Palmari e telefonini fanno il pieno di memoria Una lucertola

60
MILANO FINANZA IV
Salute
RICERCA
In arrivo
anche
l’insulina
inalatoria
di Cristina Cimato
Web
SFIDE
Dopo Nokia,
anche Palm
lancia un
modello
dotato di
hard disk
di Davide Fumagalli
21 Maggio 2005
Personal
Una lucertola
sconfigge il diabete
U
na nuova classe di farmaci
e un recente studio aprono
le porte a innovativi approcci terapeutici per chi soffre di
diabete. In occasione del XV Congresso nazionale dell’Associazione
medici diabetologi, conclusosi sabato 21 maggio, non sono mancate
le novità. A cominciare da un farmaco, approvato sia dall’Emea sia
dalla Fda e in arrivo in Italia entro
l’inizio del prossimo anno. Si chiama GLP1 ed è ottenuto da un enzima prodotto da Gila Monster, una
gigantesca lucertola americana.
Questo enzima si è rivelato affine
a una sostanza presente nell’organismo umano che va a stimolare
la produzione dell’insulina. Ma
non solo, questo farmaco è molto
promettente perché si è rivelato in
grado di proteggere anche le cellule che producono l’insulina. La
somministrazione avverrà sempre sottocute ma è in corso uno
studio per mettere a punto una
formulazione a rilascio continuativo che quindi darà la possibilità
di effettuare una sola puntura
ogni 21 giorni invece delle tradizionali due al giorno. Questa formulazione sarà disponibile, però,
non prima di due anni. E se per
GLP1 la strada è già aperta, ci sono buone speranze legate a un recente studio che verrà messo in luce al prossimo convegno internazionale dell’Ada (American diabetes association) a San Diego. La
sperimentazione ha preso il via da
un’evidenza clinica emersa in seguito a due precedenti studi condotti su gruppi di diabetici anziani
e giovani. In coloro che avevano ricevuto fin dall’inizio terapie con
dosaggi maggiori, si sono ridotte le
complicanze legate, appunto allo
stato di iperglicemia. «Abbiamo
utilizzato cellule dell’endotelio»,
ha affermato Antonio Ceriello, direttore del centro di malattie metaboliche dell’università di Udine
e professore all’università americana di Oklahoma City, «e le abbiamo coltivate in condizioni di
glucosio alto così da mimare ciò
che accade al paziente diabetico».
Dopo due settimane sono stati ri-
pristinati i livelli
normali ed è emerso che, nonostante
le cellule fossero
tornate normali,
continuavano a
produrre sostanze
dannose per le stesse cellule, tra cui radicali liberi.
«Da qui abbiamo avuto conferma
che esiste una memoria metabolica del danno da iperglicemia», ha
aggiunto Ceriello, «ma la ricerca ci
ha portato a scoprire anche che alcuni composti ad azione antiossidante specifica intracellulare sono
in grado di spegnere nelle cellule
questa memoria se somministrati
repentinamente». È già in corso lo
studio sull’animale che sta confermando le stesse scoperte effettuate in laboratorio, e se alcuni di
questi nuovi antiossidanti sono
ancora allo studio, parte dei principi attivi utilizzati sono presenti
anche in alcuni prodotti già in
commercio, come le statine e gli
Ace-inibitori. «Lo studio ha confermato l’importanza», ha suggerito
lo specialista, «di
controllare i livelli
di glicemia, nelle
persone a rischio
(chi è sovrappeso,
chi ha parenti diabetici e ha superato i 45 anni) in modo
tempestivo ed efficace». Così come è fondamentale tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. È infatti emerso da un altro studio su 6.500 pazienti, che dei 2 milioni di diabetici in Italia, la metà ha valori alti di
colesterolo «cattivo» e il 37% di essi non si cura in modo adeguato.
Per migliorare la qualità della vita
dei pazienti è in arrivo, entro la fine del 2006, anche un nuovo metodo di somministrazione dell’insulina per via inalatoria. Un’ultima
novità riguarda poi alcuni farmaci
(in arrivo nel 2007) che hanno la
capacità di bloccare i recettori
presenti nell’organismo che hanno un ruolo attivo nell’accumulo
dei grassi nell’organismo. (riproduzione riservata)
Palmari e telefonini fanno
il pieno di memoria
D
opo schermi a colori e fotocamera, la nuova tendenza
dei dispositivi portatili vede l’inserimento di un minuscolo
hard disk. Piccolo nelle dimensioni, dal momento che è poco più
grande di una moneta, ma non
nella capacità di archiviazione
dei dati, che raggiunge già la soglia dei 4 Gb. Uno spazio sufficiente a contenere oltre un migliaio di brani musicali, ma anche
decine di migliaia di documenti di
testo, fogli elettronici o immagini
digitali.
Tra i primi a lanciare dispositivi
portatili dotati di dischi fissi ci sono Nokia e Palm, che hanno presentato rispettivamente un telefonino e un palmare con la medesima capacità di archiviazione,
ma con caratteristiche assai differenti tra loro. Il modello N91 di
Nokia, infatti, fa della capacità di
rivaleggiare con un riproduttore
di file musicali mp3 il proprio
punto di forza. Partendo dal ruolo sempre più centrale del telefonino nella vita quotidiana, il produttore finlandese ha infatti cercato di riunire in un solo dispositivo un telefono cellulare Umts
con fotocamera digitale da 1,3 megapixel e un lettore Mp3 con capienza, e qualità di riproduzione,
allineate a quella del leader del
settore, ovvero l’iPod di Apple.
Una scelta che sarà probabilmente molto gradita, specie agli utenti più giovani, sempre meno avvezzi all’uso dei cd per ascoltare
la propria collezione musicale.
Senza contare che grazie al telefono Umts integrato, e alla piena compatibilità con lo standard
Windows Media Audio, è possibile anche acquistare brani musicali direttamente dagli operatori o
dai portali di commercio elettronico, oltre a sincronizzare la collezione con quella del pc senza dover installare nessun software aggiuntivo.
Egualmente logica, sebbene più
azzardata, la scelta dai Palm di
inserire un disco fisso da 4 Gb di
capacità nel suo nuovo palmare, il
modello LifeDrive. La capacità di
archiviazione è in questo caso rivolta maggiormente ai documenti in formato digitale, specialmente quelli di uso comune in ufficio
come Word, Excel o Power Point,
oltre alle foto in formato digitale.
Il principale ostacolo all’utilizzo
di Lifedrive in ambito professionale è dato però dalla mancanza
di un modulo telefonico integrato,
che impedisce di accedere senza
fili alla posta elettronica o di
sfruttare la rubrica per effettuare telefonate. Il nuovo dispositivo
Un disco fisso da portare in tasca
Nokia N91
4 Gb
Gsm, Gprs, Umts, Wi-Fi, Bluetooth
2 Megapixel
N.D. (uscirà a fine anno)
Caratteristiche a confronto
Disco fisso
Connessioni
Fotocamera
Prezzo
Palm LifeDrive
4 Gb
Wi-Fi, Bluetooth
non disponibile
549 euro
di Palm integra infatti un modulo Bluetooth e uno Wi-Fi, ma non
uno Gsm o Umts. In questo modo
per collegarsi alla Rete è necessario portare sempre con sé anche
un telefono compatibile con la tecnologia Bluetooth, da utilizzare
come modem senza fili, o trovare
un punto di accesso Wi-Fi, purtroppo non molto diffusi in Italia.
Senza contare che i palmari basati su piattaforma Windows mobile con hard disk e telefono integrato stanno per fare la loro comparsa sul mercato. (riproduzione
riservata)