Anna Rita Colasanti Diagnosi e trattamento della dipendenza da internet Diagnosi e trattamento 1.Cosa intendiamo con “Dipendenza da Internet” (IA) 5. Come si effettua la valutazione 6. Come si struttura l'intervento 2. Quali forme di dipendenza da internet conosciamo 3. Quali sono le principali conseguenze del disturbo 4. Come si sviluppa una dipendenza da internet: fattori causativi e di mantenimento 1. Cosa intendiamo con IA INQUADRAMENTO DEFINIZIONE CRITERI DIAGNOSTICI 1.1 Inquadramento La dipendenza da Internet rientra nelle ‘Nuove dipendenze’ definite anche come dipendenze non chimiche o comportamentali, ossia comportamenti di dipendenza non legati ad una specifica sostanza. L’oggetto della dipendenza è un comportamento o un’attività lecita o socialmente accettata come lavorare, fare acquisti, navigare su internet, giocare ecc. 1.1 Inquadramento DEPENDENCE ADDICTION indica la dipendenza fisica e chimica (condizione in cui l’organismo necessita di una determinata sostanza per funzionare) indica come ogni aspetto della vita del soggetto venga invalidato dalla dipendenza. Nel caso delle nuove dipendenze si può parlare dello sviluppo dell’addiction senza dependence. Si tratta pertanto del bisogno imprescindibile di mettere in atto dei comportamenti significativi, in assenza di una dipendenza fisica vera e propria 1.1 Inquadramento FATTORI COMUNI TRA DIPENDENZE COMPORTAMENTALI E CHIMICHE Impossibilità a resistere all’impulso di mettere in atto il comportamento (compulsività). Sensazione crescente di tensione che precede l’inizio del comportamento (craving). Piacere o sollievo durante la messa in atto del comportamento. Gli elementi in comune riguardano essenzialmente le modificazioni psicopatologiche che si producono nell’individuo che diviene dipendente dalla rete: perdita delle relazioni interpersonali, modificazione dell’umore, cognitività completamente orientata all’uso del mezzo, alterazione del vissuto temporale con fenomeni dissociativi 1.1 Inquadramento FATTORI FACILITANTI L'INSORGENZA Accessibilità possiamo facilmente e immediatamente accedere ad ogni servizio, con gratificazione immediata di ogni piccolo bisogno Controllo possiamo esercitare un elevato controllo sulle nostre attività on line, non disgiunto da una irreale percezione di onnipotenza Eccitazione possiamo sottoporci ad una straordinaria quantità di stimoli e quindi conseguire facilmente uno stato di eccitazione 1.2 Definizione Secondo Goldberg la dipendenza da Internet è una sindrome che si manifesta con 1. il bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per ottenere soddisfazione; 2. una marcata riduzione d’interesse per altre attività che non siano Internet; 3. lo sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso della rete, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line, classici sintomi astinenziali; 4. la necessità di accedere alla rete sempre più frequentemente o per periodi più prolungati rispetto all’intenzione iniziale; 5. l' impossibilità di interrompere o tenere sotto controllo l’uso di Internet; 6. il dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete; 7. il continuare a utilizzare Internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici provocati dalla rete. 1.3 Criteri diagnostici E’ necessario che si presentino 5 o più dei seguenti sintomi (Young, 1998): 1. Ti senti eccessivamente assorbito da Internet (pensi al collegamento precedente o pianifichi la prossima sessione on-line)? 2. Senti il bisogno di passare più tempo collegato alla rete per ottenere la stessa soddisfazione? 3. Hai ripetutamente tentato di controllare, ridurre o interrompere l’uso di Internet, ma senza successo? 4. Ti senti irrequieto, nervoso, depresso o irritabile quando tenti di ridurre o interrompere l’uso di Internet? 5. Rimani on-line più a lungo di quanto originariamente intendessi? 6. Hai rischiato di perdere relazioni importanti, il lavoro, la scuola o la carriera a causa di Internet? 7. Hai mentito ai familiari, al terapeuta o ad altri per nascondere l’entità del tuo coinvolgimento in rete? 8. Usi Internet come mezzo per scappare dai problemi o per alleviare l’umore disforico (sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione)? 1.3 Criteri diagnostici Secondo Shapira (2000), occorre che siano presenti: A. Preoccupazione maladattiva connessa ad Internet, come indicato dalle seguenti: 1. Preoccupazione relativa ad Internet esperita come irresistibile 2. Eccessivo uso di Internet per periodi di tempo più lunghi di quelli pianificati B. L’uso di Internet e le preoccupazioni ad esso connesse causano angoscia clinicamente significativa o indebolimento delle aree sociali, professionali, ecc. C. L’uso eccessivo di Internet non avviene esclusivamente per periodi di ipomania o mania e non è meglio spiegato da altri disturbi 1.3 Criteri diagnostici Secondo Cantelmi-TAlli (2007) E’ necessario che siano presenti 2 o più dei sintomi OVERT e 2 o più dei sintomi COVERT, per un periodo di tempo di almeno 6 mesi. I sintomi non sono meglio spiegato da altri disturbi. OVERT 1. Elevato tempo di permanenza online, non giustificato da motivi di lavoro o di studio 2. Manifestazioni sintomatiche offline (ad es. nervosismo, irritabilità, depressione, ecc.) 3. Conseguenze negative dovute all’uso eccessivo di Internet (ad es. isolamento sociale, scarso rendimento lavorativo, ecc.) COVERT 1. Irrefrenabile impulso a collegarsi ad Internet 2. Ripetuti tentativi di controllare, ridurre o interrompere l’uso di Internet 3. Frequenti menzogne relative all’uso eccessivo di Internet 1.3 Criteri diagnostici Secondo l'APA (2012)I criteri per diagnosticare una dipendenza da internet sono I seguenti: (A) preoccupazione connessa ad Internet; (B) sintomi di astinenza quando se ne interrompe l'uso; (C) tolleranza (necessità di trascorrere sempre più tempo su internet per ottenere la stessa soddisfazione); (D) tentativi di controllare l'uso di Internet; (E) permanenza di un uso eccessivo di internet nonostante la conoscenza dei problemi psicosociali negativi che esso comporta; (F) perdita di altri interessi; (G) l'uso di internet per fuggire o migliorare un umore disforico; (H) ingannare gli altri per quanto riguarda la quantità di tempo speso online; e (I) compromissione di una relazione significativa, del lavoro, delle opportunità di studio o di carriera a causa dell'utilizzo di Internet . 2.Quanti tipi di dipendenza da internet conosciamo? 2.Quanti tipi di dipendenza da internet conosciamo? Net compulsion Cyber-sex addiction Information Overload Cyberrelational addiction Giochi di ruolo online 3.Quali sono le principali conseguenze del disturbo? Problemi fisici Problemi lavorativi e scolastici Impossibile visualizzare l'immagine collegata. È possibile che il file sia stato spostato, rinominato o eliminato. Verificare che il collegamento rimandi al file e al percorso corretti. Problemi familiari Problemi finanziari 3.Quali sono le principali conseguenze del disturbo? Problemi fisici Disturbi del sonno, causati dall’abitudine del soggetto di rimanere collegato fino a tardi, sconvolgendo quindi il normale ritmo di sonno- veglia. Eccessiva stanchezza, provocata dalla perdita delle ore di sonno. Indebolimento del sistema immunitario, anch’esso conseguenza dell’irregolarità del sonno. Irregolarità dei pasti. Il soggetto, a volte, si dimentica o salta volontariamente i pasti per massimizzare il tempo di collegamento ad Internet. Scarsa cura del corpo e carenza di allenamento, poiché l’attenzione del soggetto è diretta verso un’unica attività: quella di collegarsi alla Rete. Mal di schiena, sintomo della vita sedentaria e della mancata attività fisica. Sindrome del Tunnel Carpale, dovuta particolarmente alla posizione del braccio per tenere il mouse Mal di testa. Stanchezza degli occhi. 3.Quali sono le principali conseguenze del disturbo? Problemi familiari Diminuisce il tempo disponibile da dedicare alle persone significative ed alla famiglia. Si rovinano i rapporti tra genitori e figli, amicizie importanti, ma soprattutto sono i matrimoni che risentono più spesso dell’interferenza di un uso patologico della Rete Molte volte nascono relazioni sentimentali on-line, che vanno a mettere in crisi la stabilità della coppia, la quale ricorre spesso al divorzio 3.Quali sono le principali conseguenze del disturbo? Problemi lavorativi e scolastici Il soggetto dipendente, che rimane collegato per gran parte della giornata, comprese le ore notturne, non potrà avere un buon rendimento né a scuola, né a lavoro, a causa della stanchezza. Oltre il 50% degli studenti che abusano di internet presentano un declino nel rendimento e nell’impegno scolastico. Gli impiegati che avendo la possibilità di connettersi comodamente sul posto di lavoro, utilizzano la rete per scopi non professionali sono spesso a rischio di licenziamento. 3.Quali sono le principali conseguenze del disturbo? Problemi finanziari Questi si si presentano soprattutto nei casi in cui il soggetto dipendente dalla Rete partecipa ad aste, commercio online e gioco d’azzardo virtuale. I problemi economici possono anche scaturire dai costi dei collegamenti, che in alcuni casi raggiungono la durata di cinquanta ore settimanali. Un’altra attività che può compromettere la stabilità finanziaria è la fruizione di materiale pornografico: molti siti di questo tipo richiedono il numero della carta di credito all’utente che li vuole visitare. 4. Come si sviluppa il disturbo? Diversi tipi di cause Secondo il grado di probabilità Secondo il posizionamento nella catena causale Necessarie: fattori eziologici che devono essere presenti o devono accadere affinché i sintomi si manifestino Prossimali: cause posizionate verso la fine della catena causale. Sufficienti: fattori eziologici la cui presenza o occorrenza garantiscono la manifestazione dei sintomi Facilitanti: fattori eziologici che aumentano la probabilità della manifestazione dei sintomi Distali: cause collocate vicine all'inizio della catena, lontano dai sintomi. Il modello Diatesi stress DIATESI STRESS Suscettibilità o predisposizione costituzionale a sviluppare un certo disturbo Eventi nella vita del soggetto che interagendo con fattori predisponenti danno vita al disturbo. Dipendenza da INTERNET Dipendenza da INTERNET soggetti affetti da una condizione psicopatologica (depressione, ansia sociale, abuso di sostanze). soggetti con problemi esistenziali, con bassa autostima, con difficoltà nei rapporti sociali e tendenti all’isolamento incontro con Internet o con alcune nuove tecnologie di Internet, ad esempio la scoperta della pornografia in rete, la prima e-chat, il primo shopping on line o l’etrading in borsa. 4. Come si sviluppa il disturbo? stress Cause pross. cause pross. suff. sufficienti Cause distali necessarie Il ruolo delle cause prossimali sufficienti Si tratta di pensieri disfunzionali che possono riguardare se stessi e gli altri e che occupano consistentemente la mente del soggetto in una sorta di rimuginio continuo. I pazienti con IA hanno generalmente distorsioni di pensiero quali ‘eccessiva generalizzazione’ o ‘pensiero tutto o nulla’ riguardo loro stessi ed il mondo esterno. Sono inoltre più inclini al catastrofismo e all’ansia rispetto alle altre persone. La fuga dalla realtà e dalle conseguenze percepite del catastrofismo rappresentano ulteriori motivazioni all’uso compulsivo della rete Il ruolo delle cause prossimali sufficienti Vado bene solo su Internet Sono inutile quando non sono su Internet, ma sono una persona importante su Internet Sono un fallimento quando non sono su Internet L’unico posto dove vengo rispettato è su Internet Non piaccio a nessuno quando non sto su Internet Internet è il mio unico amico La gente mi tratta male al di fuori dell’ambiente di Internet Il potere operante del Cyberspace Soddisfazione sex Supporto sociale Creazione di personaggi virtuali Due esperienze cruciali dell'esprienza in rete IL CORPO ASSENTE Nella rete, il corpo fisicamente inteso diviene assente e con esso tutta la comunicazione non verbale, che è veicolata dal corpo stesso. Nelle relazioni web-mediate è possibile comunicare soltanto parzialmente il che, di solito, è alla base di sensazioni di onnipotenza, di una tendenza al controllo dell’altro, piuttosto che alla condivisione. Due esperienze cruciali dell'esprienza in rete LA DISPERCEZIONE DEL TEMPO Quando, “navighiamo”, chattiamo o giochiamo su Internet, più che concentrati siamo “assorti”. La struttura stessa di Internet, il suo ipertesto,ci portano a navigare per ore e ore in maniera spesso a-finalistica. Non di rado, i soggetti che utilizzano eccessivamente Internet rimangono “dissociati” nei confronti della realtà esterna anche a connessione conclusa. 5. VALUTAZIONE L'assessment prevede un colloquio clinico è un' esaustiva raccolta anamnestica è l'utilizzo di batterie testologiche che consentano di effettuare una precisa valutazione della personalità del soggetto, all’interno della quale inquadrare la condotta di abuso. è Gli strumenti utilizzati comprendono Ø test aspecifici per l’analisi delle dimensioni personologiche (MMPI-2, TAS-20, DES, ecc.) Ø test specifici per valutare le differenti forme di addiction. Test a-specifici Sono indirizzati a rilevare: impiego rigido e massivo di meccanismi di difesa di tipo dissociativo (DES) Ø alessitimia e deficit di regolazione degli affetti (TAS 20) Ø impulsività (BIS 11) Ø ricerca di sensazioni e ricerca di novità (SSS) Ø personalità dipendenti (MMPI) Ø Test specifici Internet Addiction Test (IAT), composto da 20 item atti a misurare il rischio psicopatologico connesso all’utilizzo di internet, attraverso la valutazione delle ripercussioni in ambito lavorativo, sociale a familiare. 1. Quante volte vi siete accorti di essere rimasti on line più a lungo di quanto intendevate? 2. Vi capita di trascurare le faccende domestiche per passare più tempo on line? 3. Vi capita di preferire l’eccitazione offerta da Internet all’intimità con il vostro partner? 4. Vi capita di stabilire nuovi rapporti con altri utenti on line? 5. Accade che le persone attorno a voi si lamentino per la quantità di tempo che passate on line? 6. Accade che i vostri studi risentano negativamente della quantità di tempo che passate on line? 7. Vi capita di controllare la vostra e-mail prima di fare qualche altra cosa importante? 8. La vostra resa sul lavoro o la vostra produttività sono influenzate negativamente da Internet? 9. Vi capita di stare sulla difensiva o di minimizzare quando qualcuno vi chiede cosa fate on line? Test specifici 10. Quante volte vi ritrovate a scacciare pensieri negativi sulla vostra vita con il pensiero consolatorio di Internet? 11. Vi capita di scoprirvi a pregustare il momento in cui andrete nuovamente on line? 12. Vi succede di temere che la vita senza Internet sarebbe noiosa, vuota e senza gioia? 13. Vi capita di scattare, alzare la voce o rispondere male se qualcuno vi disturba mentre siete collegati? 14. Perdete ore di sonno perché restate alzati fino a tardi davanti al computer? 15. Vi capita di concentrarvi col pensiero su Internet quando non siete al computer, o di fantasticare di essere collegati? 16. Vi capita di scoprirvi a dire “ancora qualche minuto e spengo”quando siete on line? 17. Avete già tentato di ridurre la quantità di tempo che passate on line senza riuscirvi? 18. Cercate di nascondere quanto tempo passate on line? 19. Vi capita di scegliere di passare più tempo on line anziché uscire con gli altri? 20. Vi capita di sentirvi depressi, irritabili o nervosi quando non siete collegati, mentre state benissimo quando siete nuovamente davanti al computer? Test specifici Questionario per l’Uso, Abuso e Dipendenza da Internet (UADI). Si compone di 80 item, con modalità di risposta su una scala Likert a 5 punti (da assolutamente falso ad assolutamente vero), che si distribuiscono sui 5 fattori che seguono: evasione compensatoria (EVA) descrive l’utilizzo di internet come modalità compensatoria rispetto ai disagi della vita quotidiana: innalzare il tono dell’umore, migliorare il senso di autoefficacia e facilitare i rapporti interpersonali; dissociazione (DIS) esplora l’uso difensivo della Rete, rilevando elementi dissociativi (bizzarrie sensoriali, depersonalizzazione, derealizzazione) in associazione alla tendenza a distanziarsi e a fuggire dalla realtà; Test specifici impatto sulla vita reale (IMP) indaga le ripercussioni sulla vita reale dell’uso di internet, in termini di cambiamento nelle abitudini, nel tono dell’umore e nelle relazioni interpersonali; sperimentazione (SPE) rileva l’uso di internet come strumento per soddisfare dei bisogni, per sperimentarsi, per ricercare emozioni alternative a quelle della vita quotidiana; dipendenza (DIP) valuta la presenza di segni e condotte di dipendenza: la tolleranza, con l’incremento della durata di collegamento, l’astinenza, la compulsività e l’eccessivo coinvolgimento. Test specifici Tech Style Behaviour (TSB). Si tratta di un questionario composto da 32 item che indaga i correlati psicologici e comportamentali dell’uso delle nuove tecnologie. Si divide in due parti: la prima indaga le tipologie di strumenti adoperati (TV, cellulare, videogiochi, internet) e la frequenza d’uso; la seconda valuta gli aspetti cognitivi, emotivi, comportamentali connessi all’utilizzo delle tecnologie (comportamento in Rete, con la TV, relazionale e di ricerca di emozioni). IRP-AS. Si tratta di un software diagnostico mediante PC, capace di compiere inferenze di tipo quantitativo e qualitativo. Lo strumento consente di registrare non solo i tempi di connessione in Rete ma anche di monitorare i contenuti toccati dalla navigazione, permettendo di valutare gli interessi e i bisogni che l’utente soddisfa mediante internet. 6. TRATTAMENTO Meta analisi sull'efficacia dei metodi di trattamento Un lavoro piuttosto interessante è stato condotto di recente dall'Università di Marburg in Germania. I ricercatori del dipartimento di Psicologia Clinica e Psicoterapia hanno effettuato una meta-analisi (16 diversi studi per un totale di 670 pazienti) per - esaminare e confrontare l'efficacia a breve e lungo termine dei diversi trattamenti psicologici e farmacologici dell' IA e - rilevare i principali fattori moderatori. COSA EMERGE? Meta analisi sull'efficacia dei metodi di trattamento I risultati emersi indicano una buona efficacia sia dei trattamenti psicologici sia di quelli farmacologici sebbene mentre per i primi si dispone anche di dati di follow-up, per i secondi soltanto di dati a breve termine. FATTORI MODERATORI Tipo di trattamento: la Terapia cognitivo-comportamentale si è rivelata più efficace rispetto agli altri trattamenti psicologici per quanto concerne la riduzione del tempo trascorso online e la depressione. Non si registrano invece differenze per quanto concerne il miglioramento dello stato dipendenza da internet e l' ansia. Individuale di gruppo: a differenza di quanto avviene per la dipendenza da sostanze, i soggetti con IA sembrano beneficiare maggiormente della terapia individuale. Meta analisi sull'efficacia dei metodi di trattamento FATTORI MODERATORI Differenze di genere: Si è registrata una maggiore efficacia per le persone di sesso femminile, sebbene queste fossero sotto rappresentate nella maggior parte degli studi esaminati; ciò potrebbe essere ascrivibile al fatto che le donne tendono a fare un uso diverso di internet rispetto agli uomini, uso che può essere più facilmente sostituito da attività offline. Cultura: si registra maggiore efficacia terapeutica negli studi americani rispetto a quelli asiatici. Trattamento cognitivocomportamentale Formulazione del caso e analisi comportamentale Al fine di raccogliere informazioni riguardo le abitudini dell’uso di Internet dell’individuo, il terapeuta cerca risposte alle seguenti domande: In quali giorni ti colleghi a Internet tipicamente? A che ora del giorno di solito ti connetti? Quanto rimani connesso generalmente in una sessione? Dove usi di solito il computer?’. Quali funzioni di Internet stai usando? Quante ore a settimana dedichi in media ad ogni funzione? Puoi elencare le funzioni che usi dalla più importante alla meno importante? Quale aspetto di ogni funzione apprezzi di più?’ (Young 1999). Formulazione del caso e analisi comportamentale Altre domande utili includono: Quale pensi sia esattamente il tuo problema, come lo interpreti? Quali sono gli effetti della dipendenza da Internet sul tuo ambiente? Cosa farai quando risolverai il tuo problema che non puoi fare ora? (motivi che spingono l’individuo al trattamento e agli obiettivi di trattamento) Perché sei venuto per farti aiutare in questo momento? (per sua volontà, indirizzato da parenti, cambiamenti di ruoli sociali, coincidenza) Per quanto tempo puoi rimanere lontano da una connessione a Internet quando ne senti il desiderio o la necessità? (quanto può tollerare l’astinenza) Com’è cominciato il tuo problema di dipendenza da Internet? (può essere iniziato dopo una perdita) Quali sono i fattori che incidono sul proseguire della tua dipendenza da Internet? (alcool, abuso di sostanze, presenza di altri). I Intervento terapeutico Gli INTERVENTI COMPORTAMENTALI hanno la precedenza su quelli cognitivi. Si comincia con il regolare l’ uso incontrollato di Internet, per esempio, un uso settimanale di 40 ore viene dapprima ridotto a 20. Questo periodo di 20 ore può essere organizzato dividendolo in periodi di tempo specifici, per esempio tra le 20:00 e le 22:00 durante la settimana e tra le 13:00 e le 18:00 durante il weekend. Un programma da 10 ore può essere impiegato tra le 20:00 e le 23:00 per due sere la settimana e tra le 8:30 e le 12:30 alla Domenica. Un’organizzazione logica farà sentire al paziente di avere il controllo su Internet, non viceversa (Young 1999) Intervento terapeutico Per aiutare l’individuo a rompere la routine giornaliera ed abbandonare le sue abitudini virtuali può essere utilizzata la strategia del fare diversamente. Se la persona come prima cosa che fa al mattino si connette su Internet, si può proporre di fare prima una doccia Per interferire con l’uso di Internet, possono essere usati ostacoli esterni come una cosa che l’individuo deve fare in quel momento o un luogo dove deve andare. Per esempio, se la persona deve uscire da casa alle 7:30, viene proposto di connettersi ad Internet alle 6:30. In questo modo, essa avrà solo un’ora prima di disconnettersi Per aiutare il paziente a raggiungere l' obiettivo di ridurre l’uso di Internet possono essere usate le carte promemoria. Al paziente è richiesto di scrivere sinceramente i 5 problemi principali derivanti dall’uso di Internet e i 5 benefici fondamentali conseguibili regolandone l’uso. Intervento terapeutico Per regolare il proprio uso di Internet, i pazienti possono inoltre usare programmi di filtro ossia programmi che sono essere elaborati in modo tale da chiudersi automaticamente nel momento in cui la persona ha accesso ad applicazioni come siti porno, chat online e siti di giochi. Un altro aspetto importante da tenere in considerazione quando si prendono accordi comportamentali con il paziente è di sostituire Internet con altre attività anche se potrebbero risultare non altrettanto piacevoli sal momento che Internet costituisce probabilmente l’aspetto più piacevole della vita del paziente. Intervento terapeutico La terapia comportamentale è poi affiancata da INTERVENTI SULLE VARIABILI COGNITIVE, con particolare riferimento alle distorsioni di pensiero (Young 2007). Quando la persona è tenuta lontana da Internet sono testati i suoi pensieri negativi e non-funzionali che emergono a causa dell’astinenza. Vengono annotati gli stati d’animo prima e dopo la connessione a Internet. I pensieri automatici sono registrati quotidianamente per monitorare i cambiamenti negli stati d’animo e il progresso durante la terapia. Intervento terapeutico Come in tutte le dipendenze, le fasi di mantenimento e ricaduta sono critiche anche nella dipendenza da Internet. Per questo può essere utile che verso la fine della terapia il paziente annoti le tecniche che sono state più efficaci per lui nelle varie sedute e prepari delle carte promemoria da usare in futuro in caso di necessità. I gruppi di auto mutuo aiuto rappresentano una buona opportunità per minimizzare il rischio di ricaduta. Bibliografia Cacace S. -Valsavoia R. (2008) La valutazione diagnostica in Nuove dipendenze. Eziologia, clinica e trattamento delle dipendenze senza droga, 2, 117-127 Cantelmi, T. & Talli, M (2007). Anatomia di un problema. Una review sui fenomeni psicopatologici Internet correlati. Psicotech, 2, 7-33. Fata A. (2012) Modello cognitivo-comportamentale dell'utilizzo patologico di internet Tonioni F.- Corvino S. (2011) Dipendenza da internet e psicopatologia web-mediata Winkler A. et al (2013) Treatment of internet addiction: a meta analysis, Clinical Psychology Review, 33 Young, K.S. (1999). Internet Addiction: Symptoms, Evaluation, and Treatment, in VandeCreek, L. & Jackson, T.L. (Eds.). Innovations in Clinical Practice. Sarasota, FL: Professional Resource Pres