Diagnostica per Immagini – Medicina Nucleare

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia
Corso Integrato di “Diagnostica per Immagini e Radioprotezione”
(A.A. 2016-17)
Diagnostica per Immagini e Radioterapia
Medicina Nucleare sistematica:
Terapia Radiometabolica
Corrado Cittanti
Sezione di Diagnostica per Immagini
Università degli Studi di Ferrara
LA TERAPIA
RADIOMETABOLICA
TERAPIA MEDICO NUCLEARE (sorgenti non sigillate).
SFRUTTAMENTO A FINI TERAPEUTICI DELLA
CONCENTRAZIONE DI OPPORTUNE SOSTANZE
RADIOATTIVE IN ORGANI O TESSUTI BERSAGLIO.
RADIOFARMACI SOMMINISTRATI PER VIA SISTEMICA
(PER OS O E.V.) O LOCO-REGIONALE.
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PRINCIPALI APPLICAZIONI DELLA
TERAPIA RADIOMETABOLICA
• Ipertiroidismi
• Tumori differenziati della tiroide (ablazione del
residuo e metastasi)
• Tumori neuroendocrini (DOTA-derivati)
• Linfomi (radio-immunoterapia)
• Dolore da metastasi ossee (β- e α)
• Radiosinoviortesi
• Radioembolizzazione
• Neoplasie cerebrali
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PRINCIPALI EMISSIONI
RADIONUCLIDICHE IMPIEGATE
•
Radiazioni corpuscolate (beta- e alfa)
•
Trasporto di energia, materia e carica elettrica.
•
Radiazioni ad alto LET ovvero elevata quantità di energia depositata
dalle particelle per unità di percorso.
•
Tempo di dimezzamento di alcuni giorni per esercitare l’azione
citotossica
ELEVATO
EFFETTO
BIOLOGICO
MINIMA
CAPACITA’
PENETRATIVA
DANNO
BIOLOGICO
SIGNIFICATIVO
PER LE MULTIPLE
IONIZZAZIONI
ALL’INTERNO DELLA
CELLULA
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PATOLOGIE TRATTATE IN DEGENZA
PROTETTA PRESSO AOUFE
• Carcinomi
differenziati
della
tiroide
(ablazione del residuo e trattamento delle
metastasi con 131I-ioduro)
• Dolore per metastasi ossee da tumore della
prostata (223Ra-dicloruro)
• Tumori neuroendocrini con recettori per la
somatostatina (90Y-DOTA-TOC e 177LuDOTA-TOC)…in progress!
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LA TERAPIA
RADIOMETABOLICA
CON 131I-IODURO
• Nel caso della patologia tiroidea si utilizza lo iodio
radioattivo ed, esattamente, il radioisotopo
somministrato,
generalmente
in
capsule,
131I
come
ioduro.
• In base all’attività somministrata, è obbligatorio il
ricovero ospedaliero, in “degenza protetta”.
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LA TERAPIA RADIOMETABOLICA
CON 131I-IODURO
• L’efficacia terapeutica dello
dalla
capacità
che
ha
il
131I-ioduro
tessuto
deriva
tiroideo
di
estrarre lo iodio dal sangue e dall’energia e
penetrazione
delle
radiazioni
β -,
emesse
dall’elemento radioattivo all’interno delle cellule.
• Dello iodio-131, inoltre, si sfruttano le radiazioni
gamma a scopo diagnostico per l’esecuzione della
scintigrafia total body dopo terapia.
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LIMITI DI LEGGE CHE IMPONGONO
IL REGIME DI RICOVERO
Necessita di ricovero il paziente sottoposto a
somministrazione di isotopi radioattivi in dosi di
attività superiori rispetto a quelle indicate per la
normale attività ambulatoriale e, pertanto, ≥ a 600
MBq (D.Lgs 187/00).
La “degenza protetta” ha la finalità di contenere e
controllare i rischi di contaminazione ambientale e di
irradiazione del personale e della popolazione.
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LA TERAPIA RADIOMETABOLICA
CON 131I-IODURO
Lo Iodio rappresenta il metabolita per eccellenza
della tiroide pertanto mediante il suo radionuclide
beta- emittente Iodio-131 è possibile trattare:
– IPERTIROIDISMI
– CARCINOMI TIROIDEI DIFFERENZIATI
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PERCORSO CLINICO DEL
PAZIENTE CON CARCINOMA
TIROIDEO DIFFERENZIATO
DIAGNOSTICA
STRUMENTALE E
CITOLOGICA
TIROIDECTOMIA
TOTALE
FOLLOWUP
TRATTAMENTO
ABLATIVO CON
131I-IDURO
RAZIONALE DELLA TRM NEI
CARCINOMI TIROIDEI DIFFERENZIATI
Trattamento
post
tiroidectomia
totale per
l’ablazione del
residuo tiroideo
normale o
neoplastico
Trattamento
delle metastasi
linfonodali
locoregionali o
delle recidive di
malattia
iodocaptanti
presenti nel
letto tiroideo
Trattamento
delle metastasi a
distanza
iodocaptanti
CONSENTIRE L’IMPIEGO DELLA TG
NEL FOLLOW-UP, RIDURRE
L’INCIDENZA DI RECIDIVE E
MIGLIORARE LA SOPRAVVIVENZA
VISITA MEDICO NUCLEARE
VALUTARE L’IDONEITA’ AL TRATTAMENTO
STABILIRE L’ATTIVITA’ DA SOMMINISTRARE
FORNIRE LE ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA
PREPARAZIONE
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PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
ALLA TERAPIA RADIOMETABOLICA
• Il paziente viene preparato in modo da favorire il
più possibile la fissazione del radioiodio nel
contesto del tessuto tiroideo residuo e delle
eventuali metastasi iodocaptanti linfonodali e/o a
distanza.
• Questo obiettivo lo si consegue:
– (a) stimolando il tessuto tiroideo con TSH endogeno
(sospendendo la terapia sostitutiva con Eutirox) o esogeno
TSH ricombinante (Thyrogen©);
– (b) limitando l’apporto di iodio esogeno (dieta, m.d.c.,
collutori, ecc…).
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RICOVERO DEL PAZIENTE
PRESSO LA DEGENZA PROTETTA
Alla quarta settimana dopo la visita si procede, nelle
giornate di lunedi e martedi, a sottoporre il paziente
presso il D.H. endocrinologico ad esami di laboratorio
ed alla somministrazione del TSH ricombinante
(Thyrogen©).
Il ricovero viene effettuato nella successiva giornata
di mercoledi presso la degenza protetta di Terapia
Radiometabolica ubicata in 2.C.1.
La durata media della degenza è stimata in tre giorni
con dimissione prevista nella giornata di venerdi.
IL PERCORSO DEL PAZIENTE
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IL PERCORSO DEL PAZIENTE
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IL PERCORSO DEL PAZIENTE
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NORME DI RADIOPROTEZIONE PER IL
PAZIENTE DURANTE LA DEGENZA
Il paziente non può lasciare la stanza durante
l’intero periodo di ricovero.
Deve osservare una distanza di almeno un metro
dall’eventuale altro paziente presente e dagli
operatori che accedano alla stanza.
Va ridotta l’esposizione indebita degli organi
bersaglio (vescica, intestino e ghiandole salivari)
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RADIOPROTEZIONE E
MONITORAGGIO DEGLI OPERATORI
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LA DIMISSIONE DEL PAZIENTE
CONSIDERAZIONI
• IL percorso che è stato strutturato per il paziente
vede per la prima volta interagire in maniera
multidisciplinare varie figure professionali (medici,
fisici
sanitari,
OSS)
e
TSRM,
svariate
infermieri
competenze
professionali,
mediche
(medici
nucleari, endocrinologi, oncologi, urologi, ecc…)
tutte rivolte, in maniera focalizzata e sinergica, a
conseguire il successo terapeutico sulla neoplasia.
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