Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Comunicato Liszt e Mahler: la musica è fascinazione Festival in onore della ricorrenza del bicentenario della nascita di Franz Liszt e del centenario della morte di Gustav Mahler Il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano festeggia i duecento anni della nascita di Franz Liszt e i 100 anni della morte di Gustav Mahler con un Festival realizzato con il contributo di Banca Popolare di Lodi, con il patronicio del Consolato Ungherese di Milano e del Forum Austriaco di Cultura, in collaborazione con la Scuola di Teatro del Piccolo, in mediapartner con Fondazione Amadeus. Sette i concerti con sede in Sala Verdi e presso la Chiesa di Sant’Angelo, una proiezione cinematografica e tre incontri in Sala Puccini, dedicati allo studio e all’esecuzione della musica di Franz Liszt e Gustav Mahler, oltre che di autori loro contemporanei, a ricreare l’ambiente che circondò i due in vita. Protagonisti, ancora una volta, i docenti e gli allievi del Conservatorio, insieme per un progetto artistico che vuole restituire un’immagine completa dell’attività dei due compositori, sulla scia di quanto già sperimentato nel 2010, in occasione del Festival Chopin-Schumann realizzato nel bicentenario della nascita di entrambi. Come quello, anche il Festival Liszt-Mahler vedrà la collaborazione della Scuola di Teatro del Piccolo. Per quanto si configuri principalmente come manifestazione musicale, il Festival di quest’anno intende aprirsi a forme di contaminazione tra le arti: quella musicale e quella teatrale (si rimanda specificamente al concerto del 27 ottobre); quella musicale e quella cinematografica (si rimanda alla proiezione del documentario di Francesco Leprino e Luigi Verdi in programma il 25 novembre). Tre le conferenze dedicate al repertorio lisztiano e mahleriano, affidate a musicisti e musicologi di rilevanza internazionale: da Ettore Napoli a Claudio Marzorati e Maria Pia Carola, da Milijana Pavlović a Paolo Petazzi, al Maestro Michele Campanella. Tutti gli appuntamenti del Festival sono ad ingresso libero e gratuito. Di seguito la presentazione del progetto e le schede di tutti gli appuntamenti programmati. Per informazioni: Raffaella Valsecchi Ufficio stampa Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano [email protected] [email protected] Fisso 02.762110.218 Mobile 339.6141865 www.consmilano.it Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Nota introduttiva Liszt e Mahler: la musica è fascinazione Festival in onore della ricorrenza del bicentenario della nascita di Franz Liszt e del centenario della morte di Gustav Mahler Con il Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione il Conservatorio replica l’esperienza della manifestazione dedicata agli anniversari di due grandi compositori romantici. Il successo del Festival Chopin-Schumann, 200 anni, che nel 2010 ha visto celebrare i due autori in occasione del bicentenario della loro nascita, ha indotto il Conservatorio a dar vita a un nuovo grande progetto dedicato a Franz Liszt nel bicentenario della nascita e a Gustav Mahler nel centenario della morte. I nomi dei due autori saranno uniti all’interno di un percorso artistico molto articolato, che conterà la realizzazione di sette concerti (sei in Sala Verdi e uno presso la Chiesa di Sant’Angelo), una proiezione cinematografica e tre conferenze-concerto. Scopo del Festival, sulla scia di quanto sperimentato con la manifestazione dedicata a Chopin e Schumann, quello di presentare al pubblico, nell’esecuzione degli allievi del Conservatorio selezionati in audizione, anche pagine poco note tratte dal repertorio dei due autori. Del resto, ogni appuntamento sarà dedicato a una particolare tematica, a un tema specifico. Ciò permetterà di collocare i singoli concerti all’interno di un ampio quadro storico di riferimento, atto a ricostruire il clima, intellettuale e sentimentale, che vide attivi i due autori. Come già anticipato, proseguendo sulla linea del Festival Chopin-Schumann, anche il Festival LisztMahler si propone come progetto musicale che, pur avendo nella musica il suo elemento fondante, persegue la logica del progetto culturale in senso allargato. Alcune manifestazioni, infatti, vedranno la collaborazione con i giovani attori della Scuola di Teatro del Piccolo a creare un rapporto sinergico tra musica, letteratura e teatro. Il Conservatorio conferma la propria vocazione di ente di produzione artistica di alto profilo, capace di mettere in moto sul territorio sinergie nuove, cortocircuiti relazionali, che permettono ai giovani allievo dell’Istituto di confrontarsi con i colleghi, discenti di altri Istituti di formazione artistica. L’invito, ancora una volta, è alla Città: che Milano partecipi alle iniziative del suo Conservatorio. Lo meritano i docenti che hanno preparato gli studenti; lo meritano gli studenti che hanno profuso impegno ed energia nella realizzazione di un cartellone tanto ricco. A loro rinnoviamo il nostro grazie, come anche ai partner, pubblici e privati, che sostengono le nostre iniziative. Arnoldo Mosca Mondadori Presidente del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano Sonia Bo Direttore del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Presentazione Liszt e Mahler: la musica è fascinazione Festival in onore della ricorrenza del bicentenario della nascita di Franz Liszt e del centenario della morte di Gustav Mahler La fascinazione di Liszt e Mahler Nella prefazione al “Gustav Mahler” di Bruno Walter, Pierre Boulez osserva che in Mahler “la fascinazione deriva sicuramente dalla potenza ipnotica di una visione che abbraccia con passione la fine di un’epoca che deve assolutamente morire perché un’altra rinasca dall’annientamento”. Come nel mito della araba Fenice, dalle ceneri di Mahler rinasce la musica del futuro, all’insegna, sempre più, della sobrietà. Al contrario Mahler è sovrabbondante in tutto, a cominciare dalla predilezione, nella sinfonia, per un gesto formale che porta alle più estreme conseguenze le himmlische Länge (le “lungaggini celesti”) di Schubert. Predilige la mescolanza dei “generi”, senza distinzioni tra materiali nobili e meno nobili, addirittura le contaminazioni: l’universo vocale irrompe quasi sempre nel genere della sinfonia, ed effetti teatrali, ottenuti attraverso strumenti posti fuori scena, erodono ancor più i margini di un genere preciso. Ma naturalmente la fascinazione, in Mahler, passa soprattutto attraverso un gusto raffinato della strumentazione, un uso dei timbri orchestrali da vero maestro del colore, seducenti non meno che in Berlioz. In cosa consiste, invece, il potere di fascinazione di Liszt? Seduttore nella vita oltre ogni limite, Liszt è come Mahler maestro di eccessi. Non a caso Schumann, recensendo nel 1839 i Grandi Studi parla di brani di “tempesta e di orrore, studi per dieci o dodici persone al massimo in tutto il mondo”, e di composizioni che bisogna necessariamente sentire e vedere. Dominatore delle folle attraverso il senso, nello stile di Paganini, grazie ad un virtuosismo portato, soprattutto negli anni ‘30 e ’40, alle più estreme conseguenze, Liszt fa di questa caratteristica il suo punto di forza nel momento in cui inventa il recital moderno, quei soliloqui musicali a cui fa riferimento nella lettera scritta nel giugno 1839 alla principessa Cristina di Belgiojoso. Ed eccessivo Liszt lo è anche, all’opposto, nella sua ultima fase di vita, in cui il ripensamento del passato e il sentimento religioso lo portano a desiderare una scarnificazione dell’oggetto sonoro: così giunge agli esiti estremi, rarefatti, degli anni ’80, alle due La lugubre gondola e Nuages gris. Ideale prosecuzione del Festival dedicato a Chopin e Schumann che ha chiuso l’attività concertistica del 2010, questo nuovo ciclo che il Conservatorio “G. Verdi” dedica alla ricorrenza del Bicentenario della nascita di Franz Liszt e del Centenario della morte di Gustav Mahler propone sette concerti “a tema” che vedranno protagonisti molti studenti ed alcuni ex-studenti del Conservatorio, ed una proiezione cinematografica a cura Francesco Leprino e Luigi Verdi. Di complemento, ma non per questo di minore importanza, tre incontri pomeridiani: una conferenza di Paolo Petazzi e Milijana Pavlović dedicata a Mahler, l’esecuzione di un’opera di Liszt raramente proposta in sala di concerto da parte di Claudio Marzorati e Maria Pia Carola, preceduta da un inquadramento musicologico di Ettore Napoli, un incontro su Liszt tenuto dal grande pianista Michele Campanella. Ancora una volta, nell’ottica di realizzare un progetto culturale in senso allargato, la Musica, che ovviamente è l’ingrediente principale di queste manifestazioni, verrà accostata ad altre forme artistiche. Da cui, anche per quest’anno, la collaborazione con la Scuola di Teatro del Piccolo per la serata dedicata alle prime due Années de pèlerinage di Liszt, dal titolo “Appunti di viaggio”: ospiti, due dei migliori attori dell’ultimo triennio di studi della Scuola di Teatro da poco diplomati, Matteo De Mojana ed Elisabetta Scarano. Nuova, invece, è la collaborazione legata al mondo del cinema: il noto regista e musicologo Francesco Leprino assieme al compositore e musicologo Luigi Verdi hanno creato per noi il documentario “Piano Liszt. Un secolo di cinema con Franz Liszt”, frutto di un lungo lavoro di ricerca dei materiali -il serbatoio potenziale ammonta addirittura a trecento film- e di montaggio sapiente, che ci racconta, in un percorso che è allo stesso tempo storia e celebrazione del mito di Liszt, come l’uomo e la sua musica siano stati interpretati attraverso l’immagine. Naturalmente, per ragioni di riconoscimento iconico le composizioni cinematograficamente più sfruttate sono quelle più familiari al grande pubblico, a cominciare dalla Rapsodia Ungherese n. 2 e dal Sogno d’amore n. 3. Il Festival si apre dunque il 20 ottobre con un concerto tutto lisztiano dal tema “Angeli e demoni”: il racconto musicale della contrapposizione di Bene e Male, di Luce e Tenebra, principi opposti e complementari che trovano una sintesi ideale nell’ultimo brano in programma, la celeberrima Sonata in si minore. Anche Alfred Brendel riconosce la parentela tra la Sonata in si minore e la Faust-Symphonie e più in generale il mito di Faust. Nella Sonata, emblematica è la trasformazione del tema di Mefistofele, caratterizzato da una inquietante nota ribattuta in staccato nel registro grave del pianoforte, nel dolcissimo tema di Margherita: senza dubbio, una sapiente mutazione di maquillage …! Il secondo concerto, “Appunti di viaggio”, è un’esemplare avventura spirituale in cui Sénancour, Byron e Schiller diventano i filtri letterari attraverso cui giungono al musicista le suggestioni della Natura legate al paesaggio svizzero, mentre Raffaello e Michelangelo e Dante (ma anche Salvator Rosa e Petrarca) ispirano un’immagine dell’Italia come luogo di eccellenza dell’Arte. Segue il concerto dedicato all’influenza della musica tzigana sul Liszt autore delle Rapsodie ungheresi (è, nel 1859, il suo criticatissimo volume, dal titolo Gli zingari e la loro musica in Ungheria) e su autori non necessariamente a lui contemporanei, come Dvořák, Sarasate, Ravel, poi il concerto che vede il liederista Mahler, autore anche del giovanile Quartettsatz, presentato in compagnia dei suoi amici della Scuola di Vienna, Berg, Webern e Schoenberg. Dopo la proiezione cinematografica, il sesto appuntamento è incentrato sul tema de “Il Sacro”, in cui centrale sarà l’esecuzione di un lavoro degli anni ’70, la Via Crucis per voci, coro e organo. In chiusura il concerto, tutto lisztiano, dedicato a “Trascendente e trascendentale”, dove l’aspirazione al virtuosismo sovrumano è messa in relazione ad un sentimento del trascendente, che negli estratti da Années de pèlerinage. Troisième Année porta a rappresentare l’Italia non più come luogo geografico ma come ideale sede della civiltà cattolica, quindi il concerto di “Coronamento”, in cui vengono interpretate pagine sinfoniche di Liszt, Ravel e Mahler. Naturalmente il mio personale ringraziamento va a tutti gli amici e colleghi che con le loro osservazioni e i loro suggerimenti hanno contribuito alla messa a punto del Progetto, e soprattutto ai giovani artisti che animeranno le serate di questo ciclo: a loro, il pensiero più gioioso di tutto il Conservatorio. Silvia Limongelli Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Calendario Liszt e Mahler: la musica è fascinazione Festival in onore della ricorrenza del bicentenario della nascita di Franz Liszt e del centenario della morte di Gustav Mahler CONCERTI Giovedì 20 ottobre - Sala Verdi, ore 21.00 Angeli e demoni. Musiche di Franz Liszt Giovedì 27 ottobre - Sala Verdi, ore 21.00 Appunti di viaggio. Musiche di Liszt e Verdi-Liszt Giovedì 10 novembre - Sala Verdi, ore 21.00 Spirito ungherese, spirito zigano. Musiche di Liszt, Dvořák, Sarasate Martedì 22 novembre - Sala Verdi, ore 21.00 Mahler e la Scuola di Vienna. Musiche di Mahler, Schoenberg, Webern, Berg Mercoledì 30 novembre - Chiesa di Sant’Angelo, ore 21.00 Il sacro. Musiche di Liszt, Wolf Martedì 6 dicembre - Sala Verdi, ore 21.00 Trascendente e trascendentale. Musiche di Franz Liszt Domenica 18 dicembre - Sala Verdi, ore 21.00 Coronamento. Concerto sinfonico. Musiche di Liszt, Mahler, Ravel PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHE Venerdì 25 novembre - Sala Puccini, ore 21.00 Proiezione di Piano Liszt. Un secolo di cinema con Franz Liszt Documentario a cura di Francesco Leprino e Luigi Verdi INCONTRI-CONFERENZE Giovedì 10 novembre - Sala Puccini, ore 18.00 Una rarità lisztiana: la sonata per violino e pianoforte Con Ettore Napoli, Claudio Marzorati, Maria Pia Carola Martedì 22 novembre - Sala Puccini, ore 18.00 Mahler e l’Italia con Milijana Pavlović Mahler e la Scuola di Vienna con Paolo Petazzi Martedì 6 dicembre - Sala Puccini, ore 18.00 Michele Campanella parla di Franz Liszt Incontro con il pianista italiano, grande interprete del repertorio lisztiano Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Giovedì 20 ottobre Sala Verdi, ore 21.00 Angeli e demoni FRANZ LISZT (1811-1886) Ballata n. 2 in si minore Alexandra Ducariu pianoforte Ich liebe dich (su testo di F. Rückert) Du bist wie eine Blume (su testo di H. Heine) Der Fischerknabe (su testo di F. Schiller) Freundvoll und leidvoll (su testo di J. W. Goethe ) Oh, quand je dors (su testo di V. Hugo) Es muss ein Wunderbares sein (su testo di O. Redwitz) Im Rhein ,im schöne Strome (su testo di H. Heine) Kling leise mein Lied (du testo di J. Nordmann) Hohe Liebe (su testo di L. Uhland) Bist du! (su testo di F.E. Metschersky) Wie singt die Lerche schön (su testo di H. Von Fallersleben) Loreley (su testo di H. Heine) O lieb (su testo di F. Freiligrath) Monica Lukacs soprano - Stefano Ligoratti pianoforte La lugubre gondola Luca Colardo violoncello - Boris Iliev pianoforte Sonata in si minore Alfredo Blessano pianoforte Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Giovedì 27 ottobre Sala Verdi, ore 21.00 Appunti di viaggio In collaborazione con la Scuola di Teatro del Piccolo FRANZ LISZT (1811-1886) da Années de pèlerinage. Prémière année, Suisse: Chapelle de Guillame Tell Au Lac de Wallenstadt Elena Chiavegato pianoforte da Années de pèlerinage. Prémière Année, Suisse: Vallée d’Obermann Giuliano Guidone pianoforte da Venezia e Napoli. Supplément aux Années de pèlerinage: Canzone in mi bemolle minore Tarantella in sol minore Andreas Iliuta pianoforte SIMONE SCARDONI Epiciclosi I, II, III per pianoforte Pietro Bonfilio pianoforte GIUSEPPE VERDI/FRANZ LISZT (1813-1901) / (1811-1886) Aida. Danza sacra e duetto finale Parafrasi da concerto Pietro Bonfilio pianoforte FRANZ LISZT da Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie: Sposalizio, Il pensieroso, Après une lecture de Dante Fantasia quasi Sonata Alice Baccalini pianoforte con la partecipazione degli attori Matteo De Mojana e Elisabetta Scarano della Scuola di Teatro del Piccolo Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Giovedì 10 novembre Sala Puccini, ore 18.00 Una rarità lisztiana: la Sonata per violino e pianoforte Introduce Ettore Napoli Claudio Marzorati violino Maria Pia Carola pianoforte ____________ Sala Verdi, ore 21.00 Spirito ungherese, spirito zigano ANTONÍN DVOŘÁK (1841-1904) Ciganské Melodie op. 55 Má píseň zas mi láskou zní Aj! Kterak trojhranec můj přerozkošně zvoní A les je tichý kolem kol Když mne stará matka zpívat, zpívat učívala Struna naladěna, hochu, toč se v kole Široké rukávy a široké gatě Dejte klec jestřábu ze zlata ryzého Monica Lukacs soprano - Stefano Ligoratti pianoforte FRANZ LISZT (1811-1886) Rapsodia ungherese n. 12 in do diesis minore Federico Ercoli pianoforte PABLO DE SARASATE (1844-1908) Zigeunerweisen op. 20 per violino e pianoforte George Botusina violino - Monica Cattarossi pianoforte FRANZ LISZT Rhapsodie espagnole. Folies d’Espagne et Jota aragonesa Alice Baccalini pianoforte MAURICE RAVEL (1875-1937) Tzigane. Rapsodie de concert per violino e pianoforte Cesare Zanfini violino - Maddalena Miramonti pianoforte FRANZ LISZT Rapsodia ungherese n. 2 in do minore Stefano Ligoratti pianoforte Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Martedì 22 novembre Sala Puccini, ore 18.00 Mahler e l’Italia. Conferenza di Milijana Pavlović Mahler e la Scuola di Vienna. Conferenza di Paolo Petazzi ____________ Sala Verdi, ore 21.00 Mahler e la Scuola di Vienna ALBAN BERG (1885-1935) Sonata per pianoforte op. 1 Benedetta Piroddi pianoforte ANTON (VON) WEBERN (1883-1945) Quattro pezzi op. 7 per violino e pianoforte Marcello Miramonti violino - Maddalena Miramonti pianoforte ARNOLD SCHOENBERG (1874-1951) dai Vier Lieder op. 2: n. 1 Erwartung (su testo di R. Dehmel); n. 3 Erhebung (su testo di R. Dehmel); n. 4 Waldsonne (su tetso di J. Schlaf) Anna Zoroberto soprano - Maria Laura Molinaro pianoforte da Acht Lieder op. 6: n. 8 Der Wanderer (su testo di F. Nietzsche) Jaewon Lee tenore - Alice Meregaglia pianoforte da Das Buch der hängenden Gärten op. 15 (su testi di S. George): n. 1; n. 2; n. 3; n. 4; n. 5 Ana Spasic soprano - Daniela Pescatori pianoforte GUSTAV MAHLER (1860-1911) Quartettsatz con pianoforte in la minore Lorenzo Derinni violino - Matteo Torresetti viola Babak Khayami violoncello - Boris Iliev pianoforte dai Lieder eines fahrenden Gesellen: n. 1 Wenn mein Schatz Hochzeit macht; n. 3 Ich hab ein glühend Messer; n. 4 Die Zwei blauen Augen Kim Kalim mezzosoprano - Daniela Pescatori pianoforte da Des Knaben Wunderhorn (1888-1891): Aus!Aus!; Starke Einbildungskraft; Scheiden und Meiden Alma Nobuko Nakayama soprano - Boris Iliev pianoforte da Rückertlieder (su testi di F. Rückert): n. 1, n. 3, n. 5 Kohei Yamamoto tenore - Manana Jangavadze pianoforte Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Venerdì 25 novembre Sala Puccini, ore 21.00 Piano Liszt Un secolo di cinema con Franz Liszt Documentario a cura di Francesco Leprino e Luigi Verdi. Italia, 2011 Sono circa trecento i film che utilizzano la musica di Franz Liszt nella colonna sonora, tra gli albori del cinema e il 2010. Tutta questa documentazione audiovisiva ci permette di avere un quadro molto interessante sulla ricezione della figura e dell’opera di Franz Liszt, uno dei compositori classici più “saccheggiati” per il grande schermo. La fortuna di Liszt e della sua musica nel cinema è stata quindi ampia, e ha fatto scaturire, con le più diverse funzioni e nei più disparati contesti, una ridda notevole di situazioni filmiche che vanno dal paradossale al sentimentale, al comico, al funzionale, all’inatteso. Noteremo anzitutto come elementi comuni e nessi di una stessa composizione riescono a stabilire esiti molto differenti, nel loro associarsi all’immagine, in film diversi. In questo senso lo stretto confronto mette in evidenza come la “colonna sonora”, specie quando si tratta di “icone” musicali, condiziona e calamita il senso di una sequenza, trasfigurandola. I temi lisztiani che appaiono più di frequente come leitmotive caratterizzanti vari personaggi e situazioni costituiscono già un corpus d’osservazione molto interessante. Ad esempio la Rapsodia ungherese n. 2, decisamente il brano più utilizzato, soprattutto nella musica per cartoni animati: sono circa ottanta le apparizioni di questa rapsodia in film o cortometraggi (di cui almeno trenta nei cartoons). In particolare il finale della Rapsodia è generalmente legato a situazioni festose, se non comiche o grottesche. Il tema di Sogno d’amore n. 3 appare in una cinquantina di film, quasi sempre eseguito da un attore-pianista, legato a situazioni romantiche, di struggimento amoroso o durante matrimoni, maggiormente utilizzato agli inizi del cinema sonoro. Frammenti di Les Préludes appaiono in circa trenta film: il carattere guerresco del finale è usato come leitmotiv in serie di fantascienza o a sottolineare scene eroiche o di guerra. Altri brani lisztiani che ricorrono spesso sono il Concerto n. 1, Consolation n. 3, Un Sospiro, Fantasia su temi ungheresi, Mefisto valzer n. 1, La campanella. Vi sono poi almeno una decina di film dedicati alla vita di Franz Liszt, a testimonianza della sua popolarità presso il grande pubblico. A questi titoli se ne aggiungono un’altra trentina in cui Liszt appare come personaggio secondario, oppure come “spalla”. in film dedicati alla vita di altri compositori come Wagner o Chopin. Naturalmente l’industria cinematografica ha privilegiato le composizioni più eseguite, per ragioni, appunto, di riconoscimento iconico, come spesso accade nel cinema, e ha adoperato solo in pochi casi musiche meno conosciute, utilizzandole per la loro tinta drammatico-sentimentale. Esempi tipici in tal senso sono Nuages Gris, Gondola Funebre, Tasso lamento e trionfo ecc. Così resta escluso dal cinema in gran parte l’ultimo Liszt, esattamente come resta escluso dalle sale da concerto. Infine, da sottolineare il valore aggiunto che scaturisce nel documentario dagli accostamenti, con passaggi repentini e senza soluzione di continuità da una sequenza all’altra, creando anche un ulteriore ipertesto di interpretazioni musicali diverse e di situazione avvicinate per similitudine, contrasto, opposizione. Un montaggio che tende a restituire, in una sorta di compressione spazio temporale, l’atteggiamento di un secolo di cinema verso questo grande compositore. Francesco Leprino e Luigi Verdi Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Mercoledì 30 novembre Chiesa di Sant’Angelo, ore 21.00 Il sacro FRANZ LISZT (1811-1886) San Francesco. Preludio per il cantico del sol di San Francesco Preludio e fuga sul nome BACH Luca Lavuri organo HUGO WOLF (1860-1903) da Mörike-Lieder: Verborgenheit, Neue Liebe, Wo find ich Trost? Jaewon Lee tenore - Daniela Pescatori pianoforte In der Frühe (su testo di E. Mörike); Gebet (su testo di F. Kind); Der Genesene an die Hoffnung (su testo di E. Mörike) Grenzen der Menschheit (su testo di W. Goethe) Gianluca Valenti baritono - Caterina Gisi pianoforte FRANZ LISZT Via crucis per coro e organo Luca Lavuri organo Coro Joseph Haydn del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano Edoardo Cazzaniga direttore Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Martedì 6 dicembre Sala Puccini, ore 18.00 Michele Campanella parla di Franz Liszt Incontro con il pianista italiano, grande interprete del repertorio lisztiano ____________ Sala Verdi, ore 21.00 Trascendente e trascendentale FRANZ LISZT (1811-1886) Due Leggende: S. Francesco d’Assisi predica agli uccelli S. Francesco da Paola cammina sulle onde Antonello D’Onofrio pianoforte da Années de pèlerinage. Troisième Année: Aux cyprès de la Villa D’Este I e II Boris Iliev pianoforte da Harmonies poétiques et religieuses: Funérailles Giuseppe Fiorenza pianoforte SERGIO BUGEJA Preludio op. 1 n. 1 per pianoforte Antonello D’Onofrio pianoforte FRANZ LISZT Due studi da concerto: Waldesrauschen; Gnomenreigen Elena Chiavegato pianoforte dai Tre studi da concerto: Studio in fa minore La leggerezza Rigoletto-Parafrasi da concerto Dominika Szlezynger pianoforte dai Liebesträume: n. 3 Notturno in la bemolle maggiore dagli Studi trascendentali da Paganini: n. 3 La campanella dagli Studi trascendentali: n. 4 Mazeppa Yoshifumi Morita pianoforte Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Domenica 18 dicembre Sala Verdi, ore 21.00 Coronamento MEHDI KHAYAMI Abadan per orchestra MAURICE RAVEL (1875-1937) Tzigane. Rapsodie de concert per violino e orchestra Marcello Miramonti violino solista FRANZ LISZT Totentanz: parafrasi del Dies irae Yoshifumi Morita pianoforte GUSTAV MAHLER (1860-1911) Rückertlieder (su testi di F. Rückert) Gianluca Valenti baritono FRANZ LISZT (1811-1886) Les Préludes. Poema sinfonico da Alphonse de Lamartine Orchestra del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano Fabiano Monica direttore Festival Liszt e Mahler: la musica è fascinazione 20 ottobre – 18 dicembre 2011 Liszt e Mahler: la musica è fascinazione Festival in onore della ricorrenza del bicentenario della nascita di Franz Liszt e del centenario della morte di Gustav Mahler Con il sostegno di BANCA POPOLARE DI LODI Con il patrocinio di CONSOLATO UNGHERESE FORUM AUSTRIACO DI CULTURA In collaborazione con SCUOLA DI TEATRO DEL PICCOLO Mediapartner FONDAZIONE AMADEUS