Il piatto della Salute
“Mensa sana per un corpo sano”
Progetto di educazione alla sana alimentazione
Premessa
Il concetto di salute formulato nel 1948 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è da più di 50 anni il
seguente: "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in
un’assenza di malattia o di infermità". La promozione della salute in un contesto scolastico, può essere
definita come qualsiasi attività intrapresa per migliorare e/o proteggere la salute e il benessere di tutta la
comunità.
L'importanza della promozione della salute nelle scuole, favorisce nei giovani
una maggiore
consapevolezza dell’apprendimento di adeguati stili di vita. Da questa parole chiave, nasce l’obiettivo
prioritario del nostro progetto educativo, che si incentra sulla promozione della corretta alimentazione e di
stili di vita positive, vale a dire, di quel complesso di comportamenti efficaci per creare e mantenere nel
tempo l’equilibrio di salute in ciascun individuo, che deve essere attuato sia a scuola tramite prodotti genuini
forniti dalle mense scolastiche, ma soprattutto nel proseguimento della qualità del prodotto, anche a casa.
Per educare adeguatamente i bambini e, quindi anche le loro famiglie a prevenire i rischi di obesità e altre
malattie è fondamentale un menù sano e di qualità, e, la scelta di prodotti tipici locali può recare molteplici
vantaggi.
La prevalenza del sovrappeso e dell’obesità ha oramai assunto, nei paesi sviluppati, le caratteristiche di una
vera e propria epidemia. Ciò comporta lo sviluppo di morbilità e mortalità precoce in misura almeno pari al
fumo di tabacco: l’80% dei casi di diabete di tipo 2, il 35% delle cardiopatie ischemiche e il 55% della
malattia ipertensiva, sono correlate all’obesità e causano ogni anno oltre 1 milione di morti e 12 milioni
trascorsi in cattive condizioni di salute. L’ obesità è un’alterazione metabolica cronica caratterizzata da
eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, in misura tale da influire negativamente sullo stato
di salute; possiamo quindi considerarla come uno squilibrio tra l’ingestione di cibo e il dispendio di energia.
Inoltre, visto l’elevato grado di incidenza in tutto il mondo, soprattutto in occidente, possiamo indicare tale
squilibrio con il termine “GLOBESITY”.
Ad aumentare l’incidenza dell’obesità hanno contribuito il cambiamento, sia dello stile di vita inteso come
abitudine alimentare, sia lo stato di sedentarietà, soprattutto in età pediatrica, visto che molti bambini
preferiscono giocare alla play station piùttosto che praticare uno sport.
Dati ISTAT suggeriscono che la % di bambini sovrappeso o obesi in Italia è del 24,4%, mentre in Calabria
è del 27% cioè più di quelli presenti nell’intero paese. Altri dati inoltre, hanno evidenziato come bambini
con entrambi i genitori obesi o sovrappeso, hanno una maggiore prevalenza di diventare come loro.
Negli adulti, i maschi risultano sempre più colpiti soprattutto dal 2000 in poi rispetto gli anni 80-90.
Dati epidemiologici ISTAT ci indicano che:
 I Sovrappeso nel sesso maschile in Italia sono il 43% e in Calabria il 46%;
 Le donne sovrappeso in Italia sono il 26,33% e in Calabria il 31,14%
 I maschi Obesi in Italia rappresentano il 10,15% in Calabria l’11.59%
 Le donne obese in Italia rappresentano il 9,7% in Calabria l’11,05%
E’ universalmente riconosciuto che l’epidemia di obesità è causata, per la maggior parte, dalla compresenza
di due situazioni: dieta inadeguata e scarsa attività fisica. In particolar, per quanto riguarda la dieta, oltre al
fattore ipercalorico, appare importante lo scarso potere saziante legato alle nuove abitudini alimentari
sempre più consolidate nell’ambito dei paesi sviluppati, spesso a scapito di un’alimentazione in passato
molto più equilibrata, specie in alcune Regioni
Accanto ad un adeguato programma di attività fisica, instaurare un regime dietetico a bassa densità
energetica, (ad esempio con percentuali inferiori di grassi, maggior uso di fibre e di carboidrati complessi, a
scapito degli zuccheri semplici), appare una strategia fondamentale nella lotta all’obesità.
Le complicanze indotte dall’obesità possono interessare numerosi organi causando diverse patologie quali:
artropatia, cardiopatia, ipertensione, diabete, tumori. Sono ben noti i rapporti tra alimentazione, diabete e
malattie cardiovascolari, ed è altrettanto ben noto che, seppure l’obesità rappresenti un fattore importante,
esistono tuttavia una serie di patologie dipendenti da errate abitudini alimentari, ma distinte ( o solo
parzialmente correlate) a una condizione di sovrappeso o franca obesità. In questi casi ciò che conta quindi
non è soltanto l’eccesso di introito calorico, ma anche una carenza di sostanze ad azione protettiva e
preventiva e/o un eccesso di principi dannosi negli alimenti.
Destinatari del progetto
Il progetto di educazione alla sana alimentazione “Il piatto della salute” è destinato ai bambini dai 6 ai10
anni ( frequentanti le scuole primarie). Questa fascia di età è quella più colpita, per cui il nostro intervento
deve mirare alla prevenzione e alla tutela dei bambini in crescita, per migliorare le loro abitudini alimentari,
attraverso l’introduzione di prodotti genuini e biologici, a partire dalla mensa, e quindi dalla determinazione
dell’alimento sano, a finire alla scelta dei cibi consumati a casa.
Obiettivi
Il progetto si pone diversi obiettivi:
Il primo è quello di modificare le abitudini alimentari scorrette che sono responsabili dell’aumento di peso,
incoraggiando il consumo di prodotti biologici , affinchè si possa capire l’importanza della corretta
alimentazione tramite l’assunzione dei pasti che vengono presentati a scuola, evitando i cibi spazzatura che a
lungo andare determinano delle condizioni patologiche, andando a modificare alcuni alimenti inseriti nei
menù mantenendo inalterata la qualità di cibi serviti.
Inoltre, un approvvigionamento rispettoso delle stagionalità e a “km 0″ ridurrebbe
l’emissione di CO2 e altri inquinanti, generando un impatto positivo sull’ambiente che ci
circonda e dunque, con un circolo virtuoso, anche sulla nostra salute».
Per questo motivo bisogna agire tramite vari interventi, uno dei quail è la compilazione di un diario
alimentare, nel quale è previsto l’attività fisica che viene svolta dal bambino
Il secondo obiettivo è monitorare l’intervento tramite:
 La somministrazione di un questionario per valutare le abitudini alimentari del bambino
 Un’analisi dei dati sulle abitudini iniziali e sulle modifiche del comportamento
Il terzo obiettivo è quello di rendere partecipi i genitori sull’importanza di un sano stile di vita attraverso la
valorizzazione, nell’ambito di una alimentazione equilibrate, dei prodotti locali, attraverso:
 un intervento informativo sulle famiglie all’inizio del progetto;
 un intervento divulgativo sui risultati del progetto al termine dell’anno scolastico
L’obiettivo finale è quello di incentivare l’attività fisica dei giovani per il mantenimento del benessere
psico-fisico.
Modalità di attuazione
Nella fase iniziale del progetto si procederà ad un incontro informativo con le famiglie, per l’autorizzazione
alla partecipazione dei loro figli, e alla somministrazione del questionario sulle abitudini alimentari.
Terminata la fase iniziale
e la prima somministrazione del questionario d’ingresso, si passa alla
compilazione di un diario alimentare attraverso la presenza del genitore, per andare a modificare eventuali
abitudini scorrette. Infine, si verifica lo stato di salute del bambino, tramite la valutazione funzionale della
composizione corporea, attraverso la rilevazione dei dati antropometrici che prevedono la misurazione del
peso, statura e calcolo dell’indice di massa corporea che ci permette di stabilire se un soggetto è in stato di
normalità o di obesità.
Poi si procede alla misurazione delle circonferenze, in particolare polso, vita, fianchi e rapporto vita fianchi.
In questo modo il bambino prenderà sempre più confidenza col proprio corpo, senza vergognarsi, e avrà
maggiore consapevolezza delle proprie scelte alimentari; (la misura della circonferenza vita è un indice di
marker del grasso viscerale, viene detta anche obesità viscerale, dovuto anche a complicanze metaboliche
come il diabete, oppure a complicanze cardiache come angina o infarto del miocardio)
I parametri della circonferenza vita che segnalano l’obesità sono:
 Donne : >88 cm, aumento rischio;
 Uomini : >102 cm, aumento rischio.
Materiale e metodi
Sarà eseguito uno studio adatto al perseguimento degli obiettivi in un anno di tempo in cui una popolazione
definita viene esaminata attraverso le informazioni derivanti da un campione rappresentativo al fine di
derivare le abitudini alimentari sull’utilizzo di prodotti sani e biologici. La popolazione da campionare,
mediante campionamento casuale semplice, sarà quella di bambini dai 6 ai 10 anni. Le informazioni saranno
raccolte tramite questionario dove saranno rilevati i dati anagrafici e le abitudini alimentari.
La metodologia adottata nel progetto prevede inoltre l’utilizzo di appositi software professionali.
Iniziative a fine progetto
Alla fine del progetto ci sarà un incontro finale con tutti i soggetti coinvolti, per rendere noti i risultati
ottenuti.
COMMISSIONE BIOLOGI NUTRIZIONISTI
ONB COSENZA