Dipendenza da INTERNET - Centro per la Ricerca in Psicoterapia

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Anna Rita Colasanti
Diagnosi e trattamento della
dipendenza da internet
Diagnosi e trattamento
1.Cosa intendiamo con
“Dipendenza da Internet” (IA)
5. Come si effettua la valutazione
6. Come si struttura l'intervento
2. Quali forme di dipendenza da
internet conosciamo
3. Quali sono le principali
conseguenze del disturbo
4. Come si sviluppa una
dipendenza da internet: fattori
causativi e di mantenimento
1. Cosa intendiamo con IA
INQUADRAMENTO
DEFINIZIONE
CRITERI
DIAGNOSTICI
1.1 Inquadramento
La dipendenza da Internet rientra nelle
‘Nuove dipendenze’ definite anche come
dipendenze non chimiche o comportamentali,
ossia
comportamenti di dipendenza non
legati ad una specifica sostanza.
L’oggetto della dipendenza è
un comportamento o un’attività lecita o
socialmente accettata come lavorare, fare
acquisti, navigare su internet, giocare ecc.
1.1 Inquadramento
DEPENDENCE
ADDICTION
indica la dipendenza
fisica e chimica
(condizione in cui
l’organismo necessita di
una determinata
sostanza per funzionare)
indica come ogni aspetto
della vita del soggetto
venga invalidato dalla
dipendenza.
Nel caso delle nuove dipendenze si può parlare dello
sviluppo dell’addiction senza dependence. Si tratta
pertanto del bisogno imprescindibile di mettere in
atto dei comportamenti significativi, in assenza di una
dipendenza fisica vera e propria
1.1 Inquadramento
FATTORI COMUNI TRA DIPENDENZE
COMPORTAMENTALI E CHIMICHE
Impossibilità a resistere all’impulso di mettere in atto il
comportamento (compulsività).
Sensazione crescente di tensione che precede l’inizio del
comportamento (craving).
Piacere o sollievo durante la messa in atto del comportamento.
Gli elementi in comune riguardano essenzialmente le
modificazioni psicopatologiche che si producono nell’individuo
che diviene dipendente dalla rete: perdita delle relazioni
interpersonali, modificazione dell’umore, cognitività
completamente orientata all’uso del mezzo, alterazione del
vissuto temporale con fenomeni dissociativi
1.1 Inquadramento
FATTORI FACILITANTI L'INSORGENZA
Accessibilità
possiamo facilmente e immediatamente accedere ad ogni
servizio, con gratificazione immediata di ogni piccolo bisogno
Controllo
possiamo esercitare un elevato controllo sulle nostre attività
on line, non disgiunto da una irreale percezione di onnipotenza
Eccitazione
possiamo sottoporci ad una straordinaria quantità di stimoli e
quindi conseguire facilmente uno stato di eccitazione
1.2 Definizione
Secondo Goldberg la dipendenza da Internet è una sindrome che si
manifesta con
1. il bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per ottenere
soddisfazione;
2. una marcata riduzione d’interesse per altre attività che non siano Internet;
3. lo sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso della rete, di
agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade
on-line, classici sintomi astinenziali;
4. la necessità di accedere alla rete sempre più frequentemente o per periodi
più prolungati rispetto all’intenzione iniziale;
5. l' impossibilità di interrompere o tenere sotto controllo l’uso di Internet;
6. il dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete;
7. il continuare a utilizzare Internet nonostante la consapevolezza di
problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici provocati dalla rete.
1.3 Criteri diagnostici
E’ necessario che si presentino 5 o più dei seguenti sintomi (Young, 1998):
1. Ti senti eccessivamente assorbito da Internet (pensi al collegamento precedente o pianifichi
la prossima sessione on-line)?
2. Senti il bisogno di passare più tempo collegato alla rete per ottenere la stessa
soddisfazione?
3. Hai ripetutamente tentato di controllare, ridurre o interrompere l’uso di Internet, ma senza
successo?
4. Ti senti irrequieto, nervoso, depresso o irritabile quando tenti di ridurre o interrompere l’uso
di Internet?
5. Rimani on-line più a lungo di quanto originariamente intendessi?
6. Hai rischiato di perdere relazioni importanti, il lavoro, la scuola o la carriera a causa di
Internet?
7. Hai mentito ai familiari, al terapeuta o ad altri per nascondere l’entità del tuo coinvolgimento
in rete?
8. Usi Internet come mezzo per scappare dai problemi o per alleviare l’umore disforico
(sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione)?
1.3 Criteri diagnostici
Secondo Shapira (2000), occorre che siano presenti:
A. Preoccupazione maladattiva connessa ad Internet, come indicato dalle
seguenti:
1. Preoccupazione relativa ad Internet esperita come irresistibile
2. Eccessivo uso di Internet per periodi di tempo più lunghi di quelli
pianificati
B. L’uso di Internet e le preoccupazioni ad esso connesse causano
angoscia clinicamente significativa o indebolimento delle aree sociali,
professionali, ecc.
C. L’uso eccessivo di Internet non avviene esclusivamente per periodi di
ipomania o mania e non è meglio spiegato da altri disturbi
1.3 Criteri diagnostici
Secondo Cantelmi-TAlli (2007) E’ necessario che siano presenti 2 o più
dei sintomi OVERT e 2 o più dei sintomi COVERT, per un periodo di tempo
di almeno 6 mesi. I sintomi non sono meglio spiegato da altri disturbi.
OVERT
1. Elevato tempo di permanenza online, non giustificato da motivi di lavoro
o di studio
2. Manifestazioni sintomatiche offline (ad es. nervosismo, irritabilità,
depressione, ecc.)
3. Conseguenze negative dovute all’uso eccessivo di Internet (ad es.
isolamento sociale, scarso rendimento lavorativo, ecc.)
COVERT
1. Irrefrenabile impulso a collegarsi ad Internet
2. Ripetuti tentativi di controllare, ridurre o interrompere l’uso di Internet
3. Frequenti menzogne relative all’uso eccessivo di Internet
1.3 Criteri diagnostici
Secondo l'APA (2012)I criteri per diagnosticare una dipendenza da
internet sono I seguenti:
(A) preoccupazione connessa ad Internet;
(B) sintomi di astinenza quando se ne interrompe l'uso;
(C) tolleranza (necessità di trascorrere sempre più tempo su
internet per ottenere la stessa soddisfazione);
(D) tentativi di controllare l'uso di Internet;
(E) permanenza di un uso eccessivo di internet nonostante la
conoscenza dei problemi psicosociali negativi che esso comporta;
(F) perdita di altri interessi;
(G) l'uso di internet per fuggire o migliorare un umore disforico;
(H) ingannare gli altri per quanto riguarda la quantità di tempo
speso online; e
(I) compromissione di una relazione significativa, del lavoro, delle
opportunità di studio o di carriera a causa dell'utilizzo di Internet .
2.Quanti tipi di dipendenza
da internet conosciamo?
2.Quanti tipi di dipendenza
da internet conosciamo?
Net
compulsion
Cyber-sex
addiction
Information
Overload
Cyberrelational
addiction
Giochi di
ruolo
online
3.Quali sono le principali
conseguenze del disturbo?
Problemi
fisici
Problemi
lavorativi e
scolastici
Impossibile visualizzare l'immagine collegata. È possibile che il file sia stato spostato, rinominato o
eliminato. Verificare che il collegamento rimandi al file e al percorso corretti.
Problemi
familiari
Problemi
finanziari
3.Quali sono le principali
conseguenze del disturbo?
Problemi
fisici
Disturbi del sonno, causati dall’abitudine del soggetto
di rimanere collegato fino a tardi, sconvolgendo quindi il
normale ritmo di sonno- veglia.
Eccessiva stanchezza, provocata dalla perdita delle
ore di sonno.
Indebolimento del sistema immunitario, anch’esso
conseguenza dell’irregolarità del sonno.
Irregolarità dei pasti. Il soggetto, a volte, si
dimentica o salta volontariamente i pasti per
massimizzare il tempo di collegamento ad Internet.
Scarsa cura del corpo e carenza di allenamento,
poiché l’attenzione del soggetto è diretta verso un’unica
attività: quella di collegarsi alla Rete.
Mal di schiena, sintomo della vita sedentaria e della
mancata attività fisica.
Sindrome del Tunnel Carpale, dovuta
particolarmente alla posizione del braccio per tenere il
mouse
Mal di testa.
Stanchezza degli occhi.
3.Quali sono le principali
conseguenze del disturbo?
Problemi
familiari
Diminuisce il tempo disponibile da
dedicare alle persone significative ed
alla famiglia.
Si rovinano i rapporti tra genitori e figli,
amicizie importanti, ma soprattutto
sono i matrimoni che risentono più
spesso dell’interferenza di un uso
patologico della Rete
Molte volte nascono relazioni
sentimentali on-line, che vanno a
mettere in crisi la stabilità della coppia,
la quale ricorre spesso al divorzio
3.Quali sono le principali
conseguenze del disturbo?
Problemi
lavorativi e
scolastici
Il soggetto dipendente, che rimane
collegato per gran parte della giornata,
comprese le ore notturne, non potrà
avere un buon rendimento né a scuola,
né a lavoro, a causa della stanchezza.
Oltre il 50% degli studenti che abusano
di internet presentano un declino nel
rendimento e nell’impegno scolastico.
Gli impiegati che avendo la possibilità di
connettersi comodamente sul posto di
lavoro, utilizzano la rete per scopi non
professionali sono spesso a rischio di
licenziamento.
3.Quali sono le principali
conseguenze del disturbo?
Problemi
finanziari
Questi si si presentano soprattutto nei
casi in cui il soggetto dipendente dalla
Rete partecipa ad aste, commercio online e gioco d’azzardo virtuale.
I problemi economici possono anche
scaturire dai costi dei collegamenti, che
in alcuni casi raggiungono la durata di
cinquanta ore settimanali.
Un’altra attività che può compromettere
la stabilità finanziaria è la fruizione di
materiale pornografico: molti siti di
questo tipo richiedono il numero della
carta di credito all’utente che li vuole
visitare.
4. Come si sviluppa il
disturbo?
Diversi tipi di cause
Secondo il grado di probabilità
Secondo il posizionamento nella
catena causale
Necessarie: fattori eziologici che
devono essere presenti o devono
accadere affinché i sintomi si
manifestino
Prossimali: cause posizionate verso la
fine della catena causale.
Sufficienti: fattori eziologici la cui
presenza o occorrenza garantiscono la
manifestazione dei sintomi
Facilitanti: fattori eziologici che
aumentano la probabilità della
manifestazione dei sintomi
Distali: cause collocate vicine all'inizio
della catena, lontano dai sintomi.
Il modello Diatesi stress
DIATESI
STRESS
Suscettibilità o predisposizione
costituzionale a sviluppare un
certo disturbo
Eventi nella vita del soggetto che
interagendo con fattori
predisponenti danno vita al
disturbo.
Dipendenza da INTERNET
Dipendenza da INTERNET
soggetti affetti da una condizione
psicopatologica (depressione,
ansia sociale, abuso di sostanze).
soggetti con problemi
esistenziali, con bassa autostima,
con difficoltà nei rapporti sociali e
tendenti all’isolamento
incontro con Internet o con alcune
nuove tecnologie di Internet, ad
esempio la scoperta della
pornografia in rete, la prima e-chat,
il primo shopping on line o l’etrading in borsa.
4. Come si sviluppa il
disturbo?
stress
Cause
pross.
cause
pross.
suff.
sufficienti
Cause distali
necessarie
Il ruolo delle cause prossimali
sufficienti
Si tratta di pensieri disfunzionali che possono riguardare
se stessi e gli altri e che occupano consistentemente la
mente del soggetto in una sorta di rimuginio continuo.
I pazienti con IA hanno generalmente distorsioni di
pensiero quali ‘eccessiva generalizzazione’ o ‘pensiero
tutto o nulla’ riguardo loro stessi ed il mondo esterno.
Sono inoltre più inclini al catastrofismo e all’ansia rispetto
alle altre persone.
La fuga dalla realtà e dalle conseguenze percepite del
catastrofismo rappresentano ulteriori motivazioni all’uso
compulsivo della rete
Il ruolo delle cause prossimali
sufficienti
Vado bene solo su
Internet
Sono inutile quando non sono su Internet,
ma sono una persona importante
su Internet
Sono un fallimento quando
non sono su Internet
L’unico posto dove vengo
rispettato è su Internet
Non piaccio a nessuno quando non
sto su Internet
Internet è il mio unico amico
La gente mi tratta male al di fuori
dell’ambiente di Internet
Il potere operante del
Cyberspace
Soddisfazione sex
Supporto sociale
Creazione di personaggi virtuali
Due esperienze cruciali
dell'esprienza in rete
IL CORPO ASSENTE
Nella rete, il corpo fisicamente inteso
diviene assente e con esso tutta la
comunicazione non verbale, che è
veicolata dal corpo stesso.
Nelle relazioni web-mediate è possibile
comunicare soltanto parzialmente il
che, di solito, è alla base di sensazioni
di onnipotenza, di una tendenza al
controllo dell’altro, piuttosto che alla
condivisione.
Due esperienze cruciali
dell'esprienza in rete
LA DISPERCEZIONE DEL TEMPO
Quando, “navighiamo”, chattiamo o
giochiamo su Internet, più che
concentrati siamo “assorti”.
La struttura stessa di Internet, il suo
ipertesto,ci portano a navigare per ore
e ore in maniera spesso a-finalistica.
Non di rado, i soggetti che utilizzano
eccessivamente Internet rimangono
“dissociati” nei confronti della realtà
esterna anche a connessione conclusa.
5. VALUTAZIONE
L'assessment prevede
un colloquio clinico
è 
un' esaustiva raccolta anamnestica
è 
l'utilizzo di batterie testologiche che consentano di
effettuare una precisa valutazione della personalità del
soggetto, all’interno della quale inquadrare la condotta
di abuso.
è 
Gli strumenti utilizzati comprendono
Ø 
test aspecifici per l’analisi delle dimensioni personologiche
(MMPI-2, TAS-20, DES, ecc.)
Ø 
test specifici per valutare le differenti forme di addiction.
Test a-specifici
Sono indirizzati a rilevare:
impiego rigido e massivo di meccanismi di difesa di tipo
dissociativo (DES)
Ø 
alessitimia e deficit di regolazione degli affetti (TAS 20)
Ø 
impulsività (BIS 11)
Ø 
ricerca di sensazioni e ricerca di novità (SSS)
Ø 
personalità dipendenti (MMPI)
Ø 
Test specifici
Internet Addiction Test (IAT), composto da 20 item atti a misurare il rischio
psicopatologico connesso all’utilizzo di internet, attraverso la valutazione delle
ripercussioni in ambito lavorativo, sociale a familiare.
1. Quante volte vi siete accorti di essere rimasti on line più a lungo di quanto intendevate?
2. Vi capita di trascurare le faccende domestiche per passare più tempo on line?
3. Vi capita di preferire l’eccitazione offerta da Internet all’intimità con il vostro partner?
4. Vi capita di stabilire nuovi rapporti con altri utenti on line?
5. Accade che le persone attorno a voi si lamentino per la quantità di tempo che passate on
line?
6. Accade che i vostri studi risentano negativamente della quantità di tempo che passate on
line?
7. Vi capita di controllare la vostra e-mail prima di fare qualche altra cosa importante?
8. La vostra resa sul lavoro o la vostra produttività sono influenzate negativamente da
Internet?
9. Vi capita di stare sulla difensiva o di minimizzare quando qualcuno vi chiede cosa fate on
line?
Test specifici
10. Quante volte vi ritrovate a scacciare pensieri negativi sulla vostra vita con il pensiero
consolatorio di Internet?
11. Vi capita di scoprirvi a pregustare il momento in cui andrete nuovamente on line?
12. Vi succede di temere che la vita senza Internet sarebbe noiosa, vuota e senza gioia?
13. Vi capita di scattare, alzare la voce o rispondere male se qualcuno vi disturba mentre siete
collegati?
14. Perdete ore di sonno perché restate alzati fino a tardi davanti al computer?
15. Vi capita di concentrarvi col pensiero su Internet quando non siete al computer, o di
fantasticare di essere collegati?
16. Vi capita di scoprirvi a dire “ancora qualche minuto e spengo”quando siete on line?
17. Avete già tentato di ridurre la quantità di tempo che passate on line senza riuscirvi?
18. Cercate di nascondere quanto tempo passate on line?
19. Vi capita di scegliere di passare più tempo on line anziché uscire con gli altri?
20. Vi capita di sentirvi depressi, irritabili o nervosi quando non
siete collegati, mentre state benissimo quando siete nuovamente davanti
al computer?
Test specifici
Questionario per l’Uso, Abuso e Dipendenza da Internet
(UADI).
Si compone di 80 item, con modalità di risposta su una scala Likert a 5
punti (da assolutamente falso ad assolutamente vero), che si
distribuiscono sui 5 fattori che seguono:
evasione compensatoria (EVA) descrive l’utilizzo di internet come
modalità compensatoria rispetto ai disagi della vita quotidiana:
innalzare il tono dell’umore, migliorare il senso di autoefficacia e
facilitare i rapporti interpersonali;
dissociazione (DIS) esplora l’uso difensivo della Rete, rilevando
elementi dissociativi (bizzarrie sensoriali, depersonalizzazione,
derealizzazione) in associazione alla tendenza a distanziarsi e a fuggire
dalla realtà;
Test specifici
impatto sulla vita reale (IMP) indaga le ripercussioni sulla vita
reale dell’uso di internet, in termini di cambiamento nelle
abitudini, nel tono dell’umore e nelle relazioni interpersonali;
sperimentazione (SPE) rileva l’uso di internet come strumento
per soddisfare dei bisogni, per sperimentarsi, per ricercare
emozioni alternative a quelle della vita quotidiana;
dipendenza (DIP) valuta la presenza di segni e condotte di
dipendenza: la tolleranza, con l’incremento della durata di
collegamento, l’astinenza, la compulsività e l’eccessivo
coinvolgimento.
Test specifici
Tech Style Behaviour (TSB).
Si tratta di un questionario composto da 32 item che indaga i correlati
psicologici e comportamentali dell’uso delle nuove tecnologie. Si divide
in due parti: la prima indaga le tipologie di strumenti adoperati (TV,
cellulare, videogiochi, internet) e la frequenza d’uso; la seconda valuta
gli aspetti cognitivi, emotivi, comportamentali connessi all’utilizzo delle
tecnologie (comportamento in Rete, con la TV, relazionale e di ricerca
di emozioni).
IRP-AS.
Si tratta di un software diagnostico mediante PC, capace di compiere
inferenze di tipo quantitativo e qualitativo. Lo strumento consente di
registrare non solo i tempi di connessione in Rete ma anche di
monitorare i contenuti toccati dalla navigazione, permettendo di
valutare gli interessi e i bisogni che l’utente soddisfa mediante
internet.
6. TRATTAMENTO
Meta analisi sull'efficacia dei
metodi di trattamento
Un lavoro piuttosto interessante
è stato condotto di recente
dall'Università di Marburg in Germania.
I ricercatori del dipartimento di Psicologia Clinica e Psicoterapia hanno
effettuato una meta-analisi (16 diversi studi per un totale di 670
pazienti) per
- esaminare e confrontare l'efficacia a breve e lungo termine dei
diversi trattamenti psicologici e farmacologici dell' IA e
- rilevare i principali fattori moderatori.
COSA EMERGE?
Meta analisi sull'efficacia dei
metodi di trattamento
I risultati emersi
indicano una buona efficacia sia dei
trattamenti psicologici sia di quelli farmacologici sebbene
mentre per i primi si dispone anche di dati di follow-up, per i
secondi soltanto di dati a breve termine.
FATTORI MODERATORI
Tipo di trattamento:
la Terapia cognitivo-comportamentale si è
rivelata più efficace rispetto agli altri trattamenti psicologici per quanto
concerne la riduzione del tempo trascorso online e la depressione.
Non si registrano invece differenze per quanto concerne il
miglioramento dello stato dipendenza da internet e l' ansia.
Individuale di gruppo: a differenza di quanto avviene per la
dipendenza da sostanze, i soggetti con IA sembrano beneficiare
maggiormente della terapia individuale.
Meta analisi sull'efficacia dei
metodi di trattamento
FATTORI MODERATORI
Differenze di genere: Si è registrata una maggiore efficacia per le
persone di sesso femminile, sebbene queste fossero sotto
rappresentate nella maggior parte degli studi esaminati; ciò potrebbe
essere ascrivibile al fatto che le donne tendono a fare un uso diverso
di internet rispetto agli uomini, uso che può essere più facilmente
sostituito da attività offline.
Cultura: si registra maggiore efficacia terapeutica negli studi
americani rispetto a quelli asiatici.
Trattamento cognitivocomportamentale
Formulazione del caso e
analisi comportamentale
Al fine di raccogliere informazioni riguardo le abitudini dell’uso di Internet
dell’individuo, il terapeuta cerca risposte alle seguenti domande:
In quali giorni ti colleghi a Internet tipicamente?
A che ora del giorno di solito ti connetti?
Quanto rimani connesso generalmente in una sessione?
Dove usi di solito il computer?’.
Quali funzioni di Internet stai usando?
Quante ore a settimana dedichi in media ad ogni funzione?
Puoi elencare le funzioni che usi dalla più importante alla meno importante?
Quale aspetto di ogni funzione apprezzi di più?’ (Young 1999).
Formulazione del caso e
analisi comportamentale
Altre domande utili includono:
Quale pensi sia esattamente il tuo problema, come lo interpreti?
Quali sono gli effetti della dipendenza da Internet sul tuo ambiente?
Cosa farai quando risolverai il tuo problema che non puoi fare ora?
(motivi che spingono l’individuo al trattamento e agli obiettivi di
trattamento)
Perché sei venuto per farti aiutare in questo momento? (per sua
volontà, indirizzato da parenti, cambiamenti di ruoli sociali,
coincidenza)
Per quanto tempo puoi rimanere lontano da una connessione a
Internet quando ne senti il desiderio o la necessità? (quanto può
tollerare l’astinenza)
Com’è cominciato il tuo problema di dipendenza da Internet? (può
essere iniziato dopo una perdita)
Quali sono i fattori che incidono sul proseguire della tua dipendenza da
Internet? (alcool, abuso di sostanze, presenza di altri).
I
Intervento terapeutico
Gli INTERVENTI COMPORTAMENTALI hanno la precedenza
su quelli cognitivi.
Si comincia con il regolare l’ uso incontrollato di Internet, per
esempio, un uso settimanale di 40 ore viene dapprima ridotto a
20. Questo periodo di 20 ore può essere organizzato
dividendolo in periodi di tempo specifici, per esempio tra le
20:00 e le 22:00 durante la settimana e tra le 13:00 e le 18:00
durante il weekend.
Un programma da 10 ore può essere impiegato tra le 20:00 e
le 23:00 per due sere la settimana e tra le 8:30 e le 12:30 alla
Domenica.
Un’organizzazione logica farà sentire al paziente di avere il
controllo su Internet, non viceversa (Young 1999)
Intervento terapeutico
Per aiutare l’individuo a rompere la routine giornaliera ed abbandonare
le sue abitudini virtuali può essere utilizzata la strategia del fare
diversamente. Se la persona come prima cosa che fa al mattino si
connette su Internet, si può proporre di fare prima una doccia
Per interferire con l’uso di Internet, possono essere usati ostacoli
esterni come una cosa che l’individuo deve fare in quel momento o un
luogo dove deve andare. Per esempio, se la persona deve uscire da
casa alle 7:30, viene proposto di connettersi ad Internet alle 6:30. In
questo modo, essa avrà solo un’ora prima di disconnettersi
Per aiutare il paziente a raggiungere l' obiettivo di ridurre l’uso di
Internet possono essere usate le carte promemoria. Al paziente è
richiesto di scrivere sinceramente i 5 problemi principali derivanti
dall’uso di Internet e i 5 benefici fondamentali conseguibili
regolandone l’uso.
Intervento terapeutico
Per regolare il proprio uso di Internet, i pazienti possono inoltre
usare programmi di filtro ossia programmi che sono essere
elaborati in modo tale da
chiudersi automaticamente nel
momento in cui la persona ha accesso ad applicazioni come siti
porno, chat online e siti di giochi.
Un altro aspetto importante da tenere in considerazione quando
si prendono accordi comportamentali con il paziente è di
sostituire Internet con altre attività anche se potrebbero
risultare non altrettanto piacevoli sal momento che Internet
costituisce probabilmente l’aspetto più piacevole della vita del
paziente.
Intervento terapeutico
La terapia comportamentale è poi affiancata da INTERVENTI
SULLE VARIABILI COGNITIVE, con particolare riferimento
alle distorsioni di pensiero (Young 2007).
Quando la persona è tenuta lontana da Internet sono testati i
suoi pensieri negativi e non-funzionali che emergono a causa
dell’astinenza.
Vengono annotati gli stati d’animo prima e dopo la connessione
a Internet.
I pensieri automatici sono registrati quotidianamente per
monitorare i cambiamenti negli stati d’animo e il progresso
durante la terapia.
Intervento terapeutico
Come in tutte le dipendenze, le fasi di mantenimento e
ricaduta sono critiche anche nella dipendenza da Internet.
Per questo può essere utile che verso la fine della terapia il
paziente annoti le tecniche che sono state più efficaci per lui
nelle varie sedute e prepari delle carte promemoria da usare in
futuro in caso di necessità.
I gruppi di auto mutuo aiuto rappresentano una buona
opportunità per minimizzare il rischio di ricaduta.
Bibliografia
Cacace S. -Valsavoia R. (2008) La valutazione diagnostica in Nuove
dipendenze. Eziologia, clinica e trattamento delle dipendenze senza
droga, 2, 117-127
Cantelmi, T. & Talli, M (2007). Anatomia di un problema. Una review sui
fenomeni psicopatologici Internet correlati. Psicotech, 2, 7-33.
Fata A. (2012) Modello cognitivo-comportamentale dell'utilizzo patologico
di internet
Tonioni F.- Corvino S. (2011) Dipendenza da internet e psicopatologia
web-mediata
Winkler A. et al (2013) Treatment of internet addiction: a meta analysis,
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Young, K.S. (1999). Internet Addiction: Symptoms, Evaluation, and
Treatment, in VandeCreek, L. & Jackson, T.L. (Eds.). Innovations in
Clinical Practice. Sarasota, FL: Professional Resource Pres
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