NOTTE PRIMA…DELLA PRIMA Apofil Rionero-Venosa-Potenza testi vincitori di Pino Simone D'Incenzo, Marco Cannati, Lorenzo Romaniello, Felisya Fornarini, Raffaele Santopietro adattati scenicamente con Aldo Marinetti, Luigi Gilio,Vincenzo Blasi, Isabella Urbano, Maria Rosa, Nino Giuralarocca supervisione artistica a cura di Federica Festa e Lidia Giansanti Personaggi Protagonisti: Lorenzo Teresa Raffaele Felisya Lea Marco Pino (16 anni) protagonista dello spettacolo, Milanista (15 anni) Costumista (16 anni) Tifoso dell’Inter (14 anni) Innamorata di Raffaele (15 anni) Amante dei cani, amica di Felisya (16 anni) Dipendente dai Videogiochi (17 anni) Suonatore di Tammorra. Voci fuori campo: Mamma, Telecronista, Zanetti Secondari/corpo di ballo: Dante Vergil Calciatori 1° Uomo nero 2° Uomo nero Un gruppo di ragazzi sono alle soglie del loro primo debutto teatrale. Il giorno prima, come sempre, si incontrano alla villa comunale, confrontandosi su dubbi e paure. Durante la notte, alcuni di loro fanno sonni agitati: chi sogna di entrare in un videogioco, chi di diventare un grande calciatore, chi, addirittura, di svegliarsi con il colore della pelle cambiato. Finalmente, suona la sveglia. E' il grande giorno. La sala del Teatro è piena di gente. L'ansia sale. All'aprir del sipario, però, la compagnia non è ancora pronta. In scena c'è solo Teresa, la costumista, che, suo malgrado, è costretta a intrattenere il pubblico, raccontando di sé e dei suoi compagni di avventura. Finalmente arriva in suo soccorso Pino che, con la sua tammorra, coinvolge tutti, attori e pubblico, sulle note di una canzone di Eugenio Bennato, che racconta la storia e le emozioni dei briganti, protagonisti, durante la lotta per la conquista dell'unità d'Italia, delle battaglie contro i soprusi nella bellissima terra di Lucania. IL GIORNO PRIMA In scena una panchina, siamo in una villa, luogo di ritrovo di un gruppo di adolescenti, che si preparano al debutto in teatro all’indomani. Entrano Teresa e Lorenzo e si fermano alla panchina. Teresa deve prendere le misure a Lorenzo perché deve finire di cucire il suo costume. Lorenzo Teresa Ecco vedi, non c’è nessuno, siamo i primi. Allora vieni qui Lorenzo che ti prendo le misure. Devo finire il tuo costume da re… Domani c’è lo spettacolo e ieri durante la prova ti si è strappato il mantello. Felicya e l’amica Lea entrano in scena dal lato opposto alla panchina. Felicya Lea Felisya Lea Felisya Lea Felisya Lea Felisya Lea Felisya Lea Felisya Lea Felisya Lea Felycia Lea Felycia Lea Felycia Lea Felycia Lea Che bella giornata, sembra quasi primavera. E’ vero ma io non vedo l’ora che arrivi l’estate. ... andiamo a prenderci un bel gelato al Dancing??? Veramente dovrei andare a prendere il cane per la solita passeggiata. A proposito di cani! Ieri mi è capitata una cosa incredibile … Un nuovo fidanzato? Beh … non proprio … cioè il fidanzato c'era, ma per la mia Liù! Hai deciso di fare accoppiare la tua cagnolina? Non io! Lui ha deciso! Ma lui chi? Io non ci capisco niente! Raffaele …. il re dell’ Orange … il principe del nostro spettacolo! Ma chi? Il cobra? Eh? Raffaele, detto il Cobra! Lascialo perdere, che è meglio. Ma poi, non ti sei fidanzata con Marco? Come fa a piacerti un altro!? Ma a me piace tanto. E poi recita benissimo la parte del principe. Dai retta a me, quello altro che principe! Comunque … che c'entra il cobra … scusa volevo dire “il principe” … con la tua liù? Ieri stavo qui, per la solita passeggiatina … lui arriva, si avvicina e si mette a giocare con il cane. “Ma come è carina! Che bel muso! Quanti anni ha?” Insomma, con la scusa del cane, sembrava proprio che … insomma … Ti voleva rimorchiare! E' quello che ho pensato e infatti, con la scusa di ripetere il copione, mi ha dato appuntamento alle 10 sotto casa! E tu glielo hai dato? Sei proprio una fatua! Non c'è niente di male! Facciamo lo spettacolo insieme! E poi … è troppo fico! Stavo tutta in fibrillazione! Vado di corsa a casa per prepararmi … ho rovesciato tutto l'armadio! Non sapevo cosa mettermi! Ho provato il vestitino viola con i miei tacchi preferiti, ma mi è sembrato un po' troppo elegante e allora sono passata ai jeans neri con il top di paillettes nero. Sembravo pronta per un funerale! Alla fine, ho scelto il vestitino blu con le mie amate ballerine. “Sarò semplice e carina” - mi sono detta. Secondo me ti sta meglio il vestito rosso! Io avrei messo quello! Più divertente! Si, divertente … come quello che è successo dopo! Cioè? Felycia Lea Felycia Lea Felisya Alle 10 in punto, il cellulare squilla… “E’ lui! Calma Felisya... fatti coraggio e senza balbettare, rispondi. Pronto?” “Ciao come va? Sei pronta?” - mi dice lui. “Un minuto solo e scendo…” e lui “Puoi portare anche il tuo cane?” Cosa? Il cane? Devo portare il cane?? Ma che cane? Non riuscivo proprio a capire e lui mi spiega, tutto contento, che ha pensato di fare accoppiare le mia Liù con il suo Hiroshi. “Si certo … è una bella idea, ma adesso Liù dorme” - gli ho risposto io un po' nervosa. “Allora io provo a casa, da solo, dopo la partita. Ci vediamo un altro giorno!” Capisci che idiota? E io che credevo … insomma, alla fine, tra tutte le prove di vestiti … non mi sono neppure ripetuta la parte! Altro che vestiti, avresti fatto meglio a portare il cane dal tolettatore. Spiritosa! Comunque, eccolo che arriva! Il tuo principe!!!! Eeeeeeeeh….Me ne sono accorta, vabbè facciamo le disinvolte… Raffaele si avvicina alle ragazze e viene subito raggiunto anche dai due cani. Raffaele Felisya Lea Raffaele Lea Raffaele Felisya Ciao Felycia …. cos'hai? Sembri nervosa! Eh niente … è l'agitazione per lo spettacolo! Infatti! E' molto preoccupata di non ricordarsi niente! Tu la sai la parte del principe? E certo! Ma che vi credete…Io sono un principe nato. Per me tu sei solo il cobra! Cosa? Lascia stare … Lea scherza! Guardate … lì ci sono Teresa e Lorenzo! Ehi? Ragazzi?! Felycia si avvia verso la panchina, gli altri la seguono Raffaele (a Lea) Poi mi spieghi questa storia del cobra! Raffaele vede Lorenzo e tira fuori e sventola la bandiera dell’Inter. Raffaele Lorenzo Raffaele Forza Inter! (a Lorenzo che sta in piedi con le braccia aperte a farsi prendere le misure) Avete perso! Scoppola! A dormire, forza Inter. Lasciami perdere, non mi interessa proprio… Domani c’è lo spettacolo, altro che calcio. Sì, sì, dici cosi perché abbiamo vinto 4 a 0. Raffaele rimane avvolto nella bandiera e tenta di togliersela ma gli si arrotola. Entra Marco Marco Raffaele Marco Lorenzo Teresa Marco (batte cinque a tutti) Ciao, bella! Come va? Resto solo dieci minuti perche devo ritornare a casa. Ho lasciato il computer in pausa, devo finire l’ultimo livello di Hitman, l’ultimo mio videogioco. Il tempo solo di fumarmi una sigaretta. Allora siete proprio convinti che vogliamo fare questo spettacolo domani? Perché hai paura? Paura io! Guarda che sono arrivato al quarto livello, eh! Ma il videogioco è finto, mentre il pubblico è vero, Marco! E’ normale avere un po’ di paura. Allora ve lo dico: ho una paura grandissima, peggio che andare dal dentista. Marco si siede sulla panchina e si accende una sigaretta. Felisya Lea Allora chi manca? Indovina in po’! Sempre lui… Ma eccolo che arriva, la lumaca. Entra Pino. Pino Raffaele Teresa Felisya Pino Tutti Lea Teresa Pino Teresa Raffaele Teresa Tutti Scusate ragazzi, ho fatto tardi, dovevo finire le prove di tammorra. Tu, l’unica volta che arrivi puntuale, è quando devi prendere i soldi dalla mamma. Siamo alle solite, domani abbiamo lo spettacolo e io devo ancora provarti il costume! Ti ricordi domani di venire puntuale per lo spettacolo? Vi prometto! Domani sarò puntualissimo. A che ora è l’appuntamento a teatro? Alle otto? Alle sei! Io ho una vergogna! Domani viene a vedermi anche il mio ragazzo. Speriamo di non sbagliare la scena ... altrimenti … sai che figuraccia!? Che emozione, non vedo l’ora, spero che i costumi siamo perfetti. Oh … domani esce pure la schedina. Speriamo di vincere. Dai ragazzi! E' ora di muoversi e ricordatevi: domani alle sei in teatro per riprovare la canzone. Mi raccomando... stasera ripassate la memoria delle vostre parti. Ciao, a domani. Escono tutti in gruppo, tranne Teresa che finisce di sistemare la valigia. Teresa (tira fuori le trecce di Giulietta e comincia a recitare) “Oh Romeo Romeo … perchè sei tu Romeo ...” (inciampa sulle trecce) … Devo accorciarle un po' … altrimenti la prima attrice casca proprio sul più bello …. Certo, non credevo che una costumista avesse tutte queste responsabilità! Però mi piace, mi piace il teatro … è come vivere in un sogno … a proposito … meglio che mi sbrighi … stasera, a letto presto …. (enfatizzando) …. “non devo preoccuparmi … dopotutto … domani è un altro giorno” Teresa esce sulle note di Via col vento. Buio La luce si riaccende. Coni di luce. Ognuno dei personaggi, sotto un cono di luce, è in pigiama e vive la sua serata, in attesa del debutto del giorno successivo. Compie delle azioni senza gli oggetti: Lorenzo ripassa la parte, Marco gioca al videogame, Pino suona la tammorra, Felicya si prova un vestito, Lea fa esecizi con la voce, Raffaele fa dei palleggi. Lea (guardandosi allo specchio) Mamma mia che ansia! Ma chi me lo ha fatto fare! Meglio che mi faccia un esercizio di respirazione, così mi calmo e dormo … dopotutto domani è un altro giorno! Buio su Lea (esce) Pino Se continuo a suonare la tammorra, i vicini mi uccidono, meglio dormici su, domani è un gran giorno, anzi, domani è un altro giorno. Buio su Pino (esce) Lorenzo Basta ripetere! Tanto no non mi ricorderò mai nulla. E se domani non vado? E dico che sto male? (mette la sveglia) Sveglia alle sette e non ci penso più … domani è un altro giorno! Buio su Lorenzo(esce) Felisya Che sonno, … è ora di andare a dormire, Felisya! Domani vedrò di nuovo il mio principe … un altro sguardo …. domani … un altro giorno … Buio su Felycia(esce) Raffaele Sono preoccupatissimo, stasera gioca l’Inter! Speriamo bene! Forse dovrei ripassare ancora la parte, altrimenti … che ne sarà di me? “Francamente me ne infischio” …. che attore!! Raffaele esce sul finale musicale di “Via col vento”. Buio. Parte il video, con le immagini e l'audio dell'incontro fra Dante e Vergil, i due personaggi del videogioco Devil May Cry. Si illumina (luce sogno), in proscenio, una pedana/letto. Sopra c'è sdraiato Marco, che dorme e sogna. Lo spettatore assiste al suo sogno. Dallo schermo elastico, esce Dante. Si avvicina a Marco, presentandosi Dante Marco Sono Dante, figlio del nobile re Spada, e sono qui per proteggerti perché so bene che, fortuitamente, ti sei trovato nel bel mezzo di una guerra senza neppure rendertene conto. Non temere, finché starai con me, sarai al sicuro! (intimorito) Mi chiamo Marco e sono il proprietario di questo video-gioco... ma dove sono? Si ode un tuono. Dante Non preoccuparti e sta dietro di me. (Marco si alza e si pone dietro Dante) Sta arrivando ora il demone-ombra, è un buon guerriero, ma lo conosco bene. Saprò come disfarmi di lui. Dante sfila la spada e combatte nel vuoto e vince. Dante Marco Marco, è finita. Ora dobbiamo metterci in salvo! (Terrorizzato) Perché questa lotta? Perché tutta questa violenza? Perchè combattete? Dante fa segno a Marco di accomodarsi. Dante Marco questa è una storia lunga che cercherò di spiegarti brevemente, sperando di far chiarezza tra i tuoi mille punti interrogativi. Circa cinque anni fa, la mia famiglia venne sterminata da un drago che riposava da millenni in un lago. Si dice che questo drago fosse l’incarnazione dell’ultimo re, che dominò il mio Paese prima della sconfitta subita dai miei avi, i quali lo detronizzarono. Una leggenda narra che questo re non sia mai morto e che si sia trasformando in un enorme drago sputafuoco. Quando, dopo un sonno durato millenni, il drago si risvegliò, nulla poterono i guerrieri e le armi dei miei avi. Uccise tutti, tranne mio padre che, allora, era ancora un infante e che mia nonna mise in salvo grazie ad un amuleto Marco Dante Marco Dante particolare in grado di allontanare qualsiasi forza del male da chi lo indossa. Successivamente il drago scomparve; nessuno sa che fine abbia fatto e tutti si aspettano un imminente attacco poiché l’atmosfera è diventata pesante ed è sceso un grigiore inspiegabile, la palude comincia a gorgogliare come acqua bollente in una pentola. Tornando al medaglione, mio padre, prima di morire, lo donò a me, destando, così, l’invidia di mio fratello Vergil. Egli adesso ha scatenato una vera e propria guerra contro di me, arruolando eserciti di mostri orribili e disposti a tutto pur di ottenere il potere, proprio come lui! Ti trovi qui per un caso fortuito: un essere umano può entrare a far parte della nostra storia solo se riesce ad accendere il pc nel momento esatto in cui io, con una mano, stringo l’amuleto e, con l’altra, sguaino la mia spada. Ecco! Tu sei stato il fortunato o lo sfortunato! Non credo alle mie orecchie; come posso essere stato così sfigato! Ok, calma! Ho capito, Dante. Ora voglio sapere solo un’ultima cosa: come diavolo posso tornare al mio mondo e alle mie cose? Tutto avverrà! Tornerai presto a casa, ma ora sei qui: puoi limitarti a fare da spettatore o decidere se schierarti dalla mia parte o da quella di Vergil. Così renderesti la tua permanenza in questa realtà più emozionante! No! Non se ne parla nemmeno! Io sto con te e rimango con te… Non vedo come potrei aiutarti, sono basso e non so neanche impugnarla una spada! (Con una pacca sulla spalla) La tua stima mi aiuterà... ma ecco Vergil! Entra Vergil. Marco Vergil Dante Mio Dio, è altissimo! (digrigna i denti e si avvicina lentamente a Dante) Stupido fratello, non ne hai abbastanza? Consegnami il medaglione e avrai la tua vita salva! E’stato donato a me perché potessi dominare sul nostro Paese portando pace e tranquillità … tu saresti il contrario sei il male personificato! MUSICA E COREOGRAFIA Vergil, con scatto felino, balza avanti, brandendo la sua lunga spada con la quale per uccidere Marco. Dante lo blocca da dietro. Lo tiene ben fermo e lui si dimena come un’anguilla. Cerca di liberarsi, ma Dante è superiore, lo colpisce e Vergil, urlando, scompare dentro lo schermo elastico. Dante Che brutta fine! E pensare che avremmo potuto governare il Paese insieme, in armonia. La sete di potere e le manie di grandezza non portano mai cose buone, ricordalo Marco! Se vuoi, ora, puoi tornare alla tua realtà … si aprirà una porta virtuale e tu sarai libero. Dante scompare alle spalle di Marco. Marco Quasi quasi rimango, così non dovrò più ascoltare gli assilli di mia madre, le pretese della mia ragazza, il peso di un lavoro stabile che non riesco a trovare, e, come se non bastasse, … lo spettacolo di domani! Ma cosa dico! E’ la mia vita e devo combattere a denti stretti, proprio come ha fatto Dante, ogni giorno, per renderla migliore e per diventare migliore! Vado! Dante, allora ciao… (Grida) Addio Dante! Buona fortuna e grazie, ovunque tu sia! Sul video viene sparata una forte luce. Il video si spegne. Marco si sveglia di scatto. Urla. Buio. Luce su Raffaele addormentato. Si gira e il pallone rotola dal palco. Rumori e voci da stadio. Dalla platea entrano i calciatori, salutando i tifosi Pubblico: INTER!INTER! INTER! Si sente la voce (registrata) del telecronista. Telecronista I nostri giocatori sembrano in forma …. (Raffaele avanza e afferra il pallone che gli rilanciano dalla platea dove era finito) … ma ecco il nostro bravissimo Santopietro …. sembra energico e agguerrito, pronto per vincere! il pubblico dei rifosi lo incita. Pubblico Telecronista Santopietro, Santopietro … Le squadre sono pronte. Aspettiamo solo il fischio d'inizio dell'arbitro Luce solo su Raffaele/Santopietro che palleggia. Santopietro Oddio! Vuoi vedere che tra un po’ mi viene un infarto? Ho troppa adrenalina in corpo ... mamma mia …. mi sa proprio che ora giro i tacchi e me ne vado. Luce su tutti i giocatori/danzatori che salgono sul palco e si posizionano Telecronista Zanetti E' la prima volta che il nostro Santopietro gioca una partita di campionato. C'è qui con me, proprio chi lo ha scoperto e lo ha portato fin qui: il campione Javier Zanetti. Vuole dire qualcosa per incoraggaiarlo? Dai forza Raf ti capisco! Anche io avevo paura la prima volta che ho messo piede in campo, ma poi ci si fa l’abitudine! Ora pensa solo a giocare e a dare il meglio di te stesso. L’arbitro fischia per far iniziare la partita. Coreografia, durante la quale, i calciatori/danzatori simulano una partita di calcio. Alla fine Raffaele cade a terra Telecronista Azione fallosa nei confronti di Santopietro. Fermo luce su Raffaele. Gli altri restano immobili. Santopietro Non può finire cosi non posso deludere i miei compagni e soprattutto i tifosi! Dai, forza, rialzati … non è niente. Ora devo rendere l’impossibile possibile. Luce diffusa. Il pubblico acclama.Raffaele si alza e va verso il gruppo di giocatori Telecronista Zanetti Ecco che Santopietro si rialza! Che energia questo giocatore! Forza ragazzi, dobbiamo vincerla questa partita! Santopietro .. dai! stai andando alla grande, continua così… Telecronista: L’Inter si sta giocando lo scudetto! Santopietro! Tutto è nelle tue mani, anzi nei tuoi piedi! Pubblico: Santopietro, Santopietro! Riprende la coreografia con effetto rallenty e simulazione di un fallo contro Santopietro. Stop musica. Raffaele, a rallenty, ma senza musica, posiziona il pallone sull'immaginario dischetto. I danzatori escono, sempre a rallenty. Intanto si sentono le grida del pubblico, la voce del telecronista e di Zanetti Pubblico: Zanetti Telecronista Santopietro Zanetti Rigore! Rigore! Dai ricorda che l’aria di rigore è la tua dimora, i giocatori avversari il pallone, e la porta sono le tue prede. Tu sei il predatore, distruggile. Calcio di rigore per Santopietro. Non vi deluderò... farò questo goal. Mi fido di te … vai e segna! San Siro è con te! Inizia la base di Momenti di gloria. Il pubblico è in delirio, poi silenzio totale: Santopietro tira e di nuovo ovazione …. Raffaele si lancia sul letto come se fosse una porta ... Si sente il suono della sveglia. Raffaele (come svegliandosi di colpo) Goal! Goal!!! (si guarda intorno … prende il telefonino, spegne la sveglia) Ma insomma, chi ha messo la sveglia a quest'ora? … proprio sul più bello … Ma abbiamo vinto? Capitan Zanetti? Capitan Zanetti? Raffaele esce, portando via il pallone. Buio. Si sente la voce della mamma di Lorenzo. Luce su Lorenzo, sulla pedana, che dorme Mamma Lorenzo! Svegliati che è tardi! Lorenzo! La sveglia continua a suonare. Lorenzo continua a rigirarsi nel letto tira fuori un braccio dalle coperte ma non riesce a trovare la sveglia sul comodino per spegnerla, la mamma continua a chiamarlo, urlando. Lorenzo MAMMA LORENZO MAMMA Mia madre, la più terribile delle sveglie esistenti sul pianeta terra. Produce un suono squillante e fastidioso che neanche il più esperto dei cinesi è riuscito mai riprodurre. Svegliatiiiiiiiiiii, è tardissimooooooooo. Sì, mamma. Lorenzo! Svegliati che è tardi! Lorenzo finalmente si alza Mamma Lorenzo Sei sveglio? Lorenzo! Siiiiiiii, sono sveglio! Almeno credo! Uffa! Tutti i giorni la stessa storia. Ma se una madre così la metto su Ebay, secondo voi, qualcuno la compra? Accetto anche scambi …. che durino almeno trent’anni! Mamma mia che sonno ... non vedo nemmeno la porta del bagno ... Esce, come per entrare in bagno e riesce subito. La sua faccia è terrorizzata e incredula. Esce di nuovo. Rientra con uno specchio. Tentenna e poi si specchia. E' diventato un nero Lorenzo Mio Dio, sono nero, tutto nero! Che cosa mi è successo, cosa è successo stanotte... saranno state le mozzarelle che ho mangiato ieri! (guardanosi ancora allo specchio) Ooooh mio Dio! La mia pelle! La mia bellissima pelle! E ora? Che faccio? (mentre si infila una maglietta) Però! Che muscoli, che corpo … c'ho pure la tartaruga! Beh, devo ammettere che anche così sono un gran bel fico. Torniamo alla realtà: non può essere stato il cibo … forse una pozione di mia madre … deve esserci una spiegazione plausibile! Prende l'i-pod. Parte una musica. Entra il corpo di ballo. Coreografia hip hop. Lorenzo spegne l'ipod. Nel frattempo finisce di vestirsi, il suo volto è ancora incredulo Lorenzo Urca è tardissimo! E' ora di andare a scuola … 'sta tuta rossa è perfetta … nero e rosso … che figata! Forza Milan! Sempre! Musica. Lorenzo esce da destra, ma un gruppo di ragazzi lo respinge verso il palco. Lo circondano Lorenzo Raffaele Pino Lorenzo Marco Ehi ragazzi, che c'è? Che avete? Oh, ma questo chi è? Chi lo conosce? Da dove viene? Oh, ma chi sei? Chi ti conosce! Ragazzi, sono io, Lorenzo! Ma levati dalle palle! Vattene! Lorenzo cerca di uscire a sinistra, ma dalla stessa quinta, entrano due uomini vestiti eleganti con occhiali da sole che lo spintonano. Lorenzo cerca di allontanarsi Lorenzo Uomo 1 Uomo 2 E mò che faccio?! Fammene andare prima che finisca a mazzate! Ehi tu, dove credi di andare, negro di merda! Guarda che ti teniamo sott’occhio! Lo inseguono e prendono dalle braccia. Avanzano anche gli altri Lorenzo Uomo 1 Uomo 2 Uomo 1 Lorenzo Uomo 1 Lorenzo Lorenzo Uomo 2 Uomo 1 Lorenzo Raffaele Uomo 2 Perché m’inseguite? Non ho fatto niente! Lasciatemi stare! Aiuto, io non ho fatto niente! Dicci chi sei Che cosa hai intenzione di fare? Stai organizzando un attentato eh? Ma io non so nemmeno organizzare una festa di compleanno, figuriamoci un attentato! Allora vuoi mettere qualche bomba, sporco negro. Al massimo due tri-trac, dei miniciccioli. Credetemi, io stamattina ero bianco! Ahah, eri bianco?! E cos’è successo, ora? Ti sei bruciato nel forno? No, credetemi …. ero bianco ... davvero … lasciatemi stare. adesso basta! Lasciatelo andare! Perchè lo conosci? Lorenzo Raffaele Uomo 1 Uomo 2 Marco Lorenzo Ma certo che mi conosce! E' il mio migliore amico! No, non lo conosco... ma non mi piace quello che fate! Fatti da parte! Non ti impicciare! Già, togliti di mezzo! Perchè? Sennò che fai? Ragazzi … lasciate perdere … Musica. Coreografia tra i due gruppi (hip hop). Alla fine, i due uomini scappano e gli altri se ne vanno ridendo.Nel frattempo, Lorenzo, si è riparato vicino alla pedana. Si gira e rigira, come se stesse facendo un incubo. Si sente la sveglia. Lorenzo si alza di scatto, prende lo specchio. Lorenzo: Oh Dio, è stato solo un brutto sogno, ho solo sognato! La mamma nell’altra stanza urla. Mamma Lorenzo Lorenzo sei svegliooooo? Si mamma, sono sveglio! Mamma sei la sveglia più dolce del mondo! Buio. Musica di scena. Tutti entrano ad attrezzare il palcoscenico per lo spettacolo.Coreografia. Tutti escono. Teresa si avvicina al baule, tira fuori un costume. Entra il regista Marco trafelato, toglie una scala. Marco Teresa Sbrigati Teresa, fra quindici minuti cominciamo e voglio che sia tutto sistemato a puntino. Marco, ma che cosa hai? Non ti ho mai visto così deciso! Entra Lea. Marco Lea Marco Lea Teresa Si, eh? E’ che ieri sera giocando al videogioco… Marco, non è il momento di parlare di questo… Si hai ragione Lea, fra poco inizia il gioco vero! Tutti ai posti di combattimento allora! Oddio, hanno detto che c’è il teatro pieno, e c’è pure il tuo ragazzo. Davvero? Che emozione!. Entra Lorenzo Lorenzo Lea Lorenzo Lea Oh Lea! Non sai che sogno ho fatto stanotte, anzi che incubo! Ero diventato nero! Ma dai, che bello! Ma come che bello? E’ stato un incubo! Si, ma mò sei bianco, ti sei risvegliato e ti devi muovere che comincia lo spettacolo Entra Raffaele e si avvicina a Lorenzo. Raffaele Lorenzo Raffaele (rivolto a Lorenzo) Ma veramente stanotte hai fatto un incubo? Io, invece, ho fatto il sogno più bello della mia vita, ero un giocatore e giocavo nell’Inter. Ancora con l'Inter! Meglio stare nel Milan! Seeee, c’erano miei idoli: Etò, Milito, Capitan Zanetti ed altri, nella partita più bella del campionato … il derby di Milano contro di voi. Lorenzo Raffaele Lorenzo Raffaele Lorenzo Lea Raffaele E magari alla fine hai fatto un goal e avete vinto voi? Certo! Almeno nei sogni! Alla fine tiravo il rigore della vittoria. Pallone sul dischetto, rincorsa e tiro. Il pallone arriva come un missile sotto l’incrocio dei pali. GOAL GOAL GOAL!!! E poi ti sei svegliato e noi abbiamo vinto lo scudetto! E chi eri? Quale giocatore? Io, capisci ero proprio io … Santopietro, me stesso, è stato bellissimo! Lorenzo e Raffaele escono mentre parlottano fra loro, entrano Felycia con Lea. Raffaele Felicya Raffaele Felicya Ciao Felisya, allora s’è svegliato il tuo cane? Certo! Allora poi gli facciamo fare la scena del bacio, con il mio, eh? Sì, sì! Raffaele esce. Felicya Lea Marco Lea Hai visto, come mi ha guardato? Ma che vuoi che ne so io… No so niente! (entrando) Dai sbrighiamoci! Ripassiamo il balletto e poi, in camerino! Si va in scena fra dieci minuti! Mamma mia!!!!! Canzone e coreografia. Tutti escono. Si chiude il sipario. Annuncio di inizio spettacolo. Il sipario si riapre, mentre Teresa sta cercando di spostare il baule di scena. Teresa Tutto io devo fare!!! Si accorge che il sipario si è aperto e il pubblico è lì a guardare. Teresa Madonna mia, c’è il pubblico! e mò che faccio? Lo spettacolo doveva cominciare fra dieci minuti … questa è la volta buona che il regista mi licenzia… (al pubblico) Eh, ehm buonasera, c’è stato un errore io sono solo la costumista, stavo finendo di mettere a posto le ultime cose, non dovevo essere qui…. (sorride imbarazzata). E va beh, vi racconto qualcosa, almeno ci provo ... e così il resto della compagnia finisce di prepararsi. (Apre il baule e prende un peluche) Ecco, questo sembra il cane di Lea…lei li adora i cani. (Prende una sciarpa dal baule dell’ Inter) Ah questa sciarpa mi ricorda un ragazzo. A lui piace giocare a calcio, il suo sogno è sempre stato quello di diventare un calciatore famoso e giocare nella serie A. Ha sempre una sciarpa addosso, estate e inverno, anche quando va a scuola, l’estate la mette in testa per ripararsi dal sole e l’inverno per il freddo. (tira fuori una felpa rossa) E queste, invece, è di Lorenzo, che una volta ha sognato di diventare tutto nero….! Teresa indossa una corona E questa mi ricorda una mia amica che passa le ore a scegliere i vestiti! Prende una tamorra. La musica nostra, come la suona Pino, che ci piace tanto… (prende il suo camice da sarta) Questo grembiule è il mio preferito, è il mio abito da sartina. Quando lo indosso sono Teresa, la sarta di scena. Sono la Cenerentola della compagnia ma sono felice ogni volta che un abito viene indossato e prende vita sulla scena. E mi sembra di diventare la principessa dello spettacolo di essere 1 , 2 , 10, 100 attrici. Riesco a creare tutto quello che voglio con il mio ago e il mio filo (lo indossa) e con il mio grembiule mi sento una Regina! Entra Pino. Pino Hai visto la mia tammorra? …. Teresa gli fa grandi gesti, per indicare il pubblico … Pino Teresa Pino Salve a tutti! (cercando di salvare la situazione) Signori, ecco a voi il primo dei nostri artisti … Un applauso, prego … dai … coraggio presentati al nostro pubblico Mi chiamo Pino, che sarebbe Giuseppe come mio nonno paterno, ma il diminutivo mi suona meglio, e anche su Fb mi trovate come Pino D’Incenzo. Sono nato il 17 Ottobre 1991 nell’ospedale di Melfi, ma sono di Rionero in Vulture. Sono del segno della Bilancia, il ché mi crea non pochi problemi, cioè sono molto sensibile verso le arti e l’armonia e i miei interessi mi fanno sentire un alieno fra i miei coetanei …. Teresa Hai detto che sei portato per l’arte e l’armonia, cosa intendi? Pino Mi piace soprattutto la Musica, l’ho sempre avuta intorno perché mio fratello e mia sorella, fino a quando abitavano a casa, ne ascoltavano tanta. Da piccolo, la Befana mi regalò un pianino tipo quello che si vede nei fumetti di Charlie Brown, ma avevo già le dita grosse e non mi riusciva tanto bene, e neppure per la chitarra le mie dita erano portate. Sentivo un gran senso del ritmo e le percussioni in genere mi affascinavano .. iniziai prendendo delle pentole dalla cucina di mia madre ... le percuotevo con cucchiai di legno, poi mio fratello mi raccontò che un suo amico suonava sui fustini del Dash. Questa passione mi ha portato a fare un po’ di sacrifici per comprarmi una tamorra, che mi suona meglio e fa parte delle mie tradizioni. Teresa Puoi farci sentire qualcosa? Pino Se qualcuno mi aiuta … Teresa Beh, noi qui abbiamo un autentico gruppo di briganti lucani … Si accende lo schermo elastico, dove vengono proiettate immagini della Basilicata, mentre Pino accenna un ritmo con la tammorra) Teresa …. arrivano dalle colline e dalle montagne Dall'elastico cominciano a uscire tutti i personaggi con strumenti percussivi Teresa …. escono dalle grotte, si affacciano dalle torri dei castelli... si muovono tra le spighe, gli uliveti, le vigne … Felycia (mentre si posiziona sul palco) sono forti e pieni di speranze Lea (raggiungendola) hanno voglia di esserci, di lottare, hanno voglia di essere protagonisti Marco (avanza) Hanno voglia di gridare, di scuotere il mondo Lorenzo (avanza) Hanno voglia di raccontarsi … Raffaele (avanza) Raccontare a voi e a tutti le loro storie... Teresa (avanza) .. le nostre storie e i nostri sogni Pino (avanza) La nostra musica … Coreografia e canzone finale “Vulesse addeventare” di Eugenio Bennato Fine