Premio Chiara alla carriera a Daniel Pennac: domenica 1 novembre lo scrittore ospite a Luino Daniel Pennac LUINO, 24 ottobre 2015- “Grazie agli Amici di Piero Chiara, Luino conferma il suo ruolo di centro culturale di prim’ordine. – dichiara il Sindaco Andrea Pellicini – Il Premio Chiara alla Carriera continua ad essere un evento di grande fascino che siamo onorati di ospitare. Con Pennac si conferma la tradizione di premiare scrittori dal talento immenso.” Domenica primo novembre alle ore 17, nella prestigiosa cornice del Teatro Sociale di Luino, Daniel Pennac riceverà il Premio Chiara alla Carriera 2015 “Per aver saputo diffondere con le sue opere la passione per la lettura e l’immagine di un mondo aperto, multietnico, solidale, in cui tutti noi vorremmo abitare. Un mondo in cui ironia e tragedia si incontrano in maniera felice.” Il Premio Chiara alla Carriera viene conferito ad un autore straniero per celebrare Expo 2015: l’evento, condotto da Claudia Donadoni prevede un’intervista a Pennac di Fabio Gambaro con traduzione di Rita Ianniciello. Dal 2010, Luino è sede di questa manifestazione che ha premiato in Città Andrea Camilleri, Franca Valeri, Paolo Villaggio, Ermanno Olmi, Luis Sepùlveda. Gli istituti scolastici che vorranno partecipare, potranno prenotare i posti a sedere tramite l’Associazione Amici di Piero Chiara tel 0332.335525 via email [email protected]. L’ingresso è gratuito. Daniel Pennac trascorre parte della sua infanzia fra l’Africa ed il Sud-Est asiatico, da qui l’amore per gli “altri Mondi”. Dopo la laurea in lettere a Nizza, si dedica all’insegnamento nelle scuole medie e poi nei licei, conciliando questa attività con quella di scrittore. Nel 1973, dopo il servizio militare, scrive un pamphlet contro i falsi miti della vita militare. Nel 1979 soggiorna per due anni in Brasile, fonte d’ispirazione del romanzo Ecco la storia (Le Dictateur et le hamac 2003). Nel 1985 scrive, per la Série Noire (Gallimard), Il paradiso degli orchi e così Benjamin Malaussène ed i suoi amici di Belleville fanno il loro ingresso nella letteratura. Il ciclo Malaussène prosegue con La fata carabina (1987), La prosivendola (1989), Il Signor Malaussène (1995), Ultime notizie dalla famiglia (1995/96) La passione secondo Thérèse (1999). Parallelamente scrive una tetralogia per bambini, con eroi vicini all’universo infantile, che abbraccia i temi della scuola e dell’amicizia, il cui protagonista è Kamo. A questi romanzi si aggiungono altri tipi di opere fra cui: Come un romanzo (1992), saggio di pedagogia e Gli esuberati (2000), fumetto ironico e impegnato in collaborazione con Jacques Tardi. Pennac si occupa anche di teatro, è interprete in scena dell’adattamento teatrale del suo testo Merci e successivamente recita in Bartleby, lo scrivano, di Herman Melville. In collaborazione con Nel 2012 pubblica Storia di un corpo (Feltrinelli 2012), di cui cura l’adattamento per il teatro. Sempre nel 2012 scrive il testo teatrale originale Le 6° Continent per la regia di Lilo Baur. Più recentemente ha scritto per i ragazzi Il Romanzo di Ernest e Célestine (Casterman, 2012), da cui è tratto l’omonimo film di animazione diretto da Benjamin Renner su sceneggiatura dello stesso autore, che ha ricevuto una nomination ai Premi Oscar 2014 come Miglior film d’animazione. Con la disegnatrice Florence Cestac è coautore di Un amour exemplaire, fumetto (Darguad, 2015). Pennac è in tournée dal 2014 con Journal d’un corps lo spettacolo teatrale diretto da Clara Bauer, di cui è autore e protagonista, acclamatissimo in Francia e presentato finora in Italia in venti città con teatri sempre pieni, in cui spesso offre anche incontri aperti al pubblico dei suoi lettori di ogni età. Premi ricevuti: Premio Internazionale Grinzane Cavour (2002), Premio Renaudot per Diario di scuola (2007). Il 26 marzo 2013 riceve la Laurea ad Honorem dall’Università di Bologna. Fabio Gambaro, Milano, 1958.Vive da molti anni a Parigi. Saggista e giornalista culturale. Scrive regolarmente per diverse testate in Italia e in Francia, tra cui La Repubblica e Le Monde. Ha collaborato e collabora con trasmissioni televisive e radiofoniche. Di recente ha curato il volume Dedica a Tahar Ben Jelloun (Pordenone, 2014) e scritto con Daniel Pennac L’amico scrittore (Feltrinelli, 2015). Torna la stagione concertistica dell’Insubria Varese: prima serata con un omaggio a Franz Schubert VARESE, 23 ottobre 2015 – La Stagione Concertistica d’Ateneo dell’Università degli Studi dell’Insubria celebra il suo quindicesimo anno con la consueta attenzione alla qualità delle proposte e alla trasversalità di generi e linguaggi. La presentazione di oggi «La rassegna musicale universitaria è un appuntamento fisso per tanti varesini appassionati di buona musica ma anche per i non intenditori che di anno in anno sempre più numerosi frequentano i nostri concerti. La Stagione Concertistica d’Ateneo offre un parterre di artisti e un’offerta musicale di grande qualità: tutti i musicisti vantano infatti attività concertistica e discografica di livello internazionale; i generi spaziano dalla musica vocale da camera al duo pianistico, dai lieder accostati alla voce narrante alla musica improvvisata, dal barocco al grande repertorio per orchestra da camera – sottolinea il Maestro Corrado Greco, Direttore artistico della rassegna -. Ringrazio il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, professor Alberto Coen Porisini, e il Direttore Generale, dottor Gianni Penzo Doria, per l’attenzione che riservano a questa iniziativa, permettendo di riproporne di anno in anno gli appuntamenti». Gli appuntamenti sono sempre di venerdì alle ore 18, nell’Aula Magna di via Ravasi 2, a Varese e l’ingresso è libero e gratuito. Si parte il 30 ottobre con un duo pianistico d’eccezione. Gli spagnoli Carles Lama & Sofia Cabruja suonano insieme dal 1987 con perfetto affiatamento, rappresentando un modello di talento artistico nel mondo della musica classica e uno dei duo pianistici più riconosciuti in Europa. Il loro programma spazierà da “Morte di Isotta” di Wagner alla musica spagnola di Albeniz e de Falla, passando per il pirotecnico “La Valse” di Ravel. Il 27 novembre è la volta di “Fortissimo nel mio cuore…” una toccante drammaturgia concepita dallo scrittore e critico musicale Sandro Cappelletto e dedicata all’ultimo anno di vita di Franz Schubert. Lo stesso Cappelletto sarà voce narrante, con il tenore Marcello Nardis e il pianista Simone Soldati ad affiancarlo sul palco. Il 18 dicembre vedrà il gradito ritorno dell’Ensemble Collegium Pro Musica con strumenti d’epoca. Il loro programma spazierà dal barocco di Antonio Vivaldi e Francesco Mancini a Johann Sebastian Bach. Protagonisti saranno il flauto dolce e il clavicembalo; le loro sonorità particolari saranno impreziosite dall’accompagnamento degli archi. Il 22 gennaio 2016 avremo il privilegio di ospitare l’Orchestra da Camera di Mantova, uno degli ensemble italiani più rinomati, Premio “Abbiati” della critica italiana quale miglior complesso da camera, insieme al Trio des Alpes. In programma un brano di rara esecuzione, il Concertino di Bohuslav Martinů per trio e orchestra da camera, insieme ad altre bellissime pagine per soli archi. La voce cantata sarà ancora protagonista, questa volta al femminile, nel concerto del 19 febbraio “La Canzone Spagnola e la Zarzuela”. Il soprano Eugenia Boix e la pianista Anna Ferrer ci offriranno un programma tutto spagnolo, ricco di sfumature e suggestioni popolari, tra canzoni e zarzuelas dei compositori iberici più celebrati, da Granados a Turina, a Mompou. Il 25 marzo sarà il turno del Quartetto Marinetti, con un pirotecnico programma intitolato “Virtuosi all’Opera” comprendente una Fantasia sul Rigoletto di Verdi, la trascrizione di Hummel della celebre Sinfonia “Linzer” di Mozart, un trio di Donizetti e il travolgente “Duettino americanino” di Doppler. La nostra Stagione musicale ha sempre abbracciato i più diversi generi musicali, senza barriere o steccati di alcun tipo. Il 22 aprile un trio d’eccezione, formato da musicisti di diversa estrazione, il fisarmonicista Fausto Beccalossi, Andrea Dulbecco alla marimba e il contrabbassista Riccardo Fioravanti, ci presenterà “Sur – suoni e improvvisazioni ispirati al sud del mondo”. La Stagione avrà termine il 20 maggio con l’Ensemble Malipiero per un concerto festoso, con le sonorità degli archi impreziosite dal clarinetto nelle Danze popolari rumene di Bartok, e ancora con clarinetto, batteria, e il pianoforte a fare la parte del leone, nella celeberrima “Rhapsody in blue” di Gershwin. Nuovo singolo di Adele, l’artista inglese torna sulle scene dopo 4 anni: il VIDEO Nuovo disco e look per Adele LONDRA, 23 ottobre 2015 – Adele torna, quattro anni dopo l’ultimo album di inediti, con ‘Hello’, il singolo che anticipa l’uscita dell’lp ’25’. Ad accompagnare il brano e’ gia’ on-line il video ambientato nelle campagne intorno a Montreal e diretto dal regista canadese Xavier Dolan. L’album uscira’ invece il 20 novembre. ’21’, uscito nel 2011, e’ diventato un successo mondiale con oltre 11 milioni di copie vendute solo negli Usa, sei premi Grammy e un Oscar per il brano “Skyfall” inserito nella colonna sonora del capitolo omonimo di 007.(AGI) Mario Capanna presenta il nuovo libro all’Insubria di Varese Mario Capanna VARESE, 23 ottobre 2015-Lunedì 26 ottobre 2015 è in programma l’incontro “Contestate e create!” dalle ore 15 alle ore 18, nell’Aula Magna Collegio “Carlo Cattaneo”, via Dunant 5– Varese. Sarà presentato il volume di Romolo Perrotta “Mario Capanna. Storie di un impegnato” (Ipoc, Roma 2015). Con la partecipazione di Bruno Cerabolini, Mario Capanna, Fabio Minazzi e Romolo Perrotta. L’iniziativa avviene nell’ambito della VII Edizione del Progetto “Giovani Pensatori”, dedicata al tema: “Filosofia, critica e conoscenza”. Ingresso libero. Box antologico di Francesco Guccini con rare versioni live e canzoni inedite La copertina del box VARESE. 23 ottobre 2015- Martedì 27 novembre esce “SE IO AVESSI PREVISTO TUTTO QUESTO – Gli amici, la strada, le canzoni” (Universal), la prima opera monumentale che racconta, attraverso inediti riscoperti, rarità, duetti, collaborazioni, grandi successi e live mai pubblicati prima d’ora, oltre quarant’anni di carriera di FRANCESCO GUCCINI a cui proprio in questi giorni è dedicato il Premio Tenco. Un racconto in musica, un viaggio nella scrittura di uno dei nostri cantautori più rappresentativi, dal suo debutto ufficiale nel 1967 fino all’ultimo album studio del 2012. Un lavoro di ricerca e valorizzazione di un patrimonio musicale vasto e sfaccettato racchiuso in un cofanetto in due versioni, DELUXE e SUPER DELUXE: Il cofanetto SUPER DELUXE si compone di un libro di 100 pagine con foto e note introduttive ai brani scritte dallo stesso Francesco e 10 CD:5 CD con il “meglio in studio” arricchito da “Allora il mondo finirà”, brano inedito tratto dalle registrazioni del suo primo album Folk Beat n.1 del 1967 e una versione alternativa di “Eskimo” registrata nel 1978. 4 CD con il “meglio live”, registrazioni mai pubblicate prima d’ora tratte da alcuni dei suoi migliori concerti dal 1974 al 2010, tra cui emozionanti interpretazioni acustiche e il brano inedito “L’Osteria dei Poeti” registrato al Folk Studio di Roma nel 1974. 1 CD di rarità, duetti, collaborazioni e 2 brani strumentali per la prima volta su supporto digitale. Il BOX DELUXE racchiude una selezione della versione SUPER DELUXE e si compone di un libretto di 48 pagine ricco di fotografie e note introduttive ai brani scritte dallo stesso Guccini e 4 CD: 2 CD con una selezione del meglio “in studio” compreso l’inedito “Allora il mondo finirà” e una versione alternativa di “Eskimo” registrata nel 1978. Il libro 1 CD con quindici tracce dal vivo mai pubblicate prima compreso l’inedito “L’Osteria dei Poeti” ” registrato al Folk Studio di Roma nel 1974. 1 CD di rarità, duetti e collaborazioni e 2 brani strumentali per la prima volta su supporto digitale. Francesco Guccini sarà inoltre protagonista in veste di scrittore grazie alla sua seconda riuscitissima vocazione. Il 3 novembre uscirà, infatti, in libreria “UN MATRIMONIO, UN FUNERALE, PER NON PARLAR DEL GATTO” (Mondadori). Nel suo nuovo libro Guccini si conferma, ancora una volta, uno dei più interessanti cantori della nostra provincia e del nostro passato più autentico, raccontando in modo esilarante e a tratti malinconico, alcune delle figure e delle situazioni più strambe che ha incontrato nella sua lunga vita. Il funerale del mitico Gigi dell’Orbo, il sarto sempre ubriaco, il tenore lirico appassionato di ciclismo, la contadina poetessa, l’uomo che era convinto di dover reggere il cielo diventano vere e proprie “istantanee” colme di ironia di un universo sempre sospeso tra Storia e leggenda. Giovanni Nuti rende omaggio ad Alda Merini Giovanni Nuti con Alda Merini MILANO, 23 ottobre 2015- Nel sesto anniversario della scomparsa di Alda Merini (avvenuta il giorno di Ognissanti del 2009), GIOVANNI NUTI sarà protagonista domenica 1 novembre nella Chiesa di San Sepolcro di Milano (Piazza San Sepolcro – ore 21) del“Poema della croce”, cantata per voce solista, coro e orchestra, una moderna opera sacra composta dal musicista su brani tratti dall’omonimo testo religioso della poetessa (Ingresso libero fino ad esaurimento posti). Resa possibile da Stefano Angi, giovane imprenditore appassionato di musica e arte, questa rappresentazione del“Poema della croce” avrà luogo in una location di grande prestigio e fascino, la Chiesa del Santo Sepolcro annessa alla Biblioteca Ambrosiana. Giovanni Nuti canterà accompagnato dalla European Soloist Orchestra, un’orchestra di 7 elementi (Daniele Ferretti, pianoforte; Simone Rossetti Bazzaro, violino; Roberto Lucano, violino; Marco Varisco, viola; Alexander Zyumbrovskiy, violoncello; Paulo Montoya, contrabbasso; Alberto Melgrati, oboe) e tre cantori lirici (Isabella Mangiarratti, soprano; Franco Cocuzza, basso; Edoardo Francesconi, tenore). Insieme a Giovanni Nuti ci sarà in voce anche Alda Merini, di cui si potranno ascoltare alcuni brani registrati con accompagnamento musicale. Produzione Sagapò Music (in collaborazione con Aldo Colonnello) e Tieffe Teatro. Edizioni Musicali: Sagapò Music e Casa Musicale Sonzogno. Suoni e Luci: Cdpm Sound Service e Fausto Dasé. Alda Merini, nel ruolo recitante di Maria, fu al fianco di Giovanni Nuti – con cui ha collaborato per 16 anni – in una memorabile rappresentazione del “Poema della croce” nel Duomo di Milano il 13 ottobre 2006 davanti a 4.000 spettatori partecipi e commossi. Definito da Sua Eminenza Gianfranco Ravasi, allora prefetto della Biblioteca Ambrosiana, “opera di finissima e intensa esegesi musicale della grande poesia di Alda Merini”, il “Poema della croce” è andato in scena, Merini vivente, 17 volte in numerose cattedrali, chiese e festival nazionali. GIOVANNI NUTI è un musicista e cantante toscano, di Viareggio, ma milanese di adozione. Ha all’attivo otto album e ha collaborato con Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Lucio Dalla, Mango, Enzo Avitabile, Milva, Dario Gay, Marco Ferradini e Simone Cristicchi. Nel 1993 incontra Alda Merini e dalla loro collaborazione durata sedici anni – che Merini definiva «matrimonio artistico» – sono nati numerosi spettacoli che li vedono protagonisti insieme sul palcoscenico e quattro cd: Milva canta Merini (2004), ritorno discografico della “Rossa”, di cui Giovanni Nuti firma tutte le musiche; Poema della croce, una moderna opera sacra rappresentata anche nel Duomo di Milano; Rasoi di seta, con ventuno liriche della poetessa milanese musicate dal cantautore, tra cui Poeti, duetto con Simone Cristicchi; Una piccola ape furibonda, con otto testi inediti di Merini, pubblicato il 21 giugno 2010. Nel 2012 esce Una pequeña abeja enfurecida in cui Giovanni Nuti canta Alda Merini in spagnolo con la partecipazione straordinaria di Lucia Bosé che ha curato le versioni in castigliano di tutte le poesie-canzoni. A dicembre 2014 viene pubblicata la composizione di Giovanni Nuti, “Cantico delle creature”, suite di 11 brani per pianoforte eseguiti dalla pianista Elena Papeschi (Sagapò in coedizione con Casa Musicale Sonzogno). Ispirata dalle laudi di San Francesco – da fratello Sole a sora nostra Morte corporale – e dedicata “a Papa Francesco promessa e speranza di una Chiesa povera e cristiana”.Attualmente Giovanni Nuti è impegnato nel nuovo spettacolo Mentre rubavo la vita. Al suo fianco, ad interpretare il “canzoniere” meriniano, Monica Guerritore, nella veste inedita di cantante. Busto Arsizio: la Festa della Birra chiude in bellezza con un concerto tra musica classica, jazz e pop Raimondo Campisi BUSTO ARSIZIO, 22 ottobre 2015– Il fine settimana della Festa della Birra, organizzata dal Distretto urbano del commercio al museo del Tessile, vedrà avvicendarsi sul palco alcune band del territorio che coinvolgeranno e faranno ballare e divertire il pubblico bustocco. Questa sera, giovedì 22 ottobre, saranno protagonisti gli Oxxa con la musica pop, dance, rock anni ’90 e 2000, venerdì 23 sarà la volta dei Figli di madre ignota con il loro repertorio rock, “un aggressivo mix di musica urbana mediterranea”. Sabato 24, un tuffo negli anni Ottanta con i Reflex, cover band dei Duran Duran. In occasione della conclusione della festa, domenica 25 ottobre alle 21 nella sala delle Feste del museo, si svolgerà un concerto di musica classica, jazz e pop con il maestro Raimondo Campisi al pianoforte, Simone Rossetti Bazzaro al violino e Barbara Mayer come voce solista. Un insolito incontro artistico, già collaudato da recenti successi, di tre personalità musicali con differenti esperienze, accomunate da ecletticismo, genuinità, eleganza e grande professionalità. Raimondo Campisi si è diplomato in pianoforte respirando musica sin da bambino ed è cresciuto nelle sale di incisione di Milano rubando i suoni ai grandi protagonisti del jazz degli anni ‘ 60 e ‘ 70. Vive in Francia, è appassionato di vela, suona stritolando la tastiera passando da Chopin a Gershwin con la stessa irruenza e passione. Funambolico e spregiudicato nel gestire la tradizione di Dave Brubeck, Oscar Peterson e Bill Evans scivola tra romanticismo e jazz. Di lui la stampa ha scritto: “La prima impressione che si ha, ascoltando Raimondo Campisi, è quella di una grande gioia: gioia di suonare..di essere all’unisono con il pubblico, di comunicare agli ascoltatori le sue stesse emozioni, e tutta la felicità che la musica gli procura”, “Raimondo Campisi ha la dote magica della comunicabilità che incanta il pubblico, la stessa capacità di colloquiare con il pubblico, lo stesso raro dono che era di Liszt”, “Estro musicale e arditissime raffinatezze di un concertistica dalla vitalità prorompente, Raimondo Campisi si diverte a giocare con la tastiera come un narratore, un attore capace di reggere la scena con monologhi mozzafiato ricreando i classici con un’abilità ed un’emozione che stupiscono per poi cambiare improvvisamente stile con immagini musicali jazz senza problemi, con una semplicità disarmante”. La bustocca Barbara Mayer partecipa a svariati concorsi e gare, risultando spesso anche vincitrice nazionale o finalista nazionale. Nel frattempo studia, frequentando prima l’ACCADEMIA DELLA CANZONE di Sanremo, poi gli stage del FESTIVAL DI NAPOLI e del PREMIO MIA MARTINI, l’ACCADEMIA GREEN MUSIC diretta dal M° Ermanno Croce e infine la rinomata scuola di perfezionamento diretta dal mitico M° Giulio Rapetti, in arte MOGOL: il C.E.T. Ad oggi vanta collaborazioni importanti con artisti quali G.Cinquetti, I.Spagna, Albano Carrisi, G.Drudi, ed ha condiviso il palco con noti cabarettisti e artisti vari. Ha al suo attivo diverse apparizioni televisive, regionali e nazionali, esperienze discografiche (in cui compare anche come autrice letteraria) e di insegnamento. Simone Rossetti Bazzaro proviene da una famiglia di musicisti, è diplomato in violino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Pur iniziando una carriera come violinista “classico” in numerose orchestre ed in formazioni cameristiche, dimostra un particolare interesse verso la canzone d’autore. Ha lavorato con altri artisti, tra i quali Stefano Bollani, Lucio “violino” Fabbri, Mauro Pagani, Enrico Ruggeri, Ivana Spagna e Roberto Vecchioni, Marco Ferradini, Andrea Mirò, Alberto Fortis. Si ricorda che tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Natale nelle Grotte, concerti nelle grotte di Castellana con la regia di Eugenio Finardi MILANO, 22 ottobre 2015- Dal 1° dicembre 2015 al 12 gennaio 2016 l’incredibile contesto delle Grotte di Castellana accoglierà la terza edizione di NATALE NELLE GROTTE, uno degli eventi più suggestivi legati al Natale mai organizzati all’interno delle Grotte. Qui, nel complesso di cavità sotterranee considerato tra i più spettacolari d’Italia, si susseguiranno per più di un mese eventi musicali, sotto la direzione artistica del maestro EUGENIO FINARDI(che ha definito un cast con nomi di primo piano della musica italiana) e eventi artistici e religiosi, con la direzione artistica di PINO SAVINO (direttore artistico delle Grotte di Castellana S.r.l.). Un ulteriore passo di un percorso che il cantautore milanese ha intrapreso nel nuovo millennio, fatto di esplorazioni artistiche e di compimento di desideri coltivati spesso sin dall’infanzia. «Ho suonato da poco in questo luogo carico di storia e mistero – racconta Eugenio Finardi – Quando la sera, a fine concerto, la dirigenza delle Grotte di Castellana mi ha chiesto di curare la programmazione musicale della rassegna natalizia nelle Grotte, ho accettato con gioia. Ricordo quando, da bambino, mio padre mi portava a esplorare queste grotte, durante i viaggi in auto verso Ostuni, dove viveva uno zio violinista. Una sera all’interno delle Grotte ho assistito a un concerto di un quartetto d’archi: vorrei ricreare quell’emozione musicale adesso e sono sicuro che lo spettacolo che proporranno gli artisti che sto coinvolgendo sarà unico nelle sonorità e nelle suggestioni. Le Grotte sono così particolari dal punto di vista acustico e strutturale che “entrano” nello show e lo rendono magico, irripetibile». Le Grotte di Castellana, il cui direttore artistico è Pino Savino – un complesso di cavità sotterranee di origine carsica, di notevole interesse turistico, tra i più belli e spettacolari d’Italia – sono ubicate nel Comune di Castellana-Grotte, a circa 1,5 km dall’abitato. Si sviluppano per una lunghezza di 3348 metri e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie. La temperatura degli ambienti interni si aggira attorno ai 16,5°C. Situate alle porte della Valle d’Itria, a pochi chilometri da borghi incantevoli come Alberobello, Cisternino, Polignano a Mare, le Grotte di Castellana si aprono nelle Murge sud orientali – a 330 m s.l.m. – sull’altopiano calcareo formatosi nel Cretaceo superiore, circa novanta-cento milioni di anni fa. La bellezza delle Grotte di Castellana richiama visitatori da tutto il mondo, e dal giorno della loro apertura al pubblico, più di 15 milioni di persone hanno percorso le sue vie sotterranee. La visita alle Grotte si snoda lungo un percorso di 3 Km: una straordinaria escursione guidata, a circa 70 metri di profondità, in uno scenario stupefacente, dove caverne dai nomi fantastici, canyon, profondi abissi, fossili, stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme incredibili e dai colori sorprendenti sollecitano la fantasia di bambini e adulti. Le Grotte di Castellana sono, quindi, a pieno titolo, un’imperdibile occasione per ammirare uno dei luoghi naturali più sorprendenti di una Puglia meravigliosa.