CONFERENZA DELLE REGIONI
E DELLE PROVINCE AUTONOME
PARERE SUL PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE
TRIENNIO 2017-2019
Conferenza unificata
Roma, 3 marzo 2016
Le Regioni e Province Autonome, ANCI e UPI, esaminato il Programma Statistico Nazionale 2017-2019,
formulano le seguenti osservazioni.
Il programma compie ulteriori progressi nell’opera di razionalizzazione del PSN avviata nel ciclo di
programmazione precedente mediante l’unificazione di indagini, progetti e sistemi informativi e la
valorizzazione delle fonti già disponibili.
Nel ringraziare i Circoli di Qualità per l’attività svolta, si esprime apprezzamento, in particolare, per
l’inserimento di nuovi lavori basati sull’integrazione di dati di fonte amministrativa e sul ricorso a tecniche
di record linkage, evidenziando il contributo fornito dagli enti territoriali mediante progetti prototipali con
valenza di interesse generale, di cui si auspica una prossima estensione a livello nazionale.
In questo senso viene valutata positivamente la prosecuzione di ARCHIMEDE, esempio virtuoso di
collaborazione in ambito SISTAN che assume rilevanza strategica per l’ampliamento dell’offerta
informativa attraverso lo sfruttamento e l’integrazione di archivi amministrativi e per lo sviluppo di analisi
a supporto delle politiche regionali e locali, e di cui si auspica la tempestiva diffusione agli enti territoriali
interessati dei materiali e delle elaborazioni disponibili.
Pur apprezzando l’approfondimento del confronto fra enti SISTAN avvenuto negli ultimi anni e in
particolare l’operato a tal fine della Direzione centrale per lo sviluppo e il coordinamento della Rete
territoriale e del SISTAN, si ritiene tuttavia necessario affrontare una approfondita riflessione sugli
ulteriori margini di miglioramento dei processi di produzione della statistica pubblica, in termini di migliore
articolazione dei temi trattati nei Circoli di Qualità, riduzione delle sovrapposizioni ancora esistenti e
rafforzamento delle sinergie tra lavori a diversa titolarità.
Al fine di rilanciare e rafforzare la cooperazione fra gli enti SISTAN si auspica pertanto un rafforzamento
dei Circoli di Qualità e una organizzazione interna più orientata alla valorizzazione della partecipazione di
tutti i soggetti, specie degli enti territoriali. Sarebbe auspicabile in tal senso che i coordinatori dell’ISTAT
fossero affiancati e coadiuvati in via sperimentale da rappresentanti locali e regionali.
Si reputa inoltre opportuno proseguire e sistematizzare il confronto all’interno del Gruppo permanente di
lavoro tra l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) le Regioni, l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM in materia statistica
per favorire una condivisione sugli orientamenti strategici per lo sviluppo della produzione statistica e
impostare conseguentemente la discussione all’interno dei Circoli di Qualità sui lavori da inserire nel
PSN.
Al fine di favorire un’ottimizzazione dei processi di produzione della statistica ufficiale, risulta inoltre
opportuno perseguire un più efficace coordinamento tra gli enti SISTAN, anche mediante la stipula di
accordi che - soprattutto nelle materie a competenza regionale o concorrente - fissino le responsabilità
reciproche dei soggetti coinvolti nella realizzazione delle indagini e favoriscano la condivisione delle
informazioni detenute dai vari centri di competenza, delle metodologie di trattamento e validazione dei
dati, nonché degli strumenti per la loro analisi e diffusione. In questo senso, sarebbe opportuno
prevedere per ciascun lavoro inserito nel PSN, non di titolarità Istat, le modalità di diffusione dei dati e di
comunicazione dei microdati, nonché i possibili soggetti destinatari; questo per favorire la disponibilità di
informazioni statistiche ai livelli di dettaglio territoriale necessari.
Sempre nell’ottica di un aumento della qualità e dell’efficienza della programmazione dell’attività
statistica, si evidenzia inoltre l’esigenza di subordinare l’inserimento dei lavori nel PSN e la relativa
attuazione a una verifica del rispetto sostanziale della normativa sul SISTAN, con particolare riferimento
alle disposizioni sul ruolo degli uffici di statistica delle amministrazioni e sull’organizzazione dei flussi
informativi.
Al fine di promuovere la più proficua collaborazione interistituzionale, si ribadisce inoltre l’importanza che
le iniziative degli uffici territoriali dell’ISTAT vengano concordate o quantomeno notiziate agli Uffici di
Statistica delle Regioni e agli uffici di statistica dei comuni capoluogo, delle province e delle città
metropolitane, nel rispetto dei differenti ruoli istituzionali e dei principi fondamentali del d.lgs. 322/89, che
prevede pari dignità degli Uffici di Statistica del SISTAN.
Si evidenzia inoltre l’esigenza di chiarire più nettamente nelle attività la differenza tra obbligo di risposta
verso il titolare della scheda o verso il titolare di una o più fonti, per evitare potenziali criticità emerse
nell’ambito di alcuni studi longitudinali riguardanti più Regioni e ora in corso di risoluzione.
Si auspica altresì una valorizzazione del contributo degli enti territoriali alla statistica ufficiale, sia quando
diretto al soddisfacimento dei bisogni informativi a livello nazionale sia quando diretto al soddisfacimento
di quelli locali, anche nell’ambito delle normative regionali vigenti per i Programmi Statistici Regionali. Si
reputa pertanto necessario che il Programma statistico nazionale, nella sua evoluzione, offra un quadro unitario
dell’attività statistica ufficiale necessaria a livello europeo, nazionale e regionale, anche al fine di garantire il
raccordo con i Programmi statistici predisposti a livello regionale e locale.
Si sottolinea infine l’esigenza di collegare tale processo alle iniziative di rafforzamento della produzione
statistica a livello regionale e locale. Assume infatti rilevanza strategica per gli enti regionali e locali
l’adozione di misure organizzative e finanziarie finalizzate all’istituzione e al rafforzamento della funzione
statistica nonché alla definizione di modalità di organizzazione che garantiscano il coordinamento della
produzione statistica, la razionalizzazione dell’allocazione delle risorse e la risposta ai fabbisogni
informativi locali, anche alla luce delle innovazioni istituzionali concernenti le aree vaste e le città
metropolitane.
A fronte di quanto sopra esposto, le Regioni e Province Autonome, ANCI e UPI esprimono parere
favorevole sul Programma Statistico Nazionale Triennio 2017-2019 e sui lavori in esso previsti.