Non tollereremo licenziamenti, Penati faccia ripetizioni di matematica

COMUNICATO STAMPA
First Cisl-Romani: “Non tollereremo licenziamenti, Penati faccia ripetizioni di
matematica”: lo dice il segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, in merito alle
dichiarazioni del presidente del fondo Atlante su possibili tagli degli organici della
Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
Le esternazioni del presidente del fondo Atlante, Alessandro Penati, in merito alla presunta
necessità, per le due banche popolari venete finite sotto la sua giurisdizione, di attuare una
consistente riduzione degli occupati, anche ricorrendo mediante l’inusitata formula dei
licenziamenti collettivi, lascia quanto meno esterrefatti.
L'intero costo del lavoro di Popolare Vicenza e Veneto Banca non arriva a 700 milioni annui,
cioè meno di quanto la sola Banca Popolare di Vicenza ha perso nei primi sei mesi
dell'anno.
Se Penati fosse capace di fare operazioni aritmetiche elementari sarebbe in grado di
accorgersi che agire sul costo del personale non dà alcuna possibilità di risanamento a
banche che sono invece evidentemente in crisi di ricavi a causa delle cattive gestioni
passate e del deterioramento della loro immagine sul mercato.
Il fondo Atlante dovrebbe avere la preoccupazione di vigilare affinché le strategie di
entrambe le popolari venete siano coerenti con la possibilità di un rilancio delle attività e
non di decretarne la fine a partire da quella dei lavoratori.
Inoltre, è opportuno che il fondo Atlante operi affinché le due banche, le cui attuali gestioni
ci sembrano voler perseguire gli obiettivi di risanamento con strategie molto diverse, non
siano accomunate dall'assurda pretesa di costituirne un'unica entità, con gravi ricadute per
il sistema economico dei territori di competenza.
Ci aspettiamo che contro progetti scellerati, che non farebbero altro che completare l'opera
di devastazione realizzata dai vecchi amministratori-predatori, insorgano tutte le banche
che hanno investito in Atlante, anziché consentire che venga perseguito l'intento di farne il
laboratorio di un mattatoio di lavoratori e di famiglie. Diversamente le riterremo parimenti
responsabili.
Se il signor Penati non è capace di altro se non di progettare stragi sociali, negando alle
banche qualsiasi prospettiva industriale, si trovi altro da fare: con lui sarebbe opportuno che
togliessero il disturbo anche tutti coloro, vecchi o nuovi del mestiere, che pensano di poter
giustificare le scandalose retribuzioni di cui hanno goduto o godono tuttora, introducendo
nel settore del credito la tracotante “innovazione” dei licenziamenti.
Comincino loro a restituire i soldi presi senza aver prodotto alcun beneficio per le aziende
che li pagano o, peggio, avendo avuto primarie responsabilità di settore proprio mentre
alcune banche venivano depredate!
Una cosa è certa ed è bene che tutti ne siano consapevoli: chiunque sia a voler
sperimentare i licenziamenti nel settore sappia che si assumerà la responsabilità di una
rottura che andrà ben oltre il perimetro dell'azienda.
Roma 08 ottobre 2016
Giulio Romani
Segretario generale First Cisl
Ufficio stampa First Cisl
Angelo Pangallo 3922205960