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ALCUNI RIMEDI ERBORISTICI USATI DAI NATIVI AMERICANI,
TUTT'ORA IMPIEGATI
I Nativi Americani adottavano un approccio olistico nel trattamento medico, che si basava in larga misura sulle
piante, visti i loro speciali benefici.
I Nativi Americani adottavano un approccio olistico nel trattamento medico, che si basava in larga misura
sulle piante, visti i loro speciali benefici.
Quando si tratta di rimedi erboristici, molti di noi sanno dei benefici dell'echinacea come antibiotico, della
corteccia di salice come antidolorifico e dell’aloe come anestetico topico e trattamento per problemi di
pelle. Ma questa è solo una conoscenza generale, se paragonata a quella profonda degli sciamani nativi
americani.
Costoro svilupparono una ruota molto simile al concetto di yin/yang della medicina asiatica. L'uso di rimedi
erboristici ed altre forme alternative di trattamento erano la medicina utilizzata ai loro tempi. Si trattava di
un approccio olistico nel trattamento medico, che si basava in larga misura sulle piante, visti i loro speciali
benefici.
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Nel seguito una lista di piante indigene, di alberi, frutti e fiori specifici del Nord America che hanno
benefici sorprendenti così come definiti dalle tribù native americane. Se e quando i tempi si fanno
difficili, può essere buona cosa tenere in mente queste antiche cure.
Sono anche buone per le necessità quotidiane, considerata l'alta efficacia di alcuni di loro. Il tè di liquirizia
per esempio è ottimo per il mal di gola. È anche interessante che molte di queste cure naturali siano
ancora in uso oggigiorno, tra queste la cera d'api, il polline, la camomilla. Tutto ciò dimostra come si siano
divulgati nei secoli i benefici della saggezza.
È difficile sapere come i Nativi Americani determinassero quali piante potevano avere proprietà medicinali;
probabilmente uno degli approcci da loro usati era fare la prova e imparare dall’errore. [È nostra
convinzione invece che tale conoscenza fosse diretta ed istintiva, e non “pensata”, ndr].
Si pensa anche che osservassero gli animali malati, quando mangiavano certe piante e determinassero
così che quelle piante dovevano avere una certa proprietà che valeva la pena indagare. Da allora, gli studi
scientifici hanno verificato il valore medicinale di molte piante. Infatti la comune aspirina deriva dalla
salicina, una sostanza chimica contenuta nella corteccia interna del salice, che veniva usata in tempi
antichi per la febbre e dolore. [Il processo di creazione dell'aspirina forse non rispecchia però le proprietà
curative della salicina; a tal proposito suggeriamo la lettura dell'articolo L'aspirina e la pandemia di
influenza del 1918-1919, pubblicato su Nexus New Times n. 106, ndr].
Queste medicine venivano di solito somministrate come tisane o impacchi sia ingeriti che applicati
esternamente. A volte si mangiavano le piante come cibo o venivano aggiunte all'acqua o al cibo. In alcuni
casi veniva applicata una poltiglia o unguento, sulle ferite aperte.
Nella lista che segue ho omesso molti rimedi naturali. Mi sono anche imbattuto nell’uso del vischio, che è
però tossico e se non usato correttamente i risultati possono essere controproducenti, se non letali.
Ho trovato molte ripetizioni. Sembra che tutto vada bene per diarrea e tosse. Anziché fare una lista infinita
di piante che curano la stessa cosa, ho cercato di isolarne alcune, che potete trovare e riconoscere.
Come sempre, se siete incinta, verificate con il vostro medico e fate molta ricerca prima di usarle.
Ecco la lista:
1. Alfalfa: migliora la digestione e viene usata per evitare coaguli, allo stesso tempo si può usare per
migliorare l’artrite, le condizioni di vescica e reni e le ossa. Rafforza il sistema immunitario.
2. Aloe, una pianta-cactus. Le spesse foglie possono essere spremute per ricavare una densa linfa, che
può essere usata sulle bruciature, le punture di insetto e le ferite.
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Aloe
3. Pioppo: la corteccia interna è usata nelle tisane per trattare la febbre, la tosse, e il dolore. Contiene
salicina, che si trova anche nei salici e che è un ingrediente base della aspirina.
4. Polline: quando unito al cibo può incrementare energia, sostenere la digestione e aumentare il sistema
immunitario. Se siete allergici alle punture d’api lo sarete anche probabilmente al polline [opinione
dell'autore, ndr].
5. Cera d’Api: usata come balsamo per bruciature e punture di insetto, incluse le punture delle api. La si
deve usare solo esternamente.
6. Mora: quando radici, corteccia e foglie vengono sminuzzate e usate come infuso, trattano diarrea,
riducono l’infiammazione e stimolano il metabolismo. Come gargarismo per mal di gola, ulcere alla bocca
ed infiammazione alle gengive.
7. Lampone Nero: le radici di questa pianta vengono spezzate e usate come tisana oppure bollite e
masticate per alleviare tosse, diarrea e cattivo funzionamento dell’intestino.
8. Grano Saraceno: i semi vengono usati nelle zuppe e porridge, per abbassare la pressione, in caso di
coaguli e per alleviare la diarrea.
9. Pepe di Cayenna: i baccelli vengono usati come antidolorifico, se presi con cibo o nel tè. Viene usato
anche per trattare artrite e disturbi digestivi. A volte viene applicata alle ferite in forma di polvere, per
aumentare il flusso sanguigno ed agire come antisettico e anestetico per neutralizzare il dolore.
10. Camomilla: le foglie dei fiori vengono usate come tè per trattare problemi intestinali e nausea.
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11. Prugnolo: considerato dalle tribù native americane veniva considerato come un trattamento per tutti i
problemi, le bacche venivano denocciolate, essiccate, spezzettate per fare tè o una poltiglia e trattare una
serie di disturbi, tra cui diarrea, tosse, raffreddori, influenza, nausea e infiammazione. Come balsamo
invece veniva usato per trattare scottature e ferite. Il nocciolo del prugnolo, molto simile ai semi di mela, è
tossico ad alte concentrazioni.
12. Echinacea: è una classica medicina dei nativi americani utilizzata per rafforzare il sistema immunitario,
combattere infezioni e febbre. È anche usata come antisettico e trattamento generale per raffreddore,
tosse e influenza.
Echinacea
13. Eucalipto: l'olio estratto dalle foglie dalle radici è un trattamento popolare se messo nelle tisane, usato
anche per trattare tosse, mal di gola, influenza e febbre. È tuttora usato ai nostri giorni come ingrediente
negli sciroppi per la tosse.
14. Finocchio: una pianta dal sapore di liquirizia, anche masticata, per alleviare tosse, mal di gola,
problemi digestivi, allevia la diarrea ed era un trattamento generale per i raffreddori. Si usa anche come
cataplasma per alleviare problemi agli occhi e per il mal di testa.
15. Partenio: usato ancora ai nostri giorni come sollievo naturale per febbre e mal di testa, inclusi forti mal
di testa come emicranie, può anche essere usato per problemi digestivi, asma e dolori alle articolazioni e
ai muscoli.
16. "Erba della febbre" [Eupatorium perfoliatum]: un altro rimedio utilizzato per dolore generale, prurito e
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rigidità articolare. Può essere ingerita come un tè, o masticata oppure frantumata per farne un impasto da
cui ricavare un unguento o un impiastro.
17. Radice di zenzero: un'altra super pianta nella medicina dei Nativi Americani; la radice veniva
sminuzzata e consumata con il cibo, come tisana oppure come balsamo o cataplasma. Noto fino ai nostri
giorni per la sua capacità di alleviare problemi digestivi, è anche un anti-infiammatorio, sostiene la
circolazione e può alleviare raffreddori, tosse e influenza, in aggiunta alla bronchite e ai dolori articolari.
18. Ginseng: questa è un'altra erba contemporanea che ha una storia che si rifà a culture di millenni. Le
radici venivano usate dai nativi americani, come conservante per il cibo e nelle tisane, come cataplasma
per trattare la fatica, per aumentare l'energia, il sistema immunitario e sostenere la funzione del fegato e
dei polmoni. Anche foglie e gambi venivano usati, ma la radice ha la maggiore concentrazione di
ingredienti attivi.
19. Asteracea: mentre oggigiorno viene considerata fonte di allergie e starnuti, dai Nativi Americani veniva
considerata un po’ una panacea. Usata come tè, in aggiunta al cibo e come balsamo topico, viene usata
per trattare bronchiti, congestioni pettorali fino a influenze, raffreddori infiammazione, ma di gola e come
antisettico per ferite e abrasioni.
20. Caprifoglio: le bacche, i gambi, i fiori e le foglie sono impiegate per uso topico contro le punture d’ape
e le infezioni della pelle. Come tisana, viene usato per raffreddori, mal di testa e mal di gola. Ha anche
delle proprietà anti-infiammatorie.
21. Luppolo: come tisana è usato per problemi digestivi e spesso unito ad altre erbe o piante come l’aloe,
per rilassare i muscoli. È anche usato per lenire mal di denti e mal di gola.
22. Liquirizia: radici e foglie possono venire impiegate per tosse, raffreddori, mal di gola. La radice può
anche essere masticata per alleviare mal di denti.
23. Verbasco: in infusione come tisana, o aggiunto ad insalate o altro cibo, questa è una pianta che è
stata usata dai Nativi Americani per trattare infiammazione, tosse congestione e afflizioni polmonari in
generale. È piuttosto popolare ed è possibile che l'abbiate anche nel vostro giardino di casa.
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Verbasco
24. Fiore della Passione: le foglie e le radici sono usate per fare una tisana per trattare ansia e dolori
muscolari. Si può anche fare un cataplasma per ferite alla pelle, come bruciature, punture di insetti e
vesciche.
25. Trifoglio rosso: cresce ovunque ed i fiori, le foglie e le radici vengono di solito usate come infusi o per
decorare il cibo. Si usa per a infiammazione, per migliorare la circolazione, e trattare problemi respiratori.
26. Rosa Canina: questa è quella bacca che va dal rosso all’arancione che è il frutto della rosa canina. È
nota per avere un altissimo contenuto di vitamina C e quando consumata intera, sminuzzata in una tisana
o aggiunta al cibo, viene usata per trattare raffreddori, disturbi intestinali, come antisettico, e per trattare
infiammazioni.
27. Rosmarino: un membro della famiglia dei phttp://www.treccani.it/vocabolario/impiastro/ini viene usato
nel cibo e come tisana per trattare dolori muscolari, migliorare la circolazione e come purificatore generale
per il metabolismo.
28. Salvia: un arbusto molto diffuso nel Nord America, è un naturale repellente per gli insetti, e può essere
usato per i disturbi digestivi più comuni, per raffreddori e mal di gola.
29. Menta: veniva molto usata dalle tribù native americane, per trattare tosse, raffreddore, disturbi
respiratori e come cura per la diarrea e come stimolante per la circolazione sanguigna.
30. Valeriana: questa radice come infuso, allevia dolori muscolari, dolore in generale e si dice che abbia
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un effetto calmante.
31. Pino bianco: onnipresente, i suoi aghi e la corteccia interna possono essere usate in tisane. Veniva
usato come trattamento standard per problemi respiratori e congestione al petto.
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Articolo in lingua originale pubblicato sul sito Off the Grid News
Traduzione italiana di Cristina Bassi per il sito The Living Spirits
Revisione redazionale di www.nexusedizioni.it
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