in volumi pubblicati da Postmedia Books, Gangemi Editore, Manfredi Edizioni. Silvano Manganaro Insegna Storia dell'Arte ed Economia dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila. Dottorato presso l'Università Sapienza di Roma è stato redattore della rivista di arte e cultura contemporanea "DROMEmagazine" e, attualmente, è regular contributo de "Il Giornale dell'Arte" e parte del comitato di redazione della rivista "pianob". Segretario Generale e curatore della Fondazione VOLUME! ha realizzato mostre e rassegne di videoarte in gallerie e spazi non convenzionali, collaborando con istituzioni pubbliche e private per la realizzazione di corsi e seminari di didattica e storia dell'arte contemporanea Vincenzo Padiglione Docente all’Università di Roma “La Sapienza”, dove insegna antropologia culturale, antropologia museale, etnografia della comunicazione. Ha progettato l’EtnoMuseo Monti Lepini (Roccagorga –Lt), il Museo del Brigantaggio (Itri–Lt), Ludus, Il Museo Etnografico del Giocattolo (Sezze –Lt), in coll. con F. Caruso, Il Museo del Brigantaggio dell’Alto Lazio (Cellere, Vt), Il Museo dell'Infiorata di Genzano. E’ direttore dalla sua fondazione nel 2001 della rivista quadrimestrale AM - Antropologia museale. Ha realizzato video etnografici e pubblicato numerosi saggi e libri, tra i quali,Il cinghiale cacciatore. Antropologia simbolica della caccia in Sardegna (Roma 1989); Interpretazioni e differenze. La pertinenza del contesto (Roma 1997); Storie contese e ragioni culturali. Catalogo del Museo del Brigantaggio (Itri 2006); (in coll. con P. Clemente) Oggi nel corso della vita. Riti di passaggio oggi. Mostra collettiva di installazioni etnografiche (Roma 2013).