Settembre Ottobre Novembre Dicembre 2013 Un Natale pieno di luce Auguri a tutti Monsignor • Sergio SALVINI C iao…Eccomi per augurarVi un Natale bello e pieno di luce. Che cosa amerei per gli ospiti delle nostre case? Tanta speranza nel cuore, quella che Vi faccia un poco…sognare. In cielo c’erano migliaia di stelle di tutti i colori: bianche, argentate, dorate, rosse, blu e verdi. Un giorno andarono da Dio Padre e dissero: Desideriamo andare sulla terra e poter vivere tra la gente. “Così sia”, rispose Dio. “Io vi lascio così piccole come siete, così che discretamente possiate scendere sulla terra”. E così, in quella notte, ci fu una meravigliosa pioggia di stelle. Qualcuna si fermò sul campanile, qualcun’altra volò con le lucciole sopra i campi, qualcun’altra ancora si mescolò tra i giocattoli dei bimbi, così che la terra era meravigliosamente scintillante. Con il passare del tempo però le stelle decisero di lasciare la gente sulla terra e di fare ritorno in cielo. “Perché siete tornate indietro?” chiese loro Dio. Signore, non potevamo stare sulla terra, dove c’è così tanta miseria, ingiustizia e violenza. “Sì”, disse Dio, “il vostro posto è qui in cielo. La terra è il luogo delle illusioni, il cielo è invece il luogo dell’eternità e della vita senza fine”. Quando tutte le stelle furono tornate indietro, Dio le contò e si accorse che ne mancava una. “Manca una di voi. Ha forse preso la strada sbagliata?” Un angelo, che era nelle vicinanze, disse: “No, Signore, una stella ha deciso di rimanere tra la gente. Ha scoperto che il suo posto era là, dove c’è l’imperfezione, il limite, la miseria e il dolore”. “E chi è quindi questa stella?”, volle sapere Dio. “E’ la stella verde, l’unica con questo colore, la stella della speranza”. Così quando ogni sera le stelle guardavano di sotto vedevano la terra meravigliosamente illuminata, perché in ogni cuore si era accesa la speranza. continua a pag 11 ...e guarisce! Miss Siringa dice... 2 Laura SPIGOLON • Infermiera professionale “MAL DI GOLA” “Cause, prevenzione e cura: le regole da seguire” I n molte statistiche mediche si rileva che almeno una volta l’anno gli italiani vanno nello studio del loro medico perché hanno mal di gola. Occorre, però, imparare a distinguere i vari tipi di questa malattia, perché, se da un lato è importante sapere quando andare dal medico per evitare aggravamenti pericolosi oppure “autocure” con farmaci inutili e talvolta dannosi, dall’altro, in molti casi, è possibile prevenire e curare questa infiammazione. Le cause sono virus, batteri e irritazioni locali. I virus sono germi molto piccoli che penetrano nelle cellule della mucosa della gola dove si moltiplicano uccidendo alla fine le cellule infettate e disseminandosi poi nelle altre vicine ricominciando il ciclo. Spesso i virus in causa sono quelli delle malattie da raffreddamento come raffreddore ed influenza, oppure virus responsabili di altre malattie come morbillo e varicella. I sintomi virali sono caratterizzati da febbre non elevata (da 37,5 a 38,5 gradi centigradi), stanchezza, lieve dolore locale, sensazione di avere un corpo estraneo in gola e difficoltà a deglutire, spesso tosse, a volte congiuntivite e raffreddore concomitanti. Il mal di gola di tipo virale rappresenta il 60-70 per cento di tutte queste infiammazioni. I batteri sono germi più grossi dei virus e a differenza di questi ultimi si moltiplicano all’esterno delle cellule infettate danneggiandole via via. Uno dei batteri più temibili è lo streptococco che può provocare una malattia generale denominata malattia reumatica. I sintomi batterici si differenziano da quelli virali poiché c’è una febbre elevata (anche 40 gradi), le tonsille vengono sempre interessate e si presentano rosse e spesso con placche biancastre, il dolore alla gola ed il dolore alla deglutizione sono molto forti, il malessere generale (mal di testa, stanchezza o spossatezza) debilita decisamente la persona. Ambienti polverosi, alcool, fumo di sigaretta diretto o indiretto, abusi vocali, ambiente casalingo o lavorativo poco umidificato soprattutto in presenza di riscaldamento elevato, poco ricambio aereo ambientale, inquinamento elevato sono tutti fattori irritativi della gola e, in seguito ad una semplice infiammazione, favorenti poi infezioni virali o batteriche. Occorre rivolgersi al medico quando: la temperatura corporea supera i 39 gradi o se la febbre dura da più di 48 ore; se le ghiandole del collo diventano grosse e tese; se compaiono sintomi come vomito, male alle orecchie, mal di testa molto forte, dolore al petto, difficoltà di respiro, notevole difficoltà a deglutire; se compare tosse con catarro giallo bruno o striato di sangue; se, in caso di laringite, la voce si abbassa sempre più non migliorando durante 3-4 giorni successivi l’esordio e compare “fischio” o “rantolo” durante le respirazioni. In genere il medico, dopo aver visitato il malato, cerca di individuare la causa del mal di gola che, se è di origine virale, viene curata con farmaci anti - febbre, anti - dolore, anti - infiammatori, antisettici locali, mentre se batterica con antibiotici. Questi ultimi sono farmaci potenti, da utilizzare con cautela e per questo uno dei metodi per “mirare” la terapia antibiotica è quella di effettuare il cosiddetto tampone faringeo. Nel caso delle tonsilliti il medico può decidere se sia utile o no togliere chirurgicamente le tonsille. GLI ANGELI DI CASA FAMIGLIA E LA LORO... “PAGELLA” ...Da 8 anni con voi M Martina SALMOIRAGHI • Ospite PRESENTIAMO GLI ABITANTI DI CASA FAMIGLIA “Casa Famiglia è la migliore” M i chiamo Mari chiatina Salmoiramo Vaghi sono nata a Legnalentina Ulay, sono no il 15 settembre del di origine albane1919. Mia madre Maria se e da 15 anni era casalinga, mio pavivo in Italia dove dre Pierino, impiegato in banca. Avevo due mio marito ha trovato lavoro. fratelli Luigi e Francesco. Ho frequentato le In Albania lavoravo come contabile presso il Commissariato del mio pa- scuole elementari, medie e magistrali. Avevo ese. In Italia ho trovato lavoro trami- molti amici e un’amica del cuore che purte un’amica che mi ha consigliato troppo non c’è più: si chiamava Maria Elsa. di presentare il curriculum presso la Il mio tempo libero lo trascorrevo lavorando a maglia e uncinetto, ma andavo anche a Casa Famiglia di Villa Cortese. teatro, al cinema e viaggiavo. A 21 anni ho Poco dopo sono stata assunta e poi conosciuto Guido. Era il 25 maggio ed io mi trasferita qui a Busto Garolfo. trovavo con un’amica in montagna: quella Da 8 anni faccio parte dei servizi gesera siamo andate a ballare e lì è avvenunerali. Devo dire che anche se non to l’incontro. Guido era di Milano e stava è il lavoro per il quale ho studiato e terminando gli studi di ingegneria. Dopo tre ottenuto la laurea, sono comunque anni di fidanzamento il 18 ottobre del 1948 ci felicissima. Qui mi trovo molto bene siamo sposati. Ho indossato un abito bianco, con tutti sia ospiti che colleghi che mi semplice, lungo e in testa portavo un lungo hanno accolta da subito molto bene. velo di Bruxelles ereditato da mia suocera. Lavorare in Casa Famiglia ha modifi- L’abito, grazie all’aiuto di una sarta, è stato cato in meglio anche il mio carattere trasformato in abito da sera e l’ho utilizzato infatti mi ha resa più dolce. sia per andare a ballare che per andare alla Scala. Io e Guido abbiamo vissuto a Milano Celestina B.: “Molto simpatica, ama per 10 anni poi a Varese, infine a Legnano. ridere e scherzare e lavora sodo. È Non abbiamo avuto figli e questo è sempre molto gentile e cordiale”. stato il mio cruccio. Per questo mi sono buttata nel lavoro; ho seguito un corso per pubbliPietro L.: “E’ una gran lavoratrice, che relazioni e interviste e ho lavorato prima quando passa lei tutto brilla”. alla ditta Bassetti, poi alla Rinascente di Milano. Nel 2008 è venuto a mancare Guido e in Giuseppe O.: “ E’ una ragazza solare, suo ricordo ho adottato a distanza 2 bambisempre allegra. Trovo che sia molto ni che portano i nostri nomi. Poiché non acbrava e in gamba”. cettavo l’idea di avere una badante in casa, mio nipote mi ha proposto la Casa Famiglia. Martina S.: “Valentina è molto brava, Qui sono assistita da un buon personale con socievole, super attiva e sempre mol- il quale sono in buoni rapporti. Esteticamente la Casa è ben tenuta e curata tanto che tra to disponibile con tutti”. le case della zona questa è la migliore. 3 ...Vivere in Casa Famiglia... Valentina ULAY • A.S.Generali Gli OSPITI di Casa Famiglia “FESTA DEI NONNI” “Edizione 2013” L ...Vivere in Casa Famiglia... 4 a Festa dei Nonni è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del West Virginia, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti. La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni, la relazione con i loro nonni, portatori di conoscenza ed esperienza. Il fiore ufficiale della Festa dei Nonni è il Non ti scordar di me. I nonni sono persone che hanno lo straordinario potere di trasmettere emozioni a chi le riceve ed essendo una figura importante all’interno delle famiglie e della società, non a caso è stata scelta come data della festa il 2 ottobre, giorno in cui si celebrano i SS. Angeli Custodi. Angiolina V.: “Questa mattina appena alzate, abbiamo trovato subito una sorpresa. Il salone era pieno di palloncini colorati, sulle tavole le tovaglie rosse e una grande scritta dedicata a noi nonni”. Agnese G.: “Hanno pensato proprio a tutto. Anche il pranzo era speciale”. Romilda B.: “La festa è continuata nel pomeriggio con tanta bella gente e tanta musica”. Pasquina C.: “Per merenda ci è stata offerta un’ottima torta”. Iris U.: “Benissimo, più di così non si poteva chiedere. Se qualcuno si è lamentato è perché non capisce niente!”. Emma R.: “Il 2 ottobre è stato per me doppiamente speciale perché era il mio compleanno, quindi doppi auguri!”. Iole P.: “Ho apprezzato il clima gioioso e la bella armonia tra tutti i presenti. Abbiamo cantato tutti in compagnia”. Celestina B.: “Festa emozionante perché mia nipote ha letto una poesia dedicata ai nonni. Ottima compagnia per non parlare poi della musica!”. Gara di proverbi Elena ZANZOTTERA . Animatrice “ANDIAMO ALL’OPERA” “La musica come terapia” L 5 dell’opera in modo tale da dare una visione globale del contenuto. La musica ha un’azione davvero terapeutica soprattutto con i soggetti particolarmente agitati e disorientati, che subito si tranquillizzano. Molti collegano alla musica esperienze ed emozioni personali, e ne rievocano ricordi. Visto l’ottimo risultato ottenuto, pensiamo di ripetere l’esperienza al fine di ottenere un migliore equilibrio e armonia psico-fisica dei nostri ospiti. ...Vivere in Casa Famiglia... a musicoterapia è una tecnica che utilizza la musica come strumento terapeutico allo scopo di promuovere il benessere della persona. Con i pazienti affetti da decadimento cognitivo le attività che includono la musica risultano sempre di successo.La musica può aiutare il paziente a orientarsi nel tempo e a rivivere piacevoli sensazioni passate. Partendo da questo presupposto abbiamo trasformato Casa Famiglia in un teatro. Abbiamo fatto un sondaggio tra gli ospiti dal quale è emerso l’interesse per l’opera lirica. Nel gruppo sopracitato sono presenti alcuni con decadimento cognitivo medio-grave. Il setting utilizzato è la palestra poiché è il luogo conosciuto da tutti e il più adatto a contenere il gruppo. In collaborazione con la biblioteca comunale di Busto Garolfo abbiamo proiettato le opere la cui scelta è stata concordata con gli ospiti stessi e in base ai loro interessi. Le più richieste sono le opere di Verdi, Mozart, Puccini, Rossini, Bellini, Donizetti, Mascagni, Bizet. Impressionante è la puntualità con la quale si presentano! L’attività si svolge una volta alla settimana e lo svolgimento ha inizio con la lettura di un breve riassunto Emma RONDANINI • Ospite PELLEGRINAGGIO A LOURDES 2013 Ricordi unici Q Casa Famiglia...Casa Aperta 6 uando ho sentito dell’occasione di andare a Lourdes ero molto perplessa…ho sempre paura per la mia salute, ma era anche il momento giusto per recarmi davanti alla Madonna e ringraziarla perché in passato mi ha sostenuta in un momento di grande difficoltà familiare..io dico sempre che per me è stato come ricevere una grazia. Mi sono trovata molto bene con il mio gruppo, ricordo Rosella, l’infermiera Paoletta e le ragazze Sara e Chiara.. mi hanno accompagnato nei pellegrinaggi e non mi hanno mai lasciata sola.. Tutti i volontari dell’Unitalsi hanno fatto una fatica enorme perché noi anziani fossimo a nostro agio e ho pregato anche per questi angeli meravigliosi; hanno fatto tutto il possibile per non farmi mancare nulla. IL MOMENTO PIU’ EMOZIONANTE: L’IMMERSIONE NELLA VASCA Le mie prime sensazioni… All’inizio l’acqua era gelata; sono entrata nuda e poi sono stata avvolta in un accappatoio; quando sono uscita mi sentivo asciutta senza la necessità di essere asciugata più e più volte: è così, non c’è una spiegazione. Si prova qualcosa di indescrivibile (Emma si commuove); come sono uscita ho infilato le calze..come ho fatto senza asciugarmi i piedi? Eppure le ho indossate con facilità senza sentirmi i piedi umidi; non avevo nessuna parte di me bagnata..anche il fazzoletto che avevo tra le mani era asciutto.. Sono molto felice di aver vissuto questa esperienza..io accetto la volontà di Dio…ho colto l’occasione per ringraziare e non per chiedere…penso di aver fatto la cosa giusta… Iris UBOLDI • Ospite PELLEGRINAGGIO A LOURDES 2013 SABATO 01/06/2013 PARTENZA DA MILANO ORE 21:30 ARRIVO DOMENICA NEL POMERIGGIO I 7 Casa Famiglia...Casa Aperta TRENO, ALLOGGIO E…..PENSIERI l mio gruppo alloggiava nel primo treno, scompartimento 9; abbiamo mangiato sul treno: brioche, caffè, latte, marmellata. I letti erano a castello e io ho dormito di sopra. C’erano le sorelle, le dame ed era infinito il numero di volontari: si tratta di ragazzi giovanissimi e sono rimasta stupita del loro impegno; ci hanno seguito moltissimo ed in ogni momento elargivano cure e attenzioni; ci davano delle copertine di lana fatte ad uncinetto veramente belle con cui ci coprivamo le gambe. L’ALBERGO - L’albergo si chiama “Salus”; la mia camera ospitava sei persone; erano camere davvero grandi e confortevoli; si mangiava molto bene! IN GIRO - La cosa che mi è piaciuta di più è stata la possibilità di girare; sono stata in giro davvero tanto!!!!!!! La piazza era enorme ed in mezzo c’era un giardino; si camminava in tondo, in processione; ho pregato tanto ed ero serena…ci tornerei di nuovo!!! Si andava a pregare alla cattedrale-santuario che ha dimensioni enormi; si passava dalle grotte dalle quali scendeva l’acqua…ci bagnavamo continuamente, è stato emozionante… L’IMMERSIONE (DA TOGLIERE IL FIATO) Mi hanno spogliata e coperta con un mantello blu. Supportata dalle dame, mi sono immersa e quando ero nella vasca ho pregato la Madonna; non ho avuto difficoltà a compiere questa esperienza perché mi hanno assistita in tutto ovvero sono stata aiutata in ogni istante (mi hanno sostenuta nel vestirmi e rivestirmi); appena ho sentito l’acqua sulla pelle ho capito quanto fosse fredda, ma dopo poco tempo non lo era più, e la cosa incredibile è che quando sono uscita mi sono sentita asciutta (anche sotto il seno dove di solito devo asciugarmi con più attenzione). Durante i miei momenti di riflessione non ho chiesto niente per me; ho visto tante persone più in difficoltà e ho pregato per loro. Ho dedicato un pensiero anche alla mia comunità e ho acceso un bel cero. Ho portato a casa anche l’acqua santa grazie ad un uomo gentile che si è reso disponibile ad andare a prendermela… Inoltre abbiamo fatto una bellissima foto di gruppo davanti alla grotta, c’era anche il Senatore Mantovani ed io ci tenevo ad essere in prima linea. Antonio GIANAZZA • Ospite PELLEGRINAGGIO A LOURDES 2013 La vita a Lourdes è magica Casa Famiglia...Casa Aperta 8 S ono partito molto volentieri per il pellegrinaggio; ero davvero contento di essere stato coinvolto in questa iniziativa. Ho viaggiato molto nella mia vita ed essendo molto religioso questi itinerari mi hanno sempre interessato. La vita a Lourdes è magica; mi sono reso conto che, rispetto alle mie visite precedenti ci sono stati dei cambiamenti, hanno fatto una zona nuova, mi è sembrato tutto più grande (il doppio di prima). Le nostre dame ci accompagnavano alle funzioni religiose; c’era la messa per i gruppi e un “tempio” grandissimo; ci saranno state 10 mila persone, anche stranieri. Ho visto quadri meravigliosi di Santi legati ai pellegrinaggi; terminate le funzioni si tornava in albergo; si tratta di un edificio molto moderno, comodo. Ho partecipato alla fiaccolata che si è svolta il secondo giorno; in piazza mettono la Madonna e inizia la cerimonia; c’è stata anche la benedizione; le celebrazioni si svolgevano all’aperto, davanti alla grotta o nella grande chiesa (ci sono degli orari da seguire); ero inserito in un gruppo a cui mi sono affezionato; le ragazze ci seguivano con attenzione; mi è piaciuto osservare le funzioni, le benedizioni sulla piazza; ho anche acceso un cero, uno per me e uno per il mio gruppo; ho avanzato una monetina, ma l’ho tenuta per il cero di casa (presso la mia parrocchia). Una donna nel mio gruppo si è immersa nella vasca benedetta; molti pellegrini si sono immersi; non ho chiesto niente perché si tratta di un momento molto personale. Commento conclusivo: sono stati 5 giorni meravigliosi, si stava insieme; ho pregato con il gruppo ma anche privatamente. La Madonna mi è rimasta nel cuore; se ho l’occasione voglio tornare a vedere la Madonna. Ci andrei anche domani da solo. Vuoi venire anche tu? (Antonio simpaticamente mi invita a visitare Lourdes perché afferma che cambia la vita). Volevo aggiungere che è venuto anche il Senatore, è venuto per noi a salutarci; è stato un piacere vederlo e salutarlo. Ci sono foto del pellegrinaggio perché le facevano le dame; una di loro è venuta anche a trovarmi qui a Busto Garolfo; è stato un immenso piacere. Ringrazio tutti per l’affetto. Lope de Vega IL CANTO DELLA VERGINE Madre Teresa di Calcutta E’ NATALE 9 E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. ...La pagina della Poesia Tra le palme volando, angeli santi, fermate i rami, che il mio bimbo dorme. Voi palme di Betlem, che irosi muovono i furiosi venti risuonanti: il frastuono sedate, fate piano, fermate i rami chè il mio bimbo dorme. Il pargolo divino s’è sfinito a piangere chiedendo in terra pace: quietar vuole nel sonno il lungo pianto. Angeli santi che volando andate, fermate i rami ché il mio bimbo dorme. Elena ZANZOTTERA . Animatrice “INVENTARE LA VECCHIAIA” “IL POSTO CHE NON C’E’” Spazio ... alla lettura 10 Sergio Tramma 120 pagine, € 9,81 Meltemi Editore Gabriella Carnesecchi 95 pagine, € 10,96 Gruppo Albatros Il Filo Edizioni Invecchiare non è mai stata un’im- Nel corso della nostra vita siamo tal- presa facile, in ogni tempo e in ogni luogo. Non lo è neppure oggi, nei paesi occidentali, da quando l’invecchiamento non è più un evento raro, ma riguarda la maggior parte delle donne e degli uomini. Alle persone che invecchiano sembrano rimanere solo due strade: accanirsi nel vano tentativo di “rimanere giovani”, oppure accettare in silenzio una condizione ritenuta di per sé dolorosa. In questo libro si tenta di delineare una possibile “terza via” per la vecchiaia, una via nella quale non si contemplano beauty center pieni di dolci inganni, patetici e inutili consigli su come invecchiare bene, discutibili inviti a pensarsi saggi e rassegnati. Invecchiare significa semplicemente – ci spiega l’autore – continuare in quella difficile e aperta avventura che è vivere. volta costretti a fare delle scelte, spesso fondamentali, dettate più dalla necessità che dalla volontà. Come bisogna comportarsi quando non si ha più la forza di accudire un genitore anziano? A chi ci si deve affidare, come si scelgono le strutture più adeguate, l’assistenza migliore, le cure più adatte e mirate? Queste sono alcune delle domande che l’autrice, una esordiente, Gabriella Carnesecchi, si è posta quando si è accorta di non potere più occuparsi da sola della madre novantenne, fragile, delicata e ormai non più autosufficiente. Ma invece di risposte rincuoranti e dell’aiuto della comunità Gabriella ha incontrato, durante gli anni di permanenza della mamma presso una “Casa-albergo per anziani”, arroganza, superficialità, incompetenza, disinteresse e la completa e colpevole assenza delle Istituzioni. “Il posto che non c’è” è un libro-denuncia che con disarmante semplicità analizza e mette nero su bianco un problema sottovalutato ma estremamente diffuso, e sofferto. In collaborazione con “Libreria Tempolibro” Via Manzoni, 49 - Busto Garolfo Tel. 0331/537339 L’ANGOLO DEI RICORDI Famiglia Oldani sentitamente ringrazia tutte le persone che sono state vicine alla loro cara Rina in questo ultimo periodo della sua vita. * Grazie di cuore a tutti coloro che, in questi dieci anni , si sono occupati a diverso titolo e in modo amorevole della cara zia Immacolata. 11 Giusy e famiglia * Ringraziamo tutta l’equipe medica e gli operatori sanitari per le cure e l’assistenza data alla nostra mamma Adele. segue da pag 1 “Un Natale pieno di luce” Carissimi amici, prendete ora questa stella, la stella verde, nel Vostro cuore. La stella della speranza non lasciatela andare mai via. Fate sì che non si spenga! State sicuri: lei brillerà sul Vostro Natale e con il cuore illuminato contagerete tutte le persone che verranno a trovarVi per gli auguri. Io personalmente, dall’altare della mia chiesa - non ci sarà Messa natalizia che non pregherò per ciascuno di Voi - sarete porzione prediletta del mio cuore. Tutto è nel nostro cuore, che può essere un cuore di bambino o un vecchio cuore di chi pensa di conoscere e sapere tutto con la propria esperienza. E’ stato detto: Inchinarsi dinanzi alla grandezza altrui non è, a rigore di termini, umiltà. E’ soltanto lealtà, onestà, verità, “educazione dello spirito”. Che uno più piccolo renda omaggio ad uno più grande, non è un fatto che testimoni di una eccezionale nobiltà d’animo. Ma che il più grande si pieghi “rispettosamente” dinanzi al più piccolo, è un fatto che significa l’amore nella pienezza della sua libertà.” E’ questo il mio desiderio di bene perché questo Natale, sia “totalmente altro”. L’angolo dei ricordi Lucia Gabriella e Antonietta ... un po’ Tanti Auguri a... Online sul sito www.grupposodalitas.it NOVEMBRE SETTEMBRE 15 17 22 Salmoiraghi Martina Manfredi Angela Porta Maria Assunta 12 Pretti Pierina Bianchi Paolina Scagliotti Evelina Finetto Elda Parotti Giovanna DICEMBRE OTTOBRE 02 17 23 24 27 30 02 11 24 27 29 Rondanini Emma Merlotti Irene Tebaldini Maria Rosa Parodi Maria Iole Pelucchi Gabriella Bottini Emma 01 07 08 10 17 27 29 Sambinelli Giuseppa Locatelli Albino Pinciroli Regina Pivato Rolando Grigoli Flora Santi Maria Beccaro Antonietta Tiziana PISONI • Cuoca SPAGHETTI “NOTTE DI NATALE” Di Tutto ... Ingredienti (per 6 persone) 600 g spaghetti 75 g olio EVO 25 g noci sgusciate 25 g pinoli 15 g nocciole sgusciate 3 spicchi aglio 1 cucchiaio e mezzo di prezzemolo tritato peperoncino q.b. sale P ortate a bollore una pentola con molta acqua. Intanto tagliate le nocciole e le noci in pezzi. Da ognuna otterrete 4 pezzi. Salate l’acqua e buttate la pasta. Mettete olio e aglio in una padella larga (dovrà contenere gli spaghetti) a fuoco molto basso. Appena l’aglio è imbiondito, unite pinoli, noci e nocciole. Aggiungete il peperoncino e fate soffriggere. Unite un cucchiaio scarso di prezzemolo. Unite mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta e lasciate cuocere, sempre a fuoco basso. Scolate gli spaghetti molto al dente e versateli nella padella, sopra il condimento. Unite il prezzemolo restante. Alzate la fiamma e fate saltate la pasta un minuto. Servite molto caldo! Per la realizzazione di «TRA DI NOI» hanno collaborato: gli ospiti di Casa Famiglia, il Coordinatore Ugo Zorco, Monsignor Salvini la Sig. ra Marinella Restelli, l’infermiera Laura Spigolon, le animatrici Elena Zanzottera e Simona Crivelli, gli ospiti Martina Salmoiraghi, Iris Uboldi, Antonio Giannazza, Emma Rondanini, l’addetta ai servizi generali Ulay Valentina, la cuoca Tiziana Pisoni.