Relazione Gudo Visconti - Comune di Gudo Visconti

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AREA TECNICA
SETTORE IMPIANTI DI DEPURAZIONE E RETI DI FOGNATURA
RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA
SITUAZIONE DELLA RETE FOGNARIA IN COMUNE DI GUDO VISCONTI (MI).
Ing. Davide Pirolo
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RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA
SITUAZIONE DELLA RETE FOGNARIA IN COMUNE DI GUDO VISCONTI (MI).
Premessa. .......................................................................................................................................................... 3
Le situazioni di criticità. ..................................................................................................................................... 3
L’analisi della rete fognaria. .............................................................................................................................. 4
Interventi realizzati e programmati da AMIACQUE S.r.l.................................................................................... 6
Interventi eseguiti: ........................................................................................................................................ 6
Interventi programmati: ................................................................................................................................ 6
Proposte per le soluzioni tecniche possibili. ..................................................................................................... 7
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Premessa.
A seguito dell’incontro tenutosi presso l’U.T. del Comune di Gudo Visconti in data 15/06/10, alla
presenza degli Amministratori e dei tecnici comunali, si è predisposta la seguente relazione tecnica
esplicativa al fine di rappresentare la situazione riferita allo stato di fatto e di efficienza della rete
fognaria comunale. In essa sono contenute le informazioni necessarie per procedere alle
valutazioni del caso e quindi alla conseguente programmazione degli interventi realizzabili allo
stato attuale finalizzati alla risoluzione parziale o totale delle problematiche da tempo esistenti
presso il Comune di che trattasi.
Nell’ultimo periodo, ma è oramai un dato storicamente assodato, sono state sempre più frequenti
e numerose le segnalazioni trasmesse alla scrivente società in merito a problemi di allagamento
verificatesi sul territorio comunale in occasione di eventi meteorici di rilevante intensità.
Nel presente documento sono altresì descritti gli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria già eseguiti o programmati nel corso del corrente anno.
L’analisi sullo stato della rete di fognatura pubblica è stata eseguita anche in base alle informazioni
contenute nel rilievo della rete di fognatura comunale eseguito e messo a disposizione da parte
della società CAP HOLDING S.p.a., considerando inoltre le condizioni morfologiche ed
idrogeologiche che caratterizzano il territorio comunale di Gudo Visconti e che, quindi,
condizionano l’efficienza del funzionamento stesso dell’infrastruttura fognaria.
Le situazioni di criticità.
Le problematiche segnalate dall’Amministrazione Comunale (nota Prot. N. 1141 del 04/05/10,
email del 11/05/10 e dell’08/07/10), riguardano nello specifico tre ambiti dell’intero territorio
comunale, così individuabili:
1. Via Donizetti e Puccini – problema sulla rete meteorica che rigurgita le acque meteoriche (e
le acque di roggia in periodo secco) nei piani interrati all’interno di proprietà private.
2. Via Giovanni XXIII incrocio Via Paolo VI – problema sulla rete delle acque meteoriche che
rigurgita le acque meteoriche nei piani interrati all’interno delle proprietà private e
presenza di un chiusino rotto.
3. Piazza Roma e vie limitrofe – esondazione della fognatura in occasione di eventi meteorici
di significativa intensità e presenza di caditoie sporche che precludo un corretto drenaggio
delle acque meteoriche durante il manifestarsi di tali eventi.
Al fine di un maggiore approfondimento delle situazioni sopra esposte sono stati eseguiti ulteriori
rilievi ed indagini conoscitive in loco per acquisire gli elementi necessari, rispettivamente in data
13/05/2010, 11/06/2010 e 21/07/2010.
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L’analisi della rete fognaria.
Come inquadramento generale si vogliono evidenziare da subito alcuni fattori, pacificamente noti
alla struttura tecnica comunale, che caratterizzano il territorio e lo stato di fatto del Comune di
Gudo Visconti, e che aiutano a comprendere il funzionamento deficitario della rete di fognatura.
1. Il territorio è costituito da una morfologia praticamente pianeggiante, anticamente
soggetto a vasti impaludamenti, è attualmente attraversato da un fitto reticolo idrografico
composto da corsi d’acqua naturaliformi e da numerosi canali artificiali a scopo irriguo
(canali, rogge, cavi e fontanili) la maggior parte dei quali a costituire un reticolo ancora
attivo e ben sviluppato.
2. Negli anni si è verificato inoltre che molti dei suddetti corsi d’acqua sono stati tombinati
e/o sifonati, con tracciati che spesso si sviluppano all’interno di proprietà private non
sempre accessibili e senza la presenza di chiusini di ispezione, condizioni che di fatto
impediscono l’accessibilità e la manutenzione degli stessi.1
3. Le infrastrutture fognarie del Comune di Gudo Visconti, prevedono in linea di massima e
schematicamente il recapito delle acque nere all’impianto di depurazione omonimo, ed il
recapito a gravità delle acque meteoriche, sia per le reti bianche separate che per gli sfiori
delle reti miste, nel reticolo idrologico superficiale, spesso con innesti sul fondo dei canali o
comunque con innesti con quote inferiori ai livelli di piena dei canali stessi, condizione che
preclude la possibilità di un corretto scarico delle acque presenti in fognatura. Non è
presente, inoltre, una vasca volano a servizio dell’intera rete meteorica comunale e, dalle
video-ispezioni eseguite nel recente passato, si è rilevata la presenza di molti allacciamenti
eseguiti sul fondo o sulla “pancia” delle tubazioni in difformità alle buone regole di
realizzazione, che prevedono l’allacciamento sulla volta delle tubazioni.
4. Si è riscontrato, inoltre, una generale assenza di disconnessione idraulica tra rete bianca o
mista ed il corpo idrico ricettore (intendendosi valvole di non ritorno o stazioni di
sollevamento).2
Inoltre come già manifestato in precedente corrispondenza di CAP e di AMIACQUE, e come
appurato durante i recenti sopralluoghi, nelle fognature nere vi è la notevole presenza di
acque pulite anche durante tempo secco, scaricate dalle pompe di sollevamento di alcuni
privati per allontanare le acque di falda raccolte dai piani cantinati o dai vespai interrati,
oppure raccolte direttamente dal terreno/falda dalle stesse fognature che non risultano
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È condizione pacificamente nota per tutte le realtà che i canali tombinati sono spesso oggetto di intasamenti dovuti alla presenza
dei materiali più vari, dalla vegetazione ai rifiuti solidi urbani, che costituiscono degli impedimenti al corretto deflusso delle
acque, se non addirittura dei veri e propri sbarramenti, con conseguente rigurgito ed innalzamenti dei livelli idrici a monte,
inoltre, per significare la consistenza della problematica dei canali tombinati, si evidenzia che la vigente normativa regionale vieta
la copertura dei corsi d’acqua.
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Per il principio dei vasi comunicanti l’acqua presente nelle rogge anche in tempo meteorico asciutto risale nella rete fognaria
trovando recapito nelle abitazioni private: es. di Via Donizetti e Puccini dove la fogna bianca è quasi completamente rigurgitata
da acque della roggia che si trova allo stesso livello.
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più impermeabili (dalle video ispezioni si sono rilevati molti giunti disassati e molti innesti
di allacciamenti non perfettamente sigillati).3
A nord del Comune di Gudo Visconti, sono presenti altre due realtà (Comuni di Vermezzo e
Zelo Surrigone), che presentano le stesse caratteristiche geologiche e morfologiche di
Gudo Visconti, nonché analogia nelle infrastrutture fognarie, con conseguente recapito
della totalità delle acque meteoriche drenate dal loro territorio, nel medesimo reticolo
idrico superficiale a disposizione del Comune di Gudo V., sfruttandone probabilmente
l’intera capacità idraulica e non lasciando di conseguenza una quota parte disponibile per il
Comune di Gudo Visconti.
L’acquifero superficiale superiore è caratterizzato da unità ghiaiose-sabbiose, con
soggiacenza intorno ai 2/3 metri dal piano campagna, durante i periodi siccitosi, con
oscillazioni fino a soggiacenze inferiori al metro nei periodi piovosi ed irrigui. Nel mese di
luglio 2010 il livello della falda era circa 75 cm sotto il piano stradale, stesso livello della
cola Longoria, e dell’acqua presente nelle fognatura bianche di Via Puccini e Via Donizetti
(le quote dei peli liberi dell’acqua sono state misurate con autolivello).
L’alimentazione della falda superiore è legata, oltre che all’afflusso da monte ed al regime
meteorico, anche dal sistema irriguo della fitta rete di canalizzazioni esistenti che, con
l’alternanza dei periodi irrigui e di asciutta, ne condiziona il livello oscillatorio.4
Negli anni sono state rilasciate concessioni edilizie che a dispetto delle caratteristiche
territoriali e del sottosuolo, prima brevemente argomentate, prevedevano la presenza di
edifici con piani cantinati o semicantinati, o addirittura piani terra, con quote depresse
rispetto al piano stradale e spesso anche rispetto alla piano di scorrimento delle reti di
fognatura.
Non potendosi realizzare pozzi perdenti per lo smaltimento in loco nel sottosuolo delle
acque meteoriche, in quanto non vi è una capacità di dispersione a causa della falda (o
comunque capacità molto limitata), ed essendosi creata nel tempo la consuetudine di
individuare quale punto di recapito (a gravità) delle reti meteoriche separate o degli
scaricatori di piena delle reti miste, il reticolo idrico superficiale costituito dalle citate
rogge, cavi, canali, ecc., non è mai stata presa in considerazione l’opportunità e la relativa
necessità di far creare ai privati, a servizio dei singoli edifici residenziali o di interi lotti,
delle vasche a tenuta per la volanizzazione delle acque meteoriche, da restituire
gradatamente (con portata controllata) ad evento meteorico terminato (ovvero
Fognature vetuste e quindi non più a tenuta che ricevono acqua di falda dall’esterno, non provenienti da rogge ma da falda. Tale
condizione inficia anche l’efficace ed efficiente processo depurativo dell’impianto, nonché implica un costante funzionamento
del sollevamento di by-pass posto in testa all’impianto di depurazione con aggravi di costi energetici e di usura delle
strumentazioni elettromeccaniche.
[…a scala annuale si evidenziano infatti cicliche oscillazioni stagionali legate alla pratica irrigua, che presentano generalmente
massimi piezometrici tardo estivi o autunnali (agosto/settembre) e minimi primaverili (aprile/maggio) con escursioni variabili in
funzione dell’andamento climatico della stagione irrigua. A stagioni piovose corrispondono escursioni più limitate, determinate
dal minor ricorso all’irrigazione, viceversa irrigazioni più frequenti nelle stagioni maggiormente siccitose provocano maggiori
escursioni piezometriche…]
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successivamente agli eventi di piena delle fognature e del reticolo idrico superficiale in cui
queste recapitano) tramite stazioni di sollevamento.
In sintesi si sono segnatamente evidenziate le seguenti due problematiche:
1. L’impossibilità di scaricare completamente le piene di fognatura bianca in periodo di
pioggia in quanto le rogge sono già piene.
2. Il rigurgito nelle fognature bianche delle acque di roggia durante il periodo secco
irriguo, esempio quello del mese di luglio 2010 nelle Vie Puccini e Donizetti.
Entrambe le circostanze possono in qualche modo ricondursi ad una mancata disconnessione
idraulica tra i due sistemi (fognatura/reticolo idrico) che potrebbe essere invece garantita dalla
presenza di valvole di non ritorno di tipo a clapet o soprattutto dall’installazione di un’idonea
stazione di pompaggio; tale disconnessione andrebbe sempre imposta anche per quanto
riguarda i collegamenti delle reti private alla rete di fognatura pubblica. Tuttavia una soluzione
di questo tipo sarebbe certamente utile a risolvere i problemi di ritorno delle acque di fogna,
ma non preserverebbe in ogni caso i privati dagli allagamenti delle acque di falda all’interno
dei vespai e dei piani cantinati delle loro proprietà.
Interventi realizzati e programmati da AMIACQUE S.r.l.
Interventi eseguiti:
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Sostituzione chiusino di ispezione rotto nella cameretta n. 235 in Via Paolo VI.
Messa in quota di n. 2 caditoie per il drenaggio delle acque meteoriche in corrispondenza
della Via Fiume, 22 e di Via Vittorio Emanuele, 4B.
Spurgo fognature Via San Rocco, Via Fiume (da incrocio con Via Ada Negri a Piazza Roma),
Via Pellico.
Spurgo caditoie e bocche di lupo, vie Giovanni XXIII e Paolo VI (civ. 12), Via Circonvallazione
e Via Ungaretti, Via Fiume (tra Via Ungaretti e Via Cornaggia).
Pulizia di tutti i sifoni, ovvero Via Gudetto, Via Fiume e Via Vittorio Emanuele.
Pulizia verso monte della tombinatura della colo Longoria a partire dall’incrocio con Via
Circonvallazione.
Interventi programmati:
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Considerando che nella cameretta n. 233 si è rilevata una soglia sulla tubazione in uscita
verso la cameretta n. 232 della fognatura mista, più alta di circa 20 cm rispetto alla
tubazione in ingresso, ciò implica di fatto il formarsi di un costante rigurgito sulla fognatura
meteorica di monte a servizio di parte della Via Paolo IV. Per questo motivo la circostanza
emersa potrebbe essere una concausa dei problemi di allagamento manifestati dagli utenti
di tale Via Paolo IV. A questo proposito AMIACQUE S.r.l. provvederà con propria impresa
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appaltatrice, e con oneri a carico di CAP Holding S.p.A., ad eseguire una connessione,
avendo già verificato la fattibilità tecnica e la congruità delle quote, della cameretta n. 233
con la cameretta n. 256 con un nuovo tratto di tubazione diametro ∅ 30 in PVC della
lunghezza di circa 40 m, affinché le acque meteoriche drenate dalla Via Paolo VI possano
naturalmente defluire, senza ostacoli di sorta, verso la roggia tombinata a valle della
cameretta n. 256; il collegamento con la cameretta n. 232 tramite soglia verrà comunque
mantenuto in essere con funzione di troppo pieno.
Il suddetto intervento è già stato ordinato all’impresa esecutrice dei lavori e verrà eseguito
nel corso del mese di agosto 2010.
Proposte per le soluzioni tecniche possibili.
1. Per evitare l’allagamento del centro cittadino (Piazza Roma, Via Fiume, Via Vittorio
Emanuele, ecc.), servito da una fognatura mista che presenta il suo punto sfioro delle
acque meteoriche solamente in corrispondenza dell’impianto di depurazione, si rende
necessario potenziare la stazione di sollevamento di by-pass delle acque meteoriche,
posta in ingresso all’impianto di depurazione delle acque reflue del comune di Gudo
Visconti, individuando se possibile un alternativo punto di recapito delle acque
meteoriche alla Roggia Longona – in tal senso vedasi la proposta progettuale di CAP
HOLDING S.p.a., Ing. N. Minotta.
2. Installazione di valvole di non ritorno su tutti gli allacciamenti privati degli immobili
prospicienti alle vie per le quali la rete di fognatura meteorica o mista presenta
funzionamento critico (tale indicazione era peraltro già stata indicata in precedenti
comunicazioni dell’ex CAP Gestione S.p.a.).
3. L’installazione di valvole di non ritorno a clapet su tutti gli innesti delle fognature bianche
o degli sfiori delle fognature miste, sul reticolo idrico superficiale – rimedio
estemporaneo, in attesa dell’installazione delle valvole di non ritorno sui singoli
allacciamenti privati, per evitare il ritorno di acque di roggia all’interno delle proprietà
privata per il tramite delle fognature.
4. Realizzazione di una stazione di sollevamento per acque meteoriche in corrispondenza
della cameretta n. 55, punto di innesto della fognatura meteorica a servizio delle vie
Donizetti e Puccini nella cola Longoria, al fine di svincolare il profilo idraulico della stessa
roggia dalla fognatura di acque bianche prima citata; l’installazione di una stazione di
sollevamento con saracinesche e valvole di non ritorno è l’unica soluzione per creare una
disconnessione idraulica tra la fognatura ed il corso d’acqua e garantire sempre la
possibilità di scarico durante gli eventi meteorici, anche in occasione di piene della
roggia, ed evitare il rigurgito delle acque di roggia nella fognatura in tempo secco (vedi
esempio eventi del luglio 2010).
5. Dalle verifiche effettuate sulle quote altimetriche di posa delle reti di fognatura, si è
rilevato impossibile eseguire il collegamento richiesto dall’Amministrazione comunale tra
le fognatura bianche di Via Puccini/Donizetti e di Via P. da Palestrina; del resto le
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fognature meteoriche di Via P. da Palestrina non presentano il medesimo problema di
quelle di Via Puccini/Donizetti, pur essendo il livello dell’acqua all’interno dei pozzi
perdenti pari a quello della cava Longoria, in quanto le quote di posa della fognatura
sono più superficiali.
Approfondita ed accurata pulizia di tutte le rogge, cavi ed i canali tombinati, nonché
eventuale videoispezione, da eseguirsi con i canali asciutti, per il tramite di auto spurghi
o, se le dimensioni delle tombinature lo permettono, anche tramite intervento manuale.
Per tutti gli allacciamenti su reti miste, deve essere individuato un idoneo recapito delle
acque di falda raccolte dai piani cantinati e dai vespai interrati degli edifici privati, diverso
dalla rete di fognatura mista, separando nettamente gli scarichi.
Verifica con i Comuni limitrofi di Zelo Surrigone e di Vermezzo in merito al grado di
sfruttamento del reticolo idrico superficiale per il recapito delle acque meteoriche e le
eventuali alternative nel medio termine (canale scolmatore).
Per tutte le nuove urbanizzazione o per le singole edificazioni, comprese le demolizioni di
edifici esistenti e la relativa ricostruzione, si rende indispensabile imporre ai privati la
realizzazione di una rete di fognatura bianca che preveda l’installazione di vasche a
tenuta interrate per la volanizzazione locale delle acque di pioggia durante l’evento
meteorico, con restituzione ad evento meteorico terminato (ovvero con fognature
bianche e rogge non più in regime di piena) tramite stazione di sollevamento (ovvero con
portata controllata); gli indici di riferimento per il dimensionamento delle vasche a tenuta
e delle stazioni di sollevamento sono rispettivamente 270 m3 per ettaro di superficie
impermeabile servita e 20 l/s per ettaro di superficie impermeabile servita.
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