LA MACCHINA DI RAMSDEN 1. Titoli 2. Storia della macchina. (1° studente) VIDEO AUDIO Titoli di testa in animazione con logo dell’Istituto Piani sulla macchina e sullo studente che la presenta. (Musica?) Voce in presa diretta del ragazzo. “Nel 1766 Jesse Ramsden progettò una macchina elettrostatica che fu largamente usata. “Questo è un modello di tale macchina, il cui funzionamento si basa sui fenomeni di elettrizzazione e sul potere dispersivo delle punte ”. 3. Breve Piano del secondo studente, descrizione dei disegni sui fenomeni. fenomeni di elettrizzazione (a. per strofinio, b. per induzione, c. potere dispersivo delle punte) Voce del secondo ragazzo prima in campo poi fuori. “L’elettrizzazione per strofinio si ottiene strofinando tra loro due corpi: gli elettroni che si trovano sulla superficie vengono strappati ad uno dei due corpi che si carica positivamente e acquisiti dall’altro corpo che si caricherà negativamente” “L’elettrizzazione per induzione si verifica quando un conduttore neutro (indotto) subisce l’influenza di un campo elettrico presente su un corpo carico (induttore). Le cariche libere di muoversi sull’indotto si spostano: quelle dello stesso segno della carica inducente vengono respinte e si allontanano, quelle di segno opposto si avvicinano” “Potere disperdente delle punte. L’elevata densità di carica intorno alla punta di un conduttore crea un campo elettrico molto intenso, capace di ionizzare l’aria circostante, attirando quindi gli ioni di segno opposto e respingendo quelli dello stesso segno.( Si determina così un flusso di ioni di aria che veicola cariche elettriche su altri oggetti vicini) 4. Descrizione della macchina Piani sulla macchina e sullo studente che la presenta. Riprende la descrizione il primo studente. “La macchina è formata da un disco di vetro che, viene fatto ruotare tra quattro cuscinetti. Di fronte al disco sono disposti due conduttori metallici, sostenuti da piedini di vetro. I conduttori terminano con anelli che abbracciano il disco alle due estremità del diametro. Questi anelli sono chiamati pettini poiché la parte interna è munita di punte”. 5. Esecuzione del Piani e dettagli sul primo e sul Sempre il primo studente (?) fenomeno. terzo studente e in particolare sullo strumento ora in azione. “Ruotando, il disco si elettrizza per strofinio e si carica positivamente. Questa carica agisce per induzione sui conduttori suscitando cariche positive sugli stessi e negative sui pettini. Per il potere disperdente delle punte le cariche negative neutralizzano il disco, mentre i conduttori rimangono carichi positivamente. Il fenomeno si ripete e sui conduttori si accumula una notevole quantità di carica che può essere evidenziata”. 6. La carica Piani e dettagli sul terzo (?) silenzio, rumore studente che avvicina una esperimento bacchetta metallica, sostenuta da un supporto isolante, alla sferetta terminale. Tra le due si osserva la scarica 7. Breve Ancora sull’esperimento. ripetizione dell’esperimento 8. Titoli di coda Fermo immagine dello strumento. Scorrimento titoli di coda. (?) silenzio, rumore esperimento