CELLULA BATTERICA

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CELLULA BATTERICA
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BATTERI PRIVATI DELLA
PARETE
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PROTOPLASTI: la rimozione della parete con lisozima o sostanze che bloccano la
sintesi del peptidoglicano di cellule in ambiente isotonico ( saccarosio o glicerolo)
porta nei Gram+ a questo tipo di cellule che possono accrescersi e conservarsi per
un po’
po’ di tempo ma non dividersi.

SFEROPLASTI: derivano dai GramGram- e quindi il trattamento con lisozima o farmaci a
bersaglio parietale non eliminano la membrana esterna e probabilmente
probabilmente mantengono
residui di parete.

FORME L: sono forme in grado di dividersi e moltiplicarsi anche se richiedono
richiedono terreni
adeguati per pressione osmotica. Provengono per lo più
più da cellule trattate con
inibitori del pepetidoglicano in dosi subletali e possono tornare ad essere batteri
normali, eliminato l’l’inibitore. Le forme L possono esistere anche in vivo
Talvolta possono essere stabili e provocare processi morbosi cronici
cronici essendo
sequestrate in distretti corporei protettivi. Tali infezioni sono
sono difficili da trattare e
rappresentano un difficile problema di antibioticoantibiotico-terapia. La reversione a batteri
porta a recidive con ricomparsa di manifestazioni cliniche.
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BATTERI NATURALMENTE PRIVI DI PARETE
Micoplasmi: la loro membrana cellulare è lipoproteica trilaminare e ricca di steroli
caso unico fra le cellule batteriche.
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Micoplasmi
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CAPSULA e STRATO MUCOSO:
(SPE= sostanze polimeriche extra-cellulari)
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CAPSULA: struttura rigida, tenacemente aderente
all’involucro cellulare.
STRATO MUCOSO: massa amorfa e viscosa che circonda
la cellula.
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Struttura: omopolimeri, eteropolimeri, monosaccaridi

Funzioni: aderenza, virulenza, resistenza all’essiccamento, riserva
nutrizionale (espressione di benessere fisiologico), deposito
disostanze di rifiuto, aggregazione e protezione (biofilm,
importante per la sopravvivenza nell’ospite), scarsamente
antigenica, antifagocitica, spesso persa nelle colture in vitro.
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Composizione
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La composizione del glicocalice varia da batterio a
batterio:
Glicoproteine
Polisaccaridi (omo- o etero-polimeri)
Polialcoli
Amminozuccheri
Polipeptidi (B. anthracis) (vedi Tab.: 2.1 Jawetz)
Il glicocalice può essere spesso e rigido o sottile
e flessibile.
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Colorazione negativa
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Cosa sono?
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FLAGELLI E PILI
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Strutture formate da subunità proteiche
(flagellina) avvolte ad elica intorno ad un
nucleo centrale cavo,
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forma cilindrica (diametro 20 nm e lunghezza di
15-20 mm), singoli o multipli
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FLAGELLI BATTERICI:
STRUTTURA
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Caratteristici di alcuni batteri
Numero e disposizione in rapporto alla
cellula:
monotrico
anfitrico
lofotrico
peritrico
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Struttura basale: uncino e filamento
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Consentono la mobilità cellulare: organi di
locomozione.
Permetto alla cellula batterica di nuotare verso
nutrienti o allontanarsi da tossici (chemiotassi)
Sono proteici (flagellina) e rappresentano
importanti antigeni (H)
spirilli
vibrio
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salmonelle
Movimento dei flagelli
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chemiotassi
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FILAMENTO ASSIALE
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E’ tipico di batteri a forma di spirale
Endoflagello ancorato ai poli della cellula
Funzione simile ai flagelli
Movimento per contrazione ed estensione lungo
il filamento assiale
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FIMBRIE O PILI
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Appendici filiformi proteiche che originano dalla
membrana citoplasmatica e si proiettano per 0.2-2
mm dagli involucri cellulari
Diffusi su tutta la superficie esterna dei batteri,
soprattutto Gram-negativi
Struttura tubulare, simmetria elicoidale, formati da
una proteina detta pilina
Adesione e ancoraggio all’epitelio dell’ospite
Cavi internamente: pili sessuali o Pili F (coniugazione)
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