Lezioni del corso di SOCIOLOGIA GENERALE I CONCETTI BASE “l’oggetto di studio della sociologia è estremamente esteso poiché copre allo stesso tempo vasti insiemi,gruppi di entità varie e le più minute unità di osservazione.L’ ampiezza di questo campo di ricerca spiega la grande diversità degli studi empirici e teorici e,conseguentemente,la difficoltà a sviluppare una teoria coerente……La sociologia è una scienza-in-situazione :il suo oggetto di studio non è finito”.(Rocher) 2 La sociologia: introduzione La sociologia è la scienza che per oggetto l’agire sociale,i fenomeni sociali indagati nelle cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e riferimento alle forme della vita sociale in generale. 4 Le ''sociologie'' (esempi) • • • sociologia dei processi culturali • • • sociologia dei consumi sociologia dei media sociologia dei proc.economic lavoro sociologia della religione sociologia delle migrazioni Fare sociologia è comunque semplice,se non altro perché come oggetto di studio il ns.comportamento ( > importanza del 6 metodo) LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA La sociologia nasce come disciplina autonoma nel XIX secolo come necessità riflessione sugli enormi mutamenti legati al processo di modernizzazione (rivoluzione industriale,rivoluzione francese, rivoluzione scientifica) RIVOLUZIONE SCIENTIFICA (''stacco'' dal pensiero filosofico scienze -n/s- che vengono ad acquisire una autonomia teorica e metodo RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (tutta una serie di fenomeni tecnologici economici-sociali che rendono necessaria una nuova riflessione sulla società) RIVOLUZIONE FRANCESE (la destrutturazione dell'ordine politico siociale classico porta a riconsiderare la natura della strutturazione della società) 8 TRE DOMANDE ESSENZIALI CHE PONE LA SOCIOLOGIA • Come è possibile l'esistenza della società,ovvero cosa impedisce il "caos" • • Quali sono le cause del mutamento Quali sono e su cosa si fondano relazioni fra individui e individui società La SOCIOLOGIA come scienza ha oggetto fenomeni osservabili; usa pertanto metodologie e strumenti consentono • • • l'osservazione la sistematizzazione la comprensione dei fenomeni sociali stessi 10 LA SOCIOLOGIA NON E'SOLO UNA DESCRIZIONE DI FENOMENI, MA E' COMPRENSIONE DELLO AGIRE SOCIALE NELLA SUA COSTANTE UNIFORMITA' E NEL SIGNIFICATO ATTORI SOCIALI AD ESSO ATTRIBUISCONO 12 LA RICERCA Le metodologie conseguentemente le tecniche e strumenti) si suddividono generalmente in 14 • M.QUANTITATIVI (atti a quantificare determinati • M.QUALITATIVI (atti a rilevare caratteristiche strutturali dei fenomeni) In altri termini,la RICERCA QUANTITATIVA • fornisce la ''misura'' del fenomeno studiato • è uniforme per tutti i soggetti/oggetto di ricerca • i dati ottenuti sono oggettivi standard • si rivolge comunque generalmente un "campione",anche se ampio rappresentativo In altri termini,la RICERCA QUALITATIVA • permette di individuare i fattori per la comprensione della motivazione all'azione degli attori sociali,pur se circoscritta in termini numerici • offre informazioni spesso disomogenee ma ricche di contenuto ed in profondità (intervistatore) prevedendo un coinvolgimento dei soggetti (intervistati) 16 Una gerarchia di concetti METODOLOGIA Regole e condizioni formali a carattere generale TECNICHE Singole procedure operative STRUMENTI Singoli"mezzi" relativi alle tecniche Il percorso •Scelta del problema e delle ipotesi •Disegno della ricerca (progettazione,metodologie,ecc.) •Raccolta dati ("documentale"- "sul campo") •Sistematizzazione dati •Analisi ed interpretazione delle risultanze •Rapporto di ricerca 18 La sociologia:concetti problematiche e SCENARI TARDOMODERNITA’ “MODERNITA’ LIQUIDA” GLOBALIZZAZIONE 20 La tardo modernità ∑ Non è “una epoca”,bensì un “clima culturale” ∑ Tardomodernità o postmodernità? La tardo modernità ∑ Declino stato/nazione (surdeterminazione) ∑ “Rischio” ed “incertezza” (crisi della razionalità) ∑ Costruzione della realtà:eclettismo e frammentazione della esperienza (fine dei “grand recits”) 22 ∑ “Cultura del presente” (l’ ”istante”,l’ “oggi”,senza passato né futuro) ∑ Declino delle ideologie La modernità “liquida” Sviluppo della tardo modernità,secondo Bauman nella società contemporanea sono “liquefatti” i legami tra gli individui legami sociali che tendono a dissiparsi, a disgregarsi e a diventare sempre più effimeri. 24 In linea generale,il concetto di “società liquida” si riferisce al tessuto sociopolitico della società contemporanea che è,appunto, “liquido”, cioè sfuggente a ogni categorizzazione e quindi inafferrabile. La causa principale è la globalizzazione anche delle dinamiche consumistiche del declino delle ideologie e degli altri fattori della postmodernità che hanno causato uno spaesamento dell’individuo quindi la sua esposizione alle spinte, ai cambiamenti rapidi, alle violenze della “società dell’incertezza”. 26 Bauman cioè pensa che il “processo di liquefazione” si attui in diversi ambiti della vita nella società contemporanea come ad esempio il lavoro, la comunità, l'individuo, come già detto i rapporti sociali, la libertà strutture sociali etc. Sempre Bauman attribuisce alla rete un ruolo specifico in questa“liquidità”, ovvero sostiene che la maggior parte degli “internauti” tendono a non aprirsi ad concreta visione del mondo ma a rinchiudersi dentro steccati,dentro una “confort zone” autoreferenziale. 28 LA GLOBALIZZAZIONE Possiamo definire la processi sociali usareil temine combinazione economici, e culturali, come effetti : che - La formazione di un mercato finanziario globale; - L'aumento dell'incidenza di nuove tecnologie; 30 - L'iperconcorrenza,ovvero una accentuata competitività agevolata dai processi di liberalizzazione, privatizzazione e di deregulation; - Lo sviluppo di un'informazione che insieme al contemporaneo progresso dei mezzi di trasporto unifica il mondo per ridurlo dimensione di ''villaggio''; - La formazione di una globale, cultura in cui il peso singoli apporti riflette la capacità di influenza delle varie componenti; 32 In particolare,per molti Autori,la g.c. tende a realizzare una sorta di cultura globale cosmopolita fondantesi sulla c.d. CROSS FERTILIZATION Vanno comunque sottolineati i rischi di 1) una progressiva estinzione di ”tradizioni linguistico-culturali, 2) presenza accentuata di una “cultura egemonica”. Ciò che in realtà sembra poi prevalere è una sorta di logica GLOCAL nella quale vengono a convivere culture autoctone,cultura globale,forme di ibridazione. 34 I SISTEMI SOCIALI La SOCIETA' La società è una immagine consolidata di realtà,definibile come un insieme/sistema organizzato di individui che vivono su un territorio e collaborano gruppi per la soddisfazione di bisogni sociali e si riconoscono una comune cultura. 36 SISTEMA INSIEME INTERCORRELATO DI PARTI INTERDIPENDENTI I SISTEMI SOCIALI: L'APPROCCIO LUHMANN Nella modernità si è verificata una maggiore differenziazione funzionale società in sottosistemi che hanno tempo aquisito sempre più autonomia, come: • • • • 38 la politica l'economia la scienza i media Si tratta però di schemi interpretativi della realtà atti a ridurre la complessità della realtà stessa.Pertanto,dire esistono i sistemi sociali significa esistono "oggetti"di osservazione caratteristiche tali da giustificarne concetto Ogni sistema sociale si differenzia dall'ambiente di riferimento e nel interno per AUTOREFERENZIALITA' (autodeterminazione) 40 In altri termini,un sistema autoreferenziale (o autopoietico) sistema che ridefinisce continuamente stesso rispetto all'esterno (che è e comunque "filtrato") e,al proprio interno,si sostiene e si riproduce,avendo come criterio distintivo il suo mantenimento. In particolare,rispetto allo ambiente di riferimento,tale strutturazione autoreferenziale si realizza attraverso processi autopoietici ("creazione di se stesso") ed è sostanzialmente indifferente all'ambiente stesso. stimoli esterni sono significativi per il sistema solo se riportabili nello stesso con propri linguaggi/codici 42 L’ AZIONE SOCIALE Parlando di AZIONE SOCIALE o di ATTORE SOCIALE ci si può riferire tanto a singoli attori/azioni quanto ad attori/azioni collettivi 44 L'AZIONE SOCIALE Sequenza intenzionale di atti forniti senso che un soggetto (individuale/collettivo = attori sociali) compie scegliendo fra varie alternative possibili. .......al fine di conseguire scopo. (Gallino) L'AZIONE SOCIALE PER WEBER 1. razionale rispetto allo scopo 2. razionale rispetto al valore 3. razionale rispetto alle tradizioni 4. razionale rispetto alla affettività 46 La ''razionalità limitata'' (Simon) I limiti della razionalità consistono - informazioni incomplete/imperfette - relativa capacità (circostanze) elaborare le informazioni - il tempo limitato disponibile - la complessità di molte problematiche - preferenze/opzioni contrastanti proprio ambito di riferimento) 48 LA CULTURA CULTURA E' TUTTO CIO'CHE DEVE LA SUA CREAZIONE ALL'AZIONE COSCIENTE E TENDENZIALMENTE LIBERA DELL'UOMO, CIOE'IL PATRIMONIO INTELLETTUALE MATERIALE,RELATIVAMENTE STABILE E CONDIVISO, PROPRIO DEI MEMBRI DI UNA COLLETTIVITA' ED E’ COSTITUITO D VALORI,NORME,DEFINIZIONI,LINGUAGGI, SIMBOLI, SEGNI,MODELLI DI COMPORTAMENTO,OGGETTI MATERIALI, ECC. (Cesareo) 50 Elementi della cultura-concezione 1. CULTURA MATERIALE (tecniche produttive,tecnologie,prodotti) 2. CULTURA SOCIALE (struttura sociale,sistemi di relazione,comportamento sociale) 3. CULTURA IMMATERIALE (comunicazione,conoscenze,norme,valori, religione) La cultura secondo la prospettiva degli “ASSUNTI DI BASE” Un insieme coerente di assunti fondamentali inventati,scoperti e sviluppati da un gruppo sociale funzionali per affrontare l’ambiente esterno e l’integrazione interna. 52 Sotto certi aspetti e per certe interpretazioni,,tali “assunti” sembrano essere strutturali a tutte le culture,mentre varia assolutamente,in ogni cultura,l’elaborazione degli assunti stessi. I livelli profondi della cultura (esempi) La relazione con l’ambiente,Realtà verità,La natura umana e le relazioni umane,Tempo e spazio problemi di integrazione interna (linguaggio comune,la natura della autorità) problemi di sopravvivenza esterna (obiettivi/mezzi,analisi/valutazione) 54 La cultura secondo la PROSPETTIVA SIMBOLICA Un set di significati trasmessi nella storia ed incorporati in simboli; un sistema di concezioni ereditate ed espresse in forme simboliche,attraverso le quali gli uomini perpetuano e sviluppano la conoscenza I SIMBOLI In generale,sono “qualcosa-che-sta qualcos’altro” (la bandiera,la Croce,ecc.),ovvero rinvia ad significato e/o sistemi di significato che derivano comunque dalla cultura. I sistemi simbolici sono complessi strutturati di simboli,come,ad es.,il linguaggio. 56 SOCIETA’ E CULTURA OGGI NELLO APPROCCIO SOCIOLOGICO Nella sociologia oggi si condivide l'idea che tra cultura e contesti sociali esistano rapporti di influenza reciproca e quindi bidirezionale. 58 Questi rapporti sono stati comunque affrontati con prospettive che possiamo farrisalire ai 3 di seguito specificati e che vengono a corrispondere a tre modalità di ricerca,ovvero: 1) Come le strutture sociali producono effetti sulla cultura. In questo caso la cultura è variabile dipendente di fattori strettamente collegabili ai contesti sociali e ai loro fenomeni. 60 2) Come le forme e le espressioni culturali influenzano la società. In questo caso la cultura è variabile indipendente attraverso cui spiegare il sorgere e l'operare di azioni sociali riferibili tanto ai soggetti alle strutture e alle istituzioni. 3) Come la cultura si trasmette, diffonde e si trasforma. In questo caso l'attenzione è rivolta ai processi che partono dalla cultura per tornare alla cultura, anche se in questo ritorno contano gli aspetti tipo sociale,come socializzazione,ecc.) 62 Rapporto “Cultura/società”:approcci • WEBER (etica protestante e sviluppo capitalismo) • MARX (struttura/sovrastruttura) • ARCHER (''artificio metodologico) CULTURA E CULTURE La problematica del "relativismo culturale" Le problematichedel "multiculturalismo" 64 SUBCULTURA (articolazione culturale) INSIEME RELATIVAMENTE DIFFERENZIATO/DIFFERENZIANT VALORI,CREDENZE,NORME TRADIZIONI,LINGUAGGI E MANUFATTI CHE CARATTERIZZANO GRUPPO SOCIALE ARTICOLAZIONI CULTURALI (subculture) Territoriali (localismo) Etniche Ideologico-religiose 66 STILI DI VITA INSIEME UNITARIO DI PREFERENZE ESPRESSO DA UN ATTORE SOCIALE NEI VARI AMBITI DELLA VITA SOCIOCULTURALE CHE. DETERMINA I ''CONSUMI'' DELL'ATTORE SOCIALE STESSO MODE 68 • comportamenti sociali motivati dalla soddisfazione di bisogni • • • carattere ''effimero'' modalità distintiva modalità di comunicazione COMPONENTI E PROCESSI VALORI Rappresentano le concezioni "desiderabile" in una società,ovvero ciò che in un dato momento storico si ritiene importante,significativo termine di riferimento per l'azione sociale. 70 NORME Proposizioni (formalizzate o prescrittive della condotta sociale cui attenersi; sono strumenti necessari per regolare il comportamento sociale. (controllo sociale > sanzioni Processo di socializzazione Il processo di integrazione dell'individuo nel gruppo sociale attraverso la • • • appropropriazione interiorizzazione identificazione di/con norme,valori,modelli di comportamento,ecc. ( > la cultura) 72 ., IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE HA COME PRINCIPALI ''AGENTI''/FASI : per la socializzazione primaria: famiglia/parentela/gruppo dei pari per la socializzazione secondaria scuola,organizzazioni,mondodel lavoro I media costituiscono ormai da quasi un secolo un agente di socializzazione trasversale alle due fasi,in quanto divenuti progressivamente un fondamentale strumento di “apprendimento” di realtà 74 RUOLO E STATUS Sono fra i fattori costituenti l'interazione sociale; lo STATUS (posizionamento sociale) è l'insieme delle risorse sociali cui si dispone e di apprezzamento relativi ad ogni posizione all'interno società,il RUOLO si riferisce alle aspettative sociali che si hanno nei confronti di uno STATUS Il COMPORTAMENTO DI STATUS consiste nel "COME" l'attore sociale svolge ("rappresenta") lo status stesso effettivamente (margine di gioco.,devianza) determinando così il ruolo (aspettative) 76 La vita sociale può definirsi come una trama di relazioni sociali che realizzano in INTERAZIONI SOCIALI Tali processi di interazione sono vincolati: • • • • dal contesto dalle dinamiche situazionali dai condizionamenti da "apriori" (impossibilità di cogliere l'Altro sua totalità ma rispetto ad uno status;I'Altro non è "interamente" sociale,è anche qualche "altra Per interazione sociale si intende una relazione di tipo cooperativo svolta da due o più attori soggetti agenti, che orientano le loro azioni in riferimento ed reazione al comportamento di altri attori. Queste relazioni caratterizzate da una certa durata, intensità e ripetitivitànel tempo. 78 LA INTERAZIONE COME “SCAMBIO” Homans sviluppa una teoria interazione sociale particolarmente interessante che si fonda teoria economica dello scambio basa su 4 principi (segue) La interazione come ''scambio'' i principi l."Il comportamento è determinato dal profitto atteso'' 2."Lareciprocità" 3."Lo scambio equo 4."Scambi equilibrati in alcune relazioni possono produrre scambi squilibrati in altre relazioni'' 80 Il GRUPPO è un insieme di sociali che • INTERAGISCONO FRA DI LORO • IN UN CERTO LASSO DI TEMPO • HANNO TRATTI DISTINTIVI • CONDIVIDONO VALORI E NORME DI COMPORTAMENTO • HANNO UN OBIETTIVO COMUNE Fattori di formazione dei gruppi a) VICINANZA (spaziale,funzionale) b) AFFINITA' (atteggiamenti,valori) c) ISOLAMENTO (sociale,psicologico) d) BISOGNI (sicurezza,appartenenza) E “INPUT ESTERNO” 82 In ogni gruppo sono presenti due dimensioni : - quella ''OPERATIVA'' (razionalità,orientamento al compito,ecc.) - quella ''SOCIO-EMOTIVA'' (affettività,emotività,ecc.) che non vanno necessariamente sempre insieme CONSENSO Un processo di riproduzione di identificazione o di un accordo valori e/o significati e/o modalità logiche di azione che vengono attribuiti alla realtà. 84 Forme del CONSENSO * C. ''IDEALE'' (incondizionato) * C. ''CONFORMITA' '' (pressioni gruppo) * C. ''ATTIVO'' rinnovabilità (interiorizzazione, CONFLITTO Una azione disgiuntiva che può svilupparsi da divergenze di obiettivi strategie opinioni comportamenti fra attori sociali. 86 Caratteristiche del conflitto a) La “normalità” del conflitto Il conflitto è ''fisiologico'',nel senso che è RISCONTRABILE TUTTE LE REALTA’ SOCIALI 88 b) Cause di conflitto • SCARSITA'DI RISORSE E DI CHANCES DI VITA • DISEGUALE DISTRIBUZIONE DI POTERE • SFRUTTAMENTO PERSONE/RISORSE DA PARTE DI GRUPPI SOCIALI VERSUS ALTRI GRUPPI SOCIALI • INCAPACITA' ISTITUZIONALE A SVILUPPARE CONSENSO • FONTE :ENDOGENA/ESOGENA 90 Possiamo distinguere diversi livelli della realtà sociale in cui si manifestano i conflitti: ∑ il livello micro è caratterizzato da relazioni "faccia a faccia", dove gli attori sono i singoli individui; ∑ ∑ ∑ ∑ al livello meso, intermedio quanto a dimensioni e complessità, gli attori del conflitto sono gruppi e organizzazioni; ∑ 92 il livello macro, infine, comprende i conflitti che si presentano in grandi aggregati politico-sociali come società e stati, dove gli attori sono entità collettive come partiti, movimenti sociali, gruppi paramilitari o gli stessi stati. POTERE,AUTORITA',LEADERSHIP Weber distingue fra "potere" la possibilità di essere obbedito "autorità" come potere legittimato, istituzionalizzato; Weber poi è possibile distinguere tre "modelli ideali" di potere relative legittimazioni) : • il potere "tradizionale", derivante appunto dalla tradizione legittimato dalla credenza "bontà" della tradizione stessa, 94 •il potere "carismatico", ovvero il potere eccezionale riconosciuto e legittimato di straordinarie qualità capacità personali, •il potere "legale", che è derivante dalla legge e legittimato dalla credenza equità/giustizia della legge 96 Caratteristica/funzione della legittimazione - la legittimità rende il rapporto di potere vivibile (stabilisce reciproca fiducia) - la legittimità è comunque relativa ai tempi ed ai contesti La leadership è definibile capacità individuale di esercitare una influenza, un potere, "formale/istituzionale" che "informale/sociale". I concetti di potere e di leadership hanno molto in comune. 98 LE ISTITUZIONI Per istituzione si intende generalmente un apparato preposto allo svolgimento di funzioni e di compiti che hanno a che fare con l'interesse pubblico, comunque inteso, quali l'istruzione (istituzioni scolastiche), la cura della salute (istituzioni sanitarie), l'amministrazione della giustizia (istituzioni giudiziarie), ecc. Nelle scienze sociali per istituzioni si intendono anche,e più specificatamente modelli di comportamento che in una determinata società sono dotati di cogenza normativa. 100 Il concetto sociologico di istituzione assume un significato a un tempo più ampio e più preciso: 1) più ampio perché riguarda in generale tutti i modelli di comportamento e non solo quelli che si manifestano in apparati e organizzazioni (istituzioni sono esempio, anche i riti e le cerimonie, la lingua nazionale, ecc.); 2) più preciso perché sottolinea come, affinché un modello di comportamento possa essere considerato un'istituzione, sia necessaria la presenza di un elemento normativo in qualche misura vincolante. Ogni istituzione comporta la presenza di qualche forma di controllo sociale (formalizzato o no),in quanto ogni istituzione ha di fatto una connotazione di coercitività. 102 STRATIFICAZIONE SOCIALE Per stratificazione sociale si intende disposizione oggettiva od una classificazione soggettiva di individui/gruppi in una "scala" sociale,disposizione attua in base al possesso di RISORSE • economiche (reddito) • politiche (potere) • simboliche (prestigio) Stratificazione sociale E' la disposizione gerarchica delle persone sulla base di differenze sociali,soprattutto per quanto riguarda l'accesso alle - risorse, - opportunità di vita (chances di vita) - influenza sociale 104 Le opportunità di vita sono le possibilità di accedere a beni materiali e/o immateriali nel corso della propria vita. Dipendono non solo dal merito personale ma anche dallo status socioeconomico Gli insiemi derivanti dalla stratificazione vengono definiti • STRATI (concezione integrazionalista) • CLASSI (concezione conflittualista) • CASTE 106 Le CASTE sono la forma più rigida stratificazione sociale.ln un sistema caste le posizioni sociali dipendono dalla nascita sulla base cioè delle condizioni sociali della famiglia.Le possibilità di mobilità sociale sono tendenzialmente nulle. STRATIFICAZIONE SOCIALE I gruppi derivanti da tale stratificazione vengono definiti • CLASSI (concezione conflittuali Si basa su una logica di ''iniquità'' sociale fondantesi sulla dicotomia ''sfruttati/sfruttatori''(borghesia/proleta riato)derivante dal possesso dei c.d.''mezzi di produzione'' e dalla determinazione dei ''modi di produzione'' 108 • STRATI(concezione integrazionalista) Si basa su una concezione funzionalista-integrata della società presuppone una coesistenza di diverse posizioni sociali (con prerogative e caratteristiche specifiche) rispondenti a differenti funzioni sociali con un diverso ''trattamento'' sociale UN MODELLO DI STRATIFICAZIONE SOCIALE (Scuola di Chicago) • • • • • 110 UPPER UPPER MIDDLE MIDDLE LOWER MIDDLE LOWER Per mobilità sociale si intende ogni passaggio di un individuo da uno strato/classe ad un altro (ascendente/discendente) FATTORI DI MOBILITA' SOCIALE 112 • STRUTTURALI (situazione sociale ed economi ca di riferimento,opportunità, contesto) • INDIVIDUALI (capitale sociale,capitale culturale,capacità/motivazioni,ecc.)